In occasione della natività della Madonna, Gesù racconta quanto soffrirono e come soffrirono Gesù e Maria quando Gesù dovette partire per fare i 40 giorni di penitenza nel deserto. Furono dolori acutissimi ma non disgiunti da felicità e pace imperturbabile, come sempre accade quando si soffre nella Divina Volontà. Gesù spiega anche il perché di questo suo estremo gesto ascetico. Libro di Cielo, Volume 22, 8 Settembre 1927, Giovedì 8 Settembre 2022
8 Settembre 1927
Tutta la Creazione è fissata in Dio ed è relatrice dell’Ente Supremo. Dolore sofferto in modo divino in Gesù ed in Maria. Significato dei quaranta giorni nel deserto.
"..Dopo di ciò stavo seguendo il Santo Volere nell’atto in cui il mio dolce Gesù si separò dalla Sovrana Regina per andare nel deserto e mentre compativo l’uno e l’altro, pensavo tra me: “Come potette separarsi la mia Sovrana Regina per ben quaranta giorni dal suo caro Figlio? Lei che lo amava tanto, come fece a stare senza di Lui? Io che non ho il suo amore, soffro tanto se per alcuni giorni mi priva di Lui, quanto poté soffrire la Mamma mia?”..." Luisa (la meditazione inizia da qua)........................."...Essa fece da vera Mamma alla mia Divina Volontà, facendo insieme da vera Madre alle creature, impetrando per tutti la vita, la felicità, la gioia di possedere il regno dell’Eterno Fiat.." finisce qua (parla Gesù)
Il 27 è la festa della Medaglia miracolosa ed è anche la festa del primo grande innamorato di Maria, san Giovanni Evangelista (il 27 dicembre)...la meditazione è stata fatta il 27.
C'è stato un giorno in cui il pianeta Terra conobbe un giorno di felicità, il giorno in cui nacque la Madonna fu un giorno immenso. Negli scritti della Valtorta si dice che si è scatenato il finimondo alla nascita della Madonna, c'è stato un nubifragio al momento della sua nascita. Non c'è lingua umana che possa cantare o narrare la nascita della Madonna.
Gesù ci vuole far meditare, sulle base delle considerazioni di Luisa su alcune cose. Gesù e Maria hanno operato assieme. Luisa smaniava quando stava senza Gesù e si chiedeva come facesse la Madonna a stare senza Gesù (tipo i 40 giorni nel deserto). E Gesù risponde dicendo una cosa che vale anche i nostri piccoli dolori rispetto a quello che hanno patito Loro due. Immaginarsi cosa significhi rimanere privi di Gesù o di Maria - per chi li ha conosciuto - il don non sa se dire: beato chi non se lo può immaginere perchè non sa cosa si perde o beato chi se lo può immaginare - perchè soffre ma ha avuto il diletto di vederli.
"..Io partii felice al deserto, felice restò l’altezza della mia Mamma Celeste, perché il dolore sofferto nel modo divino, non ha virtù di adombrare menomamente la divina felicità, che contiene mari di gioie e di pace interminabili, i dolori sofferti nel modo divino sono come le goccioline di acqua nell’immenso mare, che la forza delle onde ha virtù di cambiare in felicità. Il dolore sofferto in modo umano ha virtù di spezzare la vera felicità e di turbare la pace, il divino mai. Molto più che la mia Mamma Regina possedeva il Sole della mia Volontà per grazia ed Io lo possedevo per natura..." Gesù
Tutti i maestri di spirito dicono che si soffre di più quando ci appaiono Gesù e Maria e poi ne rimaniamo privi piuttosto che gli altri dolori umani messi assieme. Chi ha avuto un'esperienza vera di Cielo sa di cosa si parla, e questo fatto è stato conosciuto nella Storia della Chiesa da Santi che hanno vissuto per anni solo con l'Eucarestia in mezzo a dolori atroci intervellati ad esperienze della Passione, per esempio la Beata Alexandrina da Costa e Teresa Neumann. La Madonna ha chiesto a Kibeho di recitare - a chi la ama - di recitare la Corona dell'Addolorata il martedì e il venerdì, di trovare il tempo di recitarla per la conversione dei peccatori. Nella corona dell'Addolorata si contemplano i dolori della Madonna. Ma il dolore di questi 40 giorni non ci sono. Attraverso la scelta di questi 7 dolori sono inclusi tutti i dolori che ha vissuto. Questo dolore per entrambi fu un dolore immenso, che più grande non se ne potrebbe concepire...ma cosa dice Gesù?
