martedì 4 dicembre 2012

Goya - atto terzo (finale)

Ciao a tutti

Ultimo capitolo per quanto riguarda il programma su Goya! Chiudiamo con la famiglia di Carlo IV...

Nel dipinto vediamo la figura del re bilanciata da quella dell'erede al trono e la luce nel quadro viene usata per unificare la scena mettendo in risalto le onorificenze e le vesti dipinte con uno straordinario tocco pittorico fluido e frammentato (specie il vestito della regina). La tecnica è quella dei pre- impressionisti (tocchi e macchie di colore).

Attenzione questa piccola parte non fa parte del programma ma è stata messa solo per far vedere chi era Manuel Godoy, l'uomo più potente ed odiato di Spagna in quel periodo



In questo ritratto ufficiale, Manuel è disegnato mentre legge la dichiarazione di resa del Portogallo e davanti a lui ci sono le bandiere sottratte al nemico. In mezzo alle gambe ha il bastone del comando e questa è stata vista come un'allusione maligna in quanto, essendo amante della regina (e perfino tollerato dal re), il bastone del comando veniva visto come anche qualcos'altro

Fine della parte non in programma

La Duchessa d'Alba



La Duchessa d'Alba era una delle donne più potenti (in quel periodo) della Spagna dopo la Regina. Goya conosce questa donna nel 1795 e nel 1796 trascorre con lei l'estate nella sua tenuta dopo che è venuto a mancare il marito. La Duchessa Bianca (qua sopra) è un'opera pubblica con la duchessa ritratta con un abito bianco alla moda francese e con solo un'altro colore: il rosso (rosso e bianco). La mano destra indica sulla sabba la firma di Goya.

Per disegnarla, Goya si è ispirato a due artisti del '700 famosi anche per aver disegnato delle donne all'aria aperta (Thomas Gainsborough e Joshua Reynolds).



Per quanto riguarda il ritratto de La Duchessa Nera (1797), si tratta di un ritratto privato con una dichiarazione di fantasia di Goya nei confronti della donna. Infatti la donna indossa (nella mano che indica a terra) un anello con il diamante con inciso il suo nome e l'altro anello (d'oro - fede nuziale) ha il nome di Goya. La mano della duchessa indica a terra dove c'è scritto il nome di Goya (il suo amore) ma il nome è scritto accanto al piede e quindi può essere cancellato in ogni momento. In questo quadro la duchessa indossa degli abiti di foggia spagnola...tipico delle ragazze o donne del popolo (Majas)

La duchessa morirà a 40 (1802) e nessuno ha mai saputo se di morte naturale o uccisa da qualche rivale


Maja Vestida e Maja Desnuda



Questi due quadri costituiscono un dittico (sono stati dipinti in coppia) e sono stati disegnati su commissione di Godoy il quale conservava i due quadri nella sua collezione privata assieme ad un'altro quadro di nudo. Il quadro di Goya aveva una particolarità: il quadro con la ragazza vestita era collocato davanti a quello alla ragazza nuda e con una molla, scopriva la ragazza nuda (la modella del quadro era Pepita Tudo, un'altra amante di Godoy tanto per cambiare).

Goya, con questo nudo, rivoluziona l'arte del nudo femminile in Spagna. I suoi predecessori: da Giorgione (La Venere allo Specchio) passando per Tiziano (Venere di Urbino) avevano sempre disegnato il nudo femminile usando sempre l'alibi della scena mitologica (il nudo femminile nell'arte era associato ad una divinità) e sopratutto la donna si copriva sempre il pube.

In Goya, la donna nuda non ha alibi mitologici e la modella non si copre il pube ma ha le mani dietro la testa proprio per far vedere tutto allo spettatore e per la prima volta, Goya disegna i peli pubici di una donna. Inoltre il letto sfatto su cui è adagiata la modella indica una chiara allusione erotica (mentre nell'Annunciazione di Maria, il letto fatto è sinonimo di verginità).

Per queste scene di nudo, Goya verrà interrogato dal Tribunale dell'Inquisizione

ATTENZIONE!!! LA PARTE DI SOTTO NON FA PARTE DEL PROGRAMMA!!!

Goya poi si dà alle acqueforti (da Wikipedia Acquaforte -- (in latino aqua fortis) anticamente designava l'acido nitrico, detto anche mordente. Oggi indica un tipo di stampa ed il modo per produrla.) usando questo mezzo per denunciare i mali della Spagna, i vizi e le follie degli uomini denunciando anche i mezzi dell'Inquisizione.



Con il "volo degli stregoni", Goya denuncia l'indifferenza degli uomini (alcune persone volanti con degli strani cappelli che ricordano quelli del clero, hanno preso un'uomo e gli stanno succhiando il sangue, mentre chi è rimasto a terra cerca di ignorare le grida d'aiuto del malcapitato e a destra sbuca un'asino simbolo dell'ignoranza)

Con la sua serie di acqueforti, Goya denuncia l'ignoranza e la situazione in generale in cui versava il suo paese dove i processi diventavano occasione di spettacolo e di umiliazione della vittima.



Una delle sue opere più famose (acqueforti) è "Il sonno della ragione genera mostri" in cui mentre l'uomo dorme, mostri di ogni tipo si liberano.....

2 commenti:

  1. salve!
    è possibile chiedere delle maggiori delucidazioni riguardo all'uso di Goya delle gamme di grigi e un'analisi del ritratto di Bernardo de Iriarte?
    Grazie infinite
    Emanuela

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    1. Mi spiace

      Ma non ho la benchè minima idea.....io posto semplicemente gli appunti che ricavo dalle lezioni serali di storia dell'arte.

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