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sabato 13 marzo 2021

Il dono delle lacrime

Gesù racconta come durante la sua vita terrena abbia pianto tutte le lacrime che dovevano versare tutte le creature insieme. Le sue lacrime furono e sono la nostra salvezza e anche la porta per tornare a possedere la Divina Volontà. Le lacrime sante. La differenza tra fare la divina Volontà e possederla. Libro di cielo volume 18, 20 Dicembre 1925, 8 Luglio 2020

20 Dicembre 1925 Sulle lacrime di Gesù e come versò tutte le lacrime delle creature. Vivere nella Divina Volontà significa possederla

Beati gli afflitti perchè saranno consolati e beati coloro che sono nel pianto perchè rideranno (Vangelo di Luca) e non chi dice Signore Signore entrerà nel Regno dei Cieli ma chi la farà. Gesù poi fa una bellissima lezione di sana dottrina sulla salvezza.

"..Adamo prima che peccasse, possedeva la mia Volontà e col possesso della mia Volontà cresceva nella somiglianza del suo Creatore e tanto cresceva che formava l’incanto di tutto il Cielo e tutti si sentivano onorati nel servirlo; dopo il peccato perdette il possesso del mio Volere e anche se pianse la sua colpa e non peccò più, potette fare la mia Volontà, ma non possederla.." Gesù

Adamo è vissuto molto a lungo secondo la cronologia biblica (si parla di 800/900 anni) e questo testo ci fa capire la gravità del peccato originale e l'importanza del dono perduto; Adamo non ha potuto recuperare la dv e quindi la necessità della Redenzione. E anche la possibilità (grazie al pentimento) di poter riacquisire almeno l'obbedienza a Dio e questo ci responsabilizza sul ruolo fondamentale della libertà umana.

Cosa ci dice oggi Gesù sulle lacrime?

Figlia mia, le mie lacrime incominciarono fin dal primo istante del mio concepimento nel seno della mia Mamma Celeste, fino all’ultimo respiro sulla croce. La Volontà del mio Padre Celeste mi affidò anche il compito delle lacrime e ne dovevo versare tante dai miei occhi, per quante ne avrebbero versate tutte le creature insieme. Come concepii tutte le loro anime in Me, così dovevo versare tutte le loro lacrime dagli occhi miei...." Gesù

Gesù ha pianto molto più di quanto noi pensiamo, e nelle sue lacrime ha pianto tutte le lacrime degli esseri umani. Le lacrime sono di vario genere come noi sappiamo: ci sono lacrime sante, umane (comprensibili) anche se Gesù ha pianto anch'esse. Il compito delle lacrime (di dice Gesù) era Volontà del Padre Celeste. E Gesù spiega:

"..Vedi dunque quanto dovetti piangere: dovetti versare dai miei occhi le lacrime che le creature versano per passioni, affinché le mie smorzassero le loro passioni; dovetti versare le lacrime che ci vogliono dopo il peccato, per dar loro il dolore d’avermi offeso ed il convincimento del male che hanno fatto, preparando con le mie lacrime il proposito di non offendermi più; dovetti versare le lacrime per intenerire le anime per far loro comprendere le pene della mia Passione; come pure versai lacrime abbondanti d’amore per elettrizzare le anime ad amarmi, per attirarmi la loro simpatia ed il loro cuore tutto per Me; basta dirti che non c’è lacrima che spunti sull’occhio umano, che non versai dai miei occhi.." Gesù

Per passione: quando si impaurisce o si emoziona talmente tanto che piange, perde una cosa amata e piange; sono lacrime mosse dalle passioni (11) quali sono l'amore, desiderio, l'ira, la ripugnanza ecc... sono moti interiori impazziti dopo il peccato originale che ci trascinano verso vari tipi di reazioni. Non sono generalmente lacrime sante ma umane e sono dolorose e alcune di esse posso indurci al peccato. Es: una persona viene lasciata per un'altra e per il dolore di essere abbandonato che è immenso, reagisce facendo follie commettendo omicidi ecc... (vedi cronache).

Per pentimento: iniziano ad essere lacrime sante. ".. dovetti versare le lacrime che ci vogliono dopo il peccato, per dar loro il dolore d’avermi offeso ed il convincimento del male che hanno fatto, preparando con le mie lacrime il proposito di non offendermi più;.." piangere per i nostri peccati davanti a Gesù senza che nessuno mi veda è una grazia che dobbiamo chiedere in ginocchio a Gesù. Per il dolore che abbiamo dato a Dio e per il male che abbiamo scatenato con il nostro peccato. Questo è il pentimento vero (dice san Tommaso d'acquino che il pentimento vero distrugge la colpa e anche la pena); se fossimo capace di piangerli con cuore e bene diventerebbe inutile la soddisfazione sacramentale. Perchè il pianto annulla tutte le conseguenze e rende l'anima fortissima nel soffrire mille morti che commettere di nuovo il peccato.

Passione di Gesù: "..versare le lacrime per intenerire le anime per far loro comprendere le pene della mia Passione;.." anche queste lacrime dobbiamo chiederle al Signore, dovremmo piangere per le pene di Gesù molto di più che se stessimo soffrendo noi. Esiste il dono delle lacrime (oggetto della beatitudine evangelica, Gesù si riferisce a queste lacrime e non alle altre tipo quelle provocate dalle passioni.

Per amore di Gesù: "..come pure versai lacrime abbondanti d’amore per elettrizzare le anime ad amarmi.." si piange l'assenza (sensibile) di Gesù in questa vita. Io nella mia vita ho mai pianto per la lontanza da Gesù e dal desiderio di stare con Lui? Le anime che ricevono qualche grazie dal Signore, senza andare nello straordinario come Luisa. Luisa ha pianto tantissimo l'assenza sensibile di Gesù. Magari c'è un periodo nel quale il Signore ci lascia nell'aridità. Sono tutte lacrime sante (sui nostri peccati, sulle sofferenze di Gesù e per amore a Gesù). Il don aggiungerebbe piangere sui peccati degli altri, c'è tanta gente che si lamenta (e a volte non senza fondamento) per le cose che si vedono nella Chiesa, chi piange per i peccati dei nostri fratelli davanti a Gesù? Piangere di doloro per i peccati che si commettono talora anche nella Chiesa.

Poi Gesù racconta alcune sue esperienze della vita terrena. Quando piangeva volando tra le braccia del proprio Padre Celeste, quando piangeva con la Madonna e magari si nascondeva da essa per non dargli altre cause di pianto

"..Nessuno seppe le tante mie lacrime, i tanti miei pianti nascosti e segreti; quante volte anche da tenero bambinello, volavo dalla terra al Cielo e, poggiando la mia testolina sulle ginocchia del mio Padre Celeste, piangevo, piangevo e singhiozzando gli dicevo: “Padre mio, vedi, sono nato nel mondo alle lacrime e al dolore, simile ai fratelli miei che nascono alle lacrime e muoiono nel pianto ed Io amo tanto questi fratelli, che voglio versare tutte le loro lacrime dai miei occhi, neppure una voglio farmi sfuggire, per dare alle loro lacrime, lacrime d’amore, di dolore, di vittoria, di santificazione e di divinizzazione.” Quante volte la mia cara Mamma, guardandomi, restava trafitta nel vedermi tutto bagnato di pianto e Lei univa, per il dolore di vedermi piangere, le sue lacrime alle mie e piangevamo insieme; e a volte ero costretto a nascondermi per dar sfogo al pianto, per non trafiggere sempre il suo cuore materno ed innocente; altre volte aspettavo quando la mia Celeste Mamma, per necessità doveva occuparsi in altre faccende domestiche, per dar sfogo alle mie lacrime e per poter compiere il numero delle lacrime di tutte le creature.” Gesù

Con queste cose nessuno può mai dire che Gesù non gli stia accanto e che le lacrime che sta versando Gesù non le abbia versate. E poi c'è una grande conclusione.

Onde io, nel sentire ciò gli ho detto: “Amor mio, Gesù, sicché anche le mie lacrime hanno versato gli occhi tuoi, come pure quelle del nostro primo padre Adamo ed io voglio che le versi sull’anima mia per darmi la grazia non solo di fare la tua Santissima Volontà, ma di possederla come cosa e volontà mia.” Luisa

Gesù spiega che Adamo dopo il peccato non peccò più ma perdette il dono della dv; il peccato offende Dio e quindi c'è bisogno di un soggetto identico a Lui che lo ripaghi (ecco perchè il Verbo si è incarnato).

"..Questo innesto venne fatto da Me, Verbo Eterno, dopo quattro mila anni e Adamo era già passato alle soglie dell’eternità. Ma ad onta di questo innesto divino fatto da Me con lacrime, sospiri e pene inaudite, quanti si riducono alla condizione di Adamo dopo il peccato a fare solo la mia Volontà, altri non la vogliono conoscere, altri si ribellano ad Essa; solo chi vive nella mia Volontà si eleva allo stato di Adamo innocente, prima di cadere nel peccato, perché c’è gran distanza tra chi fa la mia Volontà e tra quelli che la posseggono, passa la distanza tra Adamo innocente e Adamo dopo il peccato.." Gesù

Già fare la divina volontà è tanto, ma è poco rispetto a viverla. Altri non la vogliono conoscere ed altri si oppongono e chi vive nella dv viene elevato allo stato di Adamo prima del peccato (ecco la promessa di Gesù di ripristinare i doni di Adamo in chi vivrà nella dv). Se già tutti si sforzassero di fare la Volontà Divina l'inferno rimmarrebbe vuoto, però il possesso della divina volontà è il compimento di questo innesto divino e fa cambiare i pianti di Gesù in sorrisi celesti.

"..Io aspetterò ancora, affinché sorgano le anime che la prendano come vita e col farla conoscere ne prendano il possesso e così completerò l’opera della mia venuta sulla terra e avrà frutto l’innesto divino formato di nuovo con la creatura e le mie lacrime si cambieranno in sorrisi celesti e divini per Me e per loro.” Gesù

Ci saranno gaudiosi pianti di dolore per chi vivrà nella dv ma anche celesti sorrisi fin da questa terra.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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