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domenica 29 settembre 2024

La compagnia di Dio con la creatura

Gesù spiega come la cosa che più urge a Dio è la compagnia della creatura: le infinite modalità con cui Dio manifesta la sua compagnia con la creatura. Libro di Cielo, Volume 35, 6 Dicembre 1937, 6 Dicembre 2023

6 Dicembre 1937

Come si opera nel Voler Divino, Gesù suona il suo campanello per chiamare gli abitatori del Cielo e quelli della terra. Come la compagnia della creatura urge all’Amore Divino
.

Il don mentre leggeva al don è venuta la canzone di Battisti: la compagnia

"..Tu devi sapere che la cosa che più urge al nostro Ente Supremo è la compagnia della creatura, non vogliamo essere il Dio isolato, né tenerla da Noi lontana; l’isolamento non è stato mai portatore di grandi opere e di felicità, la compagnia matura il parto del bene e fa sorgere alla luce le opere più belle..." Gesù

E nelle ore della Passione c'è un passaggio: la 9° ora. ("...Mio Gesù, sei solo. I tuoi purissimi occhi guardano d’intorno per vedere se almeno uno dei tuoi beneficati ti segua per attestarti il suo amore e per difenderti. E men­tre scorgi che nessuno, nessuno ti è rimasto fedele, il cuore ti si stringe e dai in dirotto pianto, sentendo più dolore per l’abbandono dei tuoi più fidi, che per quello che ti stanno facendo gli stessi nemici. Mio Gesù, non piangere, o piuttosto fa che pianga io insieme con te. E l’amabile Gesù par che [mi] dica: “Ah, figlia! Piangiamo insieme la sorte di tante anime a me consacrate che, per piccole prove, per incidenti della vita, non più si prendono cura di me e mi lasciano solo; per tante altre, timide e vili, che, per mancanza di coraggio e di fiducia, mi abbandonano; per tanti e tanti, che, non trovando il loro tornaconto nelle cose sante, non si curano di me; per tanti sacerdoti che predicano, che celebrano, che confessano per amore d’interesse e di propria gloria. Costoro fan vedere che sono intorno a me, ma Io rimango sempre solo. Ah, figlia, quanto m’è duro quest’abbandono! Non solo mi piangono gli occhi, ma mi sanguina il cuore. Deh! Ti prego di riparare il mio acerbo dolore col promettermi di non lasciarmi mai solo”...")

Il don vede quando la sua Chiesa è aperta a scopi turistici ha dovuto togliere Gesù Sacramentato per impedire ulteriori irriverenze ecc... tanto alla gente che entra non gliene frega nulla di Gesù, almeno da un punto di vista oggettivo il don pensa di risparmiare a Gesù delle offese. Gesù sa che abbiamo bisogno di stare in compagnia, Gesù non si è accontentato di rimanere in spirito con noi (Dio è Immenso, Eterno, Onnipotente ed Onniscente). Immenso, Dio è in ogni luogo, non c'è nulla che sfugga a Dio. Dobbiamo imparare queste cose. Dio è presente per Potenza (ogni cosa è immediatamente e senza alcuna possibilità soggetta alla sua Onnipotenza, Lui può fare qualsiasi cosa su qualsiasi atomo sparso in una qualsiasi galassia dell'Universo), presente per Presenza sono nude e visibili ai suoi occhi, Lui vede tutto ma Gesù non si è accontentato di questo: la grande crisi della Chiesa, il diavolo ha capito molto bene che per colpire al cuore la Chiesa doveva fare solo una cosa: colpire l'Eucarestia. Trasformare il più grande atto d'amore dell'Altissimo nell'occasione di fare un'autotreno di peccati a go- go tra comunioni sacrileghe, passeggiate davanti al tabernacolo senza inginocchiamenti e irriverenze a palla, ecc... quando si entra nella Divina Volontà... uno si chiede: Signore ma che ci fai della mia compagnia? Dio non ha bisogno di niente e di nessuno, però ci sono queste cose misteriose e vere. Gesù dice che gli urge la compagnia. Qua Gesù non parla dell'Eucarestia - è il don che ha fatto una glossa - un sacerdote (san Tommaso d'Aquino) diceva che il cuore del sacerdozio è il potere che gli viene dato sull'Eucarestia. Qua Gesù fa riferimento alle opere della Creazione con cui il Signore cerca la nostra compagnia. Conoscere la divina volontà determina una retifficazione (il don non vorrebbe sbagliarsi)....l'ascetica classica predicava il distacco dalle creature, non ti devi attaccare con il cuore a niente e a nessuno perchè se ti attacchi alla creatura ti stacchi dal Creatore a meno che tu non impari ad avere con la creatura...non è la creatura ma nella creatura vedi il Ti amo del Creatore e lo ricambi. Il Montfort quando parla di Maria Santissima dice che se ti attacchi alla Madonna, Lei ti attacca a Gesù. Con la Madonna ti puoi attaccare quanto ti pare perchè ti porta direttamente a Gesù. Il peccato è sia una disobbedienza alla Sua legge e ti attacchi alle creature e ti stacchi dal Creatore. Esempio stupido: se io faccio un'atto impuro con una donna o altro, cosa sta facendo? Si sta allontanando a Dio e sta godendo di quella creatura contro la legge di Dio, trasgredisce il 6° comandamento. Ma non si può dire che un marito che ama la moglie - dentro la divina volontà - nel Matrimonio va bene. Se uno stesse nella volontà di Dio non farebbe mai un'atto del genere perchè capirebbe che andarsi a prendere quella cosa non sarebbe prendersi un Ti Amo del Creatore ma andare contro. Se uno imparasse a vedere in tutte le creature il Ti amo dell' Altissimo le creature non sarebbero più un'ostacolo ma sarebbero una cosa che ti avvicina a Dio. Se io mangio nella divina volontà prendendo i Ti Amo dell'Altissimo...ci pensiamo che quel sapore è un Ti Amo di Dio? L'atto del mangiare diventa santificazione, una persona del genere difficilmente farà peccati di gola. Se noi impariamo a ricevere questa compagnia del Creatore, se facciamo questa cosa....formiamo la felicità degli abitatori del Cielo.

Figlia mia benedetta, se sapessi con quale amore aspettavo che tu facessi la tua chiamata a tutti, per sentire nel tuo atto il ricambio dell’amore di tutti. Appena tu incominci a chiamare, Io suono il campanello agli abitatori celesti e a quelli della terra e allora cesso di suonare quando vedo che tutti hanno corso nel tuo atto; i primi sono gli abitatori celesti, che vivendo nel mio Volere, né possono né vogliono mettersi da parte, sentono la Divina Volontà unitiva che li unisce in quell’atto, anzi, loro aspettano con ansia chi li chiami, per potermi ricambiare in amore e siccome chi li chiama è una creatura della terra che possiede la sua volontà libera, loro sentono che in essa possono darmi nuovo amore ed oh come gioiscono al suono del mio campanello e volano per mettersi in quell’atto della creatura che vuole amarmi! Gli abitatori della terra, non vivendo tutti nel mio Volere, sentono pochissimo il vibrante suono del mio campanello...." Gesù

In Paradiso non si può peccare non perchè siamo tutti in catene perchè vedendo Dio faccia a faccia, la visione beatifica ti fonde con Dio e non si può fare un peccato perchè farne uno è da idioti patentati (lo capiremo meglio in Paradiso). Gesù dice che gli atti nel dv producono una gloria accidentale maggiore agli abitanti del Cielo. Siamo liberi di crederci o no.

"..Quando vedo tutti insieme in quell’atto, la nostra Divinità si mette sull’attenti in aspettativa amorosa ed oh! come è bello sentire in quell’atto voci innumerevoli che ci dicono: “Vi amiamo, vi amiamo, vi riconosciamo nelle opere vostre, quanto ci avete amato e a nome di tutti vi ricambiamo in amore.” Il nostro Ente Supremo, ferito da tante voci, sprigiona altri mari d’amore e copre ed investe tutti con tali gioie e felicità, che tutti restano rapiti, godendo per mezzo di quella creatura un paradiso di più...." Gesù

Qua bisogna vedere la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà, faceva gare d'amore con Dio. Chi lo sa cosa si è inventata? Il cantico dei cantici è il rapporto d'amore tra Gesù e Maria espresso in forma poetica. E pare che qualche volta la Madonna vincesse la gara. Ci sono tre cose che la Madonna ha fatto: per tre volte pare abbia cambiato i decreti dell'Altissimo: L'Incarnazione (leggete Maria Valtorta) è avvenuta un pò prima del tempo, le nozze di Cana - la Madonna gli ha strappato la primizia dei miracoli, non era previsto - Gesù aveva detto che sarebbe stato 3 giorni e 3 notti sepolto. O mente o non conosce il futuro. L'unica cosa logica è che la Madonna con la sua fede l'ha tirato fuori dal sepolcro un pò prima del tempo. Il nostro rapporto con Dio dovrebbe diventare così, che vita sarebbe? Ed è evidentissimo che questo il Signore lo voglia.

".. l’isolamento non è stato mai portatore di grandi opere e di felicità, la compagnia matura il parto del bene e fa sorgere alla luce le opere più belle..." Gesù

Il diavolo è il re della solitudine, all'inferno - purtroppo - c'è un sacco di gente - ma sono tutti soli. C'è una solitudine che si taglia con il coltello. Invece quando non c'è la solitudine perchè è riempita di Dio, soli non si sta mai anche quando siamo soli umanamente.

"..Perciò abbiamo la sua compagnia nelle sfere celesti, nel fulgido sole, nelle aure del vento, nell’aria che tutti respirano, nel mormorio del mare, dovunque e dappertutto ci segue, ci difende e ci ricambia nell’amore. Essa non sa vivere senza di Noi e senza amarci e Noi non possiamo stare senza di lei e, gelosi, ce la teniamo stretta al nostro Seno Divino.” Gesù

E noi non possiamo stare senza di lei.

"..mentre stiamo in compagnia il nostro Amore sorge a vita novella e va inventando nuovi ritrovati d’amore e nuove sorprese per incatenare le creature ad amarci sempre e più..." Gesù

Non le catene degli schiavi ma le sante catene delle schiavitù d'amore. Sono le catene belle non degli schiavi forzati o carcerati.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 28 settembre 2024

Com'è duro amare e non essere amato!

Di tutto la creatura dovrebbe ringraziare Dio e imparare a riconoscere e ricambiare i suoi incessanti "ti amo" per lei e per tutti. Chi possiede la Divina Volontà sente il bisogno di amare Dio e di amarlo sempre. Libro di Cielo, Volume 35, 29 Novembre 1937, 5 Dicembre 2023

29 Novembre 1937

Le pene unite con le pene di Gesù formano la sua Vita in noi e non vi è bene che non sorga da esse. Come il non amare rende martire l’Amore Divino
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Tantissima roba in questo scritto. Ad avviso del don, la seconda e terza parte sono spettacolari.

Prima parte:

La mia povera mente nuota nel mare del Voler Divino, anzi sento che respira, palpita in me e, più che sangue, circola nelle vene della mia anima e mi dice: “Sono qui, dentro e fuori di te, più che vita tua, corro in ogni atto tuo e col mio Amore ti facilito tutto e ti felicito insieme.” Ed in questo mentre, mi ha fatto vedere tutte le pene da me sofferte investite di luce, mentre le teneva strette al suo Seno come conquiste del suo Volere..... (Luisa)

Quali sono i tre moti della divina volontà dentro di noi? Respiro, palpito del cuore e circolazione del sangue. Il don raccomanda di fermarci almeno due minuti e sentire il nostro respiro. Non è per fare delle cose strane, da un punto di vista oggettivo, nel respiro è il divino volere che respira. Qua si gioca tutto sul dato oggettivo e sul fatto che la creatura lo percepisce, ma anche se non lo percepisci la cosa non cambia. Gesù qua usa il facilito e ti felicito tutto.... tutte le cose sono facili attraverso la potenza della divina volontà operante in noi. Si può essere felici muovendo i passi? Sì, si può essere felici con le mani intrecciate e le nostre dita si sentono l'una con l'altra con le mani ed ossa e le articolazioni? Sì. Si può anche essere felici a fare il letto, a spazzare per terra, lavare i piatti ecc... e come si fa? Togliere lo sporco e mantenere in ordine sono operazioni divine, noi non ci pensiamo che muoviamo le articolazioni del corpo ma è così. Poi Gesù approfondisce una cosa che ci dà una consolazione: le pene.

