domenica 12 ottobre 2025

Divinizzare e santificare le nostre azioni

Gesù le spiega come si possono e si devono santificare e divinizzare le azioni umane e quale grandissimo sciupio di grazie fanno coloro che ciò omettono di fare. Due chiari criteri per comprendere se ci si trova nell'illusione spirituale. Libro di cielo volume 6, capitoli 84-85, 29 Novembre e 3 Dicembre 1904, 26 Settembre 2018

29 Novembre 1904 La Divinità di Gesù nella sua Umanità, scese nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni umane e divinizzò e santificò tutti gli atti umani.

Figlia mia, la mia Divinità nella mia Umanità scese nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni umane, tanto che non ci fu alcun atto umano, per quanto basso e piccolo, che Io non divinizzai e santificai. E ciò per restituire all’uomo la raddoppiata sovranità, quella perduta nella Creazione e quella che le acquistai nella Redenzione. Ma l’uomo sempre ingrato e nemico di se stesso, ama essere schiavo, anziché sovrano, mentre poteva con un mezzo così facile, cioè coll’intenzione delle sue azioni unite alle mie, rendere le sue azioni meritorie del merito divino, ne fa uno sciupo e perde la divisa di re e la sovranità di se stesso.”

Per comprendere alcune cose è necessario avere alcune conoscenze di base. Luisa sta offrendo tutte le azioni del Signore per riparare le azioni fatte senza un fine soprannaturale o cattive, questo significa che un'azione di per sè stessa fatta senza fine soprannaturale è da riparare perchè c'è un vuoto di gloria dovuto a Dio, la Gloria di Dio si distingue in gloria oggettiva (in sè stesso, la sua Immensità, ecc.... Dio è glorioso) e questa dimensione deve essere riconosciuta e dimostrata (l'uomo vivente è gloria di Dio) quindi agire in maniera a Lui gradita è un mio dovere e questo concorrere a formare la Gloria soggettiva o accidentale e questa può essere tolta al Signore. E questo, in forza della giustizia, reclama riparazione. Il pregare attraverso i giri(quando si vede qualcosa di male da parte di qualcuno mettere il Ti Amo in quel cuore perchè il Ti Amo di Gesù faccia convertire la persona). Gesù ha divinizzato e santificato anche il più piccolo atto umano (tipo lavarsi i piedi) quindi questa azione indifferente è già stata santificata anche per noi, noi possiamo prendere queste azioni e prenderle (Vieni Divina Volontà nel mio lavarmi i piedi), con l'intenzione e l'unione delle azioni a quelle di Gesù le trasformiamo. Dobbiamo rendere più perfette le azioni; il Signore gradisce l'intenzione perchè dietro di essa c'è l'Amore di Gesù e accogliere il Suo Amore. Gesù ha raddoppiato la santità ma l'uomo ama essere schiavo anzichè sovrano. Cosa dice indirettamente Gesù? Un conto è stare da solo sostenuto con la grazia con le nostre miserie (pensieri cattivi, ecc..), attraverso questo esercizio piovono talmente tante grazie che tu interiormente senti aumentare la tua sovranità tu sè stesso. Fare questo esercizio fa acquistare più grazie e grandi. Quante occasioni di grazia perdiamo? Noi con l' #attopreventivo prendiamo le nostre azioni e le uniamo a quelle che ha fatto Gesù e riempiamo di meriti divini anche un respiro.

03 Dicembre 1904 Due domande per conoscere se è Dio o il demonio che opera in Luisa.

Luisa racconta una delle sue esperienze soprannaturali e poi si instaura un dialogo che Gesù ha voluto fargli vivere. 3 punti di esame che questo sacerdote fa sulle esperienze di Luisa. 1) Chissà quanti errori ci stanno, ma queste cose sono che la Divina Volontà permette per far capire che non è opera umana 2) Il controllo degli scritti delle persone che vengono beatificate, il sacerdote verte il discorso sulla possibile illusione, il timore moderato di illudersi è un segno buono perchè c'è l'umiltà. Il sacerdote sposta l'attenzione sull'illusione spirituale, tema molto affrontato. Una persona pensa di essere santa ma non lo è ed entrambe le due domande sono improntate sull'umiltà. Ti sei meritato le grazie? spesso bisogna entrare dentro di noi per capire cosa pensiamo. Un'anima buona potrebbe essere tentata, la coscienza di essere un nulla di fronte al Dio; difficile crederlo e pensarlo. 3) pace in terra agli uomini di buona volontà (gli angeli); Ed io: “Certo la grazia mi ha prevenuta sempre.” Lo crediamo e pensiamo veramente? Gesù dice che appena si vede appena il fumo della superbia bisogna darsela a gambe: dove c'è la superbia Dio non c'è mai. La grazia ci previene in tutto (vita ordinaria e straordinaria) e che nello stesso bene che noi facciamo non lo faremmo se non fossimo prevenuti dalla Grazia di Dio (poi ci vuole anche la nostra volontà).Se Dio non ci tenesse in vita e provvedesse a ciò che ci serve, non saremmo capaci di fare nulla..

mercoledì 8 ottobre 2025

La Divina Volontà é libertà, Maria Ss la raccoglitrice degli atti

La Divina Volontà è una prigione, dove si sperimenta la massima libertà. Quanto più si fa penosa la vita terrena tanto più possiamo e dobbiamo sperderci nella vita di Cielo. La Regina del Cielo attende i nostri atti, per farli Suoi e offrirli al Padre. Il modo efficace per sostenere quanti soffrono. Libro di Cielo Trentesimo Volume, 8 Dicembre 1931.

8 Dicembre 1931 La Regina del Cielo ritiratrice degli atti buoni delle creature nei suoi mari di grazie.

Meditazione di una parte:

Seguo il mio abbandono nel Fiat Divino, le sue dolci catene mi stringono tanto, ma non per togliermi la libertà, no, no, ma per rendermi più libera nei campi divini e per tenermi difesa da tutti e da tutto, sicché io mi sento più sicura incatenata dalla Divina Volontà…. Luisa (testo meditato)

Luisa ha vissuto per decenni nel suo letto, ma abbiamo fatto esperienza di come Luisa sia stata una delle donne più libere perché non erano le mura e il letto le prigioni ma era la Divina Volontà. Lei in essa viveva e pensava a Lei. Quando una persona entra nella divina volontà una persona non ne vuol più uscire… non viene tolta la libertà ma viene data la libertà. In questi giorni di privazione (la meditazione è stata tenuta durante il lockdown) non vediamo l'ora di ritornare liberi, ma la libertà la possiamo acquistare ora se impariamo come Luisa a vivere a mezz'aria e stare sospesi dalle vicende umane. Perché quando stiamo in questi campi celesti, la libertà la si sperimenta veramente.

