Gesù, dopo aver nuovamente elogiato gli atti fatti nella Divina Volontà per consolarlo e ripararlo, rivela un’altra profonda pena della sua Passione, ossia l’affettazione dei farisei. Usa autentiche parole di fuoco per stigmatizzare il comportamento delle persone che si fingono buone per trarne utili personali o soddisfare le proprie passioni, ammonendo di starne ampiamente alla larga e di guardarsi dal cadere in tale sciagura. Libro di Cielo, volume 13, 22 Novembre 1921, Martedì 3 Settembre 2019
22 Novembre 1921 Gli atti fatti nella Divina Volontà sono luce. La pena che più trafisse Gesù nella sua Passione fu la finzione
“Figlia mia, gli atti fatti nella mia Volontà sono giorni per Me e se l’uomo con le sue colpe mi circonda di tenebre, questi atti, più che raggi solari mi difendono dalle tenebre e mi circondano di luce e mi danno la mano per far conoscere alle creature chi sono Io, perciò amo tanto chi vive nel mio Volere, perché nella mia Volontà può darmi tutto e mi difende da tutti ed Io mi sento di darle tutto e di racchiudere in lei tutti i beni che dovrei dare a tutti gli altri. Supponi che il sole avesse ragione e le piante fossero ragionevoli e di volontà rifiutassero la luce ed il calore del sole, né amano fecondare e produrre frutti; solo una pianta riceve con amore la luce del sole e vorrebbe dare al sole tutti i frutti che le altre piante non vogliono produrre; non sarebbe giusto che il sole ritirando da tutte le altre piante la sua luce, facesse scendere su quella pianta tutta la sua luce ed il suo calore? Credo di sì. Ora, ciò che non succede al sole perché privo di ragione, può succedere tra l’anima e Me.” Gesù
Luisa, dopo aver visto Gesù pensare, inizia a compiere atti di riparazione - questi stati dolorosi in cui Gesù si manifesta sono le conseguenze del peccato degli uomini che hanno addolorato l'Umanità di Gesù - sappiamo che in quale modo dal Cielo i nostri peccati non sono visti come se niente fosse. Le lacrimazioni Mariane, il messaggio che dà è che il Cuore di Maria è addolorato - non sappiamo come stanno le cose nell'altro mondo però in qualche modo queste manifestazioni sono delle comunicazioni. La vita che viaggia verso la separazione verso il Signore, non lascia il Cielo indifferente e queste cose nella DV vanno riparate e compatite - se noi sappiamo che una persona sta soffrendo possiamo consolarla e va fatta con Gesù e la Madonna (Sacro Cuore di Gesù apparizioni). E già questo è grande cosa, nella DV un semplice atto creature e finito, se opera nella DV quel piccolo gesto diventa una cosa grande ed infinita. Questi atti fatti nella DV difendono Gesù e danno una mano a Gesù - attirando grazie sulle creature. Chi opera nella DV difende Gesù da tutti, noi lo sentiamo nel Cuore? Noi dobbiamo difendere Gesù anche dai novelli farisei che non si sono estinti e quanti interventi Papa Francesco sui Farisei? E se lo fa il Papa vuol dire che il problema non è lontano da noi (cioè tra i pagani peccatori) ma purtroppo - essendo i farisei erano persone religiose e di spicco. I farisei volevano togliere di mezzo Gesù perchè Lui era santo e la sua santità screditava la loro affettata e falsa religiosità (testo di sotto) - quindi Gesù va difeso e in che senso e in che modo va difeso. Non si ammazza il prossimo nè di insultare o ecc.. la difesa di Gesù va fatta con gli atti nella DV e ci penserà la DV poi a ridurre al silenzio i propri avversari.
“Figlia mia, la pena che più mi trafisse nella mia Passione fu l’affettazione dei farisei, fingevano giustizia ed erano i più ingiusti; fingevano santità, regolarità, ordine ed erano i più perversi, fuori di ogni regola ed in pieno disordine e mentre fingevano d’onorare Iddio, onoravano se stessi, il proprio interesse, il comodo proprio, perciò la luce non poteva entrare in loro, perché i loro modi affettati chiudevano le porte e la finzione era la chiave che a doppie girate, serrandole a morte, ostinatamente impediva anche qualche barlume di luce, tanto, che trovò più luce Pilato idolatra, perché tutto ciò che fece e disse non partiva da finzione, ma al più dal timore, che gli stessi farisei, ed Io mi sento più tirato verso il peccatore più perverso, non finto, che verso quelli che sono più buoni, ma finti. Oh! come mi fa schifo chi apparentemente fa il bene, finge d’essere buono, prega, ma dentro cova il male, il proprio interesse e mentre le labbra pregano, il suo cuore è lontano da Me e nell’atto stesso di fare il bene pensa a come soddisfare le sue passioni brutali. Poi, l’uomo finto, nel bene che apparentemente fa e dice non è capace di dar luce agli altri, avendo le porte suggellate, quindi agisce da diavolo incarnato, che molte volte, sotto aspetto di bene, attira l’uomo e questo, vedendo il bene, si fa tirare, ma poi al più bello della via, li precipita nelle colpe più gravi. Oh! quanto sono più sicure le tentazioni sotto aspetto di colpa, che quelle sotto aspetto di bene, così è più sicuro trattare con persone perverse che con persone buone, ma finte, quanto veleno non nascondono, quante anime non avvelenano? Se non fosse per le finzioni e se tutti si facessero conoscere per quel che sono, si toglierebbe la radice del male dalla faccia della terra e tutti resterebbero disingannati.” Gesù
Comprendiamo bene: la sincerità del cuore (salmo 50). Ossia un cuore che è schietto, sincero e come appare davanti agli uomini, così - per quanto sta nella sua coscienza, apparirebbe di fronte a Dio - non c'è nessun artificio per sembrare in bene quello che non è.
Atteggiamento più brutto che possa esistere al mondo, chi finge santità ed è perverso finge di onorare Dio ma onora sè stesso e il proprio comodo; il presupposto di fondo è: ma tu ci credi veramente che Dio esiste e vede tutto quello che fai - anche un pensiero - e che di ogni parola inutile ad ogni persona sarà chiesto conto agli uomini o mi dimentico che della mia vita renderò conto anche dei miei pensieri? La vita del fariseo - in senso stretto - è possibile perchè non c'è un'interiorizzazione corretta e profonda di chi Dio è e non c'è un rapporto intimo personale con Lui. Nel fariseo è tutto esterno e finalizzato a trovare riconoscimenti da parte delle creature, negli ambienti dove la religiosità è considerata una cosa importante con possibili scalate di carriera che esso comporta, assumere la posizione del fariseo ha i suoi satanici vantaggi: perchè tu puoi all'esterno appari quello che non sei e nel frattempo ti fai tranquillamente gli affari tuoi e generalmente sono sempre i soliti: soldi, piacere, soldi, successo, possedere, ecc.. . Il fariseo è sempre in malafede perchè è un'attore che sa che sta fingendo - sta recitando una sua parte - chi recita sa cosa sta facendo, non c'è il beneficio dell'ignoranza. La luce non può entrare e quella situazione particolare è un peccato contro lo Spirito Santo (nel fariseismo ci sono due peccati contro lo Spirito Santo: l'ostinazione nel peccato, costoro peccano sapendo di peccare e non avendo la minima intenzione di pentirsi e secondo l'impugnazione della verità conosciuta per combattere la propria coscienza). I farisei dovevano trovare un pretesto per far condannare Gesù. Come se Dio fosse cieco e non conoscesse i loro pensieri. Gesù dice: questi niente e Pilato qualche luce la trovò perchè tutto ciò che fece non partì dalla finzione ma dal timore di perdere il posto. Non sono atti di virtù ma sono meno gravi della finzione manifesta.
"..Oh! come mi fa schifo chi apparentemente fa il bene, finge d’essere buono, prega,.."- se noi ci pensiamo tutto il Vangelo, Gesù è l'immagine della mitezza e della misericordia con questo stile cercava di parlare ai farisei ma vedendo che non riusciva a cambiare nulla, gliele ha cantate seriamente e alcune sue frasi fanno accapponare la pelle - Cosa sono tanti scandali a cui si assiste? Come fa un consacrato a fare delle cose del genere? si finge un religioso per coprire le sue brutali passioni. Ma con che coraggio si presenta all'altare a celebrare la Messa? O è pazzo o non ci crede, perchè se ci credesse non lo sfiderebbe in questo modo. Questa gente è pericolosa. I farisei agiscono da diavoli incarnati, il diavolo si veste da angelo di luce, ci vuol far credere di fare il bene nostro, simula, fa finta di essere gradevole e cordiale e ha un fine: accattivare il cuore dell'uomo per precipitarlo nelle colpe più gravi.
Noi non possiamo giudicare nessuno. Guardatevi (dice Gesù nei vangeli) dal lievito dei farisei che è l'ipocrisia - noi non possiamo giudicare nessuno però quando vediamo oggettivamente delle chiare spie e dobbiamo drizzare le antenne e stare alla larga di chi incarna questo stile perchè è un lupo travestito da pecora. Nasconde il veleno dietro l'apparente bontà finta e se ci entriamo in contatto saremo avvelenati.
"..Oh! quanto sono più sicure le tentazioni sotto aspetto di colpa, che quelle sotto aspetto di bene, così è più sicuro trattare con persone perverse che con persone buone, ma finte, quanto veleno non nascondono, quante anime non avvelenano? Se non fosse per le finzioni e se tutti si facessero conoscere per quel che sono, si toglierebbe la radice del male dalla faccia della terra e tutti resterebbero disingannati.” Gesù
Quello che per noi è importante è che possiamo essere piccoli farisei e nel piccolo possiamo andare a nasconderci di fronte al Signore e non c'è quella sincerità del cuore che sgorga dal nostro rapporto intimo con Lui che è una dimensione importante della vita nella DV. Ricordiamoci che dietro questo c'è un vuoto profondo e un'assenza profonda pur frequentando ambienti religiosi. La faccia della terra cambia tanto quanto gli uomini hanno un rapporto autentico con il Signore e quanto coscientemente vivono sapendo che il Signore sa benissimo cosa facciamo. La Misericordia è per chi è sincero nel cuore. Il Re Davide, dopo l'adulterio e l'assassinio si è pentito col cuore.
MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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domenica 29 dicembre 2019
sabato 28 dicembre 2019
Niente di più orrido e orribile del peccato
Gesù racconta a Luisa la terribile esperienza del Getsemani e cosa significò, per Lui, la vista dei peccati di tutta l’umanità ed esserne completamente ricoperto. La vita nella Divina Volontà parte dalla conoscenza delle verità, ma si nutre, alimenta e cresce con la pratica di esse. Le conoscenze delle verità, senza pratica, non solo non servono a nulla, ma rendono maggiormente responsabili dei disordini lasciati tali senza intervenire. Libro di Cielo, volume 13, 19 Novembre 1921, Lunedì 2 Settembre 2019
19 Novembre 1921 I due appoggi. Per conoscere le verità è necessario che ci sia la volontà e il desiderio di conoscerle. Le verità devono essere semplici
“Figlia mia, per conoscere le verità, è necessario che ci sia la volontà, il desiderio di conoscerle. Supponi una stanza in cui stanno chiuse le imposte, per quanto sole ci sia fuori, la stanza resta sempre al buio; ora, aprire le imposte significa voler la luce, ma ciò non basta, se non si approfitta della luce per riordinare la stanza, spolverarla, mettersi al lavoro, quasi per non ammazzare la luce che viene data e rendersi ingrati. Così non basta avere volontà di conoscere le verità, se l’uomo alla luce della verità che lo illumina non cerca di spolverare le sue debolezze e di riordinarsi secondo la luce della verità che conosce e insieme con la luce della verità non si mette al lavoro, facendone sostanza propria, in modo da far trasparire dalla sua bocca, dalle sue mani, dal suo portamento la luce della verità che ha assorbito, allora sarebbe come se ammazzasse la verità e, col non metterla in pratica, sarebbe come stare in pieno disordine innanzi alla luce..." Gesù
Distinti punti nel brano. Una la contemplazione di Gesù nell'Orto degli Ulivi, la seconda la contemplazione delle due figure chiave della Divina Volontè e il terzo punto sull'importanza delle conoscenze e del metterle in pratica. La teoria e la pratica vanno sempre a braccetto. Gesù tante volte ripete di conoscere le verità, non illudersi che in automatico sgorghi la divina volontà - sarebbe un'eresia: la gnosi (eresia) professa che la conoscenza di una dottrina ipso facto automaticamente doni la salvezza. Ci piacerebbe assai perchè non ci costerebbe tanta fatica, leggo e sono santo - non è così. Anche qua Gesù parla in modo esplicito di virtù - la vita nella DV non si limita alla santità delle virtù, Maria Santissima è un ricettacolo di ogni virtù praticata nel massimo grado possibile.
“Figlia mia, dura e penosa fu la mia agonia nell’orto, forse più penosa di quella della croce, perché se questa fu compimento e trionfo su tutti, qui nell’orto fu principio ed i mali si sentono più prima che quando sono finiti, ma in questa agonia la pena più straziante fu quando mi si fecero innanzi uno per uno tutti i peccati, la mia Umanità comprese tutta l’enormità ed ogni delitto armato di spada per uccidermi, portava l’impronta “morte ad un Dio”. Gesù
Questo discorso sulle virtù compare poi nella drammatica e speculare relazione con il Peccato. Gesù ha usato delle espressioni molto forti riguardanti l'agonia del Getsemani; Gesù afferma che l'agonia più straziante fu quando gli si posero davanti tutti i peccati - uno ad uno - del genere umano. La mente divina conosce uno per uno ogni peccato del genere umano, l'assoluta semplicità divina di cui Gesù parla con paragoni e con uno certo stile di vita semplice. In un'istante la DV conosce ed enumera tutti i peccati presenti, passati e futuri - questo è lo scarto immenso che c'è tra noi e Dio ed ecco perchè di fronte a Lui dobbiamo stare molto molto umili. Questo abisso c'è anche con la Madonna anche se è salita molto in alto. Di questo peccato l'Umanità di Gesù ne ha compreso l'enormità. Ci sono catechesi finalizzate a farci riscoprire il senso del peccato, oggi si commettono peccati gravissimi senza problemi e oggi si vuole chiamare male il bene e bene il male, non si pensi che nella visione che Gesù presenta della DV al positivo; del peccato se ne parla poco così come del diavolo; perchè se ci si ubriaca con il bene Sommo non ci si perde per il resto - ma ogni tanto è necessario ricordare queste realtà.
"..Innanzi alla Divinità la colpa mi compariva così orrida e più orribile della stessa morte; nel capire solo che significa peccato, Io mi sentivo morire e morivo davvero.." Gesù
Noi dobbiamo comprendere che non abbiamo la capacità di comprendere la gravità del peccato e anche della grandezza del dono della divina volontà - noi siamo viatori significa persone che stanno in cammino verso la patria e che risentono di alcune mancanze strutturali per cui è impossibile avere un'idea adeguata delle cose soprannaturali, possiamo avere certa conoscenza imperfetta nella misura in cui rimaniamo ben saldi nella fede. La nefandezza del peccato uno la scopre in modo semplice: il peccato va chiamato per nome e cognome, le persone devono sapere quali comportamenti oggettivi sono invisi a Dio e sono di per sè stessi sbagliati; se io le faccio sono un peccatore e l'unica cosa è confessarli, fare penitenza, ripararli e cambiare vita e stop. Altrimenti si rende vana la Croce di Cristo o si torna a crocifiggere di nuovo Gesù - il peccato è l'unica cosa da temere, la volontà di Dio potrebbe permettere positivamente una malattia fisica in quanto foriera di bene ma Dio non potrà mai autorizzare anche la più minima colpa.
San Tommaso d'Aquino mentre stava insegnando alla Sorbona andò a vedere alla finestra se c'era un'asino che volava sulla segnalazione di uno studente. Dopo ciò disse: ridete pure, ma è più facile che Dio faccia volare un'asino piuttosto che dia il permesso di dire una bugia giocosa.
Dalle risate goliardiche si è passato al gelo meditativo. Guai a chi si riempe la bocca di divina volontà e cade facilmente nei peccati volontari e tornando a causare la morte e lo strazio di Gesù. Molto bello quello che Gesù dice uscito da questa situazione: la Madonna a destra che dava a Gesù una sorta di aiuto e così Luisa e tutti coloro che avrebbero vissuto nella dv e che quindi avrebbero operato in modo per riparare, offrirsi per tutti e portare il bene per tutti.
Considerazione conclusiva: le verità per conoscerle è necessario che ci sia il desiderio di conoscerla, la luce non ti mette in ordine la stanza ma ti fa capire dove devi spazzare, lavare e mettere a posto; quest'immagina dà un riferimento all'ordine - nella nostra anima devono starci le virtù in maniera ordinata. Se non c'è ordine interiore, nelle virtù ma ordine anche nella nostra vita e nella nostra giornata, nel nostro vestire (ordine nel senso buono), con il nostro operare, portamento agire ecc.... deve trasparire questo.
"..povera stanza piena di luce ma tutta scompigliata, sottosopra ed in pieno disordine ed una persona dentro che non si cura di riordinarla, quale pietà non farebbe? Tale è chi conosce le verità e non le mette in pratica. Sappi però che in tutte le verità come primo alimento entra la semplicità, se le verità non fossero semplici, non sarebbero luce e non potrebbero penetrare nelle menti umane per illuminarle e dove non c’è luce non si possono discernere gli oggetti; la semplicità non solo è luce, ma è come l’aria che si respira, che mentre non si vede dà la respirazione a tutto e se non fosse per l’aria, la terra e tutti resterebbero senza moto, sicché, se le virtù, le verità non portano l’impronta della semplicità, saranno senza luce e senza aria.” Gesù
Se non arriva la luce possiamo avere la scappatoia del fatto che non sapevamo o vedevamo nulla, ma se arriva la luce e tu non metti a posto i guai che vedi è un guaio grosso. Ogni volta che noi sentiamo qualcosa - ecco perchè la meditazione deve portare ad un frutto, un proposito - il senso di questo è che la meditazione non è una pia contemplazione e dopodichè la vita continua come prima. La meditazione ha il compito di sollecitare dentro di noi un lavorio continuo. La polvere tende a ritornare di continuo.
Accenno piccolo alla semplicità: un'attributo divino, è l'assenza di ogni complicazione. Il modo con cui dobbiamo rapportarci con queste verità non è scervellarsi, ecc.. vanno accolte con il cuore semplice, le verità sono semplici ma possono essere di difficile comprensione a causa nostra perchè non siamo disposti a lasciarci plasmare da Dio. Gesù fa qualche esempio. L'aria non è solo il principio della nostra ossigenazione ma è anche l'ambiente che permette il movimento dei corpi - scappare da ogni complicazione, nei se e nei ma Dio non ci sta mai. Il discernimento non si fa con la testa nostra ma semplicemente ci si mette davanti al Signore, gli si portano le nostre situazioni concrete e reali e si incomincia a dialogare con Lui serenamente con le possibili opzioni e dopo di chè si attende di sentire quella che nel cuore porta pace, gioia e serenità anche se fosse impegnativa. Tutto quello che è cervellotico e complicato non viene ordinariamente dal Signore ma viene dalla nostra natura o dall'azione del diavolo che ci vuole portare alla confusione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
19 Novembre 1921 I due appoggi. Per conoscere le verità è necessario che ci sia la volontà e il desiderio di conoscerle. Le verità devono essere semplici
“Figlia mia, per conoscere le verità, è necessario che ci sia la volontà, il desiderio di conoscerle. Supponi una stanza in cui stanno chiuse le imposte, per quanto sole ci sia fuori, la stanza resta sempre al buio; ora, aprire le imposte significa voler la luce, ma ciò non basta, se non si approfitta della luce per riordinare la stanza, spolverarla, mettersi al lavoro, quasi per non ammazzare la luce che viene data e rendersi ingrati. Così non basta avere volontà di conoscere le verità, se l’uomo alla luce della verità che lo illumina non cerca di spolverare le sue debolezze e di riordinarsi secondo la luce della verità che conosce e insieme con la luce della verità non si mette al lavoro, facendone sostanza propria, in modo da far trasparire dalla sua bocca, dalle sue mani, dal suo portamento la luce della verità che ha assorbito, allora sarebbe come se ammazzasse la verità e, col non metterla in pratica, sarebbe come stare in pieno disordine innanzi alla luce..." Gesù
Distinti punti nel brano. Una la contemplazione di Gesù nell'Orto degli Ulivi, la seconda la contemplazione delle due figure chiave della Divina Volontè e il terzo punto sull'importanza delle conoscenze e del metterle in pratica. La teoria e la pratica vanno sempre a braccetto. Gesù tante volte ripete di conoscere le verità, non illudersi che in automatico sgorghi la divina volontà - sarebbe un'eresia: la gnosi (eresia) professa che la conoscenza di una dottrina ipso facto automaticamente doni la salvezza. Ci piacerebbe assai perchè non ci costerebbe tanta fatica, leggo e sono santo - non è così. Anche qua Gesù parla in modo esplicito di virtù - la vita nella DV non si limita alla santità delle virtù, Maria Santissima è un ricettacolo di ogni virtù praticata nel massimo grado possibile.
“Figlia mia, dura e penosa fu la mia agonia nell’orto, forse più penosa di quella della croce, perché se questa fu compimento e trionfo su tutti, qui nell’orto fu principio ed i mali si sentono più prima che quando sono finiti, ma in questa agonia la pena più straziante fu quando mi si fecero innanzi uno per uno tutti i peccati, la mia Umanità comprese tutta l’enormità ed ogni delitto armato di spada per uccidermi, portava l’impronta “morte ad un Dio”. Gesù
Questo discorso sulle virtù compare poi nella drammatica e speculare relazione con il Peccato. Gesù ha usato delle espressioni molto forti riguardanti l'agonia del Getsemani; Gesù afferma che l'agonia più straziante fu quando gli si posero davanti tutti i peccati - uno ad uno - del genere umano. La mente divina conosce uno per uno ogni peccato del genere umano, l'assoluta semplicità divina di cui Gesù parla con paragoni e con uno certo stile di vita semplice. In un'istante la DV conosce ed enumera tutti i peccati presenti, passati e futuri - questo è lo scarto immenso che c'è tra noi e Dio ed ecco perchè di fronte a Lui dobbiamo stare molto molto umili. Questo abisso c'è anche con la Madonna anche se è salita molto in alto. Di questo peccato l'Umanità di Gesù ne ha compreso l'enormità. Ci sono catechesi finalizzate a farci riscoprire il senso del peccato, oggi si commettono peccati gravissimi senza problemi e oggi si vuole chiamare male il bene e bene il male, non si pensi che nella visione che Gesù presenta della DV al positivo; del peccato se ne parla poco così come del diavolo; perchè se ci si ubriaca con il bene Sommo non ci si perde per il resto - ma ogni tanto è necessario ricordare queste realtà.