Mia piccola figlia del mio Voler Divino, tu devi sapere che tutte le mie pene sofferte dalla mia Umanità Santissima in terra, ogni lacrima che versai, ogni goccia del mio Sangue, ogni passo e moto e anche il mio respiro, erano e sono investiti da una sola voce che parla e grida continuamente: “Vogliamo il regno del Voler Divino regnante e dominante in mezzo alle creature, vogliamo i nostri diritti divini messi in vigore.” Le mie pene pregano, parlano, gemono intorno al nostro trono supremo, senza mai cessare, che una sia la Volontà del Cielo e della terra. Ora, chi si unisce con le mie pene, coi miei palpiti, respiri, passi e opere, prega, parla e geme insieme nonostante ciò che feci e soffrii sulla terra. Non vi è bene che non sorga dalle mie pene e, unite le mie con quelle della creatura, le mie formano il deposito, le albergatrici, per ricevere le pene di esse, formando insieme una sola preghiera, una sola voce, una sola Volontà, anzi le mie pene trasportano le pene della creatura e tutto ciò che essa fa, innanzi alla nostra Maestà, per farle volere e fare ciò che feci Io; le pene della creatura rapiscono le mie in terra, per involgerle tutte nelle mie pene e sue, per disporle a ricevere la Vita della mia Divina Volontà...." Gesù

Tutte le nostre sofferenze, anche quelle che Dio le permette ma che ce le siamo procurate con le mani nostre. Magari anche un'esperienza brutta causata dalla nostra stupidità può diventare occasione di conversione. A Dio non si chiede perchè (volume 8, ultimo capitolo - la storia del perchè). In certe cose però ci verrebbe da chiedere perchè la sofferenza può sembrare assurda. Apparentemente non sembra portare frutti di nessun genere. Gesù dice a Luisa (e a noi) di unire le nostre pene con le Sue. Tutto quello che hai patito tu, Gesù lo offre al Padre come se fosse suo. Ricorda che tutte le pene ti fanno crescere nella santità e ti procurano un maggiore grado di gloria in Paradiso.

Ripensiamo alla nostra vita e anche agli aspetto più dolorosi: chi di noi si mette davanti al Signore cantando il Magnificat anche per le cose brutte? Chi potrebbe dire grazie, perchè quello che sono oggi non ci sarebbe stato senza le pene che ho sofferto, chissà che fine avrei fatto, in Paradiso queste cose le vedremo bene. Padre Pio diceva che ogni vita umana tesse un ricamo però in questo mondo vediamo il rovescio, vediamo uno sgorbio ma dall'altra parte Nostro Signore gira il ricamo e non ci mostra il retro e si vedrà il disegno. E siccome san Paolo scrive che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio noi non dobbiamo aver nessun dubbio di questo, di quelli che si sono messi alla sua sequela.

"..Ti pare poco che il Creatore, Colui che tutto può e dà vita a tutto, faccia vedere che ha bisogno della creatura? Non è questo il più grande eccesso del nostro Amore?” Gesù

Dio ha bisogno di me? Non è un bisogno assoluto, però esprime un concetto vero, se uno capisce l'irrepetibilità delle persone, a grandi linee questa cosa diventa un pò meno oscura.

Figlia mia buona, il nostro Amore è tanto, che dovunque e dappertutto, anche sul piccolo filo dell’erba, nell’aria che respira, nell’acqua che beve, perfino sotto i suoi passi mentre calpesta la terra, facciamo giungere le nostre voci, il nostro grido spasimante d’Amore: “Ti amo, ti amo, ti amo....." Gesù

Provate - quando potete - a camminare con i piedi nudi sull'erba e a farsi attenti. Nell'aria che respiriamo c'è il Ti Amo di Dio. Ti lavi? Ricevo il tuo ti amo che provo nell'acqua che mi accarezza il corpo e lo ricambio con il mio ti amo per me e per tutti. Quando cammini, quando mangi ecc... la stessa cosa perchè attraverso queste Dio ci sta dicendo che ci ama. O queste cose se le è inventate Luisa Piccarreta scrivendo un libro delle favole - sognare non è peccato - dobbiamo pensarci a queste cose, -- anche vedere un bel film o una serie, è finzione, lo sappiamo che è finzione. Però c'è un diletto. Se si tratta di cose belle il Signore si diletta con noi....(il don divaga).

"..Ma il nostro Amore non si dà pace se non si sente ascoltato dalla creatura e non si sente ripetere “ti amo, ti amo” e nel nostro delirio d’amore e di dolore diciamo: “Ahi! Nessuno ci ascolta? Ahi! Nessuno ci ripete ti amo, ti amo? A che pro dire ti amo, ti amo, se nessuno ce lo ricambia? A chi diciamo “ti amo”, all’aria, al vento, al vuoto? Il nostro ti amo non sa dove dirigersi, dove poggiarsi se non trova il ti amo della creatura, che lo riceva per scambiarlo col suo, affinché il suo amore trovi il rifugio nel nostro immenso Amore per poggiarsi ed ingrandirsi sempre più. Quando la creatura ascolta il nostro ti amo e ce lo ricambia, nella nostra enfasi d’amore e come rappacificati dall’amore suo, diciamo: “Sicché siamo stati ascoltati, il nostro Amore ha trovato verso chi dirigersi, dove rifugiarsi, siamo stati riconosciuti, perché abbiamo trovato chi ci dice ti amo, allora il nostro Amore fa festa.”..." Gesù

E Gesù dice con tanto dolore che nessun Lo ascolta e non ripete ti amo. O questo è il libro delle favole e pazienza o è opera del diavolo - perchè Luisa diceva di vedere Gesù o soffriva di allucinazioni o è Gesù? Il don non vede altre possibilità. Ma se io credo che questo sia Gesù, prima di credere a certe cose uno deve fare discernimento sulla base di tanti riscontri, la vita della persona, la santità della persona, ciò che viene detto se tutto è coerente con la Rivelazione, la salute mentale della persona ecc.... ma prima che la Chiesa di pronunci, dobbiamo farci un'idea. Perchè potrebbero passare 50/100 anni prima che venga dato un giudizio. Ricevere il ti amo e ricambiarlo.

".. Come è duro amare e non essere amato, come vorrei che tutti lo sapessero,..." Gesù

Vedete l'importanza delle conoscenze? Se non avessi letto gli scritti di Luisa lo avresti mai detto?

".. che col mio Amore li sostengo, li abbraccio, li amo e li faccio respirare, li amo e do il palpito, li amo e do loro la parola, li amo e do loro il passo, li amo e do il moto, il pensiero, il cibo, l’acqua, tutto ciò che sono e ricevono è effetto del mio Amore che corre. Quindi, non è un’ingratitudine orrenda il non amarmi? Rendere martire il nostro Amore, perché amiamo e non siamo riamati.” Gesù

(Luisa)Dopo ciò pensavo tra me: “Ma come può la creatura sapere quando Nostro Signore le dice i suoi ripetuti ed ininterrotti ti amo, per ricambiarli coi suoi?” Ed il mio dolce Gesù ha soggiunto: “Figlia mia eppure è facile sapere se la creatura possiede come vita propria la mia Volontà Divina, perché Essa le dà il suo udito divino e le fa ascoltare quando il suo Creatore le dice ti amo e non solo l’udito, ma pure la sua parola divina, in modo che l’udito ascolta e la parola dice ti amo, anzi, prima che le dica ti amo, avverte già che deve ricevere il ti amo del suo Dio ed essa fa incontrare il suo ti amo col ti amo divino, quasi mettendosi a gara col suo Creatore...

"..così chi possiede la nostra Volontà sente il bisogno d’amarci e di amarci sempre..." Gesù

Se questo amore non c'è siamo ancora al di qua perchè la divina volontà è il motore dell'amore per prima cosa verso Dio e se questo non c'è ancora non ci siamo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 27 settembre 2024

La Divina Volontà è la sorgente dell'amore

La Divina Volontà è la sorgente dell'amore. L'amore che fa sorgere la Divina Volontà è immenso. Dio vuole godersi la sua creatura in uno scambio ineffabile di amore. Libro di Cielo, Volume 35, 20 Novembre 1937, Lunedì 4 Dicembre 2023

20 Novembre 1937

Come la Divina Volontà fa sorgere l’amore, in modo che dovunque e dappertutto si sente amata dalla creatura. Dove c’é la Volontà Divina, Dio trova la materia adattabile per far concepire, nascere e crescere la Vita Divina
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Brano che lascia senza parole? Che fa venire i brividi? Fate voi. Il don si augura che la lettura ed ascolto abbia dato materia per giustificare queste espressioni, ma come si fa ad ascoltare certe cose rimanendo indifferenti? Sentire che Dio dice - tanto per dirne una -

Ho trovato chi mi ama e voglio godermela, non mi sentirei felice se non mi dicesse sempre e dappertutto: “Ti amo, ti amo.” Gesù

Fa effetto a chi legge, leggere queste cose? E' Gesù che parla su cosa vorrebbe fare di noi. Il don vorrebbe essere nei cuori di chi ascolta, al don prende un colpo ascoltare/ leggere ciò.

"..Il mio Amore sente il bisogno della compagnia di questa creatura per sfogare il mio e avere il suo,.." Gesù

Gesù sente il bisogno della mia compagnia? Vuole sfogare su di me il suo amore? Dio vuole respirare, palpitare, respirare ecc... insieme? Quello che diciamo nell'atto di fusione.

"..perciò voglio respirare insieme con essa, palpitare e operare insieme; l’unione sa produrre gioie più belle, contenti ineffabili, opere più grandi, amore più intenso..." Gesù

Mentre il don leggeva, non può essere una coincidenza che il don sia stato a Schio (un pò prima di meditare questo brano) e là la Madonna si è data questo titolo: Regina dell'Amore.

"..l’amore che fa sorgere la mia Volontà è immenso..." Gesù

La dv è il motore dell'amore, è quella che mette in circolo l'amore. E' come una sorgente, l'amore che è la divina essenza viene in un certo senso prodotto o attivato - dentro e fuori la Santissima Trinità - dalla Divina Volontà. Ci dev'essere sicuramente un nesso tra le apparizioni di Schio e la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà. Se noi entriamo nel mondo della divina volontà, diventiamo tutto amore, attimo dopo attimo, ecc.. possono venire croci di ogni genere ma non ti intaccano l'amore e la felicità che si possiede dentro. Questa è una vita da sogno, un sogno che diventa realtà. Il don personalmente - lo dice con tanta non so cosa - ogni giorno che sale sull'altare non gli sembra vero, ogni giorno gli sembra il primo. Qualsiasi maschio sentisse la vocazione alla vita consacrata non ci pensi neanche mezzo secondo..lo dice il don e se fosse vergine ancora meglio. Un cuore vergine - amici mi dispiace - su certe cose il don lo vede anche fuori di sè - si ha una marcia in più. Il don non sa come ringraziare il Signore. Questo è un sogno ad occhi aperti (dice il don riferendosi allo scritto).

Gesù inizia a dire che la divina volontà fa sorgere l'amore operante nelle anime in terra e beatificante in Cielo.

"..Essa fa sorgere l’amore operante nelle anime in terra e beatificante in Cielo..." Gesù

Mentre in Paradiso è beatitudine continua, qua fa sorgere delle opere. Se uno ha letto Tenera Amata gli viene un'infarto ma lì (in quella rivelazione privata) non c'è quasi nulla. Ma pensiamo a cosa si perde la maggiornaza delle persone, al don fa pena vedere certe facce...ma questi come campano? Ignorano che ci sia un'altro modo per campare. Qualche volta l'ignoranza è colpevole perchè uno dovrebbe formarsi un pò

"..Dove non vi è amore Io non mi muovo, né vado, né so che farne della creatura e poi, l’amore che fa sorgere la mia Volontà è immenso e per chi vive in Essa,..." Gesù

Noi soli sappiamo se dentro di noi c'è quell'amore immenso o non c'è.

"..non vi è punto dove non si trovi tutta investita e come impacciata dal mio Amore. Ha subito la nostra stessa sorte, perché amiamo dovunque e dappertutto, amiamo tutti e sempre; sicché sentiamo che ci ama nei cuori di tutti, il suo amore corre ovunque e ci ama nel sole, nel cielo, nello scintillio delle stelle, nei gemiti del vento, nel mormorio del mare, nel guizzo dei pesci, nel canto dell’uccellino, sentiamo che ci ama anche nei cuori degli angeli e dei santi, perfino nel nostro Seno Divino..." Gesù

Una persona sente un'amore immenso e poi lo deve reprimere perchè non possiamo sfogarlo adeguatamente con le creature e dobbiamo rimandarlo per l'altra vita a causa degli effetti del peccato.

"..La mia Volontà, gelosa, se la tiene stretta a Sé ed, inondandola sempre di nuovo amore, si fa fare i canti d’amore, le nenie d’amore, i dolci incanti d’amore, le ferite d’amore; pare che dica: “Ho trovato chi mi ama e voglio godermela, non mi sentirei felice se non mi dicesse sempre e dappertutto: “Ti amo, ti amo.”" Gesù

Reazioni? E' l'Altissimo che sta parlando, il soggetto è l'Altissimo ma l'oggetto siamo noi. Pensa se il soggetto sia te. Ci immaginiamo se potessimo sapere con certezza che con te Dio gode...che proveremmo? A chi non verrebbe un'infarto?

