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domenica 27 novembre 2022

Gesù è stanco di aspettare

Gesù parla a Luisa della sua stanchezza di aspettare che gli uomini lo accolgano e accolgano il dono della Divina Volontà con tutti gli infiniti beni che esso contiene. Gesù non trova su chi riversare tanta grazia e tanta abbondanza. Libro di Cielo, Volume 27, 10 Dicembre 1929, Martedì 5 Aprile 2022

10 Dicembre 1929 Perfetto equilibrio di Dio nelle sue opere, triplice equilibrio

Brano breve ma molto intenso e molto profondo. Gesù tra le altre cose sfoga cosa c'è nel suo cuore e ci mette alla luce di alcuni aspetti.

Mi sentivo tutta abbandonata nella Divina Volontà e seguitando a fare i miei atti in Essa, ho sentito una voce che mi sussurrava all'orecchio: “quanto sono stanco!”...Luisa

Luisa non riconosce subito da dove viene quella voce e Gesù interviene e spiega. La stanchezza deriva dal tanto e troppo aspettare. E qua il don pensa che dobbiamo fare un primo pit stop spirituale e fissare lo sguardo del cuore e della nostra mente su questo dolore di Gesù: sono stanco di aspettare.

"..E vedendomi costretto ad aspettare, sentendo in Me la molteplicità degli atti che voglio fare e non facendoli, perché il regno del mio Fiat non è conosciuto né regna sulla terra, sento tale stanchezza che do in smania e dico: “possibile che non vogliano ricevere i miei beni?” E rimango afflitto perché gli atti miei, la potenza del mio Volere, la sua luce, la sua felicità e bellezza non si affratellano con le creature e non corrono in mezzo a loro..." Gesù

E Gesù si trova a vedere i mortali condannati a vivere una vita orrida, brutta, piatta, grigia, insignificante e a volte nera e peccaminosa e disperata, angosciata e preoccupata. Così campano i miei figli (direbbe Gesù) ma potrebbero non campare così. Gesù ha dei beni ma le sue creature non li vogliono e se li deve tenere per sè. Questa è una tragedia. Un sacerdote che è degno di questo nome perchè vive la chiamata del suo ministero un pò capisce questa espressione di Gesù e anche i sacerdoti aspettano... i sacerdoti sanno che per la cura d'anima ci vuole tempo. Non esiste che nessuno si faccia santo dall'oggi al domani. Si aspetta tanto tempo che un'anima (illuminata dalla grazia) arrivi da sola a certe conclusioni, aspetta segni di cambiamento, aspetta segni di conversione, ad un sacerdote non viene in tasca nulla da questa cosa. E' solo la gioia soprannaturale nel sapere che altri possono essere felici. Le persone se si allontanano da tutto ciò che è male e vivono in Gesù e Maria possono avere una vita felicie già da questo mondo. Ma purtroppo di fronte a certe situazioni un sacerdote non può far nulla di fronte a certe situazioni perchè un'intervento fuori luogo o premature potrebbe essere controproducente e forse danneggiare l'opera della grazia. Oppure il sacerdote capisce bene che si trova di fronte ad un'anima - da un punto di vista oggettivo - ceca e di quella cecità che non è malleabile e non è recettiva della luce divina e qualsiasi cosa una cosa dicesse potrebbe rivelarsi contro producente e quella persona potrebbe compiere altri errori e quindi si aspetta. E si aspetta, si aspetta, si aspetta ecc.. e questa attesa è niente di fronte a quella di Gesù. Nel libro dell'Apocalisse, Gesù dice che sta alla porta e bussa e se qualcuno mi apre Lui entrerà e cenerà con chi gli apre la porta del cuore. Ma chi gli apre la porta del cuore? Non sono a quanto pare. E quindi succede che Gesù si trova con un patrimonio immenso, addirittura con il tesoro dei tesori cioè la divina volontà e non può darlo ai suoi figli perchè non stanno in condizioni di poterlo riceverle. Non lo chiedono e non lo vogliono, o sono interessati a chiacchere in linea teorica ma non si mettono in condizioni oggettive di ricevere i divini benefici. E quindi il Signore rimane in attesa.

"..sento tale stanchezza che do in smania e dico: “possibile che non vogliano ricevere i miei beni?”.." Gesù

Lo smaniare è una cosa tipica di questi scritti, è un compotamento estremo figlio dell'amore. Perchè l'amore smania quando o non si può comunicare o quando l'oggetto dell'amore è assente. Dobbiamo pensarci tanto a questa cosa e dobbiamo anche pensare al modo di riparare a questa cosa che è molto semplice, almeno noi disporci e volerli quei beni e non lasciarli inerti a Gesù. Dio è già potente, felice, bello ecc... quindi la partecipazione di questi beni divini giova a noi, a Gesù giova in maniera indiretta e ci ama e quindi gode nel vederci felici (quando noi amiamo veramente qualcuno, l'amore autentico vive per fare felice l'altro). L'amore autentico non è egoismo. Quando c'è un Ti amo vuol dire che la persona che ama pensa come posso farlo sentire importante? Felice e prezioso?. I grandi Santi - due grandi sante sono state santa Margherita alacoque e Santa Veronica Giuliani assieme a Gertrude la Grande , Gesù disse a Maria Valtorta sono anime che lo hanno amato di più. E cosa facevano queste anime? Dalla mattina alla sera stavano sotto l'impulso della grazia a pensare nuovi modi per fare felice Gesù e che in pratica erano nuove croci e sofferenze per abbracciare l'amato per dire all'Amato che lo amavano e per cooperare ciò che il Signore li chiedeva: cooperare per la salvezza delle anime e soffrire molto con Lui per la conversione dei peccatori. La gioia più grande di una persona che ama è vedere felice la persona amata e ciò gli basta per sè stessa, ecco perchè nei giorni scorsi il don ha detto che San Giovanni della croce avrebbe voluto patire per amore di Gesù. Quella dimensione lì (dell'amore) non vuole ricompensa o altro, quando si ama davvero Gesù, tutti quanti desideriamo di lasciare questo mondo e di poterlo incontrare ma prova a chiederti: ti sei salvato per il rotto della cuffia, magari ti sei salvato all'ultimo senza essere consapevole di essere stato un peccatore, il Signore ti ha dato il dono della contrizione prima di morire e dopo la purificazione andrai in Paradiso. L'altra alternativa è al momento della morte ti troverai - di fronte a Gesù - a prescindere di come sei morto Lui che ti dirà: sorella mia o fratello mio grazie perchè Mi hai fatto proprio contento. Dopo cosa succede? Purgatorio fino alla fine del mondo o Paradiso immediato? Ma tu cosa preferiresti? Farsi dire questo o per il rotto della cuffia? Quando ci si ama ci si stanca ad escogitare nuove forme per dimostrare quanto si ama il Signore ed ecco perchè nella dv sono così importanti i giri ed ecco perchè non ci sono ricette già fatte.

"...La mia Divina Volontà nell'uscire nel suo campo d'azione nella Creazione fece sfoggio di tante magnificenze d'opere, tanto che l'uomo stesso è incapace di numerarle tutte e di comprendere il giusto valore di ciascun'opera e anche se le vede, le tocca e gode i suoi benefici effetti, pure si può chiamare il primo ignorantello della Creazione..." Gesù

Noi abbiamo un parco d'azione tra le opere della Creazione e Redenzione dove possiamo sbizzarirci. Tu hai mai pensato che cosa sono i tuoi occhi? Va a vedere sul web, guarda cos'è l'occhio umano, com'è fatto e come mai noi vediamo con gli occhi. Quanti ti amo ci saranno da mettere? Possiamo vedere la luce e le opere della Creazione, i nostri organi, quante cose ci sono? Il senso del tatto, i nostri sensori naturali che sono disposti su ogni millimetro della nostra pelle, prova a sentire quando cammini e cosa accade, pensa e guarda i movimenti degli arti. Si muove la gamba, la parte superiore, inferiore, si muove il piede, si poggia prima il tallone, ecc.. e prova a farti attento a queste cose. Noi non sappiamo cosa ci sia nelle galassie, ma noi sappiamo cosa ci sia nel nostro corpo. I Ti Amo quando mangiamo e beviamo, ce li siamo detti tante volte. Ascolta il battito del cuore e senti il battito del cuore, fatti attento ai moti della dv dentro di noi, sono infiniti e non è necessario essere un'esperto di anatomia per girare nel fiat creante nel nostro corpo. Non è la stessa cosa adoperare uno strumento oggetto o sapere chi l'ha fatto ed avere questa gioia ulteriore nell'usarlo e ringraziarlo che ti darà per questo un'autotreno di grazie, oltre a quelle che tu già hai.

"..tanto che l'uomo stesso è incapace di numerarle tutte e di comprendere il giusto valore di ciascun'opera.." Gesù

Adamo invece comprendeva il giusto valore di ciascun'opera, compredeva il suo senso nell'ordine del cosmo e comprendeva il ti amo specifico che Dio aveva messo in quella creatura. Adesso dobbiamo allenarci a queste cose e tanto più ci alleniamo e quanto più siamo disposti a ricevere la sua potenza, felicità, luce e bellezza.

"Figlia mia, sono proprio Io, Colui che sente tutto il peso di tanto aspettare che mi produce tale stanchezza, da sentire tutto il peso di voler fare il bene e, per indisposizione di chi lo deve ricevere, non poterlo fare. Oh com'è duro voler fare il bene, tenerlo preparato e pronto per darlo e non trovare chi lo riceve!.." Gesù

Noi possiamo dire con tutto il cuore: ecco Signore, dallo a me con tutto noi stessi? Ci interessa? Non è che uno si alza alla mattina e prende tutto ma tu stai coltivando le disposizioni per avere questo bene? Già Salomone scriveva che fin da bambino cercava la Sapienza e ha fatto fatiche di ogni genere e dice ha ricevuto il dono e ha ricevuto tutti i beni. La Sapienza non è la dv ma una delle proprietà ed insieme a Lei sono arrivati tutti i beni a Salomone. Vogliamo noi tutti i beni? Valore peso e misura. I valori costituivi di tutto ciò che è fatto bene. E ci sarebbe da fare un'altra meditazione. La misura vuol dire che una cosa stai facendo, dicendo, ecc... quanto? Nè poco nè troppo. Il valore è quello che ha agli occhi di Dio, non mi importa nulla di cosa sia. Il peso, in ebraico significa avere un certo peso specifico; il peso dev'essere proporzionato. La leggerezza d'animo è un difetto, è pesante chi sta sempre a brontolare, lamentarsi, ecc.. e la leggerezza d'anima è la sciocca allegria di chi sta sempre a ridere e scherzare. Una vita felice e il sorriso è sempre pronto a sbocciare sulle labbra, ma la stolta allegria dei buontemponi come li chiama la Sacra Scrittura o dei perdigiorno viola le regole del peso. La leggerezza d'animo. Il Signore ci aiuti a personalizzare questa meditazione perchè diventi vita della nostra personale preghiera.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 20 novembre 2022

Nella santità divina non entra nulla di umano

Nuova lezione di Gesù sulla gran differenza tra la santità nella Divina Volontà e la santità nelle virtù, sintetizzata dalla frase: "anche un atomo di terra non può entrare nel mio Volere Divino". Libro di Cielo, Volume 27, 3 Dicembre 1929, Lunedì 4 Aprile 2022

3 Dicembre 1929 Differenza tra la santità fondata nelle virtù e quella fondata nella Volontà Divina.

Oggi il Signore in questo brano ritorna a parlare della differenza fondata dalla santità delle virtù e quella fondata sulla divina volontà. Gesù aveva detto recentemente in una meditazione, Gesù aveva spiegato cosa significava vivere fuori dalla dv e non contro. E oggi ribadisce.

"Figlia mia, tutto ciò che di buono è stato fatto fin dal principio del mondo fuori della mia Divina Volontà, sono piccole luci, effetti del mio Fiat Divino, perché anche se non hanno operato dentro di Esso, come le creature si disponevano a fare il bene, i suoi raggi si fissavano sopra di loro ed ai suoi riflessi si formava la piccola fiammella nelle anime loro, perché essendo il mio Volere luce eterna ed immensa, non sa produrre che luce. Queste fiammelle, come effetti di Esso, stanno intorno al Sole della mia Divina Volontà come onore e gloria dei suoi effetti e come frutti del buon operato delle creature, perché come esse vogliono fare il bene, così i suoi raggi si fissano su di loro e dà gli effetti del bene che vogliono fare...." Gesù

La lampada a petrolio in mezzo alle tenebre, meglio che niente ma gli atti fatti nella dv sono Soli. Questi soli non fanno un bene immenso alle nostre anime - noi purtroppo in questa condizione mortale sotto il regime post-peccato originale - ci sono delle dimensioni meravigliose e grazie immense che noi non possiamo prenderne coscienza. Non ce ne rendiamo conto. In questa terra è impossibile prenderne atto e coscienza, esserne consapevoli. Se qualcuno sta già operando stabilmente nella dv sta generando una montagna di Soli ma non ne è consapevole.

