Stavolta, causa viaggio ad Amsterdam del prof. di storia dell'arte niente post sugli autori...Ma solo qualche immagine di un futuro quadro fatto da me per rilassarci un pò.
giovedì 25 aprile 2013
venerdì 19 aprile 2013
Formatura in gesso
Ciao a tutti!
Oggi posto gli appunti di Formatura in gesso. In sostanza come prendere il calco di una scultura di creta e creare il negativo. Per prima cosa si prende un recipiente e ci si mette l'acqua dentro ma stando attenti che l'acqua non sia molta. Primo accorgimento: l'acqua calda o fredda influisce sulla velocità di solidificazione del gesso (il caldo aumenta la velocità di solidificazione). Poi si prende una polvere rossa (ossido e terra) per la colorazione per la camicia d'allerta. Inoltre si prende anche della polvere di gesso bianco.
E si mescolano assieme i due componenti. Il gesso viene aggiunto fino a quando l'acqua lo riesce ad assorbire senza problemi, quando poi l'acqua è satura di gesso, si smette. Aggiungendoci gesso, ovviamente, l'acqua cresce di livello di conseguenza è meglio non mettere troppa acqua.
Una volta creata la camicia d'allerta, si ha un tempo di gemito (il tempo in cui il gesso si solidifica) abbastanza ristretto di conseguenza è meglio mettersi subito al lavoro e non lasciare avanzare il processo di solidificazione. Si va dalla scultura di creta e la si inizia a ricoprire usando le mani perchè grazie alle mani si riesce a distribuire meglio il composto.
Attenzione! Se si hanno parti della statua (in creta) sollevate è necessario fare in modo che nello stampo in negativo non vengano sollevate (anche perchè poi è difficile rompere lo stampo e si rischia di non riuscire a farci entrare il gesso perchè l'aria potrebbe rimanere ed impedire la saldatura). Di conseguenza occorre riempire il vuoto come nella figura qua sotto.
A questo punto si inizia a preparare il composto di gesso che ricoprirà la nostra creazione in creta e, dopo aver messo il gesso in acqua fino alla saturazione di quest'ultima, si mette il gesso sopra la camicia d'allerta.
A questo punto si aspetta che il gesso sia solidificato (ma stando attenti perchè il gesso non deve essere troppo secco di conseguenza bisognerà bagnarlo ogni tanto)
Una volta a posto, si toglierà la creta che formava l'opera originaria e poi, con il calco preso (in negativo) si creerà uno stampo in gesso. Dopo si romperà con cautela il gesso che fungeva come stampo. Grazie alla camicia d'allerta, sapremo quando il nostro scalpello giungerà a toccare l'opera e questo ci aiuterà a fermarci in tempo e a procedere con più cautela.
per il momento è tutto
Oggi posto gli appunti di Formatura in gesso. In sostanza come prendere il calco di una scultura di creta e creare il negativo. Per prima cosa si prende un recipiente e ci si mette l'acqua dentro ma stando attenti che l'acqua non sia molta. Primo accorgimento: l'acqua calda o fredda influisce sulla velocità di solidificazione del gesso (il caldo aumenta la velocità di solidificazione). Poi si prende una polvere rossa (ossido e terra) per la colorazione per la camicia d'allerta. Inoltre si prende anche della polvere di gesso bianco.
E si mescolano assieme i due componenti. Il gesso viene aggiunto fino a quando l'acqua lo riesce ad assorbire senza problemi, quando poi l'acqua è satura di gesso, si smette. Aggiungendoci gesso, ovviamente, l'acqua cresce di livello di conseguenza è meglio non mettere troppa acqua.
Una volta creata la camicia d'allerta, si ha un tempo di gemito (il tempo in cui il gesso si solidifica) abbastanza ristretto di conseguenza è meglio mettersi subito al lavoro e non lasciare avanzare il processo di solidificazione. Si va dalla scultura di creta e la si inizia a ricoprire usando le mani perchè grazie alle mani si riesce a distribuire meglio il composto.
Attenzione! Se si hanno parti della statua (in creta) sollevate è necessario fare in modo che nello stampo in negativo non vengano sollevate (anche perchè poi è difficile rompere lo stampo e si rischia di non riuscire a farci entrare il gesso perchè l'aria potrebbe rimanere ed impedire la saldatura). Di conseguenza occorre riempire il vuoto come nella figura qua sotto.
A questo punto si inizia a preparare il composto di gesso che ricoprirà la nostra creazione in creta e, dopo aver messo il gesso in acqua fino alla saturazione di quest'ultima, si mette il gesso sopra la camicia d'allerta.
A questo punto si aspetta che il gesso sia solidificato (ma stando attenti perchè il gesso non deve essere troppo secco di conseguenza bisognerà bagnarlo ogni tanto)
Una volta a posto, si toglierà la creta che formava l'opera originaria e poi, con il calco preso (in negativo) si creerà uno stampo in gesso. Dopo si romperà con cautela il gesso che fungeva come stampo. Grazie alla camicia d'allerta, sapremo quando il nostro scalpello giungerà a toccare l'opera e questo ci aiuterà a fermarci in tempo e a procedere con più cautela.
per il momento è tutto
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mercoledì 17 aprile 2013
Edvard Munch (e il pre- espressionismo)
Edvard Munch ( Oslo 1863 - 1944)
"spesso il mal di vivere ho incontrato era Munch" Tristezza & Depressione su Munch*
Munch in uno dei suoi momenti più allegri
Nato e morto ad Oslo (era talmente depresso che non lo lasciavano entrare nelle altre nazioni) Munch è stato definito il pittore dell'angoscia e del pessimismo esistenziale. La pittura di Munch descrive il suo stato emotivo e la sua sofferenza psichica. A contribuire allo sviluppo di una personalità così triste e pessimista, sono state alcune tragedie famigliari (ha perso la madre a 5 anni, la sorella più amata è morta di polmonite, un'altra è stata ricoverata in clinica e il padre probabilmente è scappato perchè temeva di lasciarci la pelle anche lui) e anche l'abuso di alcool da parte dello stesso pittore.
Il pittore ha disegnato quadri in cui i soggetti erano la solitudine, la sofferenza, la malattia e la morte e il rapporto conflittuale tra l'uomo e la donna. Infatti il pittore riteneva le donne creature perverse e diaboliche, un'angelo del male. Dice "con il potere del sesso rende schiavo ed infelice l'uomo". Per Edvard la donna è il motore della distruzione dell'uomo mentre l'uomo ha un ruolo passivo. "la vita è male" e continuava "l'amore è il male, il sesso è male..la donna è il male".
L'urlo (1893)
L'urlo di Munch è un quadro che richiama Notte stellata di Van Gogh per il carattere visionario della realtà. Nel Urlo, ci sono tutti i segni del pessimismo ed esistono diverse versioni pittoriche e grafice (tra cui anche una stampa su pietra - litografia) perchè Munch era solito a ripetere molte delle sue opere fino a quando non avevano esaurito il loro potere depressivo (e non avevano anche ammazzato metà del pubblico che le guardava) con minime varianti.
Munch "se riprendo più volte un tema è per calarmici dentro più profondamente,....un'immagine non si esaurisce in un'unico dipinto, ogni versione rappresenta un contributo al sentimento". L'urlo rappresenta un'attacco di panico, di paura descritta da Munch in questi termini:
"camminavo lungo la strada (sul ponte) con due amici (in fondo al quadro che secondo il pittore lo abbandonano) quando il sole tramontò, i cieli diventarono rosso sangue e percepii un dolore bruciante al petto. Mi fermai in preda ad una stanchezza mortale...lingue di fiamma come sangue coprivano il fiordo nero-blu e la città....i miei amici continuavano a camminare e io fui lasciato tremante di paura........sentii un'immenso urlo infinito attraversare la natura" e di conseguenza dipinse una persona che si tappa le orecchie.
Il ponte nel dipinto taglia in diagonale come sembrare da voler continuare fuori dalla tela. Le linee ondulate della figura di Munch sembrano amplificare all'infinito l'urlo che sconvolge la natura.
Munch è stato un'artista dell'espressionismo perchè tutto esiste in funzione dei sentimenti che l'artista vuole trasmettere (mentre l'impressionismo cattura l'istante e dipinge ciò che vede, l'espressionismo comunica con i colori e dipinge scene non del tutto reali).