"..Il mio Amore sente il bisogno della compagnia di questa creatura per sfogare il mio e avere il suo,..." Gesù

Dio sente il bisogno di me? Eppure è così (per chi vive nel dv)

Figlia mia, com’è bello il vivere nel mio Volere! Non sappiamo stare senza la creatura, non facciamo altro che pensare a quale sorpresa dobbiamo farle a che cosa darle di nuovo, a che cosa dirle, affinché conosca di più il nostro Fiat e, a seconda che lo conosce, così possiamo più ingrandire il mare del nostro Amore in essa!.." Gesù

Poi Dio si compiace di guardarmi?

"..Ora, tu devi sapere che quando troviamo la nostra Volontà in essa, ci sentiamo beatificati e prendiamo tanto piacere nel guardarla, che per godercela di più, guardiamo la sua mente e facciamo concepire, nascere e crescere la nostra Intelligenza; guardiamo la sua bocca e facciamo concepire, nascere e crescere la nostra parola,..." Gesù

Cosa faremmo se Dio provasse piacere nel guardarci? Com'è il nostro cuore? La Chiesa ha un cuore bruciato dall'amore diceva santa Teresina.

"..in modo che parlerà del nostro Essere Supremo con tale eloquenza e grazia, da farci amare da chi ha il bene d’ascoltarla; guardiamo la sua volontà e facciamo rinascere e crescere a novella vita la nostra; guardiamo il suo cuore e facciamo concepire in esso il nostro Amore, le sue armonie, i suoi stratagemmi, per farci vincere a farla rinascere sempre nel nostro Amore; guardiamo le sue mani ed i suoi piedi e facciamo concepire, nascere e crescere le nostre opere ed i nostri passi. Avremmo potuto fare tutto insieme, ma non lo facciamo per prendere più tempo a stare con lei e godercela di più...." Gesù

Dio ha piacere nello stare con noi...come due innamorati che vogliono godere la bellezza l'uno dell'altro.

"..Ci dà il cibo per alimentarci e farci crescere in essa, ci dà l’acqua per dissetarci, il suo essere per vestirci, la sua anima per stanza, il suo cuore per letto di riposo e tutti i suoi atti per tenerci divertiti e circondati dalle stesse nostre gioie celesti..." Gesù

Il don quando legge queste cose rimane senza parole. Qua c'è un cambio di registro, pensare a Dio e le cose che ci accadono attraverso queste chiavi di lettura...è impressionante. Il don fa punto ma ci sarebbe da starci un'altra settimana.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 25 settembre 2024

A tu per tu con Dio

Gesù spiega come l'incanto del vivere nel Divin Volere si realizza solo in un rapporto a tu per tu, a cuore a cuore tra Dio e la creatura. Libro di Cielo, Volume 35, 12 Novembre 1937, Giovedì 30 Novembre 2023

12 Novembre 1937

Un atto fatto nella Divina Volontà ama Dio per ciascuno e dà ciò che la creatura è obbligata a dare a Dio. Chi vive nel Fiat Divino dà l’occasione a Dio di ripetere le sue opere in atto. Iddio vuole operare a tu per tu con la creatura. Il “ti amo”, gioiello divino
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Brano molto esteso ed articolato. Il don partirebbe dal punto che lo ha più colpito, perchè è uno delle accentuazioni più importanti che si trovano in questi scritti e vivere questo dipende - secondo il don - in gran parte l'ingresso nel regno della Dv:

"..A Noi piace molto l’operare a tu per tu, come se per lei sola facessimo tutto,..." Gesù

Nella Chiesa Cattolica si vede il rapporto con Dio attraverso delle mediazioni, il rapporto tu per tu con Dio viene dopo dal rapporto mediato. Noi abbiamo le mediazioni sacramentali, la mediazione dei sacramenti, noi con l'Eucarestia entriamo in rapporto con Gesù, ma è un rapporto mediato dall'Ostia e stessa cosa vale per le mediazioni umane, per esempio ci sono i sacerdoti e via dicendo. Anche le formule delle preghiere sono delle mediazioni, faccio mie delle formule pre costituite (il Padre Nostro è stato fatto da Gesù). Attraverso i salmi Dio ci mette in bocca le parole con cui vuole essere pregato. Io devo entrare in quel mondo per poter pregare. Sono cose basiliari e necessarie e non si bypassano e non si può farne a meno.

Detto questo c'è un problema, che il don presume pensa che sia di un sacco di cattolici per i quali ci sia solo un rapporto mediato con Dio. Ma io ho avuto il modo di entrare con un rapporto personale con Dio? Gli ho mai parlato a tu per tu con Lui? E in questo rapporto passano molte delle grazie necessarie per vivere nella divina volontà - come Gesù sembra far capire. Le cose iniziano a funzionare quando...il don fa degli esempi: quando guardo una cosa creata, non penso solo a ringraziare il Signore, ma va meglio quando attraverso la contemplazione o l'osservazione orante di un'opera della Creazione o Redenzione io mi prendo l'amore che Gesù ha messo in quella cosa. E' un'operare a tu per tu. Noi ci stiamo a tu per tu con l'Altissimo? Lui è una persona reale e non una cosa astratta? Nella consapevolezza che non ci perde d'occhio un'istante e ci ama in continuazione e solo chi non ha occhi per vedere non vede. Esempio personale del don: chi parla ha ricevuto (il don) il dono inestimabile, il don potrebbe fare tantissimi atti nella dv ma secondo il don non riuscirà mai a ringraziare sufficentemente Dio per il dono del sacerdozio. Il sacerdozio dovrebbe essere vissuto come un dono inestimabile ma in modo personale. C'è una personalizzazione, che ognuno la vive per conto proprio. Il don è sicuro che il suo rapporto sacerdotale lo vive in modo particolarissimo. Il rapporto con Dio va fatto dentro l'osservanza dei 10 comandamenti, l'astinenza dal peccato, ecc... ma c'è un tu per tu....ma se non c'è questo rapporto la nostra vita spirituale è tronca. Dall'esterno - il don potrebbe sbagliarsi - si captano però alcune cose: il don ha l'impressione - potrebbe sbagliarsi - che anime buone e devote, che magari sono molto convinte e non farebbero mai un peccato volontario però da quello che si vede il don non ci metterebbe la mano sul fuoco che hanno un rapporto personale. Ogni creatura che noi vediamo...

"..come se per lei sola facessimo tutto,..." Gesù

Dio avrebbe creato il Sole, l'acqua ecc.. solo per te.

(Luisa) Onde seguivo gli atti della Divina Volontà nelle opere sue e pensavo tra me: “Qual sarà più gloria per Dio, seguire gli atti della Creazione o quelli della Redenzione?”...

L'una e l'altra sono opere immense della divina volontà e l'amore va ricambiato con un'amore personalizzato. Anche gli atti nella dv anche noi li facciamo personalizzati, è il mio atto. Io posso usare la formuletta che può aiutare, ma quell'atto divino ed immenso porta la tua firma, il tuo cuore e il tuo amore. E' il tuo. Una delle cose meravigliose che appaiono in questi scritti è che senza negare la dimensione mediata che dobbiamo avere con Dio - la Fede è un fatto oggettivo trasmesso - ma dentro questo orizzonte c'è ampio spazio per un doveroso rapporto personale con Dio.

"..Un’anima che vive nella nostra Volontà è tutta per Noi, ci tiene sempre occupati, ci ama sempre, ma col nostro Amore e ogniqualvolta fa i suoi atti nel nostro Fiat, Noi rinnoviamo le opere della Creazione e per divertirci, amarla e farci amare, di ogni atto che fa, ci serviamo come materia per rinnovare le nostre diverse opere create, anzi il nostro Amore non si contenta, vuole aggiungere di più e crea nuovi prodigi di grazia, fino a creare la nostra stessa Vita nell’amata creatura..." Gesù

Divertirci.... Dio si diverte, amarla e farci amare. Dio si diverte eccome, siccome i divertimenti sono spesso cose basse uno ha remora nell'usare questa parola per i divertimenti santi. E se Dio si diverte noi ci divertiamo con Lui. La vita nella dv è una cosa meravigliosa e con un tasso di pace e di benessere che nulla può intaccare perchè si posa nella divina provvidenza.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 20 settembre 2024

I gradi di vita nella Divina Volontà

I gradi con cui si può vivere nel mondo della Divina Volontà che dipendono dal numero sempre più grande delle loro conoscenze. La felicità piena di cui la Madonna vuole dotare i suoi figli facendo loro vivere la sua stessa vita. Libro di Cielo, Volume 35, 7 Novembre 1937, Mercoledì 29 Novembre 2023

7 Novembre 1937

Tutte le verità scritte sulla Divina Volontà, formeranno il giorno a chi deve vivere in Essa. La Regina del Cielo spasima d’amore perché vuole dotare i sui figli
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Questo è un brano articolato e non particolarmente lungo. Il concetto fondamentale di questa meditazione è l'importanza straordinaria delle conoscenze.

"..Queste verità, a seconda che si conosceranno, formeranno le diverse categorie delle anime che vivranno nel mio Volere, una conoscenza in più o in meno le farà salire o restare nelle diverse categorie; la conoscenza sarà la mano per farle salire nelle categorie superiori, sarà la stessa Vita della pienezza della mia Volontà in loro..." Gesù

Meditare 36 volumi dopo averli letti, insomma, ci fa salire di grado. Dalla fonte certa che è Luisa, ci sono in giro mistici o presunti tali ma il don raccomanda sempre... la Rivelazione pubblica è sicura al 100%, ma quelle private vanno sempre verificate. Qua è certo che Gesù abbia scelto Luisa per rivelare queste conoscenze...altri canali? Meglio non aprirli, meglio non rischiare di aprire un canale inquinato.

Cosa significa vivere nella divina volontà?

"..La mia felicità non è piena, la sento a metà, perché non ho i figli miei a godere insieme con Me, perciò fate presto, che il Voler Divino sia conosciuto, affinché conoscano pure gli spasimi della Madre loro, come voglio dotarli e renderli felici e santi.” Gesù che dice cosa parla la Madonna

La Madonna ci vuole felici e santi. Ci rendiamo conto? Esiste la felicità su questa terra. Tu sei felice? Sono stracontento di vivere in tutto quello che c'è? L'amore per la divina volontà passa in tutto quello che c'è non in cose strane, in quello che c'è dovunque arrivi. Basta pensarci, un pò come la conoscenza: esempio: vai a dormire? E' una cosa bella dormire, fusione con la dv, ci si fonde con Lui per dormire con Gesù e con Maria, anche nel dormire si fanno atti e si fa circolare grazie dovunque, si ama Gesù e Maria ecc.., ti alzi la mattina? La cosa più bella di questo mondo, le primizie della nostra giornata a Gesù e Maria (atto preventivo), l'acqua con cui ti lavi, il dentifricio che ti rinfresca la bocca, l'acqua con cui ti fai la doccia, ecc.. poi per chi può la Messa quotidiana, la colazione...il caffè non è un grande ti amo a chi piace? Basta semplicemente pensarci. Non è la stessa cosa prendendo un caffè facendo un giro o no. Poi davanti al computer facendo una meditazione sulla dv ecc... e andiamo avanti così fino alla sera. Succede tutto e non succede nulla. E anche quando arriva la croce, possiamo offrirla a Nostro Signore a sconto dei nostri peccati, per la rinascita della Chiesa, ecc... un giorno il Signore ci chiama a gustare sorella soffererenza? Seguiamo Gesù crocifisso. Te ne hanno detto un sacco? Soffrire quella cosa ti darà grande gloria in Cielo. Arriva il giorno del lutto di una persona cara? (il don ha vissuto il lutto della morte di suo padre e madre). Giorni bellissimi anche quelli: il don dice: grazie Signore (nel dv) per avermi donato Papà e Mamma ecc... si sono trasferiti dall'altra parte. Ci può essere una felicità maggiore di una persona sapendo che la persona morta si stia godendo la visione beatifica e godendo tutti quei diletti di cui parla Tenera Amata? Non importa quanti anni ci seperano dalla sua morte alla mia... ma se poi vado in Paradiso anch'io... / Poi le sorprese di Dio in questo mondo? Alcune immaginabili. Tu ti saresti mai immaginato di trovarti di fronte a quella cosa?