"..Ma chi può formare il Sole con gli atti suoi? Chi vive nella mia Divina Volontà. Essa non fissa su di lei solo i suoi raggi, ma tutto il suo Sole scende e con la sua virtù creatrice e vivificatrice forma un altro Sole nell'atto della creatura. Vedi dunque la gran differenza che passa? Come tra piante e Sole e tra Sole e fiammelle." Gesù

Non c'è consapevolezza di questo. E per il don è meglio. Noi dovremmo (pensa il don) che dovremmo pregare il Signore che se ci fosse qualcosa di bene che Lui opera in noi non me ne dare una coscienza, fammi abitare sempre nell'umiltà - fammi conoscere con carità e per bene i miei innumemerevoli peccati, offese, ecc... fammi sempre sentire quanto sono bisognoso di conversione, di quanto sia imperfetto senza nessun tipo di depressione. Nella consapevolezza che Dio volge lo sguardo verso l'umile e il superbo lo guarda da lontano dice la Bibbia. Noi poveri mortali, se anche raggiungessimo un certo grado d'umiltà sarebbe lo stesso bassissimo. Gli Umili sul serio sono stati la Madonna, che si è sempre riconosciuta davanti a Dio il nulla che era e Gesù che si è abbassato, andando più basso dove stava. Noi andiamo fuori registro e fuori sede quando ci allontaniamo anche nel minimo dalla valle dell'umiltà. Se qualcuno di noi avesse la sorte più bella che non ci può essere morire come Gesù: crocifissi, morire con i chiodi elevati da terra ecc.. anche se tutti siamo terrorizzati dal pensiero (a causa del dolore). Se accaddese ciò (e ci rimanessimo) tu da lì non puoi scendere e là rimani. Ma Gesù poteva scendere e poteva fulminarli tutti quanti e le provocazioni che ha sentito, poteva ma non ha voluto. Capiamo cosa sia la dv anche attraverso queste cose? Dio può tutto ciò che vuole ma non vuole tutto ciò che può. Dio ha voluto abbracciare questa umiliazione immensa. Noi pensiamo alle cose che troviamo negli scritti dei mistici (Suor Cecilia Bai, -- racconta che Gesù nella sua prigionia fosse stato ricoperto di sputi e Luisa diceva che Gesù si è fatto sputare in bocca). Noi non siamo capaci di prenderci una piccola umiliazione e mortificazione e di fronte ad esse abbiamo reazioni abnormi e gigantesche...ma come ci presentiamo di fronte a Dio? Se qualcuno ci mortifica ed umilia anche a torto noi ce lo meritiamo. Noi siamo peccatori, la santa mamma del don quando dava qualche sganassone in più quando il don era innocente (ed era bambino) diceva: questa è per quella volta in cui te la sei scampata o l'hai fatta e io non me ne sono accorta. Gesù si meritava di avere come vestito una patina di bava fetida o il suo sangue di cui ne era coperto? E noi di fronte ad una piccola cosa iniziamo a dare di matto? Non si può.

"...Tale è la santità fondata nelle virtù, l'umana terra ci deve mettere del suo, quante soddisfazioni umane nelle opere più sante, nelle virtù che praticano! La terra della stima, della gloria umana corre sempre e vi forma il suo piccolo ripostiglio, in modo che si vedono le virtù come tanti bei fiori profumati, di color sì vivo, che desta meraviglia, ma intorno, di sotto c'è sempre qualche poco d'umana terra. Sicché la santità fondata nelle virtù si può chiamare terra fiorita ed a seconda le virtù che gli uomini praticano c’è chi forma il fiore, chi la pianta, chi l'albero ed hanno bisogno d'acqua che l’innaffi e di Sole che li fecondi e comunichi i diversi effetti che a ciascuna ci vuole, qual è la mia grazia, altrimenti correrebbero pericolo di morire sul nascere..." Gesù sulla santità delle virtù

"..Invece la santità fondata nel mio Voler Divino è Sole, sta nell’alto, la terra non ha a che fare con essa, né l'acqua ha bisogno d'alimentare la sua luce, attinge il suo alimento direttamente da Dio e nel suo moto di luce continuo produce ed alimenta tutte le virtù in modo divino. Le soddisfazioni umane anche sante, la vanagloria, la stima propria, hanno perduto la via, né hanno ragione d'esistere, perché sentono al vivo la Volontà Divina che tutto fa in loro e sentono la riconoscenza perché questo Sole Divino, abbassandosi, abita in loro ed alimentandoli con la sua luce ha virtù di eclissare dolcemente il volere umano, perché è vietato che anche un atomo di terra entri nel mio Volere Divino, luce e terra, tenebre e luce sono nature contrarie; si può dire che si fuggano a vicenda, né la luce può sopportare un solo atomo di terra e perciò eclissa, le serve di sentinella, di difesa che tutto diventi Volontà Divina nella creatura e come il Sole tutto dà alla terra, ma nulla riceve ed è causa primaria delle sue belle fioriture; così chi fonda la sua vita, la sua santità nel mio Volere, insieme con Esso alimenta la santità fondata nelle virtù." Gesù

Quand'è che noi capiamo che iniziamo a fondare la nostra santità sulla dv? Quando noi desideriamo scomparire che nessuno sappia quello che di buono facciamo e che tutto resti tra noi e Dio. Spesso facciamo le opere buone senza farci vedere dal prossimo (Vangelo di san Matteo cap.6) ma talvolta desideriamo che qualcuno se ne accorga così magari pensano bene di noi. Se nel nostro cuore c'è questo c'è la terra della volontà umana, la stima. San Giovanni della Croce ha sofferto per Gesù e tanto e gliene hanno fatte di tutti i colori (i suoi sottoposti che aveva cresciuto ed allevato l'hanno rinchiuso in galera per mesi e mesi) e un giorno gli apppare Gesù e gli dice: bravo Giovanni, mi hai servito alle grande e voglio darti un premio. Cosa vuoi? E lui ha risposto: patire ed essere disprezzato per amor Tuo. Lì non c'era tanta terra umana - i Santi nel tempo non hanno conosciuto questi scritti ma il don ha la percezione che ci sono state delle figure che si sono avvicinate a questo mondo. La Santità fondata sulle virtù: la stima, la gloria umana - esempio del don sui preti: accidenti questo parroco, ha rimesso a nuovo la Chiesa. Se nel cuore di un parroco c'è il desiderio che questa cosa sia detta c'è la terra - non vuol dire che questa cosa non vada fatta - un parroco deve rendere la Casa di Dio un luogo perfettissimo, pulitissimo ecc... ma nel farlo deve cercare solo la Gloria di Dio. Se dovesse succedere che nessuno riconosca l'operato del parroco, bisogna suonare le campane a festa. Se il parroco avesse nel cuore: questa opera l'ho fatta per te non mi interessa che le persone mi riconoscano. Anzi, se non lo riconoscono è meglio. Gesù lo dice nel Vangelo: guai quando le persone parleranno bene di vuoi. Chi vuole segretamente nel cuore che le proprie o presunte virtù siano riconosciute, chi cerca le gratificazioni, chi vuole sentirsi dire bravo anche se a parole professano falsa umilità. E se invece ti arriva una critica? Un mancato riconoscimento? E se non si accorgono? E se ti travisano il bene che fai? E se ti sbattono un difetto in faccia anche in maniera villana e scortese, tu che fai?

"..La terra della stima, della gloria umana corre sempre e vi forma il suo piccolo ripostiglio, in modo che si vedono le virtù come tanti bei fiori profumati, di color sì vivo, che desta meraviglia, ma intorno, di sotto c'è sempre qualche poco d'umana terra..." Gesù

Le virtù ci stanno, per carità, sono fiori ma c'è sempre qualche pò di terra. La terra con la luce non ha nulla a che fare, neanche un'atomo di terra può e deve entrare nel volere divino. Le soddisfazioni umane anche sante - per le cose sante - la vanagloria e la stima - cose su cui dobbiamo fare l'esame di coscienza. Quanti sono piene di vanagloria? La stima propria -- ho parlato di me stesso mettendo in luce i miei pregi e caricando di difetti il prossimo o di minimizzare i miei difetti dissumolandoli. Io posso dire a parole che sono un grande peccatore ma se qualcuno mi dice qualche cosa che non funziona di me divento una belva, ma com'è che mi riconosco peccatore e poi divento belva? (esempio del don sulla falsa umiltà). Non mi sento realmente così e dico una bugia.

Gesù non dice che chi vive nella dv è diventato un superman della fede, un capitan Fantastico, ecc.. se entra nella dv queste cose non le senti più. Queste sì che si sentono, se tu non la cerchi più la gloria umana e non mi importa cosa il prossimo dice di me, non la desiderio e se si vede dal fatto che se nessuno ti stima non mi adombro e non cado in depressione. Se questo c'è la dv non c'è. Tanto più questo c'è tanto più terra c'è. Non si sfugge da questa logica. Quando c'è la dv le creature sentano la dv che opera in loro. Sentono un'immensa riconoscenza perchè dicono: questa roba non viene da me però ci sta. Tu mi alimenti con la Luce e stai eclissando il mio volere umano e sorge una grandissima gratitudine verso l'Altissimo. E fuggono il pensiero che tutti ce l'hanno contro di noi, che il mondo è coalizzato contro di noi - ingiustamente.

Se conoscessimo dal profondo la nostra miseria ecc... (Gesù a santa Faustina ma il discorso vale per tutti) moriremmo di dolore. Se noi ci potessimo vedere con gli occhi dell'Altissimo - che facciamo pastrocchi in continuazione anche nelle migliori azioni, ci verrebbe la depressione. Nostro Signore ce la occulta perchè così non ci viene e un conto è non avere la coscienza. Non la vuoi più la vanagloria con la dv. Ecco perchè sono importanti i giri di Luisa per chiedere il Regno della dv perchè sono fonti di alimento perchè la dv formi la sua vita in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 17 novembre 2022

Senza il Divin Volere è sempre notte

Gesù spiega come Adamo viveva prima del peccato originale ossia sempre connesso con la Divina Volontà ed in continuo ricambio d'amore. E spiega come, anche chi non è cattivo e fa il bene, se vive senza la Divina Volontà non uscirà dalla notte e dalle tenebre. Libro di Cielo, Volume 27, 30 Novembre 1929, Giovedì 31 Marzo 2022

30 Novembre 1929 Condizione dell'uomo prima di peccare. Come in ogni suo atto cercava Dio, trovava il suo Creatore, dava e riceveva. Come la volontà umana è notte per l'anima.

Breve brano contiene un'insegnamento importante, è un concetto che al don sembra che non sia sempre chiaro alle persone. Premesso che qua Gesù fa una bellissima lezione su come Adamo vivesse prima del peccato originale (ed è stato fatto oggetto di un ciclo di meditazione a parte chiamato Adamo e il dono della vita nella divina volontà). Il libro di Cielo spiega bene come vivesse bene Adamo prima del peccato originale e che con il peccato originale ha perso il dono della Dv ed altre rivelazioni private spiegano cosa fu la prova di Adamo e come avrebbe peccato e il perchè ci tiriamo dietro tantisse altre miserie da questo gesto. E' importante, perchè il tema del peccato originale, Lutero disse che la giustificazione era l'articolo di fede su cui la Chiesa sta in piedi o cade. Non è tanto la giustificazione, percjhe ciò da cui tutto parte è il peccato originale. La dottrina del peccato originale che la Chiesa ha custodito, però l'approfondimento di questo, il don crede che sia una delle cose che più fruttuose che si possa fare, se uno capisce bene qual'è stato complessivamente parlando il problema e che è volontà di Dio di ritornare all'origine e che la Redenzione è uno step obbligato (lo dicono gli scritti di Luisa). Dio ci vuole far ritornare da dove eravamo partiti. E' chiaro che non tutte le conseguenze cesseranno, ma alcune sì, Gesù dice negli scritti che quando la dv regnerà nell'anima non ci possono stare malattie. Il don non ha nessun dubbio che ciò sarà. La morte corporale sarà sempre realtà, quando ci sarà la dv i corpi non si corromperanno (il don non si ricorda il brano esatto ma da qualche parte le dice queste cose). Cosa ci dice di grosso Gesù?

Il problema non è solo vivere contro la volontà di Dio (peccare) o non obbedire specificatamente nelle cose che Dio vorrebbe che noi facessimo e quindi mettersi in qualche modo contro la Volontà di Dio. Se uno inizia a capirci qualcosa non avrebbe difficoltà a capire che se si fanno certe azioni si va incontro alla morte dell'anima. Tanti mali di natura fisica sono conseguenza dei peccati cioè mettersi contro la Volontà di Dio e ciò provoca sciagure ecc.. I Santi hanno cercato di vivere alla perfezione i comandamenti, i consigli evangelici, attenzione a ciò che il Signore vuole da me in particolare, ecc... tutte cose meravigliose ma ancora non siamo nel giorno dice Geszù.