"..E mentre facevo i miei atti in Essa, sentivo il bisogno della mia Mamma Celeste che mi aiutasse e sostenesse i miei piccoli atti, affinché potessero incontrare il compiacimento ed il sorriso divino…"

L'anima che si vuole perdere in tante domande, specie chiedendosi perché perché perché è un'anima che non vuole la felicità. L'anima che vuole essere felice, in questi momenti è l'anima che cerca la Mamma e basta. E' in Maria Santissima che si trova il conforto e la serenità. Luisa sente il bisogno della Mamma celeste per i suoi atti. Il rischio di questi giorni è di disperderci nei nostri atti (umani) e non in quelli divini. Dovremmo mettere il nostro piccolo TI AMO ecc... ed ecco l'aiuto della Mamma per non uscire mai da questi celesti recinti.

"..Ed il Celeste Consolatore che nulla sa negarmi quando si tratta di piacergli, visitando la povera anima mia, mi ha detto: «Figlia mia, la nostra Mamma Celeste ha il primato su tutti gli atti buoni delle creature…"

Gesù non parla di sua mamma o tua, ma di nostra.

"..Essa, come Regina, ha il mandato ed il diritto di fare la ritirata di tutti i loro atti negli atti suoi. E’ tanto il suo amore di Regina e di Madre, che come la creatura si dispone a formare il suo atto d’amore, così dall’altezza del suo trono fa scendere un raggio del suo amore, investe e circonda il loro atto d’amore per mettervi del suo come primo amore e come viene formato, così lo fa risalire nel suo stesso raggio d’amore nella sorgente del suo amore e dice al suo Creatore: «Maestà adorabile, nel mio amore che sempre sorge per Te, vi è l’amore dei figli miei fuso nel mio, che Io, con diritto di Regina, ho ritirato nel mio mare d’amore, affinché Tu possa trovare, nel mio, l’amore di tutte le creature.»..."

La Mamma Celeste sta sempre a guardarci per aspettare che compiamo anche un solo piccolo atto buono nella volontà di Dio. Sono atti esterni o atti interni a patto che abbiamo come principio vitale o vita o come energia ecc... che abbiano come cuore e fine la Volontà di Dio. Gli atti esterni della vita quotidiana, ma compierli sempre intenti la Volontà di Dio, chiamando la volontà di Dio. Appena noi compiano un'atto del genere, la Mamma celeste dal Cielo si precipita e prende questo nostro atto e lo immerge all'interno dei suoi atti e mari d'amore e il nostro atto diventa un'atto solo con il Suo. E tutto questo avviene quando noi compiamo un'atto d'amore. Gli atti d'amore sono atti interni. I Santi delle generazione precedenti ci hanno insegnato a compiere questi atti d'amore e ora tocca a noi nel compierli nel divin volere. C'è bisogno di questi atti. Se è vero che in questo momento vogliamo stare vicino a quelli che soffrono e che aiutano i sofferenti, ma il modo migliore per aiutarli non è solo starli vicini ed esternargli la nostra stima o pregare per loro. Ma quando ci fondiamo in Gesù, noi possiamo entrare in tutte le cose e nelle loro sofferenze, e possiamo invocare la misericordia di Gesù per loro. Come si fa a dar forza a tutti gli operatori sanitari? Immergendoli nella Volontà di Dio, fondendoli parte per parte con la Santissima Umanità di Gesù e con questi atti possiamo affrettare la venuta del Regno.

"..Se le creature adorano, pregano, riparano, soffrono, dall’altezza del suo trono scendono i raggi dell’adorazione, della sua preghiera, della sua riparazione, spicca il raggio vivificante dal mare dei suoi dolori ed investe e circonda l’adorazione, la preghiera, la riparazione, le sofferenze delle creature e quando gli atti sono stati fatti e formati, lo stesso raggio di luce li fa risalire fino al suo trono ed essi si fondono nella sorgente dei mari dell’adorazione, della preghiera, della riparazione, dei dolori della Mamma Celeste che ripete: «Maestà Santissima, la mia adorazione si stende in tutte le adorazioni delle creature, la mia preghiera prega nella preghiera di esse, ripara con le loro riparazioni e come Madre, i miei dolori investono e circondano le loro pene, non mi sentirò Regina se non corro e metto il mio atto primo su tutti i loro atti, né gusterò le dolcezze di Madre se non corro per circondare, aiutare, supplire, abbellire, fortificare tutti gli atti delle creature e così poter dire: «Gli atti dei figli miei sono uno con i miei, li tengo in mio potere presso Dio per difenderli, aiutarli e come pegno sicuro che mi raggiungeranno in Cielo.».."

La Madonna vuole prendere i nostri dolori e farne una sola cosa con i suoi. Quando Gesù era in carcere teneva dentro di sé tutti i fratelli e sorelle che in questo momento vivono una situazione di carcere o di solitudine. E noi possiamo attingere da Gesù le consolazioni per i nostri fratelli.

MEDITAZIONE DI DON PIERPAOLO MARIA CILLA

mercoledì 1 ottobre 2025

Il martirio dell'attenzione continua e il triplice martirio di Gesù

Gesù le spiega come vivere nella Divina Volontà significa tenere continuamente sacrificata la propria volontà a Gesù, perché faccia della nostra volontà quello che a Lui piace. Le parla dell'importanza della vita in Grazia e le rivela il mistero delle triplici forme di sofferenza durante la sua dolorosa Passione. Libro di cielo volume 6, capitoli 71-72, 13 e 26 Settembre 1904, 19 Settembre 2018

13 Settembre 1904 (71) La vera donazione è tenere sacrificata continuamente la propria volontà

Vivere nella Divina Volontà è il martirio più grande che possa esistere perchè consiste in modo ininterrotto di fare ciò che si vuole e di tenerla sacrificata a Colei o Colui a cui l'abbiamo donata. E' chiaro che questo è sempre un cammino e non una cosa che accade dall'oggi al domani. Martirio d'attenzione continuo (dice Gesù).

“Figlia mia, quando un’anima mi ha dato la sua volontà, non è più padrona di fare ciò che le piace, altrimenti non sarebbe vera donazione. Mentre la vera donazione è tenere sacrificata continuamente la propria volontà a Colui al quale è stata già donata e questo è un martirio d’attenzione continua che l’anima fa a Dio. Che diresti tu d’un martire che oggi si offre a patire qualunque sorta di pene e domani si ritira?..."

La quintessenza nella Vita nella Divina Volontà è una cosa che deve essere seriamente perseguita di permettere a Gesù e Maria di fare di noi ciò che gli piace (non respingendo le croci, avendo la duttilità interiore e capacità di adattarsi). E' chiaro che non abbiamo un telefonino con Gesù, abbiamo un programma di vita ma ci deve essere sempre una disponibilità interiore e io sì quindi piena libertà a Gesù h24. Gesù godeva quando stava sulla croce perchè vedeva (come c'è scritto) i frutti che sarebbero venuti dalla Sua sofferenza. Siamo capaci di cedere sul serio di metterci di fronte a Gesù e Maria e a chiedergli cosa gli piacerebbe? La prima cosa da fare per vivere queste cose è custodire il lume della grazia.
Solo nel regno della Divina Volontà i Sacramenti funzioneranno al 100%
Non ci si accosta ai Sacramenti così, ma va al Cuore del Sacramento e lascia che la luce di Gesù ti illumini in modo che ti guarisca del tutto. Perchè c'è gente che fa confessioni e non succede nulla? L'efficacia di una confessione fatta male è poca o nulla. Forte Carità sul serio, armore fervoroso, amore sommo, amore grande. Gesù e Maria sono il punto radiante però la Grazia deve essere alimentata con i Sacramenti che si possono ripetere; la Comunione Sacramentale produce effetti fino al disfacimento di Gesù, ma chi vive nella Divina Volontà amplifica al massimo questa presenza.