"..Innanzi alla Divinità la colpa mi compariva così orrida e più orribile della stessa morte; nel capire solo che significa peccato, Io mi sentivo morire e morivo davvero.." Gesù
Noi dobbiamo comprendere che non abbiamo la capacità di comprendere la gravità del peccato e anche della grandezza del dono della divina volontà - noi siamo viatori significa persone che stanno in cammino verso la patria e che risentono di alcune mancanze strutturali per cui è impossibile avere un'idea adeguata delle cose soprannaturali, possiamo avere certa conoscenza imperfetta nella misura in cui rimaniamo ben saldi nella fede. La nefandezza del peccato uno la scopre in modo semplice: il peccato va chiamato per nome e cognome, le persone devono sapere quali comportamenti oggettivi sono invisi a Dio e sono di per sè stessi sbagliati; se io le faccio sono un peccatore e l'unica cosa è confessarli, fare penitenza, ripararli e cambiare vita e stop. Altrimenti si rende vana la Croce di Cristo o si torna a crocifiggere di nuovo Gesù - il peccato è l'unica cosa da temere, la volontà di Dio potrebbe permettere positivamente una malattia fisica in quanto foriera di bene ma Dio non potrà mai autorizzare anche la più minima colpa.
San Tommaso d'Aquino mentre stava insegnando alla Sorbona andò a vedere alla finestra se c'era un'asino che volava sulla segnalazione di uno studente. Dopo ciò disse: ridete pure, ma è più facile che Dio faccia volare un'asino piuttosto che dia il permesso di dire una bugia giocosa.
Dalle risate goliardiche si è passato al gelo meditativo. Guai a chi si riempe la bocca di divina volontà e cade facilmente nei peccati volontari e tornando a causare la morte e lo strazio di Gesù. Molto bello quello che Gesù dice uscito da questa situazione: la Madonna a destra che dava a Gesù una sorta di aiuto e così Luisa e tutti coloro che avrebbero vissuto nella dv e che quindi avrebbero operato in modo per riparare, offrirsi per tutti e portare il bene per tutti.
Considerazione conclusiva: le verità per conoscerle è necessario che ci sia il desiderio di conoscerla, la luce non ti mette in ordine la stanza ma ti fa capire dove devi spazzare, lavare e mettere a posto; quest'immagina dà un riferimento all'ordine - nella nostra anima devono starci le virtù in maniera ordinata. Se non c'è ordine interiore, nelle virtù ma ordine anche nella nostra vita e nella nostra giornata, nel nostro vestire (ordine nel senso buono), con il nostro operare, portamento agire ecc.... deve trasparire questo.
"..povera stanza piena di luce ma tutta scompigliata, sottosopra ed in pieno disordine ed una persona dentro che non si cura di riordinarla, quale pietà non farebbe? Tale è chi conosce le verità e non le mette in pratica. Sappi però che in tutte le verità come primo alimento entra la semplicità, se le verità non fossero semplici, non sarebbero luce e non potrebbero penetrare nelle menti umane per illuminarle e dove non c’è luce non si possono discernere gli oggetti; la semplicità non solo è luce, ma è come l’aria che si respira, che mentre non si vede dà la respirazione a tutto e se non fosse per l’aria, la terra e tutti resterebbero senza moto, sicché, se le virtù, le verità non portano l’impronta della semplicità, saranno senza luce e senza aria.” Gesù
Se non arriva la luce possiamo avere la scappatoia del fatto che non sapevamo o vedevamo nulla, ma se arriva la luce e tu non metti a posto i guai che vedi è un guaio grosso. Ogni volta che noi sentiamo qualcosa - ecco perchè la meditazione deve portare ad un frutto, un proposito - il senso di questo è che la meditazione non è una pia contemplazione e dopodichè la vita continua come prima. La meditazione ha il compito di sollecitare dentro di noi un lavorio continuo. La polvere tende a ritornare di continuo.
Accenno piccolo alla semplicità: un'attributo divino, è l'assenza di ogni complicazione. Il modo con cui dobbiamo rapportarci con queste verità non è scervellarsi, ecc.. vanno accolte con il cuore semplice, le verità sono semplici ma possono essere di difficile comprensione a causa nostra perchè non siamo disposti a lasciarci plasmare da Dio. Gesù fa qualche esempio. L'aria non è solo il principio della nostra ossigenazione ma è anche l'ambiente che permette il movimento dei corpi - scappare da ogni complicazione, nei se e nei ma Dio non ci sta mai. Il discernimento non si fa con la testa nostra ma semplicemente ci si mette davanti al Signore, gli si portano le nostre situazioni concrete e reali e si incomincia a dialogare con Lui serenamente con le possibili opzioni e dopo di chè si attende di sentire quella che nel cuore porta pace, gioia e serenità anche se fosse impegnativa. Tutto quello che è cervellotico e complicato non viene ordinariamente dal Signore ma viene dalla nostra natura o dall'azione del diavolo che ci vuole portare alla confusione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 27 dicembre 2019
Le catene che ci tengono incatenati
Gesù fa notare a Luisa come fu incatenato per tutto il corso della sua Passione e le spiega che ciò fu per liberare l’uomo dalle catene di ferro del peccato mortale e da quelle di funi del peccato veniale. Considerazioni su questo argomento. Libro di Cielo, volume 13, 16 Novembre 1921, Venerdì 30 Agosto 2019
16 Novembre 1921 Il peccato è catena che lega l’uomo e Gesù volle essere legato per spezzare le sue catene
Oggi è venerdì (sia quando è stata fatta le meditazione sia quando è stata ascoltata) e chi fa le Ore della Passioni avrà riconosciuto il passo di Gesù incatenato. L'argomento non è di per sè nuovo ma Gesù fa delle considerazioni e ci invita a fare attenzione su alcuni particolari altamente edificanti e formativi per la nostra anima.
“Figlia mia, nel corso della mia Passione tutte le altre pene facevano a gara, ma si davano il cambio ed una dava luogo all’altra, quasi come sentinelle montavano a farmi il peggio, per darsi il vanto che una era stata più brava dell’altra, ma non mi tolsero mai le funi, dacché fui preso fino al monte calvario fui sempre legato, anzi aggiungevano sempre funi e catene per timore che potessi fuggire e per farsi più gioco di Me; ma quanti dolori, confusioni, umiliazioni e cadute mi procurarono queste catene!.." Gesù
Durante la Passione ne ha subite di tutti i colori (spinte, pugni, flagelli, corona di spine, bastoni, calci, ecc...) senza nessuna pietà. Ogni pena si dava il cambio e l'unica cosa che sono rimaste sono state le funi e catene. E perchè?
"..Sappi però che in queste catene c’era gran mistero e grande espiazione: l’uomo, nel cominciare a cadere nel peccato resta legato con le catene del suo stesso peccato e, se è grave sono catene di ferro, se veniale sono catene di funi; onde, fa per camminare nel bene e sente l’inceppo delle catene e resta inceppato nel passo, l’inceppo che sente lo snerva, lo debilita e lo porta a nuove cadute; se opera sente l’inceppo nelle mani e quasi resta come se non avesse mani per fare il bene; le passioni, vedendolo così legato fanno festa e dicono: “E’ nostra la vittoria” e da re qual è, lo rendono schiavo di passioni brutali. Com’è abominevole l’uomo nello stato di colpa! Io per spezzargli le sue catene volli essere legato e non volli mai essere senza catene, per tenere sempre pronte le mie per spezzare le sue e quando i colpi, le spinte mi facevano cadere, Io gli stendevo le mani per snodarlo e renderlo libero di nuovo.” Gesù
Gesù limita il discorso agli aspetti più gravi e seri che coinvolgono un sacco di gente, oltre alle catene del peccato mortale e veniale - attenzione che chi vuol vivere nella DV, con il peccato volontario in senso stretto è evidentissimo che con la decisione IO VOGLIO VIVERE NELLA DV è inclusa che tra il me e il peccato non ci deve nessuna relazione, è chiaro che abbiamo i peccati di debolezza, di ignoranza, di passione, le imperfezioni e anche volontarie ecc..abbiamo il discernimento delle nostre mancanze, le mancanze e le omissioni. Meglio si fanno le confessioni meglio è - confessiamo anche peccati di pensiero perchè Dio l'ha visto. E' chiaro che se non è peccato mortale non è obbligatorio confessarlo perchè ci vuole anche una sana e santa umiltà ed umiliazione.
San Giovanni della Croce diceva che le anime sono come gli uccelli sono chiamate a volare nel cielo, non siamo nè galline (come diceva san Francesco di Sales) o struzzi. Le anime che vivono nella DV possono essere delle belle rondini che non toccano mai terra. Poi ci sono i gabbiani o le aquile. Però San Giovanni della Croce diceva che per legare un'uccellino serve solo un capello perchè è piccolo e gracile, non si tratta di catene di ferro o funi ma si tratta di catene differenti però la nostra prima occupazione deve essere quella di liberarci dalle catene di ferro e di funi.
(DAL TRATTATO DELLA FILOTEA - IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE
La vera e viva devozione, Filotea, esige l’amore di Dio, anzi non è altro che un vero amore di Dio; non un amore genericamente inteso. Infatti l’amore di Dio si chiama grazia in quanto abbellisce l’anima, perché ci rende accetti alla divina Maestà; si chiama carità, in quanto ci dà la forza di agire bene; quando poi è giunto ad un tale livello di perfezione, per cui, non soltanto ci dà la forza di agire bene, ma ci spinge ad operare con cura, spesso e con prontezza, allora si chiama devozione. Gli struzzi non possono volare, le galline svolazzano di rado, goffamente e rasoterra; le aquile, le rondini e i colombi volano spesso, con eleganza e in alto)
Il peccato volontario non ha niente a che vedere con la DV, chi vuole entrare in questo mondo col peccato deve chiudere a costo di qualunque sacrificio. Non ci stanno se o ma. Appena vengono a conoscere con certezza che quella cosa offende Dio la tolgo e se non ce la faccio chiedo aiuto a Dio. Perchè se questa rottura non c'è si resta inceppati. Le passioni trascinano la nostra volontà se noi siamo legati e ci tengono schiavi del male rendendoci brutti.
Parlando di catene, Monfort parlava della Santa Schiavitù dell'amore - ci sono catene del peccato - noi volontariamente ci incateniamo con queste catene, Gesù incatenava Luisa con catene dorate; essere incatenati nell'amore - capiamo perchè Monfort (nel Trattato della Vera Devozione della Madonna) vuole che il segno esteriore sia proprio la catena. Le mani e il passo dice Gesù - la mano sinistra e il piede sinistro incatenati perchè nella Bibbia alla sinistra stanno i cattivi, la sinistra è sempre il luogo che simboleggia il luogo del peccato quindi io non voglio fare mai più cose peccaminose e voglio incatenarmi al cielo (Monfort). Al collo si attacca il giogo dei buoi, dal collo si prende la testa e il busto, dato che voglio essere guidato da Maria mi metto la catena al collo (Monfort); non sottovalutare i simboli esteriori; il diavolo lo vede bene - ma non basta se si commettono poi peccati. Se c'è una ferma risoluzione di operare per il bene e una volontà ferrea di essere guidati da Gesùe Maria queste cose hanno un senso.
Le catene di spago o capelli. Cosa sono? sono i nostri piccoli legami e affetti umani - chiaramente in sè non sono cattivi - tutte le volte che un'affetto umano o legame umane ti distoglie da Gesù e lo fa passare al secondo posto e quella catena ci impedisce il volo. Siamo attaccati ai soldi? prima di dire sono distaccato, bisogna dare delle prove, essere attacco alla stime o di cosa pensa il prossimo di me, attaccamento al confessore o al padre spirituale? posso provare a confessare anche le cose più recondite, siamo capaci di confessare le cose più brutte? se io faccio un pensiero brutto, Gesù lo ha visto e di quel pensiero brutto Gesù ne è dispiaciuto. Quando ci passa un pensiero brutto noi chiediamo aiuto a Gesù (dopo avergli chiesto scusa) per esserne liberati? Per umiltà lo confesso, posso dire che non so quanto gli ho dato consenso però lo confesso con umiltà. Le catene più sottili - gli spaghi e capelli - non ci impediscono l'ingresso nel regno della DV ma quelle di ferro e funi ma però ci impediscono di spiccare un bel volo. Possiamo però rimanere attaccati alla terra e tutte le promesse che Gesù fa io non le vivrò anche se ce un capello che mi lega. Le ali della preghiera e del desiderio, e se vedo che non parto c'è qualcosa non va. Prima di dire che siamo libere da tutte le catene grosse possiamo dire di sì ma quelle più piccole stiamo attenti e procuriamo di dargli la morte, cioè non solo portare in confessione sopratutto con chi mi conosce. Spesso non ci si confessa dal parroco perchè ci vergogniamo e proprio perchè mi vergogno ci vado - piccole finezze molto importanti e se non ce la facciamo chiediamo aiuto a Gesù che le sue catene spezzano quelle grosse ma anche quelle piccole.
Ma mentre diceva ciò, io vedevo quasi tutte le genti avvinte da catene, che facevano pietà e pregavo Gesù che toccasse con le sue catene le loro catene, affinché, dal tocco delle sue, restassero tutte frantumate quelle delle creature. (Luisa)
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
16 Novembre 1921 Il peccato è catena che lega l’uomo e Gesù volle essere legato per spezzare le sue catene
Oggi è venerdì (sia quando è stata fatta le meditazione sia quando è stata ascoltata) e chi fa le Ore della Passioni avrà riconosciuto il passo di Gesù incatenato. L'argomento non è di per sè nuovo ma Gesù fa delle considerazioni e ci invita a fare attenzione su alcuni particolari altamente edificanti e formativi per la nostra anima.
“Figlia mia, nel corso della mia Passione tutte le altre pene facevano a gara, ma si davano il cambio ed una dava luogo all’altra, quasi come sentinelle montavano a farmi il peggio, per darsi il vanto che una era stata più brava dell’altra, ma non mi tolsero mai le funi, dacché fui preso fino al monte calvario fui sempre legato, anzi aggiungevano sempre funi e catene per timore che potessi fuggire e per farsi più gioco di Me; ma quanti dolori, confusioni, umiliazioni e cadute mi procurarono queste catene!.." Gesù
Durante la Passione ne ha subite di tutti i colori (spinte, pugni, flagelli, corona di spine, bastoni, calci, ecc...) senza nessuna pietà. Ogni pena si dava il cambio e l'unica cosa che sono rimaste sono state le funi e catene. E perchè?
"..Sappi però che in queste catene c’era gran mistero e grande espiazione: l’uomo, nel cominciare a cadere nel peccato resta legato con le catene del suo stesso peccato e, se è grave sono catene di ferro, se veniale sono catene di funi; onde, fa per camminare nel bene e sente l’inceppo delle catene e resta inceppato nel passo, l’inceppo che sente lo snerva, lo debilita e lo porta a nuove cadute; se opera sente l’inceppo nelle mani e quasi resta come se non avesse mani per fare il bene; le passioni, vedendolo così legato fanno festa e dicono: “E’ nostra la vittoria” e da re qual è, lo rendono schiavo di passioni brutali. Com’è abominevole l’uomo nello stato di colpa! Io per spezzargli le sue catene volli essere legato e non volli mai essere senza catene, per tenere sempre pronte le mie per spezzare le sue e quando i colpi, le spinte mi facevano cadere, Io gli stendevo le mani per snodarlo e renderlo libero di nuovo.” Gesù
Gesù limita il discorso agli aspetti più gravi e seri che coinvolgono un sacco di gente, oltre alle catene del peccato mortale e veniale - attenzione che chi vuol vivere nella DV, con il peccato volontario in senso stretto è evidentissimo che con la decisione IO VOGLIO VIVERE NELLA DV è inclusa che tra il me e il peccato non ci deve nessuna relazione, è chiaro che abbiamo i peccati di debolezza, di ignoranza, di passione, le imperfezioni e anche volontarie ecc..abbiamo il discernimento delle nostre mancanze, le mancanze e le omissioni. Meglio si fanno le confessioni meglio è - confessiamo anche peccati di pensiero perchè Dio l'ha visto. E' chiaro che se non è peccato mortale non è obbligatorio confessarlo perchè ci vuole anche una sana e santa umiltà ed umiliazione.
San Giovanni della Croce diceva che le anime sono come gli uccelli sono chiamate a volare nel cielo, non siamo nè galline (come diceva san Francesco di Sales) o struzzi. Le anime che vivono nella DV possono essere delle belle rondini che non toccano mai terra. Poi ci sono i gabbiani o le aquile. Però San Giovanni della Croce diceva che per legare un'uccellino serve solo un capello perchè è piccolo e gracile, non si tratta di catene di ferro o funi ma si tratta di catene differenti però la nostra prima occupazione deve essere quella di liberarci dalle catene di ferro e di funi.
(DAL TRATTATO DELLA FILOTEA - IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE
La vera e viva devozione, Filotea, esige l’amore di Dio, anzi non è altro che un vero amore di Dio; non un amore genericamente inteso. Infatti l’amore di Dio si chiama grazia in quanto abbellisce l’anima, perché ci rende accetti alla divina Maestà; si chiama carità, in quanto ci dà la forza di agire bene; quando poi è giunto ad un tale livello di perfezione, per cui, non soltanto ci dà la forza di agire bene, ma ci spinge ad operare con cura, spesso e con prontezza, allora si chiama devozione. Gli struzzi non possono volare, le galline svolazzano di rado, goffamente e rasoterra; le aquile, le rondini e i colombi volano spesso, con eleganza e in alto)
Il peccato volontario non ha niente a che vedere con la DV, chi vuole entrare in questo mondo col peccato deve chiudere a costo di qualunque sacrificio. Non ci stanno se o ma. Appena vengono a conoscere con certezza che quella cosa offende Dio la tolgo e se non ce la faccio chiedo aiuto a Dio. Perchè se questa rottura non c'è si resta inceppati. Le passioni trascinano la nostra volontà se noi siamo legati e ci tengono schiavi del male rendendoci brutti.
Parlando di catene, Monfort parlava della Santa Schiavitù dell'amore - ci sono catene del peccato - noi volontariamente ci incateniamo con queste catene, Gesù incatenava Luisa con catene dorate; essere incatenati nell'amore - capiamo perchè Monfort (nel Trattato della Vera Devozione della Madonna) vuole che il segno esteriore sia proprio la catena. Le mani e il passo dice Gesù - la mano sinistra e il piede sinistro incatenati perchè nella Bibbia alla sinistra stanno i cattivi, la sinistra è sempre il luogo che simboleggia il luogo del peccato quindi io non voglio fare mai più cose peccaminose e voglio incatenarmi al cielo (Monfort). Al collo si attacca il giogo dei buoi, dal collo si prende la testa e il busto, dato che voglio essere guidato da Maria mi metto la catena al collo (Monfort); non sottovalutare i simboli esteriori; il diavolo lo vede bene - ma non basta se si commettono poi peccati. Se c'è una ferma risoluzione di operare per il bene e una volontà ferrea di essere guidati da Gesùe Maria queste cose hanno un senso.
Le catene di spago o capelli. Cosa sono? sono i nostri piccoli legami e affetti umani - chiaramente in sè non sono cattivi - tutte le volte che un'affetto umano o legame umane ti distoglie da Gesù e lo fa passare al secondo posto e quella catena ci impedisce il volo. Siamo attaccati ai soldi? prima di dire sono distaccato, bisogna dare delle prove, essere attacco alla stime o di cosa pensa il prossimo di me, attaccamento al confessore o al padre spirituale? posso provare a confessare anche le cose più recondite, siamo capaci di confessare le cose più brutte? se io faccio un pensiero brutto, Gesù lo ha visto e di quel pensiero brutto Gesù ne è dispiaciuto. Quando ci passa un pensiero brutto noi chiediamo aiuto a Gesù (dopo avergli chiesto scusa) per esserne liberati? Per umiltà lo confesso, posso dire che non so quanto gli ho dato consenso però lo confesso con umiltà. Le catene più sottili - gli spaghi e capelli - non ci impediscono l'ingresso nel regno della DV ma quelle di ferro e funi ma però ci impediscono di spiccare un bel volo. Possiamo però rimanere attaccati alla terra e tutte le promesse che Gesù fa io non le vivrò anche se ce un capello che mi lega. Le ali della preghiera e del desiderio, e se vedo che non parto c'è qualcosa non va. Prima di dire che siamo libere da tutte le catene grosse possiamo dire di sì ma quelle più piccole stiamo attenti e procuriamo di dargli la morte, cioè non solo portare in confessione sopratutto con chi mi conosce. Spesso non ci si confessa dal parroco perchè ci vergogniamo e proprio perchè mi vergogno ci vado - piccole finezze molto importanti e se non ce la facciamo chiediamo aiuto a Gesù che le sue catene spezzano quelle grosse ma anche quelle piccole.
Ma mentre diceva ciò, io vedevo quasi tutte le genti avvinte da catene, che facevano pietà e pregavo Gesù che toccasse con le sue catene le loro catene, affinché, dal tocco delle sue, restassero tutte frantumate quelle delle creature. (Luisa)
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 26 dicembre 2019
Il miracolo eternale della Divina Volontà
Splendida lezione di Gesù sulla santità nella Divina Volontà e il suo rapporto con gli altri generi di santità. Essa non è ancora abbastanza conosciuta. Immagini usate da Gesù. La santità nel Divin Volere è la grazia più grande che si possa ricevere, il miracolo più portentoso operato da Gesù. Solo conoscerla è già dono immenso e straordinario. Vivere in essa dà luogo ad un miracolo “eternale e continuato”, sconosciuto da tutti ma conosciuto da Dio, intercorrente nel segreto tra Dio e l’anima, a confronto del quale tutti i miracoli esterni, anche i più prodigiosi, sono solo “ombre di miracoli”. Libro di Cielo, volume 13, 12 Novembre 1921, Mercoledì 28 Agosto 2019
12 Novembre 1921 La santità nel Divin Volere non ha confini, è la santità che più si avvicina al Creatore, avrà il primato su tutte le altre santità e sarà la loro vita
Questo brano è molto semplicemente e candidamente stupendo. E' un'altra pietra miliare nella conoscenza della santità nella Divina Volontà, santità che non è conosciuta ancora.