"..Oh se sapessero che significa vivere senza il mio Voler Divino! Anche se gli uomini non fossero cattivi e facessero qualche bene, l'umana volontà per l'anima è sempre notte che l'opprime, l'amareggia, le fa sentire il peso della vita..." Gesù

"..Oh se sapessero che significa vivere senza il mio Voler Divino! Anche se gli uomini non fossero cattivi e facessero qualche bene, l'umana volontà per l'anima è sempre notte che l'opprime, l'amareggia, le fa sentire il peso della vita..." Gesù

Senza non contro.

"...Senza il mio Fiat non ci può essere giorno, né Sole, tutt’al più qualche piccola fiammella che stentatamente guida il passo..." Gesù

Certo che astenersi dal male è buono. Non conta fare il bene ma come lo faccio? Nel volere divino o senza il volere divino?.

"..l'umana volontà per l'anima è sempre notte che l'opprime, l'amareggia, le fa sentire il peso della vita..." Gesù

Chi si sente oppresso? Amareggiato? Quante anime buono si sentono oppresse, amareggiate ecc... sono vite buone - teniamo sempre presente, magari fossero tutte così, il mondo sarebbe migliore ma non perfetto, non sarebbe paradiso terrestre. Quando una persona vive contro la dv è cieco, chi è ceco può star sicuro che si sfracella, la gente non ci crede ma è così. Chi non fa i peccati ma vive dentro l'umana volontà è come se avesse acceso una lampada a gasolio. Con una lampada del genere vedi almeno dove metti i piedi, al massimo a 3 metri di distanza ma non di più. Tra il buio totale, la lampada a gasolio e la luce del mezzogiorno ci sta un pò di differenza. Questo ce lo dobbiamo mettere in testa. Perchè se noi rimaniamo non chiamiamo dentro di noi la dv sapete cosa succede? Inevitabilmente - lo spiega anche il Montfort - tu puoi fare tutte le azioni che vuoi, astenerti dal peccato - ma non puoi controllare quella feccia che ti porti dietro - ce la portiamo dietro tutti. Non faccio il bene che voglio ma il male che non voglio. Non abbiamo il potere di neutralizzare le conseguenze del peccato originale, possiamo metterci qualche pezza e non è possibile farlo per tutte le volte. Magari ti astieni dal compiere il male ma magari pensi: magari lo potessi fare - sono ancora attratto da una cosa negativa, ma se ciò accade è perchè dentro non ho la dv perchè Dio ha repulsione assoluta verso quella cosa negativa. I piccoli compromessi con il peccato, le nostre intenzioni non rette, un'argomento su cui si fa fatica enorme a far riflettere le anime. Quando si fa un pò di direzione spirituale, i cuori li vede solo Dio ma osservando ed ascoltando si capisce se la persona sta entrando in una dimensione veramente soprannaturale o se continua ad essere mossa dalle solite miserie umane (passioncielle, le miserie, l'amor proprio, la stima personale, la ricerca della considerazione altrui, le piccinerie, se è contento il tuo prete se tu fai una cosa, la ricerca di una nostra gratificazione, i vari disordini, il parlare troppo, non seguire perfettamente le ispirazioni della grazia, ecc...). Se la dv non regna da queste cose non c'è scampo. E' impossibile uscirne senza la dv altrimentio se non capiamo la portata del dono che ci dona. Noi puntiamo a vivere come Adamo.

"..Si può dire che il più piccolo atto dell'uomo amava e riconosceva Colui che gli aveva dato la vita e Dio riamava contraccambiandolo col suo amore e facendo crescere in ogni piccolo e grande atto dell'uomo la sua vita Divina..." Gesù

Quando tu vivrai nella dv, tu potrai dire - se qualcuno ti chiede cosa stai facendo - potrai dire in qualsiasi contesto: sto amando il mio Creatore. Anche se stai mangiando o lavandoti le mani o guidando la macchina ecc... Capiamo cosa significa. Questa era la vita di Adamo prima della colpa.

"..Perciò ogni pensiero dell'uomo cercava Dio e Dio correva per riempire il suo pensiero di grazia, di santità, di luce, di vita, di Volontà Divina.." Gesù su Adamo innocente

Sì che sto facendo tale azione ma il mio sguardo è verso di Lui, io sto parlando (esempio) per Lui, faccio un'opera solo per piacere a Lui. Voi prendete la gloria tra di voi ma non cercate la gloria che viene da Dio solo. C'erano due categorie di farisei: i cattivi cioè gli ipocriti, quelli che si atteggiavano da santi ma poi facevano una vita segreta da debosciati. Pensate agli scandali della Chiesa: come fa un ministro a fare certe cose coprendosi con una veste sacerdotale? Sta facendo la doppia vita. Poi c'erano le persone buone: i farisei che ci provavano, erano persone tutte d'un pezzo, come Gamaliele e san Paolo prima della conversione. Specie per chi ha delle posizioni rilevanti: quanto ti piace sentire una lode? Che effetto ti produce una lode e cosa ti provoca una critica? Se si vive perfettamente nella dv - e alcuni santi c'erano già arrivati nella Redenzione come san Francesco - di quello che gli altri pensano di noi non ce ne importa nulla. Perchè quello di cui mi importa è quello che Dio pensa di me, di quello che opero, penso, guardo, ecc.. se non si arriva a queste vette, sì, stiamo giocando, brancolando ma ce ne accorgeremo perchè intorno a noi è notte. Una persona che vive nella dv sprizza felicità da tutti i pori e non è turbata dagli eventi che accadono per nulla. Non si intristisce e non si incupisce. Non sono gli eventi che ci opprimono ma è come tu vivi quell'evento e come reagisco di fronte a quell'evento che mi opprime. Qui non si tratta di fare un'operetta in più o in meno. Il don dice che gli arrivano delle domande in cui si chiede: padre, qualche parolaccia o bugia la posso dire nella dv? Qua stiamo al livello zero comprensione perchè la parolaccia o bugia, non è agire semplicemente bene con l'umana volontà senza farti investire di tutta questa luce e soprannaturalità dell'agire. Se dico parolaccie e bugie vado contro la dv. Che dire le parolaccie sia un peccato lieve il don ha molti dubbi - quando è volontariamente proferita - la bugia di scusa è chiaramente un peccato veniale. Il peccato veniale, insegna la Chiesa, ti fa diminuire la carità, diminuisce la grazia e ti porta alla diminuzione di santità. Non assecondare una grazia o non compiere opere perfette - imperfezione - non aumenta ma non diminuisce la tua santità. Con il peccato mortale fai un suicidio dell'anima. Per noi devono essere molto chiare. La santità delle santità ti porta a queste vette. Io non la voglio conoscere la volontà umana. La Madonna non l'ha mai fatta un'atto di volontà sua e anche se non riusciamo mai a capire perfettamente cosa possa significare comunque dev'essere custodita nel cuore, deve diventare oggetto di preghiera e moltiplicare gli atti. Il segreto è l'amore, stare in atto continuo di ricevere e dare amore al Creatore.

"..perché tu devi sapere che l'uomo, col peccare, non solo respinse il nostro Fiat ma spezzò l'amore verso Colui che tanto lo aveva amato, si mise a distanza col suo Creatore e l'amore lontano non può formare vita, perché il vero amore sente il bisogno d'essere alimentato dell'amore di Colui che ama e di stare talmente vicino che gli riesce impossibile separarsi..." Gesù

Intimità con il Signore. Il vero amore sente il bisogno di essere alimentato. Pensiamo all'atto di fusione. Gesù facciamo tutto assieme. Tutto. Dall'azione indifferente (il grattarsi, la circolazione del sangue, i passi che facciamo così alle più grandi azioni). Altro ciclo di catechesi: fondersi nella dv. Dentro queste dinamiche dobbiamo entrarci bene e la fusione va curata bene altrimenti non ci entreremo mai nella dv.

"..potrai impetrare che ritorni l'ordine di quando l’uomo fu creato, che cessi la notte dell'umana volontà e sorga il pieno giorno della mia Divina Volontà." Gesù

Dipende anche da noi quanto ci indirizziamo e ci disponiamo per questo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 16 novembre 2022

Cammina sempre senza fermarti

Gesù spiega quanto sia importante procedere sempre nell'operare nella Divina Volontà (ed anche nelle virtù) senza mai concedersi battute di arresto, che sono foriere di perdite di tantissime grazie e di grandi benefici. Libro di Cielo, Volume 17, 26 Novembre 1929, Mercoledì 30 Marzo 2022

26 Novembre 1929 Ogni atto che si fa nella Divina Volontà è una vita divina che si racchiude. Come la creatura rapisce Dio.

"..il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti.." Gesù

Frase chiave per questo brano. Gli interventi di Gesù nascono sempre da qualche considerazione, stato d'animo o considerazione della nostra sorella maggiore Luisa. Nel caso di oggi cos'è successo? Da un lato Luisa si sente afflitta per le continue privazioni di Gesù e dall'altro riconosce che con Gesù tutto è suo e si rappresenta che Gesù che le dice che tutto ciò che è Mio è tuo. Chi ha fatto la consacrazione alla Madonna lo sa bene, è il contenuto essenziale della consacrazione alla Madonna Totus Tuus, ci si dona completamente senza alcuna riserva alcuna, corpo, sangue, anima, beni di fortuna, azioni, beni spirituali ecc.. e il valore delle opere passate presenti e future perchè le prenda come cose sue, le purichi e le offra al Signore e Lei risponde a questa donazione in modo misterioso di tutta sè stessa. Perciò un consacrato Totus Tuus può dire che tutto ciò che è mio è tuo e tutto ciò che è della Madonna è mio. Secondo il don la Consacrazione al Totus Tuus è il primo step per entrare nella dv perchè chi lo compie inizierà a viverlo e così poter fare lo step ulteriore. Tra l'altro ci sarà questa grandissima differenza? La Madonna non era un creatura umana indipendente da Dio, Lei non ha conosciuto nemmeno un'atto di volontà propria, quindi fondersi con la dv è cosa del tutto simile al fondersi nella divina Maria? Sì secondo il don. Perchè Lei non sa altro che questo e non conosce altra vita che questo.

"...e Lui dolcemente, con una soavità ammirabile, mi dice: "Tutto ciò che è mio è tuo, anzi non voglio che mi dica il tuo Cielo, il tuo Sole, le tante tue cose create, ma devi dirmi il nostro Cielo, il nostro Sole, la nostra Creazione, perché nella mia Volontà Divina tu creavi con Me e continuando la tua vita in Essa (continuavi) insieme con Me a conservarla. Quindi figlia mia, tutto è nostro, e se tu non ritieni tuo tutto ciò che è mio, ti metti a debita distanza e fai vedere che non sei una della famiglia Celeste e che non vivi in casa del tuo Padre Divino e spezzeresti il vincolo familiare col tuo Gesù." Gesù in risposta ad una domanda di Luisa

Quindi quando faccio un giro, non dico: (mi fondo nella dv) e vengo nel Tuo cielo a mettere un ti amo ecc.., io devo dire nostro cielo. Queste espressioni noi non ce le possiamo lasciarcele scivolare, ci rendiamo conto cosa voglia dire: nostro Cielo? Gesù ha creato gli esseri e li conserva nell'essere e chi vive nella dv può dire il nostro cielo, le nostre creature, ecc... Gesù incalza.

"..e se tu non ritieni tuo tutto ciò che è mio, ti metti a debita distanza e fai vedere che non sei una della famiglia Celeste.." Gesù

Vivere nella dv significa fare da adesso vita celeste. Considerarsi membri della famiglia celeste. Se siamo risorti con Cristo pensiamo alle cose di lassù e non a quelle della Terra. Non è che uno deve rinunciare forzatamente alle cose della terra per compiacere il Signore, ma se tu entri in questo mondo le cose della terra sbiadiscono, perdono di valore e non te ne importa più nulla. Molti di noi hanno la famiglia, lavoro, figli e hanno una vita - si capisca bene queste cose - servire Dio e dare il massimo di sè, essere santo padre, santo lavoratore, santo figlio ecc.... altro è (esempio) stare con la testa per aria a pensare alle cose del cielo anche se devo cucinare per il coniuge e quello s'arrangia - il don specifica sempre per evitare equivoci, ma siccome conosce bene i labirinti dell'umana volontà deve farlo - è un problema di cuore, di desiderio ed interiore. Dov'è il mio cuore? Quindi se il Cielo mi ha dato una vocazione, la farò alla grande, darò il meglio di me. L'attaccamento, l'interesse, il desiderio e la brama delle cose di questo mondo cessano. Noi siamo morti al mondo dice san Paolo - oggi il mondo è entrato nella vita religiosa nella stragrande maggioranza dei casi. Una morte al mondo di una persona impegnata nel mondo (marito, moglie, lavoratore, ecc...) non è come quella di un'eremita. C'è una differenza ma sempre una morte al mondo è. Ma il cuore sta in Cielo. San Paolo quella lettera la scrive a tutti e quando si entra in questo mondo (della dv) viene assoluttizzato.

