venerdì 10 giugno 2022

Lavori di Gesù nelle anime

Gesù spiega come le nostre anime, senza la Divina Volontà, non siano capaci di prendere i fiumi di grazie disseminati nelle opere della Creazione, della Redenzione e della Santificazione. Gesù lavora incessantemente nelle anime di coloro che lo accolgano perché questo prodigio possa accadere ed Egli possa avere il suo Regno nelle anime di coloro che davvero lo amano e lo servono. Libro di Cielo, Volume 25, 28 Ottobre 1928, Martedì 23 Novembre 2021

28 Ottobre 1928 Come tutto ciò che è stato fatto da Dio, non è stato preso dalla creatura. Lavori di Gesù. La festa di Cristo Re preludio del regno della Divina Volontà

La meditazione capita quando si è appena celebrata la festa di Cristo Re. Adesso è celebrata al termine dell'anno liturgico. Giustamente Gesù dice: dove regna Lui oggi?

".. Cristo Re ed il suo vero popolo dove è?.." Gesù

(Luisa) "..Dopo di ciò stavo pensando alla festa di oggi, cioè la festa di Cristo Re ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, la Chiesa non fa altro che intuire ciò che deve conoscere sulla mia Divina Volontà e come deve venire il suo regno. Perciò questa festa è il preludio del regno del mio Fiat Divino. Quindi la Chiesa non sta facendo altro che onorare la mia Umanità con quei titoli che, di giustizia, mi sono dovuti e quando mi avrà dato tutti gli onori che mi convengono, passerà ad onorare ed a istituire la festa al regno della mia Divina Volontà, della quale la mia Umanità era animata..." Gesù

La Chiesa fa alcune cose senza saperne bene il perchè e senza intuirne il fine ultimo. Dio da sempre agisce così. L'intenzione della Chiesa era di onorare Gesù, la festa fu fatta per mettere un'argine dall'eresia del laicismo che vede le realtà umane completamente sganciate da Dio, dalla Religione e da Gesù. Usiamo la realtà terrena togliendo Dio di mezzo e abbiamo visto cosa sta accadendo. Però questa festa è funzionale, ma dove sta il popolo di Gesù? Perchè questo popolo sia formato è necessario che regni la Divina Volontà. Questa festa ne è il preludio, quando la Dv regnerà vedremo finalmente questo regno.

"Figlia mia, tutto ciò che è stato fatto dalla nostra Divinità tanto nella Creazione, quanto nella Redenzione e nella Santificazione, non è stato tutto assorbito dalla creatura, ma tutte le cose stanno nella mia Divina Volontà in attesa per darsi alle creature. Se tu potessi vedere tutto nel mio Fiat Divino, troveresti un esercito d'atti nostri uscito da noi, per darli alle creature; ma siccome non regna il nostro Volere non hanno né spazio dove metterli, né capacità di riceverli..." Gesù

Queste opere non danno i loro benefici perchè non regnando il Dv non c'è spazio dove metterlo. Punto di capitale importanza. Le opere più divine nella Santificazione sono i Sacramenti, Gesù sta dicendo: fino a quando non regnerà il nostro dv, le opere stesse della Redenzione non posso esplicare tutti i loro effetti. Non è la stessa cosa confessarsi nella dv (non dicendo semplicemente vieni dv nel mio confessarmi --è già importante) però è necessario che ci sia nell'anima un'ambiente dove la dv regna. Il Regno della dv è tutto interiore. Come sarà una confessione di un figlio della dv? Non lo possiamo sapere perfettamente, ma sarà fatta con tanto amore, con spirito di profonda compunzione, se Santa Gemma Galgani - dopo che è morta, il suo confessore diceva che erano tutte imperfezioni e quasi tutte involontarie ma piangeva come una bambina, e non piangeva perchè era un'esaurita e/o malata di mente come dice qualcuno a sproposito, quella piangeva perchè un'imperfezione è un piccolo dolore dato a Gesù che non vede quella perfezione nella creatura. E' impossibile non essere perfetti, pur trovandoci ad un male inevitabile - proprio perchè è inevitabile e causa dispiacere al Signore - la dv è polarizzata verso Dio, vuole felicitare il Signore, la perfezione fa contento Gesù - se io so che una cosa piace al Signore la faccio e se non ce l'ho ci piango sopra. E se anche uno non fa le sceneggiate (magari per non sembrare santo per superbia) o lo fa dopo o prima o dentro. Quella è una grande confessione, produce frutti di santificazione immensi, il cuore della confessione è il dolore immenso di aver offeso Dio con il peccato o di non aver felicitato Gesù abbastanza. Innumerevoli offese o negligenze.

Una messa e comunione fatta da una persona che vive nella dv? La bomba atomica celeste che è l'Eucarestia, basterebbe una comunione fatta bene per diventare santi dicono i Santi eppure c'è chi ne fa tante e rimane sempre lo stesso. Perchè la comunione produca frutti ci vogliono le debite esteriori ed interiori..Gesù va ricevuto con riverenza esterna, con gesti di adorazione e rispetto e una coscienza si deve interrogare: non posso fare gesti di riverenza esterna per circostanze indipendenti dalla mia volontà, che faccio? Lo ricevolo spiritualmente e basta o no? La coscienza deve affrontare questa domanda davanti al suo Signore, non andare in giro a chiedere consigli e pareri, a sciaquarsi la coscienza in un parere esterno che è condizionato dalla visione soggettiva di chi lo dà. Mettiti davanti al Signore, datti la risposta, senti cosa ti dice il cuore, non cercare immediatamente scappatoie...perchè Dio nella coscienza ti parla. La comunione nella dv, una comunione in cui Gesù possa tirare fuori tutto il carico di grazie che ha e che generalmente non vanno alla persona che riceve. Il don molte cose non le sa e lo confessa, ma si è sempre chiesto - noi constatiamo e i sacerdoti lo vedono: una persona con la coda dell'occhio, vedi una persona che arriva tardi a messa, non è stata buona ad inginocchiarsi due minuti alla Consacrazione, vai a farti la comunione in un certo modo, stai seduto e guardi l'orologio e non fai qualche preghiera di ringraziamento. Dentro il cuore ci vede soltanto Dio, ma quella comunione che comunione è? Se quella persona non stava in peccato mortale quella sarà una comunione lecita ma quali effetti di santificazione produce? Come è stato Gesù in quel cuore? Il don non può dare risposte magari a rispetto delle apparenze...quel cuore avrà un'amore incredibile e nessuno se ne rende conto perchè dissimula. Però esternamente una cosa del genere non lascia da pensare che quella sia una comunione santificante. Meglio una comunione sacramentale così o una comuniuone spirituale fatta da un'anima che sta morendo dal desiderio di ricevere Gesù ma fa la comunione spirituale? la differenza tra queste due comunioni c'è o non c'è? E qual'è la più santificante?

Vivere nella dv vuol dire vivere queste cose, un figlio della dv così si accosta a queste cose. Noi abbiamo una carica di santità che non siamo in grado di poterla assorbire. Se viene la dv si abilitano queste facoltà recettive in noi e quindi il cammino della santità s'impenna.

Noi sappiamo cosa siano i ripristini delle macchine, il reset, tutto quello che c'è stato via..riportiamo tutto com'è uscito dalle mani del produttore. Se uno sa cos'è il ripristino della configurazione del sistema, la dv ti riporta alle impostazioni di fabbrica. Certo, un ripristino che non è un ripristino al 100% - la Madonna - di Immacolata ce n'è una. Nemmeno Luisa lo è stato. La Chiesa insegna e per quanto sembra ovvio presumere non ci saranno altre persone Immacolate ma nonostante questo il ripristino sarà una cosa reale, con qualche piccola cosa che rimane così com'è ci sarà.

"..Oh se tu sapessi quanti lavori sto facendo nel fondo dell'anima tua per formare questo primo regno alla mia Divina Volontà!.." Gesù

Quante cose Dio opera in noi senza che non ce ne rendiamo conto. L'unica condizione che Dio operi in noi silenziosamente e segretamente è il non opporgli ostacoli, ecco perchè la prima cosa da fare attenzione: essere in grazia di Dio e custodire la vita della Grazia in noi, operare quanto più possibile secondo i voleri divini e al resto ci pensa il Signore. Dio opera ma basta che non trovi ostacoli nel cuore.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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