“Figlia mia, la santità nel mio Volere non è conosciuta ancora, ecco perciò le meraviglie che si fanno, perché quando una cosa è conosciuta,.." Gesù
Bisogna conoscerla bene e comprenderla bene perchè qua stiamo di fronte come Gesù spiega ad un miracolo continuo
“Che miracoli, che miracoli! Non è forse il più gran miracolo il fare la mia Volontà? La mia Volontà è eterna ed è miracolo eternale che non finisce mai, è miracolo di ogni istante che la volontà umana abbia un connesso continuo con la Volontà Divina. Il risorgere i morti, dar vista ai ciechi ed altro, non sono cose eterne, sono soggette a perire, perciò si possono chiamare ombre di miracoli, miracoli fuggitivi paragonati al miracolo grande e permanente di vivere nella mia Volontà. Tu non dar retta a questi miracoli; so Io quando convengono e quando ci vogliono.” Gesù
Gesù dice che il risorgere dai morti sono ombre di miracoli, questa è robetta perchè Lazzaro è morto di nuovo. Ha ricominciato la sua povera vita terrena (Lazzaro) è diventato Vescovo ma poi è morto. Gesù quando parla è il Logos di Dio, quindi Colui che è La Parola sa bene usare le parole, noi facciamo spesso discorsi a vanvera, parliamo in modo inopportuno ecc... ma Gesù no. Gesù dice che grazia più grande non può darci è vero e se dice che questa santità non è conosciuta e perciò si fanno tante meraviglie - era vero allora ed è leggermente un pò meno vero di oggi - in giro si vedono alcuni totali travisamenti della vita nella divina volontà. Per comprendere bene questo mondo bisogna leggere e meditare bene questi scritti capendo l'italiano e dobbiamo penetrare bene lo spirito. Gesù fa subito una premessa:
"..Tutte le santità simboleggiano qualche cosa di cui è sparso il creato: ci sono le santità che simboleggiano i monti, altre gli alberi, altre le piante, il piccolo fiore, le stelle e tante altre similitudini. Tutte queste santità hanno il loro bene limitato ed individuale, hanno il loro principio, come anche la fine, non possono abbracciare tutto e far bene a tutti, come non lo può un albero ed un fiore. Ora, la santità nel mio Volere simboleggerà il sole, il sole è stato e starà sempre e sebbene ebbe un principio nell’illuminare il mondo, essendo lui luce che ebbe origine dalla mia luce eterna, si può dire che non ha principio...." Gesù
Nella Sua Chiesa ci sono tante forme di santità, tutte belle, i Francescani che santità simboleggiano nella Chiesa? i fiori? qualche albero? non lo sappiamo e i domenicani? ecc.. sono tutte cose buone e itinerari belli ma qual'è il limite? che hanno un bene limitato ed individuale. Il don che commenta questa catechesi ha frequentato ambienti specifici antichi e moderni e sono cose più o meno belle ma si coglie sempre in esse (senza offesa per nessuno) questa dimensione limitata. E questo limite diventa una gabbia. Perchè il fiore più bello del mondo (esempio) è bello sì ma si potrebbe dire che senza quel fiore il mondo cesserebbe di essere? Stesso discorso per gli altri elementi. Il mondo diventerebbe più brutto ma non sarebbe la fine del mondo. E se invece togliamo il Sole? La vita cesserebbe di esistere. Nessun processo vitale potrebbe rimanere sulla terra.
".. Il Sole fa bene a tutti, si estende a tutti con la sua luce, non particolareggia con nessuno; con la sua maestà e col suo dominio impera su tutto e dà vita a tutto, anche al più piccolo fiore, ma silenziosamente, senza rumore e quasi inosservato..." Gesù
E questa è la Santità delle santità, le altre sono santità limitate ed individuali. Qua alla fine si arriva alla necessità di dire: che cosa sono queste cose? sono chiacchiere? Invenzioni di Luisa che ha però avuto solo la prima elementare? O c'è qualcosa di vero? Quando si ha la grazia ( "..Qual grazia per te il conoscerla!"..Gesù) solo per star ascoltare questa meditazione è nel numero di coloro che per Grazia di Dio si sono imbattuti in questa catechesi. Già il conoscerela e sapere che esiste una cosa del genere. Poi però bisogna muoversi e scegliersi.
"..Ora, la santità nel mio Volere, simboleggiando il sole, uscirà dal centro della mia santità; sarà un raggio partorito dalla mia santità che non ha principio, sicché queste anime esistevano nella mia santità, esistono ed esisteranno, erano insieme con Me nel bene che facevo, mai uscivano dal raggio in cui le avevo messe fuori alla luce, non partendosi mai dal mio Volere Io mi trastullavo con loro e mi trastullo tuttora... In questa santità Io vedo le mie ombre, le mie immagini sorvolare su tutta la terra, nell’aria, nel Cielo, perciò amo ed amerò il mondo, perché aspetto che la mia santità abbia l’eco sulla terra, che i miei raggi escano fuori alla luce e mi diano gloria completa, restituendomi l’amore, l’onore che gli altri non mi hanno dato. " Gesù
Cioè queste anime hanno fatto tutto con Gesù così come esse nel tempo storico che vivono si portano Gesù con loro e fanno tutto con Lui. "...Io vedo le mie ombre, le mie immagini sorvolare su tutta la terra, nell’aria, nel Cielo.." l'abbiamo visto nelle meditazioni di ieri. La moltiplicazione della vita di Gesù, ogni qualvolta si entra nel Volere di Gesù c'è una moltiplicazione della vita di Gesù
"..Grazia più grande non potrei farti, miracolo più portentoso non potrei operare in te; sii attenta, figlia mia, raggio mio, perché ogniqualvolta tu entri nel mio Volere ed operi, succede come il sole quando batte sui vetri, in essi si formano tanti soli, così tante volte ripeti la mia Vita, la moltiplichi, dai nuova vita al mio amore.” Gesù
Quante ostie ci saranno nei tabernacoli del Mondo adesso? Quante ostie ci sono state nel corso della storia? Gesù consacrato, anche un frammento di essa, Misterium Fideii, ogni ostia è Gesù lo stesso tale e quale che è seduto in Cielo con l'unica differenza che non occupa lo spazio con le membra fisiche ma con gli accidenti del pane fino a quando non sono consumate. Ma è Lui tale e quale. Beato a chi ci crede e guai a chi non ci crede.Come si moltiplica? con un'atto della DV che passa attraverso i suoi sacerdoti. Un'atto nella DV vai a distribuire la vita di Gesù dovunque e Gesù raggiunge, opera e dovunque tutto. Quasi sempre Gesù trova porte chiuse ma l'azione è comunque prodotta e cosa fanno queste anime? Restituiscono l'amore e l'onore che gli altri non danno a Gesù. Succedono due cose: il sole con tutto il bene che fa, non ci pensa nessuno - ma chi ci pensa al beneficio che il sole ci dona? ci pensiamo solo per lamentarci del caldo d'estate, è inosservato ma fa niente. La bellezza di questa santità: non c'è nessun pericolo di superbia e neanche il pericolo di andare a stuzzicare quel sensazionalismo di vedere cose strane o grandi. Appena si sente il Veggente X o il Carismatico Z (si capisca bene, ci sono persone autentiche che fanno un sacco di bene ecc...), non possiamo andare appresso al sensazionale di vedere che in realtà noi non ci crediamo e dobbiamo vedere qualcosa di grosso per crederci. Gesù dice nel Vangelo: se vedete prodigi non ci credete.
Qua si fa un bene immenso e nessuno sa da dove arrivi il bene, il bene prodotto nella DV arriva anche a quelli vissuti nel Medioevo e il tutto passa tra l'anima e Dio. Chi è l'anima che vive nella DV, è quella per la quale gli appoggi umani non esistono più. Ha rinunciato a cercare la terra sotto i piedi e si appoggia in Dio, la sua vita è vissuta in Dio h24. Non c'è un'appoggio (importanza del distacco, del non cercare affetto dalle creature, l'approvazione delle creature, non fare mai le cose davanti ai loro occhi per piacergli o per compiacerli ecc...) questi sono presupposti e invece sono sempre più intensi i rapporti con Dio; all'anima interessa cosa pensa di Dio del suo operato e della sua vita. E all'anima interessa la gloria di Dio e questa anima agisce ed opera nascosta agli occhi di tutti.
Il miracolo eternale della Divina Volontà. Quali sono i miracoli più grandi? Una conversione, san Tommaso d'Aquino dice che la conversione di un peccatore è l'opera più grande della Creazione dell'Universo. Conversione del peccatore o che Gesù scende nell'Eucarestia? Sta a noi vedere se e come e quando incanto ci crediamo o no.
MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
12 Novembre 1921 La santità nel Divin Volere non ha confini, è la santità che più si avvicina al Creatore, avrà il primato su tutte le altre santità e sarà la loro vita
Questo brano è molto semplicemente e candidamente stupendo. E' un'altra pietra miliare nella conoscenza della santità nella Divina Volontà, santità che non è conosciuta ancora.
“Figlia mia, la santità nel mio Volere non è conosciuta ancora, ecco perciò le meraviglie che si fanno, perché quando una cosa è conosciuta,.." Gesù
Bisogna conoscerla bene e comprenderla bene perchè qua stiamo di fronte come Gesù spiega ad un miracolo continuo
“Che miracoli, che miracoli! Non è forse il più gran miracolo il fare la mia Volontà? La mia Volontà è eterna ed è miracolo eternale che non finisce mai, è miracolo di ogni istante che la volontà umana abbia un connesso continuo con la Volontà Divina. Il risorgere i morti, dar vista ai ciechi ed altro, non sono cose eterne, sono soggette a perire, perciò si possono chiamare ombre di miracoli, miracoli fuggitivi paragonati al miracolo grande e permanente di vivere nella mia Volontà. Tu non dar retta a questi miracoli; so Io quando convengono e quando ci vogliono.” Gesù
Gesù dice che il risorgere dai morti sono ombre di miracoli, questa è robetta perchè Lazzaro è morto di nuovo. Ha ricominciato la sua povera vita terrena (Lazzaro) è diventato Vescovo ma poi è morto. Gesù quando parla è il Logos di Dio, quindi Colui che è La Parola sa bene usare le parole, noi facciamo spesso discorsi a vanvera, parliamo in modo inopportuno ecc... ma Gesù no. Gesù dice che grazia più grande non può darci è vero e se dice che questa santità non è conosciuta e perciò si fanno tante meraviglie - era vero allora ed è leggermente un pò meno vero di oggi - in giro si vedono alcuni totali travisamenti della vita nella divina volontà. Per comprendere bene questo mondo bisogna leggere e meditare bene questi scritti capendo l'italiano e dobbiamo penetrare bene lo spirito. Gesù fa subito una premessa:
"..Tutte le santità simboleggiano qualche cosa di cui è sparso il creato: ci sono le santità che simboleggiano i monti, altre gli alberi, altre le piante, il piccolo fiore, le stelle e tante altre similitudini. Tutte queste santità hanno il loro bene limitato ed individuale, hanno il loro principio, come anche la fine, non possono abbracciare tutto e far bene a tutti, come non lo può un albero ed un fiore. Ora, la santità nel mio Volere simboleggerà il sole, il sole è stato e starà sempre e sebbene ebbe un principio nell’illuminare il mondo, essendo lui luce che ebbe origine dalla mia luce eterna, si può dire che non ha principio...." Gesù
Nella Sua Chiesa ci sono tante forme di santità, tutte belle, i Francescani che santità simboleggiano nella Chiesa? i fiori? qualche albero? non lo sappiamo e i domenicani? ecc.. sono tutte cose buone e itinerari belli ma qual'è il limite? che hanno un bene limitato ed individuale. Il don che commenta questa catechesi ha frequentato ambienti specifici antichi e moderni e sono cose più o meno belle ma si coglie sempre in esse (senza offesa per nessuno) questa dimensione limitata. E questo limite diventa una gabbia. Perchè il fiore più bello del mondo (esempio) è bello sì ma si potrebbe dire che senza quel fiore il mondo cesserebbe di essere? Stesso discorso per gli altri elementi. Il mondo diventerebbe più brutto ma non sarebbe la fine del mondo. E se invece togliamo il Sole? La vita cesserebbe di esistere. Nessun processo vitale potrebbe rimanere sulla terra.
".. Il Sole fa bene a tutti, si estende a tutti con la sua luce, non particolareggia con nessuno; con la sua maestà e col suo dominio impera su tutto e dà vita a tutto, anche al più piccolo fiore, ma silenziosamente, senza rumore e quasi inosservato..." Gesù
E questa è la Santità delle santità, le altre sono santità limitate ed individuali. Qua alla fine si arriva alla necessità di dire: che cosa sono queste cose? sono chiacchiere? Invenzioni di Luisa che ha però avuto solo la prima elementare? O c'è qualcosa di vero? Quando si ha la grazia ( "..Qual grazia per te il conoscerla!"..Gesù) solo per star ascoltare questa meditazione è nel numero di coloro che per Grazia di Dio si sono imbattuti in questa catechesi. Già il conoscerela e sapere che esiste una cosa del genere. Poi però bisogna muoversi e scegliersi.
"..Ora, la santità nel mio Volere, simboleggiando il sole, uscirà dal centro della mia santità; sarà un raggio partorito dalla mia santità che non ha principio, sicché queste anime esistevano nella mia santità, esistono ed esisteranno, erano insieme con Me nel bene che facevo, mai uscivano dal raggio in cui le avevo messe fuori alla luce, non partendosi mai dal mio Volere Io mi trastullavo con loro e mi trastullo tuttora... In questa santità Io vedo le mie ombre, le mie immagini sorvolare su tutta la terra, nell’aria, nel Cielo, perciò amo ed amerò il mondo, perché aspetto che la mia santità abbia l’eco sulla terra, che i miei raggi escano fuori alla luce e mi diano gloria completa, restituendomi l’amore, l’onore che gli altri non mi hanno dato. " Gesù
Cioè queste anime hanno fatto tutto con Gesù così come esse nel tempo storico che vivono si portano Gesù con loro e fanno tutto con Lui. "...Io vedo le mie ombre, le mie immagini sorvolare su tutta la terra, nell’aria, nel Cielo.." l'abbiamo visto nelle meditazioni di ieri. La moltiplicazione della vita di Gesù, ogni qualvolta si entra nel Volere di Gesù c'è una moltiplicazione della vita di Gesù
"..Grazia più grande non potrei farti, miracolo più portentoso non potrei operare in te; sii attenta, figlia mia, raggio mio, perché ogniqualvolta tu entri nel mio Volere ed operi, succede come il sole quando batte sui vetri, in essi si formano tanti soli, così tante volte ripeti la mia Vita, la moltiplichi, dai nuova vita al mio amore.” Gesù
Quante ostie ci saranno nei tabernacoli del Mondo adesso? Quante ostie ci sono state nel corso della storia? Gesù consacrato, anche un frammento di essa, Misterium Fideii, ogni ostia è Gesù lo stesso tale e quale che è seduto in Cielo con l'unica differenza che non occupa lo spazio con le membra fisiche ma con gli accidenti del pane fino a quando non sono consumate. Ma è Lui tale e quale. Beato a chi ci crede e guai a chi non ci crede.Come si moltiplica? con un'atto della DV che passa attraverso i suoi sacerdoti. Un'atto nella DV vai a distribuire la vita di Gesù dovunque e Gesù raggiunge, opera e dovunque tutto. Quasi sempre Gesù trova porte chiuse ma l'azione è comunque prodotta e cosa fanno queste anime? Restituiscono l'amore e l'onore che gli altri non danno a Gesù. Succedono due cose: il sole con tutto il bene che fa, non ci pensa nessuno - ma chi ci pensa al beneficio che il sole ci dona? ci pensiamo solo per lamentarci del caldo d'estate, è inosservato ma fa niente. La bellezza di questa santità: non c'è nessun pericolo di superbia e neanche il pericolo di andare a stuzzicare quel sensazionalismo di vedere cose strane o grandi. Appena si sente il Veggente X o il Carismatico Z (si capisca bene, ci sono persone autentiche che fanno un sacco di bene ecc...), non possiamo andare appresso al sensazionale di vedere che in realtà noi non ci crediamo e dobbiamo vedere qualcosa di grosso per crederci. Gesù dice nel Vangelo: se vedete prodigi non ci credete.
Qua si fa un bene immenso e nessuno sa da dove arrivi il bene, il bene prodotto nella DV arriva anche a quelli vissuti nel Medioevo e il tutto passa tra l'anima e Dio. Chi è l'anima che vive nella DV, è quella per la quale gli appoggi umani non esistono più. Ha rinunciato a cercare la terra sotto i piedi e si appoggia in Dio, la sua vita è vissuta in Dio h24. Non c'è un'appoggio (importanza del distacco, del non cercare affetto dalle creature, l'approvazione delle creature, non fare mai le cose davanti ai loro occhi per piacergli o per compiacerli ecc...) questi sono presupposti e invece sono sempre più intensi i rapporti con Dio; all'anima interessa cosa pensa di Dio del suo operato e della sua vita. E all'anima interessa la gloria di Dio e questa anima agisce ed opera nascosta agli occhi di tutti.
Il miracolo eternale della Divina Volontà. Quali sono i miracoli più grandi? Una conversione, san Tommaso d'Aquino dice che la conversione di un peccatore è l'opera più grande della Creazione dell'Universo. Conversione del peccatore o che Gesù scende nell'Eucarestia? Sta a noi vedere se e come e quando incanto ci crediamo o no.
MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 25 dicembre 2019
Operare e riparare nella Divina Volontà
Luisa compie una splendida e importantissima operazione divina e riparatrice nella Divina Volontà, operazione che è fondamentale comprendere e imparare a rifare da parte nostra. Gesù le mostra il suo immenso compiacimento e gli infiniti benefici da essa prodotta. Libro di Cielo, volume 13, 8 Novembre 1921, Martedì 26 Agosto 2019
8 Novembre 1921 Vivere nel Divin Volere significa moltiplicare la Vita di Gesù con tutto il bene che possiede
Nel brano odierno, di non facilissima comprensione, c'è un'aspetto importante. Oggi qua c' un'aspetto particolarissimo nella vita della DV che si può sintetizzare nel compito che ha l'anima che vive nel dv di rifare quello che Gesù ha fatto moltiplicandolo pere riportare a Dio tutta la Creazione e le Creature in condizione di dargli quella Gloria che avrebbero dovuto dargli e che non gli hanno dato. Può sembrare contorto ma così non è.
(Per capire meglio guardarsi il DONO DELLA DIVINA VOLONTA')
Per comprendere quello che Gesù dice bisogna fare alcuni passaggi previ: sono tutte cose che Gesù rivela attraverso questi scritti mettendoli in modo chiara ed esplicita - Gesù spiega che tanti fior di santi che hanno costellato il Cielo di Madre Chiesa non ci erano arrivati e qualcuno si era avvicinato come San Francesco - . Il primo è la Creazione di Adamo, nel progetto di Dio su tutta l'Umanità, la vita di Adamo sarebbe dovuta essere stata la vita di ogni essere umano cioè l'Eden terrestre; una condizione straordinaria di Grazia soprannaturale e preternaturale più un surplus che è quello che Gesù ci manifesta; cosa vuol dire compiere un'atto nella DV? Vuol dire ridare a Dio quella stessa gloria che Lui ha manifestato e dato creando. L'uomo è il capolavoro della dv, tu che leggi sei un prodigio della DV in tutto il tuo essere. Non parliamo poi della nostra anima. Quando la Divinità esce fuori di sè, fa uscire da sè la sua Gloria. La Creatura intelligente cioè noi essere umani da sè stessa non può restituire (anche se fosse rimasta innocente e perfettissima)a Dio il ricambio di gloria e di gratitudine perchè è un'ente limitato e finito. E quindi che cosa aveva fatto Dio? Gli aveva dato in dote la sua stessa volontà divina e - oltre ad essere principio fonte di felicità infinita - era anche il principio costituivo dei suoi atti e quindi anche un'atto incosciente di Adamo erano atti divini che davano a Dio la Gloria che gli era dovuta e Adamo vedeva nel minimo ente creato il TI AMO di Dio. Che succede? questa cosa si spezza col peccato originale e non soltanto c'è stata la perdita dei doni preternaturali e rimane danneggiato nella persona e perde il dono della divina volontà e quindi tutte le generazioni dopo Adamo iniziano a compiere atti meramente umani, limitati e con tutti i difetti. Tutte le generazioni dopo Adamo sono poveri umani, anche i più bravi, sono imperfetti.
Allora che succede? Immaginiamo una persona vissuta 3500 anni fa in Egitto, quell'anima è una manifestazione della Gloria divina così come quel corpo e vita umana, ma quella vita umana ha reso a Dio la Gloria che gli è dovuta? No, non sapeva nulla. E quindi succede che c'è una vita umana che non restituisce a Dio come è dovuto la gloria che gli è dovuta. Arrivano poi Gesù e la Madonna sulla Terra e, avendo il dono della DIVINA VOLONTA', riparano e redimono l'Umanità Intera e che cosa fanno? si prendono l'incarico - nella DV che è eterna - di rifare gli atti di quell'egiziano (che è soltanto una tra le tante miliardi di vite) prendendola come propria e sostituendosi spiritualmente a lui nella DV dando poi a Dio quella Gloria che gli è dovuta. Quest'operazione, per prima cosa dobbiamo imparare noi a trarre vantaggio da ciò e quindi rifare gli atti passati nella DV e farne nel presente il più possibile e come seconda cosa siamo anche partecipi anche di questo ufficio che Gesù e Maria hanno svolto. Anche noi dobbiamo entrare in questo processo di divinizzazione e riparazione di tutto il creato e rifare ciò che ha fatto Luisa
“Vita mia, entro nel tuo Volere per potermi distendere in tutti ed a tutto, dal primo all’ultimo pensiero, dalla prima all’ultima parola, dalla prima all’ultima azione e passo che si son fatti, si fanno e si faranno, voglio suggellare tutto col tuo Volere affinché Tu riceva da tutto la gloria della tua santità, del tuo amore, della tua potenza e tutto ciò che è umano resti coperto, nascosto, improntato dal tuo Volere, affinché nulla, nulla resti d’umano in cui Tu non riceva gloria Divina.” Luisa
La DV contiene tutto, ecco perchè è una cosa talmente grande che dovremmo meravigliarci di stupore e dovremmo santamente restare ammutoliti. Tutte le azioni sono in atto nella DV, quindi mi distendo su tutti e poi voglio suggellare tutto con il tuo volere perchè in ogni pensiero, azione ecc... perchè Gesù riceva da tutto la Gloria e Potenza e tutto ciò che è umano resti nascosto. Non coinvolge solo quelli che sono fuori dalla Chiesa ma coinvolge anche i Santi, anche i grandissimi Santi - avendo Adamo perso il dono della Divina Volontà - con la Redenzione abbiamo ricevuto il Perdono dei nostri peccati e la Grazia per vivere una vita conforme alla Volontà di Dio (primo Passo), ma il dono della Divina Volontà non è ancora stato restituito al genere umano. I Santi che sono vissuti primi e quelli attuali che non vivono nella dv ricevono un beneficio.