Un'altro quadro di Munch è gli uomini che si sono tolti la maschera...le loro illusioni e mostrano il male. Tema anche di Pirandello con il teatro di pirandello con le maschere nude e il contrasto tra l'essere e l'apparire.
La bambina malata (1885 - 1886)
Questo è stato il primo capolavoro di Munch esposto a Oslo che ha scatenato il finimondo (1886). La critica disse "è solo un disegno mezzo raschiato, il pittore si è stancato durante il lavoro..è un'aborto". Il quadro si ispira alla morte della amatissima sorella Sophie avvenuta nel 1877 stroncata da una polmonite e il pittore ritrae anche la madre (morta anch'essa nel 1868). Il pittore ha unito quindi due persone morte in un'unico quadro.
Il quadro è leggermente sfuocato proprio perchè è essenzialmente un ricordo, la figlia tiene in mano la madre segno di un comune destino tragico ed entrambe sono vestite di nero (che simboleggia il lutto). Il liquido rosso nel bicchiere (medicina) e la sfumatura di rosso nella mano della figlia con la madre rappresentano la sofferenza. Munch poi usa tecnica pittorica molto originale: in sostanza raschia e graffia il quadro per ottenere un'effetto di consunzione, di sofferenza della superficie pittorica ed era solito esporre il quadro alle intemperie per vario tempo proprio per accentuare l'effetto di logoramento della superficie in sintonia con il contenuto drammatico.Insomma, Munch celebrava la gioia di vivere...
Alla prossima
*trattandosi di un pittore leggermente depresso, ho voluto un pò alleggerire i miei appunti
"spesso il mal di vivere ho incontrato era Munch" Tristezza & Depressione su Munch*
Nato e morto ad Oslo (
Il pittore ha disegnato quadri in cui i soggetti erano la solitudine, la sofferenza, la malattia e la morte e il rapporto conflittuale tra l'uomo e la donna. Infatti il pittore riteneva le donne creature perverse e diaboliche, un'angelo del male. Dice "con il potere del sesso rende schiavo ed infelice l'uomo". Per Edvard la donna è il motore della distruzione dell'uomo mentre l'uomo ha un ruolo passivo. "la vita è male" e continuava "l'amore è il male, il sesso è male..la donna è il male".
L'urlo (1893)
L'urlo di Munch è un quadro che richiama Notte stellata di Van Gogh per il carattere visionario della realtà. Nel Urlo, ci sono tutti i segni del pessimismo ed esistono diverse versioni pittoriche e grafice (tra cui anche una stampa su pietra - litografia) perchè Munch era solito a ripetere molte delle sue opere fino a quando non avevano esaurito il loro potere depressivo (
Munch "se riprendo più volte un tema è per calarmici dentro più profondamente,....un'immagine non si esaurisce in un'unico dipinto, ogni versione rappresenta un contributo al sentimento". L'urlo rappresenta un'attacco di panico, di paura descritta da Munch in questi termini:
"camminavo lungo la strada (sul ponte) con due amici (in fondo al quadro che secondo il pittore lo abbandonano) quando il sole tramontò, i cieli diventarono rosso sangue e percepii un dolore bruciante al petto. Mi fermai in preda ad una stanchezza mortale...lingue di fiamma come sangue coprivano il fiordo nero-blu e la città....i miei amici continuavano a camminare e io fui lasciato tremante di paura........sentii un'immenso urlo infinito attraversare la natura" e di conseguenza dipinse una persona che si tappa le orecchie.
Il ponte nel dipinto taglia in diagonale come sembrare da voler continuare fuori dalla tela. Le linee ondulate della figura di Munch sembrano amplificare all'infinito l'urlo che sconvolge la natura.
Munch è stato un'artista dell'espressionismo perchè tutto esiste in funzione dei sentimenti che l'artista vuole trasmettere (mentre l'impressionismo cattura l'istante e dipinge ciò che vede, l'espressionismo comunica con i colori e dipinge scene non del tutto reali).
Un'altro quadro di Munch è gli uomini che si sono tolti la maschera...le loro illusioni e mostrano il male. Tema anche di Pirandello con il teatro di pirandello con le maschere nude e il contrasto tra l'essere e l'apparire.
La bambina malata (1885 - 1886)
Questo è stato il primo capolavoro di Munch esposto a Oslo che ha scatenato il finimondo (1886). La critica disse "è solo un disegno mezzo raschiato, il pittore si è stancato durante il lavoro..è un'aborto". Il quadro si ispira alla morte della amatissima sorella Sophie avvenuta nel 1877 stroncata da una polmonite e il pittore ritrae anche la madre (morta anch'essa nel 1868). Il pittore ha unito quindi due persone morte in un'unico quadro.
Il quadro è leggermente sfuocato proprio perchè è essenzialmente un ricordo, la figlia tiene in mano la madre segno di un comune destino tragico ed entrambe sono vestite di nero (che simboleggia il lutto). Il liquido rosso nel bicchiere (medicina) e la sfumatura di rosso nella mano della figlia con la madre rappresentano la sofferenza. Munch poi usa tecnica pittorica molto originale: in sostanza raschia e graffia il quadro per ottenere un'effetto di consunzione, di sofferenza della superficie pittorica ed era solito esporre il quadro alle intemperie per vario tempo proprio per accentuare l'effetto di logoramento della superficie in sintonia con il contenuto drammatico.
Alla prossima
*trattandosi di un pittore leggermente depresso, ho voluto un pò alleggerire i miei appunti
domenica 14 aprile 2013
Paul Cèzanne
Ciao a tutti!
Appunti di storia dell'arte dedicata stavolta a Cèzanne. Paul Cèzanne (1839 - 1906) rappresenta il superamento dell'impressionismo. Entra in contatto con il gruppo degli impressionisti e nel 1874 e nel 1877 espone assieme a loro e con le sue ricerche prefigura le avanguardie sopratutto il cubismo e l'astrattismo. Ma poi il suo stile si evolve verso una sintesi geometrica delle forme naturali.
Scrive Cèzanne (d'ora in poi solo Cz) "bisogna trattare la natura per mezzo del cono, del cilindro, la sfera il tutto messo in prospettiva"...e qualcuno dice...Cèzanne ha solidificato l'impressionismo. Infatti mentre la pittura dell'impressionismo (Monet)si affida al colpo d'occhio, la pittura di Cz si affida anche al cervello. Monet dipinge l'attimo, mentre Cèzanne dipinge con una rielaborazione mentale dell'immagine visiva. Insomma la pittura di Paul Cèzanne supera il carattere transitorio dell'impressionismo.
nell'immagine, si vede un quadro di Paul Cèzanne a confronto con uno di Monet. Cèzanne dipinge una natura geometrica, Monet no.
In Paul Cezanne, tutto è statico, fermo e immobile. Paul vuole cogliere l'essenziale delle cose.
I Giocatori di carte (1893 - 1896)
I Giocatori di carte sono un ciclo di 5 quadri in cui l'autore semplifica via via il soggetto passando da 5 soggetti a due. Le tele di Paul Cèzanne hanno sempre una composizione strutturata ed organizzata geometricamente. I due giocatori sono speculari uno all'altro e al centro del quadro c'è una bottiglia che ha un riflesso proprio al mezzo. I vestiti delle due persone (cappello per esempio) e le parti del corpo sono geometrie (sfera, semi-sfera, cilindro, ecc..). Cèzanne inizia a disegnare anche una stanza da più punti di vista,.........
In questo quadro, Cèzanne dipinge dei frutti che sono su un tavolo (che però sembra un divano) e se fate caso alcuni frutti sembrano dipinti come se fossero visti frontalmente mentre altri come se fossero visti da un'altro punto di vista. Paul sconvolge i piani geometrici e di lui si dirà "ha sconvolto Parigi con una mela".
Per motivi tecnici sono costretto ad aggiornare il post e non a postarne uno nuovo. Chiudiamo qua la lezione su Paul.. (17-04-2013)
Le grandi bagnanti (1906)
Questa è una delle ultime opere di Cèzanne che realizzerà prima di morire (difatti muore in quell'anno). Come al solito il disegno è geometrico e ogni cosa è posta in un modo ben preciso. Analizzando il quadro, la composizione segue uno schema geometrico in cui le figure femminili formano dei triangoli che si ripete più volte e le teste delle due figure femminili in piedi sono alla stessa altezza formando così una linea che divide a metà il quadro. Lo sfondo è costituito da fasce orizzontali e il colore costruisce le donne ritratte che non hanno nessuna proporzione. Il pittore, in questo modo, rappresenta in modo nuovo il nudo femminile.
Paul è stato fondamentale per la nascita del cubismo. Ad una mostra, organizzata subito dopo la sua morte, i suoi ultimi quadri affascineranno Picasso e Modigliani contribuendo così a far nascere il cubismo. Lo stesso Pablo Picasso dirà " Cèzanne è stato il padre del cubismo". In particolar modo, i quadri più cubisti di Paul sono stati quelli che hanno ritratto la montagna di Saint Victoire (quella che sovrastava il villaggio natio).
Cèzanne ha un nuovo modo di vedere il paesaggio. Lo frammenta e rimonta l'immagine sulla tela anticipando così la scomposizione cubista. Non c'è una profondità nei suoi quadri. Paul prefigura il cubismo e l'astrattismo e le ricerca di Picasso partono proprio da quelle di Cèzanne.
Appunti di storia dell'arte dedicata stavolta a Cèzanne. Paul Cèzanne (1839 - 1906) rappresenta il superamento dell'impressionismo. Entra in contatto con il gruppo degli impressionisti e nel 1874 e nel 1877 espone assieme a loro e con le sue ricerche prefigura le avanguardie sopratutto il cubismo e l'astrattismo. Ma poi il suo stile si evolve verso una sintesi geometrica delle forme naturali.
Scrive Cèzanne (d'ora in poi solo Cz) "bisogna trattare la natura per mezzo del cono, del cilindro, la sfera il tutto messo in prospettiva"...e qualcuno dice...Cèzanne ha solidificato l'impressionismo. Infatti mentre la pittura dell'impressionismo (Monet)si affida al colpo d'occhio, la pittura di Cz si affida anche al cervello. Monet dipinge l'attimo, mentre Cèzanne dipinge con una rielaborazione mentale dell'immagine visiva. Insomma la pittura di Paul Cèzanne supera il carattere transitorio dell'impressionismo.
nell'immagine, si vede un quadro di Paul Cèzanne a confronto con uno di Monet. Cèzanne dipinge una natura geometrica, Monet no.
In Paul Cezanne, tutto è statico, fermo e immobile. Paul vuole cogliere l'essenziale delle cose.
I Giocatori di carte (1893 - 1896)
I Giocatori di carte sono un ciclo di 5 quadri in cui l'autore semplifica via via il soggetto passando da 5 soggetti a due. Le tele di Paul Cèzanne hanno sempre una composizione strutturata ed organizzata geometricamente. I due giocatori sono speculari uno all'altro e al centro del quadro c'è una bottiglia che ha un riflesso proprio al mezzo. I vestiti delle due persone (cappello per esempio) e le parti del corpo sono geometrie (sfera, semi-sfera, cilindro, ecc..). Cèzanne inizia a disegnare anche una stanza da più punti di vista,.........
In questo quadro, Cèzanne dipinge dei frutti che sono su un tavolo (che però sembra un divano) e se fate caso alcuni frutti sembrano dipinti come se fossero visti frontalmente mentre altri come se fossero visti da un'altro punto di vista. Paul sconvolge i piani geometrici e di lui si dirà "ha sconvolto Parigi con una mela".
Per motivi tecnici sono costretto ad aggiornare il post e non a postarne uno nuovo. Chiudiamo qua la lezione su Paul.. (17-04-2013)
Le grandi bagnanti (1906)
Questa è una delle ultime opere di Cèzanne che realizzerà prima di morire (difatti muore in quell'anno). Come al solito il disegno è geometrico e ogni cosa è posta in un modo ben preciso. Analizzando il quadro, la composizione segue uno schema geometrico in cui le figure femminili formano dei triangoli che si ripete più volte e le teste delle due figure femminili in piedi sono alla stessa altezza formando così una linea che divide a metà il quadro. Lo sfondo è costituito da fasce orizzontali e il colore costruisce le donne ritratte che non hanno nessuna proporzione. Il pittore, in questo modo, rappresenta in modo nuovo il nudo femminile.
Paul è stato fondamentale per la nascita del cubismo. Ad una mostra, organizzata subito dopo la sua morte, i suoi ultimi quadri affascineranno Picasso e Modigliani contribuendo così a far nascere il cubismo. Lo stesso Pablo Picasso dirà " Cèzanne è stato il padre del cubismo". In particolar modo, i quadri più cubisti di Paul sono stati quelli che hanno ritratto la montagna di Saint Victoire (quella che sovrastava il villaggio natio).
Cèzanne ha un nuovo modo di vedere il paesaggio. Lo frammenta e rimonta l'immagine sulla tela anticipando così la scomposizione cubista. Non c'è una profondità nei suoi quadri. Paul prefigura il cubismo e l'astrattismo e le ricerca di Picasso partono proprio da quelle di Cèzanne.
sabato 13 aprile 2013
Fauves - Andrè Derain
Dalla pittura di Vincent Van Gogh e dalla pittura di Gauguin nasce la pittura dei FAUVES, 2à gruppo dell'espressionismo in Europa attorno al 1905. I Fauves hanno esposto per la prima volta a Parigini nel 1905 nel Salone d'Autunno. Nelle loro opere il colore viene usato con una grande violenza espressiva. Il colore trasfigura la realtà "un colore che esplode sulla tela come i tubetti di dinamite".
Veduta Londinese (il nome del quadro di Derain dove l'acqua è gialla)
A questo movimento artistico sono appartenuti artisti come Derain,Henry Matisse e Maurice de Vlaminck (sotto un'altro quadro di Derain)
Per il momento è tutto ma credo proprio che ritorneremo a parlare dei Fauves.
Veduta Londinese (il nome del quadro di Derain dove l'acqua è gialla)
A questo movimento artistico sono appartenuti artisti come Derain,Henry Matisse e Maurice de Vlaminck (sotto un'altro quadro di Derain)
Per il momento è tutto ma credo proprio che ritorneremo a parlare dei Fauves.
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venerdì 12 aprile 2013
Paul Gauguin - seconda parte
Ciao a tutti!
Benvenuti alla seconda parte degli appunti su Paul Gauguin 1848 - 1903 (perchè la prima parte me la sono persa ma poi la metterò). Adesso parliamo del Cristo Giallo che secondo il pittore rappresenta la sofferenza attraverso il colore giallo. (aggiornamento: il tizio che sta scavalcando il muretto in fondo è la morte che si sta allontanando da Cristo)
Il pittore disegna con una pittura simbolica attingendo al suo mondo interiore. Gauguin si sente alla ricerca di un paradiso terrestre (che non troverà mai) e così nel 1891 lascia l'Europa per la Polinesia. A Tahiti dipinge il suo capolavoro "da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo?"
Il quadro è una rappresentazione del ciclo della vita. A destra c'è un infante, al centro c'è un'indigeno che rappresenta l'eta adulta ed infine a sinistra c'è un'anziana o anziano che rappresenta il fine del ciclo della vita.Un pò accanto alla figura in piedi (esattamente a metà) notiamo a destra due figure femminili rosse che confidano i loro pensieri e che stanno indagando sul senso della vita. La parte a sinistra è meno luminosa della parte a destra e il giallo è velato dal blu (non so se si vede bene nella foto che ho messo). L'idolo azzurro sulla sinistra rappresenta l'aldilà e si chiama Hina; mentre l'uccello bianco a sinistra nell'angolo (e che ha una lucertola tra le zampe) rappresenta la sconfitta del male. Ma anche l'inutilità delle parole vane (dice il pittore). Tutte le parole sono inutili, dice il pittore, tranne quelle che il pittore stesso mette in francese nell'angolo in alto a sinistra (le stesse che danno il nome al quadro). Lo sfondo del quadro è onirico e visionario (come gli alberi blu).