26 Settembre 1904 (72) Tutte le pene che Gesù soffrì nella sua Passione furono triplici

Dovremmo ringraziare il Signore per averci rivelato queste cose, dovremmo metterci bene in testa che nelle opere divine c'è solo la perfezione assoluta curata nei minimi dettagli e nulla fuori posto. La rivelazione pubblica ha lo scopo di dire l'essenziale e Gesù spiega a che serve rivelare i particolari: cioè far crescere la conoscenza delle Sue sofferenze e dovrebbero uscire da noi fiumi di lacrime per le Sue sofferenze e non per cose sciocche/vane. Gli afflitti sono quelli che sono capaci di piangere (beati questi perchè saranno consolati), bisogna chiedere di avere lacrime di amore per Gesù e per Maria in quanto molto santificanti e provocano un'unione con loro due a prova di bomba. Il dono delle lacrime l'ha avuto Santa Caterina da Siena. Chiediamo di piangere con la Madonna ed insieme ad Lei.Non si tolga mai il ricordo della Sua passione. Fare con calma ed attenzione le Ore della Passione aiuterebbe schiaccerebbe anche i cuori più duri. La meditazione più importante, i maestri di spirito, è quella della Passione di Gesù. Imparare anche a girare nella Creazione. Quanti giri abbiamo fatto di testa nostra? Quando personalizzo i giri è segno che sono maturo o che quanto meno sono cresciuto. Luisa stava pensando, con amore, su un particolare esplicito della Passione di Gesù, ha avuto da Lui una rivelazione sorprendente.

mercoledì 24 settembre 2025

Grandezza infinita di Dio. "Solo" Gesù

Gesù le conferma quanto Dio sappia tutto, fin nei minimi dettagli, di ciò che ha creato. Le mostra come solo chi vive solo di Gesù e per Gesù (ed in ciò solo fa consistere la sua felicità) entra nel mondo della Divina Volontà. Il valore portentoso, purificante e santificante della Croce. Libro di cielo volume 6, capitoli 62-63-64, 10-14 Agosto 1904, 14 Settembre 2018, sesto volume.

10 Agosto 1904 Dio sa il numero, il valore, il peso di tutte le cose create.

“Prigioniero d’amore, Tu te ne stai abbandonato e solo, ed io sono venuta a farti compagnia e mentre ti faccio compagnia intendo amarti per chi Ti offende, lodarti per chi Ti disprezza, ringraziarti per chi versi grazie e non Ti rende il tributo del ringraziamento, consolarti per chi Ti affligge, ripararti qualunque offesa, in una parola intendo farti tutto ciò che sono obbligate a farti le creature per esserti rimasto nel Santissimo Sacramento e tante volte intendo ripetere questi atti per quante gocce d’acqua, quanti pesci ed acini di sabbia stanno nel mare.”

...esempio di un giro. Una volta comprese alcune idee base (che nella Divina Volontà tutto è attuale) tipo Luisa poteva, stando a casa sua, andare per tutte le Chiese. Possiamo compatire Gesù che se ne sta abbandonato e solo. Pochi adoratori di Gesù, lo stato di abbandono delle Chiese e di Gesù è grande e chi ha un cuore deve fare qualcosa. Fare qualcosa. Amarti per chi ti offende, ringraziarti per chi nonostante le grazie che riceve non ringrazia...Importante: la Divina Volontà non forza nessuna, noi siamo liberi e l'esercizio della libertà è la cosa più bella però per il fatto che Gesù è rimasto nel SS. Sacramento obbliga le creature a ringraziarlo per Giustizia (è un grosso dono). La Gratitudine è una proprietà della Giustizia, l'ingratitudine è un peccato. Non contenta di questo Luisa s'inventa un ringraziamento per quanti granellini di sabbia ci sono. Ricordiamoci chi è Dio, basta vedere un documentario qualsiasi. Se uno ci pensasse prima di peccare mortalmente chi è che offende.satana, per quanto baccano faccia, non è niente rispetto al Signore e alla Madonna.

12 Agosto 1904 L’uomo disperde la bellezza con cui Dio l’ha creato.

"..Oh! come ero felice di stare dentro di Lui, per quanto guardavo, nient’altro scorgevo che Lui solo, questa è la massima mia felicità, solo, solo Gesù e nient’altro, oh! come si sta bene..." Massima di Luisa. Stando dentro di Lui (Gesù), volontà insane non possono accedere. La vita di Luisa non era una chiacchiera (solo Gesù e nient'altro) ma l'ha dimostrata nei fatti.
“Ho creato l’anima di una bellezza rara, l’ho dotata d’una luce superiore ad ogni luce creata, eppure l’uomo disperde questa bellezza nella bruttezza e questa luce nelle tenebre.” questo accade ogni volta che volgiamo le nostre aspirazioni, desideri ed azioni fuori da Gesù. Non solo contro (quando pecchiamo) ma quando usciamo fuori. La vita nella Divina Volontà è non fare nulla o pensare a nulla che non abbia a che fare con Gesù. Se mi accorgo che qualcosa Gesù non la vuole devo tranciare altrimenti perdo la lucentezza e la brillantezza. La Vita nella Divina Volontà è tutta interiore ma divina. Devi staccarti da tutto e da tutti per unirti con Dio; stesso concetto del Purgatorio. Il problema è che un'affetto malsano, anche minimo, rovina la cosa. Se non arriviamo al Gesù, Gesù solo e nient'altro non si arriva nel Regno di Dio. Tu devi chiederti: la voglio veramente raggiungere la fusione con Dio o no? nella decisione sono anche compresi tutti i tagli da fare.

14 Agosto 1904 Quanto più i colpi della croce abbattono l’anima, tanto più l’anima acquista luce.

Il valore della croce. Il ferro deve essere battuto per essere sempre pulito e lucente e quindi quando arriva la croce dobbiamo essere felici perchè Gesù ci sta ripulendo. Non solo Gesù ma anche le altre persone si specchiano nell'anima santa, il contatto con un'anima santa immediatamente si scatena questa reazione.Gli empi detestano i santi perchè i santi fanno vedere le loro mancanze. Non siamo autorizzati a dilaniare il prossimo, lasciamo che ci pensino gli organi competenti anche se la colpa fosse accertata. Ricordiamoci dell'adultera e di chi voleva lapidarla.