Ora, mentre facevo ciò ed altro, il mio dolce Gesù è venuto tutto festante, accompagnato da innumerevoli beati e ha detto: “Tutta la Creazione mi dice: Gloria mia, gloria mia.”
Questo è il fondamento di tutti i giri che si fanno, una vita matura nella dv, queste operazioni che sembrano complicate diventano sempre più spontaneo, dovunque uno si gira in ogni istante - parlare, scrivere o leggere è un miracolo della dv, leggo perchè ho una vista e il cervello fa la parte sua elaborando gli stimoli visibili. E' un prodigio e in sè sono perfezioni della dv che ci circondano dovunque, mettere un ti amo nella dv vuol dire dare un ringraziamento nella dv. Vale quando vediamo il sole, quando vediamo il cielo , ecc.... Dio vuole che tutta la creazione, noi siamo "sacerdoti" - in quanto battezzati abbiamo il sacerdozio comune - il fiore non sa di essere bello. Chi dà il Signore la gloria per quel fiore? Io sono libero ma sarei obbligato a ringraziare e a dare gloria al Signore per quel fiore.
E tutti i santi hanno risposto: “Ecco, o Signore, che Ti diamo di tutto gloria divina.” Si sentiva un eco da tutte le parti che diceva: “Di tutto Ti diamo amore e gloria divina.” E Gesù ha soggiunto: “Beata tu sei e tutte le generazioni ti chiameranno beata. Il mio braccio farà opere di potenza in te; sarai il riverbero divino, che riempiendo tutta la terra mi farà riscuotere da tutte le generazioni quella gloria che loro mi negano.”
Gesù prende una parte del Magnificat e la applica a Luisa. Questo è un gesto tipico nella dv e più si moltiplicano queste operazioni più la vita nella dv si radica in me e cresce e cresce ecc... e crescendo tutta la mia persona si divinizza e nella nostra vita aumenta la Luce ecc.... e arrivano gli effetti (ci arrivano al riverbero degli effetti ......come al mare stare attenti ai riverberi del sole che ci abbronzano). Quest'operazione di sostituirsi a tutti per ridare a Dio quella Gloria che gli è dovuta, questa è un'operazione fondamentale e deve diventare ordinaria e quando vediamo qualcosa che non funziona occorre non soltanto compiere atti di riparazione ma farli nella dv perchè il beneficio di queste riparazioni abbiano effetti benefici dovunque. Essere santi vuol dire fare tutto per la Gloria di Dio e per la salvezza delle anime.
Io son rimasta confusa, annientata nel sentire ciò e non volevo scrivere e Lui, carezzandomi, mi ha detto: “No, no, lo farai, lo voglio Io, ciò che ho detto servirà per onore della mia Volontà, ho voluto Io stesso rendere l’omaggio giusto che si conviene alla santità nel mio Volere, anzi ho detto nulla a confronto di quello che potrei dire.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
8 Novembre 1921 Vivere nel Divin Volere significa moltiplicare la Vita di Gesù con tutto il bene che possiede
Nel brano odierno, di non facilissima comprensione, c'è un'aspetto importante. Oggi qua c' un'aspetto particolarissimo nella vita della DV che si può sintetizzare nel compito che ha l'anima che vive nel dv di rifare quello che Gesù ha fatto moltiplicandolo pere riportare a Dio tutta la Creazione e le Creature in condizione di dargli quella Gloria che avrebbero dovuto dargli e che non gli hanno dato. Può sembrare contorto ma così non è.
(Per capire meglio guardarsi il DONO DELLA DIVINA VOLONTA')
Per comprendere quello che Gesù dice bisogna fare alcuni passaggi previ: sono tutte cose che Gesù rivela attraverso questi scritti mettendoli in modo chiara ed esplicita - Gesù spiega che tanti fior di santi che hanno costellato il Cielo di Madre Chiesa non ci erano arrivati e qualcuno si era avvicinato come San Francesco - . Il primo è la Creazione di Adamo, nel progetto di Dio su tutta l'Umanità, la vita di Adamo sarebbe dovuta essere stata la vita di ogni essere umano cioè l'Eden terrestre; una condizione straordinaria di Grazia soprannaturale e preternaturale più un surplus che è quello che Gesù ci manifesta; cosa vuol dire compiere un'atto nella DV? Vuol dire ridare a Dio quella stessa gloria che Lui ha manifestato e dato creando. L'uomo è il capolavoro della dv, tu che leggi sei un prodigio della DV in tutto il tuo essere. Non parliamo poi della nostra anima. Quando la Divinità esce fuori di sè, fa uscire da sè la sua Gloria. La Creatura intelligente cioè noi essere umani da sè stessa non può restituire (anche se fosse rimasta innocente e perfettissima)a Dio il ricambio di gloria e di gratitudine perchè è un'ente limitato e finito. E quindi che cosa aveva fatto Dio? Gli aveva dato in dote la sua stessa volontà divina e - oltre ad essere principio fonte di felicità infinita - era anche il principio costituivo dei suoi atti e quindi anche un'atto incosciente di Adamo erano atti divini che davano a Dio la Gloria che gli era dovuta e Adamo vedeva nel minimo ente creato il TI AMO di Dio. Che succede? questa cosa si spezza col peccato originale e non soltanto c'è stata la perdita dei doni preternaturali e rimane danneggiato nella persona e perde il dono della divina volontà e quindi tutte le generazioni dopo Adamo iniziano a compiere atti meramente umani, limitati e con tutti i difetti. Tutte le generazioni dopo Adamo sono poveri umani, anche i più bravi, sono imperfetti.
Allora che succede? Immaginiamo una persona vissuta 3500 anni fa in Egitto, quell'anima è una manifestazione della Gloria divina così come quel corpo e vita umana, ma quella vita umana ha reso a Dio la Gloria che gli è dovuta? No, non sapeva nulla. E quindi succede che c'è una vita umana che non restituisce a Dio come è dovuto la gloria che gli è dovuta. Arrivano poi Gesù e la Madonna sulla Terra e, avendo il dono della DIVINA VOLONTA', riparano e redimono l'Umanità Intera e che cosa fanno? si prendono l'incarico - nella DV che è eterna - di rifare gli atti di quell'egiziano (che è soltanto una tra le tante miliardi di vite) prendendola come propria e sostituendosi spiritualmente a lui nella DV dando poi a Dio quella Gloria che gli è dovuta. Quest'operazione, per prima cosa dobbiamo imparare noi a trarre vantaggio da ciò e quindi rifare gli atti passati nella DV e farne nel presente il più possibile e come seconda cosa siamo anche partecipi anche di questo ufficio che Gesù e Maria hanno svolto. Anche noi dobbiamo entrare in questo processo di divinizzazione e riparazione di tutto il creato e rifare ciò che ha fatto Luisa
“Vita mia, entro nel tuo Volere per potermi distendere in tutti ed a tutto, dal primo all’ultimo pensiero, dalla prima all’ultima parola, dalla prima all’ultima azione e passo che si son fatti, si fanno e si faranno, voglio suggellare tutto col tuo Volere affinché Tu riceva da tutto la gloria della tua santità, del tuo amore, della tua potenza e tutto ciò che è umano resti coperto, nascosto, improntato dal tuo Volere, affinché nulla, nulla resti d’umano in cui Tu non riceva gloria Divina.” Luisa
La DV contiene tutto, ecco perchè è una cosa talmente grande che dovremmo meravigliarci di stupore e dovremmo santamente restare ammutoliti. Tutte le azioni sono in atto nella DV, quindi mi distendo su tutti e poi voglio suggellare tutto con il tuo volere perchè in ogni pensiero, azione ecc... perchè Gesù riceva da tutto la Gloria e Potenza e tutto ciò che è umano resti nascosto. Non coinvolge solo quelli che sono fuori dalla Chiesa ma coinvolge anche i Santi, anche i grandissimi Santi - avendo Adamo perso il dono della Divina Volontà - con la Redenzione abbiamo ricevuto il Perdono dei nostri peccati e la Grazia per vivere una vita conforme alla Volontà di Dio (primo Passo), ma il dono della Divina Volontà non è ancora stato restituito al genere umano. I Santi che sono vissuti primi e quelli attuali che non vivono nella dv ricevono un beneficio.
Ora, mentre facevo ciò ed altro, il mio dolce Gesù è venuto tutto festante, accompagnato da innumerevoli beati e ha detto: “Tutta la Creazione mi dice: Gloria mia, gloria mia.”
Questo è il fondamento di tutti i giri che si fanno, una vita matura nella dv, queste operazioni che sembrano complicate diventano sempre più spontaneo, dovunque uno si gira in ogni istante - parlare, scrivere o leggere è un miracolo della dv, leggo perchè ho una vista e il cervello fa la parte sua elaborando gli stimoli visibili. E' un prodigio e in sè sono perfezioni della dv che ci circondano dovunque, mettere un ti amo nella dv vuol dire dare un ringraziamento nella dv. Vale quando vediamo il sole, quando vediamo il cielo , ecc.... Dio vuole che tutta la creazione, noi siamo "sacerdoti" - in quanto battezzati abbiamo il sacerdozio comune - il fiore non sa di essere bello. Chi dà il Signore la gloria per quel fiore? Io sono libero ma sarei obbligato a ringraziare e a dare gloria al Signore per quel fiore.
E tutti i santi hanno risposto: “Ecco, o Signore, che Ti diamo di tutto gloria divina.” Si sentiva un eco da tutte le parti che diceva: “Di tutto Ti diamo amore e gloria divina.” E Gesù ha soggiunto: “Beata tu sei e tutte le generazioni ti chiameranno beata. Il mio braccio farà opere di potenza in te; sarai il riverbero divino, che riempiendo tutta la terra mi farà riscuotere da tutte le generazioni quella gloria che loro mi negano.”
Gesù prende una parte del Magnificat e la applica a Luisa. Questo è un gesto tipico nella dv e più si moltiplicano queste operazioni più la vita nella dv si radica in me e cresce e cresce ecc... e crescendo tutta la mia persona si divinizza e nella nostra vita aumenta la Luce ecc.... e arrivano gli effetti (ci arrivano al riverbero degli effetti ......come al mare stare attenti ai riverberi del sole che ci abbronzano). Quest'operazione di sostituirsi a tutti per ridare a Dio quella Gloria che gli è dovuta, questa è un'operazione fondamentale e deve diventare ordinaria e quando vediamo qualcosa che non funziona occorre non soltanto compiere atti di riparazione ma farli nella dv perchè il beneficio di queste riparazioni abbiano effetti benefici dovunque. Essere santi vuol dire fare tutto per la Gloria di Dio e per la salvezza delle anime.
Io son rimasta confusa, annientata nel sentire ciò e non volevo scrivere e Lui, carezzandomi, mi ha detto: “No, no, lo farai, lo voglio Io, ciò che ho detto servirà per onore della mia Volontà, ho voluto Io stesso rendere l’omaggio giusto che si conviene alla santità nel mio Volere, anzi ho detto nulla a confronto di quello che potrei dire.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 22 dicembre 2019
Rapporti intimi e interpersonali con Gesù
Gesù spiega a Luisa come abbia creato l’uomo e quanto grandi siano i doni e soprattutto l’amore di cui lo ha dotato. L’uomo può scoprire e comprendere tutto questo solo nella misura in cui instaura, liberamente, un rapporto interpersonale profondo e intimo con Gesù. Tra Lui e l’uomo intercorrono fili elettrici, che vengono spezzati ogni volta che si dà vita alla propria volontà umana uscendo da quella Divina. Libro di Cielo, volume 13, 4 Novembre 1921, Lunedì 26 Agosto 2019
4 Novembre 1921 La santità nella creatura deve essere fra lei e Gesù, Lui a dare la sua Vita e, come fido compagno, a comunicarle la sua santità e lei come fida ed inseparabile compagna a riceverla
Punto fondamentale che dev'essere assolutamente sempre meglio digerito: ossia questa interpersonalità tra l'anima e Gesù e - il don ritiene - tra l'anima e la Madonna (che tanto è la stessa cosa); uno dei capisaldi fondamentali della vita nella dv che è vita di relazione personale con Gesù vissuta nell'orizzonte comune di noi mortali e viatori della fede. Non significa chiudere (specifichiamo per evitare malsani erronei ragionamenti) nessun tipo di mediazione ecclesiale e nè la mediazione Sacramentale e neanche la mediazione comunitaria della fede, la mediazione del Magistero. Non è estromesso, è presupposto ma stante questa dimensione di questa vita ecclesiale - durante la santa Messa la si vive attraverso varie forme di mediazione, tipo del sacerdote. Nella Santa Messa è presente una porzione del Popolo di Dio ecc... però dentro questo orizzonte - la mediazione può essere un'aiuto o un limite - vivere la messa (ci sono vari livelli; c'è chi vive la Messa come se fosse uno spettatore poco interattivo, sta lì sente e guarda e basta e non partecipa rispondendo o non segue i gesti del corpo ecc... - già entrare nella Messa attraverso la mediazione dei gesti liturgici ecc.. è una grande cosa. Ma anche questo non basta per vivere una grande Santa Messa perchè poi c'è l'orizzonte personale - io devo cercare il mio rapporto con Dio. Io so cosa sta succedendo sull'altare - c'è la ripresentazione sacramentale del Sacrificio - e durante la consacrazione che rapporto ho con Gesù? Semplicemente ascolto con la testa per aria o intessi sentimenti, effetti, effusioni, lacrime ecc..ma c'è o non c'è? La Santa Comunione non è una cosa che si fa in automatico (come il resto) ma che comunione è una cosa fatta in automatico? Come ti sei preparato? Che tipo di rapporto ho con Gesù? Ti sei raccolto? e dopo la Comunione che faccio? Ringrazio? Ci parlo?
Capiamo quanto è importante questo. La DV ti pone Gesù cuore a cuore e anche se non sono cosciente Gesù ha osservato quello che ho fatto durante la Messa (ma anche dopo e prima), non è la stessa cosa osservare certe cose o altre cose. In alcuni scritti di Luisa, Gesù si lamenta dei Sacramenti mal celebrati e vissuti che servono più ad offenderlo che a dargli lode. Eccettuata la validità del sacramento e se uno non sta fuori dalla grazia di Dio, la fruttuosità sono quasi nulli se uno non fa qualcosa. Chi va Messa solo per fare un favore al Padre Eterno e stà lì fermo come un palo vicino alla porta della Chiesa guardando e arrivando tardi e scappa subito dopo; quali frutti potrà avere la Comunione? Per la maggioranza delle anime, Gesù rimane un'illustre sconosciuto e anche tra i fedeli cattolici. Questa interpersonalità è un caposaldo della dv.
“Figlia mia, è la creatura che cerca il seno del suo Creatore per riposarsi nelle sue braccia. E’ tuo dovere venire nelle braccia del tuo Creatore e riposarti in quel seno donde uscisti, perché tu devi sapere che tra la creatura ed il Creatore passano tanti fili elettrici di comunicazione e di unione, che la rendono quasi inseparabile da Me purché non si sia sottratta al mio Volere, perché sottraendosi non si fa altro che rompere i fili di comunicazione, spezzare l’unione; la Vita del Creatore, più che elettricità, scorre nella creatura ed essa scorre in Me, la mia Vita è sparsa nella creatura; nel crearla concatenai la mia sapienza alla sua intelligenza, affinché non fosse altro che il riverbero della mia e se l’uomo giunge a tanto con la sua scienza che dà dell’incredibile, è il riflesso della mia che riflette nella sua; se il suo occhio è animato da una luce, non è altro che il riflesso della mia luce eterna che riflette nel suo..." Gesù
Gesù parla dei fili elettrici e tutti quanti noi capiamo abbastanza bene. I fili elettrici collegano le lampadine della nostra casa al contatore che è collegato al gestore, è chiaro che se i fili li stacco la lampadine non si accendono più. E come si staccano i fili? sottraendosi al suo volere - con il peccato.
(Luisa) Mi sentivo tutta immedesimata col mio dolce Gesù e nel venire mi sono slanciata nelle sue braccia, abbandonandomi tutta in Lui come al mio centro. Sentivo una forza irresistibile di stare nelle sue braccia ed il mio dolce Gesù mi ha detto:
Chi è stato innamorato restando senza partner dopo un pò di tempo ci si corre incontro al rivedersi. Noi non avremo la grazia di slancarci concretamente tra le braccia di Gesù, ma se fosse a 4 metri di distanza, lo abbreceresti con tutte le tue forze? E la stessa cosa vale per le anime devote a Maria Santissima. Certo che realmente non lo posso fare ma con la mia volontà posso fare tutto. (Vedi catechesi precedente)
Questo gesto è espressione dell'amore del cuore che sgorga da un rapporto personale con Lui. Come posso non fare la sua Volontà (di Gesù) se lo amo? Chi ama Gesù ossserva la Parola di Gesù, l'amore non è una chiacchiera o una teoria. La vita nella dv è uno strumento di adempimento il più perfetto possibile del primo comandamento di cui molti se ne sono dimenticati. Si parla molto dell'amore del prossimo, ok, non posso dire il Dio che non vedo se non amo il fratello che vedo.L'amore non si riduce a forme di filantropia, umana pietà ecc... sono cose gradite al Cielo; il secondo comandamento è vissuto in maniera migliore quando amo Dio.
"..Tra le Divine Persone non avevamo bisogno di parlarci per intenderci, nella Creazione volli usare la parola e dissi Fiat e le cose furono fatte, ma a questo Fiat legavo e davo il potere che le creature avessero la parola per intendersi, sicché anche le voci umane sono legate come filo elettrico alla mia prima parola, da cui tutte le altre discendono; e mentre creai l’uomo lo alitai col mio fiato, infondendogli la vita, ma in questa vita che gli infusi misi tutta la mia Vita a seconda che la capacità umana poteva contenere, ma tutto vi misi, non ci fu cosa mia di cui non lo resi partecipe. Vedi, anche il suo fiato è il riflesso del mio alito, con cui gli do vita continua ed il suo riflette nel mio, che sento continuamente in Me. Vedi dunque quanti rapporti ci sono tra Me e la creatura, perciò l’amo assai, perché la guardo come parto mio ed esclusivamente mio. E poi, come nobilitai la volontà dell’uomo? La concatenai con la mia, dandole tutte le mie prerogative, la feci libera come la mia e se al corpo avevo dato due piccole luci, limitate, circoscritte, che partivano dalla mia luce eterna, feci la volontà umana tutt’occhio, sicché per quanti atti forma la volontà umana, tant’occhi può dire che possiede, lei guarda a destra e sinistra, dietro, davanti e se la vita umana non è animata da questa Volontà, non farà nulla di bene, Io nel crearla le dissi: Tu sarai la mia sorella sulla terra, il mio Volere dal Cielo animerà il tuo, saremo in continui riflessi e ciò che farò Io, farai tu, Io per natura e tu per grazia dei miei continui riflessi; ti seguirò come ombra, non ti lascerò giammai.." Gesù
Gesù ci ha infuso la sua stessa vita, Gesù lo ha detto per tutti. E' vero che certe creature si riducono malamente a causa della volontà umana peccaminosa ma di per sè queste cose valgono per ogni anima, ed è chiaro che se io le interiorizzo, come posso trattare il male il prossimo che come me è oggetto di tanto amore e rapporti bellissimi? Il primo comandamento ben vissuto evidentemente comporta un'impennata anche nell'osservanza del secondo comandamento anche perchè due persone che si amano si scambiano gli stili, io imito la persona amata. Lo stile di Gesù e di Maria, e quando Li si amano realmente e quindi cerco di imitarli. Cosa farebbe Gesù/la Madonna al mio posto? la coscienza subito mi avverte se sto facendo qualche cosa che loro due non farebbero, che esce dal loro modo di fare. Il segreto per la crescita nella dv è tenere questi fili elettrici sempre allacciati, non solo avere sempre la grazia ma avere un intimo rapporto con intimo con Gesù e Maria - fai tutte le preghiere anche le Ore della Passione. Oltre agli atti nella dv che sono piccoli sms ma c'è un momento in cui si sta insieme e insieme dobbiamo stare. Anche se ti sembra di non sentire nulla. I sogni non sono mai un peccato, per cui se ci viene qualche desiderio di grandi cose sante piccolo processo: questo è un sogno (su Gesù e Maria, basta offrirli come sogni) e chissà. Nella dv sono promesse grazie portentose e prodigi inauditi ma bisogna stare nell'orizzonte della fede coltivando un rapporto intimo con loro e la vita nella dv diventerà una cosa più semplice. Non lasciamo i nostri rapporti sacramenti guidati solo dalle mediazioni varie perchè rimarremo imperfetti. Il segreto è il rapporto intimo e personale con Gesù e Maria.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
4 Novembre 1921 La santità nella creatura deve essere fra lei e Gesù, Lui a dare la sua Vita e, come fido compagno, a comunicarle la sua santità e lei come fida ed inseparabile compagna a riceverla
Punto fondamentale che dev'essere assolutamente sempre meglio digerito: ossia questa interpersonalità tra l'anima e Gesù e - il don ritiene - tra l'anima e la Madonna (che tanto è la stessa cosa); uno dei capisaldi fondamentali della vita nella dv che è vita di relazione personale con Gesù vissuta nell'orizzonte comune di noi mortali e viatori della fede. Non significa chiudere (specifichiamo per evitare malsani erronei ragionamenti) nessun tipo di mediazione ecclesiale e nè la mediazione Sacramentale e neanche la mediazione comunitaria della fede, la mediazione del Magistero. Non è estromesso, è presupposto ma stante questa dimensione di questa vita ecclesiale - durante la santa Messa la si vive attraverso varie forme di mediazione, tipo del sacerdote. Nella Santa Messa è presente una porzione del Popolo di Dio ecc... però dentro questo orizzonte - la mediazione può essere un'aiuto o un limite - vivere la messa (ci sono vari livelli; c'è chi vive la Messa come se fosse uno spettatore poco interattivo, sta lì sente e guarda e basta e non partecipa rispondendo o non segue i gesti del corpo ecc... - già entrare nella Messa attraverso la mediazione dei gesti liturgici ecc.. è una grande cosa. Ma anche questo non basta per vivere una grande Santa Messa perchè poi c'è l'orizzonte personale - io devo cercare il mio rapporto con Dio. Io so cosa sta succedendo sull'altare - c'è la ripresentazione sacramentale del Sacrificio - e durante la consacrazione che rapporto ho con Gesù? Semplicemente ascolto con la testa per aria o intessi sentimenti, effetti, effusioni, lacrime ecc..ma c'è o non c'è? La Santa Comunione non è una cosa che si fa in automatico (come il resto) ma che comunione è una cosa fatta in automatico? Come ti sei preparato? Che tipo di rapporto ho con Gesù? Ti sei raccolto? e dopo la Comunione che faccio? Ringrazio? Ci parlo?