"..Oh come mi pesa l'esilio! Sento al vivo il bisogno estremo della mia Patria Celeste..." Luisa

Il don personalmente non è incline a credere che ci sia una fede viva se non c'è un desiderio forte del Cielo e di lasciare la terra - fede anche di una mamma, anche di un papà, ecc.. - il desiderio della Patria Celeste è più grande di restare accanto al prossimo (si capisce bene il senso di ciò che sta dicendo il don). I Figli di Dio campano così, dicono a Gesù: Signore mio, se tu pensi che io debba campare sulla Terra per la tua gloria io ci resto per altri 500 anni o come Adamo che vissero 900 anni, ma se tu Signore mi chiamassi tra un minuto - se tra un minuto il Signore mi chiedesse la vita cosa proverei? Angoscia? Tristezza? O sapendo che il Signore provvederà a chi mi sta vicino direi: magari fosse? Questo non è disprezzo della vita, noi la viviamo alla grande con la massima cura, con la cura sana del nostro corpo e salute e noi abbiamo il dovere di preservare la salute stessa - il fumo, i disordini alimentari e la trascuratezza della cura del nostro corpo sono nocive - una passeggiatta all'aria aperta è salutare anche per il corpo, è anche questo è un modo per amare il Signore. Non mangio senza regole non perchè vado in ospedale, divento obeso, ecc.. il motivo è questo corpo che mi porto dietro che è tempio dello Spirito Santo ho il dovere di custodirlo. Non posso violentare i miei polmoni con i tiri di sigaretta. Te la senti di offrire un sacrificio al Signore (rinuncia al fumo) per fare la Sua Volontà?

"..il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti.." Gesù

Tutte queste sollecitazioni che riceviamo sono da stimoli, avremo sempre qualcosa da migliorare e da fare il meglio. Mai per nessun motivo il nostro cammino non si può arrestare verso la santità e nel dv.

"Figlia mia, coraggio, non ti abbattere troppo, non sai tu che devi battere la tua via nella mia Divina Volontà? Questa via è lunga e queste tue oppressioni, questi pensieri che ti si affollano sono fermate che fai e anche se non esci da Essa, il cammino che dovresti fare in qualche modo viene arrestato ed il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti. Perché tu devi sapere che ogni passo che fai nella mia Divina Volontà, è una vita divina che racchiudi, sicché un passo in meno è una vita divina che non viene formata e tu privi il nostro Essere Supremo della gloria, dell'amore, della felicità e del compiacimento che ci può dare un'altra stessa vita nostra e se sapessi che significa darci la gloria, l'amore, la felicità della nostra stessa Vita!..." Gesù

Non si esce dalla dv ma sono vite divine in meno, un passo in meno. Pensiamo quando uno smette di fare tante e buone sante opere che un tempo compiva. Non bisogna farlo perchè quando saremo morti ce ne pentiremo immensamente, soffriremo tantissimo per queste cose qua. Perchè se tu hai la possibilità di fare un'opera santa, un'opera buona per il prossimo, un'atto d'amore verso Dio, una preghiera in più, una penitenza in più o mortificazione in più stai avendo battute d'arresto. Non pecchi però stai avendo delle battute d'arresto. Non è una cosa saggia, ogni giorno dev'essere un'ulteriore volo, cambio di marcia, un'ulteriore progresso. Questo vale sia per l'esercizio delle virtù - non illudiamoci mai che il mondo della dv sia un passaggio ad altro a cosa c'è nella Redenzione - come Gesù non è venuto ad abrogare il Vecchio Testamento ma a perfezionare ed andare oltre. La santità ordinaria - esercizio delle virtù, ecc.. - rimane ancora. Il NT non ha abrogato il vecchio testamento, lo eleva, lo trasforma ecc.. un digiuno fatto nella dv è la stessa cosa di un digiuno non fatto nella dv? No e qua Gesù lo spiega.

"..Onde tu devi sapere che questa è la gran differenza fra chi vive nel nostro Divin Volere e chi è rassegnata e nelle circostanze fa la nostra Divina Volontà; la prima ci offre vite divine per mezzo degli atti suoi, l'altra nell'operare racchiude gli effetti del nostro Volere e noi non ci sentiamo la nostra stessa forza rapitrice che ci rapisce negli atti suoi, ma solo gli effetti, non tutto il nostro amore ma una piccola particella di esso, non la sorgente della nostra felicità ma appena la sua ombra; e dalla sua vita agli effetti c'è tal differenza come tra la vita e le opere; chi può dire che l'opera ha tutto il valore che può possedere una vita di creatura? Molto più non si può paragonare la Vita Divina che è formata dalla creatura nella mia Divina Volontà e le sue opere fuori di Essa." Gesù

Un digiuno è bello, hai sofferto, certo ma vuoi mettere un digiuno fatto nella dv? Diventa un'atto divino eterno ed immenso. Da un punto di vista della tua percezione sensibile è la stessa cosa, un digiuno rimane apparentemente la stessa cosa, ma non è affatto la stessa cosa. Quale forza avrà un digiuno offerto nella dv o un'altra forte opera penitenziale? Chi opera umanamente ha solo gli effetti ma non rapisce il Signore. Ci sta un'abisso di differenza, è come se tu prendessi la pietà di Michelangelo e l'artista. Non c'è paragone tra la vita umana e l'opera. L'opera ha un sacco di Michelangelo ma non è l'artista. Fuori dalla dv facciamo belle opere ma se noi operiamo nella dv generiamo vite divine e per quanto misteriose siano queste vite divine (anche la presenza di Gesù nel Tabernacolo è misteriosa eppure c'è). Procuriamo come dice Gesù di crescere in questo binario parallelo: nell'esercizio delle virtù e negli atti fondendoli assieme e così certamente il nostro cammino andrà alla grande e metteremo in pratica l'esortazione di Gesù dalla quale siamo partiti:

"..il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti.." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 13 novembre 2022

Pace e ordine: caratteristiche divine

Gesù spiega che la pace è natura nella Divina Volontà e che la sua presenza è sempre il segno della sua presenza. Oltre che pace Dio è ordine supremo e ha osservato questo ordine nella Creazion) e, nella Redenzione e in ciò che ha fatto con Luisa (e fa con ogni anima) per disporla al dono della Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 27, 20 Novembre 1929, Martedì 29 Marzo 2022

20 Novembre 1929 Come la pace è il profumo, l'aria, l'alito di Gesù. Come le opere di Dio sono tutte ordinate. Come Dio fa prima le cose minori e poi le cose maggiori. Esempio della Creazione e della Redenzione.

In questo brano ci sono alcuni punti di meditazione, alcuni ci fanno seguire l'ordine seguito da Dio e poi come complimento l'ordine seguito da Dio nella Creazione, Redenzione e nel condurre le anime, perchè tutti gli esempi che fa, gesù li applica a Luisa che come sempre si era un pò santamente lamentata perchè gli sembrava sbagliato. (Luisa si lamentava all'inizio del brano che tuttto ciò che aveva scrittro delle sue esperienze tra lei e Gesù stavano andando in stampa - vedasi in particolare i primi 10 volumi dove Gesù faceva un sacco di cose con lei).

Stavo impensierita su questa benedetta stampa della Divina Volontà ed a qualunque costo avrei voluto impedire altre cose che mi riguardano e tante altre cose che mi ha detto il mio amato Gesù di far stampare, sento un chiodo confitto nell'anima, che mi amareggia fino alle midolla delle mie osse. Onde pensavo tra me: il benedetto Gesù avrebbe potuto parlare prima della sua adorabile Volontà e dopo, di tutto il resto, così mi avrebbe risparmiato questo dolore che tanto mi trafigge....(Luisa)

Nei primi 10 volumi lei non voleva mettere in giro - come tutti i Santi - mettere certe cose in giro (le esperienze mistiche vissute con Gesù) ma talvolta il Signore lo vuole per far diventare per gli altri come parametro. Pur con le dovute distanze, ogni persone chiamata a vivere nel regno della DV, Dio rifarà non proprio esattamente le stesse cose ma l'ordine è lo stesso. Non ti può prendere dall'oggi al domani e parlarti della dv - non esiste. Essendo una cosa disordinata così non servirebbe a nulla. Gesù è venuto sulla Terra per ripristinare il Regno della Dv come fine ma siccome era impossibile senza la Redenzione dell'uomo, quindi ha parlato e fatto per la Redenzione citando il minimo per il regno della dv.

"..Eppure si può dire che Io non ne feci moto, appena qualche parola, facendo capire che Io ero venuto nel mondo solo per fare la Volontà del Padre Celeste, per farne comprendere la sua grande importanza ed in un'altra circostanza dissi: è mia Madre, mie sorelle e mi appartengono quelli che fanno la Volontà del Padre mio...." Gesù

C'è un'ordine nell'operare divino. E prima di questo tema Gesù affronta il tema della pace e questo dev'essere un nostro criterio di discernimento: quando qualche cosa mi produce una perdita di pace profonda, purtroppo ci sono delle cose nella vita che ci fanno perdere un pò di pace di superficie.

"Figlia mia, coraggio, non perdere la pace, essa è il mio profumo, la mia aria, è l'effetto che produce il mio alito. Sicché nell'anima in cui non c'è la pace, Io non mi sento nella mia reggia, mi trovo a disagio, la stessa mia Divina Volontà che in natura è pace, si trova come il Sole quando le nubi si fanno contro la luce ed impediscono che il Sole splenda nella sua pienezza sopra la terra. Si può dire che quando l'anima non è tutta pace, qualunque siano le circostanze, è per lei come una giornata piovosa ed il Sole della mia Volontà si sente come impedito di comunicarle la sua vita, il suo calore, la sua luce. Perciò calmati e non mi formare le nubi nell'anima tua, esse mi fanno male e non posso dire: sto in questa creatura con la pace perenne, con le mie gioie e con la mia luce della mia Patria Celeste..." Gesù

Quando si parla di pace, bisogna guardare il mare. Quando si va ad alte profondità, se uno s'immerge già se scende di una decina di metri, ci può essere anche la tempesta in superficie ma a quelle profondità uno non sente più nulla. Per noi comuni mortali è inevitabile che ci siano delle increspature di superficie anche quando il Signore ci deve far conoscere qualche verità amara e non è divertente e apparentemente possono sembrare che turbino. Discernimento: i turbamenti gratuiti dobbiamo fuggirli, quelli necessari dobbiamo imparare a gestirli. Anche la Madonna è rimasta turbata al momento dell'Annunciazione. La Madonna (negli scritti di maria Valtorta) dice che ha capito non subito che quella presenza veniva dal Cielo, dopo un pò di tempo per la pace profonda che sentiva nel cuore - chi l'ha detto che quello non fosse un demone travestito? - in caso di turbamento profondo la Madonna avrebbe capito che era un demonio; ma siccome al turbamento è subentrata la pace ha detto Fiat. Il don ha detto che la dv è pace, quando siamo fusi con lei (la dv) non è tanto difficile discernere se ci arriva un'informazione se sia da tralasciare perchè inutile o è necessaria conoscerla (in relazione al mio stato di vita, a quello che Dio mi chiede o come regolarsi in certe situazioni ecc..). Gesù ha annunciato la sua Passione e i suoi Apostoli sono rimasti sconvolti, Gesù è rimasto turbato e nel Getsemani è rimasto angosciato, bisogna fare una corretta applicazione altrimenti diventano armi a doppio taglio o controproducenti.

Il turbamento di Luisa arriva da un pensiero da non assecondare per nessun motivo. Quel pensiero sta dicendo che - anche se lei non aveva nessuna intenzione - che Gesù si è sbagliato e che avrebbe potuto fare le cose diversamente. E questo la agita e questa agitazione non viene da Dio, perchè il suo principio non è da assecondare. Anche se le opere di Dio ci appaiono squinternate, (e qui passiamo al secondo step) non dobbiamo avere nessun dubbio che le opere di Dio siano ordine assoluto: Dio non si sbaglia. Anche nella nostra vita dobbiamo imparare dall'ordine divino, non esiste vita cristiana se non c'è vita ordinata sia interiore che esteriore. La nostra persona è un'unità tra anima e corpo, non posso essere interiormente ordinato ed esteriormente disordinato. Noi viviamo in una casa ed un'ambiente che è il nostro. Una persona (il don fa un'esempio a sè stesso) non può entrare in una Chiesa e la vede sporca, trascurata, con l'altare mezzo spogliato, i paramenti che sono mezzi stracci...il don che abita qua non è un sacerdote che ha trovato l'unità profonda di sè e non cammina verso la santità. Se tu entri dentro una casa e la trovi sporca, disordinata ecc... sicuramente la persona che l'abita non ha nel cuore una pace profonda, quando c'è Altro tu non ci puoi stare in un'ambiente disordinato. Una persona che sta in comunione con Dio non ci può stare nel disordine. E l'ordine Gesù l'ha tenuto anche con Luisa ed ecco perchè i primi 10 volumi sono come ci si prepara a vivere nel Fiat Supremo. Non c'è nessuna possibilità di vivere nel Fiat supremo se tu non hai fatto una buona scuola dei primi 10 volumi, non è che si vive nella dv se c'è una montagna di disordine in me, se sono ancora pieno della mia volontà umana, se la mia volontà umana mi condiziona, se non ci sono in me le virtù, se ci sono in te ancora il dominio delle passioni, gli attaccamenti e desideri malsani e le altre cose che abbiamo meditato. Come regna la dv in te? Talvolta c'è qualcuno che contatta il don per vivere nella dv e poi confessa che dice ancora le bugie. Sarà grave? Non si tratta di condannare ma quando una persona ha capito cos'è la dv una domanda del genere non ci pensa - si può vivere nella dv e prendere la gente a parolacce? No. Non dire la parolaccie è una virtù del dominio della temperanza e l'astensersi a ciò che che degrada la mia persona. Non può essere una vita nella dv se tu dici le parolaccie o se nel nostro agire siamo dominati da basse passioni, desideri di compiacere il prossimo, impulsi, desiderio di apparire, timore di essere giudicati ecc... se c'è questo dobbiamo lavorare ancora sulle virtù perchè la dv non piove dal cielo come un qualcosa di sganciato dal mio intinerario di santificazione che mi divinizza qualsiasi sia il mio stato. Nessuno di noi ha l'attestato soprannaturale che vive nella dv in maniera impeccabile. Chi è che può vantare attributi di questo genere? Stiamo sempre tutti in costante cammino muovendoci e tenendo presente che il basso della nostra volontà umana dev'essere svuotata, abbellita e purificata e questo processo passa attraverso la croce.