Amore e imitazione di Gesù

Gesù le spiega che tutto dovrebbe essere rinchiuso nell'amore a Lui e che l'amore comporta l'imitazione reciproca, come per due intimi amici: imitazione della voce, dei modi, dei passi, delle opere e delle vesti. Le ricorda che solo l'ubbidienza dà valore alle opere dell'uomo: ubbidienza diretta alla Divina Volontà e ubbidienza indiretta a chi rappresenta Gesù. Libro di cielo volume 6, capitoli 60-61, 8 e 9 Agosto 1904, 13 Settembre 2018

8 Agosto 1904 Bisogna cercare Gesù nel nostro interno, non all’esterno. Tutto dev’essere racchiuso in una parola: “Amore.” Chi ama Gesù è un altro Gesù.

Il capitolo dell'amicizia intima con Gesù e con Maria e che fa parte della vita della dinamica di amore. Due innamorati, quando sono veramente innamorati sono e dovrebbero essere i due migliori amici e anche nelle amicizie c'è come una gara di emulazione. Non cercarmi fuori di te (dice Gesù) ma dentro di te. L'amore spingeva Luisa a stare con l'amato. Come faccio a capire se amo Gesù o la Madonna? A seconda di quanto voglio stare con loro; amo Gesù? quanto volentieri faccio la comunione, la messa....e quanto volentieri mi isolo e mi trattengo con Lui. Se non c'è questo, l'amore è quasi inesistente (ovviamente ci sono dei piccoli periodi di aridità) e per dimostrare l'amore le faccio lo stesso.E non soltanto nei momenti dedicati all'amore e poi c'è la vita normale e possiamo averli sempre a fianco quindi possiamo fare un'atto d'amore ovunque ci troviamo. H24 è il nostro riferimento. E Lui: “Ah! è l’amore che ti spinge a ciò? Tutto, tutto dovrebbe essere racchiuso in una sola parola: “Amore” e chi non racchiude tutto in questo, si può dire che l’anima non conosce neppure un’acca dell’amarmi, ed a misura che l’anima mi ama, così le ingrandisco il dono del patire.”..

Gesù. La vita nella Divina Volontà non esclude la Croce e Luisa si preoccupa perchè non soffre abbastanza. Le sofferenze non sono solo quelle fisiche ma ci sono le sofferenze spirituali (interiori, morali...) quando sappiamo che qualcuno ci parla male dietro, quando Gesù non si fa sentire ..sono tante.; quando dobbiamo fare dei tagli affettivi reali per amore di Gesù. La sofferenza dell'amante ha principio la sofferenza dell'amato. Gli amici si rassomigliano sempre di più e in qualsiasi modo si assomigliano. Com'era la voce della Madonna o di Gesù? una carezza di Cielo.. quindi come noi parliamo, la modalità del nostro linguaggio, la pacatezza..può un'amante di Gesù/Maria alzare la voce? può essere sgarbato? aggressivo? L'amore porta all'imitazione e la fusione (non sono più io che vivo io ma Cristo vive in me). Tutto della mia vita diventa uniformato alla Madonna/Gesù. Che modi avevano? Scrivo su facebook....prima mi devo chiedere se Gesù farebbe ciò. E questo vale per tutto. Come cammino? Il modo in cui camminiamo noi esprimiamo le nostre frustrazioni o altri problemi. Che vesti porto? Prima di fare una cosa, mi chiedo se e come la farebbero Gesù e Maria. Prima di entrare nella Divina Volontà bisogna farla perchè altrimenti si rischia che l'atto preventivo (e altro) siano vissuti come escamotage.Gesù chiede la rassomiglianza con sè. Quanto più rassomiglio a Gesù, quanto più Lui mi amerà e mi farà avvertire la Sua Presenza perchè ritrova sè stesso.

9 Agosto 1904 Non sono le opere che costituiscono il merito dell’uomo, ma la sola ubbidienza, come parto della Volontà Divina.

“Figlia mia, non sono le opere che costituiscono il merito dell’uomo, ma la sol’ubbidienza che costituisce tutti i meriti come parto della Volontà Divina, tanto, che tutto ciò che feci e soffrii nel corso della mia vita, tutto fu parto della Volontà del Padre, perciò i miei meriti sono innumerevoli, perché tutti costituiti dall’ubbidienza divina. Perciò Io non guardo tanto alla molteplicità e grandezza delle opere, ma all’unione che hanno, o direttamente all’ubbidienza divina, o indirettamente all’ubbidienza di chi mi rappresenta.”...Gesù

Ubbidienza per chi ha un riferimento canonico obbligatorio, ma sopratutto ubbidienza Divina. Non si possono fare certi discorsi in questo orizzonte: chi vuol vivere nella Divina Volontà deve vivere per prima cosa come Santo e ciò presuppone scelte di vita decise e anche nelle piccole cose. Che cos'è la consacrazione? E' una via privilegiata e tutta divina per diventare santi il più presso possibile con l'aiuto della Madonna. Santità -> Perfetta devozione Mariana -> Vita nella Divina Volontà.
Un santo non fa mai scelte consapevoli sgradite a Dio. Devo stare sempre seneramente con le orecchie aperte. Sempre importante ascoltare catechesi da persone esperte ed importante è fare bene l'esame di coscienza. Il merito delle cose che facciamo è solo l'ubbidienza a Dio. Devo chiedermi: è volontà di Dio questo? Spesso non ascoltiamo perchè vogliamo fare la nostra umana volontà. Può esserci un desiderio cosciente di fare la volontà di Dio ma inconsciamente ci può essere dell'altro.

sabato 13 settembre 2025

Non cercare mai se stessi

Gesù le dice che non vuole per nessun motivo che lei guardi se stessa, si controlli, si verifichi, ma che solo si preoccupi di vedere se fa quanto può per Gesù e per piacere a Lui solo. Mai cercare se stessi nemmeno nelle cose sante. Luisa vede il Paradiso e la singolarità dei beati. Quello che facciamo nel tempo, durerà in eterno e risplenderà innanzi a Dio. Libro di cielo volume 6, capitoli 55-56 Luglio e 4 Agosto 1904, 07 Settembre 2018

31 Luglio 1904

La volontà umana falsifica e profana anche le opere più sante. Meditiamo sulle sottilissime e micidiali trappole dell'umana volontà. L'essere centrati su sè stessi e cercare sè stessi è un fenomeno comune anche tra le anime devote, ma in questo modo non piacciono a Gesù. Trovano sempre loro sè stesse. Esempi: (clericali) Un sacerdote in cura d'anima può svolgere correttamente dal punto di vista esteriore sempre cercando sè stesso (ricerca stima e consenso) tipo astenersi dal dire certe cose perchè teme di non piacere agli uomini. Il sacerdote deve fare in modo di essere stimato e di essere padre MA PERCHE' E COME si raggiunge questo scopo. Esteriormente si possono avere stessi identici atteggiamenti ma bisogna vedere cosa c'è nel cuore. Quando parlo, sto attento a dire certe cose, perchè? --- così come i fedeli che collaborano con i parroci. Ci possono essere delle persone che si portano delle frustrazioni e in quell'incarico sfogano il loro bisogno.