Capiamo quanto è importante questo. La DV ti pone Gesù cuore a cuore e anche se non sono cosciente Gesù ha osservato quello che ho fatto durante la Messa (ma anche dopo e prima), non è la stessa cosa osservare certe cose o altre cose. In alcuni scritti di Luisa, Gesù si lamenta dei Sacramenti mal celebrati e vissuti che servono più ad offenderlo che a dargli lode. Eccettuata la validità del sacramento e se uno non sta fuori dalla grazia di Dio, la fruttuosità sono quasi nulli se uno non fa qualcosa. Chi va Messa solo per fare un favore al Padre Eterno e stà lì fermo come un palo vicino alla porta della Chiesa guardando e arrivando tardi e scappa subito dopo; quali frutti potrà avere la Comunione? Per la maggioranza delle anime, Gesù rimane un'illustre sconosciuto e anche tra i fedeli cattolici. Questa interpersonalità è un caposaldo della dv.
“Figlia mia, è la creatura che cerca il seno del suo Creatore per riposarsi nelle sue braccia. E’ tuo dovere venire nelle braccia del tuo Creatore e riposarti in quel seno donde uscisti, perché tu devi sapere che tra la creatura ed il Creatore passano tanti fili elettrici di comunicazione e di unione, che la rendono quasi inseparabile da Me purché non si sia sottratta al mio Volere, perché sottraendosi non si fa altro che rompere i fili di comunicazione, spezzare l’unione; la Vita del Creatore, più che elettricità, scorre nella creatura ed essa scorre in Me, la mia Vita è sparsa nella creatura; nel crearla concatenai la mia sapienza alla sua intelligenza, affinché non fosse altro che il riverbero della mia e se l’uomo giunge a tanto con la sua scienza che dà dell’incredibile, è il riflesso della mia che riflette nella sua; se il suo occhio è animato da una luce, non è altro che il riflesso della mia luce eterna che riflette nel suo..." Gesù
Gesù parla dei fili elettrici e tutti quanti noi capiamo abbastanza bene. I fili elettrici collegano le lampadine della nostra casa al contatore che è collegato al gestore, è chiaro che se i fili li stacco la lampadine non si accendono più. E come si staccano i fili? sottraendosi al suo volere - con il peccato.
(Luisa) Mi sentivo tutta immedesimata col mio dolce Gesù e nel venire mi sono slanciata nelle sue braccia, abbandonandomi tutta in Lui come al mio centro. Sentivo una forza irresistibile di stare nelle sue braccia ed il mio dolce Gesù mi ha detto:
Chi è stato innamorato restando senza partner dopo un pò di tempo ci si corre incontro al rivedersi. Noi non avremo la grazia di slancarci concretamente tra le braccia di Gesù, ma se fosse a 4 metri di distanza, lo abbreceresti con tutte le tue forze? E la stessa cosa vale per le anime devote a Maria Santissima. Certo che realmente non lo posso fare ma con la mia volontà posso fare tutto. (Vedi catechesi precedente)
Questo gesto è espressione dell'amore del cuore che sgorga da un rapporto personale con Lui. Come posso non fare la sua Volontà (di Gesù) se lo amo? Chi ama Gesù ossserva la Parola di Gesù, l'amore non è una chiacchiera o una teoria. La vita nella dv è uno strumento di adempimento il più perfetto possibile del primo comandamento di cui molti se ne sono dimenticati. Si parla molto dell'amore del prossimo, ok, non posso dire il Dio che non vedo se non amo il fratello che vedo.L'amore non si riduce a forme di filantropia, umana pietà ecc... sono cose gradite al Cielo; il secondo comandamento è vissuto in maniera migliore quando amo Dio.
"..Tra le Divine Persone non avevamo bisogno di parlarci per intenderci, nella Creazione volli usare la parola e dissi Fiat e le cose furono fatte, ma a questo Fiat legavo e davo il potere che le creature avessero la parola per intendersi, sicché anche le voci umane sono legate come filo elettrico alla mia prima parola, da cui tutte le altre discendono; e mentre creai l’uomo lo alitai col mio fiato, infondendogli la vita, ma in questa vita che gli infusi misi tutta la mia Vita a seconda che la capacità umana poteva contenere, ma tutto vi misi, non ci fu cosa mia di cui non lo resi partecipe. Vedi, anche il suo fiato è il riflesso del mio alito, con cui gli do vita continua ed il suo riflette nel mio, che sento continuamente in Me. Vedi dunque quanti rapporti ci sono tra Me e la creatura, perciò l’amo assai, perché la guardo come parto mio ed esclusivamente mio. E poi, come nobilitai la volontà dell’uomo? La concatenai con la mia, dandole tutte le mie prerogative, la feci libera come la mia e se al corpo avevo dato due piccole luci, limitate, circoscritte, che partivano dalla mia luce eterna, feci la volontà umana tutt’occhio, sicché per quanti atti forma la volontà umana, tant’occhi può dire che possiede, lei guarda a destra e sinistra, dietro, davanti e se la vita umana non è animata da questa Volontà, non farà nulla di bene, Io nel crearla le dissi: Tu sarai la mia sorella sulla terra, il mio Volere dal Cielo animerà il tuo, saremo in continui riflessi e ciò che farò Io, farai tu, Io per natura e tu per grazia dei miei continui riflessi; ti seguirò come ombra, non ti lascerò giammai.." Gesù
Gesù ci ha infuso la sua stessa vita, Gesù lo ha detto per tutti. E' vero che certe creature si riducono malamente a causa della volontà umana peccaminosa ma di per sè queste cose valgono per ogni anima, ed è chiaro che se io le interiorizzo, come posso trattare il male il prossimo che come me è oggetto di tanto amore e rapporti bellissimi? Il primo comandamento ben vissuto evidentemente comporta un'impennata anche nell'osservanza del secondo comandamento anche perchè due persone che si amano si scambiano gli stili, io imito la persona amata. Lo stile di Gesù e di Maria, e quando Li si amano realmente e quindi cerco di imitarli. Cosa farebbe Gesù/la Madonna al mio posto? la coscienza subito mi avverte se sto facendo qualche cosa che loro due non farebbero, che esce dal loro modo di fare. Il segreto per la crescita nella dv è tenere questi fili elettrici sempre allacciati, non solo avere sempre la grazia ma avere un intimo rapporto con intimo con Gesù e Maria - fai tutte le preghiere anche le Ore della Passione. Oltre agli atti nella dv che sono piccoli sms ma c'è un momento in cui si sta insieme e insieme dobbiamo stare. Anche se ti sembra di non sentire nulla. I sogni non sono mai un peccato, per cui se ci viene qualche desiderio di grandi cose sante piccolo processo: questo è un sogno (su Gesù e Maria, basta offrirli come sogni) e chissà. Nella dv sono promesse grazie portentose e prodigi inauditi ma bisogna stare nell'orizzonte della fede coltivando un rapporto intimo con loro e la vita nella dv diventerà una cosa più semplice. Non lasciamo i nostri rapporti sacramenti guidati solo dalle mediazioni varie perchè rimarremo imperfetti. Il segreto è il rapporto intimo e personale con Gesù e Maria.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 21 dicembre 2019
Colei che è pietà, tenerezza e compassione
Gesù rivela come, nel creare l’anima della purissima Regina, creò contestualmente il perdono, la misericordia e la riconciliazione con Dio e ciò fece sì che il suo Materno cuore è tutto pietà, tenerezza e compassione per ogni creatura. Gesù le diede in affidamento, perché le portasse alla salvezza, tutte le anime. Mirabili e divini fenomeni che accadevano quando Gesù succhiava il latte della Divina Maria (Volume 35, 14 Febbraio 1938). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 24 Agosto 2019
14 Febbraio 1938 Fiat!!! Gli atti di chi vive nella Divina Volontà, si stendono su tutti e si fanno narratori dell’Ente Supremo. Dio, nel creare la Vergine, creò il perdono
In questi ultimi volumi che sono il compimento, le guglie di questa cattedrale della DV che è l'edificio costruito da Gesù in questa lunga scia di Celesti Volumi, ci sono qua i ritocchi. Chi ha una casa, una volta che una casa è fatta (hai le fondamenta, i solai, i muri portanti e il solai e il tetto è finita) ma quello che la fa bella sono i dettagli: le persiane, i ritocchi, ecc.. questi ultimi volumi Gesù dà tutte quante le rifiniture di questo edificio e queste tinte ci fanno conoscere meglio la sua Divina Bellezza e anche quella della Madonna. I rapporti di cooperazione tra Gesù e la Madonna. Rileggendo molte cose c'è da pensare ad alcuni tratti piacerebbero a Papa Francesco (perchè esalta la pietà e tenerezza di Gesù e della Madonna).
".. Invece, nella creazione della Sovrana Regina passammo oltre, il nostro Amore non si contentò dello sfoggio, ma si volle atteggiare a pietà, a tenerezza e a compassione così profonda ed intima, come se si volesse convertire in lacrime per amore delle creature. Ecco perciò, come il nostro Fiat si pronunziò per crearla e chiamarla a vita, creò il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra Noi e l’umano genere e lo depositammo in questa Celeste e Santa Creatura, come Amministratrice tra i nostri ed i figli suoi. Sicché la Sovrana Signora possiede mari di perdono, di misericordia, di pietà e mari lacrimanti del nostro Amore, in cui può involgere tutte le generazioni, rigenerate in questi mari creati da Noi in Essa, di perdono, di misericordia e di una pietà così tenera, da raddolcire i cuori più duri.." Gesù
Gesù esalta l'amore materno, la pietà e tenerezza e dice che esse sono in un certo senso state create contestualmente con la creazione della Sovrana Regina. Tutta la Creazione è sfoggio dell'amore operante e sapiente del Fiat e in ogni creatura dobbiamo contemplare la sapienza, potenza e dell'amore di Dio (i giri nel Fiat Creante); noi non ci fermiamo alla creatura ma entriamo in contatto con il Creatore che lo si deve vedere in tutte le cose create e quindi anche divertirsi a guardare i particolari delle cose create.
“Mia buona figlia, il nostro Fiat nella Creazione fece sfoggio del nostro Amore operante, potente e sapiente, in modo che tutte le cose create sono pregne del nostro Amore, della nostra Potenza, Sapienza e Bellezza inenarrabile..." Gesù
Prendiamo il Ti Amo di Dio e ringraziamo il Signore per noi, per la creatura e per tutti. Purtroppo il dramma di oggi è il fermarsi alla creatura e basta e non ringraziando l'Artefice; la maggioranza delle persone sono ladri perchè il cibo ecc.. viene da Dio ma pochi Lo ringraziano. Le rinunce che facciamo sono perchè dobbiamo concorrere alla Redenzione del prossimo (offrire al Signore le nostre rinunce).
Noi contempliamo il Cuore Immacolato di Maria e il cuore di una donna dovrebbe essere il cuore di Maria, il peccato originale ci ha rubato di vedere in questo mondo la bellezza del cuore di una donna capace di amare e strutturalmente superiore ad amare rispetto all'uomo. Qua Gesù parla di quelle umane e mistiche esperienze (succhiare il latte di Maria) - tutti i bambini succhiano il latte dalla mamma.
"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio.." Gesù
Dio vorrebbe fare tutto ciò con noi, se dipendesse da Lui sarebbe così / il problema della dannazione e del potere che ha il diavolo su di noi sono cose che devono essere ben comprese e anche ben considerate e ci dovrebbero far comprendere la nostra stupidità e responsabilità. Non è che negano la bontà e tenerezza di Dio (la dannazione ecc..), quello che è drammatico è che tutto l'amore di Dio l'uomo può metterselo sotto i piedi e non accorgersi di esso.
"..Ora, in questi scambi di deposito che facevamo, il nostro Amore cresceva e amava con nuovo amore tutte le creature, formavamo dei progetti per come amarle di più e come vincere tutte a via d’amore ed esponevamo la nostra Vita per metterle in salvo.” Gesù
La vittoria che Dio vuole è un cuore che si apra al suo Amore e che riconosca i suoi peccati e questo è un'atto libero: questi scritti contengono la quintessenza della dottrina cattolica che possa esistere e c'è anche l'esaltazione e comprensione retta e corretta della libertà umana. Dio non vuole i prigionieri forzati, quando si conquista un territorio le popolazioni soggiogate e venivano fatte schiave. Questa è la legge dell'inferno e non del Paradiso. Dio non opera così. Dio vuole vincere a forza d'amore, vuole innamorarti, vuole conquistarti come un'innamorato conquista la sua innamorata corteggiandola. E se viene respinto a vita prende atto di ciò. Dato che Dio vuole tutte le anime, le ha messe tutte nel cuore della Madonna. Per noi mari di perdono, misericordia e lacrime (quante volte la Madonna ha pianto - fenomeni riconosciuti dalla Chiesa - le lacrime di Siracusa). Ogni anima che si danna è un lacrimone che si forma negli occhi di Maria. La Madonna conosce solo questo. La DV è un ricettacolo di tutto per cui avendo la DV la Madonna poteva diventare la depositaria di tutte le anime e ha depositato tutte le anime (il Signore) in Lei.
"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio.." Gesù
Quando Gesù succhiava, che faceva? Prendeva quelle stesse anime e Lei gliele depositava in Lui. Perchè la Madonna voleva che Gesù le amasse non solo con amore Paterno ma anche Materno, ecco perchè Gesù è così buono e così tenero. Come mai Dio nell'AT viene descritto come Severo, come il Signore del Eserciti, Maestoso, ecc...? Perchè Gesù è figlio di Maria, è la DV che ha voluto questo processo. La Maternità della Chiesa, chi di noi rimane insensibile alla tenerezza? Per quanto possa essere cattivo se riceve un gesto gentile cambia. E chi ce le dà? la Madonna e Gesù. Perchè Gesù ri depositava le anime in Lei per dargli una particolare caratteristica:per farlo essere fermo, irremovibile (nel marito si cerca la sicurezza perchè è una cosa molto maschile).
"..perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio.." Gesù
La Madonna nei nostri tempi parla parla, invita, esorta ecc.. e non se la fila quasi nessuno. Da dove arriva questa pazienza? e trattiene il braccio del Signore fino a quando può. Quindi questa dolcezza di Gesù, ecco lo stile di un'anima che voglia dirsi Mariana: San Bernardo è stato allattato dal seno della Madonna (storicamente provato per pochi santi) eppure una volta la Madonna gli apparve e gli disse: tu mi ami tanto ma ti devo dire una cosa: sei troppo severo e i miei figli sono la dolcezza stessa. Dopo San Bernardo è passato alla storia come dottore della Chiesa (e anima Mariana) ed è anche dottor Mellifluo. Dottore della dolcezza, da essa dopo l'allattazione imparò anche a dominare la sua severità ed intransigenza (motivata dallo zelo e dall'amore per il Signore) ma una cosa che la Madonna la corregge. Essere teneri e buoni non vuol dire non essere zelanti ma vuole dire creare una massima apertura con cui operare meglio.
Perchè l'attuale pontificato agisce così? Si investa tutto sulla tenerezza, ultima chanche: se dici di no anche a questo allora non c'è più niente da dire.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
14 Febbraio 1938 Fiat!!! Gli atti di chi vive nella Divina Volontà, si stendono su tutti e si fanno narratori dell’Ente Supremo. Dio, nel creare la Vergine, creò il perdono
In questi ultimi volumi che sono il compimento, le guglie di questa cattedrale della DV che è l'edificio costruito da Gesù in questa lunga scia di Celesti Volumi, ci sono qua i ritocchi. Chi ha una casa, una volta che una casa è fatta (hai le fondamenta, i solai, i muri portanti e il solai e il tetto è finita) ma quello che la fa bella sono i dettagli: le persiane, i ritocchi, ecc.. questi ultimi volumi Gesù dà tutte quante le rifiniture di questo edificio e queste tinte ci fanno conoscere meglio la sua Divina Bellezza e anche quella della Madonna. I rapporti di cooperazione tra Gesù e la Madonna. Rileggendo molte cose c'è da pensare ad alcuni tratti piacerebbero a Papa Francesco (perchè esalta la pietà e tenerezza di Gesù e della Madonna).
".. Invece, nella creazione della Sovrana Regina passammo oltre, il nostro Amore non si contentò dello sfoggio, ma si volle atteggiare a pietà, a tenerezza e a compassione così profonda ed intima, come se si volesse convertire in lacrime per amore delle creature. Ecco perciò, come il nostro Fiat si pronunziò per crearla e chiamarla a vita, creò il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra Noi e l’umano genere e lo depositammo in questa Celeste e Santa Creatura, come Amministratrice tra i nostri ed i figli suoi. Sicché la Sovrana Signora possiede mari di perdono, di misericordia, di pietà e mari lacrimanti del nostro Amore, in cui può involgere tutte le generazioni, rigenerate in questi mari creati da Noi in Essa, di perdono, di misericordia e di una pietà così tenera, da raddolcire i cuori più duri.." Gesù
Gesù esalta l'amore materno, la pietà e tenerezza e dice che esse sono in un certo senso state create contestualmente con la creazione della Sovrana Regina. Tutta la Creazione è sfoggio dell'amore operante e sapiente del Fiat e in ogni creatura dobbiamo contemplare la sapienza, potenza e dell'amore di Dio (i giri nel Fiat Creante); noi non ci fermiamo alla creatura ma entriamo in contatto con il Creatore che lo si deve vedere in tutte le cose create e quindi anche divertirsi a guardare i particolari delle cose create.
“Mia buona figlia, il nostro Fiat nella Creazione fece sfoggio del nostro Amore operante, potente e sapiente, in modo che tutte le cose create sono pregne del nostro Amore, della nostra Potenza, Sapienza e Bellezza inenarrabile..." Gesù
Prendiamo il Ti Amo di Dio e ringraziamo il Signore per noi, per la creatura e per tutti. Purtroppo il dramma di oggi è il fermarsi alla creatura e basta e non ringraziando l'Artefice; la maggioranza delle persone sono ladri perchè il cibo ecc.. viene da Dio ma pochi Lo ringraziano. Le rinunce che facciamo sono perchè dobbiamo concorrere alla Redenzione del prossimo (offrire al Signore le nostre rinunce).
Noi contempliamo il Cuore Immacolato di Maria e il cuore di una donna dovrebbe essere il cuore di Maria, il peccato originale ci ha rubato di vedere in questo mondo la bellezza del cuore di una donna capace di amare e strutturalmente superiore ad amare rispetto all'uomo. Qua Gesù parla di quelle umane e mistiche esperienze (succhiare il latte di Maria) - tutti i bambini succhiano il latte dalla mamma.
"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio.." Gesù
Dio vorrebbe fare tutto ciò con noi, se dipendesse da Lui sarebbe così / il problema della dannazione e del potere che ha il diavolo su di noi sono cose che devono essere ben comprese e anche ben considerate e ci dovrebbero far comprendere la nostra stupidità e responsabilità. Non è che negano la bontà e tenerezza di Dio (la dannazione ecc..), quello che è drammatico è che tutto l'amore di Dio l'uomo può metterselo sotto i piedi e non accorgersi di esso.
"..Ora, in questi scambi di deposito che facevamo, il nostro Amore cresceva e amava con nuovo amore tutte le creature, formavamo dei progetti per come amarle di più e come vincere tutte a via d’amore ed esponevamo la nostra Vita per metterle in salvo.” Gesù
La vittoria che Dio vuole è un cuore che si apra al suo Amore e che riconosca i suoi peccati e questo è un'atto libero: questi scritti contengono la quintessenza della dottrina cattolica che possa esistere e c'è anche l'esaltazione e comprensione retta e corretta della libertà umana. Dio non vuole i prigionieri forzati, quando si conquista un territorio le popolazioni soggiogate e venivano fatte schiave. Questa è la legge dell'inferno e non del Paradiso. Dio non opera così. Dio vuole vincere a forza d'amore, vuole innamorarti, vuole conquistarti come un'innamorato conquista la sua innamorata corteggiandola. E se viene respinto a vita prende atto di ciò. Dato che Dio vuole tutte le anime, le ha messe tutte nel cuore della Madonna. Per noi mari di perdono, misericordia e lacrime (quante volte la Madonna ha pianto - fenomeni riconosciuti dalla Chiesa - le lacrime di Siracusa). Ogni anima che si danna è un lacrimone che si forma negli occhi di Maria. La Madonna conosce solo questo. La DV è un ricettacolo di tutto per cui avendo la DV la Madonna poteva diventare la depositaria di tutte le anime e ha depositato tutte le anime (il Signore) in Lei.
"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio.." Gesù
Quando Gesù succhiava, che faceva? Prendeva quelle stesse anime e Lei gliele depositava in Lui. Perchè la Madonna voleva che Gesù le amasse non solo con amore Paterno ma anche Materno, ecco perchè Gesù è così buono e così tenero. Come mai Dio nell'AT viene descritto come Severo, come il Signore del Eserciti, Maestoso, ecc...? Perchè Gesù è figlio di Maria, è la DV che ha voluto questo processo. La Maternità della Chiesa, chi di noi rimane insensibile alla tenerezza? Per quanto possa essere cattivo se riceve un gesto gentile cambia. E chi ce le dà? la Madonna e Gesù. Perchè Gesù ri depositava le anime in Lei per dargli una particolare caratteristica:per farlo essere fermo, irremovibile (nel marito si cerca la sicurezza perchè è una cosa molto maschile).
