Ciao a tutti
Seconda ed ultima parte su Kandinsky...ho finalmente trovato la cartella con le foto e di conseguenza posso postarle tranquillamente
Chiesa a Murnau
I riferimenti, alla realtà esterna, diventano sempre più difficili..."quest'opera si presenta come un giocoso scarabocchio infantile eseguito di getto per fissare sulla carta l'impulso creativo". Kandinsky si affida esclusivamente ai segni e ai colori il compito di trasmettere un'emozione senza descrivere nulla di reale. Il pittore usa il blu e il rosso, il primo come colore freddo che tende a contrastare, bloccare il movimento espansivo del secondo mentre il rosso tende ad espandersi. La composizione ha un'andamento circolare, dinamico con emozioni allo stato puro. "più è cupo (il blu)più è spirituale e più risveglia in noi il desiderio dell'eterno". Nel 1912 Kandinsky scrive "lo spirituale dell'arte" dove il pittore espone le sue teorie sul colore e sullo stretto rapporto che lega opera d'arte e dimensione spirituale.
Per l'artista il colore ha 2 effetti sullo spettatore: fisico e psichico. Il primo è superficiale e di breve durata e non incide molto mentre il secondo produce una vibrazione spirituale attraverso il colore e raggiunge l'anima. Il colore ha una dimensione, un suono, un'odore e un sapore e produce una sintesi di sensazioni.
Il Rosso: è un colore caldo, vitale, energetico ed è associato al quadrato e alla tuba (come strumento musicale)
Il Blu: colore profondo, spirituale, associato al cerchio e al violoncello
Giallo: colore folle (vedi Van Gogh), irrazionale e come strumento musicale è associato al triangolo e alla tromba
Verde: fa annoiare, opulenza e compiacimento. E' associato al violino.
Improvvisazione 26 (1912)
Anche con questo quadro, il pittore mantiene un legame associativo con la realtà dato che la macchia in rosso in basso a destra sembra una una figura.
Con l'Arco Nero (1913) invece cessano i legami con la realtà e i segni/colori sono totalmente autonomi e privi di aggancio alla realtà
I titoli delle opere di Kandisnky sono riprese dal linguaggio musicale ed indicano uno stretto legame tra la pittura e la musica dato che Kandinsky era amico di Arnold Schoenberg il quale ha rivoluzionato la musica con la dodecafonia (musica atonale che non cerca più l'armonia). Per Kandinsky i suoi corrispondono a i colori e i colori a dei suoni.Lui è sempre stato un'artista (come altri tipo Klee) che ha cercato un legame tra la pittura e la musica e le cui opere (come molti altri) hanno dei ritmi musicali. "Il colore è il tasto del pianoforte, l'occhio il martelletto, l'anima è il pianoforte dalle molte corte" diceva il pittore.
Kandinsky distingue tre tipi di opere: impressioni, improvvisazioni e composizioni (tutti titoli presi dal linguaggio musicale). Le impressioni mantengono ancora un legame con il mondo esterno (tipo il quadro "concerto")
Le improvvisazioni invece esprimono il mondo interiore dell'artista con una genesi immediata, improvvisa, veloce e d'impulso. Ed infine una composizione è molto più articolata (rispetto all'improvvisazione) avendo un lento processo creativo rielaborato a lungo.
venerdì 31 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
Wassily Kandinsky (1° parte) e l'astrattismo
Ciao a tutti!
Puntata in due parti a causa dell'enorme materiale da pubblicare
Oggi parleremo di Wassily Kandinsky (1866 - 1944) che una delle avanguardie che compie il passo decisivo e, a differenza del cubismo che mantiene l'oggetto, l'astrattismo esclude ogni forma di rappresentazione del mondo esterno (la realtà) in forme riconoscibili. L'astrattismo esprime la sfera interiore dell'artista attraverso un linguaggio fatto esclusivamente di segni e di colori dove viene abolita la rappresentazione del mondo interiore in oggetti reali.
I sentimenti sono espressi esclusivamente con il colore e le forme astratte che agiscono a livello emozionale sullo spettatore. Quest'arte nasce nel 1910 con il primo acquarello astratto di Kandinsky la quale diviene la prima opera non figurativa dell'arte occidentale (vedi qua sotto)
Nel 1911, il pittore assieme a Marc fonda il cavaliere azzurro (ricordate il DIE BRUCKE?) che sviluppa una pittura astratta rispetto alla figura dell'altra corrente. Il nome viene scelto perchè Kandinsky ama il colore blu e Marc ha una passione per i cavalli. E Kandinsky fa riferimento ad un quadro fatto da lui precedentemente intitolato proprio il cavaliere azzurro.
K. era affascinato dalle leggende e dai miti del medioevo tedesco, dalla figura del cavaliere senza macchia nè paura che lottano per il trionfo del Bene contro il Male. Due fatti chiave portano Kandinsky a diventare un pittore astratto: a Mosca nel 1895, Monet espone i covoni e il futuro pittore, vedendo da lontano il quadro, è colpito dal colore ma non ne riconosce il soggetto. E capisce che si può fare a meno del soggetto e si può troncare ogni legame con la realtà. E nel 1909 il pittore osserva un suo quadro rovesciato nel suo studio e lo trova "indescrivibilmente bello e sfavillante di fuoco interiore....ora sapevo che l'oggetto nuoceva ai miei quadri". IL pittore giunge all'astrattismo dopo una lunga fase figurativa.
Kandinsky usa i suoi quadri come un pittore FAUVE. Tra il 1908 e il 1910 a Mornau, Kandinsky abbassa gradualmente la rappresentazione di soggetti reali. Questo quadro si chiama Murnau).
Puntata in due parti a causa dell'enorme materiale da pubblicare
Oggi parleremo di Wassily Kandinsky (1866 - 1944) che una delle avanguardie che compie il passo decisivo e, a differenza del cubismo che mantiene l'oggetto, l'astrattismo esclude ogni forma di rappresentazione del mondo esterno (la realtà) in forme riconoscibili. L'astrattismo esprime la sfera interiore dell'artista attraverso un linguaggio fatto esclusivamente di segni e di colori dove viene abolita la rappresentazione del mondo interiore in oggetti reali.