"..non voglio che tu guardi né in te stessa né fuori di te, né se sei calda o fredda, né se fai molto o poco, né se soffri o godi.. devi avere solo l’occhio se fai quanto più puoi per Me e tutto per piacere a Me,.." (Gesù). Quando uno diventa troppo rigoroso nell'esame di coscienza, magari penso di essere troppo freddo. I giri nella Divina Volontà ci portano a santificarci ed ad uscire da noi stessi mentre questi pensieri ci portano dentro di noi stessi. Stiamo facendo ogni cosa SOLO per piacere a Gesù? facciamo solo per Amore Suo? Chi mi vede se lascio qualcosa in disordine? vivere nel disordine esteriore alimenta il nostro disordine interiore e io metto a posto per amore di Gesù. Se non ci sono queste fondamenta, le cose più avanti rimangono pii sogni e dobbiamo molto esercitarci. Nella devozione possiamo cercare noi stessi, se io un giorno non posso andare a Messa perchè devo accudire un malato, la mia messa è accudire quel malato. Ma non ho potuto fare la comunione, perchè? qual'è il problema? La nostra volontà può ritornare anche nelle cose più sante

04 Agosto 1904

La gloria dei beati in Cielo sarà a seconda di come si sono comportati con Dio sulla terra. Dallo stesso modo che Dio è per l’anima, si può vedere come l’anima è per Dio. L'amore in cielo ce la stiamo costruendo oggi, la vita terrena è un cantiere nel quale ci costruiamo la casa per il Paradiso e il progettista è il Signore. Stiamo lavorando per costruire...quale progetto? per quale ditta lavoriamo? Non c'è nessuna casa uguale ad un'altra, ogni anima è irripetibile. Ogni santo si porta la sua specialità in Paradiso.

",,ciò che per Dio si fa in terra, lo continueremo in Cielo, ma con maggiore perfezione, onde il bene che facciamo non è temporaneo, ma durerà in eterno,,"

a condizione che lo facciamo per Gesù e quanto più avremo fatto. Noi sulla Terra ci stiamo una volta sola, la giornata la devo riempire di cose belle e finita questa giornata non avrò più una giornata di possibilità. Non tornerà più, attenzione a non sciupare il tempo. Si possono prendere dei momenti di santo relax ma dobbiamo essere solleciti nel non sprecare il tempo. Qui Gesù fa vedere la situazione disastrosa della Chiesa attuale (1904 ...114 anni fa) "eppure pare niente ancora in confronto a quello che verrà, tanto nello stato religioso—perché pare che i suoi stessi figli lacereranno a brani a brani questa buona e santa madre, la Chiesa.." sembrano parole di attualità. Per non aggravare la situazione bisogna che la domanda che Gesù rivolge a Luisa abbia la stessa risposta di Luisa. Ed io: “Tutto, tutto sei per me, nessuna cosa entra in me, tutto scorre fuori, fuorché Tu solo.” Dentro nel nostro cuore, dev'esserci Gesù e non ti preoccupare ad attarti Gesù. Tutto il resto deve scorrere fuori. Vivo ed opero nel mondo ma con interiore distacco e questa è la garanzia che facciamo solo per Gesù. Se ci attacchiamo, occorre fare delle potature.

domenica 7 settembre 2025

Distacco da tutto e da tutti e fiducia in Dio solo

Gesù le spiega l'importanza fondamentale di essere distaccati da tutto e da tutti per trovare Dio e la sua volontà in sé, fuori di sé e nelle creature. Questo è il segreto della connessione con Lui "h 24". La fede fa conoscere Dio, ma solo la fiducia in Lui, unita all'abbandono, lo fa trovare. I dolori della separazione da Lui e i danni che produce la mancanza di distacco da tutto nei sacerdoti. Libro di cielo volume 6, capitoli 52-54, 28-30 Luglio 1904, 6 Settembre 2018 (Appunto trovato come ricordo su Facebook e ripostato qua sul blog)

28 Luglio 1904
L’anima distaccata da tutto, trova Dio in tutte le cose.

29 Luglio 1904
La fede fa conoscere Dio, ma la fiducia lo fa trovare.

30 Luglio 1904
Distacco che devono avere i sacerdoti.


Il tema di oggi è il distacco sia personale sia per i sacerdoti, bisogna stare attenti a non attaccarsi ad un sacerdote o lasciare che lui si attacchi a qualcosa. Nel primo capitolo Gesù parla del distacco da tutto ed è il contrario dell'attacco. A cosa sono attaccato? Non ci possono essere cose, idoli o affetti a cui siamo attaccati. Cosa vuol dire trovare Dio negli altri? L'amore materno paterno si trova in Dio, se io ho un papà/mamma che mi ama, la vita soprannaturale mi fa vivere l'amore materno/paterno vedendo nell'amore materno, l'amore materno di Gesù attraverso la mamma.E' Dio che mi sta facendo conoscere l'amore materno di Dio attraverso quella persona. Il rapporto tra Israele e Dio era tutto parlato in amore sponsale e paragonato ad esso. Anche noi stessi, la capacità di entrare noi stessi, discernere i propri pensieri e capire se vengono da Dio o no. Sto facendo lo sport che mi piace? Lodo il Signore che mi dà il corpo e la possibilità di farlo. per arrivare a questo ci vuole il distacco da tutto e questo ci consente di non vedere più nulla con occhio umano ma sempre con queste sante lenti della Divina Volontà. Quando maturiamo in questa vita (quando operiamo questi distacchi effettivi e affettivi) iniziamo a stare h24 a contatto con Dio. Devo vedere non solo quanto tempo trascorro, cerco, passo per quella cosa/persona Ma quanto mi manca quando non c'è e quanto ci penso quando non c'è. Siamo sinceri ed operare con coraggio. Come faccio a fare un distacco interiore? Quando ti viene il pensiero chiami Gesù e chiedi di cambiarti lo sguardo. Aiuta molto distaccarci materialmente da quella cosa ma occorre tagliare nel cuore altrimenti non si entra nel regno della Divina Volontà. Oltre alla fede c'è la fiducia (se io credo che Dio è Onnipotente devo comportarmi affidandomi a Lui).La vita della Madonna è stata tutta una vita di affidamento al Signore. Fiducia e Abbandono che ci rende possibile usare le ricchezze posseduta in potenza dalla fede. Se non ci abbandoniamo, vivremo sempre come straccioni.

"..Onde, mentre diceva ciò mi sentivo tirare in Dio e restavo assorbita in Lui come una gocciolina d’acqua nell’immenso mare, ma per quanto guardassi non trovavo né i confini dell’altezza, né quelli della larghezza, Cieli e terra, viatori e comprensori, erano tutti immersi in Dio.."

La pene principale del Purgatorio è la pena del danno cioè la privazione del Signore. Un sacerdote è celibe proprio perchè non si attacca a nulla salvo che al Signore. Un sacerdote condivide tutto con Dio altrimenti Purgatorio a tutto spiano e anche doloroso. Le cose della terra sono solo mezzi. Deve vedere che le persone non si attacchino a lui. Ci vuole una fortissima vita interiore.