"..perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio.." Gesù
La Madonna nei nostri tempi parla parla, invita, esorta ecc.. e non se la fila quasi nessuno. Da dove arriva questa pazienza? e trattiene il braccio del Signore fino a quando può. Quindi questa dolcezza di Gesù, ecco lo stile di un'anima che voglia dirsi Mariana: San Bernardo è stato allattato dal seno della Madonna (storicamente provato per pochi santi) eppure una volta la Madonna gli apparve e gli disse: tu mi ami tanto ma ti devo dire una cosa: sei troppo severo e i miei figli sono la dolcezza stessa. Dopo San Bernardo è passato alla storia come dottore della Chiesa (e anima Mariana) ed è anche dottor Mellifluo. Dottore della dolcezza, da essa dopo l'allattazione imparò anche a dominare la sua severità ed intransigenza (motivata dallo zelo e dall'amore per il Signore) ma una cosa che la Madonna la corregge. Essere teneri e buoni non vuol dire non essere zelanti ma vuole dire creare una massima apertura con cui operare meglio.
Perchè l'attuale pontificato agisce così? Si investa tutto sulla tenerezza, ultima chanche: se dici di no anche a questo allora non c'è più niente da dire.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 18 dicembre 2019
Il significato della prigionia di Gesù
Gesù spiega a Luisa cosa è la Divina Volontà nella vita della Trinità e come Essa debba diventare come l'anima per il corpo. Splendida lezione di Gesù sul significato della sue tre ore di prigionia nella notte tra il Giovedì e il Venerdì santo. Libro di Cielo, volume 13, 27-29 Ottobre 1921, Venerdì 23 Agosto 2019
27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo
Stavo dicendo al mio sempre amabile Gesù: “E’ da molto tempo che non mi metti dentro di Te, io mi sentivo più sicura, prendevo più parte alla tua Divinità era come se la terra non mi appartenesse ed il Cielo fosse il mio soggiorno; quante lacrime versavo quando il tuo Volere mi metteva fuori, il solo sentire l’aria della terra mi era di peso insopportabile, ma il tuo Volere vinceva ed io, piegando la fronte, mi rassegnavo. Ora ti sento sempre dentro di me e quando vado in delirio di vederti, solo col muoverti nel mio interno, oppure uscendo un tuo braccio mi quieti e mi dai la vita; dimmi, qual è la cagione?” E Gesù: “Figlia mia, è giusto, dopo aver portato te nel mio interno per tutta la mia Vita, è tuo dovere che tu porti Me nel tuo interno per tutta la tua vita e se ti mettevo nel mio interno era per profumare l’anima tua e distendere in te un nuovo cielo, per renderla degna abitazione della mia persona. E’ vero che ti sentivi più sicura e le gioie piovevano su di te, ma la terra non è luogo di delizie, il dolore è il suo retaggio e la croce è il pane dei forti. Molto più che dovendo stabilire in te il centro del mio Volere, era necessario che vivesse in te e che ti servisse come anima al corpo..." Gesù
Alcune cose nella prima sono ad hoc per Luisa (almeno per la prima parte perchè ha posseduto il dono della DV in maniera straordinaria). Luisa ci racconta che ha vissuto una duplice esperienza: Gesù la metteva dentro di lei e questa operazione non poteva farla per sempre ma serviva a creare quelle prerogative tali per farle scendere il dono della divina volontà e poi parla di Gesù che esce dal suo cuore; questa seconda esperienza non toglie la felicità ma anche la condizione di tutti i viatori (la croce). Santa Rosa da Lima lascia delle parole spettacolari, grandissima mistica che ha avuto rivelazioni di Gesù. (Tutti sappiamo che la Grazia segue la tribolazione, senza il peso delle tribolazioni non si giunge alla grazia, quanto accrescono i dolori accresce le grazie - rivelazioni a santa Rosa da Lima). Nessuno pensi che la DV bypassi questa via. Le sofferenze vanno abbracciate con amore.
Dagli “Scritti” di santa Rosa da Lima, vergine Conosciamo l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza
Il Salvatore levò la voce e disse: Tutti sappiamo che la grazia segue alla tribolazione, intendano che senza il peso della afflizioni non si giunge al vertice della grazia, comprendano che quanto cresce l'intensità dei dolori, tanto aumenta la misura dei carismi. Nessuno erri né si inganni; questa é l'unica vera scala del paradiso, e al di fuori della croce non c'é altra via per cui salire al cielo. Udite queste parole, mi sentii spinta a scendere in piazza per gridare a tutti, qualunque fosse la loro età, il sesso e la condizione: Ascolta, popolo; ascoltiamo, genti tutte. Da parte di Cristo e con parole della sua stessa bocca vi avverto che non si riceve grazia senza soffrire afflizioni. E' necessario che dolori si aggiungano a dolori per conseguire l'intima partecipazione alla natura divina, la gloria dei figli di Dio e la perfetta bellezza dell'anima.... Oh se i mortali conoscessero che gran cosa é la grazia, quanto é bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio andrebbero essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l'inestimabile tesoro della grazia. Questo é l'acquisto e l'ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli uomini.
QUA IL LINK AL SITO CHE HO TROVATO
"..Tu devi sapere che la mia Volontà dev’essere come l’anima al corpo, vedi, anche in Noi succede questo, tra le Tre Divine Persone, il nostro amore è grande, infinito, eterno, ma se non avessimo una Volontà che anima e dà vita a questo amore, il nostro amore sarebbe senza vita, senza opere; la nostra sapienza appare incredibile, il nostro potere può stritolare tutto in un minuto ed in un altro minuto può rifare tutto, ma se non avessimo una Volontà che volesse manifestare la maestria della nostra sapienza, come la manifestò nella Creazione, in cui tutto ordinò ed armonizzò insieme e col suo potere la fissò in modo che non può spostarsi un tantino, l’una (la sapienza) e l’altro (l’amore) sarebbero stati senza fare nulla e così di tutto il resto dei nostri attributi..." Gesù
Gesù spiega che la DV dovrà essere come l'anima per il corpo, l'anima è tutto per il corpo. Il cadavere ha le mani ma non palpa, ha la lingua ma non gusta ecc..
L'amore di Dio, la Sapienza di Dio, la Potenza ecc.. come fa Dio ad usarla? con la Volontà Non lo dimentichiamo mai, quando si vivono delle situazioni difficili: la DV se volesse con un secondo stritolerebbe ogni avversario e se non lo fa è perchè non lo vuole e molte sofferenze sono necessarie (e passiamo al secondo capitolo).
29 Ottobre 1921 Effetti della prigionia di Gesù
“Figlia, i nemici mi lasciarono solo in prigione, legato orribilmente ed all’oscuro, sicché tutto intorno erano fitte tenebre, oh! come mi affliggeva questa oscurità, avevo le vesti bagnate dalle acque sporche del torrente, sentivo la puzza della prigione e degli sputi di cui ero imbrattato, avevo i capelli in disordine, senza una mano pietosa che me li togliesse davanti agli occhi e dalla bocca, le mani avvinte dalle catene e l’oscurità non mi permetteva di vedere il mio stato, ahimè, troppo doloroso ed umiliante. Oh! quante cose diceva questo mio stato sì doloroso in questa prigione. In prigione stetti tre ore; con ciò volli riabilitare le tre età del mondo: quella della legge di natura, quella della legge scritta e quella della legge di grazia; volevo sprigionarli tutti, riunendoli tutti insieme e dare loro la libertà di figli miei. Con lo stare tre ore volli riabilitare le tre età dell’uomo: la fanciullezza, la gioventù e la vecchiezza, volli riabilitarlo quando pecca per passione, per volontà e per ostinazione, oh! come l’oscurità che vedevo intorno a Me mi faceva sentire le fitte tenebre che produce la colpa nell’uomo, oh! come piangevo e gli dicevo: Oh! uomo, sono le tue colpe che mi hanno gettato in queste fitte tenebre per cui Io soffro per darti la luce, sono le tue nefandezze che così mi hanno imbrattato, per cui l’oscurità non mi permette neppure di vederle; guardami, sono l’immagine delle tue colpe; se vuoi conoscerle, guardale in Me!..." Gesù
Gesù era in pessime condizioni ma se avesse voluto con un'atto di volontà poteva fare qualsiasi cosa. Sia il Padre che Gesù non hanno voluto usare la propria Onnipotenza per risolvere questa situazione.
"..Sappi però che nell’ultima ora in cui stetti in prigione spuntò l’alba e dalle fessure entrò qualche barlume di luce, oh! come respirò il mio cuore nel poter vedere il mio stato sì doloroso, ma ciò significava che quando l’uomo è stanco della notte della colpa, la grazia come alba si fa intorno a lui, mandandogli barlumi di luce per richiamarlo, perciò il mio cuore diede un sospiro di sollievo ed in quest’alba vidi te, mia diletta prigioniera, che il mio amore doveva legarti in questo stato e che non mi avresti lasciato solo nell’oscurità della prigione, ma aspettando l’alba ai miei piedi e seguendo i miei sospiri avresti pianto con Me la notte dell’uomo; questo mi sollevò ed offrii la mia prigionia per darti la grazia di seguirmi. Ma un altro significato conteneva questa prigione e questa oscurità, era la lunga mia dimora della mia prigionia nei tabernacoli, la solitudine in cui sono lasciato, per cui molte volte non ho a chi dire una parola o a chi dare uno sguardo d’amore; altre volte sento nella santa ostia le impressioni dei tocchi indegni, la puzza di mani marciose e fangose e non vi è chi mi tocchi con mani pure e mi profumi col suo amore e quante volte l’ingratitudine umana mi lascia all’oscuro, senza la misera luce d’una lampadina, sicché la mia prigione dura e durerà ancora e siccome siamo tutti e due prigionieri -tu prigioniera nel letto solo per amor mio, Io prigioniero per te-, col mio amore dovrò legare, con le catene che mi tengono avvinto, tutte le creature. Così ci faremo compagnia a vicenda e mi aiuterai a stendere le catene per legare tutti i cuori al mio amore.” Gesù
Dobbiamo capire una cosa: Dio opera continuamente, Gesù nel Vangelo di San Giovanni ogni tanto Gesù dice "il Padre opera sempre e anch'io opero" e adesso sta facendo un'infinita molteplicità di atti e non ci capiamo quasi nulla delle pochissime cose che sappiamo.
"..quella della legge di natura.." cioè da Adamo ai 10 comandamenti, la legge scritta dal Sinai alla Pentecoste e poi dalla Pentecoste. Poi ha riparato i peccati delle tre fasce dell'uomo, chi poteva immaginarlo? Poi Gesù ha riparato i peccati per passione quando siamo trascinati da qualche passione non domata, quando si pecca per volontà - il peccato mortale in senso stretto - e quando si pecca per ostinazione. Qualcuno poteva immaginarselo? Eppure tutto era compreso in questo luogo e in quello stato. Noi dobbiamo lambire forse questi misteri della scienza di Dio, i nemici di Gesù lo stavano massacrando e nessuno si immaginava una cosa del genere. La vita di Gesù e della Madonna è stata tutta così -ogni tanto Gesù ci aiuta - ma noi non sappiamo quasi niente. Nelle ore della Passione noi ci facciamo presenti con Gesù, basta entrare nella DV e posso raggiungere oltre i confini del tempo Gesù che sta soffrendo e dargli un ricambio d'amore. Ti ringrazio perchè è anche per colpa mia che stai in prigione.
Poi ci sono i tabernacoli. Il Cardinal Sarah ha detto che l'uomo tornerà ad essere un grande uomo (e la Chiesa tornerà a splendere) quando tornerà ad inginocchiarsi davanti ai Tabernacoli, a fiotti dovrebbero correre da essi e spesso non c'è nessuno o c'è chi fa la Comunione non si fa un piccolo inchino. Davanti al Tabernacolo c'è Gesù che continua a soffrire. Gesù mi dà l'amore se vado davanti al Tabernacolo, non è la stessa cosa la presenza in esso e quella per Potenza, Essenza e Presenza. Il Tabernacolo è il Tabernacolo, ma se fossimo infermi possiamo unirci spiritualmente. Ricordiamo tocchi indegni e puzza di mani marciose (adesso quanti toccano in mondo indegno Gesù?). Ogni istante passato al Tabernacolo lo vedremo in Paradiso quante grazie ci otterrà e procurerà.
Ora dopo stavo pensavo tra me: “Quante piccole cose si sanno di Gesù, mentre ha fatto tanto, perché hanno parlato così poco di tutto ciò che il mio Gesù ha operato e sofferto?” E tornando di nuovo ha soggiunto: “Figlia mia, tutti sono avari con Me, anche i buoni, quanta avarizia hanno con Me, quante restrizioni, quante cose non manifestano di ciò che dico loro e comprendono di me e tu, quante volte non sei avara con Me? Quante volte o non scrivi ciò che ti dico, o non lo manifesti, è un atto d’avarizia che usi con Me, perché ogni conoscenza in più che si fa di Me, è una gloria e un amore di più che riscuoto dalle creature. Quindi sii attenta e sii più liberale con Me ed Io sarò più liberale con te.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo
Stavo dicendo al mio sempre amabile Gesù: “E’ da molto tempo che non mi metti dentro di Te, io mi sentivo più sicura, prendevo più parte alla tua Divinità era come se la terra non mi appartenesse ed il Cielo fosse il mio soggiorno; quante lacrime versavo quando il tuo Volere mi metteva fuori, il solo sentire l’aria della terra mi era di peso insopportabile, ma il tuo Volere vinceva ed io, piegando la fronte, mi rassegnavo. Ora ti sento sempre dentro di me e quando vado in delirio di vederti, solo col muoverti nel mio interno, oppure uscendo un tuo braccio mi quieti e mi dai la vita; dimmi, qual è la cagione?” E Gesù: “Figlia mia, è giusto, dopo aver portato te nel mio interno per tutta la mia Vita, è tuo dovere che tu porti Me nel tuo interno per tutta la tua vita e se ti mettevo nel mio interno era per profumare l’anima tua e distendere in te un nuovo cielo, per renderla degna abitazione della mia persona. E’ vero che ti sentivi più sicura e le gioie piovevano su di te, ma la terra non è luogo di delizie, il dolore è il suo retaggio e la croce è il pane dei forti. Molto più che dovendo stabilire in te il centro del mio Volere, era necessario che vivesse in te e che ti servisse come anima al corpo..." Gesù
Alcune cose nella prima sono ad hoc per Luisa (almeno per la prima parte perchè ha posseduto il dono della DV in maniera straordinaria). Luisa ci racconta che ha vissuto una duplice esperienza: Gesù la metteva dentro di lei e questa operazione non poteva farla per sempre ma serviva a creare quelle prerogative tali per farle scendere il dono della divina volontà e poi parla di Gesù che esce dal suo cuore; questa seconda esperienza non toglie la felicità ma anche la condizione di tutti i viatori (la croce). Santa Rosa da Lima lascia delle parole spettacolari, grandissima mistica che ha avuto rivelazioni di Gesù. (Tutti sappiamo che la Grazia segue la tribolazione, senza il peso delle tribolazioni non si giunge alla grazia, quanto accrescono i dolori accresce le grazie - rivelazioni a santa Rosa da Lima). Nessuno pensi che la DV bypassi questa via. Le sofferenze vanno abbracciate con amore.
Dagli “Scritti” di santa Rosa da Lima, vergine Conosciamo l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza
Il Salvatore levò la voce e disse: Tutti sappiamo che la grazia segue alla tribolazione, intendano che senza il peso della afflizioni non si giunge al vertice della grazia, comprendano che quanto cresce l'intensità dei dolori, tanto aumenta la misura dei carismi. Nessuno erri né si inganni; questa é l'unica vera scala del paradiso, e al di fuori della croce non c'é altra via per cui salire al cielo. Udite queste parole, mi sentii spinta a scendere in piazza per gridare a tutti, qualunque fosse la loro età, il sesso e la condizione: Ascolta, popolo; ascoltiamo, genti tutte. Da parte di Cristo e con parole della sua stessa bocca vi avverto che non si riceve grazia senza soffrire afflizioni. E' necessario che dolori si aggiungano a dolori per conseguire l'intima partecipazione alla natura divina, la gloria dei figli di Dio e la perfetta bellezza dell'anima.... Oh se i mortali conoscessero che gran cosa é la grazia, quanto é bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio andrebbero essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l'inestimabile tesoro della grazia. Questo é l'acquisto e l'ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli uomini.
QUA IL LINK AL SITO CHE HO TROVATO
"..Tu devi sapere che la mia Volontà dev’essere come l’anima al corpo, vedi, anche in Noi succede questo, tra le Tre Divine Persone, il nostro amore è grande, infinito, eterno, ma se non avessimo una Volontà che anima e dà vita a questo amore, il nostro amore sarebbe senza vita, senza opere; la nostra sapienza appare incredibile, il nostro potere può stritolare tutto in un minuto ed in un altro minuto può rifare tutto, ma se non avessimo una Volontà che volesse manifestare la maestria della nostra sapienza, come la manifestò nella Creazione, in cui tutto ordinò ed armonizzò insieme e col suo potere la fissò in modo che non può spostarsi un tantino, l’una (la sapienza) e l’altro (l’amore) sarebbero stati senza fare nulla e così di tutto il resto dei nostri attributi..." Gesù
Gesù spiega che la DV dovrà essere come l'anima per il corpo, l'anima è tutto per il corpo. Il cadavere ha le mani ma non palpa, ha la lingua ma non gusta ecc..
L'amore di Dio, la Sapienza di Dio, la Potenza ecc.. come fa Dio ad usarla? con la Volontà Non lo dimentichiamo mai, quando si vivono delle situazioni difficili: la DV se volesse con un secondo stritolerebbe ogni avversario e se non lo fa è perchè non lo vuole e molte sofferenze sono necessarie (e passiamo al secondo capitolo).
29 Ottobre 1921 Effetti della prigionia di Gesù
“Figlia, i nemici mi lasciarono solo in prigione, legato orribilmente ed all’oscuro, sicché tutto intorno erano fitte tenebre, oh! come mi affliggeva questa oscurità, avevo le vesti bagnate dalle acque sporche del torrente, sentivo la puzza della prigione e degli sputi di cui ero imbrattato, avevo i capelli in disordine, senza una mano pietosa che me li togliesse davanti agli occhi e dalla bocca, le mani avvinte dalle catene e l’oscurità non mi permetteva di vedere il mio stato, ahimè, troppo doloroso ed umiliante. Oh! quante cose diceva questo mio stato sì doloroso in questa prigione. In prigione stetti tre ore; con ciò volli riabilitare le tre età del mondo: quella della legge di natura, quella della legge scritta e quella della legge di grazia; volevo sprigionarli tutti, riunendoli tutti insieme e dare loro la libertà di figli miei. Con lo stare tre ore volli riabilitare le tre età dell’uomo: la fanciullezza, la gioventù e la vecchiezza, volli riabilitarlo quando pecca per passione, per volontà e per ostinazione, oh! come l’oscurità che vedevo intorno a Me mi faceva sentire le fitte tenebre che produce la colpa nell’uomo, oh! come piangevo e gli dicevo: Oh! uomo, sono le tue colpe che mi hanno gettato in queste fitte tenebre per cui Io soffro per darti la luce, sono le tue nefandezze che così mi hanno imbrattato, per cui l’oscurità non mi permette neppure di vederle; guardami, sono l’immagine delle tue colpe; se vuoi conoscerle, guardale in Me!..." Gesù
Gesù era in pessime condizioni ma se avesse voluto con un'atto di volontà poteva fare qualsiasi cosa. Sia il Padre che Gesù non hanno voluto usare la propria Onnipotenza per risolvere questa situazione.
"..Sappi però che nell’ultima ora in cui stetti in prigione spuntò l’alba e dalle fessure entrò qualche barlume di luce, oh! come respirò il mio cuore nel poter vedere il mio stato sì doloroso, ma ciò significava che quando l’uomo è stanco della notte della colpa, la grazia come alba si fa intorno a lui, mandandogli barlumi di luce per richiamarlo, perciò il mio cuore diede un sospiro di sollievo ed in quest’alba vidi te, mia diletta prigioniera, che il mio amore doveva legarti in questo stato e che non mi avresti lasciato solo nell’oscurità della prigione, ma aspettando l’alba ai miei piedi e seguendo i miei sospiri avresti pianto con Me la notte dell’uomo; questo mi sollevò ed offrii la mia prigionia per darti la grazia di seguirmi. Ma un altro significato conteneva questa prigione e questa oscurità, era la lunga mia dimora della mia prigionia nei tabernacoli, la solitudine in cui sono lasciato, per cui molte volte non ho a chi dire una parola o a chi dare uno sguardo d’amore; altre volte sento nella santa ostia le impressioni dei tocchi indegni, la puzza di mani marciose e fangose e non vi è chi mi tocchi con mani pure e mi profumi col suo amore e quante volte l’ingratitudine umana mi lascia all’oscuro, senza la misera luce d’una lampadina, sicché la mia prigione dura e durerà ancora e siccome siamo tutti e due prigionieri -tu prigioniera nel letto solo per amor mio, Io prigioniero per te-, col mio amore dovrò legare, con le catene che mi tengono avvinto, tutte le creature. Così ci faremo compagnia a vicenda e mi aiuterai a stendere le catene per legare tutti i cuori al mio amore.” Gesù
Dobbiamo capire una cosa: Dio opera continuamente, Gesù nel Vangelo di San Giovanni ogni tanto Gesù dice "il Padre opera sempre e anch'io opero" e adesso sta facendo un'infinita molteplicità di atti e non ci capiamo quasi nulla delle pochissime cose che sappiamo.
"..quella della legge di natura.." cioè da Adamo ai 10 comandamenti, la legge scritta dal Sinai alla Pentecoste e poi dalla Pentecoste. Poi ha riparato i peccati delle tre fasce dell'uomo, chi poteva immaginarlo? Poi Gesù ha riparato i peccati per passione quando siamo trascinati da qualche passione non domata, quando si pecca per volontà - il peccato mortale in senso stretto - e quando si pecca per ostinazione. Qualcuno poteva immaginarselo? Eppure tutto era compreso in questo luogo e in quello stato. Noi dobbiamo lambire forse questi misteri della scienza di Dio, i nemici di Gesù lo stavano massacrando e nessuno si immaginava una cosa del genere. La vita di Gesù e della Madonna è stata tutta così -ogni tanto Gesù ci aiuta - ma noi non sappiamo quasi niente. Nelle ore della Passione noi ci facciamo presenti con Gesù, basta entrare nella DV e posso raggiungere oltre i confini del tempo Gesù che sta soffrendo e dargli un ricambio d'amore. Ti ringrazio perchè è anche per colpa mia che stai in prigione.
Poi ci sono i tabernacoli. Il Cardinal Sarah ha detto che l'uomo tornerà ad essere un grande uomo (e la Chiesa tornerà a splendere) quando tornerà ad inginocchiarsi davanti ai Tabernacoli, a fiotti dovrebbero correre da essi e spesso non c'è nessuno o c'è chi fa la Comunione non si fa un piccolo inchino. Davanti al Tabernacolo c'è Gesù che continua a soffrire. Gesù mi dà l'amore se vado davanti al Tabernacolo, non è la stessa cosa la presenza in esso e quella per Potenza, Essenza e Presenza. Il Tabernacolo è il Tabernacolo, ma se fossimo infermi possiamo unirci spiritualmente. Ricordiamo tocchi indegni e puzza di mani marciose (adesso quanti toccano in mondo indegno Gesù?). Ogni istante passato al Tabernacolo lo vedremo in Paradiso quante grazie ci otterrà e procurerà.
Ora dopo stavo pensavo tra me: “Quante piccole cose si sanno di Gesù, mentre ha fatto tanto, perché hanno parlato così poco di tutto ciò che il mio Gesù ha operato e sofferto?” E tornando di nuovo ha soggiunto: “Figlia mia, tutti sono avari con Me, anche i buoni, quanta avarizia hanno con Me, quante restrizioni, quante cose non manifestano di ciò che dico loro e comprendono di me e tu, quante volte non sei avara con Me? Quante volte o non scrivi ciò che ti dico, o non lo manifesti, è un atto d’avarizia che usi con Me, perché ogni conoscenza in più che si fa di Me, è una gloria e un amore di più che riscuoto dalle creature. Quindi sii attenta e sii più liberale con Me ed Io sarò più liberale con te.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
martedì 17 dicembre 2019
Il passaporto e la dote del regno del Divin Volere
Gesù spiega come la vita sua e di Maria fu il passaporto per entrare nel regno, in cui molti altri passaporti (da Loro firmati) vengono vergati con gli atti fatti nella Divina Volontà. Spiega come vivendo nella Divina Volontà si può entrare dappertutto e dare tutto a Gesù, come fece Lei. Ella ha una dote per tutti i figli della Divina Volontà e arde di amore e di spasimi nel volerla dare. Il suo sommo desiderio è farci entrare nel santo regno del Divin Volere (Volume 35, 31 Ottobre e 7 Novembre 1937). Meditazione mariana in occasione della memoria di Maria Regina, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Giovedì 22 Agosto 2019
31 Ottobre 1937 Fiat!!! Un atto di Volontà Divina contiene tale Potenza e Amore, che se Dio non facesse un prodigio, la creatura non potrebbe contenere quest’atto infinito. Il passaporto
Gesù parla degli atti fatti nella dv
".. Quindi il nostro Amore s’impone su di Noi per farci dare quello che siamo, anche per onorare Noi stessi e per onore della nostra Volontà operante. Il nostro Amore giunge a tali pretesti e smanie d’amore, che non ci vuol mai far finire di dare, mettendoci avanti la nostra Immensità che non finisce, la nostra Potenza che tutto può dare, la nostra Sapienza che tutto può disporre; questi atti sono atti divini e possono formare il passaporto alle altre creature per farle entrare nel regno del nostro Volere, essi daranno un figlio nel nostro regno, sicché quanti più atti verranno fatti in Esso, tanto più sarà popolato e tutto il bene ridonderà a coloro che sono stati i primi a dar vita alla mia Volontà nei loro atti. Or, tu devi sapere che ai primi figli del mio Volere furono formati da Me e dalla mia Madre Celeste i primi passaporti, i quali contengono la mia firma, scritta col mio Sangue e coi dolori della Vergine Santissima, a tutti gli altri passaporti corre la mia firma, altrimenti non sarebbero riconosciuti. Perciò chi vive nel mio Volere ha per principio la mia Vita, per palpito il mio Amore, per dote le mie opere e passi, per parola la mia stessa Volontà, sento Me stesso in essa ed oh! come l’amo e mi sento riamato col mio stesso Amore e l’anima sente tale gioia e contento perché mi ama non più col suo piccolo amore, ma col mio eterno Amore, mi abbraccia con le mie opere, mi corre dietro coi miei passi, sente che la sua vita sono Io, tutto trova in Me ed Io tutto in essa. Perciò sii attenta figlia se vuoi renderti e rendermi felice.” Gesù
Per entrare nel regno della DV ci vuole un passaporto: Gesù lo dice in modo chiaro. In quali questure vengono fatti tali passaporti? I primi sono stati fatti nella questura di Gesù e di Maria (personali) e gli altri sono fatti nelle questure di ogni anima che vive nella dv e compie gli atti nel dv; la differenza mentre i primi sono usciti perfettamente validati, quelli nostri hanno bisogno della firma di Gesù e di Maria. Perchè noi dobbiamo sempre ricordare che l'opera della Redenzione non è finalizzata solo a rimediare il peccato e ridarci la grazia ma a darci anche il regno della dv. Non si entra nel regno della dv con la macchia del peccato originale e sporchi con le colpe dei peccati attuali, lo scrostamento (vivere lontani dal peccato e in grazia) è il punto di partenza per entrare in questo regno che ha come principio la vita di Gesù, per palpito il suo amore, ecc.. c'è dote doppia (Gesù e quella di Maria) - per principio la vita di Gesù, non è solo una pia considerazione. Dove cerchi la vita? dove andiamo a cercare la felicità? chi o cosa è il centro della nostra esistenza? gli idoli? da che cosa penso che mi verrà felicità? se ricevo affetto dalle creature? se sarò ben trattato da tutti? realizzato nel lavoro? se potrò avere un sacco di soldi? se sarò considerato un principe della Chiesa? o il principio lo cerco in Gesù / Madonna?
Per palpito il mio amore...per chi batte il mio cuore? ogni colpo del cuore è...per chi? se batte il cuore di Gesù in noi lo vediamo / abbiamo amore santo per le creature e per il creato? C'è gente che tratta meglio gli animali delle persone questa è una distorsione. Per dote...la ricchezza, noi ricopiamo le opere di Gesù della nostra vita? la Volontà di Gesù..cioè parliamo quando, dove e come Dio lo vuole? Senza atteggiarsi a santoni o profeti, però cerchiamo di avere sulla bocca la divina volontà?
7 Novembre 1937 Fiat!!! Tutte le verità scritte sulla Divina Volontà, formeranno il giorno a chi deve vivere in Essa. La Regina del Cielo spasima d’amore perché vuole dotare i sui figli.
(Luisa) Dopo ciò stavo seguendo gli atti della Divina Volontà, nella quale c'erano tutte le opere, l’amore, le preghiere, i dolori, la vita palpitante, i respiri e tutti gli atti che ha fatto la Regina del Cielo, come se allora li stesse facendo; io li abbracciavo, li baciavo, li adoravo e li offrivo, per ottenere il regno della Divina Volontà sulla terra. Ed il mio caro Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto:
Luisa (siamo ad alte quote) sta seguendo gli atti della Divina Volontà della Madonna. Ogni respiro della Madonna è stato un'atto divino che sprigiona amore per Dio e per tutti.
Poi Gesù dice una cosa importantissima: “Figlia mia benedetta, chi vive nella mia Volontà, può entrare dovunque e mi può dare tutto:..." (..la mia Mamma Celeste come se fosse sua e come mi amò e tutto ciò che fece; può giungere a duplicare la mia Vita e darmela per amarmi come se fosse sua..)
Io nella dv posso prendere tutta la vita di Gesù, farla mia e quindi duplicarla in me (attenzione!) e offrirla al Padre e offrirla anche a Gesù per amarLo in un modo degno di Dio. Posso prendere tutta la vita della Madonna, farla mia e io posso amare Gesù come l'amò la Madonna e fare tutto ciò che ha fatto Lei. Idea personalissima del don: che se uno imparasse a fare questo atto nella dv (prendere tutta la vita, i pensieri della Madonna) a fargli propri e offrirli a Gesù e lo facesse abbastanza stesso penso che se lo facesse spesso farebbe una grande riparazione per i peccati fatti sulla terra e capiamo quindi cosa significa operare nel dv. E facciamo gli esercizi.
"..Ora, tu devi sapere che come Io col manifestarti tante verità sul mio Volere Divino ho formato il suo giorno per le creature, così la Sovrana del Cielo col suo Amore, coi suoi dolori, con le sue preghiere e con gli atti che fece che, siccome furono tutti fatti nella mia Divina Volontà, riempiono Cieli e terra, formano la dote sufficiente per quelli che devono vivere in Essa; con quale ansia aspetta e sospira di poter dotare i figli suoi! Si vede immersa in tante ricchezze di grazia, d’amore, di santità e non trova i figli suoi per dotarli, perché non vivono in quel Volere in cui Essa visse. Guarda, figlia mia, come in tutto ciò che fece e soffrì è scritto: “Per i figli miei.” Gesù
Poi Gesù spiega che tutto il patrimonio della vita terrena di Maria Santissima (tutti gli atti che ha fatto nella dv) ha formato un dote sufficiente per coloro che devono vivere in essa e la Madonna la vuole dare. Cosa vuole la Madonna? Vuole il rosario, il digiuno, la messa quotidiana, ecc.. ma tutte queste cose sono tutte propedeutiche preparatorie per farci vivere nella dv. E' un processo di santificazione in atto, la Madonna cerca sempre di portarci sempre lontani dal peccato ed ad una vita di Grazia e di Santità. Non c'è vita nella dv se non c'è una vita ordinaria di grazia e di santità - non pensiamo MAI che la dv sia una scappatoia, una banale semplificazione. La vita della Madonna era una vita perfettissima e la vita dei figli della dv è una vita che tende alla perfezione; la dv è espressione della Santità Assoluta di ciò che Dio è. Certamente per vivere dentro questo mondo ci vuole una dote, ricordiamo che Luisa molto prima di ricevere queste rivelazioni ebbe il Matrimonio Mistico. Se io vivo per Gesù ed è il mio principio della mia vita allora anche chi vive il matrimonio può vivere questo, ogni stato di vita è buono e santo.
Nessuno può immaginarsi il godimento e la ricchezza della Madonna, Colei che visse completamente nel dv; noi non ce lo possiamo immaginare ma ha la dote? Se riceveremo il dono di vivere nella dv riceveremo il dono di vivere una felicità completamente divina ma con questa felicità verranno anche sicuramente le pene della Madonna - mistero della vita nel dv, felicità infinita e pene immense - chi si spaventa vuol dire che ha capito ben poco. Luisa (prime meditazioni) prima sposa di Gesù e poi vittima. Il massimo dell'unione con Gesù e il massimo dell'offerta a Gesù. Queste cose sono propedeutiche a ricevere il dono della dv. Partecipazione e profondissima anche ai dolori della Madonna /Gesù oltre alla felicità. Una persona unita alla dv non soffre le sofferenze terrene ma incomincia a vivere il dolore di Gesù e la Madonna per la perdite delle anime, degli oltraggi che vengono fatti a loro due, il dolore immenso nel vedere le anime che sputano sopra le grazie che ricevono ecc.... e questo è quello che la Madonna promette a chi entrerà in questo mondo.
"..Com’è commovente sentirla, guardarla, mentre nel suo materno cuore ha, come dentro un sacrario, i figli suoi ed in tutti i suoi atti e respiri chiama i suoi figli e dice al nostro Essere Supremo: “Tutto ciò che sono e posseggo è tutto per i figli miei, deh! ascoltatemi, mi sento scoppiare il cuore per amore, abbiate pietà d’una Madre che ama e che vuol dotare i suoi figli per renderli felici. La mia felicità non è piena, la sento a metà, perché non ho i figli miei a godere insieme con Me, perciò fate presto, che il Voler Divino sia conosciuto, affinché conoscano pure gli spasimi della Madre loro, come voglio dotarli e renderli felici e santi.” Gesù
Se fossimo rimasti come Adamo ed Eva ci sarebbe stata soltanto la parte gaudiosa, adesso c'è anche la parte dolorosa legate assieme alla felicità in modo indissolubile. Quanta dote riceveremo? sarà loro dato a seconda che lo conosceranno, ecco perchè chi non medita e non approfondisce gli scritti e non legge gli scritti...quanto più si cresce nella comprensione possiamo fare sempre più bene possiamo fare - ecco perchè se non ci si impegna in questo rimangono solo belle parole.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
31 Ottobre 1937 Fiat!!! Un atto di Volontà Divina contiene tale Potenza e Amore, che se Dio non facesse un prodigio, la creatura non potrebbe contenere quest’atto infinito. Il passaporto
Gesù parla degli atti fatti nella dv
".. Quindi il nostro Amore s’impone su di Noi per farci dare quello che siamo, anche per onorare Noi stessi e per onore della nostra Volontà operante. Il nostro Amore giunge a tali pretesti e smanie d’amore, che non ci vuol mai far finire di dare, mettendoci avanti la nostra Immensità che non finisce, la nostra Potenza che tutto può dare, la nostra Sapienza che tutto può disporre; questi atti sono atti divini e possono formare il passaporto alle altre creature per farle entrare nel regno del nostro Volere, essi daranno un figlio nel nostro regno, sicché quanti più atti verranno fatti in Esso, tanto più sarà popolato e tutto il bene ridonderà a coloro che sono stati i primi a dar vita alla mia Volontà nei loro atti. Or, tu devi sapere che ai primi figli del mio Volere furono formati da Me e dalla mia Madre Celeste i primi passaporti, i quali contengono la mia firma, scritta col mio Sangue e coi dolori della Vergine Santissima, a tutti gli altri passaporti corre la mia firma, altrimenti non sarebbero riconosciuti. Perciò chi vive nel mio Volere ha per principio la mia Vita, per palpito il mio Amore, per dote le mie opere e passi, per parola la mia stessa Volontà, sento Me stesso in essa ed oh! come l’amo e mi sento riamato col mio stesso Amore e l’anima sente tale gioia e contento perché mi ama non più col suo piccolo amore, ma col mio eterno Amore, mi abbraccia con le mie opere, mi corre dietro coi miei passi, sente che la sua vita sono Io, tutto trova in Me ed Io tutto in essa. Perciò sii attenta figlia se vuoi renderti e rendermi felice.” Gesù
Per entrare nel regno della DV ci vuole un passaporto: Gesù lo dice in modo chiaro. In quali questure vengono fatti tali passaporti? I primi sono stati fatti nella questura di Gesù e di Maria (personali) e gli altri sono fatti nelle questure di ogni anima che vive nella dv e compie gli atti nel dv; la differenza mentre i primi sono usciti perfettamente validati, quelli nostri hanno bisogno della firma di Gesù e di Maria. Perchè noi dobbiamo sempre ricordare che l'opera della Redenzione non è finalizzata solo a rimediare il peccato e ridarci la grazia ma a darci anche il regno della dv. Non si entra nel regno della dv con la macchia del peccato originale e sporchi con le colpe dei peccati attuali, lo scrostamento (vivere lontani dal peccato e in grazia) è il punto di partenza per entrare in questo regno che ha come principio la vita di Gesù, per palpito il suo amore, ecc.. c'è dote doppia (Gesù e quella di Maria) - per principio la vita di Gesù, non è solo una pia considerazione. Dove cerchi la vita? dove andiamo a cercare la felicità? chi o cosa è il centro della nostra esistenza? gli idoli? da che cosa penso che mi verrà felicità? se ricevo affetto dalle creature? se sarò ben trattato da tutti? realizzato nel lavoro? se potrò avere un sacco di soldi? se sarò considerato un principe della Chiesa? o il principio lo cerco in Gesù / Madonna?
Per palpito il mio amore...per chi batte il mio cuore? ogni colpo del cuore è...per chi? se batte il cuore di Gesù in noi lo vediamo / abbiamo amore santo per le creature e per il creato? C'è gente che tratta meglio gli animali delle persone questa è una distorsione. Per dote...la ricchezza, noi ricopiamo le opere di Gesù della nostra vita? la Volontà di Gesù..cioè parliamo quando, dove e come Dio lo vuole? Senza atteggiarsi a santoni o profeti, però cerchiamo di avere sulla bocca la divina volontà?
7 Novembre 1937 Fiat!!! Tutte le verità scritte sulla Divina Volontà, formeranno il giorno a chi deve vivere in Essa. La Regina del Cielo spasima d’amore perché vuole dotare i sui figli.
(Luisa) Dopo ciò stavo seguendo gli atti della Divina Volontà, nella quale c'erano tutte le opere, l’amore, le preghiere, i dolori, la vita palpitante, i respiri e tutti gli atti che ha fatto la Regina del Cielo, come se allora li stesse facendo; io li abbracciavo, li baciavo, li adoravo e li offrivo, per ottenere il regno della Divina Volontà sulla terra. Ed il mio caro Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto:
Luisa (siamo ad alte quote) sta seguendo gli atti della Divina Volontà della Madonna. Ogni respiro della Madonna è stato un'atto divino che sprigiona amore per Dio e per tutti.
Poi Gesù dice una cosa importantissima: “Figlia mia benedetta, chi vive nella mia Volontà, può entrare dovunque e mi può dare tutto:..." (..la mia Mamma Celeste come se fosse sua e come mi amò e tutto ciò che fece; può giungere a duplicare la mia Vita e darmela per amarmi come se fosse sua..)
Io nella dv posso prendere tutta la vita di Gesù, farla mia e quindi duplicarla in me (attenzione!) e offrirla al Padre e offrirla anche a Gesù per amarLo in un modo degno di Dio. Posso prendere tutta la vita della Madonna, farla mia e io posso amare Gesù come l'amò la Madonna e fare tutto ciò che ha fatto Lei. Idea personalissima del don: che se uno imparasse a fare questo atto nella dv (prendere tutta la vita, i pensieri della Madonna) a fargli propri e offrirli a Gesù e lo facesse abbastanza stesso penso che se lo facesse spesso farebbe una grande riparazione per i peccati fatti sulla terra e capiamo quindi cosa significa operare nel dv. E facciamo gli esercizi.
"..Ora, tu devi sapere che come Io col manifestarti tante verità sul mio Volere Divino ho formato il suo giorno per le creature, così la Sovrana del Cielo col suo Amore, coi suoi dolori, con le sue preghiere e con gli atti che fece che, siccome furono tutti fatti nella mia Divina Volontà, riempiono Cieli e terra, formano la dote sufficiente per quelli che devono vivere in Essa; con quale ansia aspetta e sospira di poter dotare i figli suoi! Si vede immersa in tante ricchezze di grazia, d’amore, di santità e non trova i figli suoi per dotarli, perché non vivono in quel Volere in cui Essa visse. Guarda, figlia mia, come in tutto ciò che fece e soffrì è scritto: “Per i figli miei.” Gesù
Poi Gesù spiega che tutto il patrimonio della vita terrena di Maria Santissima (tutti gli atti che ha fatto nella dv) ha formato un dote sufficiente per coloro che devono vivere in essa e la Madonna la vuole dare. Cosa vuole la Madonna? Vuole il rosario, il digiuno, la messa quotidiana, ecc.. ma tutte queste cose sono tutte propedeutiche preparatorie per farci vivere nella dv. E' un processo di santificazione in atto, la Madonna cerca sempre di portarci sempre lontani dal peccato ed ad una vita di Grazia e di Santità. Non c'è vita nella dv se non c'è una vita ordinaria di grazia e di santità - non pensiamo MAI che la dv sia una scappatoia, una banale semplificazione. La vita della Madonna era una vita perfettissima e la vita dei figli della dv è una vita che tende alla perfezione; la dv è espressione della Santità Assoluta di ciò che Dio è. Certamente per vivere dentro questo mondo ci vuole una dote, ricordiamo che Luisa molto prima di ricevere queste rivelazioni ebbe il Matrimonio Mistico. Se io vivo per Gesù ed è il mio principio della mia vita allora anche chi vive il matrimonio può vivere questo, ogni stato di vita è buono e santo.
Nessuno può immaginarsi il godimento e la ricchezza della Madonna, Colei che visse completamente nel dv; noi non ce lo possiamo immaginare ma ha la dote? Se riceveremo il dono di vivere nella dv riceveremo il dono di vivere una felicità completamente divina ma con questa felicità verranno anche sicuramente le pene della Madonna - mistero della vita nel dv, felicità infinita e pene immense - chi si spaventa vuol dire che ha capito ben poco. Luisa (prime meditazioni) prima sposa di Gesù e poi vittima. Il massimo dell'unione con Gesù e il massimo dell'offerta a Gesù. Queste cose sono propedeutiche a ricevere il dono della dv. Partecipazione e profondissima anche ai dolori della Madonna /Gesù oltre alla felicità. Una persona unita alla dv non soffre le sofferenze terrene ma incomincia a vivere il dolore di Gesù e la Madonna per la perdite delle anime, degli oltraggi che vengono fatti a loro due, il dolore immenso nel vedere le anime che sputano sopra le grazie che ricevono ecc.... e questo è quello che la Madonna promette a chi entrerà in questo mondo.
"..Com’è commovente sentirla, guardarla, mentre nel suo materno cuore ha, come dentro un sacrario, i figli suoi ed in tutti i suoi atti e respiri chiama i suoi figli e dice al nostro Essere Supremo: “Tutto ciò che sono e posseggo è tutto per i figli miei, deh! ascoltatemi, mi sento scoppiare il cuore per amore, abbiate pietà d’una Madre che ama e che vuol dotare i suoi figli per renderli felici. La mia felicità non è piena, la sento a metà, perché non ho i figli miei a godere insieme con Me, perciò fate presto, che il Voler Divino sia conosciuto, affinché conoscano pure gli spasimi della Madre loro, come voglio dotarli e renderli felici e santi.” Gesù
Se fossimo rimasti come Adamo ed Eva ci sarebbe stata soltanto la parte gaudiosa, adesso c'è anche la parte dolorosa legate assieme alla felicità in modo indissolubile. Quanta dote riceveremo? sarà loro dato a seconda che lo conosceranno, ecco perchè chi non medita e non approfondisce gli scritti e non legge gli scritti...quanto più si cresce nella comprensione possiamo fare sempre più bene possiamo fare - ecco perchè se non ci si impegna in questo rimangono solo belle parole.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 15 dicembre 2019
Rivelazioni divinamente sconcertanti...