"..Riguardo all’uscire, come ho avuto potenza e amore verso chi doveva manifestarle, così avrò potenza e amore d’investire e trasmutarli nella stessa verità, perché sentendo la Vita, sentiranno tale bisogno di mettere alla luce ciò che sentono in loro,..." Gesù

Non c'è niente di nostro, non c'è nessun merito. E' come se una persona fosse nominato erede e gli fossero arrivati 1000 milioni di euro. Già depositati, deve solo andare in banca, firmare un'atto di accettazione ed è tutta roba sua. Dio è felicità somma, e non sa fare nient'altro che amare e Dio è la fabbrica continua della felicità. I diavoli ti fanno il vento se tu stai qua. Ad una persona che vive questa roba, non accetterà mai di compiere un peccato. Io andrei a fare un gesto turpe, schifoso e degradante rinunciando a tutto per un piacere che dura un'istante? Ma non ci penso neanche.

Gradi...ma fino a che livello? Già arrivare all'aurora, Gesù la chiama la splendissima aurora. Se una persona inizia ad accogliere queste verità, le prime. Si forma la splendissima aurora e già in questa situazione ci sarà la disposizione di dare la luce a tanti ciechi.

"..Sicché, come incominceranno a conoscere le prime verità che ti ho manifestato, purché abbiano buona volontà e disposizione di farne vita propria, così si formerà una splendidissima aurora, però queste verità avranno anche virtù di disporle e di dare la luce a tanti ciechi che non la conoscono e amano..." Gesù

Poi se a qualcuno non gliene frega nulla.... è una perla preziosa avvolta in un panno normale. E che succede con quest'aurora? Una prima confermazione nel bene e quindi una persona va avanti..

"...Onde, sorta l’aurora, si sentiranno investiti da una pace celeste, più raffermati nel bene e quindi loro stessi sospireranno di conoscere altre verità, le quali formeranno il principio del giorno del mio Voler Divino, questo principio del giorno aumenterà la luce, l’amore, tutte le cose si convertiranno in bene per loro, le passioni perderanno la forza di farli cadere nel peccato, si può dire, che questo è il primo ordine del bene divino che sentiranno, quest’ordine faciliterà le loro azioni, sentiranno una forza per cui tutto possono fare, perché è proprio questa la sua virtù primitiva che getta nell’anima: “Il trasmutare la natura in bene.” Gesù

E qua si inizia a pregare bene e poi una persona afflitta dalla passione dell'ira, l'ira perde la forza e non è più come prima. Qua inizia ad essere già tanta roba. Dopo il peccato originale c'è stata l'inclinazione al male. Creati da Dio ma inclinati al male. Una cosa allucinante per quanto è orribile ed assurda. Ma questa è la nostra sorta. Poi però arriva il primo giorno:

"..Quindi, sentendo il gran bene del principio del giorno del mio Volere, sospireranno che il giorno s’inoltri, vorranno conoscere altre verità, le quali formeranno il pieno giorno. In questo pieno giorno sentiranno al vivo la Vita della mia Volontà in essi, la sua gioia e felicità, la sua virtù operante e creatrice in loro, si sentiranno in possesso della mia stessa Vita, perché sono il portatore della mia Volontà Divina..." Gesù

La solitudine umana pesa, ma non ci sente più soli.

"..Il pieno giorno darà loro tali ansie di conoscere le altre verità che, conosciute, formeranno il pieno meriggio, in questo la creatura non si sentirà più sola, tra essa ed il mio Volere non ci sarà più separazione, ciò che farà Esso farà lei, sarà operante insieme, tutto, di diritto, sarà suo, il Cielo, la terra e anche lo stesso Dio. Vedi dunque a che scopo nobile, divino e prezioso serviranno queste verità che ti ho fatto scrivere sulla mia Divina Volontà, per formare il suo giorno; a chi formerà l’aurora, a chi il principio del giorno, a chi il pieno giorno ed in ultimo il pieno meriggio..." Gesù

Poi io posso dire: Dio è mio. Dio non ha quattro soli, ha tutto e ti dà tutto. La gente che è sempre preoccupata: i soldi, come campo con un figlio in più? Ma ti piovono dal cielo i soldi se hai Dio. Non può essere nient'altro che così...non preoccuparsi più delle cose nostre. Non è che diventa ebete o defincente...ma chi ti fa di preoccuparsi di quella cosa o dell'altra? Ci stanno delle cose ma come uno le vive in prospettiva..angosciato di quello che deve accadere? Sta abbandonato e forse ci sono tanti guai...ma devono tremare coloro che stanno lontano dalla Volontà di Dio. Ma non per noi. Anche se una persona dovesse morire..qual'è il problema per noi?

"..con quale ansia aspetta e sospira di poter dotare i figli suoi! Si vede immersa in tante ricchezze di grazia, d’amore, di santità e non trova i figli suoi per dotarli, perché non vivono in quel Volere in cui Essa visse..." Gesù che parla della Madonna

Bisogna fare di tutto per poter vivere queste cose. Il don invita a fare questa prova.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 16 settembre 2024

I passaporti per il regno della Divina Volontà

Potenza strabiliante degli atti fatti nella Divina Volontà. I passaporti per il suo Regno. Libro di Cielo, Volume 35, 31 Ottobre 1937, Martedì 28 Novembre 2023

31 Ottobre 1937

Un atto di Volontà Divina contiene tale Potenza e Amore, che se Dio non facesse un prodigio, la creatura non potrebbe contenere quest’atto infinito. Il passaporto
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Gesù racconta una peculiarità particolare. A Luisa viene la tosse, anzichè alzare gli occhi al Cielo o farsi prendere dalla stizza per non poter far nulla ma a Luisa viene in mente di santificare ogni colpo di tosse:

"..Dopo ciò mi sentivo un poco più sofferente e tossivo forte, ad ogni colpo di tosse chiedevo che la Divina Volontà venisse a regnare sulla terra.." Luisa

Chi ha l'allergia - attacchi di starnuti o le allergie ti colpiscono con voce molto bassa o colate di naso che ti rendono difficile a fare i tuoi doveri...ma se ti prende? Che fai? Perchè alterarsi o stizzirsi serve a qualcosa? Ogni tanto è bene farci questa domanda. Noi abbiamo il dramma - tra quello che siamo realmente e quello che di noi si esprime fuori di noi. Un'atto di stizza posso reprimerlo e offrire le piccole mortificazioni al Signore - la tosse è fastidiosa - ma la fantasia di un'anima che si è abituata in un certo senso e ha capito che possiamo santificare praticamente tutto. E Gesù prima parla dei passaporti per il Regno. Come si fa a farsi fare il passaporto firmato dal sangue di Gesù? Basta compiere gli atti nella dv.

"..Mi sento tale violenza, che non faccio altro che fare e dire ciò che fa e dice la creatura, perciò voglio che mi chieda la mia Volontà nelle tue pene, nel cibo che prendi, nell’acqua che bevi, nel lavoro che fai, nel sonno, voglio che impegni il tuo respiro e palpito a chiedermi che la mia Volontà venga a regnare. Sicché tutto sarà per te occasione di chiedermi la mia Volontà, anche nel sole che riempie di luce il tuo occhio, nel vento che ti soffia, nel cielo che vedi si stende sul tuo capo, tutto deve essere per te occasione di chiedermi la mia Volontà regnante in mezzo alle creature..." Gesù

Vieni dv nel mio mangiare e nutrimi con il tuo cibo, vieni dv nel mio dormire, vieni dv nel mio respiro e ogni ispirazione sia un Gesù ti amo ed ogni esperiazione sia un Maria ti amo, ecc.. il battito delle sistole e diaspole possono essere santificati con lo stesso metodo. Tutta questa roba produce tanto bene.

"..Ora, questi atti non possono restare senza produrre una grande gloria divina alla nostra Maestà Suprema e un bene immenso alle creature..." Gesù

Non importa se gli altri non capiscono, sembrano essere insensibili o qualche volte si inizia a criticare ciò che non si conosce. In questo brano Gesù spiega quali sono gli effetti di un'atto fatto nel dv (non è l'unico) ma qua precisa:

"..Vedi dunque che cosa è un atto di Essa, un atto infinito, eterno, armato di Potenza Divina, immenso, tanto che nessuno può dire: “Io non ero in quell’atto.” Ora, questi atti non possono restare senza produrre una grande gloria divina alla nostra Maestà Suprema e un bene immenso alle creature..." Gesù

Una peculiarità specifica di questi scritti, questi sono attributi divini (Eterno, Immenso, Onnipotente ed Onniscente). Il don pensa che queste cose siano talmente ovvie che tutti dovrebbero essere d'accordo. Ma che tu ed io che possiamo fare degli atti che hanno queste caratteristiche...è un'altra cosa. Gesù spiega che queste operazioni che noi - di solito - non avvertiamo, si compiono nella più totale semplicità e nemmeno il diretto interessato si accorge di qualcosa. Gesù spiega che questi atti infiniti non potrebbero essere retti e racchiusi nella nostra finitezza.

"..Or, tu devi sapere che un atto della mia Volontà nella creatura contiene tale Potenza, Grazia, Amore, Santità, che se il mio Volere non operasse un prodigio, non lo potrebbe contenere, perché è un atto infinito e al finito non è dato di poterlo tutto abbracciare..." Gesù

Gesù fa l'esempio dei passaporti: quanti più atti si fanno nel dv, quanto più questo regno sarà popolato. Ci vogliono dei passaporti per entrare in questo mondo. I primi passaporti furono formati da Gesù e della Madonna e quelli sono stati consegnati ai primi figli della divina volontà e tutti gli altri passaporti hanno bisogno della firma di Gesù. Li verghiamo semplicemente compiendo gli atti nella dv e poi chiamando il Signore in essi facendogli firmare. E questo produce effetti anche in Cielo e su tutti spandono grazie proporzionati a quanto le creature hanno l'anima disposte a ricervela. Tutto sta - come Luisa spiega bene - questa cosa diverrà sempre più naturale e spontanea da farti tanto più ti ci applichi e quanto più ti nutri di essi. La meditazione ha questo effetto cioè di fare nostre queste sollecitazioni per poterle mettere in pratica.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 14 settembre 2024

L'incanto ineffabile che è la Divina Maria Corredentrice

La festa che la Santissima Trinità fece da quando fu concepita Maria Santissima. E Dio come godeva nel contemplare in Lei se stesso, il suo respiro, il suo palpito, il suo amore. Maria è il pegno del regno della Divina Volontà nelle creature. Effetti degli atti fatti nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 35, 25 Ottobre 1937, Lunedì 27 Novembre 2023

25 Ottobre 1937

La Sovrana Regina, Ereditiera della Divina Volontà e quindi Ereditiera della Vita Divina. Come formò di Sé, nelle mani creatici, un pegno prezioso. Il bene grande che contiene un atto nel Fiat Divino
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Questa meditazione cade il 27 novembre, la festa della Beata Vergine della Medaglia Miracolosa. La Chiesa vive di ciò che Gesù e Maria hanno operato. Non si studierà mai abbastaza bene la coppia Gesù e Maria, il nuovo Adamo ed Eva. Uno è Dio fatto uomo e l'altra è una creatura Immacolata. Il don crede che arriverà un giorno in cui verrà esplicitato che non si possono pensare uno distinto dall'altro - non che stiano sullo stesso piano - dipende dalla Volontà di Dio. La Divina Volontà ha regnato prima in Maria e Gesù ci ha detto in questi scritti: se la Madonna non avesse avuto la Divina Volontà se lo sarebbe sognata la notte di dare alla luce Gesù. Anche se era immacolata e tutta santa. La divina volontà è il mondo di Dio, Gesù va a casa sua e non si sarebbe mosso se non ci fosse stata una divina volontà ad accoglierlo nel grembo della Madonna.

Figlia mia, come fu Concepita questa Vergine Santa, così ricominciò la nostra festa col genere umano, perché fin dal primo istante del suo Concepimento ereditò la nostra Volontà Divina,..." Gesù

Dio vorrebbe fare festa con noi anche in questo mondo. Il dolore, il male, la morte e la sofferenza gli abbiamo fatti nascere noi e non vengono da Dio. Senza lo sborso di Gesù e della Madonna non sarebbe stato possibile salvarsi, ma poi ci dobbiamo metterci del nostro. Per scrostare il male dentro di noi ci vuole la Croce - è indispensabile - ma non c'è solo quella. Gesù ci dice che quello che intende fare è dare il dono della divina volontà con tutto il carico di delizie che essa porta. Pensiamo sempre alla Madonna e alla sua vita terrena: il Lei c'erano gaudi, delizie e felicità ineffabili - erano talmente grandi che non si possono raccontare - e al tempo stesso abissi e voragini immense di dolori. Il nome Maria vuol dire Stella del Mare, vale per noi, Signore, vale per Lei e per noi. Nella divina volontà si vive da grandi signori perchè si godono i beni di Dio e poi significa Mare di Amarezza. Il pacchetto si prende sempre completo. Ricordiamo che Luisa prima si è offerta vittima e poi ha celebrato le Mistiche Nozze. Sposa e vittima. Ma se tu vai a chiedere a Gesù e Maria che vita è stata la loro; probabilmente direbbero: una vita bellissima anche con le sofferenze, nella certezza che il Signore dispone certe croci. Talvolta le croci ce le andiamo a cercare con il lanternino.

"..era tutta nostra, esclusivamente nostra, guardandola, sentivamo il nostro respiro, il palpito nostro, il nostro Amore che sempre arde e ama, i nostri moti nei suoi, la nostra Bellezza traspariva nel muovere delle sue pupille, nel gestire delle sue manine, nel dolce incanto della sua voce rapitrice, ci teneva tanto occupati ed in festa, che neppure un istante potevamo distogliere i nostri sguardi da Lei, sicché era nostra, tutta nostra; la nostra Volontà, per diritto era già sua e riconoscevamo in questa Santa Creatura la nostra Ereditiera Divina; già col possedere la nostra Volontà ne aveva preso il possesso..." Gesù

Ci immaginiamo Dio che contemplava la Madonna? Si potranno vedere in Paradiso queste scene?

"..guardandola, sentivamo il nostro respiro,..." Gesù

Quindi Dio respira?

"..il palpito nostro,.." Gesù

Quindi Dio palpita?

"..il nostro Amore che sempre arde e ama..." Gesù

L'amore ardente non c'entra nulla con il sentimentalismo. Ogni tanto però si dovrebbe sentire. Se scoppia un'incendio non puoi impedire che non ci sia. A San Filippo Neri pigliava fuoco la camicia e non ci poteva fare nulla. A volte noi possiamo provocare i nostri affetti pensando a quanto Gesù ci ha amato ecc.. e così in qualche modo si accende un pò. Ma questo è diverso da quando si accende il fuoco per opera dell'Altissimo. E' un'altra cosa. Non ha una motivazione prossima adeguata. Se qualcosa non si appiccia dentro di noi, c'è qualche ostacolo che impedisce ciò.

"..a nostra Bellezza traspariva nel muovere delle sue pupille, nel gestire delle sue manine, nel dolce incanto della sua voce rapitrice,.." Gesù

Chi entra in contatto con Maria, entra in contatto mediato con Dio stesso, perchè Lei ne è stracolma e zeppa. Non è possibile una profonda vita spirituale senza un fecondo e profondo rapporto con la Madonna.

"..neppure un istante potevamo distogliere i nostri sguardi da Lei.." Gesù

Chi parla è la Santissima Trinità che parla

Poi Gesù parla dei pegni. Se sappiamo che risorgeremo è perchè Gesù è risorto e se è successo a Lui succederà a tutti. Maria è l'unica creatura che non è stata cadavere. Il sangue nelle vene della Madonna non ha mai smesso di circolare. E il cuore non si è mai fermato. Il segreto della Madonna era che Lei era piena di divina volontà.

"..che come la creatura opera nel mio Volere, chiama in atto gli atti che ha fatto prima, li unisce e ridona a ciascun atto il merito, il bene, la sua potenza, come se di nuovo li stesse facendo, arricchendoli con tanta grazia e bellezza da formare l’incanto di tutto il Cielo. Poi, come celeste rugiada, investe tutti i santi e dà loro la nuova gloria e felicità che racchiude l’operato della creatura nella mia Volontà, questa rugiada piove su tutti i viatori, affinché sentano la Potenza, la Grazia di Essa nei loro atti. Quante anime bruciate dalle passioni, dal peccato, da brutali piaceri, sentono la freschezza di questa rugiada divina e si tramutano nel bene!.." Gesù

Qua sembra quasi insinuare che operare nella divina volontà significasse rifare tutti i propri atti in essa. Almeno questo il don capisce. Gesù ci sta spiegando un meccanismo concreto della conversione delle persone. Si che si accoglie la grazia...ma è la potenza di questi atti che operano queste cose. In chi? Nei peccatori, sono operazioni spirituali, il peccatore si dice: chi mi comanda di campare in questa schifezza?

"..Un atto nella mia Volontà travolge il Cielo e se non trova anime disposte che vogliano ricevere un tanto bene, si mette alla vedetta, spiando le circostanze, le occasioni, i disinganni della vita, per investirle, imbalsamarle e dare loro il bene che posseggono..." Gesù

Bisogna però essere predisposti.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 13 settembre 2024

Il vero amore comincia dall'amore di sé

Profondissime verità rivelate da Gesù sull'origine dell'amore che, a differenza di quel che comunemente si pensa, comincia dall'amore di se stessi. Così è anche nella Santissima Trinità. Libro di Cielo, Volume 35, 19 Ottobre 1937, Venerdì 24 Novembre 2023

19 Ottobre 1937

Come la Volontà Divina forma la Trinità nella creatura che vive in Essa. Il vero Amore comincia da se stesso. La Volontà Divina, fecondatrice e seminatrice della Vita Divina nelle anime
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Leggendo la seconda parte il don ha pensato: e adesso? Un conto è intuire una cosa ma un conto è spiegarla, si intuisce ma si fa difficoltà a spiegare ciò che si è intuito.

Figlia mia, non ti meravigliare, tutto è possibile alla mia Volontà. Il vero Amore, quando è perfetto, incomincia da Se stesso, il vero modello è la Trinità Sacrosanta: il mio Padre Celeste amò Se stesso e nel suo Amore generò suo Figlio, quindi amò se stesso nel Figlio. Io, suo Figlio, amai Me stesso nel Padre e da questo Amore procedette lo Spirito Santo. In questo amare se stesso, il Padre Celeste generò un solo Amore, una sola Potenza e Santità e così di seguito, vincolò l’unione inseparabile delle Tre Divine Persone...." Gesù

Il Padre ama sè stesso e questo fa partire la generazione della Santissima Trinità. Normale? Volendosi estraniare dall'intuizione ricevuta, il don potrebbe dire: mi sembra una cosa strana. Ma il problema è che a queste cose ci erano arrivati anche altri maestri di spirito. San Tommaso d'Aquino diceva che noi dobbiamo amare noi stessi, ... amare sè stessi come si ama il prossimo. Ma cosa viene prima? L'amore del prossimo o di sè stessi?

Figlia mia, non ti meravigliare, tutto è possibile alla mia Volontà. Il vero Amore, quando è perfetto, incomincia da Se stesso, il vero modello è la Trinità Sacrosanta..." Gesù

Siamo noi che dobbiamo imitare questa cosa. Ma l'egoismo non è peccato? Ma cosa è peccato? L'amore di sè o l'amore disordinato di sè? L'amore ordinato di sè non è peccato ma è la prima cosa che viene prima che devi fare, è un primus importante. Se tu non ami te stesso, non ami il prossimo. Amerai il prossimo tuo come te stesso...significa questo. E Dio possiamo amarlo se non amiamo noi stessi? Dove impariamo ad amare noi stessi in modo ordinato? Noi siamo stati creati per amare. Dio ci ama così tanto perchè vede Sè stesso nella creatura. Cosa è stato a fare Gesù sulla Terra? Ha rifatto gli atti di tutti gli esseri umani. Quando finiranno queste meditazioni partiranno le meditazioni di suor Cecilia Baij lo vedremo al vivo, perchè quel testo è una narrazione di ciò che Gesù faceva al vivo in continuazione. E perchè avrebbe fatto questo? Noi facciamo cose inutili ma Dio non fa mai nulla di inutile. Il motivo è semplice: ci sono anime dannate e un'anima dannata non dà gloria a Dio. E' uno spreco imperdonabile. I beati odiano i dannati con un'odio divino. C'è uno scarto tra la vita di quaggiù e la vita di lassù. Molte cose noi non le comprendiamo. Un'anima -uscita da Dio - non può togliere, come ultimo atto, a Dio tutta la gloria accidentale che gli deve tornare per quella cosa ha fatto, è roba sua. E allora? Ci dev'essere qualcuno che davanti a Dio - sebbene l'anima sia dannata - che la sua vita sia stata rifatta nei minimi dettagli in maniera perfettissima così com'era stata pensata da Gesù.

"..E quando creammo la Creazione amammo Noi stessi, sicché amammo Noi stessi nello stendere il cielo, nel creare il sole, fu l’Amore di Noi stessi che ci spinse a creare tante belle cose degne di Noi ed inseparabili da Noi..." Gesù

Dio non fa solo cose lecite (come noi), Dio fa soltanto capolavori ininterrotti e non c'è niente di più perfetto di quello che fa. La Madonna secondo voi faceva cose imperfette? Dio ama sè stesso nella Creazione. La dannazione è una tragica realtà ma quella cosa davanti a Dio dev'essere oggettivamente salvata, Gesù ha redento tutti da un punto di vista oggettivo (non vorrei scrivere errori).

La prima cosa che non fa quasi nessuno: noi abbiamo un'anima, noi facciamo degli atti intellettivi, la mia anima si esprime in parte in quello che dico e faccio ma non è la mia autocoscienza. Io e te non conosciamo realmente la nostra anima, la conosceremo bene quando andremo dall'altra parte e prenderemo il nome nuovo: chi sono io per amare? Noi possiamo conoscere cosa siamo noi nel progetto di Dio. La nostra anima è un dono infinitamente prezioso che rischiamo di buttare al secchio (la parabola della mina). Ma capite che delitto è? Chi butta l'anima nel gabinetto fa uno sfregio all'Altissimo per quanto sta in lui. Fa uno sfregio a tutti gli abitanti del Cielo. Un'anima che si danna, siccome Dio non duplica le cose...se va all'inferno l'anima di Mario Rossi, quell'anima ha il suo nome nuovo irripetibile, ha le sue sfumature e quell'anima porta nella comunità celeste che ha delle sue caratteristiche che saranno negate agli abitatori del Cielo se quell'anima si danna.

Amare sè stessi, significa, come prima cosa da fare, curare la tua anima...conseguenze pratiche? Io devo curare la mia anima, se in Chiesa da me fanno una Messa celebrata coi piedi e mi danno la comunione in mano (cosa che non voglio) devo dire: se sto male vado a quella Messa ma se è possibile devo andare ordinariamente in un'altra Chiesa. La cura della propria anima. Noi siamo ammistratori della nostra anima, nessuno lo fa al posto mio. Non posso delegare in toto al mio padre spirituale. Altro esempio? Un'esempio è come noi ci presentiamo, è difficile amare sè stessi perchè si può idolatrare sè stessi o cadere nella vanità - non è facile calibrare. Gesù, massacrato, flagellato ecc... e Lui si mette a posto i capelli prima di essere coronato di spine. Per il suo imprescindibile di essere ordinato nella sua persona. Gesù non andava in giro - era povero - ma povero non vuol dire straccione, pezzente o sozzo. L'amore verso noi stessi diventa amore verso il prossimo perchè se puzzo (esempio) dò fastidio anche a chi mi sta vicino. E dove lo trovo il fondamento dell'amore? Noi amiamo perchè Egli ci ha amato per primo. Guai a chi non si considera sommamente amabile. Perchè Gesù in questi scritti parla dell'amore che Gesù ha per noi? Perchè ci vuol dire che siamo preziosi e che ci vuol dare un sacco di doni. Cerchiamo di pensarci. Amare sanamente sè stessi è imparare ad agire secondo coscienza. Perchè chi lo fa sta violentando sè stesso. Non è volontà di Dio. Se non si colgono alcuni concetti chiari, le cose di oggi sono verità teorico - pratico - operative. L'amore di sè stessi sano è non avallare atteggiamenti distruttivi da parte del prossimo verso noi stessi, se ci fanno del male non possiamo ricambiare con altro male. Perdoniamo. Ma se dovesse essere necessario dobbiamo difenderci - tipo se fossimo diffamati in modo pubblico. Da un punto di vista oggettivo non possiamo neanche autorizzare comportamenti irriverenti verso la nostra persona. Il don non autorizza con i suoi comportamenti certi stili. Non è amore del prossimo abbattere le distanze, ecc.. e tutte le cretinate che dicono oggi. Gli eccessi di confidenza, il fare domande dirette e personali anche tra amici, una persona che rispetta sè stesso lo farà anche con il prossimo. Tutto quello che volete le persone facciamo a me, fatelo a loro. Il punto di riferimento sono io prima, la prima percezione che noi abbiamo è noi stessi e poi il prossimo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 12 settembre 2024

Come è bello vivere nel Divin Volere!