I sentimenti sono espressi esclusivamente con il colore e le forme astratte che agiscono a livello emozionale sullo spettatore. Quest'arte nasce nel 1910 con il primo acquarello astratto di Kandinsky la quale diviene la prima opera non figurativa dell'arte occidentale (vedi qua sotto)
Nel 1911, il pittore assieme a Marc fonda il cavaliere azzurro (ricordate il DIE BRUCKE?) che sviluppa una pittura astratta rispetto alla figura dell'altra corrente. Il nome viene scelto perchè Kandinsky ama il colore blu e Marc ha una passione per i cavalli. E Kandinsky fa riferimento ad un quadro fatto da lui precedentemente intitolato proprio il cavaliere azzurro.
K. era affascinato dalle leggende e dai miti del medioevo tedesco, dalla figura del cavaliere senza macchia nè paura che lottano per il trionfo del Bene contro il Male. Due fatti chiave portano Kandinsky a diventare un pittore astratto: a Mosca nel 1895, Monet espone i covoni e il futuro pittore, vedendo da lontano il quadro, è colpito dal colore ma non ne riconosce il soggetto. E capisce che si può fare a meno del soggetto e si può troncare ogni legame con la realtà. E nel 1909 il pittore osserva un suo quadro rovesciato nel suo studio e lo trova "indescrivibilmente bello e sfavillante di fuoco interiore....ora sapevo che l'oggetto nuoceva ai miei quadri". IL pittore giunge all'astrattismo dopo una lunga fase figurativa.
Kandinsky usa i suoi quadri come un pittore FAUVE. Tra il 1908 e il 1910 a Mornau, Kandinsky abbassa gradualmente la rappresentazione di soggetti reali. Questo quadro si chiama Murnau).
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venerdì 24 maggio 2013
Questo sono io
Ciao a tutti!
"Questo sono io" (2013)
La fine del mio ultimo anno scolastico sta arrivando e dopo un'anno passato a disegnare quadri altrui (scoprendo le difficoltà del disegnare secondo le tecniche impressioniste e via dicendo)mi sono detto: stavolta disegno qualcos'altro. In realtà è tutto partito dal fatto che uscendo tardi dal lavoro non avevo voglia di correre come un pazzo per procurarmi l'ennesima fotografia di un dipinto e, preso il foglio bianco sono andato a scuola. Lì sono rimasto parecchio titubante sul cosa fare e sopratutto pensavo di passare il tempo tracciando delle linee di colori alla babbo...Poi però le cose sono cambiate. Mi sono deciso a rimettermi in gioco e a darmi da fare e, ispirandomi agli astrattisti (anche grazie agli esempi fatti vedere dal prof di arte) ho deciso di disegnare come mi sentivo dentro.
Dentro di me, in quel momento c'erano sentimenti come la gioia, speranza e la tranquillità ma anche la bellezza del colore e di conseguenza ho deciso di disegnare questa esplosione di colore e di contrasti. Non è stato facile perchè sentivo che dentro di me c'era qualcosa che mi tratteneva e so che non sono riuscito a mettere tutto me stesso su quel foglio ma ho un pò esitato come se avessi paura di sbagliare.
Però sono orgoglioso perchè mi sembra di iniziare a camminare con le mie gambe dopo tutto il tempo che vado al serale. Ora capisco che quando un pittore dipingeva certi quadri, doveva essere più libero del giudizio altrui / paura di sbagliare rispetto ad altri
"Questo sono io" (2013)
La fine del mio ultimo anno scolastico sta arrivando e dopo un'anno passato a disegnare quadri altrui (scoprendo le difficoltà del disegnare secondo le tecniche impressioniste e via dicendo)mi sono detto: stavolta disegno qualcos'altro. In realtà è tutto partito dal fatto che uscendo tardi dal lavoro non avevo voglia di correre come un pazzo per procurarmi l'ennesima fotografia di un dipinto e, preso il foglio bianco sono andato a scuola. Lì sono rimasto parecchio titubante sul cosa fare e sopratutto pensavo di passare il tempo tracciando delle linee di colori alla babbo...Poi però le cose sono cambiate. Mi sono deciso a rimettermi in gioco e a darmi da fare e, ispirandomi agli astrattisti (anche grazie agli esempi fatti vedere dal prof di arte) ho deciso di disegnare come mi sentivo dentro.
Dentro di me, in quel momento c'erano sentimenti come la gioia, speranza e la tranquillità ma anche la bellezza del colore e di conseguenza ho deciso di disegnare questa esplosione di colore e di contrasti. Non è stato facile perchè sentivo che dentro di me c'era qualcosa che mi tratteneva e so che non sono riuscito a mettere tutto me stesso su quel foglio ma ho un pò esitato come se avessi paura di sbagliare.
Però sono orgoglioso perchè mi sembra di iniziare a camminare con le mie gambe dopo tutto il tempo che vado al serale. Ora capisco che quando un pittore dipingeva certi quadri, doveva essere più libero del giudizio altrui / paura di sbagliare rispetto ad altri
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giovedì 23 maggio 2013
Giacomo Balla
Giacomo Balla (1871 - 1958)
Fu un artista futurista che studiò il movimento delle figure disegnando una scomposizione del soggetto attimo per attimo mediante la ripetizione della stessa figura più volte. Un quadro, che non è presente nel nostro programma di studio, è "ragazza che corre sul balcone". Si tratta di sua figlia Luce (e poi c'era anche sua sorella Elica).
La figura nel dipinto viene ripetuta più volte e la figura della figlia e della ringhiera si compenetrano a vicenda. Il colore viene distribuito mediante quadratini cromatici o tasselli di colore, tecnica che ricorda il Divisionismo.
Il pittore prende spunto dalle fotografie di Muybridge e di Marey i quali lo hanno ispirato.
Un'opera di Balla che invece c'è nel programma è Lampada ad Arco, dove la luce elettrica (il futuro, l'opera umana, il nuovo) vince quella della luna (che ricorda il romantico e quindi il passato)
L'altra opera di Balla è "dinamismo di un cane al guinzaglio" dove il quadro ha un taglio fotografico e rappresenta una donna che tiene al guinzaglio un cane ed entrambi i soggetti sono rappresentati nel momento di muoversi
Tale tecnica (di disegnare più gambe per rappresentare il movimento) è stata però già usata in passato....dai disegni primitivi (vedi grotte di Altamira, dove un bisonte ha più zampe per indicarne il movimento e tanto per dire che nel mondo dell'arte è un continuo ripetersi).
I QUADRI QUA SOTTO ------- (DI BALLA)----------------------------------- NON SONO NEL PROGRAMMA
"Le mani del violinista"
"Il volo di una rondine" (ripetuta nello spazio)
Infine, nel 1912/1913, Marcel Duchamp (dadaista) ebbe anche lui una fase cubo-futurista con "nudo che scende le scale" ripetuto più volte fondendo e compenetrandosi a vicenda
Infine anche in Russia, il futurismo ha avuto i suoi seguaci. Tra cui Natalja Goncharova. In Russia, il movimento dei futuristi si chiamò Raggismo.
"Il ciclista"
Fu un artista futurista che studiò il movimento delle figure disegnando una scomposizione del soggetto attimo per attimo mediante la ripetizione della stessa figura più volte. Un quadro, che non è presente nel nostro programma di studio, è "ragazza che corre sul balcone". Si tratta di sua figlia Luce (e poi c'era anche sua sorella Elica).
La figura nel dipinto viene ripetuta più volte e la figura della figlia e della ringhiera si compenetrano a vicenda. Il colore viene distribuito mediante quadratini cromatici o tasselli di colore, tecnica che ricorda il Divisionismo.
Il pittore prende spunto dalle fotografie di Muybridge e di Marey i quali lo hanno ispirato.
Un'opera di Balla che invece c'è nel programma è Lampada ad Arco, dove la luce elettrica (il futuro, l'opera umana, il nuovo) vince quella della luna (che ricorda il romantico e quindi il passato)
L'altra opera di Balla è "dinamismo di un cane al guinzaglio" dove il quadro ha un taglio fotografico e rappresenta una donna che tiene al guinzaglio un cane ed entrambi i soggetti sono rappresentati nel momento di muoversi
Tale tecnica (di disegnare più gambe per rappresentare il movimento) è stata però già usata in passato....dai disegni primitivi (vedi grotte di Altamira, dove un bisonte ha più zampe per indicarne il movimento e tanto per dire che nel mondo dell'arte è un continuo ripetersi).
I QUADRI QUA SOTTO ------- (DI BALLA)----------------------------------- NON SONO NEL PROGRAMMA
"Le mani del violinista"
"Il volo di una rondine" (ripetuta nello spazio)
Infine, nel 1912/1913, Marcel Duchamp (dadaista) ebbe anche lui una fase cubo-futurista con "nudo che scende le scale" ripetuto più volte fondendo e compenetrandosi a vicenda
Infine anche in Russia, il futurismo ha avuto i suoi seguaci. Tra cui Natalja Goncharova. In Russia, il movimento dei futuristi si chiamò Raggismo.
"Il ciclista"
mercoledì 22 maggio 2013
Umberto Boccioni (seconda ed ultima parte)
Ciao a tutti!
Seconda ed ultima parte su Umberto Boccioni.
Umberto Boccioni (UB) dipinge un trittico (tre quadri) intitolato "gli stati d'animo" nel 1911 dopo un viaggio a Parigi dove UB conosce le opere cubiste di Picasso, di Georges Braque e sopratutto di Robert Delaunay che inventa il cubismo orfico (da Orfeo, quello di Euridice) il quale dipinge una serie di quadri dedicati alla torre Eiffel nei quali offre una visione dinamica e molto colorata a differenza del cubismo statico di Picasso.
Il soggetto del quadro di UB degli stati d'animo sono i diversi stati d'animo al momento del congedo. Il quadro centrale (il primo postato) è ambientato nella stazione di Milano e rappresenta una locomotiva (vedi numero di serie). Questa idea di scrivere il numero si ispira al cubismo di Picasso che scrive numeri e lettere per dare concretezza all'immagine. Il quadro di Boccioni mostra una locomotiva che squarcia lo spazio, genera linee ondulate che determinano il movimento. Le figure che si salutano (verdi) rese mediante una compenetrazione dinamica si fondono l'una con l'altra e sullo sfondo possiamo vedere un traliccio (o più) che rappresentano la modernità. D'altra parte i disegni del treno e della stazione erano già stati realizzati da Turner (Pioggia, Vapore e Velocità) e da Monet (stazione di saint-lazare).
Quelli che vanno
A sinistra del trittico, questa scena è ambientata sul treno mentre le case scorrono dal finestrino e le teste dei passeggeri sono scomposte secondo la sintassi cubista. La stesura del colore è fatta da pennellate dinamiche, frammentate che sono traiettorie dinamiche di movimento. L'ultimo quadro del trittico è " quelli che restano"
Le figure sono tristi, il quadro è dominato da toni freddi (verdi ed azzurri) in modo da comunicare malinconia. Il movimento delle persone sembra lento, faticoso e pesante imprigionato nelle pennellate verticali come delle sbarre di colore che imprigionano le figure. Le figure del quadro si muovono comepentrando con il volume delle case.
ATTENZIONE! QUESTA PARTE QUA SOTTO NON E' NEL PROGRAMMA!!!!!
Ritratto della madre di Umberto Boccioni (a confronto con quella di Picasso)
I volumi della testa di sua madre (quella a sinistra e più colorata) sembrano espandersi nello spazio e si fondono con le case mentre il disegno di Picasso è però più statico.
Elasticità
Figura del cavallo, cavaliere e l'ambiente con i soliti tralicci, compenetrazione ottenuta attraverso il movimento
RIPRENDE LA PARTE NEL PROGRAMMA
Dinamismo di un calciatore
In questo quadro, Umberto Boccioni sfiora l'astrazione. La figura del calciatore è scomposta in piani plastici e aerodinamici e l'immagine è ripetuta più volte diventando più lontana dell'immagine realistica.
Boccioni Scultore
Forme uniche della continuità dello spazio
Forme uniche della continuità dello spazio, è un'uomo che cammina a grande velocità e che fende lo spazio il cui corpo si trasforma sotto l'azione del movimento e si scompone in piani aerodinamici attraverso i quali il corpo si apre allo spazio. UB si ispira nella resa del movimento ala Nike un capolavoro originale della scultura ellenistica. UB si ispira alle opere di Medardo Rosso che riconosce come suo predecessore il quale ha lavorato sopratutto la cera per le sue sculture e i contorni delle sue opere sembrano perdersi fondendosi con l'ambiente circostante.
Bambino alle cucine economiche
ATTENZIONE! -------------------------------- NON NEL PROGRAMMA
Sviluppo di una bottiglia nello spazio
La bottiglia (opera a destra) si espande nello spazio dinamicamente mentre a sinistra c'è la faccia di sua madre con in testa una casa per via della compenetrazione dinamica futurista (la casa entra nella testa della madre - il tram entra nelle case e le case si gettano sul tram)
Alla prossima...con Giacomo Balla!
Seconda ed ultima parte su Umberto Boccioni.
Umberto Boccioni (UB) dipinge un trittico (tre quadri) intitolato "gli stati d'animo" nel 1911 dopo un viaggio a Parigi dove UB conosce le opere cubiste di Picasso, di Georges Braque e sopratutto di Robert Delaunay che inventa il cubismo orfico (da Orfeo, quello di Euridice) il quale dipinge una serie di quadri dedicati alla torre Eiffel nei quali offre una visione dinamica e molto colorata a differenza del cubismo statico di Picasso.
Il soggetto del quadro di UB degli stati d'animo sono i diversi stati d'animo al momento del congedo. Il quadro centrale (il primo postato) è ambientato nella stazione di Milano e rappresenta una locomotiva (vedi numero di serie). Questa idea di scrivere il numero si ispira al cubismo di Picasso che scrive numeri e lettere per dare concretezza all'immagine. Il quadro di Boccioni mostra una locomotiva che squarcia lo spazio, genera linee ondulate che determinano il movimento. Le figure che si salutano (verdi) rese mediante una compenetrazione dinamica si fondono l'una con l'altra e sullo sfondo possiamo vedere un traliccio (o più) che rappresentano la modernità. D'altra parte i disegni del treno e della stazione erano già stati realizzati da Turner (Pioggia, Vapore e Velocità) e da Monet (stazione di saint-lazare).
Quelli che vanno
A sinistra del trittico, questa scena è ambientata sul treno mentre le case scorrono dal finestrino e le teste dei passeggeri sono scomposte secondo la sintassi cubista. La stesura del colore è fatta da pennellate dinamiche, frammentate che sono traiettorie dinamiche di movimento. L'ultimo quadro del trittico è " quelli che restano"
Le figure sono tristi, il quadro è dominato da toni freddi (verdi ed azzurri) in modo da comunicare malinconia. Il movimento delle persone sembra lento, faticoso e pesante imprigionato nelle pennellate verticali come delle sbarre di colore che imprigionano le figure. Le figure del quadro si muovono comepentrando con il volume delle case.
ATTENZIONE! QUESTA PARTE QUA SOTTO NON E' NEL PROGRAMMA!!!!!
Ritratto della madre di Umberto Boccioni (a confronto con quella di Picasso)
I volumi della testa di sua madre (quella a sinistra e più colorata) sembrano espandersi nello spazio e si fondono con le case mentre il disegno di Picasso è però più statico.
Elasticità
Figura del cavallo, cavaliere e l'ambiente con i soliti tralicci, compenetrazione ottenuta attraverso il movimento
RIPRENDE LA PARTE NEL PROGRAMMA
Dinamismo di un calciatore
In questo quadro, Umberto Boccioni sfiora l'astrazione. La figura del calciatore è scomposta in piani plastici e aerodinamici e l'immagine è ripetuta più volte diventando più lontana dell'immagine realistica.
Boccioni Scultore
Forme uniche della continuità dello spazio
Forme uniche della continuità dello spazio, è un'uomo che cammina a grande velocità e che fende lo spazio il cui corpo si trasforma sotto l'azione del movimento e si scompone in piani aerodinamici attraverso i quali il corpo si apre allo spazio. UB si ispira nella resa del movimento ala Nike un capolavoro originale della scultura ellenistica. UB si ispira alle opere di Medardo Rosso che riconosce come suo predecessore il quale ha lavorato sopratutto la cera per le sue sculture e i contorni delle sue opere sembrano perdersi fondendosi con l'ambiente circostante.
Bambino alle cucine economiche
ATTENZIONE! -------------------------------- NON NEL PROGRAMMA
Sviluppo di una bottiglia nello spazio
La bottiglia (opera a destra) si espande nello spazio dinamicamente mentre a sinistra c'è la faccia di sua madre con in testa una casa per via della compenetrazione dinamica futurista (la casa entra nella testa della madre - il tram entra nelle case e le case si gettano sul tram)
Alla prossima...con Giacomo Balla!
giovedì 16 maggio 2013
Umberto Boccioni
Umberto Boccioni (1882 - 1916)
Nasce a Reggio Calabria ma frequenta lo studio di Giacomo Balla a Roma (nel 1907) e si trasferisce a Milano dove entra in contatto con Filippo Tommaso Marinetti ed aderisce con entusiasmo al futurismo.
Rissa in Galleria (1910)
Questo quadro è il primo capolavoro (o uno dei primi) dipinto con un forte stile Divisionista. La scena rappresenta la vita notturna nella galleria Vittorio Emanuele di Milano. La rissa è dovuta al fatto che molto spesso gli spettacoli futuristi si concludevano con delle risse perchè gli artisti agitavano il pubblico provocandolo (anche negli '30 del XX secolo a Genova ci fu una rissa provocata dai futuristi).
Nel quadro tutto è in movimento, le figure sono traiettorie dinamiche (linee di forza) attratte e respinte da forze centrifughe e centripete (le figure o si allontanano o si avvicinano alla rissa).
Luce, Colore e Movimento
La luce dei lampioni e della vetrina come elogio dell'elettricità come farà Balla nel suo quadro Lampada ad Arco (qua sotto)
La luce artificiale che oscura la luce della Luna. La Luna, in questo caso, diventa il simbolo del romantico, del passato e dato che per i futuristi il motto è "uccidiamo il passato" allora qua diventa "uccidiamo il chiaro di luna".
La Città che Sale (Boccioni, 1910 - 1911)
La città che si trasforma, che rinnova, che progredisce = la città del futuro. Il soggetto è lo sviluppo urbano e il mondo del lavoro "un'inno al nostro tempo industriale".
Il quadro rappresenta un gruppo di operai al lavoro in un cantiere edile con i cavalli che sono la forza lavoro ma che hanno anche un significato allegorico, cioè la velocità, la forza energica. Anche in questo caso le figure degli operai e dei cavalli si compenetrano a vicenda.
L'autore usa la tecnica divisionista in modo dinamico (la frammentazione del colore) riprendendo i temi cari al futurismo (colore, luce e movimento). Il merito di Boccioni sta nel fatto di aver introdotto nella pittura italiana nuovi soggetti. Le periferie, l'industria, il cantiere e le case in costruzione. Il quadro La città che sale rinnova la pittura italiana. L'autore non imita più il reale ma rappresenta uno stato d'animo mediante la luce, il colore e il movimento. Questa pittura diventa un'opera di svolta.
