venerdì 15 febbraio 2013

Edward Manet

Edward Manet (1832-1883)

Con Manet inizia la grande avventura della pittura moderna. A differenza degli impressionisti, mantiene sempre una posizione defilata che comunque lo considerano il loro maestro. Giovane di buona famiglia che sconvolge la scena artistica parigina.

Olympia



Il quadro Olympia dipinto nel 1863 ed esposto al Salon del 1865 scatena un vero scandalo di proporzioni enormi che condanna Manet ad una lotta continua contro le istituzioni pubbliche. Il pittore viene considerato un provocatore dedito all'insulto della morale borghese. Un critico chiamato Hamilton definisce il quadro "il nudo quando è dipinto da persone volgari è inevitabilmente indecente".

Manet interpreta due fonti (la Venere dormiente di Giorgione e la Venere di Urbino - entrambi di pittori veneziani della prima metà del '500 (rinascimento) di cui il secondo aveva dipinto il quadro perchè la giovanissima sposa del duca di Urbino facesse sesso con lo sposo molto più adulto di lei) trasgredendo e trasformandole in un soggetto contemporaneo. Manet non dipinge una Venere o ninfa ma infrange le regole provocando uno choc visivo. Il soggetto è Olympia (nome d'arte molto diffuso tra le prostitute parigine) che è una prostituta in attesa di un cliente annunciato dal mazzo di fiori reso con un tocco impressionista. Il nudo erotico, sensuale senza nessuna idealizzazione (un corpo vero, quello della modella / amante Victorine che compare anche nel quadro Colazione sull'erba) ha anche una fonte più vicina: la Maja desnuda di Goya.

Ai piedi del letto (di Olympia) c'è un gatto nero che sostituisce il cagnolino (simbolo di fedeltà) simbolo sia di lussuria sia un simbolo satanico. Il letto sfatto della prostituta rafforza l'idea di un rapporto sessuale consumato in precedenza (al contrario, i quadri con l'Annunciazione di Maria Santissima facevano vedere il letto intatto). Inoltre del quadro fu molto criticato lo stile nel quale Manet usa macchie di colore, campiture piatte senza disegno, alternanza di toni chiari e scuri senza profondità. Infine il pittore gioca anche sulle variazioni del nero (sfondo, nero della donna assieme alla prostituta e nero del gatto). Lo sguardo di Victorine ci guarda senza pudore/inibizione. Olympia rinnova la tradizione del nudo.

Nello stesso anno (1863), Cabanel trionfa al Salon vincendo il primo premio disegnando La nascita di Venere seguendo la tradizione classica (soggetto mitologico per esempio)



Manet rifiutò invece ogni finzione mitologica o allegorica.


Colazione sull'Erba (1863)



Esposto al Salon de Refuses il titolo originario era "Il Bagno" ma in seguito venne modificato da Manet



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