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domenica 14 marzo 2021

Cosa fare per ricevere il dono della Divina Volontà

Luisa inventa due splendidi similitudini per spiegare la differenza tra il fare la Divina Volontà e vivere in essa. Gesù le spiega che per ricevere il dono della Divina Volontà occorrono diverse condizioni nella creatura, che Dio vuole vedere e di cui verifica la sussistenza, prima di dare il Dono. Senza queste disposizioni, non si può ricevere il dono della Divina Volontà. Effetti meravigliosi dell'operare in Essa. Libro di cielo volume 18, 25 Dicembre 1925, 9 Luglio 2020

25 Dicembre 1925 Come ci vogliono le disposizioni per possedere il dono del Voler Divino. Similitudine di Esso. Il vivere nel Voler Supremo è la cosa più grande, è il vivere Vita Divina e l’anima opera nella unità della Luce Eterna

Bellissimo brano di oggi che contiene due o tre punti di meditazione: Il don pensa che un passaggio risponda un quesito che molti si pongono e che gli pongono: che differenza c'è tra il vivere nella divina volontà e farla?

"... invece chi fa la Volontà di Dio deve stare ai comandi, deve domandare spesso spesso che cosa deve fare e chiedere in prestito il dono, non per essere padrone ma per fare la stessa azione che Dio vuole, finita la quale, bisogna restituire il dono che ha preso in prestito..." Luisa

Da ciò possiamo comprendere dove stiamo oggi. Quanta luce sentiamo in noi come Luisa poi spiega, per discernere con una certa facilità ed agevolezza il bene per farlo e il male per fuggirlo. Come dice San Giovanni Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre. Faccio fatica a cogliere il volere di Dio in certe situazioni? Ci capisco poco o nulla? E se non riesco a comprenderlo, nessun problema, vuol dire che ancora sono fondamentalmente situato nella prima parte del cammino che è imparare a fare, desiderare e ricercare la volontà di Dio. Gesù lo rispiega ma il contenuto cronologico del Libro di Cielo è già una spiegazione: i famosi primi 10 volumi dove non si fa riferimento frequente ma neanche molto esplicito a queste cose al vivere nella dv ma è una grande lezione di ascetica o una grande lezione di teologia cristiana di Royal Marine fatta da Nostro Signore Gesù Cristo perchè se tu non entri in quell'orizzonte, vivere nella dv è più che farla e il più contiene il meno. Perciò stai tranquillo che se non fai con perfezione la divina volontà non ci sarà lo step successivo nel vivere in essa e possederla. Il dono arriva ma al termine di un cammino.

E Poi Luisa si chiede come avere questo dono:

Sicché il vivere nella Volontà di Dio è possedere la Volontà di Dio e questo è un dono; quindi, se la bontà di Dio non si compiace di darlo, che può fare la povera creatura?

E Gesù risponde: (a quei tempi nel 1925 mille lire erano un patrimonio)

"...Non condanneresti tu un uomo che preso da affetto puerile verso un fanciullo, solo perché gli sta un poco intorno trastullandosi insieme, gli dà una carta da mille ed il bambino, non conoscendo il valore, dopo pochi minuti lo fa in mille pezzi? Ma se invece prima lo fa desiderare, poi ne fa conoscere il valore, dopo il bene che gli può fare quella carta da mille e poi gliela dà, quel fanciullo non la farà a pezzi, ma andrà a chiuderla sotto chiave, apprezzando il dono e amando di più il donatore e tu loderesti quell’uomo che ha avuto l’abilità di far conoscere il valore della moneta al piccolo fanciullo.." Gesù

Un dono così grande Dio non lo dà se non ha chi lo ha conosciuto, valorizzato e ha come poi spiega che ci tiene con tutto il cuore anche a rimetterci la vita non a chiacchere. Il don è certo che poi il Signore prova le persone, tu diglielo ma poi preparati. Non è per mettere spavento o paura, perchè non c'è nulla di cui impaurirsi, però il Cielo dovrà inviare dei missili abbastanza corposi per distruggere la nostra volontà umana. Completamente smantellata.

Quando però ho questa luce..

"..Oppure, se avessi avuto in dono una luce che non si smorza mai, sicché di notte, di giorno, io sono al sicuro, ho sempre il bene di vedere questa luce che nessuno mi può togliere, si rende con me come connaturale e mi dà il bene di conoscere il bene per farlo e il male per fuggirlo, sicché con questa luce datami in dono, io schernisco tutti: il mondo, il nemico, le mie passioni e perfino me stessa;.." Luisa

San Paolo scrive nelle sue lettere dice che non c'è più nulla che ci possa separare dall'amore di Dio, portarci lontano dalla volontà di Dio. Il mondo con i suoi idoli e il nemico con le sue infernali invenzioni non ha nessuna possibilità di trascinarci con lui. Le passioni sono addomesticati quando siamo nella dv, la nostra volontà umana, quando arriva la divina volontà, esiste solo per muoversi, agire ed operare in quella divina. Da un lato opera divinamente e dall'altra parte è morta umanamente. Un'altra spia: la moneta d'oro.

"..Supponevo di avere una moneta d’oro che avesse la virtù di far sorgere quante monete io volessi, oh quanto potrei diventare ricca con questo dono! Invece un altro riceve in prestito questo dono per un’ora o per esplicare una sua azione, per restituirlo subito; che differenza tra la mia ricchezza per il dono che posseggo e quella di chi lo riceve in prestito!.." Luisa

Stare sempre a chiedere: me la dai che poi te la ridò? Una spia è non possedere la conoscenza del bene e del male e non avere discernimento e - talvolta capisco qual'è il bene e qual'è il male, la coscienza inizia a parlarmi in maniera chiara - non tengo la forza sufficente. Capisco che dovrei fare così e faccio colà. E allora che facciamo? Vogliamo ricevere questo dono?

Figlia mia, è vero che il vivere nel mio Volere è un dono ed è possedere il dono più grande;....................... non si dà se non a chi è disposto, a chi non deve farne sciupio, a chi deve tanto stimarlo ed amarlo più che la vita propria, anzi è pronto a sacrificare la propria vita per fare che questo dono del mio Volere abbia la supremazia su tutto e sia tenuto in conto più della stessa vita, anzi consideri la sua vita un nulla in confronto ad Esso...." Gesù

Questo, lo insegna anche la Chiesa, vale anche per i Sacramenti che non si possono ricevere senza le debite disposizioni. Io non posso fare la comunione se non sto in grazia di Dio, non posso accostarmi alla confessione se non sono sinceramente pentito del male che ho commesso, se no faccio una burla come dice Gesù nelle Ore della Passione; - ora della Passione in cui Gesù commenta la scena con Erode - e i Sacramenti presi senza le dovute disposizioni non servono a nulla anzi aggravano la situazione dell'anima. Una confessione messa sotto i piedi non fa bene all'anima, gli fa più male che bene. Una comunione sacrilega fa malissimo all'anima, il male assoluto dicono i maestri di spirito. Noi abbiamo la possibilità di trasformare in veleno, accostandoci senza le debite disposizioni, il farmaco dell'immortalità che è l'Eucarestia. La dv è la cosa più grande e preziosa che esista, Dio non la dà a chi spreca le grazie, noi siamo degli spreconi di grazia. E' un delitto sprecare la grazia di Dio e più grave di sprecare le cose della vita terrena. Non si sprecano le risorse terrene (soldi, luce, gas, vestiti, ecc...), non per tircheria o attaccamento alle cose ma perchè dietro ogni bene c'è una grazia del Signore. Che dev'essere ben valorizzata e non sprecata. Sciupare non è mai una virtù. Ci rendiamo conto che la dv è cosa più nobile ed importante e se abbiamo quella abbiamo fatto strike in assoluto? O no?

"..non si dà se non a chi è disposto, a chi non deve farne sciupio, a chi deve tanto stimarlo ed amarlo più che la vita propria, anzi è pronto a sacrificare la propria vita per fare che questo dono del mio Volere abbia la supremazia su tutto.." Gesù

Qua Gesù fa una glossa delle sue parole del Vangelo: chi viene a Me e non odia suo padre e sua madre e perfino al propria vita, - il concetto è prima Dio e l'Amor di Dio anche della propria stessa vita. Fino a quando Dio non vedrà queste disposizioni in noi, il dono della divina volontà non ce lo darà. Staremo sempre più vicini, la faremo sempre meglio, avremo sempre meno dei vuoti, avremo sempre più luce, sempre più discernimento e capacità di farla ma non fino al punto di avere il dono vivo ed operante in noi.

E come ci si arriva a questo?

"... Perciò, prima voglio vedere che l’anima vuol fare davvero la mia Volontà e mai la sua, pronta a qualunque sacrificio.." Gesù

Gesù questo lo vuole vedere quindi per vederlo ti deve provare. E qua quando il Signore stende la mano (lo fa per il nostro bene come un chirurgo o professore che lo forma alla grande), ma se inizia arriveranno le potature e ne vedrai di tutti i colori, vedrai tantissime cose dentro di te che non funzionano di cui tu non ti rendevi conto in buona fede e che devono essere eliminate. Ciò che non è conforme alla volontà di Dio dentro di noi deve sparire. Mano a mano che il Signore vede queste cose ci dà piccoli prestiti della sua volontà per farla in qualche circostanza particolare e i prestiti aumentano sempre di più e quando vede che l'anima non fa nulla con il Volere di Dio, arriva il dono. Ecco perchè bisogna avere pazienza, umiltà, pazienza ecc....

"..Ond’Io, quando vedo che nulla fa se non con il mio Volere, in prestito lo do come dono, perché col chiederlo e richiederlo ha formato il vuoto nell’anima sua dove mettere questo dono celeste e con l’essersi abituata a vivere con questo cibo divino in prestito, ha perduto il gusto del proprio volere, il suo palato si è nobilitato e non si adatterà ai cibi vili del proprio io;.." Gesù

Non puoi dare le tartine al caviale ad un bambino di otto anni. Quello ci sputa sopra. Non è grado di apprezzare quei sapori perchè le sue papille gustative non sono ancora sviluppate ed ama i sapori grossolani. C'è un progressivo processo di raffinazione compiuto il quale arriva il dono della divina volontà.

".. Il Celeste Creatore, come vede l’anima nella sua Volontà, la prende fra le sue braccia e ponendola nel suo seno la fa operare con le sue stesse mani e con quella potenza di quel Fiat con cui furono fatte tutte le cose;.." Gesù

Ed ecco perchè il vivere nel volere supremo è la cosa più grande, perchè è vivere di vita divina. Quanto ci tengo davvero a questo dono e quanto sono disposto a sacrificare per avere questo dono?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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