mercoledì 3 agosto 2022

Vuoti di amore, di bellezza e di santità

Gesù spiega come Adamo sentiva e ricambiava i "ti amo" di Dio nelle cose create e come facesse a gara di amore con Lui. I vuoti di amore, di bellezza e di santità che so formarono quando uscì dal Divin Volere. Le prove, le tentazioni e le privazioni di Gesù. Libro di Cielo, Volume 25, 13 Marzo 1929, Martedì 4 Gennaio 2022

13 Marzo 1929 Come l'amore Divino rigurgita nella Creazione. Come la Divina Volontà non sa fare cose spezzate. Come ogni privazione di Gesù è un nuovo dolore.

(il don cita una meditazione su questo brano fatta tempo fa in Adamo e il dono della divina volontà)

Nella prima parte Gesù spiega molto bene com'era la vita di Adamo prima del peccato originale e ci fa capire com'è la vita nel dv. E comprendiamo perchè Gesù insiste su tante cose, vivere nel dv consiste nel cercare di ripristinare per quanto possibile vivere adesso - pur trovandoci in uno stato di natura decaduta ma redenta in condizioni di poter camminare anche se piena di imperfezioni ecc.. -. Teniamo presente alcune cose: L'amore divino produce vita e cose sempre nuove e non dice mai basta, Dio affoga di bene le sue creature. L'immagine di chi sta affogando (anche se non è positiva), che è circondato dall'acqua...così basta che ricordiamo il saluto angelico alla Madonna: Piena di grazia. La vita cristiana dev'essere sempre una crescita ma c'è una condizione, Dio non ha bisogno del nostro amore ma lo vuole. C'era una condizione:

"..Volle amarlo con un amore che non dice mai basta, ma voleva essere riamato.." Gesù parla di Dio che amava Adamo ma voleva essere riamato.

Il motivo per cui c'è stata la prova, questo non dimentichiamolo mai, perchè questo ci fa capire le nostre prove, la prova angelica e dell'uomo è proprio questo: Dio vuole essere riamato e tu devi fare un'atto di volontà spontaneo dove decidi di stare dalla sua parte. Dio lo sapeva ma questo non significa...noi viviamo ciò che ci determina sono le azioni, le persone sono sconsiderati, non ponderiamo le conseguenze delle nostre azioni. Di fronte a certi snodi della nostra esistenza non possiamo scegliere a cuor leggero: ci sono dei punti di non ritorno o di non pieno ritorno. Adamo non è andato all'inferno come gli Angeli, c'è stata una redenzione del suo atto ma i danni provocati sono stati grandi. Se questo non fosse stata una possibilità reale, non ci sarebbe stata e non ci sarebbe la libertà. Uno non può fare una cosa per forza. Gli animali sono programmati per fare quello per cui sono stati creati. Perchè Gesù ha messo i TI AMO in giro, perchè a differenza delle cose create noi siamo liberi e possiamo (oltre che dovremmo) ricambiarlo. Se non lo ricambi, il gioco è finito, Dio non dà a tempo indeterminato i fiumi dei suoi beni a chi non lo ricambia. Non lo abbandona mia, cerca di convertirlo, non ritira la sua mano, cerca di portarlo alla salvezza, questo dobbiamo crederlo ma è un'altra cosa fare questo o amare e fare doni su doni grazie su grazie. Gesù ricorda quello che Adamo viveva:

"Figlia mia, nel primo atto della Creazione dell'uomo il nostro amore rigurgitò tanto forte ed alzò tanto alto le sue fiamme che fece sentire le sue voci arcane, in modo tanto forte e penetrante che si sentirono investiti il Cielo, le stelle, il Sole, il vento, il mare e tutto, da voci misteriose che gridavano sul capo dell'uomo: ti amo, ti amo, ti amo; queste voci arcane e potenti chiamavano l'uomo e lui, scosso come da un dolce sonno e sentendosi rapire da ogni ti amo di Colui che lo aveva creato, gridava anche lui nella sua foga d'amore nel Sole, nel Cielo, nel mare ed in tutto: ti amo, ti amo, ti amo, oh mio Creatore! La nostra Divina Volontà che dominava Adamo, non gli fece perdere nulla, neppure un nostro ti amo cui lui non rispondesse col suo...." Gesù

Adamo lo faceva in modo spontaneo, ma noi dobbiamo metterci facendo fatica. Dio non ha bisogno di niente e di nessuno, però quell'amore lo vuole e gli piace. Possiamo stupirci di ciò, Tu sei che sei il Tutto che ci fai con l'amore mio (potremmo chiederci)? Se non gli dai amore, il gioco non funziona più.

"..La nostra Divina Volontà non sa fare cose spezzate ed interrotte, ma continue. Fino a tanto che Adamo possedette la sua cara eredità del nostro Fiat, possedette il suo atto continuato, si può dire che faceva a gara con noi, siccome quando facciamo un atto non si smette più, perciò tutto era armonia tra lui e noi: armonia d'amore, di bellezza, di santità, il nostro Fiat non gli faceva mancare nulla di tutte le cose nostre. Come si sottrasse al nostro Volere perdette la via per raggiungere le cose nostre e formò tanti vuoti tra lui e Noi: vuoti d'amore, vuoti di bellezza e di santità e formò un abisso di distanza tra Dio e lui..." Gesù

Poi Adamo, dopo il peccato, si è smarrito. Quante volte Gesù parla dei vuoti d'amore e di bellezza, tante cose belle Adamo non le aveva più. Vuoti di santità. Siamo noi che mettiamo le distanze tra Dio e noi, siamo noi che lo distanziamo. Dio non si distanzia da noi - siamo noi che lo teniamo a distanza da noi. Sono le persone che scavano gli abissi tra loro e Dio, è sempre la parte amata che ha le mancanza, non accoglie, nè riconosce e non ricambia.

La grande prima prova di Adamo ricompare nella nostra vita, tante volte il Signore ci mette alla prova. La polemica sul Padre Nostro verte su una questione interpretetativa. La prova viene da Dio, la tentazione viene dal diavolo. Hanno però dei punti in comune: una tentazione è tu stai camminando nel bene, viene il diavolo e ti presenta qualcosa di allettante ma che è negativo, tu che fai? Vai dalla parte sua o resti dalla parte buona? La prova è Nostro Signore ti mette in una condizione dove tu devi dimostrare il tuo amore per Lui attraverso una scelta. O rimani dalla sua parte o no. Il fine però è diverso. Il diavolo con la tentazione vuole portarci alla rovina, Dio con la prova vuole consolidarci nella grazia ed ad una sempre maggiore santità che però non si dimostra se non all'interno della nostra libertà. Chi non ama la libertà - in senso buono - e la tremenda responsabiltà che essa comporta - non ha capito nulla della dv. La libertà non è libertinaggio, faccio quello che mi pare, la libertà che io costantemente e volontariamente entro in un dialogo con Dio e quando arriva la prova io non cedo. Perchè nella prova compare la tentazione, si distinguono per il fine, perchè Dio permette al diavolo di tentarci? Ci vuole male? Dobbiamo esercitare la nostra libertà - ma ci aiuta a vincere la prova. Noi a Dio gli assomigliamo, senza libertà non esiste nè un'angelo o uomo ma solo animali che non hanno la libertà. Questi sono punti fondamentali. E dobbiamo fare attenzione: non permettere che nella prova cadiamo o alla tentazione acconsentiamo, non permettere di fare la scelta sbagliata o di andare dalla parte sbagliata. O con Gesù o contro Gesù - non c'è una terza via. Gesù è apodittico. Di fronte a tante scelte, specie su cose significative dobbiamo sempre pensare: una delle due possibilità è giusta e...quale? Se questa cosa è giusta l'altra è sbagliata ecco perchè dobbiamo pregare giorno e notte perchè scelte sbagliate non le possiamo fare. Possiamo fare scelte sbagliate. Ecco perchè dobbiamo fare scelte con calma, senza fare scelte precipitose, prendiamoci del tempo per riflettere, ecc...

"Figlia mia, tu devi sapere che ogniqualvolta io vengo da te, io ti comunico un atto nuovo della mia Divinità, ora ti comunico una nuova conoscenza della mia Divina Volontà, ora una nuova mia bellezza, ora una nuova mia santità e così di tutte le nostre Divine qualità, questo atto nuovo che ti comunico, fa sì che quando resti priva di me, questa conoscenza maggiore porta nell'anima un nuovo dolore, perché quanto più si conosce un bene, più si ama, il nuovo amore porta il nuovo dolore quando tu resti priva...." Gesù

Noi Gesù non l'abbiamo mai visto, ma i momenti di alternanza tra fervore ed aridità (per i comuni mortali); ogni volta che Gesù ti dà una grazia anche piccola, quando poi tu ne avverti il compimento, la conclusione, tu l'hai percepita ma non è più attuale in cui l'hai vissuta con tutte le gioie che ti ha portato, anche questo è finalizzato alla tua crescita nella santità.

La virtù teologale della Carità è amare il Signore. Come cresce l'amore? Con il desiderio va stimolato. Il dolore fa bene perchè ci fa crescere. Se quel dolore ci fa crescere il Signore ci darà altro dolore poi in Paradiso queste cose non ci saranno più. Noi abbiamo una libertà da esercitare sempre meglio e un'amore da far crescere. Libertà ed amore che vanno esercitate e raffinate, accresciute ogni giorno di più.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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