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sabato 4 maggio 2024

Gesù è partito per il Cielo ed è rimasto sulla terra

Gesù spiega anzitutto la differenza che c'è tra chi chiama la Divina Volontà negli atti suoi e quelli che fanno le opere buone. Gesù spiega il senso profondo dell'Ascensione e di come Lui sia partito ma anche restato sulla terra. Libro di Cielo, Libro 34, 20 Maggio 1936, Giovedì 7 Settembre 2023

20 Maggio 1936 Differenza che passa tra chi chiama la Divina Volontà negli atti suoi e chi fa le opere buone senza di Essa. L’Ascensione; come Gesù partiva per il Cielo e restava sulla terra.

Brano molto ricco di suggestioni che speriamo di riuscire ad identificare. C'è una certa continuità con i brani trattati precedentemente - Gesù parlava prima della sua Incarnazione, spiegando che quando era venuto sulla terra ma non aveva lasciato il Cielo. Gesù rimase in Cielo ma era in Terra. Oggi Gesù fa il discorso speculare e Gesù spiega che salendo in Cielo non ha lasciato la Terra. Un'altra cosa importante è l'importanza del chiamare la Divina Volontà nei propri atti - spesso il don si rende conto che non si fa attenzione nel chiamare la dv nei propri atti - non è una cosa semplice chiamarla negli atti, sforzo che può essere soggetto a variazioni, periodi in cui una persona sta più tonica spiritualmente e un periodo in cui cala l'attenzione. Ma nell'atto Preventivo io chiamo la dv negli atti che farò in tutta la mia giornata (camminare nei miei passi, nel mio scrivere, nel mio leggere ecc.....) , c'è tutto. Tutte le operazioni che faremo nella giornata sono già blindate ma più atti attuali faremo questa cosa si potenzia. Non è che uno deve crogiolarsi e stare con la testa per aria. Così come l'atto preventivo e l'atto di fusione almeno una volta al giorno bisogna farlo. La vita nella dv non si riduce agli atti - non posso farne 4 e pensare di vivere in essa. Luisa si chiede qual'è la differenza tra chi opera nella dv e chi fa le opere buone senza la dv?

"Figlia mia, non c'è da paragonare l'uno e l'altro, il primo, col chiamare la mia Volontà negli atti suoi, si spoglia di ciò che è umano..." Gesù

Un'anima che ha fatto la Consacrazione Totus Tuus, la cosa fondamentale di questo è che fare questa vuol dire: io non ne combino una cosa dritta al 100% - che è la verità - chi non lo pensa è in errore. E lo vediamo anche nelle opere migliori dove mettiamo il desiderio di primeggiare, prenderci gusto ecc... anche facendo cose apparentemente buone. Gesù si scaglia contro i farisei che digiunavano, facevano opere buone ecc... ma lo facevano per essere ammirati della persone. E' possibile che una persona sia reputata santa ma è possibile che non sia Santa. Con questa consacrazione, noi diamo le nostre operazioni e le purifica - primo step. La prima cosa chiamando la dv ci si spoglia di ciò che è umano nel senso peggiore del termine - se noi agiamo per fini umani, non avremo grosse ricompense dal Signore. Se mi spoglio di ciò che è umano e formo il vuoto, la dv abbellisce ecc.. quindi significa che quell'atto di cui la creatura diventa partecipe possiede la potenza, l'immensità, la santità ed il valore Divino che non si esaurisce mai. E poi Gesù fa un'esempio di una persona che ha le rendite e chi no:

"..Perciò in chi vive nel nostro Volere, noi guardiamo e troviamo Noi stessi ed i nostri atti che ci onorano e ci fanno corona. Invece in quelli che fanno le opere buone, ma non sono animati dal nostro Volere, noi non troviamo Noi stessi, ma l'atto finito della creatura e siccome Noi non ci sappiamo tenere nulla di qualunque bene che essi fanno, diamo loro il merito come mercede, la mercede non è proprietà che può sempre produrre, quindi queste creature simboleggiano quelli che vivono alla giornata, che vivono stentatamente della mercede che hanno, non si fanno mai ricchi, sentono sempre il bisogno di farsi pagare i lavori per vivere e, se non lavorano, passano pericoli di morire di fame, cioè di non sentire la sazietà del bene, la vita delle virtù, ma la squallida miseria delle passioni..." Gesù

Il ricco non ha preoccupazioni - è una metafora, non stiamo facendo l'elogio dei ricchi sfondati - è un'esempio per farci capire. Pensiamo agli operai o dipendenti che non sono pagati e che quindi vanno nei guai. Non si sente (fuori dalla dv) la vita delle virtù ma la miseria delle passioni. E vivono una vita brutta e misera.

