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venerdì 9 aprile 2021

Vivere nel Divin Volere muove tutto

Vivere nella Divina Volontà e operare in essa è un tale prodigio che se tutti lo conoscessero farebbero a gare per operare in esso. La Divina Volontà ha la potenza di mantenere sempre in atto qualunque opera si compia e riprodurre il bene da essa prodotto all'infinito. Il Fiat in Cielo è trionfatore, in terra è conquistatore. Libro di cielo volume 19, 18 e 25 Aprile 1926, 6 Agosto 2020

Brani che ci evidenziano effetti di vivere nella dv e anche bellissima differenza che c'è tra la differenza tra la dv in Cielo e in Terra. Quanto sia importante di vivere nella dv in terra.

18 Aprile 1926 La Divina Volontà è la depositaria delle opere divine e dev’essere la depositaria delle opere delle creature

Luisa nel primo brano sta compiendo i suoi soliti atti nel santo volere divino (giri). Luisa si sente piccola nell'operato perchè noi non abbiamo un ritorno di ciò che facciamo. Gesù gli dice che gli effetti che si producono sono simili a quelli che producono i venti..

Figlia mia, coraggio, non badare alla tua piccolezza, quello che deve starti a cuore è il tenere la tua piccolezza nella mia Volontà, perché stando in Essa resterai sperduta in Essa e la mia Volontà, qual vento, porterà nel tuo atto la freschezza che possiede come refrigerio a tutte le creature, porterà il vento caldo per infiammarli del mio amore, porterà il vento freddo per smorzare il fuoco delle passioni ed infine porterà il vento umido come vegetazione del germe della mia Volontà. Non hai mai tu sentito gli effetti del vento, come sa cambiare l’aria quasi istantaneamente dal caldo al freddo, dall’umido ad un’aria freschissima e refrigerante?..." Gesù

C'è il vento caldo e il vento freddo. Il vento umido che serve a far crescere i semi e questo fa germogliare la dv. E Gesù rincara

"..La mia Volontà è più che vento ed i tuoi atti in Essa, agitandola, muovono i venti che contiene e producono mirabili effetti, poi, tutti questi venti, uniti insieme, investono il trono divino e portano al loro Creatore la gloria della sua Volontà operante nella creatura..." Gesù

Frase che dovrebbe lasciarci pensierosi:

"..Oh se tutti sapessero che significa operare nel Fiat Supremo e conoscessero i prodigi che contiene!Tutti farebbero a gara per operare in Esso..." Gesù

Che questo sia da sprone anche per poi per moltiplicare gli atti - per quanto possiamo e riusciamo - i nostri atti. Poi c'è una digressione molto importante sulla potenza del divin volere: eternizzazione degli atti compiuti nella dv. Gesù spiega:

"..Vedi, la nostra Volontà è tanta, che Noi stessi la facciamo depositaria delle opere nostre: per fare che la Creazione si mantenesse sempre bella, fresca, integra, nuova, come la uscimmo dalle nostre mani creatrici, la depositammo nella nostra Volontà; per fare che la Redenzione, stesse sempre in atto di redimere e la mia nascita, la mia Vita e la mia Passione e Morte stessero sempre in atto di nascere, di vivere e di patire e morire per la creatura, le depositammo nella nostra Volontà, perché Essa sola ha la virtù, la potenza di mantenere sempre in atto l’opera che si fa e di riprodurre quel bene quante volte si vuole...." Gesù

Gli effetti della Passione di Gesù si comunicano attravero i Sacramenti che sono l'attualizzazione di certi effetti della Redenzione, attualizzazione in ogni tempo e luogo dove vengono celebrati. E' possibile perchè l'opera della Redenzione è stata depositata di Gesù nella dv. Quando noi andiamo a Messa dobbiamo pensare è così. La Chiesa insegna che la Messa non è altro il Sacrificio della Croce in atto nel momento in cui la Messa viene celebrata, unica differenza è che ciò che è avvenuto sulla croce viene fatto in maniera non cruenta e viene attualizzato dal fatto che vengono consacrati distintamente il corpo e il sangue di Cristo che si trovano sull'altare divisi. Quando è che il Corpo e Sangue sono separati? Per far ciò dobbiamo farci uscire il sangue, Gesù ha fatto uscire il proprio sangue nella Passione, e quell'atto è perennizzato. E anche la Creazione è stata depositata nella dv per tenerla sempre nuova come fu uscita dalla mani creatrici del Signore. Quindi se si vuole dare questa potenza tutta divina nel mantenere un'opera sempre in atto e riprodurre quel bene quante volte si vuole bisogna portarla nella dv. Se l'ha fatto Gesù facciamo anche noi con i nostri atti, se fai un digiuno e lo porti nella dv - quel digiuno non produce soltanto l'effetto normale per il quale è stato fatto - ma se è un'opera mia è circoscritta al momento storico in cui l'ho fatto. Ma se io lo porto nella dv, quel digiuno viene a partecipare delle qualità divine e quindi quel digiuno potrebbe convertire un peccatore vissuto 1500 anni fa. E' quello che Gesù spiega.

25 Aprile 1926 Il Fiat in Cielo è trionfatore, in terra è conquistatore

In Cielo, la dv è trionfatrice. Cioè quello che sarà il Paradiso, la dv è un'ininterrotta di ogni delizia non pensabile e non immaginabile, appena si va in Paradiso (lo insegnava anche san Tommaso d'Aquino) e appena si ha la visione beatifica di Dio, si produce una fusione indissolubile tra noi e la dv. Appena si ha la visione beatifica, noi diventiamo incapaci di fare qualunque cosa di male e di completamente beatificati e felici come Dio stesso e da questa condizione non si cambierà mai più per tutta l'eternità. E questa sarà una felicità continua a sempre nuova. Sulla terra non funziona così.

".. Il Fiat come in Cielo sulla terra, ha un prodigio, una nota più armoniosa, una caratteristica più bella che non gode e possiede nello stesso Cielo, perché in Cielo possiede il prodigio d’un Fiat di assoluto trionfo, nessuno gli può resistere e tutto il godere viene dal Fiat Supremo nelle regioni celesti; qui nell’esilio, nel fondo dell’anima, contiene il prodigio d’un Fiat conquistatore e di nuove conquiste, mentre in Cielo non ci sono nuove conquiste, perché tutto è suo. Nell’anima viatrice il mio Fiat non è assoluto, ma vuole l’anima insieme nella sua stessa opera e perciò si diletta di manifestarsi, di comandare e perfino di pregarla di operare con Esso e quando l’anima cede e si fa investire dal Fiat Supremo, si formano tali note armoniose, prodotte da ambo le parti, che lo stesso Creatore si sente ricreato dalle sue stesse note divine dalla creatura.." Gesù

In Paradiso nessuno si sogna di uscire dalla dv. Sulla terra io posso fare un'atto nella dv o no. Posso dare alla Santissima Trinità il ricambio d'amore se faccio i miei atti o no. E quindi sulla terra il fiat è conquistatore. Perchè siamo noi, essendo non investiti in questo modo assoluto, ma opera in noi tanto quanto noi lo facciamo operare e ogni atto è una conquista del cielo. E a lui piaccino molto le nuove conquiste.

"..Queste note in Cielo non esistono, perché non è soggiorno di opere, ma di godimenti e perciò il mio Fiat in terra ha la bella caratteristica d’imprimere nell’anima il suo stesso operato divino, di farla ripetitrice delle opere sue, sicché se in Cielo il mio Fiat è trionfatore e nessuno può dire nella regione celeste: “Qui ho fatto un’opera per attestare il mio amore, il mio sacrificio al Fiat Supremo”; qui in terra è conquistatore e se piace il trono, molto più piacciono le nuove conquiste; e quanto non farebbe il mio Fiat per conquistare un’anima, per farla operare nel suo Volere? Quanto non ha fatto e non fa per te?”.." Gesù

Quando l'anima cede e si formano nuove note armoniose. Possano queste considerazioni a spronarci sempre di più a portare quanti più atti possibili (il don raccomanda l'atto preventivo non dev'essere toccato per nessun motivo perchè è una grande salvezza perchè quando perdiamo della attenzioni), atto di fusione quello esteso e anche per chi ha scelto la dv quella bellissima consacrazione alla dv di rinnovare queste cose quotidianamente e di innescare dei processi di ripetizione in modo che certi atti vadano in automatico. Fondersi con la dv prima di andare a dormire e se se impara a far ciò alla fine diventa automatico. O quasi. E il resto cerchiamo di moltiplicarli sempre di più. Non ci esime - tutto questo - dal fare la dv e dal discernimento. Però certamente più atti nel dv si fanno meglio è per noi e per tutti.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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