Gesù rivela a Luisa la vita della sua Divinità nella sua Umanità e come Egli abbia rifatto ogni atto (pensiero, parola, opera, gesto) di ogni essere umano presente, passato e futuro e il perché abbia fatto ciò. Le parla delle fiamme ardentissime e brucianti del suo amore, quasi sempre non ricambiato dalle creature. Lezione magistrale di Gesù sugli effetti devastanti del turbamento, anche minimo, di un’anima: chi cade nel turbamento forma notte e mali grandi per sé e per il mondo intero. Chi facilmente si turba è perché pensa troppo a sé e non è per nulla abbandonato in Gesù e nei Suoi Voleri. Libro di Cielo, volume 13, 16-18 Ottobre 1921, Mercoledì 21 Agosto 2019
16 Ottobre 1921 Come fu concepito Gesù, così fece rinascere tutte le creature in Lui
“Figlia mia, guarda il gran prodigio dell’incarnazione, come fui concepito e si formò la mia Umanità, così feci rinascere tutte le creature in Me, sicché nella mia Umanità, mentre rinascevano in Me, sentivo tutti i loro atti distinti, nella mente contenevo ciascun pensiero di creatura, buoni e cattivi, confermavo i buoni nel bene, li circondavo con la mia grazia, li investivo con la mia luce, affinché, rinascendo dalla santità della mia mente, fossero degni parti della mia intelligenza; riparavo poi, i cattivi, ne facevo la penitenza, moltiplicavo i miei pensieri all’infinito per dare la gloria al Padre di ciascun pensiero delle creature. Nei miei sguardi, nelle mie parole, nelle mie mani, nei miei piedi e perfino nel mio cuore, contenevo gli sguardi, le parole, le opere, i passi, i cuori di ciascuno e, tutto rinascendo in Me, restava confermato nella santità della mia Umanità, tutto riparato e per ogni offesa soffrii una pena speciale. Avendoli fatti rinascere tutti in Me, li portai in Me per tutto il tempo della mia Vita e sai quando li partorii? Li partorii sulla croce, nel letto dei miei acerbi dolori tra atroci spasimi, nell’ultimo anelito della mia Vita e come Io morii, così rinascevano loro alla novella vita, tutti suggellati ed improntati di tutto l’operato della mia Umanità; non contento di averli fatti rinascere, a ciascuno davo tutto ciò che avevo fatto per tenerli difesi ed al sicuro. Vedi che santità contiene l’uomo? La santità della mia Umanità, mai avrei potuto mettere alla luce figli indegni e dissimili da Me, perciò amo tanto l’uomo, perché è parto mio; ma l’uomo è sempre ingrato e giunge a non conoscere il Padre che lo ha partorito con tanto amore e dolore.” Gesù
In questo brano ci è rivelata una cosa importante: attraverso questi scritti Gesù ci ha spiegato - non ciò che già sapevamo cioè la vita della sua Umanità sulla terra - ma quello che non sapevamo è: come ha vissuto Dio fatto carne? Dentro la sua umanità viveva la sua Divinità, com'era la sua vita divina, che faceva? come operava? e qua Gesù ce l'ha detto. Gesù ha detto - a me e a te che stai leggendo - sta attento che c'è da capire bene una cosa: ognuno di noi ha una data di concepimento, di nascita e avrà una data di morte. La nostra vita terrena è fatta di una serie di atti in modo continuo, quello che ha fatto Gesù, nella sua vita terrena la sua divinità, operando nel divin volere, ha rivissuto istante per istante, passo per passo ecc.. la vita di ogni essere umano. Tutto da Lui è stato rifatto: perchè 1) doveva riparare tutto il male che facciamo dalla mattina alla sera e 2) non ci può essere nessuna creatura uscita dalle mani di Dio che non faccia opere perfettissime e degne di Lui e siccome siamo feriti dal peccato originale ed attuale. Non soltanto siamo stati redenti ma la mia vita perfettissima è già stata da Gesù presentata dal Padre. Io posso e devo fare mio tutto quello che Gesù sta facendo in me. Questo è uno dei punti fondamentali delle rivelazioni della dv, ogni qualvolta che io chiamo la dv non sto facendo che fare mio quello che Gesù ha già fatto per me. Durante la quaresima scorsa ci fu anche l'idea di rifare i nostri atti nella dv - noi con il Sacramento della Confessione possiamo cancellare i nostri peccati, nel nostro libro c'è un bollino bianco in cui c'è scritto Misericordia ma c'è un vuoto; quel vuoto c'è il vuoto fino a quando io non lo riempio. Gesù lo ha fatto ma non automaticamente va a posto perchè automaticamente saremmo già santi nella DV. Non funziona in modo automatico perchè sarebbe cancellato il principio della libertà personale e della responsabilità umana. Quello che noi possiamo fare è prenderle queste cose; anche un'anima dannata davanti all'Altissimo quell'anima e quella vita non è stata completamente sprecata perchè Gesù l'ha già rivissuta. Io posso andare (nella dv) a prendere un'atto (o più) di Gesù - meditazione di ieri - e rifare ciò che di sbagliato ho fatto.
esempio: ho bestemmiato in quel momento? Io faccio mio quell'atto di Gesù di Adorazione e Lode e Gloria a Dio che sicuramente tu Gesù hai fatto in riparazione di quella bestemmia per me. E al tempo stesso faccio quell'azione, pensiero ecc.. che avrei dovuto fare e anzichè farlo ho bestemmiato. La vita nella DV parte bene quando fatta bene la confessione generale, prima ci confessiamo e poi dobbiamo rifare gli atti malfatti.
Nei pensieri, sguardi, passi ecc.. di Gesù aveva già rifatto di Gesù. Il parto di questa gestazione è uscito fuori al momento della Croce. "...Vedi che santità contiene l’uomo? La santità della mia Umanità, mai avrei potuto mettere alla luce figli indegni e dissimili da Me,.." Gesù / ecco perchè ha fatto questo.
PER APPROFONDIRE IL DISCORSO RIFARE GLI ATTI NELLA DIVINA VOLONTA', ecco qua due catechesi (Dal Ciclo "Il dono della Divina Volontà" - Prima parte - seconda parte e qua un foglio d'esempio )
“Figlia mia, Io brucio, l’amore mi consuma, è tanto l’amore, le fiamme che mi bruciano, che muoio d’amore per ciascuna creatura. Non fu di solo pene che morii, ma le morti d’amore sono continue, eppure non vi è chi mi dia per refrigerio il suo amore.” Gesù
Chi ha fatto esperienza dell'amore di Gesù? Santa Margherita del Sacro Cuore / anche per i boss della malavita e per me c'è questo amore ma in alcuni casi è un'amore disprezzato e calpestato e respinto. Il boss della malavita ha un'anima uscita dalle mani di Gesù e di cui ha rifatto gli atti - se quel boss non si pente, della dannazione di quell'anima il cuore di Gesù soffre. Gesù vuole solo amore da noi. Amore ardente, forte e sincero, di cuore, affettivo ed effettivo. Io glielo dò a Gesù o no?
18 Ottobre 1921 Il turbamento dell’anima è notte ed impedisce lo spuntare del Sole: Gesù. Il turbamento non è altro che mancanza d’abbandono in Dio
Luisa si turba e le appare dopo Gesù
“Figlia mia, tu oggi con il tuo turbamento hai impedito che il sole della mia Persona spuntasse in te, il turbamento è nuvola tra Me e te che impedisce che i raggi scendano in te; e se non scendono i raggi, come puoi vedere il sole? Se sapessi che significa non far spuntare il mio sole, il gran male per te e per tutto il mondo, staresti ben attenta a non turbarti mai, perché per le anime turbate è sempre notte e nella notte non sorge il sole; invece per le pacifiche è sempre giorno ed Io, il mio sole a qualunque ora vuol sorgere, l’anima è sempre pronta a ricevere il bene della mia venuta. Poi, il turbamento non è altro che mancanza di abbandono in Me ed Io ti voglio tanto abbandonata nelle mie braccia, che neppure un pensiero devi avere di te ed Io penserò a tutto. Non temere, il tuo Gesù non può fare a meno di prendersi cura di te, di tenerti difesa da tutti, mi costi molto, molto ho messo in te, Io solo ho diritto su di te. Quindi, se i diritti sono miei, la custodia sarà tutta mia, perciò sta’ in pace e non temere.” Gesù
Altra colonna portante della vita nella dv: La Turbazione. Dobbiamo mettercelo bene in testa. Dove c'è anche un minimo di turbamento Dio non c'è. Le turbazioni partono con pensieri balordi, non solo peccaminosi sono pensieri inutili o turbamenti delle anime buone che vogliono fare un certo bene in un certo modo che vogliono loro. Cose sottilissime; ogni volta che nella nostra anima appena sorge il minimo turbamento dobbiamo smettere ciò che stiamo facendo e di pensare ciò che stiamo pensando, smettere di desiderare ciò che stiamo desiderando, ecc.. appena si consente alla turbazione si fa sempre nuvolo nella nostra anima. I turbamenti sono nuvole e i raggi di sole non passano e Gesù dice: " non pensare che sia una cosa da nulla". Non è una sciocchezza. "..Se sapessi che significa non far spuntare il mio sole, il gran male per te e per tutto il mondo,.." Gesù - per me e per tutto il mondo: perdiamo tempo in cose inutili e stiamo lì ad arrovellarci di cose che non accadranno mai o che Dio non vuole. Attenzione ai turbamenti derivanti alle problematiche attuali, ecc.. stiamo sereni e tranquilli. Non occorre farsi trascinare nell'agitazione delle cose del mondo. Seguiamo la situazione con sano distacco e preghiamoci su, di questo c'è bisogno. Per le anime turbate è sempre notte, se parlano seminano morte, agitazione ed altri turbamenti. Anche tutti quanti gli allarmi e messaggi catastrofici, il diffondere il male anche a fin di bene (tecnica del diavolo), il male non deve essere mai diffuso. Non aiutamo il diavolo a diffondere cose brutte. Mai. Se ti rendessi conto del male che facciamo turbandoci cercheremo di stare lontano da esso, vedrai come cambierà la nostra vita se non ci turbiamo. Se siamo freddi come il ghiaccio è perchè abbiamo turbamenti, come può sorgere Gesù (il Sole) se siamo turbati? "..Poi, il turbamento non è altro che mancanza di abbandono in Me.." Gesù - abbandoniamoci in Gesù, se ci turbiamo facciamo contento il diavolo. Non possiamo radere al suolo i diavoli, ma possiamo ammazzarli con il Rosario non dandogli nessuna soddisfazione. Un'anima che vive nella DV sta tranquilla. Preoccuparci di noi stessi, Gesù lo sa che lo devi fare. Non dobbiamo avere pensieri di noi, ci pensa Gesù. Chi ci crede a queste cose? "..Non temere, il tuo Gesù non può fare a meno di prendersi cura di te.." il tasso di cura con Gesù si prende cura di noi è inversalmente proporzionale al tasso di cura con cui io mi prendo cura di me stesso; a quanto tu ti programmi presenti passato e futuro anche con santissime intenzioni. Preghiamo il Signore che ci faccia capire come vivere nel dv, non è turbata mai. Si va a commemorare un disastro ma non ci turbiamo neanche di fronte ad una tragedia del genere. "..Io solo ho diritto su di te. Quindi, se i diritti sono miei, la custodia sarà tutta mia, perciò sta’ in pace e non temere.” Gesù. Manteniamo la cura e la tranquillità della nostra anima. Non accogliamo i pensieri balordi nella nostra anima altrimenti cadremo nelle tenebre.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
16 Ottobre 1921 Come fu concepito Gesù, così fece rinascere tutte le creature in Lui
“Figlia mia, guarda il gran prodigio dell’incarnazione, come fui concepito e si formò la mia Umanità, così feci rinascere tutte le creature in Me, sicché nella mia Umanità, mentre rinascevano in Me, sentivo tutti i loro atti distinti, nella mente contenevo ciascun pensiero di creatura, buoni e cattivi, confermavo i buoni nel bene, li circondavo con la mia grazia, li investivo con la mia luce, affinché, rinascendo dalla santità della mia mente, fossero degni parti della mia intelligenza; riparavo poi, i cattivi, ne facevo la penitenza, moltiplicavo i miei pensieri all’infinito per dare la gloria al Padre di ciascun pensiero delle creature. Nei miei sguardi, nelle mie parole, nelle mie mani, nei miei piedi e perfino nel mio cuore, contenevo gli sguardi, le parole, le opere, i passi, i cuori di ciascuno e, tutto rinascendo in Me, restava confermato nella santità della mia Umanità, tutto riparato e per ogni offesa soffrii una pena speciale. Avendoli fatti rinascere tutti in Me, li portai in Me per tutto il tempo della mia Vita e sai quando li partorii? Li partorii sulla croce, nel letto dei miei acerbi dolori tra atroci spasimi, nell’ultimo anelito della mia Vita e come Io morii, così rinascevano loro alla novella vita, tutti suggellati ed improntati di tutto l’operato della mia Umanità; non contento di averli fatti rinascere, a ciascuno davo tutto ciò che avevo fatto per tenerli difesi ed al sicuro. Vedi che santità contiene l’uomo? La santità della mia Umanità, mai avrei potuto mettere alla luce figli indegni e dissimili da Me, perciò amo tanto l’uomo, perché è parto mio; ma l’uomo è sempre ingrato e giunge a non conoscere il Padre che lo ha partorito con tanto amore e dolore.” Gesù
In questo brano ci è rivelata una cosa importante: attraverso questi scritti Gesù ci ha spiegato - non ciò che già sapevamo cioè la vita della sua Umanità sulla terra - ma quello che non sapevamo è: come ha vissuto Dio fatto carne? Dentro la sua umanità viveva la sua Divinità, com'era la sua vita divina, che faceva? come operava? e qua Gesù ce l'ha detto. Gesù ha detto - a me e a te che stai leggendo - sta attento che c'è da capire bene una cosa: ognuno di noi ha una data di concepimento, di nascita e avrà una data di morte. La nostra vita terrena è fatta di una serie di atti in modo continuo, quello che ha fatto Gesù, nella sua vita terrena la sua divinità, operando nel divin volere, ha rivissuto istante per istante, passo per passo ecc.. la vita di ogni essere umano. Tutto da Lui è stato rifatto: perchè 1) doveva riparare tutto il male che facciamo dalla mattina alla sera e 2) non ci può essere nessuna creatura uscita dalle mani di Dio che non faccia opere perfettissime e degne di Lui e siccome siamo feriti dal peccato originale ed attuale. Non soltanto siamo stati redenti ma la mia vita perfettissima è già stata da Gesù presentata dal Padre. Io posso e devo fare mio tutto quello che Gesù sta facendo in me. Questo è uno dei punti fondamentali delle rivelazioni della dv, ogni qualvolta che io chiamo la dv non sto facendo che fare mio quello che Gesù ha già fatto per me. Durante la quaresima scorsa ci fu anche l'idea di rifare i nostri atti nella dv - noi con il Sacramento della Confessione possiamo cancellare i nostri peccati, nel nostro libro c'è un bollino bianco in cui c'è scritto Misericordia ma c'è un vuoto; quel vuoto c'è il vuoto fino a quando io non lo riempio. Gesù lo ha fatto ma non automaticamente va a posto perchè automaticamente saremmo già santi nella DV. Non funziona in modo automatico perchè sarebbe cancellato il principio della libertà personale e della responsabilità umana. Quello che noi possiamo fare è prenderle queste cose; anche un'anima dannata davanti all'Altissimo quell'anima e quella vita non è stata completamente sprecata perchè Gesù l'ha già rivissuta. Io posso andare (nella dv) a prendere un'atto (o più) di Gesù - meditazione di ieri - e rifare ciò che di sbagliato ho fatto.
esempio: ho bestemmiato in quel momento? Io faccio mio quell'atto di Gesù di Adorazione e Lode e Gloria a Dio che sicuramente tu Gesù hai fatto in riparazione di quella bestemmia per me. E al tempo stesso faccio quell'azione, pensiero ecc.. che avrei dovuto fare e anzichè farlo ho bestemmiato. La vita nella DV parte bene quando fatta bene la confessione generale, prima ci confessiamo e poi dobbiamo rifare gli atti malfatti.
Nei pensieri, sguardi, passi ecc.. di Gesù aveva già rifatto di Gesù. Il parto di questa gestazione è uscito fuori al momento della Croce. "...Vedi che santità contiene l’uomo? La santità della mia Umanità, mai avrei potuto mettere alla luce figli indegni e dissimili da Me,.." Gesù / ecco perchè ha fatto questo.
PER APPROFONDIRE IL DISCORSO RIFARE GLI ATTI NELLA DIVINA VOLONTA', ecco qua due catechesi (Dal Ciclo "Il dono della Divina Volontà" - Prima parte - seconda parte e qua un foglio d'esempio )
“Figlia mia, Io brucio, l’amore mi consuma, è tanto l’amore, le fiamme che mi bruciano, che muoio d’amore per ciascuna creatura. Non fu di solo pene che morii, ma le morti d’amore sono continue, eppure non vi è chi mi dia per refrigerio il suo amore.” Gesù
Chi ha fatto esperienza dell'amore di Gesù? Santa Margherita del Sacro Cuore / anche per i boss della malavita e per me c'è questo amore ma in alcuni casi è un'amore disprezzato e calpestato e respinto. Il boss della malavita ha un'anima uscita dalle mani di Gesù e di cui ha rifatto gli atti - se quel boss non si pente, della dannazione di quell'anima il cuore di Gesù soffre. Gesù vuole solo amore da noi. Amore ardente, forte e sincero, di cuore, affettivo ed effettivo. Io glielo dò a Gesù o no?
18 Ottobre 1921 Il turbamento dell’anima è notte ed impedisce lo spuntare del Sole: Gesù. Il turbamento non è altro che mancanza d’abbandono in Dio
Luisa si turba e le appare dopo Gesù
“Figlia mia, tu oggi con il tuo turbamento hai impedito che il sole della mia Persona spuntasse in te, il turbamento è nuvola tra Me e te che impedisce che i raggi scendano in te; e se non scendono i raggi, come puoi vedere il sole? Se sapessi che significa non far spuntare il mio sole, il gran male per te e per tutto il mondo, staresti ben attenta a non turbarti mai, perché per le anime turbate è sempre notte e nella notte non sorge il sole; invece per le pacifiche è sempre giorno ed Io, il mio sole a qualunque ora vuol sorgere, l’anima è sempre pronta a ricevere il bene della mia venuta. Poi, il turbamento non è altro che mancanza di abbandono in Me ed Io ti voglio tanto abbandonata nelle mie braccia, che neppure un pensiero devi avere di te ed Io penserò a tutto. Non temere, il tuo Gesù non può fare a meno di prendersi cura di te, di tenerti difesa da tutti, mi costi molto, molto ho messo in te, Io solo ho diritto su di te. Quindi, se i diritti sono miei, la custodia sarà tutta mia, perciò sta’ in pace e non temere.” Gesù
Altra colonna portante della vita nella dv: La Turbazione. Dobbiamo mettercelo bene in testa. Dove c'è anche un minimo di turbamento Dio non c'è. Le turbazioni partono con pensieri balordi, non solo peccaminosi sono pensieri inutili o turbamenti delle anime buone che vogliono fare un certo bene in un certo modo che vogliono loro. Cose sottilissime; ogni volta che nella nostra anima appena sorge il minimo turbamento dobbiamo smettere ciò che stiamo facendo e di pensare ciò che stiamo pensando, smettere di desiderare ciò che stiamo desiderando, ecc.. appena si consente alla turbazione si fa sempre nuvolo nella nostra anima. I turbamenti sono nuvole e i raggi di sole non passano e Gesù dice: " non pensare che sia una cosa da nulla". Non è una sciocchezza. "..Se sapessi che significa non far spuntare il mio sole, il gran male per te e per tutto il mondo,.." Gesù - per me e per tutto il mondo: perdiamo tempo in cose inutili e stiamo lì ad arrovellarci di cose che non accadranno mai o che Dio non vuole. Attenzione ai turbamenti derivanti alle problematiche attuali, ecc.. stiamo sereni e tranquilli. Non occorre farsi trascinare nell'agitazione delle cose del mondo. Seguiamo la situazione con sano distacco e preghiamoci su, di questo c'è bisogno. Per le anime turbate è sempre notte, se parlano seminano morte, agitazione ed altri turbamenti. Anche tutti quanti gli allarmi e messaggi catastrofici, il diffondere il male anche a fin di bene (tecnica del diavolo), il male non deve essere mai diffuso. Non aiutamo il diavolo a diffondere cose brutte. Mai. Se ti rendessi conto del male che facciamo turbandoci cercheremo di stare lontano da esso, vedrai come cambierà la nostra vita se non ci turbiamo. Se siamo freddi come il ghiaccio è perchè abbiamo turbamenti, come può sorgere Gesù (il Sole) se siamo turbati? "..Poi, il turbamento non è altro che mancanza di abbandono in Me.." Gesù - abbandoniamoci in Gesù, se ci turbiamo facciamo contento il diavolo. Non possiamo radere al suolo i diavoli, ma possiamo ammazzarli con il Rosario non dandogli nessuna soddisfazione. Un'anima che vive nella DV sta tranquilla. Preoccuparci di noi stessi, Gesù lo sa che lo devi fare. Non dobbiamo avere pensieri di noi, ci pensa Gesù. Chi ci crede a queste cose? "..Non temere, il tuo Gesù non può fare a meno di prendersi cura di te.." il tasso di cura con Gesù si prende cura di noi è inversalmente proporzionale al tasso di cura con cui io mi prendo cura di me stesso; a quanto tu ti programmi presenti passato e futuro anche con santissime intenzioni. Preghiamo il Signore che ci faccia capire come vivere nel dv, non è turbata mai. Si va a commemorare un disastro ma non ci turbiamo neanche di fronte ad una tragedia del genere. "..Io solo ho diritto su di te. Quindi, se i diritti sono miei, la custodia sarà tutta mia, perciò sta’ in pace e non temere.” Gesù. Manteniamo la cura e la tranquillità della nostra anima. Non accogliamo i pensieri balordi nella nostra anima altrimenti cadremo nelle tenebre.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI