sabato 6 maggio 2023

La Divina Volontà e i meriti della creatura

Gesù spiega l'importanza di non uscire mai dalla Divina Volontà per non spezzare la nostra propria felicità, perdere la luce e il discernimento, perdere la pace. Fare la Divina Volontà sulla terra procura meriti immensi per il Cielo e fa vivere il Cielo sulla terra. Libro di Cielo, Volume 29, 16 Settembre 1931, 28 Settembre 2022

16 Settembre 1931 Mirabili effetti della luce della Divina Volontà. Come il Cielo si apre sulle anime operanti. Come i nostri atti sono come tanti soffi che fanno maturare il bene.

Brano che riprende la meditazione precedente sull'importanza della continuità degli atti. Non si può ricordare tutto nei minimi dettagli ma qualcosa deve restare. Oggi in parte viene ripreso questo tema attraverso l'immagine della maturazione.

"Figlia mia, ogni bene esce da Dio maturato e questa maturazione si forma tra Dio e l'anima. Vedi, col fare i tuoi atti ti esponi ai raggi del Sole Divino e, come subisci il calore e la luce, i tuoi atti non rimangono aridi, insipidi, ma maturati e tu insieme con essi resti maturata nell'amore, nelle conoscenze divine, in tutto ciò che fai. Ed Io, vedendoti maturata in quegli atti, preparo in me altro amore da darti ed altre verità da dirti e siccome di tutto ciò che esce da me, nulla è sterile, ma tutto è fecondo e ben maturato nella viva fiamma del mio amore, tu ricevi la virtù di formare in te nuove maturazioni...." Gesù

Sappiamo bene che i frutti degli alberi maturano nella misura in cui c'è la luce del sole, ma per arrivarci bisogna mettere in campo un lavoro ampio e continuato altrimenti non arriva. Prima di questo, nel prologo Luisa dice una cosa meravigliosa e mai sufficentemente meditata:

(Luisa): La mia povera mente pare che non sappia fare altro che sperdersi nel Fiat Divino ed oh! come mi riesce doloroso quando anche per brevi istanti, sono funestata da qualche ombra o pensiero che non sia tutto Volontà di Dio; oh! allora mi sento spezzare la mia felicità, spezzare la corrente della luce, della pace..."

Non è soltanto un problema morale (ho dato un dispiacere a Gesù) ma anche sostanziale perchè Luisa si sentiva lo spezzarsi la corrente della luce e della pace, appena ci muoviamo anche minimamente ci sentiremo meno felici, illuminati e meno pace, ecc.. inquietudine, angoscia, preoccupazione, ansia ecc.. quando arrivano possiamo stare matematicamente certi che questi pensieri vengono dalla volontà di Dio. Gesù, nella meditazione precedente, lamentava di essere abbandonato, ma dobbiamo noi abbandonarci nella dv e giungere al punto che qualsiasi cosa Dio ci metta davanti sempre Fiat. E giova ogni tanto fare esercizi spirituali che sono oltremodo santificanti, se tu ti metti davanti al Signore e ti metti in preghiera e gli dici: Signore, io voglio Te e la Tua Volontà sopra ogni altra cosa e non per scherzo, vuoi questo? Inizia a pensare qualcosa che ti spaventi...vuoi questo sacrificio da me? Se lo conosco con certezza lo faccio immediatamente. Mi vuoi martire - se mi dai la forza - immediatamente. Questo è un modo con cui noi esercitiamo la nostra vita nella dv e teniamo l'attenzione di non fare uscite clamorose dalla dv, certo che Gesù si dispiace ma perchè andremmo a fare danni per noi. E questo è perchè è solo la dv...

"..Oh! potenza del Voler Supremo, tu che sai cambiare l'umano in divino, il brutto in bello, le pene in gioie, anche se restassero pene,.." Luisa

Se le hai vissute le capisci, se non le hai vissute non le capisci e se non l'hai vissuta procurati di impegnarti di più nelle offerte, di rinnovare la tua adesione alla dv, di fare i giri ecc.... Le cose su cui abbiamo meditato l'altra volta offrono un buon parametro (Sentinelle e fiamme d'amore a Gesù eucaristico). Come dobbiamo prendere davanti a Dio certe decisioni, supponiamo che io sia posto nell'alternativa: non posso fare la comunione come Dio comanda, in quel momento è proibito. La faccio spirituale o sacramentale? - ognuno risponda da sè. Chi vuole vivere nella dv e si metta davanti a Gesù, davanti a Gesù Tu e lui proiettandoti al momento del giudizio particolare: cosa vuoi tu Gesù? Non la mia sensibilità malata o la mia umana volontà? Cosa chiedi di fare a me in questa situazione così tanto dolorosa che per divina permissione mi accade? Dio non vuole che certe cose accadano, ma se accadono sono sotto il suo controllo lo stesso e accadono per divina permissione. La volontà permissiva è la permsisione di una serie di mali che potrebbero produrre beni maggiori o potrebbero non farlo a seconda di chi si interfaccia con quel male reagisce. L'esempio per antomosia è la Passione di Gesù, quando lo hanno catturato ha offerto tutto per la nostra salvezza, Dio ha dato carta bianca al diavolo dicendo a Gesù: devi prenderti tutto il male che ti faranno senza fiatare ed offrirmelo per la salvezza dell'umanità, lo vuoi fare? Il don non vuole mettersi dentro la mente dell'Altissimo ma è quello che Gesù ha fatto. Quello che è stata di decisivo è stata la reazione del Figlio, la Volontà del Padre non era che Gesù, di fronte a quelle cose, Lui reagisse invenendo ma che se le prendesse e le offrisse. Quella della Passione di Gesù è stata l'ingiustizia somma. Sto subendo un'ingiustizia e che faccio? Mi adeguo? Mettiti davanti a Gesù e pensaci bene. In questo tempo il pensare - il don non lo sottolinerà mai abbastanza - sono tempi difficili, nei tempi difficili cadono i cedri del libano e le stelle del cielo...quello che il don ci dice che i suoi dolori sono i sragionamenti fatti da persone che non dovrebbero farli e fino ad un certo periodo non hanno fatto nulla del genere e poi di colpo hanno cambiato idea. Se non impariamo a fare queste cose non stiamo minimamente alla dv, la dv non consiste solo nel fare i giri, atti ecc....che non ci vuole tanto. Il don non le minimizza ma sono cose - sotto certi punti di vista - relativamente semplici - ma quello che è difficile è fare quello che Dio vuole in circostanze bordeline. Esempio: durante la pandemia, lo faccio il green pass per andare al ristorante? Uno può dire che è una scelta umana - è una cosa neutrale come penserebbero molti o no? Quali valori stanno in gioco nella decisione di questo genere? Cosa sto dicendo o affermando nella decisione che prendo? Tutti sappiamo l'incubo che abbiamo vissuto, la pressione esecrabile alla quale siamo sottoposti e ponendo le persone di fronte a scelte estreme o ricatti morali: devo fare questa cosa altrimenti chissà cosa va a succedere? In queste cose bisogna fare discernimento anche informandosi, le conoscenze sono molto importanti. L'unica cosa da fare è delefgare ad altri le nostre scelte o consegnarsi nelle mani della nostra umana volontà e cosa sceglie la nostra umana volontà?. San Giovanni della Croce dava un criterio di discernimento: ti trovi di fronte ad una situazione, qual'è la possibilità più semplice e difficile? 90% la Volontà di Dio sta nella cosa più difficile o dolorosa. Qual'è la cosa che comporta un'atto di spoliazione ed affidamento anche eroico o dove tutti ti portano nelle mani? Noi dalla mattina alla sera non abbiamo il filo diretto con il Padre Eterno, ti dà l'attrezzatura per fare discernimento, ci ha dato le mani per lavorare e l'intelligenza per capire. Il pane solo due volte il Signore lo ha dato per miracolo: la manna degli israeliti e la moltiplicazione dei pani ma altrimenti il pane non cresce in natura da solo. Dio non ci dà le pappe pronte, ci dà le abilità per condurci. Imparare a fare questi processi in maniera corretta e la prova che hai è che quella scelta ti lascia nella pace. La volontà umana non ti dà la pace.

"Figlia mia, com'è bella la mia Divina Volontà, non è vero? Ah! è Essa sola la portatrice della vera felicità e della più grande fortuna alla povera creatura, la quale, col fare la sua volontà, non fa altro che spezzare la sua felicità, spezzare la corrente della luce e cambiare la sua fortuna nella più grande sventura; e come la creatura si dispone a fare la mia Volontà, così Essa la va riabilitando nei beni perduti, perché la sostanza della mia Divina Volontà è luce e tutti gli atti che la creatura opera si possono chiamare effetti di questa luce...." Gesù

Fatti attento alle risonanze del cuore, magari non fai la comunione, ti si spezza il cuore e ti sanguina ma poi come stai? Nella pace perchè sai che non avevi altra scelta se volevi fare quello che era volontà di Dio e questo ti mette nella pace e nella felicità. Questa cosa si trasfomerà in medaglia. Questo si collega alle ultime cose che Gesù dice in questo brano:

"..Anzi tu devi sapere che le beatitudini del Cielo si riversano sulla terra e vanno a deporsi nell'anima che vive ed opera nella mia Volontà, perché non vogliono lasciarla priva delle gioie e delle felicità Celesti mentre forma una sola Volontà col Cielo, i beati però, mentre nuotano nelle gioie divine, nulla acquistano di merito. Invece non solo felicitano l'anima viatrice, ma aggiungono il merito, perché per chi fa la mia Volontà in terra, tutto è meritorio, la parola, la preghiera, il respiro e le stesse gioie si convertono in merito ed in nuovi acquisti."." Gesù

Se tu rimani nella dv anche quando ti costa, tutto è merito. Non ti torna soltanto dopo ma ti torna anche adesso. Una gioia presa nella dv diventa merito dice Gesù. Moltiplichiamo gli atti nella dv, sapendo che ciò produce una maggiore vicinanza con essa, però stiamo attenti a fare la dv. Per vivere in questo mondo dobbiamo viaggiare su un binario che ha due rotaie: fare la dv - imparare a discernerla - e chiamarla nel nostro operato. Noi non possiamo chiamare la dv in un'atto che sia sgradito al Cielo. Io non posso - anche se non è peccato - chiamare la dv in un'atto sgradito al Cielo. Non è la stessa cosa cosa fare un peccato o un'atto sgradito al Cielo. Il peccato offende il Cielo, anche negli esempi della nostra vita se uno mi ingiuria mi offendo, se una persona è un pochino scortese nei miei confronti e non fa una cosa che dovrebbe fare, non mi offende ma mi infastidisce, mi scoccia un pò e mi fa un pò girare. Quello sta facendo una cosa a me sgradita e quindi non può chiamare la mia volontà a fare quella cosa anche se non è un peccato. Come faccio io a chiamare la dv a fare un'atto che la dv non vuole che sia fatto? Bisogna fare attenzione a queste cose, se non si capiscono bene alcune dinamiche si fanno stupidaggini e bisogna cercare di starci con il cervello chiedendo che il Signore ci assista.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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