"..Invece per chi vive nel nostro Volere tutto è abbondanza, noi gli diciamo: “prendi ciò che vuoi e quanto più puoi prendere, anzi mettiamo a disposizione tua le nostre ricchezze, la nostra luce, la nostra santità, il nostro amore, perché ciò che è nostro è tuo e ciò che è tuo è nostro, non rest'altro che vivere ed operare insieme." Gesù

C'è questa vita comune. Di fronte a queste cose c'è sempre la nostra famosa libertà...tu che ascolti, saranno vere? E' un mito? Un'utopia? E' una considerazione che ciascuno che fa nel cuore, c'è chi non ci crede e chisseneimporta, pensalo pure e non c'è nessun problema - da un punto di vista comunione con la Chiesa. Ma che non ci sia nessun problema davanti a Dio questo è un problema diverso. Sono scelte personali, le nostre priorità personali, nessuno può forzarci e sono decisioni nostre e personali. Poi c'è la seconda parte dove Gesù spiega il significato teologico ed esistenziale:

"Figlia mia benedetta, non vi è tratto della mia vita che non simboleggi il regno della mia Divina Volontà, in questo giorno della mia Ascensione Io mi sentivo vittorioso e trionfante, le mie pene erano già finite, anzi lasciavo le mie pene già sofferte, in mezzo ai miei figli che lasciavo sulla terra, per aiuto, per forza e per sostegno e come rifugio in cui potersi nascondere nelle loro pene, per attingere dalle mie l'eroismo nei loro sacrifici, posso dire che lasciavo le mie pene, i miei esempi e la mia stessa Vita, come semenza che, maturandosi e crescendo, avrebbe fatto sorgere il regno della mia Divina Volontà...." Gesù

Quando soffriamo qualcosa possiamo pensare che Gesù ha patito anche Lui la sofferenza peggio di noi e molto di più. Con le Ore della Passioni puoi attingere le pene di Gesù, le puoi ripararle, ecc... non è un solo pensarle, ecc... - opionione del don che non si possa viverne a meno di questo. Gesù anche se sale al Cielo, lo troviamo nel Cuore - castello interiore di Santa Teresa d'Avila - .

"..Sicché partivo e restavo, restavo in virtù delle mie pene, restavo nei loro cuori per essere amato. Dopo che la mia Santissima Umanità salì al Cielo, sentii più stretto il vincolo dell'umana famiglia, quindi non mi sarei adattato a non ricevere l'amore dei miei figli e fratelli che lasciavo sulla terra, restai nel Santissimo Sacramento per darmi continuamente a loro e perché loro si dessero a Me, per far trovare loro il riposo, il ristoro ed il rimedio a tutti i loro bisogni..." Gesù

Prenditi un quarto d'ora e cerca Gesù nel cuore, cerca di parlargli o parlare alla Madonna, stai con Lui o Lei. Altrimenti la presenza di Gesù nel tuo cuore non la vivrai mai e ti sentirai sempre solo anche se resterai in compagnia. Poi c'è l'Eucarestia. Facciamo tesoro di questo regalo, cerchiamo di fare adorazione. Nei limiti del possibile degli impegni, tutto non si può fare. Quei famosi 15 minuti con Gesù uno li può farli davanti a Gesù. Bisogna vedere chi ci crede a queste cose. Se uno ci credesse sul serio, cercherebbe il riposo e il ristoro non con le creature ecc.. o andrebbe da Gesù? Gesù chiude con questa descrizione:

Pare che Maria Valtorta disse che erano in 400/500 all'Ascensione. Erano pochi ma però avrebbero dato principio alla Chiesa e al Regno della Redenzione.

"..Oltre a ciò in questo giorno della mia Ascensione Io avevo doppie corone, la corona dei miei figli che portavo con me nella Patria Celeste e la corona dei miei figli che lasciavo sulla terra, simbolo essi dei pochi che daranno inizio al regno della mia Divina Volontà; tutti quelli che mi videro asceso al Cielo ricevettero tante grazie, che tutti misero la vita per far conoscere il regno della Redenzione e gettarono le fondamenta per formare la mia Chiesa, per far raccogliere nel suo grembo materno tutte le umane generazioni, così i primi figli del regno della mia Volontà, saranno pochi, ma saranno tali e tante le grazie di cui saranno investiti, che metteranno la vita per chiamare tutti a vivere in questo Santo regno..." Gesù

"..Ora in mezzo ai discepoli c'era la mia Mamma, che assisteva alla mia partita per il Cielo, questo è il più bel simbolo. Sicché Essa è la Regina della mia Chiesa, l'assiste, la protegge, la difende. Così siederà in mezzo ai figli della mia Volontà, sarà sempre Essa la motrice, la vita, la guida, il modello perfetto, la Maestà del regno del Fiat Divino che tanto le sta a cuore, sono le sue ansie, i suoi desideri ardenti, i suoi deliri d'amore Materno, perché vuole i suoi figli in terra nel regno dove Essa visse, non è contenta di avere i suoi figli in Cielo nel regno della Divina Volontà, ma li vuole anche sulla terra, sente che il compito datole da Dio come Madre e Regina non l'ha compiuto, la sua missione non è finita, fino a tanto che non regna la Divina Volontà sulla terra in mezzo alle creature. Vuole che i suoi figli le somiglino e che posseggano l'eredità della Mamma loro..." Gesù

La Madonna non vuole nientr'altro che i suoi figli vivano come è vissuta Lei. Lei è Regina della Chiesa e in questi tempi torbulenti è necessario stare vicino a Lei.

"..Perciò la gran Signora è tutt’occhi per guardare, tutto cuore per amare, per aiutare chi vede in qualche modo disposti a voler vivere di Volontà Divina..." Gesù

Se la Madonna deve che un'anima ha questo desiderio sincero l'aiuta.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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