“..Le mie gravi sofferenze provengono dal fatto che in vita fui molto legato agli interessi di famiglia, alle cose terrene ed ebbi anche un po’ di attaccamento a qualche persona e questo produce tanto male al sacerdote, che si forma una corazza di ferro infangata, che come veste lo avvolge e solo il fuoco del purgatorio ed il fuoco della privazione di Dio, che paragonato al primo fuoco, fa scomparire il primo, può distruggere questa corazza. Oh! quanto soffro, le mie pene sono inenarrabili, prega, prega per me..” (Un sacerdote in Purgatorio)

“Figlia mia, che cosa sei andata a cercare? Per te non ci sono altri sollievi ed aiuti che Io solo.” (Gesù)

sabato 6 settembre 2025

Avviso di servizio 2

Scrivo questo post perchè ho scoperto che il don che teneva queste meditazioni ha smesso cancellando tutto il materiale persino le vecchie meditazioni che avrei voluto ascoltare. E a vista mi sa che non lo farà nulla in futuro (salvo ripensamenti). Spero di trovare in rete qualcuno che parli bene della Divina Volontà. Appena saprò qualcosa riprenderò ad aggiornare il blog. Per il momento il blog resterà per aiutare coloro che volessero avere qualche spiegazione sulla divina volontà.

domenica 4 maggio 2025

Soffrire in modo divino

In occasione della natività della Madonna, Gesù racconta quanto soffrirono e come soffrirono Gesù e Maria quando Gesù dovette partire per fare i 40 giorni di penitenza nel deserto. Furono dolori acutissimi ma non disgiunti da felicità e pace imperturbabile, come sempre accade quando si soffre nella Divina Volontà. Gesù spiega anche il perché di questo suo estremo gesto ascetico. Libro di Cielo, Volume 22, 8 Settembre 1927, Giovedì 8 Settembre 2022

8 Settembre 1927
Tutta la Creazione è fissata in Dio ed è relatrice dell’Ente Supremo. Dolore sofferto in modo divino in Gesù ed in Maria. Significato dei quaranta giorni nel deserto.


"..Dopo di ciò stavo seguendo il Santo Volere nell’atto in cui il mio dolce Gesù si separò dalla Sovrana Regina per andare nel deserto e mentre compativo l’uno e l’altro, pensavo tra me: “Come potette separarsi la mia Sovrana Regina per ben quaranta giorni dal suo caro Figlio? Lei che lo amava tanto, come fece a stare senza di Lui? Io che non ho il suo amore, soffro tanto se per alcuni giorni mi priva di Lui, quanto poté soffrire la Mamma mia?”..." Luisa (la meditazione inizia da qua)........................."...Essa fece da vera Mamma alla mia Divina Volontà, facendo insieme da vera Madre alle creature, impetrando per tutti la vita, la felicità, la gioia di possedere il regno dell’Eterno Fiat.." finisce qua (parla Gesù)

Il 27 è la festa della Medaglia miracolosa ed è anche la festa del primo grande innamorato di Maria, san Giovanni Evangelista (il 27 dicembre)...la meditazione è stata fatta il 27.

C'è stato un giorno in cui il pianeta Terra conobbe un giorno di felicità, il giorno in cui nacque la Madonna fu un giorno immenso. Negli scritti della Valtorta si dice che si è scatenato il finimondo alla nascita della Madonna, c'è stato un nubifragio al momento della sua nascita. Non c'è lingua umana che possa cantare o narrare la nascita della Madonna.

Gesù ci vuole far meditare, sulle base delle considerazioni di Luisa su alcune cose. Gesù e Maria hanno operato assieme. Luisa smaniava quando stava senza Gesù e si chiedeva come facesse la Madonna a stare senza Gesù (tipo i 40 giorni nel deserto). E Gesù risponde dicendo una cosa che vale anche i nostri piccoli dolori rispetto a quello che hanno patito Loro due. Immaginarsi cosa significhi rimanere privi di Gesù o di Maria - per chi li ha conosciuto - il don non sa se dire: beato chi non se lo può immaginere perchè non sa cosa si perde o beato chi se lo può immaginare - perchè soffre ma ha avuto il diletto di vederli.

"..Io partii felice al deserto, felice restò l’altezza della mia Mamma Celeste, perché il dolore sofferto nel modo divino, non ha virtù di adombrare menomamente la divina felicità, che contiene mari di gioie e di pace interminabili, i dolori sofferti nel modo divino sono come le goccioline di acqua nell’immenso mare, che la forza delle onde ha virtù di cambiare in felicità. Il dolore sofferto in modo umano ha virtù di spezzare la vera felicità e di turbare la pace, il divino mai. Molto più che la mia Mamma Regina possedeva il Sole della mia Volontà per grazia ed Io lo possedevo per natura..." Gesù

Tutti i maestri di spirito dicono che si soffre di più quando ci appaiono Gesù e Maria e poi ne rimaniamo privi piuttosto che gli altri dolori umani messi assieme. Chi ha avuto un'esperienza vera di Cielo sa di cosa si parla, e questo fatto è stato conosciuto nella Storia della Chiesa da Santi che hanno vissuto per anni solo con l'Eucarestia in mezzo a dolori atroci intervellati ad esperienze della Passione, per esempio la Beata Alexandrina da Costa e Teresa Neumann. La Madonna ha chiesto a Kibeho di recitare - a chi la ama - di recitare la Corona dell'Addolorata il martedì e il venerdì, di trovare il tempo di recitarla per la conversione dei peccatori. Nella corona dell'Addolorata si contemplano i dolori della Madonna. Ma il dolore di questi 40 giorni non ci sono. Attraverso la scelta di questi 7 dolori sono inclusi tutti i dolori che ha vissuto. Questo dolore per entrambi fu un dolore immenso, che più grande non se ne potrebbe concepire...ma cosa dice Gesù?

Figlia mia, ambedue soffrimmo nel separarci, ma il nostro dolore fu sofferto in modo divino, non umano e perciò non si disgiunse né dalla felicità, né dalla pace imperturbabile....." Gesù

Se si vive nella divina volontà, può accadere qualsiasi cosa anche cose orribili, che danno dolori profondissimi (e questo bisogna viverlo). Le persone comuni non ci arrivano a capirlo. Uno pensa o si soffre o si sta nella gioia, ma è sia l'uno che l'altro. Tutti i dolori sofferti nella Divina Volontà e per la divina volontà, in conseguenza del fatto che si sta facendo la volontà divina, sono dolori santificabili, se offerti e fatti con generosità non ti toccano la condizione di uomo o donna felice e contenente mari di gioia. Gesù doveva andare nel deserto per farsi 40 giorni per riparare 40 secoli...

("....Figlia mia, il numero di quaranta giorni nella mia vita quaggiù è simbolico e significativo. Nel nascere volli stare quaranta giorni nella grotta di Betlem, simbolo della mia Volontà Divina che mentre stava in mezzo alle creature, era come nascosta e fuori della città delle loro anime ed Io per riparare i quaranta secoli di volontà umana, volli stare per quaranta giorni fuori della città in una vile capanna a piangere, gemere e pregare, per richiamare la mia Volontà Divina nella città delle anime, per darle il suo dominio, dopo quaranta giorni uscii per presentarmi al tempio e rivelarmi al santo vecchio Simeone; era la prima città che chiamavo alla conoscenza del regno mio e fu tanta la sua gioia che chiuse gli occhi alla terra per aprirli all’eternità. Quaranta giorni stetti nel deserto e poi subito feci la mia vita pubblica per offrire i rimedi e i mezzi per giungere al regno del mio Volere. Quaranta giorni volli stare sulla terra dopo la mia Risurrezione per confermare il regno del Fiat Divino ed i suoi quaranta secoli di regno che doveva possedere. Sicché il primo atto di tutto ciò che Io feci quaggiù, fu il ripristino di Esso; tutte le altre cose entravano nell’ordine secondario, ma il primo anello di congiunzione tra Me e le creature era il regno della mia Volontà....")

L'arco della storia umana che si snoda (secondo la Bibbia), 4000 anni prima di Cristo si colloca la creazione dell'Uomo, 2000 anni AC c'è stato il diluvio, all'anno 0 è nato Cristo, il primo combattimento escatologico avverrà circa negli anni 2000 e poi la fine (forse) ci sarà nel 4000 DC. Ma è una teoria.

"..E poi Io andai nel deserto per richiamare quella mia stessa Volontà Divina che per quaranta secoli le creature avevano disertato da loro ed Io per quaranta giorni volli starmene solo, per riparare i quaranta secoli di volontà umana in cui la mia non aveva posseduto il suo regno in mezzo alla umana famiglia e con la mia stessa Volontà Divina la volli richiamare di nuovo in mezzo a loro per fare che regnasse...." Gesù

Gesù parla con un linguaggio militare. Le gente milita sotto altre bandiere e non sotto quella di Cristo. Quanta gente nel mondo si sente negativamente sola, ma quando una persona è piena di Dio non si sente mai sola, il trovarsi materialmente da soli senza compagnia sensibile....questa è una cosa cercata dagli amici di Dio. Solo la solitudine dalle creature ci permette di entrare in contatto con il Creatore. O stiamo con le creature o con il Creatore. Certo che c'è chi è in un contesto sociale particolare...si capisca il senso e non si disperi chi è sposato o lavora con altri. Il peccatore, chi si stacca da Dio vive quella solitudine orribile, si sente solo. E come si riparano i peccati? Gesù è andato nel deserto per riparare la solitudine umana. Gesù riparando, richiama. Da un punto di vista oggettivo, la volontà umana respinta dall'uomo per 40 secoli è pronta a tornare. E in chi la depositiamo in attesa che arrivi il Regno della Divina Volontà?

"..Nel ritornare dal deserto la depositai nella Mamma mia, con tutti quegli atti di Volontà Divina che le creature avevano respinto e tenuto come in deserto, affinché fosse Lei la fedele depositaria, la riparatrice e la impetratrice del regno della mia Volontà..." Gesù

Ci sono tante croci, involontarie e volontarie. Gesù chiede il discorso:

"..Come potevamo occuparci del nostro dolore di separarci per quaranta giorni, quando si trattava di reintegrare, di richiamare la nostra Divina Volontà a regnare in mezzo alle creature?.." Gesù

Non dobbiamo avere paura di soffrire un pò, le sofferenze offerte hanno un valore immenso (se fatte nel dv?) anche se noi non lo possiamo conoscere nè subito nè perfettamente. Ma siamo certissimi che uniti ai dolori di Gesù producono un grandissimo bene. Noi non consideriamo come male assoluto ogni forma di dolore come i mondani facendo lo slalom nelle forme di sofferenze che arrivano.

Diamo la nostra disponibilità, diamo i nostri sì a Dio per riparare i no dei nostri progenitori. Noi non siamo come la Madonna. Fermo restando le distanze incomparabili che dobbiamo mantenere. Noi abbiamo un'abisso di miserie di fronte ad un'abisso di grazia della Madonna. Fermo restando tutto questo impariamo da Lei impariamo a soffrire qualsiasi dolore, sapendo che se sarà un dolore divino ci lascerà nella pace. La cosa importante è se la cosa che sto vivendo sia voluta da Dio o no. Poi se dolorosa o brutta fa niente.

20 Maggio 1905
Modo di soffrire.
(sesto volume)

Questa mattina stavo pensando a quando il benedetto Gesù restò tutto slogato sulla croce e dicevo tra me: “Ah! Signore, quanto potesti restare compenetrato da queste sì atroci sofferenze e come la tua anima potette restare afflitta.” In questo mentre, quasi ad ombra, è venuto e mi ha detto: “Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo; e se si gode e questo godere non è voluto da Dio, nello stesso godere si trova il più atroce tormento. Anzi, quanto più mi avvicinavo al termine delle pene, agognando di compiere in tutto la Volontà del Padre, così mi sentivo più alleggerito ed il mio riposo si faceva più bello. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime, se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima.

sabato 29 marzo 2025

8 Dicembre 1922 Sull’Immacolato Concepimento

Accorgendomi di qualche buco negli appunti posto questa meditazione mancante. Qua il testo del brano meditato.

Chi conosce gli scritti di Luisa sa che sono meravigliosi, ad avviso del don non c'è nulla di inutile o non necessaria o non edificante. Ma ci sono dei passaggi da capogiro. Il don pensa che non sia difficile convenire che il brano di oggi tocchi uno dei vertici più alti: di ciò che è la Madonna. Focalizzato in due momenti distinti: il concepimento e tutto quello che fece la Madonna alla sua nascita.

Figlia mia, l’immacolato concepimento della mia diletta Mamma fu prodigioso e del tutto meraviglioso, tanto che Cieli e terra ne stupirono e fecero festa. Tutte e tre le Divine Persone fecero a gara: Il Padre sboccò un mare immenso di potenza; Io, Figlio, sboccai un mare infinito di sapienza e lo Spirito Santo un mare immenso d’eterno amore, che confondendosi, formarono un solo mare ed in mezzo a questo mare fu formato il concepimento di questa Vergine,..." Gesù

La Chiesa chiama la Madonna come l'Onnipotente per Grazia perchè uscita dalla potenz adi Dio, è chiamata Sede della Sapienza ed è la Tutta Amore. Un'amore che evidentemente trovava il suo centro - e questo dovrebbe farci riflettere - nell'amore di Dio. E non dobbiamo mai dimenticare che nella misura in cui si vive il primo comandamento, poi si vivrà bene il secondo. Abbiamo sentito Gesù dire che appena concepita la Madonna, ebbe l'immediato uso del libero arbitrio.

"..sicché la sua piccola natura fu concepita nel centro di questo mare e si formò e crebbe sotto l’influsso di queste onde divine, tanto che non appena fu formata questa nobile e singolare creatura, non volli aspettare come il solito delle altre creature, volli i suoi amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi baci, per godere i suoi innocenti sorrisi e perciò appena fu formato il suo concepimento, le diedi l’uso di ragione, la dotai di tutte le scienze, le feci conoscere le nostre gioie ed i nostri dolori riguardo alla Creazione; e fin dal seno materno Lei veniva nel Cielo, ai piedi del nostro trono, per darci gli amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi teneri baci e, gettandosi nelle nostre braccia, ci sorrideva con tale compiacenza di gratitudine e di ringraziamento, da strappare i nostri sorrisi..." Gesù

Vedete quante volte ricorre il termine amplessi? Che non sono quelli carnali, ma quelli spirituali nei confronti dei quali quelli carnali fanno venire il voltastomaco. Sant' Agostino che conosceva bene gli amplessi carnali (avendo generato anche un figlio prima di diventare cristiano) con cognizione di causa perchè sapeva di ciò che stava parlando cioè che tutti gli amplessi carnali di questo mondo non sono nulla rispetto ad un minuto d'amplesso divino. Le anime mondane sbeffeggiano la verginità dei consacrati - se la verginità viene vissuta bene amando di più il Signore e amando di più il prossimo. Qua Gesù non parla di cose metaforiche, questa era la vita della Madonna. E' chiaro che - non in questo modo perchè non ne saremmo in grado - la vita nella Divina Volontà è una vita d'amore.

"..perché il solo peccato è quello che mette distanza tra Creatore e creatura, spezza l’amore, sperde la fiducia ed incute timore,.." Gesù

Fai una bella confessione generale e non ci pensare più. Inizia a recuperare l'amore perduto e non aver paura di Dio. La paura di Dio è cosa completamente estranea a chi vive nella divina volontà.

"..Cielo e terra esultarono e fecero festa insieme con Noi, nell’avere dopo tanti secoli la loro Regina, il sole sorrise nella sua luce e si ritenne fortunato nel dover servire la sua Regina dandole la luce; il cielo, le stelle e tutto l’universo sorrisero di gioia e fecero festa, perché avrebbero dovuto allietare la loro Regina, facendole vedere l’armonia delle sfere e della loro bellezza; sorrisero le piante che avrebbero dovuto nutrire la loro Regina ed anche la terra sorrise e si sentì nobilitata nel dover dare l’abitazione e farsi calpestare dai passi della sua Imperatrice. Solo l’inferno pianse e si sentì perdere le forze dal dominio di questa sovrana signora...." Gesù

Certo noi, con tutti i distinguo, le miserie, le fragilità ecc... non come la Madonna ma anche noi nel nostro piccolo possiamo dare uno di quei pestoni all'inferno. Basta fare tre cose: la Madonna conosce che tutto il male è derivato dal fare l'umana volontà scatenando una valanga di male. Quindi la Madonna ha legato la sua volontà a quella divina. La Madonna non sa cosa sia fare un'atto di volontà propria.

"..Ma sai tu qual fu il primo atto che fece questa Celeste Creatura quando si trovò la prima volta innanzi al nostro trono? Lei conobbe che tutto il male dell’uomo era stato la rottura tra la volontà sua e quella del suo Creatore e Lei ebbe un tremito e senza frapporre tempo in mezzo legò la sua volontà ai piedi del mio trono, senza neppure volerla conoscere e la mia Volontà si legò a Lei e si costituì centro di vita, tanto che tra Lei e Noi si aprirono tutti le correnti, tutti i rapporti, tutte le comunicazioni e non ci fu segreto che non le affidammo. Fu proprio questo l’atto più bello, più grande, più eroico che fece, il deporre ai nostri piedi la sua volontà e che spinse Noi, come rapiti, a costituirla Regina di tutti. Vedi dunque che significa legarsi con la mia Volontà e non conoscere la propria?..." Gesù

Uno dovrebbe studiare bene e alla fine decidersi di non fare la propria umana volontà.

"..Il secondo atto fu offrirsi a qualunque sacrificio per amore nostro...." Gesù

E' una cosa da dire al Signore in privato. Ti servirà il mio sacrificio per i tuoi disegni qualsiasi essi siano? Va bene anche se non lo saprò in questa vita. Mi interessa che se Tu vuoi qualcosa da me, tu sai di avere carta bianca.

"..Il terzo, restituirci l’onore, la gloria di tutta la Creazione, che l’uomo ci aveva tolto col fare la sua volontà; e fin dal seno materno pianse per amore nostro, ché ci vide offesi e pianse per il dolore dell’uomo colpevole..." Gesù

Abbiamo mai pianto davanti a Gesù? - quando vediamo le cose che non funzionano - La reazione non è di indignarsi ma di piangere per quel male che io ho visto e che dispiace a Gesù. Vedete le anime mariane come reagiscono? Non fanno piangere il prossimo anche se è colpevole ma piangono loro e questo è graditissimo al Signore.

"..Questa Regina ci dominava, ci legava, ci strappava grazie infinite, c’inclinava tanto verso il genere umano,.." Gesù

Questa cosa apre il cuore di Dio.

"..Quando Ella nacque, gli angeli cantarono le ninne alla celeste bambina ed Essa restò rapita e la sua bell’anima uscì dal suo corpicino, accompagnata da schiere angeliche e girò terra e Cielo, raccolse tutto l’amore che Iddio aveva sparso in tutto il creato e, penetrando nell’empireo, venne ai piedi del nostro trono e ci offrì il ricambio dell’amore di tutto il creato e pronunziò il suo primo grazie a nome di tutti...." Gesù

Quante persone ringraziano il Signore?

"..La terra non ci sembrava più estranea, non ci sentivamo più di colpirla facendo uso della nostra giustizia; avevamo la potenza della nostra Volontà, che in questa innocente bambina ci spezzava le braccia, ci sorrideva dalla terra e cambiava la giustizia in grazie ed in dolce sorriso, tanto, che non potendo resistere al dolce incanto, il Verbo Eterno affrettò il suo corso...." Gesù

Qua si vede che il Verbo ha accelerato un pochino di tempo scendendo un pò prima sulla terra.

Ultima chicca:

"..Poi, gettandosi nelle nostre braccia, si deliziò con Noi, nuotando nel pelago di tutti i contenti, restando abbellita di nuova bellezza, di nuova luce e di nuovo amore; supplicò di nuovo per il genere umano, pregandoci con lacrime che scendesse il Verbo Eterno per salvare i suoi fratelli, ma mentre faceva ciò, il nostro Volere le fece capire che avrebbe dovuto scendere sulla terra e Lei subito lasciò i nostri contenti e le gioie e si partì, per fare, che cosa? Il nostro Volere...."

Noi non abbiamo idea di cosa siano gli amplessi del Cielo, ma mentre noi - quando il Signore ci priva di qualcosa di bello iniziamo a lamentarci, Lei no. Se un domani Dio ti facesse vedere la Madonna, ringrazialo e goditene ma se poi ti dice basta...devi dire Ok. Così quando il Signore ci dà grandi grazie lo ringraziamo così come quando il Signore ci dà delle croci. La cosa importante è che in noi si compia la santa e divina Volontà.