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mercoledì 9 novembre 2022

Parlare e relazionarsi con Gesù

Stupenda lezione di Gesù che spiega che vivere nella Divina Volontà significa avere con Lui un rapporto intimo, personale, di amore, parlargli di tutto, dei propri segreti, delle Sue stesse opere, per cui lo si adora, lo si ama, lo si ringrazia, eccetera. Lamenti di Gesù sul fatto che quasi nessuno lo fa ed Egli rimane sempre solo. Libro di Cielo, Volume 27 6 Novembre 1929, Giovedì 24 Marzo 2022

6 Novembre 1929 Gesù centro della Creazione. La parola sbocco dell'anima. Valore di essa. Chi è la portatrice delle opere di Dio.

Qualcuno ricorderà che tantissime volte il don ha detto questa cosa: se non si entra in un rapporto personale e intimo con il Signore siamo ancora al di quà della dv. Molte difficoltà (nel fare i giri, atti, ecc..) dipendono da questo: se tu non hai un rapporto, profondo, personale d'amore con Gesù ma non ti viene spontaneo fare il giro, atto o fusione; sono delle cose forzate, non mi viene perchè fondamentalmente - per la stragrande maggioranza dei cattolici - Gesù è un'estraneo nella vita dei cuori. C'è un sacco di gente che sta pure vicina ai Sacramenti, dice il Rosario ecc.. ma il suo raporto con Dio è sempre mediato e distante. Guardati nelle reazioni che hai quando fai la comunione. Non si può fare la comunione ed andare a farsi un giro subito dopo, è una mancanza oggettiva. Chi ama Gesù pensa a Gesù e se qualcuno ha fretta di parlare con me aspetta. Si narra che San Giovanni Paolo II, dopo la Messa, stava facendo il ringraziamento e lo stava aspettando il Presidente degli Stati Uniti e qualcuno gli ha fatto notare questa cosa e il Papa ha risposto: - con il prete che prega non si parla mai e per nessun motivo salvo che andasse a fuoco la casa - ma io sto con il Signore dell'Universo. Chi è il Presidente degli USA di fronte a Dio? Nessuno.

"Figlia mia, Io sono il centro di tutta la Creazione, ma un centro isolato, tutto mi sta intorno, tutto da me dipende, ma siccome le cose create non hanno ragione non mi fanno compagnia, mi danno gloria, mi onorano, ma non mi spezzano la solitudine; il cielo non parla, il sole è muto, il mare tumultua con le sue onde, tacitamente mormora, ma non parla. È la parola che spezza la solitudine; per due esseri che si scambiano in parole i pensieri, gli affetti e ciò che vogliono fare, è la gioia più bella, la festa più pura, la compagnia più dolce; i loro segreti manifestati in parole, formano la più cara armonia. E se questi due esseri si combinano nei loro sentimenti, negli affetti ed uno vede la volontà sua nell'altro è la cosa più gradita che possa esistere, perché l'uno sente la sua vita nell'altro..." Gesù

Il Cielo, il mare ecc.. non parla, siamo noi che parliamo. Ecco un motivo per cui fare i giri. Anche nelle ore della Passione Gesù si lamenta perchè i suoi ministri lo lasciano sempre solo - hanno la testa altrove quando celebrano i Sacramenti. Lo fanno per interessi, per stima, in maniera superficiale, sciatta, ecc... Gesù non può dire queste cose. Quando due cuori sono innamorati si parlano e si dicono mille cose e ancora di più se vanno all'unisono, se uno vede la sua volontà nell'altro è proprio al top. Questa è la cosa più bella che esista. C'è qualche coppia, non si improvvisa dall'oggi al domani, ma succede una cosa del genere hai fatto bingo. Ma questo è il rapporto che Gesù vorrebbe vivere con noi. Parlare con Dio con parole nostre, la preghiera vocale è sempre la base della vita cristiana ed è imprescindibile così come i Sacramenti. Ma la vita di preghiera è un'altra cosa: tu parli con Gesù a cuore a cuore? Santa Teresa d'Avila diceva che la preghiera è un dialogo con Colui che sappiamo essere infinitamente amati e ci sentiamo amati. Sono cose poi personali ed intime e non vanno sbandierate, sono segreti del cuore. Il nostro sogno è quello di scomparire dalle persone ed essere conosciuti da Dio solo. Non possiamo scomparire fisicamente ma cosa c'è nel nostro cuore? Dio sa tutto ma io glielo esprimo questo amore? C'è un rapporto con Lui?

"..Ora, figlia del mio Voler Divino, vuoi tu sapere chi spezza la mia solitudine in mezzo a tante mie opere? Chi vive nella mia Divina Volontà. Lei viene in mezzo a questo centro e mi parla, mi parla delle mie opere, mi dice che mi ama per ciascuna cosa creata, mi apre il suo cuore e mi parla dei suoi intimi segreti, mi parla del mio Fiat Divino e del suo dolore perché non lo vede regnare ed il mio Cuore, nel sentirla, sente il suo stesso amore e dolore in lei, si sente come ritrattato e come essa parla, il mio Cuore Divino si gonfia d'amore, di gioia e non potendo contenerlo, apro la mia bocca e parlo e parlo a lungo; apro il mio Cuore e svuoto i miei più intimi segreti nel suo, le parlo del mio Voler Divino come scopo unico di tutte le opere nostre e, mentre parlo, sento la vera compagnia, ma compagnia parlante non muta, compagnia che m'intende, che mi felicita ed Io posso riversarmi in essa..." Gesù

Questi sono i giri. Se ancora non riesci a fare questi dialoghi non ci sei ancora entrato nella dv. Il mare non parla ma parlo io - quanto è bello il mare che hai creato per me - quando d'estate una persona riesce a farsi un bagno, deve venirgli spontaneo d'impazzire d'amore per Dio perchè non lo fa nessuno. Il nostro mare è fatto per noi, è un diletto che va preso santamente. Apro il mio cuore? Gli esprimo ciò che io sono? Gesù potrebbe dire: io conosco come mi ama ..x? L'amore di Carlo (esempio) è inconfondibile, certe cose me le ha dette solo lui e non me l'ha detto nessuno. Con Gesù si parla di tutto e deve diventare una cosa di cui non se ne possa fare a meno. Si possono trovare vari momenti e il momento top secondo il don è quello dopo la comunione. Una volta a Santa Faustina il Signore gli disse che non gli aveva dato tutto e la santa non sapeva cosa fare. Alla fine Gesù dice: tu non mi hai dato la tua miseria, non mi parli delle tue difficoltà, delle tue difficoltà, di quello che ti passa per la testa, ecc.... - Dio lo sa, ma fino a quando tu non gliene parli, Gesù non può entrare nella tua vita e rimane un'estraneo. Rimangono affari miei anche se Dio li conosce.

Soffriamo il fatto che non regna il Volere divino? "...e come essa parla, il mio Cuore Divino si gonfia d'amore, di gioia.." ci rendiamo che io essere umano posso provocare questi effetti in Gesù? Posso far gonfiare il suo cuore d'amore? Lui dice di sì. Io e tu possiamo dare gioia a Gesù, Lui lo sta dicendo. Se non senti vicino Gesù è per questo motivo.

".. e non potendo contenerlo, apro la mia bocca e parlo e parlo a lungo; apro il mio Cuore e svuoto i miei più intimi segreti nel suo, le parlo del mio Voler Divino come scopo unico di tutte le opere nostre e, mentre parlo, sento la vera compagnia, ma compagnia parlante non muta, compagnia che m'intende, che mi felicita ed Io posso riversarmi in essa..." Gesù

Al volo capisci cosa Dio ti sta chiedendo nella circostanza presente o nella grande scelta.

"..Un'anima che vive nella mia Divina Volontà è tutto per me, supplisce al mutismo delle mie opere; essa mi parla per tutto, mi felicita ed io non mi sento solo ed avendo qualcuno a cui dare il gran dono della mia parola, non resto più il Gesù muto, che non sa a chi dire una parola e se voglio parlare, non sono capito se non c'è il mio Fiat, ma sono (il) Gesù che parla e che ha la sua compagnia." Gesù

Tutti siamo chiamati a vivere queste cose. Che parli a fare se non sei capito? E attenzione poi alla parte conclusiva: la semplicità. E' una cosa che viene vissuta e l'avverti quando tutto diventa semplice, che non ha doppiezze.

"..perciò quando il mio Voler Divino regnerà sulla terra, non esisterà più la finzione, la bugia, che si può chiamare principio di ogni male, mentre la semplicità come principio di ogni vero bene, sarà la vera caratteristica che additerà che qui regna la Divina Volontà..." Gesù

Uno che finge ha sempre una doppia intenzione. Una persona semplice è sempre retta perchè non ha nessun'altro pensiero del volere divino. E basta. La grande caratteristica sono semplicemente a navigare nei mari della dv e stare in essa, secondo dopo secondo in tutto sempre muoversi dentro le sue coordinate, fare tutto insieme. E' chiaro che per fare tutto assieme alla Madonna (la meditazione cade ai pressi della rinnovazione del 25 marzo Totus Tuus) uno deve arrivare ad un livello in cui cose non opportune o cose grossolane e lievemente peccaminose non si fanno. La faccio o non la faccio una cosa? Gesù la farebbe quella cosa? E come reagisce la coscienza? Se imparassimo a farlo diventeremmo santi in poco tempo.

"..Sicché la creatura che vive nel nostro Voler Divino è la portatrice delle opere nostre, la copiatrice e la ripetitrice continua. Con l'occhio di luce che possiede datogli da Esso, guarda fissamente nel suo Creatore, per vedere che cosa sta facendo per assorbirlo in sé, per dirgli: non voglio altro se non ciò che fa la Vostra Maestà adorabile..." Gesù

Non a parole nè con la lingua e questo rende felice Gesù.

"..E noi ci sentiamo doppiamente felici, non perché non siamo felici senza la creatura, perché in noi la felicità è natura, ma perché vediamo felice la creatura, che, in virtù del nostro Volere, si avvicina alla nostra somiglianza, ama col nostro amore e ci glorifica con le nostre stesse opere..." Gesù

Gesù è felice per natura ma c'è una felicità accidentale nel vederci felici. Perchè vedono la creatura felice e che si avvicina alla loro somiglianza.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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