Nella Divina Volontà non ci sono timori, ma amore sommo, coraggio e fermezza. Vivere in Essa è bellissimo e la creatura che lo fa diventa capace di vedere tutto attraverso la lente della Divina Volontà. Volume 35, 12 Ottobre 1937, Giovedì 23 Novembre 2023

12 Ottobre 1937

Le preghiere di chi vive nel Volere Divino sono comandi, i suoi atti sono messaggeri tra il Cielo e la terra. Per chi vive nel Voler Divino tutte le cose diventano Volontà Divina
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Ripassiamo alcuni passaggi. La prima cosa abbastanza importante che Gesù dice, e che possa aiutarci, stimolarci ed incoraggiarci:

Mia piccola figlia del mio Volere, perché temi? Nella mia Volontà non ci sono timori, ma amore sommo, coraggio e fermezza e, decisa una volta, non si sposta più, tanto che chi vive in Essa non prega, ma comanda e lei stessa da padrona può prendere ciò che vuole,..." Gesù

"..che chi vive in Essa non prega, ma comanda e lei stessa da padrona può prendere ciò che vuole,..." Gesù

La Madonna è riconosciuta come l'Onnipotente per grazia. Il don quando legge queste cose si domanda: come faccio pensare che queste cose possano essere applicate a me che combino guai dal mattino alla sera? Non si può pensare che Gesù dica una cosa non vera o non realizzabile. E quindi che dobbiamo fare? E' lecito sperare che questa cosa sia un giorno in qualche modo o misura accessibile e potenzialmente in atto anche per noi. Altrimenti perchè Gesù lo dice? La cosa sconvolgente è che queste cose possano diventare realtà per noi.

"..tanto che chi vive in Essa non prega, ma comanda e lei stessa da padrona può prendere ciò che vuole, le mettiamo tutto a sua disposizione e questo perché tutto è sacro, tutto è santo in essa, molto più che vivendo nel nostro Volere non vorrà né ci comanderà se non ciò che vogliamo Noi, perciò i suoi comandi ci dilettano, ci fanno gioire e Noi stessi le diciamo: “Prendi, di’ che altro vuoi? Anzi quanto più prendi, più ci renderai felici.” Gesù

Gesù dice che ci metterà tutto a disposizione, non molte cose. Gesù qua usa il termine tutto e dobbiamo prenderlo per buono. Sono prospettive meravigliose e quindi a volte il don riflettendo dice: come posso giudicare su me stesso? No. Quindi sarà una cosa di cui se ne accorgerà l'Altissimo ad insaputa della creatura...boh. Però questo è quello che Gesù dice.

"..perciò i suoi comandi ci dilettano, ci fanno gioire e Noi stessi le diciamo: “Prendi, di’ che altro vuoi? Anzi quanto più prendi, più ci renderai felici.” Gesù

Sono cose che fanno venire un pochino i brividi. Proviamo a fare un pochino di riflessione. Il don a volte ha visto delle cose che lo hanno lasciato sorpreso, dei dettagli in piccole gioie della vita, magari il don desiderava nel cuore certe cose ed ad un certo punto gli sono arrivate e non se le è procurate da solo. Per far capire: uno ha un desiderio che neanche lo dici a Nostro Signore - un desiderio bello - a Dio possiamo dire che vogliamo diventare santi ecc... però il dono non dice che vorrebbe odorare una rosa....lui no. Pur sapendo quanto Gesù ci voglia bene, il don penserebbe che sia una cosa piccola e sciocca. Ma pensate se uno ha un desiderio piccolo e lecito, dopodichè questo desiderio viene adempiuto. Chi l'ha soddisfatto? Sarà stato l'Altissimo e il don, leggendo queste cose, ha qualche sospetto però ha qualche remora interna e non vorrebbe ritrovarsi al cospetto dell'Altissimo che gli dice: ho cose più importanti a cui pensare. L'amore è fatto di una montagna di piccolissime cose, una persona si sente amata da noi non se gli facciamo chissà cosa, magari io non ho nulla, non ho risorse, ecc... magari si fa una montagna di gentilezze al prossimo. Non è possibile che il matrimonio diventi la tomba dell'amore. Ci sono una montagna di piccolissime cose che si possono fare. Sarà Dio quello che fa queste cose qua? Gesù ci ha insegnato tante volte, l'intento dell'Altissimo è farci contenti, non lo può fare perchè siamo noi che ci mettiamo in condizioni di non farglielo fare attraverso la nostra volontà umana, i nostri peccati ecc... se non avessimo alzati i muri le cose andrebbero in maniera diversa.

(Luisa) Dopo ciò ha soggiunto con tenerezza d’amore indicibile: “Figlia mia benedetta, come è bello il vivere nel mio Volere, questa creatura ci tiene sempre in festa, essa non conosce più nulla che solo la nostra Volontà e tutto diventa per lei Volontà di Dio: Il dolore diventa Volontà Divina; la gioia, il suo palpito, il respiro, il moto diventano Volontà Divina; i suoi passi, le sue opere, sentono i passi del mio Volere e la Santità delle opere del mio Fiat; il cibo che prende, il sonno, le cose più naturali, diventano per essa Volontà di Dio; ciò che vede, sente e tocca, vede, sente e tocca la Vita palpitante del mio Volere...." Gesù

"...tutto diventa per lei Volontà di Dio...." Gesù

Una cosa che diventa, è una cosa che non lo era ma si trasforma. Cosa vuol dire Gesù? Non sempre è facile capire ciò che Gesù dice. E poi fa degli esempi:

"..Il dolore diventa Volontà Divina.." Gesù

Ci sono molte specie di dolori, quali sono i dolori più grandi che si possono vivere in questo mondo? C'è l'aspetto fisico, morale, psicologico e spirituale. Aspetto morale: un'umiliazione, una partaccia, una persecuzione non cruenta da un punto di vista fisico ma come comportamenti di verbalità e di messa al bando o al lubridio e alla berlina. Poi c'è quella spirituale: quando ci sentiamo nelle tenebre, quando ci sentiamo aridi, quando si passa per le notti oscure, quando il diavolo ci mette in confusione, pensiamo di essere dannati, che per noi non c'è salvezza, ecc... le notti oscure di san Giovanni della Croce. Quale forma di sofferenza preferisci? Un tumore o una notte oscura? Sofferenze psicologiche: le debolezze, i traumi che ci portiamo dietro, le ferite, ecc... siamo circondati. Siamo capaci di vivere queste cose portandole nella volontà di Dio? Comprendere che anche se ci sono state cause umane - e a volte ce li andiamo a cercare noi - però detto questo, se una cosa comunque accade, anche se Dio non è la causa intenzionale...sei capace di vivere la volontà divina o la vedi come una disgrazia da un punto di vista umano?

"..la gioia,.." Gesù

Sei capace di renderti conto che se vivi questa gioia, è perchè Dio vuole darti questo regalo?

"...il suo palpito, il respiro, il moto..." Gesù

Siamo capaci di sentire il nostro palpito o il passo, il piede che si smuove. Senti il passo, goditene la bellezza perchè lì ci sta un moto di volontà divina.

"..il cibo che prende, il sonno, le cose più naturali, diventano per essa Volontà di Dio;..." Gesù

La doccia che fai, l'acqua che senti scorrere sul tuo corpo ecc...

"...ciò che vede, sente e tocca, vede, sente e tocca la Vita palpitante del mio Volere...." Gesù

Sono orizzonti inediti di questi scritti. Ci sono delle cose che negli scritti di Luisa non ci sono in altri scritti di santi. Ci avete mai pensato che la Volontà di Dio si trova anche nei passi che facciamo? O che non prega ma comanda...

Mia piccola figlia del mio Volere, perché temi? Nella mia Volontà non ci sono timori, ma amore sommo, coraggio e fermezza..." Gesù

Quanto amiamo il Signore? La Madonna? E il prossimo? Poi la fermezza, la divina volontà non è una banderuola...le decisioni importanti si mantengono fermi. Sui principi e sulle scelte non ci si muove.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 11 settembre 2024

Verificare chi sa parlare di Divina Volontà

La Divina Volontà "ne fa di tutti i colori" per inventarsi modi nuovi di comunicare e trasmettere l'oceano di amore che è e ha. Solo i veri figli di essi hanno una parlantina tale da insegnare cose rette e autentiche del Creatore e pertanto sono degni di fede e di essere ascoltati. Libro di Cielo, Volume 35, 3 Ottobre 1937, Martedì 22 Novembre 2023

3 Ottobre 1937

Prodigi della Creazione. Dose di Potenza e di Santità che Dio mise fuori per amore dell’uomo. Gli atti fatti nel Fiat saranno sempre nuovi distinti e belli uno più dell’altro. Questi atti racchiuderanno tutto e formeranno i mari, le opere, i passi parlanti del loro Creatore
.

Brano molto articolato, molto impegnativo e il tema in generale sono gli atti fatti nella divina Volontà. Ci sono alcuni passaggi, due in particolari che ci fanno vedere il senso globale di questo scritto.

"..Sicché la mia Volontà, essendo posseditrice di chi vive nella mia Volontà, ne fa di tutti i colori,..." Gesù

Quando noi diciamo che una persona ne fa di tutti colori spesso ne parliamo al negativo.

"..avranno sempre da dire, tanto che tutti resteranno stupiti e gli stessi Cieli, per compiacimento, si abbasseranno ad ascoltarli. I figli della mia Volontà saranno la gioia di tutti ed i veri narratori del loro Creatore,..." Gesù

Gesù su chi vivrà nel divin volere, cioè queste persone ne parleranno con competenza, con autenticità e ti potrai fidare di quello che dicono e dell'immagine di Dio che ti trasmettono. In tanti oggi parlano, ma in questi tempi di estrema confusione molti parlano con confusione e parlano male. Molti generano un'idea di Dio completamente sballate e convinzioni di fede e morale fuori dal mondo mettendo a rischio la salvezza di chi ascolta. I figli della dv parleranno come se ne deve parlare, sapendo quello che dicono. E trasmettendo la vera cognizione.

"..allora solo troveremo chi sa parlare di Noi, perché non parleranno loro, ma la nostra stessa Volontà parlerà in loro, la quale è l’unica e sola che può e sa parlare del nostro Ente Supremo..." Gesù

Chi è che sa parlare di Dio? Il don vorrebbe qualcosa a questo proposito: le persone che parlano di Dio devono trasmettere una cosa fondamentalissima: una corretta, bella, liberante e non rovinante - perchè può esserla - idea che Dio è Amore.

"..Ora, le meraviglie che formano nell’anima questi atti fatti nel nostro Volere sono indicibili, il nostro Fiat Divino se ne serve per formare per mezzo di essi, mari d’amore, ma non mari che mormorano, ma mari che parlano e parlano con tale eloquenza del nostro Amore, che ci piace tanto e vogliamo stare sempre ad ascoltarli, le sue voci sono ferite che ci manda, le sue parole sono dardi, ha sempre da dire sulla storia del nostro Amore e siccome ci piace tanto, stiamo sempre sull’attenti ad ascoltarla, perché nulla vogliamo perdere di ciò che riguarda il nostro Amore. Come è bello sentire che la creatura ha il nostro mare d’Amore parlante, che parla sempre del nostro Amore!..." Gesù

La percezione che dovremmo avere di noi è l'ordinaria incapacità di accogliere, riconoscere e ricambiare l'amore divino. Se si arriva a questo vortice d'amore (di riconoscimento e scambio) il peccato non ci può stare. Se una persona chiede se ci può stare una parolaccia o bugia in una vita vissuta nel divin volere vuol dire che tu non hai capito un'acca della divina volontà. Che Dio è Amore che significa che ti ha dato una personalità peculiare, irripetibile, che tu hai un senso personale nella storia del cosmo e se tu andrai in Paradiso ci sarà una gloria accidentale (per gli altri) derivata dalla tua presenza. Che tutto cio che è Creazione, ecc... e tutta la Creazione è tutto amore che Dio ti dona, perchè il passo che ti fa muovere, l'acqua con cui ti lavi, ecc... è un continuo amore di Dio per te. E' importantissimo riconoscere l'amore di Dio. Oggi viene dato che a Dio gli sta bene qualsiasi cosa tu faccia, peccato compreso, perchè Dio ti ama lo stesso e ti perdona anche senza che glielo chiedi. Oggi si pensa che non ci sia bisogno di essere assolti. Parlare dell'amore di Dio in questo modo è attribure a Dio i caratteri di satana. Il peccato spezza ogni connessione con la divina volontà. Noi non siamo capaci di riconoscere questi attestati d'amore di Dio perchè c'è stato il peccato originale e quelli attuali, Adamo Innocente sapeva riconoscere il ti amo di Dio in tutte le cose. Vi immaginate che vita sarebbe se una persona riuscisse a riconoscere tutti i ti amo di Dio? La gente si scandalizza per Tenera Amata, l'altro giorno al don una persona che doveva farci una conferenza si è scandalizzata perchè ciò che viene detto va contro (secondo lui) la dottrina cattolica. Una reazione del genere vuol dire che non si è capito nulla di tutto ciò. Ogni tanto nelle dirette il don è contento perchè talvolta escono delle domande belle....noi non possiamo pensare che chiunque apre bocca e parla nelle cose di Dio ne parla con competenza. Non si possono sentire corbellerie grosse quante una casa e lasciarsi destabilizzare, non è che se lo dice il prete, parroco o vescovo?

Chi parla di Dio? L'uomo di Dio parla di Dio ma ha dei segni di riconoscimento e li dobbiamo passare al vaglio e se tu non mi sembri un'uomo di Dio anche se hai una funzione oggettiva sacra - io ti rispetto, ti onoro e prego per te - ma non ti ascolto. I farisei erano i leader religiosi del popolo ma sono stati etichettati da Gesù come guide cieche. Gesù poi gliele ha cantate.

Il don non si senta il super competente della divina volontà, si è avventurato in questa cosa ma ci assicura che non ha tempo di ascoltare alcune cose, di verificare alcune cose ecc.. purtroppo il tempo non ce l'ha. Ma in certi contesti il don ha sentito come concetti appartenenti alla divina volontà cose che non stanno nè in Cielo nè in Terra. Il don pensa che magari altri hanno capito più di lui certe cose ma in coscienza si dice: ma questi che capista dicono? Qua Gesù parla degli atti nella divina volontà.... tu potresti dire: vieni divina volontà a fumare in me? Si può fare o no? Se si tratta di una cosa che con certezza che Dio non vuole come posso farla chiamando la divina volontà? E' possibile? No. Ma l'ha detto X.... l'apparizione X è stata approvata dal super teologo ecc.... solo il Papa quando parla ex Cattedra ci si può fidare. Se una cosa non ci torna, per motivazioni oggettive, guardate che le persone le fanno. Non è che X Y Z siano l'Oracolo di turno. Posso portare una cosa sgradita a Dio nella divina volontà? Il don spera che queste cose siano chiare. Sei convinto che nel commentare questi scritti non ci sia lo zampino dell'umana volontà che ti fa dire ciò che vorresti sentirti?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 5 settembre 2024

Vincere Dio con l'amore

Gesù rivela il desiderio profondo di Dio e il fine ultimo della sua Volontà: condurre la creatura a riuscire a vincerlo in amore. I gradi attraverso cui si giunge a questo traguardo, perfettamente compiuto e vissuto da Maria Santissima. Libro di Cielo, Volume 35, 26 Settembre 1937, Martedì 21 Novembre 2023

26 Settembre 1937

Dio dà sempre doni alla creatura senza mai cessare. Doni che fa a chi vive nel suo Volere. La Vita palpitante di Dio. La piccola vincitrice
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Oggi è la festa della presentazione di Maria al tempio, con questa festa accadeva che veniva presentato al pianeta Terra il mistero della Verginità della Madonna. Per comprendere bene la portata di questa cosa bisogna prendere in considerazione le catechesi del don sul Peccato originale e su cosa possa essere accaduto (cosa dice la Patristica ecc...). Secondo quasi tutti i grandi pensatori della Chiesa, la Verginità era lo stato pensato da Dio per ogni essere umano ma che è andato perduto con il peccato originale. Il Matrimonio creato da Dio nell'Eden era il Matrimonio tra due vergini e Gesù non avrebbe negato la gioia della maternità vera coinvolgente chissà come il padre senza le miserie connesse che ci sono adesso (rivelazione privata). La Madonna, fin da quando, ha iniziato ad avere l'uso del libero arbitrio cioè fin dal concepimento, illuminata da Dio sull'origine del male - in Israele non c'era la verginità consacrata, ogni donna ebrea doveva andare in sposa e dare figli a Dio perchè crescesse il popolo eletto. Maria in questo senso - andando oltre - fece il gesto della verginità.

"..Quindi è il nostro trionfo, è la nostra piccola vincitrice ed è questo il nostro delirio d’Amore: “Vogliano essere vinti dalla creatura.” Quando essa vince, il nostro Amore si sfoga e le nostre smanie e deliri trovano la vita nella creatura e si riposano.” Gesù (ultimo pezzo del brano)

La Madonna faceva le gare d'amore con Dio (stando a quanto è scritto nel libro La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà), non è che Lei era più potente del Creatore, ma il Creatore la metteva in condizione di poter vincere. Magari qualcuno si domanda: riuscirò un giorno a fare una gara d'amore con Dio? Per noi semrba difficile ma per la Madonna era il pane quotidiano. Il vergine è colui/colei che investe tutto sull'amore divino e non si sposa, non fa famiglia, ecc.. perchè tutta la sua energia affettiva è tutta polarizzata con Dio. In modo poi anche da accogliere il prossimo in modo santo. La verginità mette in condizione di vivere al top la vocazione sponsale - che ogni anima ha - // la Chiesa è sposa tutta, anche chi vive il Matrimonio deve investire in un rapporto sponsale con l'Altissimo. L'amore per Gesù viene prima del coniuge e dei figli? Se una persona prega e sarebbe pronta ad andare in Cielo - le cose dette in modo sano - vuol dire che sta vivendo bene il primo comandamento.

"..Ora, la nostra Divina Volontà vuol essere Vita della creatura, l’atto più grande, l’amore più esuberante che solo un Dio può e sa fare. Ora, per farsi possedere, le fa dono della sua virtù pregante ed Essa si mette a capo per confermare il dono e fa pregare tutte le cose create, s’impone sul nostro Amore, Potenza, Bontà e fa pregare il nostro Amore, la Potenza e Bontà nostra e tutti i nostri attributi pregano, anche la Giustizia, la Misericordia, la Fortezza nostra si cambiano in preghiera, nessuno può mancare quando la nostra Volontà vuole che facciamo un atto e che si faccia un dono, tutti e tutto pieghiamo le ginocchia per fare ciò che vuole. Quando tutti, anche i nostri attributi divini, hanno pregato, confermiamo il dono, la preghiera di questa diventa universale e ogniqualvolta prega, ha tal potenza, che tutte le cose nostre pregano, anche i nostri attributi, perché nel dono le è stato dato il diritto su tutti. Che cosa non si può ottenere con questo dono di preghiera? Si può dire che i Cieli si muovono, il nostro stesso Essere si sente avvinto e legato e cede. Al dono pregante, passo a farle il dono dell’amore e, per confermarla nell’amore, ama di nuovo amore nel sole, nel cielo, nelle stelle, nel vento, persino nel nostro Essere Divino, in modo che acquista il diritto d’amare tutti ed essere amata da tutti di un nuovo amore continuo e se tu sapessi che significa essere amata di un amore sempre crescente e nuovo da tutti e avere il potere d’amare con crescente e nuovo amore tutto, poter dire al tuo Creatore: “Crescente e sempre nuovo è il tuo Amore per me, crescente e sempre nuovo è il mio amore per Te.” Gesù

Gesù vuole essere vinto dalla creatura. “Vogliano essere vinti dalla creatura.” - esprime una volontà divina Gesù, in queste sequenze --- la gente si chiede cos'è la divina volontà? E' quella cosa che ti vuole portare a fare una gara d'amore con Gesù o Maria e vincerli.

"Il mio volo nel Volere Divino continua ed io resto stupita nel vedere che vuol sempre darmi e siccome io sono piccola, né mi è dato di racchiudere in me la sua immensità, con una pazienza e un amore invitto aspetta che io racchiuda in me le verità che mi ha detto, corredate delle sue grazie, per farmi prendere possesso e, come mi vede posseditrice, subito si mette in atteggiamento di volermi dare e dire cose più sorprendenti. Volontà di Dio, quanto mi ami, come potrò mai contraccambiarti?..." Luisa

E Gesù dice che la sua divina volontà possiede in natura il sempre dare. L'amore che si dona, che vuole il bene dell'altro. Dio è amore.

Figlia benedetta, è la nostra Divinità che possiede in natura sua il voler sempre dare, come tu possiedi il respiro che vuole sempre respirare anche se non lo volessi, così Noi possediamo l’atto continuo di sempre dare e se, ingrata, la creatura non prende ciò che Noi diamo, resta intorno a Noi per decantarci la Perfezione, la Bontà, la Santità, la Liberalità del nostro Ente Supremo, come trionfo del nostro Amore e di quanto amiamo la creatura, aspettando con una pazienza che solo Noi possiamo avere, altre creature che prendano quello che le altre ci hanno respinto...." Gesù

Dio sta continuamente dando grazie di nature o spirituali. Molte volte le creature non se le prendono queste grazie.

"..Ed è tanto il nostro Amore, che ci adattiamo a loro nel dare a poco a poco, perché essendo piccola non può prendere tutto insieme quello che le vogliamo dare, ma il nostro dare deve essere continuo, ci sentiremmo come mancare, soffocare il respiro se non dessimo..." Gesù

Dobbiamo cambiare idea di Dio. E' una conoscenza misteriosa che abbiamo su Dio, non lo vediamo ecc...

"..Ora, la nostra Divina Volontà vuol essere Vita della creatura, l’atto più grande, l’amore più esuberante che solo un Dio può e sa fare..." Gesù

Gesù dice che la prima cosa che tu devi pregarla. E la preghiera fatta con questa intenzione nel dv abbraccia anche gli attributi divini

"..Ora, per farsi possedere, le fa dono della sua virtù pregante ed Essa si mette a capo per confermare il dono e fa pregare tutte le cose create, s’impone sul nostro Amore, Potenza, Bontà e fa pregare il nostro Amore, la Potenza e Bontà nostra e tutti i nostri attributi pregano, anche la Giustizia, la Misericordia, la Fortezza nostra si cambiano in preghiera, nessuno può mancare quando la nostra Volontà vuole che facciamo un atto e che si faccia un dono, tutti e tutto pieghiamo le ginocchia per fare ciò che vuole..." Gesù

E qua, amici miei, gli orizzonti sono ampli. Come si fa questa cosa qua? Dobbiamo esprimere il nostro cuore e la nostra fantasia. Amare è un'arte, sappiamo che la nostra caratteristica - vediamo il libro di Tenera Amata - il nostro nome nuovo non è altro che la nostra peculiarità unica ed irrepetibile. Chiunque sta leggendo queste cose sappia che è un'unicum. Ma la nostra volontà umana può fare guai riducendo la bellezza che abbiamo a qualcosa di quasi invisibile, ma dietro quella coltre la bellezza rimane e se la persona torna a Dio riacquisterà la bellezza a poco a poco.

"..Al dono pregante, passo a farle il dono dell’amore e, per confermarla nell’amore, ama di nuovo amore nel sole, nel cielo, nelle stelle, nel vento, persino nel nostro Essere Divino, in modo che acquista il diritto d’amare tutti ed essere amata da tutti di un nuovo amore continuo e se tu sapessi che significa essere amata di un amore sempre crescente e nuovo da tutti e avere il potere d’amare con crescente e nuovo amore tutto, poter dire al tuo Creatore: “Crescente e sempre nuovo è il tuo Amore per me, crescente e sempre nuovo è il mio amore per Te.” Questo amore sorpassa i Cieli, riempie la Patria Celeste e le sue onde vanno a scaricarsi nel nostro Seno Divino ed oh! le meraviglie che succedono, tutti restano stupiti e glorificano il mio Voler Divino di un dono così grande che dà alla creatura..." Gesù

Ognuno ama Dio a modo suo senza però uscire da ciò che la Chiesa dice - altrimenti diventiamo protestanti. Ma l'espressività dell'amore e il rapporto personale con Dio a tutti i livelli, com'è la tua preghiera personale con Lui, quali sono le offerte che fai a Lui? Ecc... l'amore della creatura (secondo step) non è semplicemente l'abilitazione della creatura ad amare il Creatore - succede già nella grazia comune - si tratta dell'amore nella divina volontà, che non è semplicemente nell'offrire a Dio (serve anche questo) il nostro piccolo amore umano) ma è ricambiarlo con un'amore degno di Lui che porta come firma quella del nsotro cuore, sono io che chiamo la divina volontà nel mio agire e con ciò esprimo la mia personalità a modo mio. E succedono meraviglie. Se un colloca dentro queste cose Maria Santissima se lo immagina ma noi è un pò difficile.

"..Passiamo a farle dono dell’inseparabilità, dell’unione con Dio, tanto che giunge a sentire più la Vita nostra che la sua, Dio diventa per essa il suo attore e spettatore e lei resta la portatrice del suo Creatore, vivendo con la sua stessa Vita, col suo Amore e Potenza. Con questo dono tutto è suo, ha diritto su tutto e Noi, quando la vediamo posseditrice, aggiungiamo il dono di renderla trionfatrice di tutto, trionfatrice di se stessa, trionfatrice di Dio, tutto è trionfo in essa, trionfo di grazia, di santità, d’amore e la chiamiamo la nostra vincitrice, tutto le facciamo vincere, perché è dono che le abbiamo dato e, quando Noi diamo, vogliamo vedere i frutti che il nostro dono contiene..." Gesù

O ci separa da Dio il peccato o le vicissitudini brutte che ci accadono (se arrivano i dolori grossi c'è chi accusa Dio dei mali). Il principio della separazione viene da noi non da Dio. Fare il dono dell'inseparabilità vuol dire che questi rischi di potersi separare da Dio in queste occasioni non ci sono più. Anche il sacerdote alla Messa recita la preghiera di non separarsi da Lui. Possiamo noi essere certi e garantire sul futuro che non ci sapereremo mai da Lui?

Dall'inseparabilità si passa a vincere le gare d'amore con Dio. Che Dio voglia che queste gare d'amore le vivano tutti è indubbi, è sicuro che ogni anima è pensata per queste gare d'amore. Il problema che pochi vivono queste cose. Volgiamo lo sguardo a Maria Santissima che può aiutarci ad andare avanti in questo cammino.

"..Sicché per ogni atto che fa nel nostro Volere, per ogni parola, opera e passo, si formano tra essa e Noi tante distinte armonie, una più bella dell’altra, ci tiene sempre occupati ed è tanto il nostro Amore, che la circondiamo all’esterno di tutte le nostre opere, nell’interno la investiamo, ripetiamo tutti i nostri atti che sono stati portatori di vita, quindi, la Vita della Regina, la Vita del Verbo sulla terra, che fu un eccesso d’Amore continuo che dava vita nuova a tutti. Perciò diamo sempre, non esauriamo mai, chi vive nel nostro Volere è il pieno giorno delle opere nostre continue, è la nostra Vita che palpita e ripete gli atti nostri che stanno sempre in atto senza mai cessare.Quindi è il nostro trionfo, è la nostra piccola vincitrice ed è questo il nostro delirio d’Amore: “Vogliano essere vinti dalla creatura.” Quando essa vince, il nostro Amore si sfoga e le nostre smanie e deliri trovano la vita nella creatura e si riposano.” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 4 settembre 2024

"Non siamo altro che Amore e vogliamo dare amore per ricevere amore"

Sconcertanti e divine rivelazioni sulle autentiche follie di amore che Dio si inventa per ricolmare d'amore la creatura ed esserne ricambiata. Libro di Cielo, Volume 35, 20 Settembre 1937, Giovedì 16 Novembre 2023

20 Settembre 1937

La Divina Volontà non si arresta mai e suggella col suo Eterno Amore tutto l’operato della creatura. Scambio d’imitazione e di vita tra il Creatore e la creatura
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Mano a mano che si avanza verso la fine il don è sempre di più senza parole. E'veramente un qualche cosa di impressionante, il don non crede che si possa uscire dalla meditazione di un testo del genere senza problemi. Perchè questo cambia le frequenze su cui noi ci sintonizziamo con Dio. Prima di diventare sacerdote, il don ha fatto 8 anni di seminario, confessione del don: il don a sentire certe prediche (Dio ci ama, ci usa misericordia, ecc...) e si è scocciato e ne aveva fin sopra i capelli di sentire queste cose trite e ritrite. Il modo con cui se ne parlava era brutto. Ma in questi scritti si parla d'amore ma le risonanze prodotte nel don sono diverse. Il don non sa neanche dove andare a prendere le prime cose. Non soltanto che Dio vuole farci parteciparci del suo amore ma vuole darci la possibilità di ricambiarlo da pari a pari.

Gli stratagemmi d'amore, lo sfogo d'amore, i ritrovati d'amore....quante volte ricorre questo termine?

Figlia mia benedetta, l’Amore del mio Volere non si arresta mai, va trovando sempre nuovi ritrovati, invenzioni nuove d’Amore, anzi giunge a chiudere la creatura che vive in Esso negli intimi nascondigli dei suoi segreti amorosi e le fa vedere la sua intima creazione di sempre nuovo e crescente Amore,..." Gesù

Ogni giorno, se tu stai in questo mondo, conoscerai delle nuove manifestazioni d'amore peculiari e crescenti, ti sentirai sempre un pò più amato da Dio...

"..col quale mantiene comprensori e viatori come in un solo fiato d’Amore,.." Gesù

Qua dice che le persone del Paradiso e noi siamo tutti dentro un fiato d'amore.

"..E siccome nulla entra in Noi che non sia amore, questa mia Volontà, come impicciolita in essa, converte in amore tutto ciò che essa fa, se prega, se adora, se opera, scioglie tutto in amore e con una Potenza tutta Divina, la mia stessa Volontà conduce nel Seno della nostra Divinità questi atti della creatura che prendono il posto nel nostro Amore e Noi, guardiamo questi atti che sono atti nostri e sentiamo in essi la preghiera eterna del nostro Amore, la nostra adorazione tutta d’Amore, le nostre opere eterne d’Amore ed oh! come restiamo glorificati e felicitati, perché la creatura può dirci: “La mia preghiera, la mia adorazione, i miei atti sono eterni, investiti del vostro Eterno Amore, tali me li ha resi la vostra Volontà Divina, quindi vi amo come Voi mi amate.” Gesù

L'amore quando è amore ha un pò di follia, in senso buono. Farebbe qualsiasi cosa per l'amato. Una coppia di sposi, se vivesse sul serio queste cose, che matrimonio vivrebbe? Che vita vivrebbero una coppia di sposi così?

".. Ed è proprio questa la nostra follia, il nostro delirio d’Amore che vogliamo nella creatura, che Noi facciamo, amiamo, come facciamo e amiamo in Noi stessi. Ma solo la nostra Volontà regnante e operante in essa può giungere a tanto, perché Noi, se ci abbassiamo, non è per perdere il nostro Essere Divino nel finito, ma per innalzare la creatura nell’infinito, darle del nostro e suggellare i suoi più piccoli atti, anche il suo respiro, il suo moto, col nostro Eterno Amore, affinché sentiamo in essa il nostro respiro d’Eterno Amore, il nostro moto nel suo che non si muove se non sprigiona amore. Perciò tutta la Creazione non fu altro che uno sfogo d’Amore, volevamo affratellarci con le nostre opere, con le creature che mettevamo alla luce per amarci con un solo amore...." Gesù

Noi respiriamo per forza, ma se fosse un Ti amo detto a Dio con la stessa potenza della divina volontà? Il nostro respiro nella dv sarà come un respiro normale o no? Dio, comunque si muova, muove un dito ma quel movimento di dito sprigiona amore.

"..Figlia mia, qual dolore per non essere stato capito dalle creature! Quindi non possiamo avere il bene di dire loro Chi siamo, di farci conoscere che non siamo altro che Amore e vogliamo dare amore per ricevere amore; come vorrei che tutti lo sapessero!” Gesù

Questa frase qua: non siamo altro che Amore e vogliamo dare amore per ricevere amore. Bella la vita così o no? Ci stanno giornate no, ma ci stanno ma in questo mondo non sono così devastanti e stai tranquillo che assieme alla prova arriveranno altre esperienze d'amore.

Senti, figlia mia, un’altra sorpresa più grande del nostro intenso Amore e dove giungono i nostri deliri d’Amore. Il nostro Ente Supremo ama tanto la creatura, che giungiamo all’eccesso d’imitarla, ci impiccioliamo, ci chiudiamo in essa e vogliamo camminare coi suoi piedi, operare con le sue mani, parlare con la sua bocca, guardare coi suoi occhi, pensare con la sua intelligenza, palpitare e amare nel suo cuore. Sicché per fare tutto ciò che fa e come lo fa la creatura, vogliamo avere piedi, mani, bocca, occhi e cuore come li ha la creatura e chiediamo questo ad essa come se Noi non fossimo i padroni assoluti, le diciamo: “Amiamoci, Noi ti diamo del nostro e tu dacci del tuo.” Gesù

Dio vuole fare queste cose dentro di me e di te.

"..Perché il nostro Essere Supremo, essendo purissimo Spirito, è passo senza piedi, senza camminare si trova dappertutto; fa tutto, opera tutto senza bisogno di mani; è parola senza bocca; è luce, vede tutto senza occhi. Siccome l’amiamo assai, ci piace imitarla; ma questo è un ritrovato immenso del nostro Amore, che solo un Dio può fare; per poter dire alla creatura: “Tu devi imitarci, devi fare come facciamo”. Perciò le diciamo: “Vogliamo imitarti e fare come fai tu.” Del resto è creatura nostra, opera delle nostre mani creatrici, uscita da Noi, da dentro la Potenza del nostro Amore creante, quindi non è meraviglia se vogliamo scendere in essa come per imitarla e fare quello che fa e come fa essa, non è altro che onorare Noi stessi e dare maggiore importanza alle opere nostre.Ma questo lo possiamo fare nella creatura in cui regna la nostra Volontà;.." Gesù

Dio non ha bisogno di mani, occhi, ecc... Dio sente il piacere di parlare con la nostra bocca, pensare con la nostra testa ecc...

"..Quando la creatura ci dà la libertà d’imitarla, ci dà Vita in essa, ci dà i piedi, le mani, la bocca, Noi la chiamiamo alla nostra imitazione e, facendola entrare nel nostro Essere Divino, la Potenza del nostro Fiat le dà il passo senza piedi e la fa trovare dappertutto: negli angeli, nei santi, nella Celeste Regina, perfino nel nostro Seno Divino ed oh! come siamo contenti, non è più accerchiata dalla natura umana, ma libera insieme con Noi, che opera senza mani, parla senza bocca ed oh! quante parole, con la nostra parola ci dice la lunga storia del nostro Amore e Fiat operante, sente in sé riversarsi la nostra eterna Sapienza ed oh quante cose ci dice del nostro Essere Divino! Parla, parla sempre ed oh come godiamo nel sentirci narrare dalla creatura ciò che Noi siamo! Ed essa, presa dalle nostre stesse fiamme d’Amore, sente il bisogno d’amarci senza cuore, perché il cuore ha i suoi limiti, mentre il nostro Amore senza cuore non ha limiti, è immenso e la creatura si sbarazza del cuore e ama nel nostro Amore infinito. Vedi, figlia mia, si possono dare sorprese d’Amore più belle di queste? Sentire il piacere, il gusto d’imitarla, fare ciò che essa fa, come pretesto d’amore per chiamarla ad imitarci e a farle fare ciò che facciano Noi? Gli abissi del nostro Amore sono tanti e quello che è più, va trovando sempre nuovi ritrovati d’Amore.” Gesù

Dio in questa vita non l'abbiamo mai visto, ci approcciamo a Lui come uno sconosciuto, sappiamo delle Verità di Fede ma rimane sempre una persona ignota. Qua in questi scritti ci viene mostrato chi veramente Dio è.

Figlia mia, ascoltami ancora, il nostro Amore è tanto, che pare che non ci dà pace se non facciamo nuove invenzioni d’Amore per amare e farci amare. Se ciò non facessimo, ci condanneremmo all’ozio, ciò che non può essere nel nostro Ente Supremo, perché siamo un atto continuato d’Amore che sempre arde, di opere che non hanno mai termine, la nostra Sapienza è tanta, che fa sempre cose nuove..." Gesù

Uno dovrebbe svegliarsi dicendo: come faccio a soprendere il mio coniuge? Con Dio la vita è così, oggi lasciarsi senza parole.

"..Essa diventa il nostro teatro d’amore, il deposito delle nostre opere che mai cessano d’operare, il rifugio delle nostre delizie, gioie e felicità, il nascondiglio dei nostri segreti e arcani celesti, le esposizioni delle nostre svariate bellezze, ma sai perché? Per godercele insieme, perché dove regna la nostra Volontà nulla deve mancare delle opere nostre, Essa ci accerchia nell’anima e ci fa fare ciò che facciamo in Noi stessi e questo perché vogliamo che sappia chi Noi siamo, che sappiamo fare, come amiamo e, per darle una prova più certa, le diamo il nostro Amore,..." Gesù

Gesù vuole godere anche con noi qua in Terra, non solo in Paradiso. Noi lo sappiamo chi è Dio?

"..affinché tocchi con le proprie mani come ama e sa amare un Dio e, per godere insieme, le facciamo fare insieme ciò che facciamo Noi; né ciò ti deve meravigliare, questa è la natura della nostra Volontà e del vero Amore, unificare la creatura con Noi, amarla e farci amare come l’amiamo, le disparità non devono esistere, altrimenti sarebbe infelicitare la creatura, vedendo che Noi l’amiamo tanto ed essa no, Noi che sappiamo fare tante cose ed essa che non sa far nulla, povera figlia, starebbe nel nostro Essere Divino sotto il peso di una umiliazione profonda, come estranea, senza fiducia, come una povera innanzi ad un ricco; Noi non sappiamo fare queste cose, se sta con Noi, ciò che è nostro dev’essere suo, il vivere nel nostro Fiat è unità, opere e gioie comuni ed è questo che ci rende più felici e ci dà largo campo allo sfogo del nostro Amore.” Gesù

Noi non possiamo competere con l'Amore a meno che l'Amore stesso non si faccia uno con noi e ci metta nella condizione di competere con Lui. Mio e tuo, in un rapporto d'amore non esiste. L'anima che ama vuole ed esige che l'amato goda di ciò che è suo senza nessuna riserva altrimenti è un'amore a metà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI