sabato 16 luglio 2022

L'esercito divino

Gesù spiega come tutto il creato sia dinanzi a Lui come un ordinato e santo esercito divino, in cui ciascuno, al proprio posto, svolge le proprie funzioni. Così sarebbe stato anche di ogni uomo e del genere umano se l'uomo non avesse perso la Divina Volontà e non si fosse affidato alla sua volontà umana. Libro di Cielo, Volume 25, 20 Gennaio 1929, Mercoledì 22 Dicembre 2021

20 Gennaio 1929 Come la Creazione è un esercito divino. Dove c'è il Divin Volere c'è vita perenne.

Questo brano molto breve si presta a riflessioni molto ampie, articolate e possibilmente speriamo profonde perchè quello che Gesù ha detto è molto importante. La prima cosa è che dovunque ci giriamo attorno e vedere in continuazione cose create; anche quelle realizzate dalla maestria dell'uomo, non sono altro che rielaborazioni di materiale già esistente. Dentro quelle opere dell'uomo ci sono atti di volontà divina, ci sono materie, sostanze distinte, la sostanza legno proviene dagli alberi, di tutto quello che Dio ha creato, ogni cosa creata, ecco da dove viene la nostra profonda santa ammirazione nei confronti del Creato perchè vediamo in esso un'opera di Colui che tutto ha fatto. E attenzione a cosa Gesù dice:

"..però ogni cosa possiede una proprietà distinta dall'altra,.." Gesù - lo dicevano anche i grandi classici. Dio non si replica, se noi fissiamo con attenzione, un'albero della stessa famiglia, la fotocopia di uno stesso albero non si trova in giro. Chi sta con gli aniamli, il don fa un'esempio - ha avuto dei cani da giovane e adesso ci sono i gatti - se uno osserva con attenzione l'individuo della specie ha gli elementi caratteristici della specie ma ha delle sfumature che sono personali. E la stessa cosa vale per tutto. Questo ci fa comprendere qualcosa di Dio. Noi capiamo un'Essere che sta ininterrottamente producendo un'infinità di cose sempre tutte distinte una dall'altra. Applicando questo all'essere umano, noi la dignità di un'essere umano, è grandissima. Tu ed io siamo un'unicum. Chiunque ascoltasse la meditazione e tutti coloro che vivono, non esiste una persona uguale all'altra - ognuno ha una sfacettatura personale, davanti a Dio nessuno non può ritenersi importante perchè per farti, Dio ha dovuto pensarti e ti ha pensato, ci ha fatto attenzione, ti ha creato.

"..Tale sarebbe stato l'uomo se la volontà umana non me l'avesse strappato dalla mia Volontà,.." Gesù

Immaginiamo se nel mondo, tutti facessero la dv ed essa regnasse in tutti. Sarebbe una cosa incantevole...esisterebbero le guerre? Esisterebbe il male? L'odio? La Violenza? Tutto quello schifo, l'attaccamento ai soldi, ci sono persone che hanno una tale concentrazione di ricchezza che non gli basterebbero 10.000 vite per spendere tutto ciò che hanno e ci sono altri che muoiono di fame....Dio non ha mai pensato cose del genere.

"Figlia mia, ogni cosa creata ha il suo ufficio speciale, a seconda di come Iddio l’ha creata e ognuna mi è fedele nell'ufficio che ciascuna possiede, dandomi gloria continua e distinta l'una dall'altra, la Creazione è il mio esercito Divino, unita ed inseparabile mentre tutte le cose son distinte e corrono, senza mai fermarsi, al solo scopo di glorificare il loro Creatore. È come un esercito: chi agisce da generale, chi da capitano, chi da ufficiale e chi da piccolo soldato, tutti sono intenti a servire il re, ciascuno al suo posto in perfetta ordinanza e fedeli all'esercizio di ciascun ufficio..." Gesù

Se fossimo rimasti nella dv la malattia non potrebbe in nessun modo toccarci, di nessun genere e di nessun tipo perchè le nostre difese sarebbero inviolabili. Le disfunzioni e i disordini che si vedono nel corpo, le malformazioni, le malattie ereditarie, gli acciacchi, ecc... non sarebbero esistite. E neanche la morte non ci sarebbe stato. La nostra anima sarebbe stato un'atto ininterrotto. Non ci saremmo mai arrabbiati, l'ira che è impazzita, nello stato di natura integra era perfettamente sottomessa alla nostra parte superiore e non poteva impazzire di colpo. Tutto quello che attiene alla sfera sessuale non ci sarebbe stato. E nello stato di condizione perfetto sarebbe stato un'amore perfettissimo, come sarà in Paradiso. Anche quando i gesti non erano limitati dal virus, la persona consacrata non può liberare la propria gestualità anche pulita senza freni nei confronti di altri, perchè nella nostra condizione decaduta si rischia che il nostro gesto accenda una miccia che scateni disastri. O si rischia di creare situazioni che non si addicono alla persona ascetica. Adesso stiamo in un regime di interdizione, non c'è nulla di armonia, ordine, fermezza incrollabile, ecc....stiamo nel caos dentro e fuori di noi.

Qual'è il grande messaggio che il Signore ci porta? Noi possiamo e dobbiamo: girare, prendere, respirare un pò di armonia che Dio ha creato per ricominciare a respirare, a prendere il TI AMO distinto di Dio, un lavoro che non cessa mai in noi. Chiediamo al Signore di vedere le cose con occhi nuovi e purtroppo è difficile farlo con le persone. A volte con la volontà umana è difficile farlo con le persone. Anche le persone che appaiono cattive e malvagie o che compiono cose negative o astruse, un figlio della dv che atteggiamento ha? Può abbassarsi ai livelli di chi vive nella umana volontà? Lo può insultare? Potrà spiattellare le sue malefatte reali? Si può fare? Può un figlio della dv fare questo? Ci viene spontaneo dire che se le merita ma perchè siamo messi in questo modo dal peccato. Se c'è un malvagio che è veramente tale, che agisce con lucida malizia e con malvagità - preghiamo per la sua conversione, ne sopportiamo le angherie e possibilmente possiamo difenderci dal male che ci viene fatto e anche difendere chi ci sta intorno. Ma mai per esempio scendere al suo livello, mai avere comportamenti lesivi o distruttivi della dignità della persona. La dignità della persona non deriva dai suoi meriti ma dal fatto che è un'atto unico ed irripetibile della dv. Spetterà a Dio reputare degna o meno di far accedere al Paradiso quella persona. L'umiliazione dei malvagi, la loro punizione e separazione spetta a Dio. A noi spetta il dovere di correre ai ripari e di pregare per loro che si possano convertire come hanno già fatto in tanti. Che la terra diventi un Paradiso dipende da noi in parte. Toccherà al Signore farlo, a noi invocarlo con tutto il cuore.

Se riusciremo a fare regnare la dv in noi, queste cose di cui il Signore parla..

"..Dove c'è la mia Volontà Divina c'è vita perenne, armonia ed ordine, fermezza incrollabile, senza che alcun evento possa spostarlo dal suo posto e ognuno è felice nell'ufficio che possiede..." Gesù

Le sentiamo in noi dentro di noi gorgheggiare queste virtù? Siamo felici nella vita che Dio ci ha dato qualunque essa sia, posso dire io in coscienza: che bella vita mi hai donato? Quando si riesce a dire questo è un buon segno. Quando c'è il contrario....fuggiamo i pensieri negativi, i pensieri, idee..rigurdanti il passato, ecc...i pensieri negativi non vanno mai alimentati per nessun motivo. Il pentimento divino che porta a quel dolore profondo dei peccati fatti che abbiamo fatto nei confronti di Dio, senza però quel volersi male. Quel non perdonarsi. Non va bene questo qua. Non è una cosa che viene da Dio. Il senso di colpa continuo. Vigiliamo sulla porta del nostro cuore perchè non ci prendano sentimenti di sconforto. Noi stiamo in mano in Colui che è Padrone di tutto. Non si sbaglia mai. Fa bene tutte le cose, cerchiamo di stare uniti il più possibile a Lui per goderne il bene e per stare dentro l'onda. Vigiliamo che tutto in noi sia ordinato, nobile e santo. Tutto. Una persona che è diventata obesa, è ordinata nobile e santa? C'è un'ordine santo di mangiare, non posso strafogarmi, certo che prendiamo i ti amo ma i santi mangiavano con moderazione. Va bene mangiare bene, ma straforgarsi no. Non è una cosa santa. La nostra persona. Il vestire, le nostre reazioni, linguaggio, come sono le nostre disposizioni verso Dio, come preghiamo, quanti atti facciamo, quanto nel nostro cuore stiamo attenti a verificare ciò che Dio vuole, ecc..? Cerchiamo che il nostro corpo interno ed esterno sia un'esercito divino comandato da Dio. Il dovere grave di custodire la propria sanità è un nostro dovere, è un dovere morale ed esporre il nostro corpo a pericoli contravviene a questo ordine divino.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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