Il pittore muore giovanissimo nel 1916 quando si arruola volontario per la guerra e muore cadendo da cavallo durante una licenza.
Nasce a Reggio Calabria ma frequenta lo studio di Giacomo Balla a Roma (nel 1907) e si trasferisce a Milano dove entra in contatto con Filippo Tommaso Marinetti ed aderisce con entusiasmo al futurismo.
Rissa in Galleria (1910)
Questo quadro è il primo capolavoro (o uno dei primi) dipinto con un forte stile Divisionista. La scena rappresenta la vita notturna nella galleria Vittorio Emanuele di Milano. La rissa è dovuta al fatto che molto spesso gli spettacoli futuristi si concludevano con delle risse perchè gli artisti agitavano il pubblico provocandolo (anche negli '30 del XX secolo a Genova ci fu una rissa provocata dai futuristi).
Nel quadro tutto è in movimento, le figure sono traiettorie dinamiche (linee di forza) attratte e respinte da forze centrifughe e centripete (le figure o si allontanano o si avvicinano alla rissa).
Luce, Colore e Movimento
La luce dei lampioni e della vetrina come elogio dell'elettricità come farà Balla nel suo quadro Lampada ad Arco (qua sotto)
La luce artificiale che oscura la luce della Luna. La Luna, in questo caso, diventa il simbolo del romantico, del passato e dato che per i futuristi il motto è "uccidiamo il passato" allora qua diventa "uccidiamo il chiaro di luna".
La Città che Sale (Boccioni, 1910 - 1911)
La città che si trasforma, che rinnova, che progredisce = la città del futuro. Il soggetto è lo sviluppo urbano e il mondo del lavoro "un'inno al nostro tempo industriale".
Il quadro rappresenta un gruppo di operai al lavoro in un cantiere edile con i cavalli che sono la forza lavoro ma che hanno anche un significato allegorico, cioè la velocità, la forza energica. Anche in questo caso le figure degli operai e dei cavalli si compenetrano a vicenda.
L'autore usa la tecnica divisionista in modo dinamico (la frammentazione del colore) riprendendo i temi cari al futurismo (colore, luce e movimento). Il merito di Boccioni sta nel fatto di aver introdotto nella pittura italiana nuovi soggetti. Le periferie, l'industria, il cantiere e le case in costruzione. Il quadro La città che sale rinnova la pittura italiana. L'autore non imita più il reale ma rappresenta uno stato d'animo mediante la luce, il colore e il movimento. Questa pittura diventa un'opera di svolta.
Il pittore muore giovanissimo nel 1916 quando si arruola volontario per la guerra e muore cadendo da cavallo durante una licenza.
mercoledì 15 maggio 2013
Il Futurismo
Cos'è stato il futurismo?
Il futurismo fu un movimento, l'unico movimento d'avanguardia italiano perchè la metafisica di Giorgio De Chirico è stata un'ante-avanguardia per i suoi continui richiami alla classicità. Il movimento futurista nasce il 20 febbraio 1909 quando Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro (quotidiano francese) il manifesto del futurismo. Lo fa perchè in Francia in quegli anni è il centro mondiale dell'arte e spera di inserire il proprio movimento artistico nello scenario europeo dei movimenti d'avanguardia.
FtM (Filippo Tommaso Marinetti) fu uno scrittore mediocre ma un'ottimo stratega della comunicazione. Il Manifesto del futurismo venne scritto usando un linguaggio provocatorio, veemente. I temi base del futurismo erano:
Altri temi furono: il mito della macchina, il culto del progresso, l'esaltazione della velocità e la celebrazione dell'industria. Il futurismo però cercò di influenzare ogni ambito della società dando vita (tra le altre cose) alla cucina futurista dove veniva criticata la pastasciutta perchè faceva ingrassare gli italiani e veniva esaltato il cibo leggero ed aerodinamico.
Nel 1910, Bocconi assieme a Balla, Severini, Carvà e Russolo scrissero e firmarono il manifesto tecnico della pittura futurista che aveva come concetti base: il rifiuto dell'antico, rifiuto dell'imitazione dal vero, rifiuto del nudo in pittura e dell'amore. Per loro era fondamentale la rappresentazione del movimento "tutto è movimento" della luce o del colore secondo scelte cromatiche dettate dagli stati d'animo e dalla revisione della tecnica divisionista (di cui Segantini o Pelizza da Volpedo furono esponenti). Boccioni ha dipinto una serie di quadri di stati d'animo rappresentati mediante il colore e il movimento della luce. Nel futurismo, la guerra è positiva perchè avrebbe azzerato il mondo e fatto ripartire la società da zero generando una nuova società ("la guerra è la sola igiene del mondo" disse FTM). Boccioni scrive "le cose in movimento si moltiplicano...un cavallo in corsa non ha 4 gambe, ne ha 20. I nostri corpi entrano nei divani e i divani entrano in noi....il tram che passa entra nelle case e le case si scaraventano sul tram e con esso si amalgano".
Compenetrazione dinamica -> ecco l'idea del futurismo. "noi porremo lo spettatore al centro del quadro", "nulla è fermo". La simultaneità visiva -> un'oggetto osservato simultaneamente da diversi punti di vista in modo dinamico e non, come per il cubismo, in modo statico. Il futurismo è stato l'estetica del movimento; FTM scrisse "il mondo si è arricchito di una nuova bellezza, la bellezza della velocità". Questo movimento fu sempre caratterizzato da un disprezzo per le donne anche perchè FTM scrisse "un'automobile lanciata in corso con il suo motore ruggente è più bello della Nike di Samotrace".
Peccato però che Boccioni si ispiri alla Nike per realizzare la sua scultura Forme uniche della continuità nello spazio
Il futurismo ebbe due fasi. La prima iniziò nel 1909 e si concluse nel 1914 (1915) e fu un movimento rivoluzionario mentre la seconda fase (anni '20-'30) il futurismo fu un movimento più reazionario e scivolò nel fascismo (anche FTM divenne fascista).In questa seconda fase (ATTENZIONE, NON C'E' NEL PROGRAMMA) ci fu l'aereo pittura di Tullio Crali. In quest'opera assistiamo alla compenetrazione tra la carlinga e gli edifici...