"..però era necessario come nella Creazione preparare il Cielo nell'anima tua, tempestato di stelle coi tanti detti delle belle virtù che ti ho manifestato, Io dovevo scendere nel basso della tua volontà umana per svuotarla, purificarla, abbellirla e riordinarla in tutto. Si può dire che erano tante specie di creazioni che facevo in te, dovevo far scomparire l'antica terra disordinata della tua volontà umana per richiamare l'ordine del Fiat Divino nel fondo del tuo interno, affinché, facendo scomparire la terra antica di tutto l'essere tuo, facesse risorgere con la sua forza creatrice, Cieli, soli, mari di verità sorprendenti..." Gesù

L'antica terra della volontà umana deve scomparire. Teniamo presente che è un processo che non possiamo identificarlo cronologicamente, esempio: fino all'altro ieri abbiamo camminato con la volontà umana e da ieri in poi è diverso. Non lo possiamo sapere. E non è sempre così netto. Il don suggerisce di tenere sempre splancate le porte della nostra anima: da un lato continuiamo a purificarci, correggere i vizi, rettificare le cattive intenzioni, crescere nel bene e nelle virtù e al tempo stesso alimentiamo in noi attraverso le cose che stiamo imparando le cose che fanno crescere nella dv e gradualmente in questo lavorio a 360° cresca in noi questa vita divina.

"..Così ho fatto con te, prima ti ho preparato, ti ho parlato di croci, di virtù, d'amore, per disporti ad ascoltare le lezioni del mio Fiat, affinché, conoscendolo, lo amassi e sentendo in te il gran bene della sua Vita, vorresti dare la sua vita a tutti facendolo conoscere, amare e regnare." Gesù

In due parole, quello che Gesù ha fatto sulla Terra si riproduce in ogni anima quindi Sacramenti, virtù, medicine, perdono, distacco, virtù, amore, croci ecc.. per creare un terreno adatto a far regnare la dv. Questo è quello che Gesù ha fatto nell'opera della Redenzione. Ma come l'uomo è venuto in ultimo nel proceso della Creazione così il regno della dv viene come coronamento di un lungo, elaborato e travagliato percorso che aiuta l'anima a vivere in pienezza e non ci sono magie o calate dall'alto in diretta di qualcosa che viene senza che io abbia collaborato a ricevere la pienezza del dono.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 12 novembre 2022

Mai cadere nel basso dell'umana volontà

Gesù attraverso la metafora del sole ammonisce su come mai si debba scendere nel basso della volontà umana. Considerazioni e necessità di personalizzare e attualizzare nella propria vita. Libro di Cielo, Volume 27, 14 Novembre 1929, Lunedì 28 Marzo 2022

14 Novembre 1929 Come i diritti della Creazione sono giusti e santi. Esempio del Sole. Chi vive nella Divina Volontà è il vero Sole.

Luisa: "..Quanto più sto nella mia eredità, più sento d'amarla, quanto più cammino in Essa, tanto più si scopre, più si fa conoscere..." questi passaggi aprono diversi campi di meditazione. L'amore alla dv nasce dal frequentarla, dal viverci assieme, dal viverla. Io non posso amare un'estraneo, ma la posso amare nella misura nella quale conosco e vivendoci assieme (se mi è cara) la conoscerò sempre meglio. Questo paragone è buono anche se le persone si portano dietro un'autotreno di imperfezioni che escono fuori quando si tratta di stare assieme 24h al giorno. Gli sposi lo sanno bene, e se lo dicono anche loro quando hanno anche una grande capacità di sdrammattizzare. Se vuoi capire meglio la dv muoviti, stai e vivici in essa. Da ciò comprendiamo e ricordiamo che la dv non è una costa statica, la dv come tutte le cose spirituali di questo mondo, si inizia a vivere in essa e ci si inoltra sempre di più e la si ama sempre di più e la si scopre sempre di più. Non è una cosa data una volta per tutte. Giorno dopo giorno siamo chiamati a vivere questa ulteriore crescita in essa.

Gesù riprendere la riccorrentissima metafora del Sole che è il riflesso più vicino a ciò che la Dv è e quindi Gesù lo prende in continuazione con le sue sfaccettature. Oggi lo considera sotto gli aspetti del non sperdere nemmeno una piccola stilla di luce. Chi vive nella dv ha la capacità di farsi sole per tutti e come il Sole non perde nulla, così l'anima che vive nella dv entra in contatto e comunicazione spirituale con tutti ma non scende mai da dentro il FIAT. Il Sole è fatto così. Se una persona vive nella dv quando opera nella dv fa un bene immenso:

"..Ora figlia mia, la creatura che vive nella mia Divina Volontà possiede i diritti della sua creazione e perciò vive più che Sole nell'unità del suo Creatore, lei è la riproduttrice degli effetti dell'unità divina; in questa unità raccoglie tutto, abbraccia tutti, riscalda tutti e col soffio dell'unità divina produce tutti gli effetti che ci sono nel regno della grazia nei cuori delle creature..." Gesù

Semplicemente operando nella dv, quindi atto di fusione, atto attuale, fare i giri, ecc.. queste cose qua bisogna intendersi quando Gesù usa queste espressioni. Ogni atto santo e buono che sia fatto nella dv. Sono tantissimi però io posso vivere così ma potrei in qualche momento di scendere un pò - argomento scottante ed attualissimo dal punto di vista pastorale: cosa vuole intendere il don? Posso io (il don parla di sè) anche con un'intenzione buona - portargli il regno della dv ecc.. - scendere di grado, in qualche modo ad andare a livellarmi nel basso della volontà umana? Si apre un campo di medtazione in cui il don prega chiunque ascolti questa meditazione e di pregarci personalmente. Quali sono le forme, occasioni, motivazioni o comportamenti con cui io potrei avvilire me stesso abbassandomi alla volontà umana per poter avvicinare chi vive nella volontà umana? E' un campo minato e non ci sono ricette. E' vero che è certamente una cosa lodevole andare incontro in un certo senso al peccatore - tipo la conversione di Matteo - la motivazione di Gesù era di conversione del peccatore non per fare bagordi o a quello che accadeva post banchetto. Il problema è per esempio per capire l'orizzonte: come stava Gesù in mezzo a questi peccatori? Come stiamo in mezzo alla gente? - in seminario qualche santo formatore diceva: state in mezzo alla gente, giovani ecc.. ma da Sacerdoti ma non avvilite mai - con la scusa dell'avvicinarsi ai giovani - il carattere sacerdotale. Far sentire la sua vicinanza ad un peccatore significa forse andare in un bar di peccatori dove tutti fumano e se uno mi offre la sigaretta..l'accetto o no? Ci serve questo esempio per capire il contesto. Altro esempio: dentro questo contesto (bar) tutti usano un linguaggio scurrile e volgare, dico qualche parolaccia anch'io così mi sentono come uno di loro o no? Questo significa scendere di livello e significa abbassarsi nel basso della volontà umana e non si deve fare per nessun motivo.

"..Ora figlia mia, la creatura che vive nella mia Divina Volontà possiede i diritti della sua creazione e perciò vive più che Sole nell'unità del suo Creatore, lei è la riproduttrice degli effetti dell'unità divina; in questa unità raccoglie tutto, abbraccia tutti, riscalda tutti e col soffio dell'unità divina produce tutti gli effetti che ci sono nel regno della grazia nei cuori delle creature..." Gesù

"..io non posso scendere dal Fiat Divino, né voglio perdere neppure una stilla di Esso, perderei i miei diritti, ciò che non voglio fare, piuttosto salite tutti ed una sarà la Volontà di tutti, così faremo vita comune, ma fino a tanto che starete nel basso della volontà umana, come Sole vi darò gli effetti della Volontà Divina, ma la sua vita sarà sempre mia, pregando ed aspettandovi tutti nella Volontà del nostro Creatore..." Gesù (parlando a nome di una persona che vive nella dv)

Magari riuscissimo a meditare bene questa frase. Se noi scendiamo noi perdiamo grazie, gioie e felicità. Le perdiamo, vuoi perderle? Non sono io che mi abbasso in maniera disordinata...vogliamo fare una vita comune? Siete voi che dovete salire.

"..ma fino a tanto che starete nel basso della volontà umana, come Sole vi darò gli effetti della Volontà Divina, ma la sua vita sarà sempre mia, pregando ed aspettandovi tutti nella Volontà del nostro Creatore..." Gesù (parlando a nome di una persona che vive nella dv)

Piccola considerazione: pensiamo se a livello ecclesiale si meditassero bene queste parole. Certo che la Chiesa deve stare in mezzo alle persone, uscire dalle sacrestie ma come. Tu vai dal peccatore e ti fai uno di loro senza condizioni? Quale effetto produrrebbe una cosa del genere? Uno potrebbe pensare che questo fedele ha capito che è meglio darsi al peccato. Ma non è anche una cosa superba. L'unico effetto che si produce (addottando stili umani) non è portare il peccatore dalla parte tua ma dargli l'impressione che il peccatore stia dalla parte giusta e questo non si deve fare per nessun motivo. Senza mortificare il prossimo per quanto possibile la nostra condotta dev'essere sempre un segno. Altro esempio - molto piccoli e materiali: un sacerdote che veste la veste talare e sa che deve andare in contesto dove sa che tutti i sacerdoti staranno o con il Clergyman o in borghese. Cosa deve fare questo per non mortificare nessuno? Il don potrebbe pensare: non mi metto la talare per non mortificare nessuno, per non attirare l'attenzione su di noi - cosa che dicono anche i grandi maestri di spirito - va bene così? Non parliamo poi in Chiesa, una persona fa il ringraziamento dopo la Messa ed è l'unica - ma se poi una persona vuole parlare con me lo faccio lo stesso (il ringraziamento) o no? Possiamo parlare dello stile di vestire delle persone - esempio un santa donna che abbia fatto delle scelte significative sul vestirsi, pensiamo che abbia scelto di vestire in maniera femminile, modesta ed elegante e di astenersi dall'uso dei cosmetici. Ti invitano ad un matrimonio, che fare? Mi metto un pò di smalto o no? Ce l'hanno tutti. Che figura faccio? - ecco il scendere nella volontà umana - gli esempi esteriori sono quelli visibili ma qua il campo è infinito. Dobbiamo pensarci. Una persona prende la comunione prende la comunione in ginocchio: che faccio (dice quello che l'ha fatta)? Dopo pensano che sono santo solo io. Una donna durante le celebrazioni porta il velo, che faccio? Poi si vede che lo porto solo io o mi prendono per scema. Tutte quante di queste cose sono piccoli esempi (tra l'altro piccoli esempi della santità nelle virtù) in cui noi dobbiamo fare attenzione.

Posso io - in nome dell'andare vicino a qualcuno - fare dei passi indietro su ciò che è importante agli occhi del Signore così forse quella persona non si sente giudicata? O è vero il contrario cioè che per aiutare quella persona io non devo fare nessun passo indietro anche se sarò giudicato e criticato io devo lasciare un segno.

Una persona che vede un forte segno ascetico (comunione in ginocchio per terra) e non è abituata, se lo ricoderà per tutta la vita. Ci sarà sempre quel ronzio dentro l'orecchio. E' uno che si atteggia da santo? Potrebbe pensarlo o potrebbe pensare: guarda che bella questa cosa?

A volte cosa succede - il don parla anche per esperienza - alcune anime dicono: questa cosa non la posso fare perchè cadrei nella superbia. Il messaggio che sto dando è: siete una banda di peccatori e sono santo solo io. E quindi in forza di questo si trattengono. Se tu nel cuore avessi un'intenzione di questo genere - stai facendo questo gesto perchè vuoi essere stimato santo? - se fosse questo devi un'attimo resettare e lavorarci, ma se non c'è un pensiero esplicito qua interviene il Vangelo in cui Gesù dice non può restare nascosta una città su un colle. Noi non dobbiamo fare le cose per essere stimati dagli uomini perchè ci lodino, altrimenti abbiamo perduto la ricompensa però la luce deve splendere perchè se qualcuno vede la luce e sta al buio può salvarsi. Se tutti si nascondono per timore, per rispetto, perchè temono di mancare di carità ecc... si astengono da qualsiasi cosa che possa edificare il prossimo, ma la gente come si converte? Negli ultimi tempi nella Chiesa - attraverso la buona intenzione del non mortificare il prossimo e il rispetto ci sè spinti un pò troppo. Il peccato bisogna denunciarlo e bisogna aiutare il peccatore dandogli una nuova possibilità. Ma non è mai fare il bene del peccatore dire che quell'azione non fa nulla e tanto il Signore ti ama lo stesso.

Chi è chiamato a vivere nella dv deve pensarci. Ad un prete non fa affatto bene chiamami pure per nome e dammi del tu. Uno potrebbe pensare che sia superbia, perdere la percezione della sacralità del sacerdote non è mai una buona cosa sia per il sacerdote sia per il laico; che il don voglia stare vicino e possa essere un santo amico ci sono altre modalità per far passare questo messaggio: quanto sei dolce, disponibile, caritatevole, quanto vai incontro alle richieste del prossimo e affabile.Va bene ma non scendere di livello e autorizzare comportamenti che non hanno nulla di soprannaturale ma sono volontà umana. Le cose esteriori - il modo di vestire - noi vestendoci stiamo dando dei messaggi e sto dicendo ad una persona: tu mi puoi trattare di conseguenza. Una donna che va in giro in modo indecente sta autorizzando il prossimo a pensare che sia un corpo da godere. Una donna che va vestita in diverso modo può anche lei trovare una persona che cerchi di sedurla ma è molto raro. Nei nostri atteggiamenti non possiamo mai scendere da un modus di pensare e di vivere - una persona che vive nella dv non dice mai le parolaccie - ti pare che Gesù e Maria lo avrebbero fatto per nessun motivo.

E' una forma di santo rispetto per Dio, ma anche della nostra dignità, noi siamo Figli di Dio. Alcuni sono sacerdoti e non esiste nulla di più santo di un sacerdote. Tu non puoi scendere di livello per nessun motivo. Ognuno personalizzi queste considerazioni pronto a rettificare mancanze di vario genere che non dobbiamo proseguire per nessun motivo. Se cadiamo di stile replichiamo ciò che l'uomo che cadde di stile e si attirò tutti quanti i mali

"..Solo l'uomo non seppe mantenere il grande onore di come fu creato da Dio, ma ciò gli costò troppo caro e perciò sopra di lui piovvero tutti i mali.." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 10 novembre 2022

La Divina Volontà è per i piccoli

Gesù spiega a Luisa che solo chi è piccolo, cioè umile, può entrare e vivere nella luce della Divina Volontà. "L'atto attivo" nella Creazione dell'uomo. Libro di Cielo, Volume 27, 10 Novembre 1929, Venerdì 25 Marzo 2022

10 Novembre 1929 Solo i piccoli entrano a vivere nella Divina Volontà. Esempio del fanciullo. Differenza tra la Creazione dell'universo e quella dell'uomo

Il 25 Marzo è la festa dei consacrati alla Madonna, la consacrazione Totus Tuus secondo il don è un passaggio altamente raccomandato a chi vuole vivere nel Fiat Supremo perchè se non diventa fusi o schiavi con Maria e se non gli si cede le nostre opere bislacche ed imperfette perchè Lei le risani rimarrebbe uno step per l'ingresso della dv. San Luigi Montfort non conosceva queste cose sulla dv ma in quello che ha scritto ha detto qualcosa di meraviglioso.

Luisa si sente piccina di fronte alla dv, ma Gesù obbietta dice che se non si sentisse piccolina se lo scorda la dv. Episodio di Gesù nel Vangelo che dice che è per chi è piccolo il Regno dei Cieli (dire Regno dei Cieli o dv è la stessa cosa). Molte volte il don ha detto che gli esegeti che quando Gesù parla del Regno dei Cieli o Regno di Dio, molti balbettano ma il Regno è uguale al regno della dv. Il segreto della Madonna è che si è fatta piccolissima Lei che era la più grande. La nostra massima aspirazione è di stare all'ultimo posto, di essere dimenticati da tutto e tutti, reputati gli esseri più insignificanti di questo mondo. Una grazia del genere sarebbe da implorare. San Luigi parla di 10 virtù vissute dalla Madonna, ma c'è ne una sulla quale nessuno può competere (solo Gesù l'ha superata): l'Umiltà assoluta. Chi si sente qualcosa di fronte all'Altissimo, sta completamente fuori strada. Il don sta leggendo un libro di Monsignor Schneider, che si è espresso contro la pratica della comunione in mano e tra le cose che scrive è una del tipo: ti pare che il prete te la mette in bocca come un bambino? Che tu durante la comunione tu apra la bocca e ti lasci imboccare come un bambino che non mangiano da soli con le posate, basterrebbe questa considerazione per fare la comunione in bocca. Solo i piccoli entrano a vivere nella luce della dv. Solo i piccoli, quelli che hanno di sè una bassissima considerazione - potrebbero avere lauree o soldi a go go, ma se tu ti senti l'ultimo di tutti quelle lauree non ti faranno ostacolo ad entrare nella dv e lo stesso con i soldi, se ti senti l'ultimo di tutti i soldi (se cerchi di amministrarli come Dio vuole) questi non ti saranno di ostacolo. Se tu occupi cariche rilevanti ma hai lo spirito dell'ultimo e preghi sempre il Signore per non fare stupidaggini ecc.. questo non sarà ostacolo.

"Mia piccola figlia, coraggio, è vero che sei troppo piccina; ma tu devi sapere che nel mio Fiat Divino solo i piccoli entrano a vivere nella sua luce e per ogni atto che questi piccoli fanno nella mia Divina Volontà, soffocano la loro dando una dolce morte al volere umano, perché nella mia non c'è né posto né luogo per farlo operare; il volere umano non ha né ragione né diritto, perde il suo valore innanzi ad una Volontà, ragione e diritto divino. Succede tra Volontà Divina ed umana, come potrebbe succedere ad un piccolo fanciullo, che da solo pare che sa dire e può fare qualcosa, ma se vien messo vicino ad uno che possiede tutte le scienze ed è perito nelle arti, il povero piccino perde il suo valore, resta muto e non sa far nulla e resta affascinato ed incantato dal bel dire e dal bell’operare dello scienziato...." Gesù

Noi dobbiamo dare l'eutanasia alla nostra umana volontà - eutanasia significa dolce morte - fino a quando noi non avremmo concepito nel cuore una repulsione verso il nostro agire di testa nostra, il nostro cercare anche nelle più piccole cose quello che Dio gradisce, fino a quando non lo faremo noi non avremo pace. In Dio ci sono Volontà Immense e diritti divini. Queste cose sono fatti interiori, se tu questo lo desideri nel cuore Dio lo vede e questo esplicitalo in preghiera, diglielo in preghiera: io il mio volere umano non lo voglio più conoscerlo. E fatto questo evidentemente poi per quanto sta in noi come sappiamo e come riusciamo regoliamoci secondo la volontà divina a seconda di cosa sappiamo ed impariamo ad ascoltare il Signore che ci parla nella coscienza e non i pensieri o processi mentali che abbiamo nella nostra testa bacata -> vedasi i primi 10 libri di Cielo.

"..Or tu devi sapere che quante volte l'anima opera nella mia Divina Volontà si svuota della sua e forma tante porte per far entrare la mia; succede come ad una casa che può possedere il sole dentro, quante più porte ci sono, tanti raggi di più escono da ciascuna porta; oppure come un metallo bucato, messo di fronte al sole, quanti più buchi ha, ogni piccolo buco si riempie di luce e possiede il raggio di luce..." Gesù

Si opera con l'atto preventivo, con l'atto di fusione, con gli atti attuali, con i piccoli giri, atti di fusione, cercando di portare più tutto quello che facciamo in essa.

"..Tale è l'anima, quanti più atti fa nella mia Divina Volontà, tante entrate di più le dà, in modo da renderla tutta irradiata dalla luce del mio Fiat Divino." Gesù - il don aggiunge gradualmente.

Nella seconda parte Gesù parla dell'atto creativo e conservativo. Nella creazione dell'uomo c'era anche l'atto attivo. Che significa? In Dio è da un lato immutabile ma dall'altro in Lui non c'è mai nulla di uguale, è un generatore ininterrotto di felicità e godimenti sempre nuovi (lo capiremo in Paradiso). Esempio: pensiamo alle grandi catene di tv, se uno entra in uno di queste cose ha l'impressione di venire travolto perchè anche se stesse dal mattino alla sera non ce la farebbe a vedere tutto. A prescindere dalla qualificazione della serie tv. Ma noi esseri umani, un bel film ci appaga, ci può venire il desiderio di rivederlo e alla lunga stanca, e quindi sorge il desiderio di vederne uno nuovo. Nessun beato in Paradiso riuscirà a vederle tutte, ecco perchè dobbiamo andare alti in gloria perchè più in alto andremo più godremo delle bellezze di Dio. Abbiamo soltanto questa vita. I gradi di gloria distinti, non si tratta di fare tanti kapò distinti, sono una maggiore vicinanza con Dio ed un maggiore godimento della visione beatifica di Dio. I più grandi piacieri di questo mondo non sono paragonabili al più piccolo piacere divino.

Anche i peccatori sono sempre in atto di fare sempre qualcosa di nuovo, l'atto attivo nell'uomo è rimasto. L'atto attivo per antonomasia è quando percepisce ininterrottamente le nuove forme con cui Dio gli fa sentire già in questa vita quando lo ama. Ricordiamo che la vita terrena di un figlio della dv in questa terra è simile a quella della Madonna: aspettati gioie e diletti che nessun'altro essere umano ha unitamente a delle croci. Nessuno si faccia illusioni. Chi vive nella dv avrà una vita nella dv avrà una vita meravigliosa.

"...E se l'uomo non scambia il suo amore col nostro, non cede la sua volontà, per ritenere la nostra, è più che barbaro e crudele, contro il suo Creatore e contro se stesso, perché non riconoscendo il suo Creatore e non amandolo, si forma dentro e fuori di sé un labirinto di miserie, di debolezze e perde la sua vera felicità. E col respingere la nostra Divina Volontà si mette a distanza col suo Creatore, distrugge il principio della sua Creazione, consumando il sangue del nostro amore nell'anima sua, per farvi scorrere il veleno della sua volontà umana...." Gesù

Non riconoscendo ed amando il Creatore, non facendo questo le persone si formano un labirinto (da cui non sanno come liberarsene) di mali. Ti piace questa vita? Vuoi questo? Buon divertimento. Al don no, per nulla. E Gesù conclude:

"..Perciò finché la nostra Volontà non sarà riconosciuta e non formerà il suo regno in mezzo alle creature, l'uomo sarà sempre un essere disordinato e senza la somiglianza di Colui che l'ha creato." Gesù

E il don aggiunge infelice e quindi una vita brutta, maledetta, una vita infelice e triste. Noi non siamo stati creati per questo. Voglia il Signore far nascere l'avversione profonda alla nostra umana volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 9 novembre 2022

Parlare e relazionarsi con Gesù

Stupenda lezione di Gesù che spiega che vivere nella Divina Volontà significa avere con Lui un rapporto intimo, personale, di amore, parlargli di tutto, dei propri segreti, delle Sue stesse opere, per cui lo si adora, lo si ama, lo si ringrazia, eccetera. Lamenti di Gesù sul fatto che quasi nessuno lo fa ed Egli rimane sempre solo. Libro di Cielo, Volume 27 6 Novembre 1929, Giovedì 24 Marzo 2022

6 Novembre 1929 Gesù centro della Creazione. La parola sbocco dell'anima. Valore di essa. Chi è la portatrice delle opere di Dio.

Qualcuno ricorderà che tantissime volte il don ha detto questa cosa: se non si entra in un rapporto personale e intimo con il Signore siamo ancora al di quà della dv. Molte difficoltà (nel fare i giri, atti, ecc..) dipendono da questo: se tu non hai un rapporto, profondo, personale d'amore con Gesù ma non ti viene spontaneo fare il giro, atto o fusione; sono delle cose forzate, non mi viene perchè fondamentalmente - per la stragrande maggioranza dei cattolici - Gesù è un'estraneo nella vita dei cuori. C'è un sacco di gente che sta pure vicina ai Sacramenti, dice il Rosario ecc.. ma il suo raporto con Dio è sempre mediato e distante. Guardati nelle reazioni che hai quando fai la comunione. Non si può fare la comunione ed andare a farsi un giro subito dopo, è una mancanza oggettiva. Chi ama Gesù pensa a Gesù e se qualcuno ha fretta di parlare con me aspetta. Si narra che San Giovanni Paolo II, dopo la Messa, stava facendo il ringraziamento e lo stava aspettando il Presidente degli Stati Uniti e qualcuno gli ha fatto notare questa cosa e il Papa ha risposto: - con il prete che prega non si parla mai e per nessun motivo salvo che andasse a fuoco la casa - ma io sto con il Signore dell'Universo. Chi è il Presidente degli USA di fronte a Dio? Nessuno.

"Figlia mia, Io sono il centro di tutta la Creazione, ma un centro isolato, tutto mi sta intorno, tutto da me dipende, ma siccome le cose create non hanno ragione non mi fanno compagnia, mi danno gloria, mi onorano, ma non mi spezzano la solitudine; il cielo non parla, il sole è muto, il mare tumultua con le sue onde, tacitamente mormora, ma non parla. È la parola che spezza la solitudine; per due esseri che si scambiano in parole i pensieri, gli affetti e ciò che vogliono fare, è la gioia più bella, la festa più pura, la compagnia più dolce; i loro segreti manifestati in parole, formano la più cara armonia. E se questi due esseri si combinano nei loro sentimenti, negli affetti ed uno vede la volontà sua nell'altro è la cosa più gradita che possa esistere, perché l'uno sente la sua vita nell'altro..." Gesù

Il Cielo, il mare ecc.. non parla, siamo noi che parliamo. Ecco un motivo per cui fare i giri. Anche nelle ore della Passione Gesù si lamenta perchè i suoi ministri lo lasciano sempre solo - hanno la testa altrove quando celebrano i Sacramenti. Lo fanno per interessi, per stima, in maniera superficiale, sciatta, ecc... Gesù non può dire queste cose. Quando due cuori sono innamorati si parlano e si dicono mille cose e ancora di più se vanno all'unisono, se uno vede la sua volontà nell'altro è proprio al top. Questa è la cosa più bella che esista. C'è qualche coppia, non si improvvisa dall'oggi al domani, ma succede una cosa del genere hai fatto bingo. Ma questo è il rapporto che Gesù vorrebbe vivere con noi. Parlare con Dio con parole nostre, la preghiera vocale è sempre la base della vita cristiana ed è imprescindibile così come i Sacramenti. Ma la vita di preghiera è un'altra cosa: tu parli con Gesù a cuore a cuore? Santa Teresa d'Avila diceva che la preghiera è un dialogo con Colui che sappiamo essere infinitamente amati e ci sentiamo amati. Sono cose poi personali ed intime e non vanno sbandierate, sono segreti del cuore. Il nostro sogno è quello di scomparire dalle persone ed essere conosciuti da Dio solo. Non possiamo scomparire fisicamente ma cosa c'è nel nostro cuore? Dio sa tutto ma io glielo esprimo questo amore? C'è un rapporto con Lui?

"..Ora, figlia del mio Voler Divino, vuoi tu sapere chi spezza la mia solitudine in mezzo a tante mie opere? Chi vive nella mia Divina Volontà. Lei viene in mezzo a questo centro e mi parla, mi parla delle mie opere, mi dice che mi ama per ciascuna cosa creata, mi apre il suo cuore e mi parla dei suoi intimi segreti, mi parla del mio Fiat Divino e del suo dolore perché non lo vede regnare ed il mio Cuore, nel sentirla, sente il suo stesso amore e dolore in lei, si sente come ritrattato e come essa parla, il mio Cuore Divino si gonfia d'amore, di gioia e non potendo contenerlo, apro la mia bocca e parlo e parlo a lungo; apro il mio Cuore e svuoto i miei più intimi segreti nel suo, le parlo del mio Voler Divino come scopo unico di tutte le opere nostre e, mentre parlo, sento la vera compagnia, ma compagnia parlante non muta, compagnia che m'intende, che mi felicita ed Io posso riversarmi in essa..." Gesù

Questi sono i giri. Se ancora non riesci a fare questi dialoghi non ci sei ancora entrato nella dv. Il mare non parla ma parlo io - quanto è bello il mare che hai creato per me - quando d'estate una persona riesce a farsi un bagno, deve venirgli spontaneo d'impazzire d'amore per Dio perchè non lo fa nessuno. Il nostro mare è fatto per noi, è un diletto che va preso santamente. Apro il mio cuore? Gli esprimo ciò che io sono? Gesù potrebbe dire: io conosco come mi ama ..x? L'amore di Carlo (esempio) è inconfondibile, certe cose me le ha dette solo lui e non me l'ha detto nessuno. Con Gesù si parla di tutto e deve diventare una cosa di cui non se ne possa fare a meno. Si possono trovare vari momenti e il momento top secondo il don è quello dopo la comunione. Una volta a Santa Faustina il Signore gli disse che non gli aveva dato tutto e la santa non sapeva cosa fare. Alla fine Gesù dice: tu non mi hai dato la tua miseria, non mi parli delle tue difficoltà, delle tue difficoltà, di quello che ti passa per la testa, ecc.... - Dio lo sa, ma fino a quando tu non gliene parli, Gesù non può entrare nella tua vita e rimane un'estraneo. Rimangono affari miei anche se Dio li conosce.

Soffriamo il fatto che non regna il Volere divino? "...e come essa parla, il mio Cuore Divino si gonfia d'amore, di gioia.." ci rendiamo che io essere umano posso provocare questi effetti in Gesù? Posso far gonfiare il suo cuore d'amore? Lui dice di sì. Io e tu possiamo dare gioia a Gesù, Lui lo sta dicendo. Se non senti vicino Gesù è per questo motivo.

".. e non potendo contenerlo, apro la mia bocca e parlo e parlo a lungo; apro il mio Cuore e svuoto i miei più intimi segreti nel suo, le parlo del mio Voler Divino come scopo unico di tutte le opere nostre e, mentre parlo, sento la vera compagnia, ma compagnia parlante non muta, compagnia che m'intende, che mi felicita ed Io posso riversarmi in essa..." Gesù

Al volo capisci cosa Dio ti sta chiedendo nella circostanza presente o nella grande scelta.

"..Un'anima che vive nella mia Divina Volontà è tutto per me, supplisce al mutismo delle mie opere; essa mi parla per tutto, mi felicita ed io non mi sento solo ed avendo qualcuno a cui dare il gran dono della mia parola, non resto più il Gesù muto, che non sa a chi dire una parola e se voglio parlare, non sono capito se non c'è il mio Fiat, ma sono (il) Gesù che parla e che ha la sua compagnia." Gesù

Tutti siamo chiamati a vivere queste cose. Che parli a fare se non sei capito? E attenzione poi alla parte conclusiva: la semplicità. E' una cosa che viene vissuta e l'avverti quando tutto diventa semplice, che non ha doppiezze.

"..perciò quando il mio Voler Divino regnerà sulla terra, non esisterà più la finzione, la bugia, che si può chiamare principio di ogni male, mentre la semplicità come principio di ogni vero bene, sarà la vera caratteristica che additerà che qui regna la Divina Volontà..." Gesù

Uno che finge ha sempre una doppia intenzione. Una persona semplice è sempre retta perchè non ha nessun'altro pensiero del volere divino. E basta. La grande caratteristica sono semplicemente a navigare nei mari della dv e stare in essa, secondo dopo secondo in tutto sempre muoversi dentro le sue coordinate, fare tutto insieme. E' chiaro che per fare tutto assieme alla Madonna (la meditazione cade ai pressi della rinnovazione del 25 marzo Totus Tuus) uno deve arrivare ad un livello in cui cose non opportune o cose grossolane e lievemente peccaminose non si fanno. La faccio o non la faccio una cosa? Gesù la farebbe quella cosa? E come reagisce la coscienza? Se imparassimo a farlo diventeremmo santi in poco tempo.

"..Sicché la creatura che vive nel nostro Voler Divino è la portatrice delle opere nostre, la copiatrice e la ripetitrice continua. Con l'occhio di luce che possiede datogli da Esso, guarda fissamente nel suo Creatore, per vedere che cosa sta facendo per assorbirlo in sé, per dirgli: non voglio altro se non ciò che fa la Vostra Maestà adorabile..." Gesù

Non a parole nè con la lingua e questo rende felice Gesù.

"..E noi ci sentiamo doppiamente felici, non perché non siamo felici senza la creatura, perché in noi la felicità è natura, ma perché vediamo felice la creatura, che, in virtù del nostro Volere, si avvicina alla nostra somiglianza, ama col nostro amore e ci glorifica con le nostre stesse opere..." Gesù

Gesù è felice per natura ma c'è una felicità accidentale nel vederci felici. Perchè vedono la creatura felice e che si avvicina alla loro somiglianza.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 7 novembre 2022

Riconoscere le opere del Fiat

Gesù raccomanda di girare sempre nel Fiat supremo, nelle opere della Creazione, Redenzione e Santificazione, per poter riconoscere tutte le opere divine dalla più piccola alla più grande, mettere i nostri i piccolo atti in ciascuna di esse e godere in questo modo del Paradiso anticipato. Libro di Cielo, Volume 27, 30 Ottobre 1929, Mercoledì 23 Marzo 2022

30 Ottobre 1929 Chi vive nel Voler Divino può girare in tutte le opere di Dio ed acquista i diritti divini.

Iniziamo la meditazione dalla fine e non dall'inizio.

"..Perciò se vuoi che la mia Divina Volontà vi regni, gira sempre nel nostro Fiat, riconosci tutte le opere nostre dalla più piccola alla più grande, metti il tuo piccolo atto a ciascuna di esse e tutto ti sarà accordato." Gesù

Vi regni cioè regni in te. Gesù torrna su una delle cose fondamentali della vita nella dv, una delle cose che prima che si conoscessero queste cose anche i più grandi Santi non lo immaginavano. Tutto ciò che è stato, è sarà fatto nell'opera della Creazione, Redenzione e Santificazione è un'atto del Fiat Supremo. La prima cosa per entrarci è conoscere la dv e l'impegno e la fatica di apprendere una conoscenza (leggere privatamente e/o ascoltare una catechesi ecc..) e secondo step. Questo step ci dà l'attrezzatura per operare e muoverci. La dv non è solo una conoscenza teorica, ti danno gli strumenti, le motiviazioni e le istruzioni per mettere in pratica per avere la fusione con la dv c'è bisogno non soltanto di conoscere le Verità ma anche il riconoscere le opere della dv e farle nostre. E quindi dobbiamo riconoscerle, farle nostre e poi ricambiare il Signore sempre nella dv perchè a Dio venga quella gloria accidentale ma fondamenmtale che gli deriva che una creatura ha riconosciuto un suo Ti Amo, l'ha fatto e l'ha ricambiato. Se si fa questo si vive il Paradiso sulla terra. Si tratta di corteggiare con il nostro amore e i nostri atti i Suoi atti e il Suo amore. per esempio c'è una canzone che si chiama La più lunga storia d'amore (Gino Paoli) ma la più lunga storia d'amore l'ha fatta Nostro Signore e bisogna viverle. E come ti arriva l'amore? Riconoscendolo, adorandolo, ringraziandolo e ricambiarlo. Occorre piano piano familizzarsi e non fa nulla se le prime volte che uno le fa si sente ridicolo. Non fa nulla. Bisogna il più presto possibile iniziarle a fare e gli esempi sono infiniti. Noi possiamo usare il nostro intelletto e la nostra fantasia e lo dobbiamo fare in modo personalizzato e non dobbiamo attingere ad altri. Gesù vuole sentire la voce del tuo Ti Amo, il ti amo va anche manifestato...cosa vedi in quest'opera di Dio? Che tipo di amore cogli? Se non facessimo altro dal mattino alla sera...quante opere ci stanno nella Creazione e della Redenzione? Le opere del FIAT sono talmente tante e debordanti che superano la nostra capacità di raggiungerle tutte; per questo si fanno gli esempi classici: dalle cose più grandi - con la mia fantasia posso giungere nelle più lontane galassie - fondendomi nella dv in meno di un nanosecondo sei presente in tutto l'Universo. Immaginiamo se veramente, quando Gesù commente Babiliona la Grande negli scritti di Maria Valtorta, Gesù dice chi è Babiliona? E' il pianeta terra, questa razza ingrata di esseri umani protervi. E' la terra che ha fatto la più brutta figura. Che bella figura la razza umana se si eccettua la Madonna.

