martedì 20 novembre 2012

Eugène Delacroix

Eugène Delacroix (1798 - 1863)



Se Gericault segna il passaggio dal NeoClassicismo al Romanticismo, ED (Eugène Delacroix) segna il trionfo del Romanticismo. Come Gericault si è formato con Pierre Guerrin e ha avuto come esempi Gros (autore appestati a Jaffa) e lo stesso Gericault, quest'ultimo sarà fondamentale per i suoi movimenti artistici

ED, tra i maestri del passato, si ispira a Rubens per il colore e le pennellate libere e dinamiche sulla tela. Il suo primo quadro (La Barca di Dante) viene esposto al Salon del 1822 ottenendo un grande successo

ED amava molto i soggetti letterari e il quadro si ispira ad un passo della Divina Commedia (canto 8° dell'inferno) in cui Dante e Virgilio sono sullo stige e i dannati cercano di rovesciargli la barca e Dante, spaventato, si appoggia a Virgilio che rappresenta la ragione. Sullo sfondo la città di Dite che brucia.

Il quadro viene dipinto per 3 mesi lavorando 12 ore al giorno mentre un'amico gli leggeva i passi più significativi dell'inferno. Il Tema del quadro è la paura dell'ignoto, dello smarrimento dell'uomo di fronte all'ignoto. Nell'opera i nudi (i dannati) sono michelangioleschi e la composizione di molte sue opere, ricorderà sempre la Zattera della Medusa (in questo caso i morti/dannati in prima fila, la barca in mezzo al mare, il momento drammatico della scena, il realismo della composizione e la tonalità cupa con però dei colori molto vivaci).

"Il colore è il principale mezzo espressivo", "un colore che comunica sentimenti, emozioni".

Lo studio del colore e l'analisi della luce sono costanti in ED. ED anticipa l'impressionismo.


Nel 1832, ED compie un viaggio in Marocco ed ad Algeri dove scopre il fascino esotico di quelle terre e con Ingres inaugura il filone orientalista nel Romanticismo.

"La Grande Odalisca"


"La Grande Odalisca" dove però è il disegno ad avere la predominanza sul colore mentre il capolavoro Dame di Algeri (dipinto da ED a Parigi nel 1834 in ricordo di una visita ad un harem - in via del tutto eccezionale) vede la predominanza del colore sul disegno. La luce accende i colori e ED usa le ombre colorate (rosso, verde -> i colori complementari) sfruttando la legge di CHEVREUL (un chimico francese che lavora sui colori e nel '30 aveva formulato la legge sul contrasto simultaneo dei colori complementari i quali si esaltano a vicenda se si accostano)



Il colore non è più compatto in forma di colore, pennellate libere e sciolte e le forme sono costruite con il colore. Cezanne esalta questo quadro (le Dame di Algeri) e dice "tutti noi (impressionisti) dipingiamo in lui". Il quadro in questione è stato rifatto da Picasso almeno una quindicina di volte


ED dipinge anche il "Massacro di Scio", episodio storico contemporaneo della guerra tra Turchi e Greci dove quest'ultimi lottavano per la loro indipendenza. In questo episodio, 20.000 greci vengono uccisi e 20.000 deportati in Turchia.





Come anche Gericault aveva fatto per la zattera, anche ED si documenta tantissimo su questo episodio intervistando anche i testimoni oculari e disegnando un quadro per indignare e commuovere lo spettatore europeo mettendo come tema la libertà che viene perseguitata non solo in Grecia ma anche in altri stati europei.

Anche questo quadro ha delle analogie con la zattera della medusa in quanto non c'è un centro asimmetrico, è un quadro anti-classicista, c'è un vuoto centrale nella composizione. La donna anziana che indossa un costume greco (simbolo della insofferenza greca) è una figura serpentinata tipica di Michelangelo. Al centro del quadro ci sono 2 giovani che si abbracciano nel loro ultimo abbraccio e ci sono delle persone che sono in attesa di essere o deportate o uccise (a sinistra del quadro, una donna legata ad un cavallo di un generale turco).

ED ridipinge il paesaggio e il cielo dopo aver visto una mostra di paesaggisti inglesi a Parigi nel 1824 e aver ammirato i cieli di Constable John il quale dipinge un quadro osservando le nuvole). Il Massacro di Scio ha una luce che unifica le figure e il paesaggio.

La libertà che guida il popolo. Nel Luglio del 1830, avviene una delle giornate più violente e si scatena l'insurrezione di Parigi che segna la fine della monarchia Borbonica e l'ascesa al trono di Luigi Filippo d'Orlean. ED si disegna accanto alla donna (Libertà) armato di un fucile. E per disegnare la donna, ED si ispira alla Venere di Milo e alla Nike

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