Il futurismo fu un movimento, l'unico movimento d'avanguardia italiano perchè la metafisica di Giorgio De Chirico è stata un'ante-avanguardia per i suoi continui richiami alla classicità. Il movimento futurista nasce il 20 febbraio 1909 quando Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro (quotidiano francese) il manifesto del futurismo. Lo fa perchè in Francia in quegli anni è il centro mondiale dell'arte e spera di inserire il proprio movimento artistico nello scenario europeo dei movimenti d'avanguardia.
FtM (Filippo Tommaso Marinetti) fu uno scrittore mediocre ma un'ottimo stratega della comunicazione. Il Manifesto del futurismo venne scritto usando un linguaggio provocatorio, veemente. I temi base del futurismo erano:
- Contro le accademie, contro le istituzioni culturali
- Contro la "sonnolenta cultura italiana" (parole autentiche di FTM)
- Contro ogni forma di passatismo, di tradizionalismo a vantaggio di un'arte nuova, giovane, dinamica ed attuale in stretta relazione con la vita contemporanea
Altri temi furono: il mito della macchina, il culto del progresso, l'esaltazione della velocità e la celebrazione dell'industria. Il futurismo però cercò di influenzare ogni ambito della società dando vita (tra le altre cose) alla cucina futurista dove veniva criticata la pastasciutta perchè faceva ingrassare gli italiani e veniva esaltato il cibo leggero ed aerodinamico.
Nel 1910, Bocconi assieme a Balla, Severini, Carvà e Russolo scrissero e firmarono il manifesto tecnico della pittura futurista che aveva come concetti base: il rifiuto dell'antico, rifiuto dell'imitazione dal vero, rifiuto del nudo in pittura e dell'amore. Per loro era fondamentale la rappresentazione del movimento "tutto è movimento" della luce o del colore secondo scelte cromatiche dettate dagli stati d'animo e dalla revisione della tecnica divisionista (di cui Segantini o Pelizza da Volpedo furono esponenti). Boccioni ha dipinto una serie di quadri di stati d'animo rappresentati mediante il colore e il movimento della luce. Nel futurismo, la guerra è positiva perchè avrebbe azzerato il mondo e fatto ripartire la società da zero generando una nuova società ("la guerra è la sola igiene del mondo" disse FTM). Boccioni scrive "le cose in movimento si moltiplicano...un cavallo in corsa non ha 4 gambe, ne ha 20. I nostri corpi entrano nei divani e i divani entrano in noi....il tram che passa entra nelle case e le case si scaraventano sul tram e con esso si amalgano".
Compenetrazione dinamica -> ecco l'idea del futurismo. "noi porremo lo spettatore al centro del quadro", "nulla è fermo". La simultaneità visiva -> un'oggetto osservato simultaneamente da diversi punti di vista in modo dinamico e non, come per il cubismo, in modo statico. Il futurismo è stato l'estetica del movimento; FTM scrisse "il mondo si è arricchito di una nuova bellezza, la bellezza della velocità". Questo movimento fu sempre caratterizzato da un disprezzo per le donne anche perchè FTM scrisse "un'automobile lanciata in corso con il suo motore ruggente è più bello della Nike di Samotrace".
Peccato però che Boccioni si ispiri alla Nike per realizzare la sua scultura Forme uniche della continuità nello spazio
Il futurismo ebbe due fasi. La prima iniziò nel 1909 e si concluse nel 1914 (1915) e fu un movimento rivoluzionario mentre la seconda fase (anni '20-'30) il futurismo fu un movimento più reazionario e scivolò nel fascismo (anche FTM divenne fascista).In questa seconda fase (ATTENZIONE, NON C'E' NEL PROGRAMMA) ci fu l'aereo pittura di Tullio Crali. In quest'opera assistiamo alla compenetrazione tra la carlinga e gli edifici...
martedì 14 maggio 2013
Modifiche nel programma di storia
Ciao a tutti!
Piccolo post originale per segnalare le variazioni di programma fatte dal prof.
Delacroix ha inserito Donne di Algeri e ha tolto Morte di Sardanapalo
Di Goya ha tolto la famiglia di don Luis. Eliminato in toto Corot (pittore del realismo), con Monet ha tolto Le Ninfe e ha messo i Papaveri (nome che non trovo in rete), Di Munch ha tolto Madonna. Eliminato J. Ensor (pittore pre-espressionista).
Per la prossima lezione: Il futurismo!
ps: se avete notato qualcosa che non va, segnalatemelo. Grazie
Piccolo post originale per segnalare le variazioni di programma fatte dal prof.
Delacroix ha inserito Donne di Algeri e ha tolto Morte di Sardanapalo
Di Goya ha tolto la famiglia di don Luis. Eliminato in toto Corot (pittore del realismo), con Monet ha tolto Le Ninfe e ha messo i Papaveri (nome che non trovo in rete), Di Munch ha tolto Madonna. Eliminato J. Ensor (pittore pre-espressionista).
Per la prossima lezione: Il futurismo!
ps: se avete notato qualcosa che non va, segnalatemelo. Grazie
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domenica 12 maggio 2013
L'espressionismo (e il Die Bruke)
L'espressionismo
L'espressionismo fu un movimento artistico in cui il colore delle opere rappresentava lo stato d'animo dei pittori. Van Gogh con il suo quadro notte stellata fu uno dei precursori degli espressionisti. mentre in Francia, gli espressionisti si chiamarono i Fauve, in Germania ci fu il Die Brucke (il ponte). Il primo manifesto degli espressionisti fu fatto a Dresda nel 1905 da 4 giovani architetti (Kirchner, Schmidt-Rottluff, Heckel e Fritz Bleyl (a cui si aggiunsero Nodle, Pechstein e Muller)
Nel 1911 a Monaco Kandinsky e Marc fondarono Der Blaue Reiter (il cavaliere azzurro).
Mentre il gruppo del Die Bruke fu un espressionismo figurativo, il Der Blaue Reiter fu un gruppo legato all'espressionismo astratto. L'espressionismo era l'opposto dell'impressionismo. IL primo è un movimento dall'interno verso l'esterno dove tutto (colori e linee) esiste in funzione dei sentimenti dell'artista... mentre il secondo (impressionismo) è un movimento dall'esterno verso l'interno. Il manifesto dell'espressionismo tedesco venne scritto da Kirchner usando la Xilografia (incisione del legno). Questa tecnica venne molto amata dagli espressionisti in quanto lasciava un segno duro, marcato e spigoloso che esprime il malessere esistenziale degli artisti. Un'altra caratteristica del Die Brucke fu la totale libertà di espressione dell'artista. Il nome Die Brucke significa il ponte, per intendere il cammino verso il futuro. Verso un'arte nuova.
La pittura espressionista ha le seguenti caratteristiche: colori accesi, forti e dissonanti che in alcuni casi disturbano la vista (la follia dei colori espressionisti), il segno spigoloso, frammentato, sofferto, angoscioso e spezzato (infatti non ci sono linee curve) e denuncia sociale.
Kirchner, autoritratto con la mano mozzata (1911)
In questo caso, i colori accesi e dissonanti sono ben visibili. Il pittore indossa un'uniforme militare in quanto come molte altre persone si arruola nell'esercito ma in un guerra ha un crollo nervoso che lo destabilizza. La mano mozzata (che poi non ebbe mai) fu un simbolo della sua mutilazione come uomo e come artista. La scena è ambientata nel suo studio dove alle spalle del pittore c'è una modella, ma tra i due non c'è comunicazione.. Il pittore si è ritratto con gli occhi spenti, senza pupille per rappresentare la sua solitudine.
Erich Heckel (FRÄNZI STEHEND - se non ho capito male)
Erich Heckel trasforma il corpo femminile (riprendendo Munch) in un immagine violenta, brutale, selvaggia e deformata. Gli espressionisti hanno avuto il coraggio di rappresentare il brutto, l'estetica del brutto.
Schmidt-Rottluff
Gli espressionisti subiscono il fascino del primitivismo e dell'arte africana.
Krichner: donna allo specchio
L'espressionismo fu un movimento artistico in cui il colore delle opere rappresentava lo stato d'animo dei pittori. Van Gogh con il suo quadro notte stellata fu uno dei precursori degli espressionisti. mentre in Francia, gli espressionisti si chiamarono i Fauve, in Germania ci fu il Die Brucke (il ponte). Il primo manifesto degli espressionisti fu fatto a Dresda nel 1905 da 4 giovani architetti (Kirchner, Schmidt-Rottluff, Heckel e Fritz Bleyl (a cui si aggiunsero Nodle, Pechstein e Muller)
Nel 1911 a Monaco Kandinsky e Marc fondarono Der Blaue Reiter (il cavaliere azzurro).
Mentre il gruppo del Die Bruke fu un espressionismo figurativo, il Der Blaue Reiter fu un gruppo legato all'espressionismo astratto. L'espressionismo era l'opposto dell'impressionismo. IL primo è un movimento dall'interno verso l'esterno dove tutto (colori e linee) esiste in funzione dei sentimenti dell'artista... mentre il secondo (impressionismo) è un movimento dall'esterno verso l'interno. Il manifesto dell'espressionismo tedesco venne scritto da Kirchner usando la Xilografia (incisione del legno). Questa tecnica venne molto amata dagli espressionisti in quanto lasciava un segno duro, marcato e spigoloso che esprime il malessere esistenziale degli artisti. Un'altra caratteristica del Die Brucke fu la totale libertà di espressione dell'artista. Il nome Die Brucke significa il ponte, per intendere il cammino verso il futuro. Verso un'arte nuova.
La pittura espressionista ha le seguenti caratteristiche: colori accesi, forti e dissonanti che in alcuni casi disturbano la vista (la follia dei colori espressionisti), il segno spigoloso, frammentato, sofferto, angoscioso e spezzato (infatti non ci sono linee curve) e denuncia sociale.
Kirchner, autoritratto con la mano mozzata (1911)
In questo caso, i colori accesi e dissonanti sono ben visibili. Il pittore indossa un'uniforme militare in quanto come molte altre persone si arruola nell'esercito ma in un guerra ha un crollo nervoso che lo destabilizza. La mano mozzata (che poi non ebbe mai) fu un simbolo della sua mutilazione come uomo e come artista. La scena è ambientata nel suo studio dove alle spalle del pittore c'è una modella, ma tra i due non c'è comunicazione.. Il pittore si è ritratto con gli occhi spenti, senza pupille per rappresentare la sua solitudine.
Erich Heckel (FRÄNZI STEHEND - se non ho capito male)
Erich Heckel trasforma il corpo femminile (riprendendo Munch) in un immagine violenta, brutale, selvaggia e deformata. Gli espressionisti hanno avuto il coraggio di rappresentare il brutto, l'estetica del brutto.
Schmidt-Rottluff
Gli espressionisti subiscono il fascino del primitivismo e dell'arte africana.
Krichner: donna allo specchio
sabato 11 maggio 2013
Edvard Munch
Seconda ed ultima parte della lezione su Munch
Pubertà
Questo quadro è la rappresentazione sofferta del passaggio dalla pubertà all'adolescenza. Il corpo viene rappresentato fragile, indifeso con il volto, gli occhi impauriti e persi nel vuoto. le braccia e le mani fanno un gesto di protezione per proteggersi dal mondo. Munch ha rappresentato (assieme ad altri espressionisti) un corpo femminile privo del suo fascino e della seduzione. Questa nuova visione nasce dalla visione della sofferenza di Munch. Sul muro (a destra) notiamo l'ombra (maligna e minacciosa)del futuro tragico che incombe sul destino della ragazza che diventerà un tema ricorrente nelle opere di Munch. Il quadro di Munch venne poi ripreso da Kirchner per il suo quadro intitolato Marcella. Ps: avete notato il sangue mestruale che esce dal corpo della ragazza?
Il quadro avrà delle linee di contorno marcate, spigolose che incide la carne con violenza. Questo genere di contorni diventeranno un segno tipico degli espressionisti tedeschi.
Vampiro
Uno dei quadri che esprime il rapporto conflittuale e drammatico tra uomo e donna (secondo Munch). L'ossessione di Munch per la donna (creatura demoniaca, angelo del male e sirena e carnefice) assorbe la linfa vitale dell'uomo. "amore e sesso hanno lo stesso potere della morte" dice il pittore. L'ombra, in questo caso, avvolge entrambe le figure perchè il destino è maligno per tutti e due.
Come al solito Munch esegue più volte lo stesso disegno, l'ultima con lui stesso avvolto dai capelli rossi della vampira che è l'amante Tulla Larsen.
Separazione
Questo quadro ha come soggetto il rapporto tra uomo e donna. La donna angelica con i capelli biondi si allontana dall'uomo che soffre per il suo distacco. La mano dell'uomo posata sul cuore indica la sofferenza così come il sangue nella mano e il fiore rosso in primo piano che è il fiore della sofferenza causata dalla donna. I lunghi capelli biondi della donna (che nel quadro sembrano ancora legarsi all'uomo) sono il ricordo della donna che avvolge l'uomo e questo ricordo causerà nell'uomo altro dolore.
Il colore del quadro sta sbiadendo perchè lasciato per mesi esposto alle intemperie ma è un'effetto voluto.
La morte di Marat
Questo quadro è un pretesto che rappresenta la fine della relazione tra Munch e Tulla. La donna è in piedi ed è diventata una giustiziere implacabile di Munch il quale è disposto come Cristo in croce. Munch si dipinge come martire e vittima e il lenzuolo macchiato di sangue diventa una sua rappresentazione del sudario di Cristo. Sullo sfondo, come sempre, compare l'Ombra. Munch (in questo quadro) usa delle pennellate frammentate e non delle campiture di colore.
ATTENZIONE!!! IL SEGUENTE QUADRO NON E' NEL PROGRAMMA!!!!!!
Madonna
Nella prima la Madonna ha l'aureola rossa ed è una Maria incinta con il piccolo feto (nel secondo quadro) con gli spermatozoi come cornice
FINE QUADRO NON NEL PROGRAMMA
Autoritratto all'Inferno (ATTENZIONE, IL QUADRO DI LUI CHE FUMA NON E' NEL PROGRAMMA)
Munch ha ricevuto una severissima educazione religiosa che gli creato un senso di colpa che lo ha tormentato per tutta la vita. In questo quadro il pittore si è già condannato all'inferno, divorato dalle fiamme (rosse) e con l'ombra maligna (nera). Da notare che la testa è già immersa nelle fiamme.
ATTENZIONE!!! I DUE QUADRI QUA SOTTO NON SONO NEL PROGRAMMA
Munch in questo quadro si auto-ritrae quando è ormai anziano e prossimo alla morte (da notare la croce gialla ai suoi piedi). Il tempo scorre (il pendolo a sinistra). Il quadro a destra è un quadro dove il soggetto è suo padre morto da tempo (ed infatti è nell'ombra) e la luce della finestra proietta una croce per terra.
Pubertà
Questo quadro è la rappresentazione sofferta del passaggio dalla pubertà all'adolescenza. Il corpo viene rappresentato fragile, indifeso con il volto, gli occhi impauriti e persi nel vuoto. le braccia e le mani fanno un gesto di protezione per proteggersi dal mondo. Munch ha rappresentato (assieme ad altri espressionisti) un corpo femminile privo del suo fascino e della seduzione. Questa nuova visione nasce dalla visione della sofferenza di Munch. Sul muro (a destra) notiamo l'ombra (maligna e minacciosa)del futuro tragico che incombe sul destino della ragazza che diventerà un tema ricorrente nelle opere di Munch. Il quadro di Munch venne poi ripreso da Kirchner per il suo quadro intitolato Marcella. Ps: avete notato il sangue mestruale che esce dal corpo della ragazza?
Il quadro avrà delle linee di contorno marcate, spigolose che incide la carne con violenza. Questo genere di contorni diventeranno un segno tipico degli espressionisti tedeschi.
Vampiro
Uno dei quadri che esprime il rapporto conflittuale e drammatico tra uomo e donna (secondo Munch). L'ossessione di Munch per la donna (creatura demoniaca, angelo del male e sirena e carnefice) assorbe la linfa vitale dell'uomo. "amore e sesso hanno lo stesso potere della morte" dice il pittore. L'ombra, in questo caso, avvolge entrambe le figure perchè il destino è maligno per tutti e due.
Come al solito Munch esegue più volte lo stesso disegno, l'ultima con lui stesso avvolto dai capelli rossi della vampira che è l'amante Tulla Larsen.
Separazione
Questo quadro ha come soggetto il rapporto tra uomo e donna. La donna angelica con i capelli biondi si allontana dall'uomo che soffre per il suo distacco. La mano dell'uomo posata sul cuore indica la sofferenza così come il sangue nella mano e il fiore rosso in primo piano che è il fiore della sofferenza causata dalla donna. I lunghi capelli biondi della donna (che nel quadro sembrano ancora legarsi all'uomo) sono il ricordo della donna che avvolge l'uomo e questo ricordo causerà nell'uomo altro dolore.
Il colore del quadro sta sbiadendo perchè lasciato per mesi esposto alle intemperie ma è un'effetto voluto.
La morte di Marat
Questo quadro è un pretesto che rappresenta la fine della relazione tra Munch e Tulla. La donna è in piedi ed è diventata una giustiziere implacabile di Munch il quale è disposto come Cristo in croce. Munch si dipinge come martire e vittima e il lenzuolo macchiato di sangue diventa una sua rappresentazione del sudario di Cristo. Sullo sfondo, come sempre, compare l'Ombra. Munch (in questo quadro) usa delle pennellate frammentate e non delle campiture di colore.
ATTENZIONE!!! IL SEGUENTE QUADRO NON E' NEL PROGRAMMA!!!!!!
Madonna
Nella prima la Madonna ha l'aureola rossa ed è una Maria incinta con il piccolo feto (nel secondo quadro) con gli spermatozoi come cornice
FINE QUADRO NON NEL PROGRAMMA
Autoritratto all'Inferno (ATTENZIONE, IL QUADRO DI LUI CHE FUMA NON E' NEL PROGRAMMA)
Munch ha ricevuto una severissima educazione religiosa che gli creato un senso di colpa che lo ha tormentato per tutta la vita. In questo quadro il pittore si è già condannato all'inferno, divorato dalle fiamme (rosse) e con l'ombra maligna (nera). Da notare che la testa è già immersa nelle fiamme.
ATTENZIONE!!! I DUE QUADRI QUA SOTTO NON SONO NEL PROGRAMMA
Munch in questo quadro si auto-ritrae quando è ormai anziano e prossimo alla morte (da notare la croce gialla ai suoi piedi). Il tempo scorre (il pendolo a sinistra). Il quadro a destra è un quadro dove il soggetto è suo padre morto da tempo (ed infatti è nell'ombra) e la luce della finestra proietta una croce per terra.
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