“Figlia mia, ambedue soffrimmo nel separarci, ma il nostro dolore fu sofferto in modo divino, non umano e perciò non si disgiunse né dalla felicità, né dalla pace imperturbabile....." Gesù
Se si vive nella divina volontà, può accadere qualsiasi cosa anche cose orribili, che danno dolori profondissimi (e questo bisogna viverlo). Le persone comuni non ci arrivano a capirlo. Uno pensa o si soffre o si sta nella gioia, ma è sia l'uno che l'altro. Tutti i dolori sofferti nella Divina Volontà e per la divina volontà, in conseguenza del fatto che si sta facendo la volontà divina, sono dolori santificabili, se offerti e fatti con generosità non ti toccano la condizione di uomo o donna felice e contenente mari di gioia. Gesù doveva andare nel deserto per farsi 40 giorni per riparare 40 secoli...
("....Figlia mia, il numero di quaranta giorni nella mia vita quaggiù è simbolico e significativo. Nel nascere volli stare quaranta giorni nella grotta di Betlem, simbolo della mia Volontà Divina che mentre stava in mezzo alle creature, era come nascosta e fuori della città delle loro anime ed Io per riparare i quaranta secoli di volontà umana, volli stare per quaranta giorni fuori della città in una vile capanna a piangere, gemere e pregare, per richiamare la mia Volontà Divina nella città delle anime, per darle il suo dominio, dopo quaranta giorni uscii per presentarmi al tempio e rivelarmi al santo vecchio Simeone; era la prima città che chiamavo alla conoscenza del regno mio e fu tanta la sua gioia che chiuse gli occhi alla terra per aprirli all’eternità. Quaranta giorni stetti nel deserto e poi subito feci la mia vita pubblica per offrire i rimedi e i mezzi per giungere al regno del mio Volere. Quaranta giorni volli stare sulla terra dopo la mia Risurrezione per confermare il regno del Fiat Divino ed i suoi quaranta secoli di regno che doveva possedere. Sicché il primo atto di tutto ciò che Io feci quaggiù, fu il ripristino di Esso; tutte le altre cose entravano nell’ordine secondario, ma il primo anello di congiunzione tra Me e le creature era il regno della mia Volontà....")
L'arco della storia umana che si snoda (secondo la Bibbia), 4000 anni prima di Cristo si colloca la creazione dell'Uomo, 2000 anni AC c'è stato il diluvio, all'anno 0 è nato Cristo, il primo combattimento escatologico avverrà circa negli anni 2000 e poi la fine (forse) ci sarà nel 4000 DC. Ma è una teoria.
"..E poi Io andai nel deserto per richiamare quella mia stessa Volontà Divina che per quaranta secoli le creature avevano disertato da loro ed Io per quaranta giorni volli starmene solo, per riparare i quaranta secoli di volontà umana in cui la mia non aveva posseduto il suo regno in mezzo alla umana famiglia e con la mia stessa Volontà Divina la volli richiamare di nuovo in mezzo a loro per fare che regnasse...." Gesù
Gesù parla con un linguaggio militare. Le gente milita sotto altre bandiere e non sotto quella di Cristo. Quanta gente nel mondo si sente negativamente sola, ma quando una persona è piena di Dio non si sente mai sola, il trovarsi materialmente da soli senza compagnia sensibile....questa è una cosa cercata dagli amici di Dio. Solo la solitudine dalle creature ci permette di entrare in contatto con il Creatore. O stiamo con le creature o con il Creatore. Certo che c'è chi è in un contesto sociale particolare...si capisca il senso e non si disperi chi è sposato o lavora con altri. Il peccatore, chi si stacca da Dio vive quella solitudine orribile, si sente solo. E come si riparano i peccati? Gesù è andato nel deserto per riparare la solitudine umana. Gesù riparando, richiama. Da un punto di vista oggettivo, la volontà umana respinta dall'uomo per 40 secoli è pronta a tornare. E in chi la depositiamo in attesa che arrivi il Regno della Divina Volontà?
"..Nel ritornare dal deserto la depositai nella Mamma mia, con tutti quegli atti di Volontà Divina che le creature avevano respinto e tenuto come in deserto, affinché fosse Lei la fedele depositaria, la riparatrice e la impetratrice del regno della mia Volontà..." Gesù
Ci sono tante croci, involontarie e volontarie. Gesù chiede il discorso:
"..Come potevamo occuparci del nostro dolore di separarci per quaranta giorni, quando si trattava di reintegrare, di richiamare la nostra Divina Volontà a regnare in mezzo alle creature?.." Gesù
Non dobbiamo avere paura di soffrire un pò, le sofferenze offerte hanno un valore immenso (se fatte nel dv?) anche se noi non lo possiamo conoscere nè subito nè perfettamente. Ma siamo certissimi che uniti ai dolori di Gesù producono un grandissimo bene. Noi non consideriamo come male assoluto ogni forma di dolore come i mondani facendo lo slalom nelle forme di sofferenze che arrivano.
Diamo la nostra disponibilità, diamo i nostri sì a Dio per riparare i no dei nostri progenitori. Noi non siamo come la Madonna. Fermo restando le distanze incomparabili che dobbiamo mantenere. Noi abbiamo un'abisso di miserie di fronte ad un'abisso di grazia della Madonna. Fermo restando tutto questo impariamo da Lei impariamo a soffrire qualsiasi dolore, sapendo che se sarà un dolore divino ci lascerà nella pace. La cosa importante è se la cosa che sto vivendo sia voluta da Dio o no. Poi se dolorosa o brutta fa niente.
20 Maggio 1905
Modo di soffrire. (sesto volume)
Questa mattina stavo pensando a quando il benedetto Gesù restò tutto slogato sulla croce e dicevo tra me: “Ah! Signore, quanto potesti restare compenetrato da queste sì atroci sofferenze e come la tua anima potette restare afflitta.” In questo mentre, quasi ad ombra, è venuto e mi ha detto:
“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo; e se si gode e questo godere non è voluto da Dio, nello stesso godere si trova il più atroce tormento. Anzi, quanto più mi avvicinavo al termine delle pene, agognando di compiere in tutto la Volontà del Padre, così mi sentivo più alleggerito ed il mio riposo si faceva più bello. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime, se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 4 maggio 2025
sabato 29 marzo 2025
8 Dicembre 1922 Sull’Immacolato Concepimento
Accorgendomi di qualche buco negli appunti posto questa meditazione mancante. Qua il testo del brano meditato.
Chi conosce gli scritti di Luisa sa che sono meravigliosi, ad avviso del don non c'è nulla di inutile o non necessaria o non edificante. Ma ci sono dei passaggi da capogiro. Il don pensa che non sia difficile convenire che il brano di oggi tocchi uno dei vertici più alti: di ciò che è la Madonna. Focalizzato in due momenti distinti: il concepimento e tutto quello che fece la Madonna alla sua nascita.
“Figlia mia, l’immacolato concepimento della mia diletta Mamma fu prodigioso e del tutto meraviglioso, tanto che Cieli e terra ne stupirono e fecero festa. Tutte e tre le Divine Persone fecero a gara: Il Padre sboccò un mare immenso di potenza; Io, Figlio, sboccai un mare infinito di sapienza e lo Spirito Santo un mare immenso d’eterno amore, che confondendosi, formarono un solo mare ed in mezzo a questo mare fu formato il concepimento di questa Vergine,..." Gesù
La Chiesa chiama la Madonna come l'Onnipotente per Grazia perchè uscita dalla potenz adi Dio, è chiamata Sede della Sapienza ed è la Tutta Amore. Un'amore che evidentemente trovava il suo centro - e questo dovrebbe farci riflettere - nell'amore di Dio. E non dobbiamo mai dimenticare che nella misura in cui si vive il primo comandamento, poi si vivrà bene il secondo. Abbiamo sentito Gesù dire che appena concepita la Madonna, ebbe l'immediato uso del libero arbitrio.
"..sicché la sua piccola natura fu concepita nel centro di questo mare e si formò e crebbe sotto l’influsso di queste onde divine, tanto che non appena fu formata questa nobile e singolare creatura, non volli aspettare come il solito delle altre creature, volli i suoi amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi baci, per godere i suoi innocenti sorrisi e perciò appena fu formato il suo concepimento, le diedi l’uso di ragione, la dotai di tutte le scienze, le feci conoscere le nostre gioie ed i nostri dolori riguardo alla Creazione; e fin dal seno materno Lei veniva nel Cielo, ai piedi del nostro trono, per darci gli amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi teneri baci e, gettandosi nelle nostre braccia, ci sorrideva con tale compiacenza di gratitudine e di ringraziamento, da strappare i nostri sorrisi..." Gesù
Vedete quante volte ricorre il termine amplessi? Che non sono quelli carnali, ma quelli spirituali nei confronti dei quali quelli carnali fanno venire il voltastomaco. Sant' Agostino che conosceva bene gli amplessi carnali (avendo generato anche un figlio prima di diventare cristiano) con cognizione di causa perchè sapeva di ciò che stava parlando cioè che tutti gli amplessi carnali di questo mondo non sono nulla rispetto ad un minuto d'amplesso divino. Le anime mondane sbeffeggiano la verginità dei consacrati - se la verginità viene vissuta bene amando di più il Signore e amando di più il prossimo. Qua Gesù non parla di cose metaforiche, questa era la vita della Madonna. E' chiaro che - non in questo modo perchè non ne saremmo in grado - la vita nella Divina Volontà è una vita d'amore.
"..perché il solo peccato è quello che mette distanza tra Creatore e creatura, spezza l’amore, sperde la fiducia ed incute timore,.." Gesù
Fai una bella confessione generale e non ci pensare più. Inizia a recuperare l'amore perduto e non aver paura di Dio. La paura di Dio è cosa completamente estranea a chi vive nella divina volontà.
"..Cielo e terra esultarono e fecero festa insieme con Noi, nell’avere dopo tanti secoli la loro Regina, il sole sorrise nella sua luce e si ritenne fortunato nel dover servire la sua Regina dandole la luce; il cielo, le stelle e tutto l’universo sorrisero di gioia e fecero festa, perché avrebbero dovuto allietare la loro Regina, facendole vedere l’armonia delle sfere e della loro bellezza; sorrisero le piante che avrebbero dovuto nutrire la loro Regina ed anche la terra sorrise e si sentì nobilitata nel dover dare l’abitazione e farsi calpestare dai passi della sua Imperatrice. Solo l’inferno pianse e si sentì perdere le forze dal dominio di questa sovrana signora...." Gesù
Certo noi, con tutti i distinguo, le miserie, le fragilità ecc... non come la Madonna ma anche noi nel nostro piccolo possiamo dare uno di quei pestoni all'inferno. Basta fare tre cose: la Madonna conosce che tutto il male è derivato dal fare l'umana volontà scatenando una valanga di male. Quindi la Madonna ha legato la sua volontà a quella divina. La Madonna non sa cosa sia fare un'atto di volontà propria.
"..Ma sai tu qual fu il primo atto che fece questa Celeste Creatura quando si trovò la prima volta innanzi al nostro trono? Lei conobbe che tutto il male dell’uomo era stato la rottura tra la volontà sua e quella del suo Creatore e Lei ebbe un tremito e senza frapporre tempo in mezzo legò la sua volontà ai piedi del mio trono, senza neppure volerla conoscere e la mia Volontà si legò a Lei e si costituì centro di vita, tanto che tra Lei e Noi si aprirono tutti le correnti, tutti i rapporti, tutte le comunicazioni e non ci fu segreto che non le affidammo. Fu proprio questo l’atto più bello, più grande, più eroico che fece, il deporre ai nostri piedi la sua volontà e che spinse Noi, come rapiti, a costituirla Regina di tutti. Vedi dunque che significa legarsi con la mia Volontà e non conoscere la propria?..." Gesù
Uno dovrebbe studiare bene e alla fine decidersi di non fare la propria umana volontà.
"..Il secondo atto fu offrirsi a qualunque sacrificio per amore nostro...." Gesù
E' una cosa da dire al Signore in privato. Ti servirà il mio sacrificio per i tuoi disegni qualsiasi essi siano? Va bene anche se non lo saprò in questa vita. Mi interessa che se Tu vuoi qualcosa da me, tu sai di avere carta bianca.
"..Il terzo, restituirci l’onore, la gloria di tutta la Creazione, che l’uomo ci aveva tolto col fare la sua volontà; e fin dal seno materno pianse per amore nostro, ché ci vide offesi e pianse per il dolore dell’uomo colpevole..." Gesù
Abbiamo mai pianto davanti a Gesù? - quando vediamo le cose che non funzionano - La reazione non è di indignarsi ma di piangere per quel male che io ho visto e che dispiace a Gesù. Vedete le anime mariane come reagiscono? Non fanno piangere il prossimo anche se è colpevole ma piangono loro e questo è graditissimo al Signore.
"..Questa Regina ci dominava, ci legava, ci strappava grazie infinite, c’inclinava tanto verso il genere umano,.." Gesù
Questa cosa apre il cuore di Dio.
"..Quando Ella nacque, gli angeli cantarono le ninne alla celeste bambina ed Essa restò rapita e la sua bell’anima uscì dal suo corpicino, accompagnata da schiere angeliche e girò terra e Cielo, raccolse tutto l’amore che Iddio aveva sparso in tutto il creato e, penetrando nell’empireo, venne ai piedi del nostro trono e ci offrì il ricambio dell’amore di tutto il creato e pronunziò il suo primo grazie a nome di tutti...." Gesù
Quante persone ringraziano il Signore?
"..La terra non ci sembrava più estranea, non ci sentivamo più di colpirla facendo uso della nostra giustizia; avevamo la potenza della nostra Volontà, che in questa innocente bambina ci spezzava le braccia, ci sorrideva dalla terra e cambiava la giustizia in grazie ed in dolce sorriso, tanto, che non potendo resistere al dolce incanto, il Verbo Eterno affrettò il suo corso...." Gesù
Qua si vede che il Verbo ha accelerato un pochino di tempo scendendo un pò prima sulla terra.
Ultima chicca:
"..Poi, gettandosi nelle nostre braccia, si deliziò con Noi, nuotando nel pelago di tutti i contenti, restando abbellita di nuova bellezza, di nuova luce e di nuovo amore; supplicò di nuovo per il genere umano, pregandoci con lacrime che scendesse il Verbo Eterno per salvare i suoi fratelli, ma mentre faceva ciò, il nostro Volere le fece capire che avrebbe dovuto scendere sulla terra e Lei subito lasciò i nostri contenti e le gioie e si partì, per fare, che cosa? Il nostro Volere...."
Noi non abbiamo idea di cosa siano gli amplessi del Cielo, ma mentre noi - quando il Signore ci priva di qualcosa di bello iniziamo a lamentarci, Lei no. Se un domani Dio ti facesse vedere la Madonna, ringrazialo e goditene ma se poi ti dice basta...devi dire Ok. Così quando il Signore ci dà grandi grazie lo ringraziamo così come quando il Signore ci dà delle croci. La cosa importante è che in noi si compia la santa e divina Volontà.
CATECHESI DEL DON SU FACEBOOK (che non so quanto resterà disponibile)
Chi conosce gli scritti di Luisa sa che sono meravigliosi, ad avviso del don non c'è nulla di inutile o non necessaria o non edificante. Ma ci sono dei passaggi da capogiro. Il don pensa che non sia difficile convenire che il brano di oggi tocchi uno dei vertici più alti: di ciò che è la Madonna. Focalizzato in due momenti distinti: il concepimento e tutto quello che fece la Madonna alla sua nascita.
“Figlia mia, l’immacolato concepimento della mia diletta Mamma fu prodigioso e del tutto meraviglioso, tanto che Cieli e terra ne stupirono e fecero festa. Tutte e tre le Divine Persone fecero a gara: Il Padre sboccò un mare immenso di potenza; Io, Figlio, sboccai un mare infinito di sapienza e lo Spirito Santo un mare immenso d’eterno amore, che confondendosi, formarono un solo mare ed in mezzo a questo mare fu formato il concepimento di questa Vergine,..." Gesù
La Chiesa chiama la Madonna come l'Onnipotente per Grazia perchè uscita dalla potenz adi Dio, è chiamata Sede della Sapienza ed è la Tutta Amore. Un'amore che evidentemente trovava il suo centro - e questo dovrebbe farci riflettere - nell'amore di Dio. E non dobbiamo mai dimenticare che nella misura in cui si vive il primo comandamento, poi si vivrà bene il secondo. Abbiamo sentito Gesù dire che appena concepita la Madonna, ebbe l'immediato uso del libero arbitrio.
"..sicché la sua piccola natura fu concepita nel centro di questo mare e si formò e crebbe sotto l’influsso di queste onde divine, tanto che non appena fu formata questa nobile e singolare creatura, non volli aspettare come il solito delle altre creature, volli i suoi amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi baci, per godere i suoi innocenti sorrisi e perciò appena fu formato il suo concepimento, le diedi l’uso di ragione, la dotai di tutte le scienze, le feci conoscere le nostre gioie ed i nostri dolori riguardo alla Creazione; e fin dal seno materno Lei veniva nel Cielo, ai piedi del nostro trono, per darci gli amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi teneri baci e, gettandosi nelle nostre braccia, ci sorrideva con tale compiacenza di gratitudine e di ringraziamento, da strappare i nostri sorrisi..." Gesù
Vedete quante volte ricorre il termine amplessi? Che non sono quelli carnali, ma quelli spirituali nei confronti dei quali quelli carnali fanno venire il voltastomaco. Sant' Agostino che conosceva bene gli amplessi carnali (avendo generato anche un figlio prima di diventare cristiano) con cognizione di causa perchè sapeva di ciò che stava parlando cioè che tutti gli amplessi carnali di questo mondo non sono nulla rispetto ad un minuto d'amplesso divino. Le anime mondane sbeffeggiano la verginità dei consacrati - se la verginità viene vissuta bene amando di più il Signore e amando di più il prossimo. Qua Gesù non parla di cose metaforiche, questa era la vita della Madonna. E' chiaro che - non in questo modo perchè non ne saremmo in grado - la vita nella Divina Volontà è una vita d'amore.
"..perché il solo peccato è quello che mette distanza tra Creatore e creatura, spezza l’amore, sperde la fiducia ed incute timore,.." Gesù
Fai una bella confessione generale e non ci pensare più. Inizia a recuperare l'amore perduto e non aver paura di Dio. La paura di Dio è cosa completamente estranea a chi vive nella divina volontà.
"..Cielo e terra esultarono e fecero festa insieme con Noi, nell’avere dopo tanti secoli la loro Regina, il sole sorrise nella sua luce e si ritenne fortunato nel dover servire la sua Regina dandole la luce; il cielo, le stelle e tutto l’universo sorrisero di gioia e fecero festa, perché avrebbero dovuto allietare la loro Regina, facendole vedere l’armonia delle sfere e della loro bellezza; sorrisero le piante che avrebbero dovuto nutrire la loro Regina ed anche la terra sorrise e si sentì nobilitata nel dover dare l’abitazione e farsi calpestare dai passi della sua Imperatrice. Solo l’inferno pianse e si sentì perdere le forze dal dominio di questa sovrana signora...." Gesù
Certo noi, con tutti i distinguo, le miserie, le fragilità ecc... non come la Madonna ma anche noi nel nostro piccolo possiamo dare uno di quei pestoni all'inferno. Basta fare tre cose: la Madonna conosce che tutto il male è derivato dal fare l'umana volontà scatenando una valanga di male. Quindi la Madonna ha legato la sua volontà a quella divina. La Madonna non sa cosa sia fare un'atto di volontà propria.
"..Ma sai tu qual fu il primo atto che fece questa Celeste Creatura quando si trovò la prima volta innanzi al nostro trono? Lei conobbe che tutto il male dell’uomo era stato la rottura tra la volontà sua e quella del suo Creatore e Lei ebbe un tremito e senza frapporre tempo in mezzo legò la sua volontà ai piedi del mio trono, senza neppure volerla conoscere e la mia Volontà si legò a Lei e si costituì centro di vita, tanto che tra Lei e Noi si aprirono tutti le correnti, tutti i rapporti, tutte le comunicazioni e non ci fu segreto che non le affidammo. Fu proprio questo l’atto più bello, più grande, più eroico che fece, il deporre ai nostri piedi la sua volontà e che spinse Noi, come rapiti, a costituirla Regina di tutti. Vedi dunque che significa legarsi con la mia Volontà e non conoscere la propria?..." Gesù
Uno dovrebbe studiare bene e alla fine decidersi di non fare la propria umana volontà.
"..Il secondo atto fu offrirsi a qualunque sacrificio per amore nostro...." Gesù
E' una cosa da dire al Signore in privato. Ti servirà il mio sacrificio per i tuoi disegni qualsiasi essi siano? Va bene anche se non lo saprò in questa vita. Mi interessa che se Tu vuoi qualcosa da me, tu sai di avere carta bianca.
"..Il terzo, restituirci l’onore, la gloria di tutta la Creazione, che l’uomo ci aveva tolto col fare la sua volontà; e fin dal seno materno pianse per amore nostro, ché ci vide offesi e pianse per il dolore dell’uomo colpevole..." Gesù
Abbiamo mai pianto davanti a Gesù? - quando vediamo le cose che non funzionano - La reazione non è di indignarsi ma di piangere per quel male che io ho visto e che dispiace a Gesù. Vedete le anime mariane come reagiscono? Non fanno piangere il prossimo anche se è colpevole ma piangono loro e questo è graditissimo al Signore.
"..Questa Regina ci dominava, ci legava, ci strappava grazie infinite, c’inclinava tanto verso il genere umano,.." Gesù
Questa cosa apre il cuore di Dio.
"..Quando Ella nacque, gli angeli cantarono le ninne alla celeste bambina ed Essa restò rapita e la sua bell’anima uscì dal suo corpicino, accompagnata da schiere angeliche e girò terra e Cielo, raccolse tutto l’amore che Iddio aveva sparso in tutto il creato e, penetrando nell’empireo, venne ai piedi del nostro trono e ci offrì il ricambio dell’amore di tutto il creato e pronunziò il suo primo grazie a nome di tutti...." Gesù
Quante persone ringraziano il Signore?
"..La terra non ci sembrava più estranea, non ci sentivamo più di colpirla facendo uso della nostra giustizia; avevamo la potenza della nostra Volontà, che in questa innocente bambina ci spezzava le braccia, ci sorrideva dalla terra e cambiava la giustizia in grazie ed in dolce sorriso, tanto, che non potendo resistere al dolce incanto, il Verbo Eterno affrettò il suo corso...." Gesù
Qua si vede che il Verbo ha accelerato un pochino di tempo scendendo un pò prima sulla terra.
Ultima chicca:
"..Poi, gettandosi nelle nostre braccia, si deliziò con Noi, nuotando nel pelago di tutti i contenti, restando abbellita di nuova bellezza, di nuova luce e di nuovo amore; supplicò di nuovo per il genere umano, pregandoci con lacrime che scendesse il Verbo Eterno per salvare i suoi fratelli, ma mentre faceva ciò, il nostro Volere le fece capire che avrebbe dovuto scendere sulla terra e Lei subito lasciò i nostri contenti e le gioie e si partì, per fare, che cosa? Il nostro Volere...."
Noi non abbiamo idea di cosa siano gli amplessi del Cielo, ma mentre noi - quando il Signore ci priva di qualcosa di bello iniziamo a lamentarci, Lei no. Se un domani Dio ti facesse vedere la Madonna, ringrazialo e goditene ma se poi ti dice basta...devi dire Ok. Così quando il Signore ci dà grandi grazie lo ringraziamo così come quando il Signore ci dà delle croci. La cosa importante è che in noi si compia la santa e divina Volontà.
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