Lungo 4 metri e dipinto su tela di sacco il quadro è considerato il suo testamento spirituale eseguito in meno di un mese. il pittore lavora come un forsennato con la morte nel cuore a causa di vari problemi: la malattia che aveva contratto (sifilide, eruzioni cutanee, ecc..) e per la notizia della morte della sua figlia amatissima Alien "selvaggia come me" dice Gauguin e prosegue "l'unica capace di comprendere i tormenti di una mente demoniaca" (la sua).
Di sua figlia Aline,compone almeno due ritratti.
Il pittore prova a suicidarsi ma non ci riesce perchè sbaglia la dose d'arsenico "Non dipingerò mai una migliore, nè dello stesso livello" dice Gauguin.
Il pittore dipinge poi anche altri quadri come la natività tahitiana dove fonde il cristianesimo con la religione locale e Gauguin ha avuto 4 figli da altrettanto 4 ragazze diverse. Un quadro eseguito rappresenta una di esse (Tehamana) vestita come una collegiale
Un'altra ragazza la dipinge invece nella posizione simile all'Olympia
Qua si conclude qua, appena possibile posterò la prima parte. La prossima volta un'accenno sui pittori FAUVES ed infine CEZANNE!!
Benvenuti alla seconda parte degli appunti su Paul Gauguin 1848 - 1903 (perchè la prima parte me la sono persa ma poi la metterò). Adesso parliamo del Cristo Giallo che secondo il pittore rappresenta la sofferenza attraverso il colore giallo. (aggiornamento: il tizio che sta scavalcando il muretto in fondo è la morte che si sta allontanando da Cristo)
Il pittore disegna con una pittura simbolica attingendo al suo mondo interiore. Gauguin si sente alla ricerca di un paradiso terrestre (che non troverà mai) e così nel 1891 lascia l'Europa per la Polinesia. A Tahiti dipinge il suo capolavoro "da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo?"
Il quadro è una rappresentazione del ciclo della vita. A destra c'è un infante, al centro c'è un'indigeno che rappresenta l'eta adulta ed infine a sinistra c'è un'anziana o anziano che rappresenta il fine del ciclo della vita.Un pò accanto alla figura in piedi (esattamente a metà) notiamo a destra due figure femminili rosse che confidano i loro pensieri e che stanno indagando sul senso della vita. La parte a sinistra è meno luminosa della parte a destra e il giallo è velato dal blu (non so se si vede bene nella foto che ho messo). L'idolo azzurro sulla sinistra rappresenta l'aldilà e si chiama Hina; mentre l'uccello bianco a sinistra nell'angolo (e che ha una lucertola tra le zampe) rappresenta la sconfitta del male. Ma anche l'inutilità delle parole vane (dice il pittore). Tutte le parole sono inutili, dice il pittore, tranne quelle che il pittore stesso mette in francese nell'angolo in alto a sinistra (le stesse che danno il nome al quadro). Lo sfondo del quadro è onirico e visionario (come gli alberi blu).
Lungo 4 metri e dipinto su tela di sacco il quadro è considerato il suo testamento spirituale eseguito in meno di un mese. il pittore lavora come un forsennato con la morte nel cuore a causa di vari problemi: la malattia che aveva contratto (sifilide, eruzioni cutanee, ecc..) e per la notizia della morte della sua figlia amatissima Alien "selvaggia come me" dice Gauguin e prosegue "l'unica capace di comprendere i tormenti di una mente demoniaca" (la sua).
Di sua figlia Aline,compone almeno due ritratti.
Il pittore prova a suicidarsi ma non ci riesce perchè sbaglia la dose d'arsenico "Non dipingerò mai una migliore, nè dello stesso livello" dice Gauguin.
Il pittore dipinge poi anche altri quadri come la natività tahitiana dove fonde il cristianesimo con la religione locale e Gauguin ha avuto 4 figli da altrettanto 4 ragazze diverse. Un quadro eseguito rappresenta una di esse (Tehamana) vestita come una collegiale
Un'altra ragazza la dipinge invece nella posizione simile all'Olympia
Qua si conclude qua, appena possibile posterò la prima parte. La prossima volta un'accenno sui pittori FAUVES ed infine CEZANNE!!
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