Quante alghe, pesci, gocce d'acqua, coralli, ecc... ci stanno nel mare? E Nostro Signore le ha fatte per noi. Se uno fa un giro del genere parte la fantasia, perchè se uno non conosce tutte le specie di pesci...per la nostra piccola portata delle nostra persona, quanto tempo passerebbe? Anche quel pesce che tu non saprai mai che esiste, Dio lo ha fatto per te. Non lo vediamo adesso in questa vita terrena anche se nella dv possiamo andarlo a prendere, ma nell'altra vita le vedremo tutte e vedremo come Dio ci ha messo il suo Ti Amo. Il don è convinto che in Paradiso - libro di Tenera Amata - alcuni si immaginano come se fosse un monastero. Ma è tutto qua? Tutte le cose che Dio ha creato non possono finire nel nulla anche se nessuna di essa ha l'anima spirituale. Ma siccome tutte le cose permangono nell'essere - se vengono da un'atto creativo e conservativo di Dio - nel Paradiso avremo da contemplare ogni singolo TI AMO di Dio con cui ci ha amati. Gli esseri umani hanno orizzonti tremendamente ristretti, guardano solo gli 80 anni (circa) in cui stiamo sulla Terra, è una veduta ristretta. Sono importanti però perchè con questo tempo ci scriviamo la sorte dell'Eternità. Più santi diventiamo, più opere sante facciamo e più in alto saremo in gloria e più ne godremo perfettissimamente. Teneramata nel suo libro dice che è una piccola in gloria perchè non è stata una cultrice del nome dell'Altissimo però quello che dice che fa e racconta. Tu chi vuoi essere? Vediamo quanto è importante orizzontare la nostra vita? Vogliamo accontentarti delle briciole o vuoi andare in alto parecchio? Nessuno vuole fare il superbo ma si tratta di godere meglio e questo è deciso dai meriti. Dove è impostato l'asse della nostra esistenza? Dove stiamo tendendo? Qual'è il senso della nostra vita? Dobbiamo farci queste domande e calibrare bene il nostro cammino, ogni giorno che passa è un giorno in meno. Che cosa hai fatto ieri? Quanta gloria e giri hai fatto? Quanto hai ascoltato le sue ispirazioni? Quale imperfezioni hai commesso? La giornata di ieri non torna più, quello che non è stato fatto non sarà fatto. Un santo cerca di fare il pieno di grazia e di opere sante e alcuni Santi vorrebbero tornare indietro per fare ulteriori opere per Dio per accrescere in meriti.

Devi impiegare del tempo a fare dei giri, un 15 minuti al giorno? Organizzali come meglio credi. Se tu non lo fai la vita del dv non entra dentro di te. Potrai farla la dv ad intermittenza, un momento consolato e un momento dopo no ecc.. ma qui dobbiamo fare entrare la vita della dv in noi riacquistando tutti gli atti fatti della dv per amore delle Creature.

"..Perché l'anima che vive nel mio Fiat riacquista tutti gli atti di Esso fatti per amore delle creature. Dio la rende conquistatrice non solo del suo Volere ma di tutta la Creazione, non v'è atto di Esso in cui la creatura non vi metta il suo atto, fosse pure un “ti amo”, un “ti adoro”, eccetera..." Gesù

Se uno entra in questa dimensione si ubriacata dal mattino alla sera, non sa più dove andarlo a mettere e quando si aprono gli occhi il Signore ti fa vedere. E' bello andarsi a fare un giro quando c'è qualcosa da vedere. L'essere umano non capisce o non si fa attento alle cose belle perchè sono atti della dv. Cos'è l'aria? E' una carezza dell'Altissimo. Più si fanno queste cose meglio è e nella misura in cui si fanno queste cose il Signore ti farà vedere con occhi diversi la tua vita. La stragrande maggioranza delle persone passano la vita come gli ebrei nel deserto a vedere le cose che non funzionano, a lamentarsi, che è tutto storto, che non funziona nulla, a piangersi addosso - per carità, molte volte si tratta di situazioni molto serie ed impegnative - ma nella vita non c'è mai solo quello. Noi abbiamo una caterva di grazie ed amore ricevuti personalmente. Per molti Dio non è stato capace di far nulla e di darci solo guai. Noi siamo stracolmati di ogni bene e dobbiamo imparare a riconoscerlo e vederlo. Nella misura in cui si riconoscono queste cose si acquista anche involontariamente un'abilità a riconoscere gli innumerevoli TI AMO nella tua esistenza personale. Vivere in questo modo, i mondani stanno sempre a guardare le cose negative e a rimbalzarle sui social, ecc.. ci sono le cose brutte ma la vita non è solo questo. Noi non possiamo prigionieri del vortice del male. Noi siamo circondati di una montagna d'amore che dobbiamo imparare a riconoscere e ricambiare.

"..Perciò se vuoi che la mia Divina Volontà vi regni, gira sempre nel nostro Fiat, riconosci tutte le opere nostre dalla più piccola alla più grande, metti il tuo piccolo atto a ciascuna di esse e tutto ti sarà accordato." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 6 novembre 2022

Dio e i diritti della sua Giustizia

Lezione di Gesù sul come e perché la Divina Volontà non poteva venire sulla terra prima della Sua venuta e del compimento dell'opera della Redenzione. Libro di Cielo, Volume 27, 27 Ottobre 1929, Martedì 22 Marzo 2022

27 Ottobre 1929 Perché non poteva venire il regno della Divina Volontà prima della venuta del Verbo sulla terra. Innesto di Gesù ed innesto d'Adamo.

Quello che Gesù dice è molto chiaro. Tutto parte dalla domanda di Luisa: come mai non è venuto il Regno della Divina Volotà prima della venuta di Gesù? Domanda che a noi sempre sciocca, come fa a venire dopo il peccato originale e in una situazione dove la razza umana era (spiritualmente) ridotta ai minimi termini? Gesù spiega che prima ha dovuto rimettere in piedi la razza umana.

"Figlia mia, il regno della mia Divina Volontà non poteva venire sulla terra prima della mia venuta in essa, perché non c'era alcuna umanità che possedeva, per quanto a creatura è possibile, la pienezza del mio Fiat Divino e, non possedendola, non c'era alcun diritto, né secondo l'ordine divino, né secondo l'ordine umano...." Gesù

Qui Gesù apre il capitolo della Giustizia. Perchè se la Giustizia di Dio non è equilibrata non fa assolutamente nulla.

"..Il Cielo era chiuso, le due volontà, l’umana e la Divina, stavano in cagnesco, l'uomo si sentiva impossibilitato a chiedere un tanto bene, tanto che neppure ci pensava.Dio per diritto di Giustizia era impossibilitato a darlo...." Gesù

Meditiamo bene l'ultima frase. Adamo aveva il dono della Divina Volontà gratuitamente ricevuto da Dio e l'avrebbe conservato per sè e per tutti a condizione che non fosse caduto. Ma purtroppo è caduto e Dio non la può ridare in forza della Giustizia - non è un limite dell'Onnipotenza di Dio ma è una sua affermazione- quando nel Catechismo della Chiesa (specie quelli più antichi - tipo san Pio X). Cos'è l'Onnipotenza di Dio? Dio può fare tutto tranne il male. Se l'uomo si mette sotti piedi la Divina Volontà trasgredendo al peccato originale e sputando sopra un bene tanto grande, Dio non lo può ridare se nel mezzo intercorre qualcosa. Hai voluto ridurti in questo modo? Così rimani - se si rimane all'ambito della Giustizia (però c'è anche la Misericordia). Agire contro Giustizia - attenzione - sarebbe fare il male e Dio il male non lo fa mai per nessun motivo. Ecco perchè era impossibilitato a farlo. L'impossibilità di fare il male era una manifestazione della sua Onnipotenza. Guardiamoci in giro: Signore, interveni a raddrizzare i marasmi che ci sono in giro, ovunque ti giri ci sono cose brutte perfino dentro la Chiesa - anche il don ci prega - la risposta: se Dio non è ancora intervenuto è perchè non è tempo e giusto farlo. Non dobbiamo dimenticarlo mai. Dio è perfezione assoluta. Noi non siamo in grado di penetrare i suoi giusti ed imprescrutabili giudizi. Se Dio non fa una cosa è perchè non è giusto farla o perchè non è ora di farla. Questa forma di adorazione noi a Dio gliela dobbiamo, non è un'optional. Chi riequilibria la Divina Giustizia e chi ripara le cose?

La Divina Giustizia doveva essere riordinata - ecco perchè la vita di Gesù è stata piena di dolori - perchè Gsù ha rifatto tutti gli atti delle creature? Non è possibile che un'essere umano agli occhi di Dio, - l'anima di una persona l'ha creata l'Altissimo - che poi quell'opera sia brutta, schifosa e che alla fine sia destinata a far compagnia a quel Ribelle per antonomasia all'inferno questa è una cosa che Dio non può vedere e dev'essere in qualche modo bilanciata. Non esiste creatura - dall'angelo decaduto all'ultimo dannato - che non abbia dato attraverso l'Umanità di Cristo - gloria al suo Creatore. Ricambio di amore perfetto a Colui che perfettamente lo ama, se non è chiaro questo concetto noi siamo rovinati altrimenti non capiamo nulla di ciò che accade e per discernere.

".. Ora con la mia venuta sulla terra, il Verbo Divino si vestì d'umana carne, con questo formò l'innesto all'albero dell'umanità. La mia Umanità si prestò come seme al Verbo Eterno e la mia Volontà Divina formò l'innesto nuovo con la mia volontà umana, da questo incominciò, essendo Io il capo di tutte le umane generazioni, il diritto d'ambo le parti, umana e Divina, gli uomini ebbero il diritto di poter ricevere il regno della mia Divina Volontà, Dio di poterlo dare..." Gesù

La dv sta dentro un'Umanità perfettissima ed inizia a "reclamare" il diritto di stare in tutti gli esseri umani. E' successo quando il Verbo è sceso sulla terra. L'umanità si era staccata da Dio e Gesù ha riattaccato l'Umanità alla Dv.

"..Sono circa duemila anni e l'umanità non ha ricevuto tutti gli umori del mio innesto; ma c'è da sperare, perché c'è il seme, onde la creatura può chiedere l'innesto. Dio si trova nella possibilità di darlo, perché c'è la mia Umanità che, possedendo in virtù del Verbo fatto carne la mia Divina Volontà per natura, ha restituito i diritti all'uomo ed a Dio..." Gesù

Gesù (e la Madonna ma qua non ne parla) ha riequilibrato il tutto e non l'hanno mai perduta. Non hanno conosciuto nulla della propria volontà.

Cosa manca per beneficare di questo innesto? Uno degli atti più importanti della vita nella dv è l'atto di fusione, noi dovremmo arrivare ad un tale livello di vita a stare in fusione alla 24h. Il Sole e la terra non si possono fondere insieme. La dv è ordinata a fondersi con una volontà della sua stessa risma, e noi abbiamo la nostra umana volontà e perchè questo avvenga le persone devono cedere la propria volontà. Certo che c'è una scelta fondamentale, dobbiamo fare questo atto di cessione, significa rinunciare alla nostra volontà propria - gradualmente dovremmo imparare a capire che se c'è una cosa che Dio non gradisce o non piace noi dovremmo rinunciarci se abbiamo rinunciato alla nostra umana volontà. Già per diventare Santi c'è bisogno di un'operazione ascetica con cui si rinnega sè stessi per abbracciare ciò che Dio vuole. E qua è presente al top. Fino a quando non ci sono più buchi o vuoti. La Madonna non ha mai avuto la sua volontà non fusa con quella divina. Il progetto creativo - la somiglianza di Dio - sarà compiuto perfettamente con la fusione continua.

"..Fino a tanto che l'uomo non cede la sua volontà nella mia, la Mia non può gettare il suo principio di vita nella volontà umana, la fusione dell'Una e dell'altra non può avvenire, la creatura sarà sempre creatura senza la somiglianza e la vita del suo Creatore nel fondo dell'anima sua, somiglianza che solo il mio Fiat Divino può formare..." Gesù

Chi assomiglia a Dio? Chi agisce come Lui, chi pensa come Lui, chi opera come Lui, chi ama come Lui, chi ragiona come Lui - pensiamo a quando Gesù rimprovera Pietro: tu non pensi secondo Dio ma come gli uomini.

Se una persona sa che una cosa è gradita a Dio, Dio la vuole, la vorrebbe e non la fa pur sapendo che è gradita, come può pensare di vivere nella Divina Volontà? Nella Bibbia (san Giacomo) si dice: se uno vede una persona che è nel bisogno e gli chiude la porta del cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? Se tu sai con certezza che una cosa è gradita e piace al Signore e tu potendo non la fai, ma come hai ceduto la tua volontà a quella divina? Sicuramente ci sono dei vuoti più o meno estesi. Perchè altrimenti queste cose diventano una sorta di chiacchera spirituale. Non è una frase fatta (ti cedo la mia volontà) e tutto è fatto, è una cosa seria. Lasciare che altri guidino la nostra esistenza. Invochiamo lo Spirito Santo. Tu senti nel cuore che Dio da te ti chiede una cosa, se vuoi vivere nel regno della dv, (siamo nel regno della libertà); se non la faccio - Dio non vuole niente di forzato - hai creato un vuoto tra te e la Divina Volontà e lo devi sapere. E non puoi farti piee illusioni di vivere nella DV fino a quando ci sono questi vuoti o buchi neri consapevoli. E' chiaro che ci sono tante cose su cui noi sicuramente siamo distanti da quello che Dio vorrebbe e da quello che Dio gradirebbe e magari non ce ne rendiamo neanche conto. Questo dobbiamo metterlo in conto, ma non deve accadere che su una cosa sulla quale io sono stato ammaestrato ed istruito interiormente o esteriormente io non la faccia. Questo non deve succedere altrimenti la nostra vita nella dv diventa una pia illusione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI