Luisa per obbedienza descrive alcune sue fusioni nella Divina Volontà: adorare, benedire e ringraziare per tutti, girare nelle realtà create, chiedere perdoni e pentirsi per tutti, entrare in un'operazione peculiare della Divina Volontà, quale la pioggia. Il vuoto immenso e desolante di miliardi di atti nella Divina Volontà non fatti dalle creature e la necessità di riempirlo. Libro di cielo volume 17, 10 Maggio 1925, 2 Giugno 2020
10 Maggio 1925
Diversi modi di fondersi nel Divin Volere. Nella Divina Volontà c’è il vuoto degli atti umani che si devono fare in Essa
Brano di oggi molto bello, grandissima lezione sul fondersi nella Divina Volontà sulla quale da molto poco è terminato un ciclo di catechesi su questo argomento dove c'è anche una splendida lezione su questo brano (per approfondire prima meditazione e seconda meditazione in specificio sulla fusione). Luisa descrive almeno 4 forme di fusione nel santo volere divino, una più bella dell'altra e Gesù dà delle spiegazioni su questo vuoto immenso.
Un vuoto che fa tristezza, dà l'immagine di un Dio lasciato solo ed abbandonato dalle creature.
"...“Figlia mia, il vuoto è la mia Volontà, messo a tua disposizione, che dovrebbe riempirsi di tanti atti per quanti le creature avrebbero fatto se avessero compito la nostra Volontà. Questo vuoto immenso che tu vedi che rappresenta la nostra Volontà, uscì dalla nostra Divinità a bene di tutti nella Creazione per felicitare tutto e tutti, quindi era come di conseguenza che tutte le creature dovessero riempire questo vuoto col ricambio dei loro atti e con la donazione della loro volontà al loro Creatore e non avendolo fatto, facendoci l’offesa più grave, perciò chiamammo te con missione speciale, affinché ci rifacessi e ricambiassi ciò che gli altri ci dovevano;.." Gesù
Tutti gli atti che avrebbedo dovuto esserci da parte delle creature che non ci sono e certamente da quanto sembra di capire al don, è certamente importante che qualcuno agisca spiritualmente operando nella dv per andare a riempire quei vuoti. Ma una vita umana che giunge al termine senza che ci siano stati atti nella dv o almeno atti in obbedienza alla divina volontà, è una vita così. L'atto riparatore non cambia la sorte e "il destino" delle persone che hanno omesso di farlo e non l'hanno fatto ma consola il Signore e ripara e ridà a Dio quel ricambio che gli sarebbe dovuto e mentre arrichisce di meriti chi lo fa, attira semplicemente delle grazie sui destinatari ma non ha il potere di sostituirsi (principio generale). Noi possiamo comunicare al prossimo (e questo è un fondamento della consacrazione Totus Tuus) i nostri meriti soddisfatori ed impetratori ma non i meriti di accrescimento di grazia e/o di gloria. Cioè, se io faccio un digiuno (o un'opera meritoria ndr) posso dire al Signore: questo digiuno la forza riparatrice ed espiatrice te la offro per i peccati che ha fatto mio zio, si può dire o te lo offro per le anime del Purgatorio o posso anche dire: questo rosario non voglio che produca effetti benefici su di me ma te lo offro per la conversione di mio cognato. Si può fare (meriti espiatori ed impetratori) ma il merito che produce l'aver detto il rosario - da un punto di vista oggettivo - se io prego, aumentano le grazie che il Signore fà alla mia anime e quello non lo posso comunicare. Per farsi capire il don dice che quel rosario o digiuno che ha fatto, gli procurerà una quantità superiore di gloria in Paradiso. Io posso offrire il digiuno per la conversione di suo zio ma non può offrire i meriti del suo digiuno al prossimo. L'unica eccezione a questa regola è quello che ha fatto Gesù Cristo perchè noi siamo rivesti dei suoi meriti e delle sue opere buone come se fossero le nostre.
Il vuoto di una vita senza Dio. Il don pensa a ridosso della settimana santa, una volta in tutte le Chiesa era legge della Cheisa che si velassero le statue, nel periodo della settimana santa il fedele viene privato della grazia di poter contemplare un'immagine di Gesù/Madonna e dei santi in segno di estrema penitenza ed un modo in cui si partecipa di questo dolore che molti non comprendono di una vita senza Dio, una vita completamente vuota e sprecata. Le anime dannate sono innanzitutto campioni di spreco, ecco perchè lo spreco è una cosa brutta; una valagna infinita di grazie sprecate ed occasioni perse. E uno dei rimorsi che dicono i teologici che attanagliano l'anima dannata è questa conoscienza e di come hanno usato la loro vita terrena. E il tempo terreno non torna più. In Paradiso sarà un gioco da ragazzi entrare nell'eternità divina e girare per tutta la storia che in Dio è un'eterno presente collocandoci dove vogliamo e rivivendo alcuni aspetti della nostra vita terrena ma il tempo della possibilità di crescere in grazia e meritare è finito. Noi abbiamo qua un tempo, senza agitarci, che possiamo capitalizzare. Parabola degli operai della vigna che quel tizio che arriva alle 5 lavora con tanto amore che riceve la stessa ricompensa di chi ha lavorato l'intera giornata, c'è sempre speranza e possiamo sembre cambiare. Finchè c'è vita e c'è speranza.
Dopo son guai.
Le varie fusioni:
Prima Fusione
“....ed io a nome di tutti e per tutti, voglio ripararti e darti l’omaggio, la gloria, come se tutti avessero fatto la vostra Santissima Volontà.,..." Luisa
Molto semplicemente, si entra nel divin volere e fondendo il proprio amore, la propria adorazione, il proprio ringraziamento si mette l'intenzione di farlo per tutti. Ecco la sostituzione vicaria.
"...Altre volte, poi, mentre mi fondo nel Divin Volere e quel vuoto immenso si fa davanti alla mia mente, giro per tutte le cose create e vi imprimo un “Ti amo”...." Luisa
E qua nella nostra preghiera persona possiamo andare dovunque, per chi vuole imparare qualche esempio basta che legga qualche podcast del Pio Pellegrinaggio dell'anima nel divin volere (che è semplicissimo). Si dà a Dio il ricambio di amore universale ovunque.
"..anzi giro per ogni pensiero di creatura e v’imprimo il mio “Ti amo”, per ogni sguardo e vi lascio il mio “Ti amo”, per ogni bocca e ad ogni parola vi suggello il mio “Ti amo”, giro per ogni palpito, opera e passo e li copro col mio “Ti amo” al mio Dio, scendo fin laggiù, nel mare, nel fondo dell’oceano e in ogni guizzo di pesce, in ogni goccia d’acqua, metto il mio “Ti amo”..." Luisa
E poi.. (secondo tipo di fusione)
".. Onde, dopo che la piccola bambina sembra aver seminato dappertutto il mio “Ti amo”, si porta innanzi alla Maestà Divina e dice come se volesse fargli una sorpresa:
“Mio Creatore e Padre mio, mio Gesù e mio eterno amore, guardate, tutte le cose da parte di tutte le creature vi dicono che vi amano, dovunque c’è il “Ti amo” per Voi, cielo e terra ne sono pieni;.." Luisa
Bellissima immagine
Terzo tipo di fusione:
"..Altre volte, poi, mentre mi fondo nel Divin Volere, voglio dolermi di tutte le offese fatte al mio Dio e riprendo il mio giro in quel vuoto immenso per trovare tutto il dolore che il mio Gesù ebbe per tutti i peccati, lo faccio mio e giro ovunque, nei luoghi più reconditi e segreti, nei luoghi pubblici, su tutti gli atti umani cattivi per dolermi per tutte le offese e per ciascun peccato, sento che vorrei gridare ad ogni moto della creatura: dolore, perdono. E per fare che tutti lo possano sentire lo imprimo nel rumoreggiare del tuono, affinché tuoni in tutti i cuori: dolore di aver offeso il mio Dio; perdono nello scoppio della folgore; dolore nel sibilo del vento; dolore, perdono, nel tintinnio delle campane; dolore e perdono, insomma in tutto..." Luisa
Dolore e pentimento, perchè qua si fanno una valanga di peccati ed offese a Dio dalla mattina alla sera e pochi se ne pentono e chiedono perdono. Un'anima che ama Dio soffre, uno dei segni che amiamo il Signore è che quando vediamo dei peccati - oggettivi - soffriamo. Solo che di fronte a questa sofferenza dobbiamo vedere che reazione abbiamo, non possiamo tirare il collo a tutti i peccatori o mangiarceli vivi. La buona reazione è mettere il mio dolore e mi pento nei luoghi segreti, pubblici, ecc...voglia la dv farci fare quest'esperienza e offrire questo dolore per la salvezza.
Il peccato è figlio primogenito e prediletto della volontà umana.
Quarta Immagine: la pioggia
"...Ricordo che un giorno stavo fondendomi nel Santo Voler Divino ed io guardavo il cielo mentre pioveva a dirotto e sentivo un piacere nel vedere scendere l’acqua sulla terra; ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, con amore e tenerezza indicibile mi diceva:
“Figlia mia, in quelle gocce d’acqua che vedi scendere dal cielo c’è la mia Volontà, Essa corre rapidamente insieme con l’acqua, si parte per dissetare le creature, per scendere nelle viscere umane, nelle loro vene, per rinfrescarle e costituirsi vita delle creature e portar loro il mio bacio, il mio amore; parte per innaffiare la terra, per fecondarla e prepararle il cibo; parte per tanti altri bisogni delle creature. La mia Volontà vuole aver vita in tutte le cose create per dar vita celeste e naturale a tutte le creature. Ma Essa, mentre va come in festa, piena d’amore verso tutti, non riceve l’adeguato ricambio e resta come digiuna da parte delle creature. Figlia mia, la tua volontà fusa nella mia, corre pure in quell’acqua che piove dal cielo, corre insieme dovunque Essa vada, non la lasciare sola e dalle il ricambio del tuo amore e per tutti.”
E' entrata in quelle goccioline d'acqua (Luisa), Luisa si fonde in essa e quell'acqua che scorreva...
"..Ma mentre dicevo ciò, le mie pupille sono rimaste incantate, non le potevo spostare da dentro quell’acqua che scorreva, la mia volontà correva insieme, vedevo in quell’acqua le mani del mio Gesù moltiplicate in tante, per portare con le sue mani l’acqua a tutti. Onde, chi può dire quello che provavo in me? Lo può dire solo Gesù, che ne è l’autore..." Luisa
Luisa entra in questo vortice.
Comprendiamo come questo atto tipico della vita nel dv (il fondersi) lo si comprende e lo si vive con una certa facilità) dentro l'orizzonte dell'amore, il don non si stancherà mai di dirlo. La vita nella dv è una vita di persone che hanno iniziato a mettere in pratica il primo comandamento. Prima di ogni altra cosa, Dio è l'Amore che dev'essere amato e non con un'amore freddo o intellettivo o servile ma con un'amore appassionato. La Chiesa ha un cuore bruciato dall'amore e chi vive nella dv sicuramente si colloca nella Chiesa con questo amore pulsante e non solo dà la gioia a Dio di vedersi amato da una povera creatura ma giunge a dare e supplire e riparare per il non amore di tutti. Quanto più noi amiamo Gesù, tanto più queste operazioni risulteranno celeri e tanto meno noi lo Amiamo, questa cosa sarà meccanica e da fare con una certa fatica. E' un problema solo di amore. Gesù dice: se mi Amate, osservate i miei comandamenti. Rovesciata la frase: se non osservate i miei comandamenti significa che non mi amate. Chi è ancora impligliato nel peccato, oltre al fatto morale che non si sforza di combattere quella deficenza non ama ancora bene, i peccati volontari con la Grazia di Dio non si fanno. Aspetto morale. Aspetto esistenziale: tu continui a fare i peccati perchè di Dio non te ne importa niente. Chi di noi se vuole bene ad una persona la maltratta, la disprezza e le dà dolore? Ecco perchè sant'Agostino diceva quella frase: ama e fa quel che vuoi (frase che si presta a compiere atti erronei).
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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domenica 31 gennaio 2021
sabato 30 gennaio 2021
La missione della Divina Volontà
Gesù riprende e articola ulteriormente il tema importantissimo della missione della Divina Volontà per l'uomo. La Divina Volontà è lo scopo della creazione. Godere di essa e vivere in essa è il motivo per cui l'uomo fu creato. I mezzi con cui questa missione si è compiuta. Per accogliere la Divina Volontà occorre mettere al bando l'umana volontà, che è l'unico nemico della Volontà Divina ed è anche l'unico vero e reale nemico dell'uomo. Libro di cielo volume 17, 4 Maggio 1925, 1 Giugno 2020
4 Maggio 1925 La missione della Divina Volontà adombrerà la Santissima Trinità sulla terra e farà che l’uomo ritorni al suo stato d’origine
Testo che dev'essere ben compreso ed interpretato e travisare alcune espressioni di Gesù ingenerebbe dei danni e problemi non indifferenti.
Come molte volte accade, partiamo dal fondo dall'inizio.
"..Perciò non ti meravigliare per quante cose grandi e meravigliose possa dirti per questa missione, per quante grazie possa farti, perché non si tratta di fare un santo, di salvare le generazioni,..." Gesù
Gesù a Luisa ne ha dette molte (di cose grandi e meravigliose e di grazie possa farti) nella parte finale del primo volume Luisa parla delle sue esperienze con Gesù (Gesù che si muove dentro Luisa...quante grazie sorprendenti ed inedite - il don non sa tutto - però in quelle biografie e scritti di Santi e Mistici fuori serie che il don ha conosciuto non ha riscontrato le medesime cose). Sembra (per quanto ne capisce il don) che la persona stessa di Luisa ha vissuto alcune grazie rarissime e altre uniche e forse irripetibili forse peculiari a questa missioni. Dio dà delle grazie proporzionate al tipo di missione che una persona deve svolgere. Qui non si tratta semplicemente di fare un santo (opera comune della grazia), un santo è un'individuo tra miliardi della razza umana, opera grandiosa e divina ma circoscritta e limitata. Salvare le generazioni è cosa grande, molti santi con le loro offerte, immolazioni e sacrifici inimmaginabili - molto più grande ma ancora non ci siamo.
".. ma si tratta di mettere in salvo una Volontà Divina, affinché tutti ritornino al principio, all’origine da dove tutti uscirono e che lo scopo della mia Volontà abbia il suo compimento.” Gesù
Capiamo: bisogna fare in modo che la Volontà Divina possa compiere ciò è suo desiderio da sempre e ciò che la volontà umana si metta da parte
".. vuole che si metta la volontà umana da parte, unico nemico suo e dell’uomo..." Gesù
La DV rimane inceppata in qualche modo (se si fa regnare l'umana volontà) e non potrà - in noi - operare il ripristino dell'uomo nella condizione dei nostri progenitori.
Non si può comprendere bene la Dv se non si ha chiaro che lo scopo della Creazione è che le creature potessero godere la pienezza della gioia, dell'amore e della felicità che la dv può e deve dare e questo è l'unico motivo che ha spinto Dio a creare è l'amore, cioè che la sua stessa Eterna, Felice e felicità potesse essere comunicata ad una creatura fatta a sua immagine e somiglianza dotata di quella struttura per farla partecipare a questa gioia e questo si realizza avendola dentro di sè. Dio non si accontenta di donarci una vita - l'opera della Redenzione ci rimette in sesto però siamo ancora malfermi. La vita di tanti fedeli (dice il don che è a contatto), una persona vicina a Dio non fa una vita disperata o corrotta come i pagani peccatori però conosciamo una persona che sprizzi felicità da tutti i pori godendo di questo stato imperturbabile? Al don sembra che ce ne siano pochissimi e perchè? Perchè la dv non regna in quelle anime, anche se stanno in grazia. Uno può stare in grazia (amicizia con Dio) ma avere dentro di sè quelle deficienze e miserie che rimangono vivissime che mi fanno tribolare e non posso sfuggire a tutta quella serie di miserie e umane debolezze che rendono la vita bruttarrella. Molte anime, il don lo sa bene, cercano colloqui, direzioni spirituali ecc.. in realtà quello che cercano (entro certi limiti il sacerdote deve accogliere queste cose) - ma in realtà quella persona ha una montagna di sofferenze, pene, angustie che la tengono triste e fondamentalmente la persona cerca un pò di conforto. Un sacerdote un pò deve aiutarli ma essendo la giornata limitata, ti senti 4-5 situazioni del genere e ti sono partite almeno un paio d'ore.
Perchè c'è questa situazione? Perchè queste anime sono ancora in balia della volontà umana, sono lontane dalla volontà divina e sperimentano dalla mattina alla sera e non sanno come muoversi, chi vive nella dv non cerca più la consolazione tra le persone ma la cerca in Gesù; non perchè non abbia più bisogno di consolazione ma san Paolo dice che siamo consolati da Gesù per consolare il prossimo. La direzione spirituale per chi vive nella dv c'è ma è molto differente da quello che si fa ordinariamente, in senso stretto se fatta bene è da verificare e circoscrivere in alcuni casi. Nella dv si impara a relazionarsi con il Signore, a stare con Lui, a chiedere Lui e comprendere ciò che vuole. Certo c'è la necessecità di un confronto - padre, (esempio) c'è questa situazione e sento pace se penso una cosa..che ne pensa? - si può fare.
Noi dobbiamo chiaro questo concetto: Dio vuole che tu viva della Sua Volontà, perchè tutte le miserie, angustie ecc..scompaiono non perchè trovi la bacchetta magica ma perchè trovi una forma, un mezzo e un modo per bandirle. Sia godendo per ciò che la dv è, sia facendo ciò che la Dv vuole e imparando a vivere in Lei e per Lei. Dentro questo orizzonte si capiscono anche le metafore più ardite di Gesù
“La missione della mia Volontà adombrerà la Santissima Trinità sulla terra e come in Cielo ci sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, inseparabili tra loro, ma distinti tra loro, i quali formano tutta la beatitudine del Cielo, così in terra ci saranno tre persone che per la loro missione saranno distinte ed inseparabili tra loro: La Vergine con la sua Maternità, che adombra la Paternità del Padre Celeste e rinchiude la sua potenza per compiere la sua missione di Madre del Verbo Eterno e Corredentrice del genere umano; la mia Umanità, per la missione di Redentore, racchiuse la Divinità ed il Verbo, senza separarsi giammai dal Padre e dallo Spirito Santo manifestò la mia sapienza celeste, aggiungendo il vincolo di rendermi inseparabile dalla mia Mamma; a te, per missione della mia Volontà, lo Spirito Santo farà sfoggio del suo amore manifestandoti i segreti, i prodigi del mio Volere, i beni che contiene per felicitare coloro che si daranno a conoscere quanto bene contiene questa Volontà Suprema, per amarla e farla regnare tra loro, esibendo le loro anime per farla abitare nei propri cuori, per poter formare la sua Vita in essi, aggiungendo il vincolo dell’inseparabilità tra te, la Madre ed il Verbo Eterno...." Gesù
La Santissima Trinità in Cielo è felice della dv, c'è una sorta di riproduzione analogica. La Madonna con la sua maternità adombra la Generazione del Verbo. La Madonna partecipa della Potenza del Padre, l'Umanità di Gesù ha racchiuso il Verbo e ha manifestato la Sapienza del Figlio; il compito ultimo dello Spirito Santo ci porta la Grazia attraverso i Sacramenti o quei doni straordinari ma è anche portare il regno della divina volontà nelle anime e lo strumento scelto è la povera anima di Luisa.
"...perché solo la mia Volontà è riposo celeste..." Gesù
Senza la dv non potremmo mai trovare quel riposo santo e poi bellissima immagine del sole.
"..Queste missioni sono simboleggiate nel sole, nel crearlo lo riempii di tanta luce e calore, in modo che tutte le umane generazioni hanno luce sovrabbondante, né badai che al principio della Creazione, essendo solo Adamo ed Eva a doverlo godere, avrei potuto mettere quella luce necessaria solo per loro e man mano che crescevano le generazioni avrei potuto accrescere nuova luce; no, no, lo feci pieno di luce come è tuttora e sarà. Le opere mie, per decoro ed onore della nostra potenza, sapienza ed amore, sono sempre fatte con la pienezza di tutto il bene che contiene, né sono soggette a crescere o decrescere; così feci del sole, accentrai in lui quella luce che doveva servire fino all’ultimo uomo, ma quanti beni non fa il sole alla terra?...." Gesù
Anche la Volontà divina è un sole divino ma pochissimi ne godono.
"...Questo fu lo scopo della Creazione, questo il suo principio, questo sarà il mezzo e la fine. Perciò sii attenta, perché si tratta di mettere in salvo quella Volontà eterna che con tanto amore vuole abitare nelle creature, ma vuol essere conosciuta, né vuole stare come estranea, ma vuol dare i suoi beni e farsi vita di ciascuno, ma vuole i suoi diritti, il suo posto d’onore, vuole che si metta la volontà umana da parte, unico nemico suo e dell’uomo...." Gesù
Nel processo di ingresso nella vita nel dv parte essenziale lo riveste la presa di coscienza di quanti danni produca la nostra volontà umana, nemica nostra. Cioè quell'illusione che in maniera consapevole o meno ci portiamo dietro, che felicità umana è direttamente proporzionale a quante più cose voglio fare senza che ci sia nulla che contrasti ciò che voglio e desideri. Questo è da bandire. Io sarò tanto meno felice quanto più potrò fare quello che voglio, quanto meno la mia volontà sarà contristata, quanto più potrò assecondare tutto quello che mi frulla per la testa . Questo è un fatto di vita, di realtà. Quando questo accade cominciano ad essere messe le radici della dv e crescono tanto più le coltiviamo fino a farle diventare alberi dove possono poggiarsi gli uccelli del cielo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
4 Maggio 1925 La missione della Divina Volontà adombrerà la Santissima Trinità sulla terra e farà che l’uomo ritorni al suo stato d’origine
Testo che dev'essere ben compreso ed interpretato e travisare alcune espressioni di Gesù ingenerebbe dei danni e problemi non indifferenti.
Come molte volte accade, partiamo dal fondo dall'inizio.
"..Perciò non ti meravigliare per quante cose grandi e meravigliose possa dirti per questa missione, per quante grazie possa farti, perché non si tratta di fare un santo, di salvare le generazioni,..." Gesù
Gesù a Luisa ne ha dette molte (di cose grandi e meravigliose e di grazie possa farti) nella parte finale del primo volume Luisa parla delle sue esperienze con Gesù (Gesù che si muove dentro Luisa...quante grazie sorprendenti ed inedite - il don non sa tutto - però in quelle biografie e scritti di Santi e Mistici fuori serie che il don ha conosciuto non ha riscontrato le medesime cose). Sembra (per quanto ne capisce il don) che la persona stessa di Luisa ha vissuto alcune grazie rarissime e altre uniche e forse irripetibili forse peculiari a questa missioni. Dio dà delle grazie proporzionate al tipo di missione che una persona deve svolgere. Qui non si tratta semplicemente di fare un santo (opera comune della grazia), un santo è un'individuo tra miliardi della razza umana, opera grandiosa e divina ma circoscritta e limitata. Salvare le generazioni è cosa grande, molti santi con le loro offerte, immolazioni e sacrifici inimmaginabili - molto più grande ma ancora non ci siamo.
".. ma si tratta di mettere in salvo una Volontà Divina, affinché tutti ritornino al principio, all’origine da dove tutti uscirono e che lo scopo della mia Volontà abbia il suo compimento.” Gesù
Capiamo: bisogna fare in modo che la Volontà Divina possa compiere ciò è suo desiderio da sempre e ciò che la volontà umana si metta da parte
".. vuole che si metta la volontà umana da parte, unico nemico suo e dell’uomo..." Gesù
La DV rimane inceppata in qualche modo (se si fa regnare l'umana volontà) e non potrà - in noi - operare il ripristino dell'uomo nella condizione dei nostri progenitori.
Non si può comprendere bene la Dv se non si ha chiaro che lo scopo della Creazione è che le creature potessero godere la pienezza della gioia, dell'amore e della felicità che la dv può e deve dare e questo è l'unico motivo che ha spinto Dio a creare è l'amore, cioè che la sua stessa Eterna, Felice e felicità potesse essere comunicata ad una creatura fatta a sua immagine e somiglianza dotata di quella struttura per farla partecipare a questa gioia e questo si realizza avendola dentro di sè. Dio non si accontenta di donarci una vita - l'opera della Redenzione ci rimette in sesto però siamo ancora malfermi. La vita di tanti fedeli (dice il don che è a contatto), una persona vicina a Dio non fa una vita disperata o corrotta come i pagani peccatori però conosciamo una persona che sprizzi felicità da tutti i pori godendo di questo stato imperturbabile? Al don sembra che ce ne siano pochissimi e perchè? Perchè la dv non regna in quelle anime, anche se stanno in grazia. Uno può stare in grazia (amicizia con Dio) ma avere dentro di sè quelle deficienze e miserie che rimangono vivissime che mi fanno tribolare e non posso sfuggire a tutta quella serie di miserie e umane debolezze che rendono la vita bruttarrella. Molte anime, il don lo sa bene, cercano colloqui, direzioni spirituali ecc.. in realtà quello che cercano (entro certi limiti il sacerdote deve accogliere queste cose) - ma in realtà quella persona ha una montagna di sofferenze, pene, angustie che la tengono triste e fondamentalmente la persona cerca un pò di conforto. Un sacerdote un pò deve aiutarli ma essendo la giornata limitata, ti senti 4-5 situazioni del genere e ti sono partite almeno un paio d'ore.
Perchè c'è questa situazione? Perchè queste anime sono ancora in balia della volontà umana, sono lontane dalla volontà divina e sperimentano dalla mattina alla sera e non sanno come muoversi, chi vive nella dv non cerca più la consolazione tra le persone ma la cerca in Gesù; non perchè non abbia più bisogno di consolazione ma san Paolo dice che siamo consolati da Gesù per consolare il prossimo. La direzione spirituale per chi vive nella dv c'è ma è molto differente da quello che si fa ordinariamente, in senso stretto se fatta bene è da verificare e circoscrivere in alcuni casi. Nella dv si impara a relazionarsi con il Signore, a stare con Lui, a chiedere Lui e comprendere ciò che vuole. Certo c'è la necessecità di un confronto - padre, (esempio) c'è questa situazione e sento pace se penso una cosa..che ne pensa? - si può fare.
Noi dobbiamo chiaro questo concetto: Dio vuole che tu viva della Sua Volontà, perchè tutte le miserie, angustie ecc..scompaiono non perchè trovi la bacchetta magica ma perchè trovi una forma, un mezzo e un modo per bandirle. Sia godendo per ciò che la dv è, sia facendo ciò che la Dv vuole e imparando a vivere in Lei e per Lei. Dentro questo orizzonte si capiscono anche le metafore più ardite di Gesù
“La missione della mia Volontà adombrerà la Santissima Trinità sulla terra e come in Cielo ci sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, inseparabili tra loro, ma distinti tra loro, i quali formano tutta la beatitudine del Cielo, così in terra ci saranno tre persone che per la loro missione saranno distinte ed inseparabili tra loro: La Vergine con la sua Maternità, che adombra la Paternità del Padre Celeste e rinchiude la sua potenza per compiere la sua missione di Madre del Verbo Eterno e Corredentrice del genere umano; la mia Umanità, per la missione di Redentore, racchiuse la Divinità ed il Verbo, senza separarsi giammai dal Padre e dallo Spirito Santo manifestò la mia sapienza celeste, aggiungendo il vincolo di rendermi inseparabile dalla mia Mamma; a te, per missione della mia Volontà, lo Spirito Santo farà sfoggio del suo amore manifestandoti i segreti, i prodigi del mio Volere, i beni che contiene per felicitare coloro che si daranno a conoscere quanto bene contiene questa Volontà Suprema, per amarla e farla regnare tra loro, esibendo le loro anime per farla abitare nei propri cuori, per poter formare la sua Vita in essi, aggiungendo il vincolo dell’inseparabilità tra te, la Madre ed il Verbo Eterno...." Gesù
La Santissima Trinità in Cielo è felice della dv, c'è una sorta di riproduzione analogica. La Madonna con la sua maternità adombra la Generazione del Verbo. La Madonna partecipa della Potenza del Padre, l'Umanità di Gesù ha racchiuso il Verbo e ha manifestato la Sapienza del Figlio; il compito ultimo dello Spirito Santo ci porta la Grazia attraverso i Sacramenti o quei doni straordinari ma è anche portare il regno della divina volontà nelle anime e lo strumento scelto è la povera anima di Luisa.
"...perché solo la mia Volontà è riposo celeste..." Gesù
Senza la dv non potremmo mai trovare quel riposo santo e poi bellissima immagine del sole.
"..Queste missioni sono simboleggiate nel sole, nel crearlo lo riempii di tanta luce e calore, in modo che tutte le umane generazioni hanno luce sovrabbondante, né badai che al principio della Creazione, essendo solo Adamo ed Eva a doverlo godere, avrei potuto mettere quella luce necessaria solo per loro e man mano che crescevano le generazioni avrei potuto accrescere nuova luce; no, no, lo feci pieno di luce come è tuttora e sarà. Le opere mie, per decoro ed onore della nostra potenza, sapienza ed amore, sono sempre fatte con la pienezza di tutto il bene che contiene, né sono soggette a crescere o decrescere; così feci del sole, accentrai in lui quella luce che doveva servire fino all’ultimo uomo, ma quanti beni non fa il sole alla terra?...." Gesù
Anche la Volontà divina è un sole divino ma pochissimi ne godono.
"...Questo fu lo scopo della Creazione, questo il suo principio, questo sarà il mezzo e la fine. Perciò sii attenta, perché si tratta di mettere in salvo quella Volontà eterna che con tanto amore vuole abitare nelle creature, ma vuol essere conosciuta, né vuole stare come estranea, ma vuol dare i suoi beni e farsi vita di ciascuno, ma vuole i suoi diritti, il suo posto d’onore, vuole che si metta la volontà umana da parte, unico nemico suo e dell’uomo...." Gesù
Nel processo di ingresso nella vita nel dv parte essenziale lo riveste la presa di coscienza di quanti danni produca la nostra volontà umana, nemica nostra. Cioè quell'illusione che in maniera consapevole o meno ci portiamo dietro, che felicità umana è direttamente proporzionale a quante più cose voglio fare senza che ci sia nulla che contrasti ciò che voglio e desideri. Questo è da bandire. Io sarò tanto meno felice quanto più potrò fare quello che voglio, quanto meno la mia volontà sarà contristata, quanto più potrò assecondare tutto quello che mi frulla per la testa . Questo è un fatto di vita, di realtà. Quando questo accade cominciano ad essere messe le radici della dv e crescono tanto più le coltiviamo fino a farle diventare alberi dove possono poggiarsi gli uccelli del cielo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 28 gennaio 2021
Grazie uniche per missioni uniche
Gesù spiega a Luisa il principio in base al quale Dio concede grandissime grazie per grandi missioni, dato che Egli sempre dà alla creatura ciò che è necessario per compiere ciò che Egli vuole. Le straordinarie missioni del Verbo fatto carne e la singolarissima missione di Madre e Corredentrice della Beatissima Vergine Maria. La missione di Luisa in relazione al far conoscere e regnare la Divina Volontà. Le nostre personali missioni. Libro di cielo volume 17, 1 Maggio 1925, 30 Maggio 2020
1 Maggio 1925 La missione di Luisa è unica: far conoscere i pregi, il valore ed il bene che la Divina Volontà contiene e farla regnare sulla terra
Questo testo contiene delle considerazioni molto importanti per la vita nel divin volere e anche sulla Madonna e ci sono delle indicazioni generali.
Indicazioni generali: Vale per tutti e per tutto è questo principio: Dio dà a ciascuno le grazie necessarie e sufficienti per svolgere la missione che il Cielo gli ha affidato. E queste grazie sono tanto più grandi e numerose (sia da un punto di vista qualitativo e quantitativo) quanto maggiore è la missione che la creatura deve compiere (qua ci sono gli esempi di Gesù, della Madonna e di Luisa).
“Figlia mia, in certe missioni o uffici vanno racchiusi insieme tali doni, grazie, ricchezze e prerogative, che se non fosse, per missione o per occupazione d’ufficio, non sarebbe necessario che si possedesse quel tanto che si possiede e che per necessità di disimpegnare l’ufficio gli è stato dato...." Gesù
Evidentemente ci sono tante piccole o grandi missioni, non dobbiamo mai avere paura di entrare nella missione che Dio ci ha affidato certi che le grazie non mancheranno, quindi per quanto sta in noi compiere la nostra piccola o grande missione che sia con la massima perfezione possibile.
"..La mia Umanità ebbe per missione dalla mia Divinità la salvezza delle anime e l’ufficio di Redentore, di redimerle, per quest’ufficio mi vennero affidate le loro anime, le loro pene, le loro soddisfazioni; sicché Io racchiusi tutto e se la mia Umanità non avesse racchiuso un’anima, una pena, una soddisfazione, l’ufficio di Redentore non sarebbe stato completo, quindi non avrei racchiuso in Me tutte le grazie, i beni, la luce che a ciascun anima era necessario dare..." Gesù
Qui abbiamo un'altra indicazione che dev'essere considerata universalmente valida: la salvezza compiuta da Gesù a tutte le anime, nessuna esclusa, di ogni tempo, luogo, popolo, lingua ecc... e anche per coloro che non sono stati coinvolti nella Chiesa. La Dottrina della Chiesa insegna che in quella misteriosa ma bellissima realtà che è la Chiesa, ci si fa parte in pienezza con il corpo e con il cuore, ci si fa parte - in maniera del tutto inutile - con il corpo ma non con il cuore, ci si fa parte, non in pienezza ma in maniera incipiente ( nel linguaggio ascetico antico, chi comincia a fare i primi passi sulla via della perfezione....ndr) con il cuore e non con il cuore. Fanno parte alla pienezza della Chiesa coloro che sono battezzati e tendono alla santità utilizzando le grazie e i mezzi che Dio ha messo nella Chiesa - poi ci sono certi che stanno dentro la Chiesa solo con il corpo ma stanno fuori perchè conducono una vita balorda e disordinata e di peccato - a volte gravissimo - a volte sono dei Giuda redivivi. A loro l'appartenenza della Cheisa non gioverà nulla e sarà motivo (se non si pentono) di condanna più severa e verrà il giorno in cui la loro appartenenza puramente esteriore al corpo della Chiesa sarà recisa. Come disse san Giovanni Battista. Poi ci sono tutti coloro che stanno fuori dalla Chiesa con il corpo e lo spirito - non sono battezzati - ma tra di essi ci sono le persone di buona volontà (come dice la Scrittura) sono coloro che pur dentro religioni imperfette caratterizzate dalla presenza di errori, tuttavia si sforzano di vivere secondo le norme di quelle cose buone che loro conoscono come tali grazie a ciò che gli dice il cuore. Per misteriosi disegni divini loro non appartengono alla Chiesa in questo mondo, ma pur stando fuori, ci stanno dentro con il cuore e noi non sappiamo chi siano. Quando verrà la fine del tempi, - dal momento che la condizione di chi è nella Chiesa con il cuore è molto migliore di chi ci sta solo con il corpo e non il cuore - queste anime buone vissute fuori dalla Chiesa visibile ma raggiunte dalla Grazia di Dio faranno parte della Gerusalemme del Cielo. Non è la stessa cosa stare dentro o fuori dalla Chiesa terrena, Gesù ordina che siano battezzate le persone, la pienezza della vita si trova nella Chiesa/ una persona che si trova fuori da essa come farà ad entrare nel regno della divina volontà? E' impossibile. E quindi una marea di grazie e di beni preclusi e che grado di gloria avrà nell'altro mondo? La chiesa è stata sempre ritenuta anche come necessaria alla salvezza; il Venerdì santo si prega per i non cattolici, per i non cristiani e si prega anche per gli atei. La Chiesa svolge una funzione di mediazione per l'umanità intera assecondando ciò che ha detto il Signore.
".. E sebbene le anime, non tutte si salvano, ciò dice nulla, Io dovevo racchiudere i beni di tutti, per fare che da parte mia, per tutti avessi grazie necessarie e sovrabbondanti per poter tutti salvare; ciò mi conveniva per decoro e per giusto onore al mio ufficio di Redentore.." Gesù
Lui ha fatto tutto il possibile e anche noi dobbiamo fare tutto il possibile perchè nessuno si allontani, bestemmi o si scandalizzi per causa nostra. E se non c'è riuscito Nostro Signore a salvare tutti non possiamo certo pensare di farlo noi, quindi dobbiamo anche noi avere quella capacità di soffrire quando vediamo una persona a noi cara che non accoglie la grazia. Preghiamo fino alla morte ma offriamo questa sofferenza perchè le anime sono realmente libere.
"..Oltre a Me c’è la mia Celeste Mamma, che ebbe la missione unica di Madre d’un Figlio Dio e ufficio di Corredentrice del genere umano. Come missione di Maternità Divina fu arricchita di tanta grazia, che messe insieme quelle delle altre creature, celesti e terrestri, mai potranno uguagliarla; ma ciò non bastò per attirare il Verbo nel suo materno seno, abbracciò tutte le creature, amò, riparò, adorò la Maestà Suprema per tutti, in modo da poter fare Lei sola tutto ciò che le umane generazioni avrebbero dovuto fare verso Dio; onde nel suo cuore verginale aveva una vena inesauribile verso Dio e verso tutte le creature. Quando la Divinità trovò in questa Vergine il compenso dell’amore di tutti, si sentì rapire ed in Essa fece il suo concepimento e come mi concepì prese l’ufficio di Corredentrice e prese parte ed abbracciò insieme con Me tutte le pene, le soddisfazioni, le riparazioni, l’amore materno verso tutti; sicché nel cuore della Madre mia c’era una fibra d’amore materno verso ciascuna creatura.." Gesù
La Madonna ha avuto l'ufficio austerissimo di Corredentrice del genere umano. Vuol dire essere consacrati ed immolati al dolore più grande che esista sulla terra e che mai nessuno conoscerà nella sua stessa intensità e che supera la somma e la mole e la quantità di tutti dolori sul pianeta terra conosciuti.
Cosa ha fatto la Madonna con la dv operante e vivente in Lei?
".. abbracciò tutte le creature, amò, riparò, adorò la Maestà Suprema per tutti, in modo da poter fare Lei sola tutto ciò che le umane generazioni avrebbero dovuto fare verso Dio;.." Gesù
Altro dettaglio di cosa fece la Madonna per attirare il Redentore e (oltre ad avere la divina volontà operante in Lei), la Madonna poteva farlo operando solo nella dv.
".. onde nel suo cuore verginale aveva una vena inesauribile verso Dio e verso tutte le creature. Quando la Divinità trovò in questa Vergine il compenso dell’amore di tutti, si sentì rapire ed in Essa fece il suo concepimento..." Gesù
Capiamo quanto è importante - questa è una cosa che chi vive nella dv deve avere ben chiara (certamente non la si potrà fare con la perfezione della Madonna): ogni volta che noi operiamo, giriamo e compiamo le nostre opere nella dv facciamo quest'ufficio; di portare a Dio il ricambio d'amore, adorazione e di riparazione che tutte le creature devono al Signore e che quasi nessuna dà.
"..Perciò, con verità e con giustizia la dichiarai, quando Io stavo sulla croce, Madre di tutti.." Gesù
Quando noi pensiamo alla Madonna, noi dobbiamo pensare che Lei ha fatto per me tutto quello che io dovuto fare per il Signore nella mia vita e che non ho fatto. E anela ed aspira tantissimo che il mio cuore si apra a Gesù e accolga lei come Madre e Corredentrice dandogli così libertà di dispiegare tutte le sue operazioni nelle nostre anime.
"..Se l’Eterno non le avesse messo tanta grazia da poter ricevere da Lei sola l’amore di tutti, mai si sarebbe mosso dal Cielo per venire sulla terra a redimere il genere umano..." Gesù
Unicità di Maria Santissima
Missione singolare ed irripetibile anche di Luisa:
"..Ora, la tua missione di far conoscere l’eterna Volontà s’intreccia con la mia e con quella della mia cara Madre e dovendo servire a bene di tutti, era necessario accentrare in una creatura questo Sole eterno del mio Volere, onde, come missione unica, da una, questo Sole potesse sfolgorare i suoi raggi, onde tutti potessero prendere il bene della sua luce. Onde per decoro ed onore della mia Volontà dovevo versare in te tali grazie, luce, amore e conoscenza di Essa, come foriero e preparativo che si conveniva all’abitazione del Sole del mio Volere..." Gesù
Anche Luisa è stata la prima ed infatti è stata chiamata la Piccola Figlia della Divina Volontà ed è stata la prima a vivere in questo modo.
".. A te è dato, figlia primogenita del mio Divin Volere, di far conoscere i pregi, il valore, il bene che contiene ed il suo eterno dolore di vivere sconosciuta, nascosta in mezzo alla umane generazioni, anzi, dai cattivi disprezzata ed offesa e dai buoni messa alla pari delle altre virtù, come se fosse una piccola lucerna, come sono le virtù e non un Sole, quale è la mia Volontà..." Gesù
E tra i secondi ci siamo stati anche noi, chi non conosce bene questi scritti.
"..La missione della mia Volontà è la più grande che possa esistere, non c’è bene che da Essa non discenda, non c’è gloria che da Essa non mi venga, accentra tutto, Cielo e terra,.." Gesù
Non è un'optional tra i tanti (la dv ndr). E' il cuore della vita portata in pienezza di ogni discepolo di Gesù perchè è il modo in cui - certamente non in maniera identica ma in modo analogico - la vita di Gesù e di Maria si riproduce in noi. E la condizione di felicità e di gioia che avevano i nostri progenitori viene (non in maniera identica) viene ripristinata in noi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
1 Maggio 1925 La missione di Luisa è unica: far conoscere i pregi, il valore ed il bene che la Divina Volontà contiene e farla regnare sulla terra
Questo testo contiene delle considerazioni molto importanti per la vita nel divin volere e anche sulla Madonna e ci sono delle indicazioni generali.
Indicazioni generali: Vale per tutti e per tutto è questo principio: Dio dà a ciascuno le grazie necessarie e sufficienti per svolgere la missione che il Cielo gli ha affidato. E queste grazie sono tanto più grandi e numerose (sia da un punto di vista qualitativo e quantitativo) quanto maggiore è la missione che la creatura deve compiere (qua ci sono gli esempi di Gesù, della Madonna e di Luisa).
“Figlia mia, in certe missioni o uffici vanno racchiusi insieme tali doni, grazie, ricchezze e prerogative, che se non fosse, per missione o per occupazione d’ufficio, non sarebbe necessario che si possedesse quel tanto che si possiede e che per necessità di disimpegnare l’ufficio gli è stato dato...." Gesù
Evidentemente ci sono tante piccole o grandi missioni, non dobbiamo mai avere paura di entrare nella missione che Dio ci ha affidato certi che le grazie non mancheranno, quindi per quanto sta in noi compiere la nostra piccola o grande missione che sia con la massima perfezione possibile.
"..La mia Umanità ebbe per missione dalla mia Divinità la salvezza delle anime e l’ufficio di Redentore, di redimerle, per quest’ufficio mi vennero affidate le loro anime, le loro pene, le loro soddisfazioni; sicché Io racchiusi tutto e se la mia Umanità non avesse racchiuso un’anima, una pena, una soddisfazione, l’ufficio di Redentore non sarebbe stato completo, quindi non avrei racchiuso in Me tutte le grazie, i beni, la luce che a ciascun anima era necessario dare..." Gesù
Qui abbiamo un'altra indicazione che dev'essere considerata universalmente valida: la salvezza compiuta da Gesù a tutte le anime, nessuna esclusa, di ogni tempo, luogo, popolo, lingua ecc... e anche per coloro che non sono stati coinvolti nella Chiesa. La Dottrina della Chiesa insegna che in quella misteriosa ma bellissima realtà che è la Chiesa, ci si fa parte in pienezza con il corpo e con il cuore, ci si fa parte - in maniera del tutto inutile - con il corpo ma non con il cuore, ci si fa parte, non in pienezza ma in maniera incipiente ( nel linguaggio ascetico antico, chi comincia a fare i primi passi sulla via della perfezione....ndr) con il cuore e non con il cuore. Fanno parte alla pienezza della Chiesa coloro che sono battezzati e tendono alla santità utilizzando le grazie e i mezzi che Dio ha messo nella Chiesa - poi ci sono certi che stanno dentro la Chiesa solo con il corpo ma stanno fuori perchè conducono una vita balorda e disordinata e di peccato - a volte gravissimo - a volte sono dei Giuda redivivi. A loro l'appartenenza della Cheisa non gioverà nulla e sarà motivo (se non si pentono) di condanna più severa e verrà il giorno in cui la loro appartenenza puramente esteriore al corpo della Chiesa sarà recisa. Come disse san Giovanni Battista. Poi ci sono tutti coloro che stanno fuori dalla Chiesa con il corpo e lo spirito - non sono battezzati - ma tra di essi ci sono le persone di buona volontà (come dice la Scrittura) sono coloro che pur dentro religioni imperfette caratterizzate dalla presenza di errori, tuttavia si sforzano di vivere secondo le norme di quelle cose buone che loro conoscono come tali grazie a ciò che gli dice il cuore. Per misteriosi disegni divini loro non appartengono alla Chiesa in questo mondo, ma pur stando fuori, ci stanno dentro con il cuore e noi non sappiamo chi siano. Quando verrà la fine del tempi, - dal momento che la condizione di chi è nella Chiesa con il cuore è molto migliore di chi ci sta solo con il corpo e non il cuore - queste anime buone vissute fuori dalla Chiesa visibile ma raggiunte dalla Grazia di Dio faranno parte della Gerusalemme del Cielo. Non è la stessa cosa stare dentro o fuori dalla Chiesa terrena, Gesù ordina che siano battezzate le persone, la pienezza della vita si trova nella Chiesa/ una persona che si trova fuori da essa come farà ad entrare nel regno della divina volontà? E' impossibile. E quindi una marea di grazie e di beni preclusi e che grado di gloria avrà nell'altro mondo? La chiesa è stata sempre ritenuta anche come necessaria alla salvezza; il Venerdì santo si prega per i non cattolici, per i non cristiani e si prega anche per gli atei. La Chiesa svolge una funzione di mediazione per l'umanità intera assecondando ciò che ha detto il Signore.
".. E sebbene le anime, non tutte si salvano, ciò dice nulla, Io dovevo racchiudere i beni di tutti, per fare che da parte mia, per tutti avessi grazie necessarie e sovrabbondanti per poter tutti salvare; ciò mi conveniva per decoro e per giusto onore al mio ufficio di Redentore.." Gesù
Lui ha fatto tutto il possibile e anche noi dobbiamo fare tutto il possibile perchè nessuno si allontani, bestemmi o si scandalizzi per causa nostra. E se non c'è riuscito Nostro Signore a salvare tutti non possiamo certo pensare di farlo noi, quindi dobbiamo anche noi avere quella capacità di soffrire quando vediamo una persona a noi cara che non accoglie la grazia. Preghiamo fino alla morte ma offriamo questa sofferenza perchè le anime sono realmente libere.
"..Oltre a Me c’è la mia Celeste Mamma, che ebbe la missione unica di Madre d’un Figlio Dio e ufficio di Corredentrice del genere umano. Come missione di Maternità Divina fu arricchita di tanta grazia, che messe insieme quelle delle altre creature, celesti e terrestri, mai potranno uguagliarla; ma ciò non bastò per attirare il Verbo nel suo materno seno, abbracciò tutte le creature, amò, riparò, adorò la Maestà Suprema per tutti, in modo da poter fare Lei sola tutto ciò che le umane generazioni avrebbero dovuto fare verso Dio; onde nel suo cuore verginale aveva una vena inesauribile verso Dio e verso tutte le creature. Quando la Divinità trovò in questa Vergine il compenso dell’amore di tutti, si sentì rapire ed in Essa fece il suo concepimento e come mi concepì prese l’ufficio di Corredentrice e prese parte ed abbracciò insieme con Me tutte le pene, le soddisfazioni, le riparazioni, l’amore materno verso tutti; sicché nel cuore della Madre mia c’era una fibra d’amore materno verso ciascuna creatura.." Gesù
La Madonna ha avuto l'ufficio austerissimo di Corredentrice del genere umano. Vuol dire essere consacrati ed immolati al dolore più grande che esista sulla terra e che mai nessuno conoscerà nella sua stessa intensità e che supera la somma e la mole e la quantità di tutti dolori sul pianeta terra conosciuti.
Cosa ha fatto la Madonna con la dv operante e vivente in Lei?
".. abbracciò tutte le creature, amò, riparò, adorò la Maestà Suprema per tutti, in modo da poter fare Lei sola tutto ciò che le umane generazioni avrebbero dovuto fare verso Dio;.." Gesù
Altro dettaglio di cosa fece la Madonna per attirare il Redentore e (oltre ad avere la divina volontà operante in Lei), la Madonna poteva farlo operando solo nella dv.
".. onde nel suo cuore verginale aveva una vena inesauribile verso Dio e verso tutte le creature. Quando la Divinità trovò in questa Vergine il compenso dell’amore di tutti, si sentì rapire ed in Essa fece il suo concepimento..." Gesù
Capiamo quanto è importante - questa è una cosa che chi vive nella dv deve avere ben chiara (certamente non la si potrà fare con la perfezione della Madonna): ogni volta che noi operiamo, giriamo e compiamo le nostre opere nella dv facciamo quest'ufficio; di portare a Dio il ricambio d'amore, adorazione e di riparazione che tutte le creature devono al Signore e che quasi nessuna dà.
"..Perciò, con verità e con giustizia la dichiarai, quando Io stavo sulla croce, Madre di tutti.." Gesù
Quando noi pensiamo alla Madonna, noi dobbiamo pensare che Lei ha fatto per me tutto quello che io dovuto fare per il Signore nella mia vita e che non ho fatto. E anela ed aspira tantissimo che il mio cuore si apra a Gesù e accolga lei come Madre e Corredentrice dandogli così libertà di dispiegare tutte le sue operazioni nelle nostre anime.
"..Se l’Eterno non le avesse messo tanta grazia da poter ricevere da Lei sola l’amore di tutti, mai si sarebbe mosso dal Cielo per venire sulla terra a redimere il genere umano..." Gesù
Unicità di Maria Santissima
Missione singolare ed irripetibile anche di Luisa:
"..Ora, la tua missione di far conoscere l’eterna Volontà s’intreccia con la mia e con quella della mia cara Madre e dovendo servire a bene di tutti, era necessario accentrare in una creatura questo Sole eterno del mio Volere, onde, come missione unica, da una, questo Sole potesse sfolgorare i suoi raggi, onde tutti potessero prendere il bene della sua luce. Onde per decoro ed onore della mia Volontà dovevo versare in te tali grazie, luce, amore e conoscenza di Essa, come foriero e preparativo che si conveniva all’abitazione del Sole del mio Volere..." Gesù
Anche Luisa è stata la prima ed infatti è stata chiamata la Piccola Figlia della Divina Volontà ed è stata la prima a vivere in questo modo.
".. A te è dato, figlia primogenita del mio Divin Volere, di far conoscere i pregi, il valore, il bene che contiene ed il suo eterno dolore di vivere sconosciuta, nascosta in mezzo alla umane generazioni, anzi, dai cattivi disprezzata ed offesa e dai buoni messa alla pari delle altre virtù, come se fosse una piccola lucerna, come sono le virtù e non un Sole, quale è la mia Volontà..." Gesù
E tra i secondi ci siamo stati anche noi, chi non conosce bene questi scritti.
"..La missione della mia Volontà è la più grande che possa esistere, non c’è bene che da Essa non discenda, non c’è gloria che da Essa non mi venga, accentra tutto, Cielo e terra,.." Gesù
Non è un'optional tra i tanti (la dv ndr). E' il cuore della vita portata in pienezza di ogni discepolo di Gesù perchè è il modo in cui - certamente non in maniera identica ma in modo analogico - la vita di Gesù e di Maria si riproduce in noi. E la condizione di felicità e di gioia che avevano i nostri progenitori viene (non in maniera identica) viene ripristinata in noi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 24 gennaio 2021
Baci divini
Gesù spiega a Luisa alcuni effetti delle sue fusioni nel Divin Volere: in particolare il ricambio del bacio da parte di tutte le creature e del Creatore. Il bacio del Creatore e gli effetti che produce nell'anima. Per vivere queste splendide realtà occorre che l'umana volontà sia purgata da quella Divina; e per essere purgata occorre che la volontà umana si dia tutta all'esercizio ed adempimento della Divina Volontà. Libro di cielo volume 17, 23-26 Aprile 1925, 29 Maggio 2020
23 Aprile 1925 Iddio nel creare l’uomo, col suo alito gli infuse la vita ed in questa vita gli infuse un’intelligenza, una memoria e una volontà, per metterle in rapporto con la sua Divina Volontà e Questa avrebbe dovuto dominare tutto l’interno della creatura e dar vita a tutto
Nel primo scritto Gesù esordisce con un panegirico dell'immensità del suo Volere attraverso una sua rappresentazione molto forte e toccante
"..tutto il Cielo e tutte le cose da Me create, vivono e ricevono vita continua dal mio Volere, nel quale trovano la loro completa gloria, la loro piena felicità e la loro perfetta bellezza, aspettano con ansia il bacio dell’anima viatrice che vive nello stesso Volere in cui essi vivono, per ricambiarle il loro bacio e mettere in comune con essa la gloria, la felicità, la bellezza che loro posseggono, affinché un’altra creatura si aggiunga al loro numero, che mi ridoni la gloria completa, per quanto a creatura è possibile e mi faccia guardare la terra con quell’amore con cui la creai, perché esiste in terra un’anima che opera e vive nella mia Volontà.." Gesù
Si comprende anche da questo come anche la fusione (che stava facendo Luisa) che non era altro un giro nel fiat creante. i giri stessi sono uno dei vari modi di fusione nella dv; perchè in essi si va a porre la nostra gratitudine e amore di ricambio verso il Signore per tutte le cose create. E se fai questo dice Gesù, ti torna indietro il tuo bacio moltiplicato tante volte per quante cose create e anche un'autotreno di amore divino che si rallegra di vedere sulla terra un'anima che opera e vive nella dv che dà il ricambio di amore e riconoscenza. Il bacio è una delle cose più belle che esista sul pianeta terra - a seconda del contesto - è una cosa bella. I primi cristiani (lo dice san Paolo) si salutavano con il bacio santo evidentemente era un bacio d'affetto; e dalle ore delle Passione si vede per esempio che Giuda baciò sulle labbra Gesù e ci fa comprendere come nell'ambiente ebraico del tempo di Gesù (il don non crede che quel gesto non fosse una cosa di Giuda) fosse diffuso. Da noi il gesto sulle labbra è legato all'amore sponsale. E i baci che Gesù dava a Luisa, non c'è nulla da scandalizzarsi, il bacio di per sè è un'espressione di puro amore e anche i baci tra sposi se sono bei baci sono comunicazioni d'amore purtroppo - a causa del peccato originale - bisogna fare attenzione con essi al di fuori del matrimonio. Si rischia il risveglio della concupiscenza. Di per sè, se non avessimo l'incubo del peccato originale, il bacio non è un'atto sessuale ma una comunicazione d'amore. Il cantico dei cantici che purtroppo non di rado viene messo in mezzo alla strada e mal interpretato in certe espressioni (che vanno lette in maniera santa) - è un canto tra Dio e l'anima, tra Gesù e la Chiesa ecc...- ma non possiamo abbassarlo agli istinti più bassi. Luisa ha vissuto qualcosa dell'innocenza delle origini qualcosa l'ha vissuto (vivendo nel Fiat).
".. Ma sai tu che cosa è questo bacio? E’ la trasformazione dell’anima col suo Creatore.." Gesù / diventare divini non nel senso di soddisfare il nostro delirio di Onnipotenza che vive in molte persone, divino com'era divina la Madonna, ci si accorge quando si sta con una persona divina, si vedono i tratti, la pace, la gioia, la calma, la perfezione degli atti, l'assenza di quelle cose brutte che hanno gli esseri umani (cose che abbruttiscono) il don pensa agli stili infernali e triviali che dominano nella cultura del nostro tempo: parolaccie, turpiloquio, insulto, sparate sul prossimo e le impennate. Il don invita chi ascolta e legge a considerare: questo è modo di agire divino? Chi ha mai visto o assistito a qualche manifestazione del diavolo saprà che, quando non bestemmia, il maligno si esprime a parolaccie. In continuazione. Ma dove sta quella trasformazione di quell'anima?
".. è il possesso di Dio nell’anima e dell’anima in Dio.." Gesù / ci stanno le possessioni diaboliche e divine. Vogliamo diventare posseduti, ma da chi? Vuoi diventare posseduto da Dio? E anche qua un posseduto dal nemico ha due forme: durante la vita normale sembra una persona normale come tutti gli altri ma sente sempre quel malessere ed inquietudine e poi nelle crisi il male esce. Il posseduto da Dio si sente sempre in quella pace, gioia surreali e poi in certi momenti (di intimità e vita interiore) esplode in giubilo e felicità che il Signore non manca di far conoscere nella preghiera personale.
"..è la crescita della Vita Divina nell’anima.." Gesù, cioè quell'alimentatore interno e continuo che giorno dopo giorno ti fa crescere in questa vita divina e non più umana.
".. è l’accordo di tutto il Cielo ed è il diritto della supremazia su tutte le cose create.." Gesù - che sono di Dio ma diventano nostre andandole a visitare, ad accogliere nel nostro cuore e ricambiarle.
"..Perciò tu devi sapere che Iddio nel creare l’uomo, col suo alito gli infuse la vita ed in questa vita gli infuse una intelligenza, una memoria e una volontà, per metterle in rapporto con la sua e stabilì che questa Volontà Divina fosse come re, che dovesse dominare tutto l’interno della creatura e dar vita a tutto, in modo da formare l’intelligenza e la memoria voluta dalla Volontà Suprema in essa; formata questa, sarebbe stato connaturale che l’occhio della creatura guardasse le cose create per conoscerne l’ordine e la Volontà di Dio su tutto l’universo;.." Gesù
L'occhio umano era capace di vedere e cogliero il particolare ti amo di Dio in ogni creatura.
"..L’anima purgata dalla mia Volontà, mercé quel fiato onnipotente che le venne infuso da Dio, non dà più nausea a causa della volontà umana e quindi Dio continua a fiatarla col suo alito onnipotente, affinché cresca con quella Volontà con cui la creò; mentre l’anima che non è stata ancor purgata sente l’attrattiva della sua volontà e quindi agisce contro la Volontà di Dio facendo la sua, Iddio non può avvicinarsi a lei per alitarla di nuovo, finché non si dà tutta all’esercizio e all’adempimento della Divina Volontà..." Gesù
Anima purgata o non purgata dalla divina volontà. La dv fa in noi un'operazione purificazione. Dobbiamo chiedere alla dv che ci purghi e purifichi - ma attenzione perchè le purghe e purificazioni sono esperienze dolorose ma oltremodo fruttuose. Sono operazioni interiori, questo accade perchè la persona lo vuole, uno deve chiederlo con insistenza, deve volerlo con tutto il cuore, quando ti purga da qualcosa tu te ne accorgi perchè l'attaccamento non lo senti più. Possono essere soldi, affetto, soldi, piacere ecc... non è detto che quella cosa non ci sia più ma che ci sia in modo differente e dobbiamo chiederlo.
26 Aprile 1925 Il bene che faranno gli scritti sulla Divina Volontà. Gesù e la sua Volontà sono inseparabili e Questa rende inseparabile da Gesù chi si lascia da Essa dominare
Stavo pensando tra me a certe cose sulla Volontà di Dio, che il buon Gesù mi aveva detto e che hanno messo fuori in stampa e di conseguenza girano per le mani di chi le vuole leggere. Sentivo tale vergogna in me che mi portava una pena indescrivibile e dicevo: “Amato mio bene, come hai permesso ciò? I nostri segreti, che ho scritto solo per amor tuo e per obbedire, sono già a vista degli altri e se continueranno a pubblicare altre cose, io morrò di vergogna e di pena....
Luisa si lamenta perchè in questi scritti ci sono delle cose intime tra lei e Gesù e lei si vergognava di ciò. Altre volte Gesù aveva spiegato che non si doveva vergognare ma queste cose dovevano andare in giro perchè le confidenze intime tra Gesù e Luisa fungono come attrativa d'amore. Nessuno di noi può pretendere nulla, ma perchè Gesù le ha fatte mettere in giro? Perchè quando parla di grazie uniche, grazie straordinarie e portenti che si vivono nel divin volere, Lui sicuramente qualche cosa in mente ce lo deve avere; se non saranno per tutti le stesse cose identiche che ha vissuto Luisa, saranno analoghe ad esse. Gesù ha voluto che si mettesse su carta i segreti intimi tra Lui e l'anima (cosa che generalmente non accade) l'ha voluto perchè voleva che anzichè scandalizzarci ne rimanessimo allettati e non scandalizzati e comprendessimo quanto sia grande vivere nel divin volere.
"..Che temi? Che possa lasciarti? Non sai tu che il segno più certo che Io abito in te, è che la mia Volontà abbia il suo posto d’onore, che ti domina e che faccia di te ciò che vuole? Io e la mia Volontà siamo inseparabili e rende inseparabile da Me chi si lascia da Essa dominare.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
23 Aprile 1925 Iddio nel creare l’uomo, col suo alito gli infuse la vita ed in questa vita gli infuse un’intelligenza, una memoria e una volontà, per metterle in rapporto con la sua Divina Volontà e Questa avrebbe dovuto dominare tutto l’interno della creatura e dar vita a tutto
Nel primo scritto Gesù esordisce con un panegirico dell'immensità del suo Volere attraverso una sua rappresentazione molto forte e toccante
"..tutto il Cielo e tutte le cose da Me create, vivono e ricevono vita continua dal mio Volere, nel quale trovano la loro completa gloria, la loro piena felicità e la loro perfetta bellezza, aspettano con ansia il bacio dell’anima viatrice che vive nello stesso Volere in cui essi vivono, per ricambiarle il loro bacio e mettere in comune con essa la gloria, la felicità, la bellezza che loro posseggono, affinché un’altra creatura si aggiunga al loro numero, che mi ridoni la gloria completa, per quanto a creatura è possibile e mi faccia guardare la terra con quell’amore con cui la creai, perché esiste in terra un’anima che opera e vive nella mia Volontà.." Gesù
Si comprende anche da questo come anche la fusione (che stava facendo Luisa) che non era altro un giro nel fiat creante. i giri stessi sono uno dei vari modi di fusione nella dv; perchè in essi si va a porre la nostra gratitudine e amore di ricambio verso il Signore per tutte le cose create. E se fai questo dice Gesù, ti torna indietro il tuo bacio moltiplicato tante volte per quante cose create e anche un'autotreno di amore divino che si rallegra di vedere sulla terra un'anima che opera e vive nella dv che dà il ricambio di amore e riconoscenza. Il bacio è una delle cose più belle che esista sul pianeta terra - a seconda del contesto - è una cosa bella. I primi cristiani (lo dice san Paolo) si salutavano con il bacio santo evidentemente era un bacio d'affetto; e dalle ore delle Passione si vede per esempio che Giuda baciò sulle labbra Gesù e ci fa comprendere come nell'ambiente ebraico del tempo di Gesù (il don non crede che quel gesto non fosse una cosa di Giuda) fosse diffuso. Da noi il gesto sulle labbra è legato all'amore sponsale. E i baci che Gesù dava a Luisa, non c'è nulla da scandalizzarsi, il bacio di per sè è un'espressione di puro amore e anche i baci tra sposi se sono bei baci sono comunicazioni d'amore purtroppo - a causa del peccato originale - bisogna fare attenzione con essi al di fuori del matrimonio. Si rischia il risveglio della concupiscenza. Di per sè, se non avessimo l'incubo del peccato originale, il bacio non è un'atto sessuale ma una comunicazione d'amore. Il cantico dei cantici che purtroppo non di rado viene messo in mezzo alla strada e mal interpretato in certe espressioni (che vanno lette in maniera santa) - è un canto tra Dio e l'anima, tra Gesù e la Chiesa ecc...- ma non possiamo abbassarlo agli istinti più bassi. Luisa ha vissuto qualcosa dell'innocenza delle origini qualcosa l'ha vissuto (vivendo nel Fiat).
".. Ma sai tu che cosa è questo bacio? E’ la trasformazione dell’anima col suo Creatore.." Gesù / diventare divini non nel senso di soddisfare il nostro delirio di Onnipotenza che vive in molte persone, divino com'era divina la Madonna, ci si accorge quando si sta con una persona divina, si vedono i tratti, la pace, la gioia, la calma, la perfezione degli atti, l'assenza di quelle cose brutte che hanno gli esseri umani (cose che abbruttiscono) il don pensa agli stili infernali e triviali che dominano nella cultura del nostro tempo: parolaccie, turpiloquio, insulto, sparate sul prossimo e le impennate. Il don invita chi ascolta e legge a considerare: questo è modo di agire divino? Chi ha mai visto o assistito a qualche manifestazione del diavolo saprà che, quando non bestemmia, il maligno si esprime a parolaccie. In continuazione. Ma dove sta quella trasformazione di quell'anima?
".. è il possesso di Dio nell’anima e dell’anima in Dio.." Gesù / ci stanno le possessioni diaboliche e divine. Vogliamo diventare posseduti, ma da chi? Vuoi diventare posseduto da Dio? E anche qua un posseduto dal nemico ha due forme: durante la vita normale sembra una persona normale come tutti gli altri ma sente sempre quel malessere ed inquietudine e poi nelle crisi il male esce. Il posseduto da Dio si sente sempre in quella pace, gioia surreali e poi in certi momenti (di intimità e vita interiore) esplode in giubilo e felicità che il Signore non manca di far conoscere nella preghiera personale.
"..è la crescita della Vita Divina nell’anima.." Gesù, cioè quell'alimentatore interno e continuo che giorno dopo giorno ti fa crescere in questa vita divina e non più umana.
".. è l’accordo di tutto il Cielo ed è il diritto della supremazia su tutte le cose create.." Gesù - che sono di Dio ma diventano nostre andandole a visitare, ad accogliere nel nostro cuore e ricambiarle.
"..Perciò tu devi sapere che Iddio nel creare l’uomo, col suo alito gli infuse la vita ed in questa vita gli infuse una intelligenza, una memoria e una volontà, per metterle in rapporto con la sua e stabilì che questa Volontà Divina fosse come re, che dovesse dominare tutto l’interno della creatura e dar vita a tutto, in modo da formare l’intelligenza e la memoria voluta dalla Volontà Suprema in essa; formata questa, sarebbe stato connaturale che l’occhio della creatura guardasse le cose create per conoscerne l’ordine e la Volontà di Dio su tutto l’universo;.." Gesù
L'occhio umano era capace di vedere e cogliero il particolare ti amo di Dio in ogni creatura.
"..L’anima purgata dalla mia Volontà, mercé quel fiato onnipotente che le venne infuso da Dio, non dà più nausea a causa della volontà umana e quindi Dio continua a fiatarla col suo alito onnipotente, affinché cresca con quella Volontà con cui la creò; mentre l’anima che non è stata ancor purgata sente l’attrattiva della sua volontà e quindi agisce contro la Volontà di Dio facendo la sua, Iddio non può avvicinarsi a lei per alitarla di nuovo, finché non si dà tutta all’esercizio e all’adempimento della Divina Volontà..." Gesù
Anima purgata o non purgata dalla divina volontà. La dv fa in noi un'operazione purificazione. Dobbiamo chiedere alla dv che ci purghi e purifichi - ma attenzione perchè le purghe e purificazioni sono esperienze dolorose ma oltremodo fruttuose. Sono operazioni interiori, questo accade perchè la persona lo vuole, uno deve chiederlo con insistenza, deve volerlo con tutto il cuore, quando ti purga da qualcosa tu te ne accorgi perchè l'attaccamento non lo senti più. Possono essere soldi, affetto, soldi, piacere ecc... non è detto che quella cosa non ci sia più ma che ci sia in modo differente e dobbiamo chiederlo.
26 Aprile 1925 Il bene che faranno gli scritti sulla Divina Volontà. Gesù e la sua Volontà sono inseparabili e Questa rende inseparabile da Gesù chi si lascia da Essa dominare
Stavo pensando tra me a certe cose sulla Volontà di Dio, che il buon Gesù mi aveva detto e che hanno messo fuori in stampa e di conseguenza girano per le mani di chi le vuole leggere. Sentivo tale vergogna in me che mi portava una pena indescrivibile e dicevo: “Amato mio bene, come hai permesso ciò? I nostri segreti, che ho scritto solo per amor tuo e per obbedire, sono già a vista degli altri e se continueranno a pubblicare altre cose, io morrò di vergogna e di pena....
Luisa si lamenta perchè in questi scritti ci sono delle cose intime tra lei e Gesù e lei si vergognava di ciò. Altre volte Gesù aveva spiegato che non si doveva vergognare ma queste cose dovevano andare in giro perchè le confidenze intime tra Gesù e Luisa fungono come attrativa d'amore. Nessuno di noi può pretendere nulla, ma perchè Gesù le ha fatte mettere in giro? Perchè quando parla di grazie uniche, grazie straordinarie e portenti che si vivono nel divin volere, Lui sicuramente qualche cosa in mente ce lo deve avere; se non saranno per tutti le stesse cose identiche che ha vissuto Luisa, saranno analoghe ad esse. Gesù ha voluto che si mettesse su carta i segreti intimi tra Lui e l'anima (cosa che generalmente non accade) l'ha voluto perchè voleva che anzichè scandalizzarci ne rimanessimo allettati e non scandalizzati e comprendessimo quanto sia grande vivere nel divin volere.
"..Che temi? Che possa lasciarti? Non sai tu che il segno più certo che Io abito in te, è che la mia Volontà abbia il suo posto d’onore, che ti domina e che faccia di te ciò che vuole? Io e la mia Volontà siamo inseparabili e rende inseparabile da Me chi si lascia da Essa dominare.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 23 gennaio 2021
Gesù ti amo con la Tua Volontà
Introduzione al presente ciclo di catechesi "girare nella Divina Volontà". Cosa sono i giri nella Divina Volontà e qual è il loro senso e fine. Il primo grande giro: imparare a dire "Gesù ti amo con la tua Volontà". Gesù stesso, in persona, spiega la potenza e la grandezza di questo atto. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 11, 2 Ottobre 1913). Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", prima puntata, Mercoledì 27 Maggio 2020
Il fine di ogni giro è dare il ricambio d'amore a Dio per ogni atto. Il primo ciclo se l'è inventato (sguardo sintetico) di cosa sia il dono della divina volontà, il secondo è stato Adamo e la vita nella Divian Volontà (grazie ad un testo di Don Pablo Martin), il fine ultimo nella vita nella dv, è tornare per quanto possibile, alla condizione in cui Dio aveva creato l'uomo. Perso il dono della dv, l'opera della Redenzione ha come fine ultimo non semplicemente rimetterci in piedi ma mezzi malridotti, il Battesimo elimina il peccato originale ma non le conseguenze; la concupiscenza (come insegna la Chiesa) cioè l'inclinazione al male rimane e quindi ci è necessario usare di frequente i sacramenti. Dovremo lottare nella nostra vita sia contro il diavolo sia dentro di noi, il Signore non vuole che noi viviamo in un'eterna convalescenza e sempre in combattimento e tormentato da una serie di difficoltà interne ed esterne che ci fanno vivere in una precarietà continua. Il dono della perseveranza lo dobbiamo chiedere. Anche san Filippo Neri ha riconosciuto la sua condizione di strutturale debolezza.
Il Signore ha promesso, se vivremo in pienezza nella dv, di debellare - attraverso questo dono - tante conseguenze derivate dalle ferite del peccato originale che ci portiamo dietro e di rimetterci in una situazione simile a quella dei nostri progenitori. Gesù non si è accontenato di aprirci la porta del Cielo. Già raggiungere l'eterna salvezza è grande cosa ma il Signore vuole ancora di più. Infine c'è stato il ciclo di catechesi di fondersi nella divina volontà, un'operazione spirituale tipica che Gesù ha insegnato a Luisa in vari modi e i giri di cui parleremo sono delle forme di fusione con la dv e questo che apriamo adesso (il tema dei giri) è un'altra forma specifica di preghiera che serve ad unirci alla dv e far nascere, alimentare e crescere la vita della dv in noi. Gesù ha spiegato in una meditazione che la sua volontà ha quel qualcosa di peculiare di nascere dentro la creatura e di trasmettere la sua Vita. Non è un solo fare come un servo, fa parte nella vita della dv. Ma la dv si trasmette a noi come vita, una vita che è una - a quanto capisce il don - pienezza, portare al massimo sviluppo, della vita di grazia che il Signore ci ha donato. Si tratta di diventare piccoli dei, non perchè ci crediamo di essere padre eterni in terra ma perchè si giunge ad una santità talmente grande che la persona giunge ad assomigliare al Signore tantissimo. Il Montfort chiama la Divina Maria, cioè come la totalmente piena di grazia. Tra gli atti, processi e pregare che contribuisce a far nascere e crescere la vita nella dv è fare i giri.
I giri, andare fare un giro significava che si usciva e si andava a fare una passeggiata in centro o chissà dove. Uno prendeva il motorino e girava. Girare vuol dire passeggiare luoghi e una persona si gode la visione dei luoghi e girare nella dv? Per prima cosa dobbiamo imparare a conoscerla e riconoscerla, per prima cosa mettersi in ascolto degli scritti che Gesù ha fatto comporre a Luisa e la dv non è un solo una realtà su cui si è scritto e la DV ha fatto tre grandi operazioni: la Creazione, Redenzione e Santificazione.
Ci sono già degli esempi di giri di don Leonardo Maria Pompei
Se io faccio un giro nel mare, quel giro che ho fatto è mio ma se lo dovessi rifare probabilmente non sarebbe la stessa cosa, in queste cose noi esprimiamo noi stessi. In ogni ente creato c'è un'atto della dv e Adamo era capace di riconoscere bene quella particolarità presente in quella singola creatura e godere di quella particolare sfumatura d'amore che Dio aveva messo per lui. Ogni essere umano per il fatto stesso che vive è circondato dall'amore di Dio, Gesù spiega i tre moti della dv dentro la nostra anima (memoria, intelletto e volontà - cuore che batte, polmoni che respirano, ecc..)ma se io vivo queste cose e non le riconosco come atti d'amore e manifestazioni della dv non ne traggo benefici. Certo che la luce del sole mi dà un beneficio, ma sono benefici piccoli e limitati. Se io li riconosco come atti della dv e mi applico nel decodificare quell'atto, pensandoci ed inventandomi qualcosa io lo aspiro, lo respiro e quello mi rende più felice, più santo e nella misura in cui lo riconosco e lo ricambio per me per tutti, queste operazioni fanno scendere grazie anche su chi quest'operazione non l'ha mai fatta e mai la farà.
2 Ottobre 1913 Chi fa la Volontà di Dio, può dire che la sua vita è finita
"..Onde, avendo fatto la comunione, stavo dicendo a Gesù: “Ti amo.” E Lui mi ha detto: “Figlia mia, vuoi amarmi davvero? Di’: “Gesù, ti amo con la tua Volontà.” E siccome la mia Volontà riempie Cielo e terra, il tuo amore mi circonderà ovunque ed il tuo ti amo si ripercuoterà lassù nei Cieli e fin nel profondo degli abissi, così se vuoi dire ti adoro, ti benedico, ti lodo, lo dirai unita con la mia Volontà e riempirai Cieli e terra di adorazioni, di benedizioni, di lodi, di ringraziamenti. Nella mia Volontà le cose sono semplici, facili ed immense, la mia Volontà è tutto, tanto che gli stessi miei attributi, che cosa sono? Un atto semplice della mia Volontà, sicché se la giustizia, la bontà, la sapienza, la fortezza, fanno il loro corso, la mia Volontà le precede, le accompagna, le mette in attitudine di operare, insomma, non si spostano un punto dal mio Volere. Perciò, chi prende la mia Volontà prende tutto, anzi può dire che la sua vita è finita, finite le debolezze, le tentazioni, le passioni, le miserie, perché in chi fa il mio Volere tutte le cose perdono i loro diritti, perché il mio Volere ha il primato su tutto e ha diritto a tutto.” Gesù
Gesù ti amo con la Tua Volontà, l'atto preventivo sa che inizia con Gesù ti amo con la Tua Volontà e chi segue le meditazioni sulla divina volontà inizia allo stesso modo. Non è un modo di dire come si dice Fiat.
Luisa stava dicendo un grande ti amo. Gesù ti Amo, partiamo da questo. La vita nella è una vita di amore estremo verso Gesù e Maria. Si inizia da Gesù Ti Amo e dobbiamo chiederci: ho mai detto Gesù ti Amo? C'è gente che non ha mai detto col cuore a Gesù ti amo e significa che ha un rapporto ancora molto distanze con il Signore, poco personalizzato ed immediato. Il don invita a pensare a come sono state le nostre comunioni, cioè supponiamo che ci sia un fedele che ha fatto tante comunioni e sente questa catechesi e quello dice: non ho mai detto Gesù ti amo. Quando Gesù entra dentro di noi - c'è negli scritti - spasima d'amore ed è incendiato d'amore ma tu che fai quando fai la Comunione? Pensi che quel gesto lì, per il semplice gesto, diventi santo solo perchè prendi l'ostia? Se questo fosse tutti coloro che fanno la comunione dovrebbero essere santi. Non è la comunione - Luisa fatta la comunione diceva: Gesù ti amo con il cuore - e che cosa significa Gesù ti Amo con la Tua Volontà? La vita nella dv si inserisce dentro un contesto di amore già vissuto che viene portato all'ennesima potenza? Chi è che sarà capace di rinunciare a qualsiasi cosa, di farla in tutto per tutto per amore del Signore? Chi lo ama alla follia.
"...“Gesù, ti amo con la tua Volontà.” E siccome la mia Volontà riempie Cielo e terra,.." Gesù, non intende il cielo azzurro, ma intende tutte le Galassie che ci stanno. E' impossibile uscire dalla nostra galassia, anche se viaggiassi alla velocità della luce non ce la faremmo ad uscire dalla nostra galassia. La nostra galassia è una, di che distanze stiamo parlando? La Dv si trova dovunque, dentro un'atomo. Un'atomo è atto della dv e gli atomi - tranne alcuni - ordinariamente sono fatti da elettroni, protoni e neutroni (3 elementi). Quindi se io dico questo il mio atto d'amore va a moltiplcarsi per quanti sono gli atti di dv presenti nell'universo.
".. il tuo amore mi circonderà ovunque ed il tuo ti amo si ripercuoterà lassù nei Cieli e fin nel profondo degli abissi.." Gesù
L'amore con cui Dio ci ama è infinito e noi persone non riusciremmo mai a ricambiarlo MA se dici Ti amo con la Tua Volontà cambia tutto. Vediamo Gesù bistrattato dovunque, che ci posso fare? Io posso fare per quanto sta in me di trattarlo al meglio per quanto ci capisca, non posso fermare il prossimo ma posso dire Ti adoro con la Tua Volontà e succede che oppongo a tutti gli atti di non adorazione o di disprezzo un'adorazione infinita. Io sono un nulla ma se chiamo la dv nel mio operare, il mio operare allora cambia.
"..così se vuoi dire ti adoro, ti benedico, ti lodo, lo dirai unita con la mia Volontà e riempirai Cieli e terra di adorazioni, di benedizioni, di lodi, di ringraziamenti..." Gesù
Dai grandissima gloria, riparazione, consolazione e diletto a Gesù, parte tutto quanto dall'amore a Gesù perchè se a me non importa nulla è evidente che non starò preoccupato nel fare queste cose.
"..la mia Volontà è tutto, tanto che gli stessi miei attributi, che cosa sono? Un atto semplice della mia Volontà,..." Gesù / Una persona per essere giusta deve fare un'atto di giustizia (vale per tutti) e come fa? Un'atto di giustizia è un'atto volontario, io sono buono se moltiplico gli atti di bontà (elemosina, aiuto materiale, ecc...) e la Sapienza ce l'ho e l'acquisisco se farò scelte e pensieri sapienti.
"..sicché se la giustizia, la bontà, la sapienza, la fortezza, fanno il loro corso, la mia Volontà le precede, le accompagna, le mette in attitudine di operare,.." Gesù
Ogni atto umano si chiama atto umano proprio perchè volontario. Tutti gli attributi divini sono atti semplici della dv. Ecco che chi prende la dv prende tutto. Di tutto ciò che Dio è e tutte le sue opere. E se noi la prendiamo bene, cosa succederà?
"..Perciò, chi prende la mia Volontà prende tutto, anzi può dire che la sua vita è finita, finite le debolezze, le tentazioni, le passioni, le miserie, perché in chi fa il mio Volere tutte le cose perdono i loro diritti, perché il mio Volere ha il primato su tutto e ha diritto a tutto.” Gesù
La vita ascetica ordinaria non ci toglie debolezze, passioni e miserie ma ci dà la forza per combatterle ma una volta vinciamo e altre 2 no (esempio) -- questo è Gesù che sta parlando.
Se le passioni ci stanno ancora? Se le miserie ci stanno ancora? Se le debolezze e tentazioni ci stanno ancora la dv non c'è - questo tasso inversamente proporzionale: più aumenta la vita nella dv in me, più diminuiscono le debolezze perchè sono vinte, perchè la dv è Onnipotente, le tentazioni perchè il diavolo non si avvicina a chi vive in essa, la passione è un qualcosa che trascina la mia volontà verso il male. Chi è iracondo, chi si fa prendere dalla paura, chi è irascibile..... la virtù sta nel mezzo. A chi prende la passione X non capisce più nulla. Quanto più senti vivere le debolezze la dv è lontana. Chi vuol essere devoto alla Madonna, deve vivere questa vita perchè è stata la vita sua.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Il fine di ogni giro è dare il ricambio d'amore a Dio per ogni atto. Il primo ciclo se l'è inventato (sguardo sintetico) di cosa sia il dono della divina volontà, il secondo è stato Adamo e la vita nella Divian Volontà (grazie ad un testo di Don Pablo Martin), il fine ultimo nella vita nella dv, è tornare per quanto possibile, alla condizione in cui Dio aveva creato l'uomo. Perso il dono della dv, l'opera della Redenzione ha come fine ultimo non semplicemente rimetterci in piedi ma mezzi malridotti, il Battesimo elimina il peccato originale ma non le conseguenze; la concupiscenza (come insegna la Chiesa) cioè l'inclinazione al male rimane e quindi ci è necessario usare di frequente i sacramenti. Dovremo lottare nella nostra vita sia contro il diavolo sia dentro di noi, il Signore non vuole che noi viviamo in un'eterna convalescenza e sempre in combattimento e tormentato da una serie di difficoltà interne ed esterne che ci fanno vivere in una precarietà continua. Il dono della perseveranza lo dobbiamo chiedere. Anche san Filippo Neri ha riconosciuto la sua condizione di strutturale debolezza.
Il Signore ha promesso, se vivremo in pienezza nella dv, di debellare - attraverso questo dono - tante conseguenze derivate dalle ferite del peccato originale che ci portiamo dietro e di rimetterci in una situazione simile a quella dei nostri progenitori. Gesù non si è accontenato di aprirci la porta del Cielo. Già raggiungere l'eterna salvezza è grande cosa ma il Signore vuole ancora di più. Infine c'è stato il ciclo di catechesi di fondersi nella divina volontà, un'operazione spirituale tipica che Gesù ha insegnato a Luisa in vari modi e i giri di cui parleremo sono delle forme di fusione con la dv e questo che apriamo adesso (il tema dei giri) è un'altra forma specifica di preghiera che serve ad unirci alla dv e far nascere, alimentare e crescere la vita della dv in noi. Gesù ha spiegato in una meditazione che la sua volontà ha quel qualcosa di peculiare di nascere dentro la creatura e di trasmettere la sua Vita. Non è un solo fare come un servo, fa parte nella vita della dv. Ma la dv si trasmette a noi come vita, una vita che è una - a quanto capisce il don - pienezza, portare al massimo sviluppo, della vita di grazia che il Signore ci ha donato. Si tratta di diventare piccoli dei, non perchè ci crediamo di essere padre eterni in terra ma perchè si giunge ad una santità talmente grande che la persona giunge ad assomigliare al Signore tantissimo. Il Montfort chiama la Divina Maria, cioè come la totalmente piena di grazia. Tra gli atti, processi e pregare che contribuisce a far nascere e crescere la vita nella dv è fare i giri.
I giri, andare fare un giro significava che si usciva e si andava a fare una passeggiata in centro o chissà dove. Uno prendeva il motorino e girava. Girare vuol dire passeggiare luoghi e una persona si gode la visione dei luoghi e girare nella dv? Per prima cosa dobbiamo imparare a conoscerla e riconoscerla, per prima cosa mettersi in ascolto degli scritti che Gesù ha fatto comporre a Luisa e la dv non è un solo una realtà su cui si è scritto e la DV ha fatto tre grandi operazioni: la Creazione, Redenzione e Santificazione.
Ci sono già degli esempi di giri di don Leonardo Maria Pompei
Se io faccio un giro nel mare, quel giro che ho fatto è mio ma se lo dovessi rifare probabilmente non sarebbe la stessa cosa, in queste cose noi esprimiamo noi stessi. In ogni ente creato c'è un'atto della dv e Adamo era capace di riconoscere bene quella particolarità presente in quella singola creatura e godere di quella particolare sfumatura d'amore che Dio aveva messo per lui. Ogni essere umano per il fatto stesso che vive è circondato dall'amore di Dio, Gesù spiega i tre moti della dv dentro la nostra anima (memoria, intelletto e volontà - cuore che batte, polmoni che respirano, ecc..)ma se io vivo queste cose e non le riconosco come atti d'amore e manifestazioni della dv non ne traggo benefici. Certo che la luce del sole mi dà un beneficio, ma sono benefici piccoli e limitati. Se io li riconosco come atti della dv e mi applico nel decodificare quell'atto, pensandoci ed inventandomi qualcosa io lo aspiro, lo respiro e quello mi rende più felice, più santo e nella misura in cui lo riconosco e lo ricambio per me per tutti, queste operazioni fanno scendere grazie anche su chi quest'operazione non l'ha mai fatta e mai la farà.
2 Ottobre 1913 Chi fa la Volontà di Dio, può dire che la sua vita è finita
"..Onde, avendo fatto la comunione, stavo dicendo a Gesù: “Ti amo.” E Lui mi ha detto: “Figlia mia, vuoi amarmi davvero? Di’: “Gesù, ti amo con la tua Volontà.” E siccome la mia Volontà riempie Cielo e terra, il tuo amore mi circonderà ovunque ed il tuo ti amo si ripercuoterà lassù nei Cieli e fin nel profondo degli abissi, così se vuoi dire ti adoro, ti benedico, ti lodo, lo dirai unita con la mia Volontà e riempirai Cieli e terra di adorazioni, di benedizioni, di lodi, di ringraziamenti. Nella mia Volontà le cose sono semplici, facili ed immense, la mia Volontà è tutto, tanto che gli stessi miei attributi, che cosa sono? Un atto semplice della mia Volontà, sicché se la giustizia, la bontà, la sapienza, la fortezza, fanno il loro corso, la mia Volontà le precede, le accompagna, le mette in attitudine di operare, insomma, non si spostano un punto dal mio Volere. Perciò, chi prende la mia Volontà prende tutto, anzi può dire che la sua vita è finita, finite le debolezze, le tentazioni, le passioni, le miserie, perché in chi fa il mio Volere tutte le cose perdono i loro diritti, perché il mio Volere ha il primato su tutto e ha diritto a tutto.” Gesù
Gesù ti amo con la Tua Volontà, l'atto preventivo sa che inizia con Gesù ti amo con la Tua Volontà e chi segue le meditazioni sulla divina volontà inizia allo stesso modo. Non è un modo di dire come si dice Fiat.
Luisa stava dicendo un grande ti amo. Gesù ti Amo, partiamo da questo. La vita nella è una vita di amore estremo verso Gesù e Maria. Si inizia da Gesù Ti Amo e dobbiamo chiederci: ho mai detto Gesù ti Amo? C'è gente che non ha mai detto col cuore a Gesù ti amo e significa che ha un rapporto ancora molto distanze con il Signore, poco personalizzato ed immediato. Il don invita a pensare a come sono state le nostre comunioni, cioè supponiamo che ci sia un fedele che ha fatto tante comunioni e sente questa catechesi e quello dice: non ho mai detto Gesù ti amo. Quando Gesù entra dentro di noi - c'è negli scritti - spasima d'amore ed è incendiato d'amore ma tu che fai quando fai la Comunione? Pensi che quel gesto lì, per il semplice gesto, diventi santo solo perchè prendi l'ostia? Se questo fosse tutti coloro che fanno la comunione dovrebbero essere santi. Non è la comunione - Luisa fatta la comunione diceva: Gesù ti amo con il cuore - e che cosa significa Gesù ti Amo con la Tua Volontà? La vita nella dv si inserisce dentro un contesto di amore già vissuto che viene portato all'ennesima potenza? Chi è che sarà capace di rinunciare a qualsiasi cosa, di farla in tutto per tutto per amore del Signore? Chi lo ama alla follia.
"...“Gesù, ti amo con la tua Volontà.” E siccome la mia Volontà riempie Cielo e terra,.." Gesù, non intende il cielo azzurro, ma intende tutte le Galassie che ci stanno. E' impossibile uscire dalla nostra galassia, anche se viaggiassi alla velocità della luce non ce la faremmo ad uscire dalla nostra galassia. La nostra galassia è una, di che distanze stiamo parlando? La Dv si trova dovunque, dentro un'atomo. Un'atomo è atto della dv e gli atomi - tranne alcuni - ordinariamente sono fatti da elettroni, protoni e neutroni (3 elementi). Quindi se io dico questo il mio atto d'amore va a moltiplcarsi per quanti sono gli atti di dv presenti nell'universo.
".. il tuo amore mi circonderà ovunque ed il tuo ti amo si ripercuoterà lassù nei Cieli e fin nel profondo degli abissi.." Gesù
L'amore con cui Dio ci ama è infinito e noi persone non riusciremmo mai a ricambiarlo MA se dici Ti amo con la Tua Volontà cambia tutto. Vediamo Gesù bistrattato dovunque, che ci posso fare? Io posso fare per quanto sta in me di trattarlo al meglio per quanto ci capisca, non posso fermare il prossimo ma posso dire Ti adoro con la Tua Volontà e succede che oppongo a tutti gli atti di non adorazione o di disprezzo un'adorazione infinita. Io sono un nulla ma se chiamo la dv nel mio operare, il mio operare allora cambia.
"..così se vuoi dire ti adoro, ti benedico, ti lodo, lo dirai unita con la mia Volontà e riempirai Cieli e terra di adorazioni, di benedizioni, di lodi, di ringraziamenti..." Gesù
Dai grandissima gloria, riparazione, consolazione e diletto a Gesù, parte tutto quanto dall'amore a Gesù perchè se a me non importa nulla è evidente che non starò preoccupato nel fare queste cose.
"..la mia Volontà è tutto, tanto che gli stessi miei attributi, che cosa sono? Un atto semplice della mia Volontà,..." Gesù / Una persona per essere giusta deve fare un'atto di giustizia (vale per tutti) e come fa? Un'atto di giustizia è un'atto volontario, io sono buono se moltiplico gli atti di bontà (elemosina, aiuto materiale, ecc...) e la Sapienza ce l'ho e l'acquisisco se farò scelte e pensieri sapienti.
"..sicché se la giustizia, la bontà, la sapienza, la fortezza, fanno il loro corso, la mia Volontà le precede, le accompagna, le mette in attitudine di operare,.." Gesù
Ogni atto umano si chiama atto umano proprio perchè volontario. Tutti gli attributi divini sono atti semplici della dv. Ecco che chi prende la dv prende tutto. Di tutto ciò che Dio è e tutte le sue opere. E se noi la prendiamo bene, cosa succederà?
"..Perciò, chi prende la mia Volontà prende tutto, anzi può dire che la sua vita è finita, finite le debolezze, le tentazioni, le passioni, le miserie, perché in chi fa il mio Volere tutte le cose perdono i loro diritti, perché il mio Volere ha il primato su tutto e ha diritto a tutto.” Gesù
La vita ascetica ordinaria non ci toglie debolezze, passioni e miserie ma ci dà la forza per combatterle ma una volta vinciamo e altre 2 no (esempio) -- questo è Gesù che sta parlando.
Se le passioni ci stanno ancora? Se le miserie ci stanno ancora? Se le debolezze e tentazioni ci stanno ancora la dv non c'è - questo tasso inversamente proporzionale: più aumenta la vita nella dv in me, più diminuiscono le debolezze perchè sono vinte, perchè la dv è Onnipotente, le tentazioni perchè il diavolo non si avvicina a chi vive in essa, la passione è un qualcosa che trascina la mia volontà verso il male. Chi è iracondo, chi si fa prendere dalla paura, chi è irascibile..... la virtù sta nel mezzo. A chi prende la passione X non capisce più nulla. Quanto più senti vivere le debolezze la dv è lontana. Chi vuol essere devoto alla Madonna, deve vivere questa vita perchè è stata la vita sua.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 22 gennaio 2021
I danni prodotti da chi critica a vanvera o a cuor leggero
Con somma ripugnanza Luisa scrive le accuse a lei rivoltegli da alcuni critici circa l'accostamento tra lei e la Santissima Vergine. Gesù interviene e spiega in quale senso corretto deve intendersi tale paragone. Considerazioni su coloro che criticano tutto e tutti senza fare prima molta attenzione, soprattutto quando sono mossi da pregiudizi e prevenzioni verso qualcuno o qualcosa. Libro di cielo volume 17, 15 Aprile 1925, 28 Maggio 2020
15 Aprile 1925 La missione della Divina Volontà è eterna ed è proprio la missione del Nostro Padre Celeste
Brano dove Gesù pur entrando dentro una problematica ben precisa, dà comunque delle splendide istruzioni ed insegnamenti sul dv, ma lo fa dentro un contesto in cui c'è il turbamento di Luisa per le accuse ricevute da parte di alcuni critici troppo frettolosi, e ahimè ci sono sempre persone sempre pronte a far danni.
Scrivo solo per ubbidire e con mia grande ripugnanza. Avendo un santo sacerdote letto i miei scritti, mi aveva mandato a dire che in certi capitoli il benedetto Gesù mi esaltava troppo, fino a dirmi che mi metteva vicino alla sua Mamma Celeste perché fosse il mio modello..." Luisa
E Luisa, pur riconoscendo che Gesù ha usato alcune espressioni forti, entra in crisi, perchè lei non si sentiva come la Madonna. Una piccola parolina su questa famiglia dei critici: non esiste cosa - anche tra le cose sante - non esiste cosa che non sia soggetta a possibili critiche. Non c'è nessuna situazione che non presenti (dall'esterno) delle cose che a prima vista potrebbero destare dei punti interrogativi. Per esempio, Martin Lutero, purtroppo si è appoggiato per avvallare le sue idee distorte ad alcuni scritti di san Paolo e agli scritti di sant'Agostino (lui era agostiniano). Perchè hanno dei passaggi che se non rettamente interpretati possono portare alle derive di martin lutero, ma il fatto che sia successo non è che san Paolo è eretico ma la lettura che si è data. Anche la Bibbia contiene una marea di passi che si rischiano di fraintendere - ad esempio si parla dei fratelli di Gesù e i testimoni di Geova iniziano dicendo che la Chiesa mente, la Madonna non è vergine, ecc...- o quando Gesù dice il Padre è più grande di Me (quindi non è vero che Gesù e il Padre sono uguali dicono gli eretici ecc...) è chiaro che anche negli scritti di Luisa ci sono dei passaggi che se mal interpretati possono portare fuori strada. In tutti gli scritti e le vite dei santi (lette dal don) ci sono queste "falle" se guardate dall'esterno e malamente interpretate. Noi abbiamo però un dovere di fronte a Dio; se vogliamo mantenere quell'equilibrio e serenità di giudizio e se vediamo che uno scritto di una persona santa che è ambigua la prima cosa che dobbiamo fare è interpretarla bene e cercare il senso corretto.
Gesù non sta dicendo (negli scritti) che Luisa è santa come la Madonna, non potrebbe mai dire una cosa del genere, l'Immacolata concenzione ecc.. è una creatura che neanche tutti gli angeli e santi la toccano. Gesù intendeva: primo far comprendere quanto l'opera che ha dovuto storicamente iniziare di diffusione e di far prendere conoscienza della dv è un'opera che si affianca a quella della Redenzione, non è una spiritualità alternativa o nuova come nella storia della Chiesa, quest'opera è analoga per importanta e forse più importante della Redenzione perchè ne rappresenta il fine ultimo. Secondo motivo: un'analogia, lo stile di Gesù/Dio è che prima fa le cose ad una persona (tipo Adamo, la Madonna ndr) e poi le allarga a tutti. Abramo è il capostipite di Israele. L'opera della Redenzione l'ha fatta attraverso la Madonna affidandogli tutti i beni e grazie solo alla collaborazione della Madonna.
"..Solo perché ti dissi che ti mettevo vicina alla mia Divina Madre, perché essendo stata Lei la depositrice di tutti i beni della mia Redenzione, quindi come Madre mia, come Vergine, come Regina, la mettevo a capo di tutti i redenti, dandole una missione distinta, unica e speciale che a nessun altro sarà data, gli stessi apostoli e tutta la Chiesa dipendono da Lei e da Lei ricevono, non c’è bene che Lei non possieda, tutti i beni escono da Lei, era giusto che come Madre mia affidassi al suo cuore materno tutto e tutti, era solo della Madre mia abbracciare tutto e poter dare tutto a tutti. Ora, ti ripeto che come Io misi a capo di tutti la mia Mamma e deposi in Lei tutti i beni della Redenzione, così scelsi un’altra vergine che misi vicina a Lei, per darle la missione di far conoscere la mia Divina Volontà..." Gesù
E adesso da un'altra vergine, dal suo Fiat e della sua disponibilità di quest'opera dipende la possibilità di farla conoscere in questo modo. Importanza capitale di quest'opera nell'economia salvifica e di come Dio ha rifatto come fece a suo tempo nell'opera di Redenzione. Per analogia di funzioni storico/salvifiche. Un lettore che non sia già mal disposto, gli interpreti e critici perchè già a priori sono mal diposti verso una certa cosa perchè hanno detto "eh, ma ti pare che questa chi è? Chi crede di essere?". La stessa cosa vale per un'altra persona tipo Maria Valtorta, quella è stata un'opera del tutto singolare. Non si è mai visto un'opera del genere che rappresentano una rappresentazione al vivo bellissima ed approfondita di quelli che sono i Vangeli pur non aggiungenodoci nulla.
In ogni caso queste cose vanno sempre considerate e trattate come rivelazioni private e non si possono mai creare delle commistioni tra la Rivelazione Pubblica e privata però io non posso dire subito che è questa roba qua? E purtroppo siccome gli strumenti di questi scritti (Valtorta, Luisa ecc...) sono esseri umani (e sono umani anche gli autori della Bibbia anche se è Parola Divina) è inevitabile che qualche falla si trova e succedono delle confusioni.
Per la meditazione: quando noi ci troviamo di fronte a qualche realtà o qualche persona, dobbiamo sempre avere una equilibrata e prudente apertura di cuore. Non possiamo giudicare una persona per sentito dire. Il don conosce fratelli sacerdoti a cui hanno montato dietro una montagna di chiacchiere, alcune fondate ma altre inventate, e questi si sono trovati ad essere mandati in comunità differenti e qualcuno arrivando in queste comunità si è ritrovato preceduto dalle chiacchere maligne ed è stato guardato malissimo. Come quando una squadra di calcio parte con 30 punti di penalizzazione, la prima cosa da fare è smontare tutta quella montagna di accuse che gli è stata mandata addosso. Bisogna vedere se ci riesce, perchè le anime fragili non danno neanche la possibilità alla persona di farsi conoscere. Questo purtroppo accade anche a livelli, anche nella Chiesa in quanto composta da uomini, ecco perchè è così grave sparlare, criticare e chiaccherare. San Filippo Neri una volta diede ad un chiaccherone la penitenza di spennare una gallina e di buttare le piume in tutta Roma, dopo averlo fatto ritornare con sè, e il santo gli dice: fai il giro di tutta Roma e riprendi le piume. Il peccatore rispose che era impossibile perchè si erano sparse chissà dove e così il santo disse: le chiacchiere che hai fatto su X, Y e Z hanno distrutto tutto.
Chi ha chiesto perdono per tutte le persecuzioni ingiuste che ha subito Padre Pio? Il senso: la dv non è una spiritualità tra le tante, è il compimento dell'opera della Redenzione. La Redenzione ha aperto le porte ma lo scopo ultimo, restituire alle creature i diritti della Creazione e che l'uomo rientri nella dv e non c'è nessun'altra conoscienza che farà bene alle creature come questa. E poi Gesù dice:
"..Oltre a ciò, si disse di Davide che fu una mia immagine, tanto che tutti i suoi salmi rivelano la mia persona; di san Francesco d’Assisi si disse che fu una mia copia fedele. Si dice nel santo vangelo, niente meno, siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che sta nei Cieli, si aggiunge pure che nessuno entrerà nei regni dei Cieli se non è simile all’immagine del Figlio di Dio e tant’altre cose. Di tutti questi non si dice che sono stati esaltati troppo e che non sono cose conformi a verità dette dalla mia stessa bocca; solo perché a te ho detto che ti volevo paragonare alla Vergine, farti sua copia fedele, ti ho esaltato troppo? Sicché, paragonati a Me non era esaltarli, né si facevano dubbi e difficoltà, paragonati alla Vergine è troppa esaltazione..." Gesù
Non stiamo dicendo che san Francesco d'Assisi era quasi simile a Gesù. Non scherziamo. I danni delle chiacchere e sopratutto i danni dei chiaccheroni cattivi e di quelli che assecondano ciò che gli viene in testa e poi passano la vita a cercare il fondamento delle loro pre comprensioni distruttive e distorte allo scopo di distruggere una persona. Luisa c'è stata male perchè, anzichè aiutare Luisa, gliele hanno sbattuto in faccia.
"..E poi, quando si esalta la creatura c’è da pensare, ma quando essa sta al suo posto ed Io la esalto, a Me tutto è lecito, di far giungere dove voglio e come voglio, perciò fidati di Me e non ti dar pensiero.” Gesù
Gesù chiede a Luisa se è stata lei con la sua volontà a scrivere la frase ambigua o no. Gliel'ha detto Gesù e quindi se lo dice Gesù non ti preoccupare; ma quando Gesù se vuole in senso buono esalta la creatura "chi si esalta sarà umiliato e chi si umilità sarà esaltato" nel Vangelo si legge questo. Ricordiamoci:
"..Così tu, facendo tua questa missione eterna ed imitando il Padre Celeste, non devi volere altro su di te e su tutti, che la mia Volontà sia conosciuta, amata e adempita..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
15 Aprile 1925 La missione della Divina Volontà è eterna ed è proprio la missione del Nostro Padre Celeste
Brano dove Gesù pur entrando dentro una problematica ben precisa, dà comunque delle splendide istruzioni ed insegnamenti sul dv, ma lo fa dentro un contesto in cui c'è il turbamento di Luisa per le accuse ricevute da parte di alcuni critici troppo frettolosi, e ahimè ci sono sempre persone sempre pronte a far danni.
Scrivo solo per ubbidire e con mia grande ripugnanza. Avendo un santo sacerdote letto i miei scritti, mi aveva mandato a dire che in certi capitoli il benedetto Gesù mi esaltava troppo, fino a dirmi che mi metteva vicino alla sua Mamma Celeste perché fosse il mio modello..." Luisa
E Luisa, pur riconoscendo che Gesù ha usato alcune espressioni forti, entra in crisi, perchè lei non si sentiva come la Madonna. Una piccola parolina su questa famiglia dei critici: non esiste cosa - anche tra le cose sante - non esiste cosa che non sia soggetta a possibili critiche. Non c'è nessuna situazione che non presenti (dall'esterno) delle cose che a prima vista potrebbero destare dei punti interrogativi. Per esempio, Martin Lutero, purtroppo si è appoggiato per avvallare le sue idee distorte ad alcuni scritti di san Paolo e agli scritti di sant'Agostino (lui era agostiniano). Perchè hanno dei passaggi che se non rettamente interpretati possono portare alle derive di martin lutero, ma il fatto che sia successo non è che san Paolo è eretico ma la lettura che si è data. Anche la Bibbia contiene una marea di passi che si rischiano di fraintendere - ad esempio si parla dei fratelli di Gesù e i testimoni di Geova iniziano dicendo che la Chiesa mente, la Madonna non è vergine, ecc...- o quando Gesù dice il Padre è più grande di Me (quindi non è vero che Gesù e il Padre sono uguali dicono gli eretici ecc...) è chiaro che anche negli scritti di Luisa ci sono dei passaggi che se mal interpretati possono portare fuori strada. In tutti gli scritti e le vite dei santi (lette dal don) ci sono queste "falle" se guardate dall'esterno e malamente interpretate. Noi abbiamo però un dovere di fronte a Dio; se vogliamo mantenere quell'equilibrio e serenità di giudizio e se vediamo che uno scritto di una persona santa che è ambigua la prima cosa che dobbiamo fare è interpretarla bene e cercare il senso corretto.
Gesù non sta dicendo (negli scritti) che Luisa è santa come la Madonna, non potrebbe mai dire una cosa del genere, l'Immacolata concenzione ecc.. è una creatura che neanche tutti gli angeli e santi la toccano. Gesù intendeva: primo far comprendere quanto l'opera che ha dovuto storicamente iniziare di diffusione e di far prendere conoscienza della dv è un'opera che si affianca a quella della Redenzione, non è una spiritualità alternativa o nuova come nella storia della Chiesa, quest'opera è analoga per importanta e forse più importante della Redenzione perchè ne rappresenta il fine ultimo. Secondo motivo: un'analogia, lo stile di Gesù/Dio è che prima fa le cose ad una persona (tipo Adamo, la Madonna ndr) e poi le allarga a tutti. Abramo è il capostipite di Israele. L'opera della Redenzione l'ha fatta attraverso la Madonna affidandogli tutti i beni e grazie solo alla collaborazione della Madonna.
"..Solo perché ti dissi che ti mettevo vicina alla mia Divina Madre, perché essendo stata Lei la depositrice di tutti i beni della mia Redenzione, quindi come Madre mia, come Vergine, come Regina, la mettevo a capo di tutti i redenti, dandole una missione distinta, unica e speciale che a nessun altro sarà data, gli stessi apostoli e tutta la Chiesa dipendono da Lei e da Lei ricevono, non c’è bene che Lei non possieda, tutti i beni escono da Lei, era giusto che come Madre mia affidassi al suo cuore materno tutto e tutti, era solo della Madre mia abbracciare tutto e poter dare tutto a tutti. Ora, ti ripeto che come Io misi a capo di tutti la mia Mamma e deposi in Lei tutti i beni della Redenzione, così scelsi un’altra vergine che misi vicina a Lei, per darle la missione di far conoscere la mia Divina Volontà..." Gesù
E adesso da un'altra vergine, dal suo Fiat e della sua disponibilità di quest'opera dipende la possibilità di farla conoscere in questo modo. Importanza capitale di quest'opera nell'economia salvifica e di come Dio ha rifatto come fece a suo tempo nell'opera di Redenzione. Per analogia di funzioni storico/salvifiche. Un lettore che non sia già mal disposto, gli interpreti e critici perchè già a priori sono mal diposti verso una certa cosa perchè hanno detto "eh, ma ti pare che questa chi è? Chi crede di essere?". La stessa cosa vale per un'altra persona tipo Maria Valtorta, quella è stata un'opera del tutto singolare. Non si è mai visto un'opera del genere che rappresentano una rappresentazione al vivo bellissima ed approfondita di quelli che sono i Vangeli pur non aggiungenodoci nulla.
In ogni caso queste cose vanno sempre considerate e trattate come rivelazioni private e non si possono mai creare delle commistioni tra la Rivelazione Pubblica e privata però io non posso dire subito che è questa roba qua? E purtroppo siccome gli strumenti di questi scritti (Valtorta, Luisa ecc...) sono esseri umani (e sono umani anche gli autori della Bibbia anche se è Parola Divina) è inevitabile che qualche falla si trova e succedono delle confusioni.
Per la meditazione: quando noi ci troviamo di fronte a qualche realtà o qualche persona, dobbiamo sempre avere una equilibrata e prudente apertura di cuore. Non possiamo giudicare una persona per sentito dire. Il don conosce fratelli sacerdoti a cui hanno montato dietro una montagna di chiacchiere, alcune fondate ma altre inventate, e questi si sono trovati ad essere mandati in comunità differenti e qualcuno arrivando in queste comunità si è ritrovato preceduto dalle chiacchere maligne ed è stato guardato malissimo. Come quando una squadra di calcio parte con 30 punti di penalizzazione, la prima cosa da fare è smontare tutta quella montagna di accuse che gli è stata mandata addosso. Bisogna vedere se ci riesce, perchè le anime fragili non danno neanche la possibilità alla persona di farsi conoscere. Questo purtroppo accade anche a livelli, anche nella Chiesa in quanto composta da uomini, ecco perchè è così grave sparlare, criticare e chiaccherare. San Filippo Neri una volta diede ad un chiaccherone la penitenza di spennare una gallina e di buttare le piume in tutta Roma, dopo averlo fatto ritornare con sè, e il santo gli dice: fai il giro di tutta Roma e riprendi le piume. Il peccatore rispose che era impossibile perchè si erano sparse chissà dove e così il santo disse: le chiacchiere che hai fatto su X, Y e Z hanno distrutto tutto.
Chi ha chiesto perdono per tutte le persecuzioni ingiuste che ha subito Padre Pio? Il senso: la dv non è una spiritualità tra le tante, è il compimento dell'opera della Redenzione. La Redenzione ha aperto le porte ma lo scopo ultimo, restituire alle creature i diritti della Creazione e che l'uomo rientri nella dv e non c'è nessun'altra conoscienza che farà bene alle creature come questa. E poi Gesù dice:
"..Oltre a ciò, si disse di Davide che fu una mia immagine, tanto che tutti i suoi salmi rivelano la mia persona; di san Francesco d’Assisi si disse che fu una mia copia fedele. Si dice nel santo vangelo, niente meno, siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che sta nei Cieli, si aggiunge pure che nessuno entrerà nei regni dei Cieli se non è simile all’immagine del Figlio di Dio e tant’altre cose. Di tutti questi non si dice che sono stati esaltati troppo e che non sono cose conformi a verità dette dalla mia stessa bocca; solo perché a te ho detto che ti volevo paragonare alla Vergine, farti sua copia fedele, ti ho esaltato troppo? Sicché, paragonati a Me non era esaltarli, né si facevano dubbi e difficoltà, paragonati alla Vergine è troppa esaltazione..." Gesù
Non stiamo dicendo che san Francesco d'Assisi era quasi simile a Gesù. Non scherziamo. I danni delle chiacchere e sopratutto i danni dei chiaccheroni cattivi e di quelli che assecondano ciò che gli viene in testa e poi passano la vita a cercare il fondamento delle loro pre comprensioni distruttive e distorte allo scopo di distruggere una persona. Luisa c'è stata male perchè, anzichè aiutare Luisa, gliele hanno sbattuto in faccia.
"..E poi, quando si esalta la creatura c’è da pensare, ma quando essa sta al suo posto ed Io la esalto, a Me tutto è lecito, di far giungere dove voglio e come voglio, perciò fidati di Me e non ti dar pensiero.” Gesù
Gesù chiede a Luisa se è stata lei con la sua volontà a scrivere la frase ambigua o no. Gliel'ha detto Gesù e quindi se lo dice Gesù non ti preoccupare; ma quando Gesù se vuole in senso buono esalta la creatura "chi si esalta sarà umiliato e chi si umilità sarà esaltato" nel Vangelo si legge questo. Ricordiamoci:
"..Così tu, facendo tua questa missione eterna ed imitando il Padre Celeste, non devi volere altro su di te e su tutti, che la mia Volontà sia conosciuta, amata e adempita..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 21 gennaio 2021
Prove certe, non parole
Attraverso diversi eventi mistici e immagini Gesù fa comprendere cosa sia la vita nella Divina Volontà: una vita reale e non fantastica. La condizione perché la Divina Volontà si formi una vera vita nella creatura è che essa dia a Gesù, molte volte, prove certe (e non semplicemente parole, chiacchiere, pii desideri o velleità) che vuole vivere della Divina Volontà e non della sua. Libro di cielo volume 17, 15 Marzo e 9 Aprile 1925, 27 Maggio 2020
Esperienze mistiche di Luisa in questi due brani, prima l'immagine del filo, poi del sole della dv che Luisa stessa vede uscire dal suo interno, e ci sono delle immagini che Gesù in parte spiega tenendo presente che quando vediamo queste cose dobbiamo sempre fare il passaggio mentale dallo straordinario all'ordinario, cioè pensare che analoghe cose accadono in maniera differente anche nelle anime che non godono questi straordinari favori. la frase di Gesù (primo brano) ".. Non senti in te questa mia Vita non fantastica, ma reale?.." è vera anche quando non abbiamo riscontri sensibili della verità e della realtà di questa vita.
15 Marzo 1925 La Divina Volontà ha il poter di formare la Vita di Gesù nella creatura
Ci troviamo sempre nella condizione di privazione di Gesù da parte di Luisa, da un brano all'altro passano quasi un mese, bisognerebbe avere un'idea cosa sia stare con Gesù sensibile. Però quasi un mese è abbastanza.
"..Ora, mentre mi abbandonavo nella sua Volontà, il mio amabile Gesù ha messo fuori una mano dal mio interno, tutta piena di luce, ma nella sua ci aveva anche la mia, ma tanto immedesimata nella sua, che a stento si scorgeva che invece di una erano due mani trasformate insieme.." Luisa
Ecco cosa vuol dire vivere nella dv (e non semplicemente fare la dv), da due si diventa una sola. Sembra di sentire l'eco di quelle parole che Dio pronunciò nella Genesi. Se noi mettiamo dietro l'uomo e la donna mettiamo Dio e l'anima, non carne corporeo ma in senso biblico (l'umanità nella sua dimensione ancora fragile e debole e in cammino) e più avanti:
"..Ed io: “Ah! mio Gesù, è vero che sento un’altra vita in me, che opera, che soffre, che si muove, che respira, che si distende in me, ma tanto, che io stessa non so dire ciò che mi succede, molte volte credo di dover morire, quando sento che quella vita in me s’impicciolisce, ritirandosi dalle braccia, dalla testa, poi io incomincio di nuovo a rivivere, ma molte volte non ti vedo; ti sento, ma non vedo la tua amabile presenza ed io temo e ho quasi paura di quella vita che sento in me e penso: chi potrà essere colui che ha tanta padronanza in me, tanto che io mi sento un cencio sotto il suo potere?.." Luisa
Immaginiamo cosa faremmo noi se sentissimo un'altra vita dentro di noi, sarebbe una cosa particolare. E' chiaro che sono percezioni straordinari della presenza di Gesù dentro l'anima di Luisa, non è una semplice l'inabitazione trinitaria attraverso la Grazia come dice la Chiesa (ecco perchè è importante vivere in grazia) ma qua c'è la Vita di Gesù e come facciamo a dare vita alla dv? Cercandola di fare sempre di più e fare sempre più atti (da quello che si capisce dagli scritti). Quando accade?
E Gesù: “Figlia mia, solo la mia Volontà ha questo potere di formarsi una Vita nella creatura, sempre che l’anima mi abbia dato, chissà quante volte prove certe che vuol vivere della mia Volontà, non della sua,..."
Prove certe. Questo è un rapporto me (o te) e Gesù vede in me (o in te) una persona che gli abbia dato prove certe e non chiacchere o pii desideri, velleità o auspici ecc.. ma fatti provati quando costa. La dv ci mette davanti delle cose dove dire fiat ti fa spaccare il cuore in mille pezzi.
"..perché ogni atto di volontà umana impedisce che si compia questa mia Vita;.." Gesù / ecco perchè vigilare sempre attenti sui nostri atti di volontà umana, nei contatti pastorali del don, quando si esorta qualche anime che sta in un momento di prova, si lamenta e si chiede di stare tranquilli e di abbandonarsi al Signore la risposta è: come faccio? Sono un'essere umano e come faccio? Se ci mettiamo in queste condizioni, questi atti di volontà umana stanno impedendo che nasca la vita divina in noi e succede che quelle cose di cui noi ci lamentiamo continueranno a farci soffrire, continueremo a stare male, ecc.. la volontà umana non produce altro che miserie, imperfezioni, debolezze, passioni, la paura è una passione dicono i maestri di spirito. La paura è una delle 11 passioni, una passione è una cosa dalla quale tu resti travolto, non è che dici: voglio avere paura, la paura ti nasce dall'interno e di fronte a qualcosa che temi ti fa star male e ti getta in quello stato di agitazione e turbazione. E come si vince? Se dovessi camminare in una valle oscura non avrei alcun timore perchè Tu sei con me...(salmo 23); la paura è di un qualcosa di reale e non di immaginario. Ma io credo che Dio esiste? provvede a Me? Ci credo che è Onnipotente? Ci credo che Dio è presente? Ci credo che Dio non mi farà accadere nulla che non sia disposta dalla sua Volontà? E se anche dovesse succedere quella cosa che temo è bene che succeda, che mi aiuterà a viverla e che porterà - assieme a qualche sofferenza - frutti di abbondantissima grazia e benedizioni?
E Gesù: “Figlia mia, solo la mia Volontà ha questo potere di formarsi una Vita nella creatura, sempre che l’anima mi abbia dato, chissà quante volte prove certe che vuol vivere della mia Volontà, non della sua,..."
Ti trovi in situazioni di questo genere (brutte e paurose ndr)? Gesù la vede la mia paura nel cuore e sa che sono preoccupato, lo vede ma vede anche come reagisco di fronte a queste cose. Se combatto confidando in Dio - lo so che Tu esisti e so che Tu mi ami, sei Tu l'Onnipotente ecc.. - cosa penserà Gesù? Oh, finalmente inizia a vedere qualche cosa di solido, vero e fondato. C'è qualcuno che inizia a fermare le pazzie dell'umana volontà e a fermarsi in Gesù. Sono cose che devono diventare reali e concreti.
Se e nella misura in cui l'anima Mi dimostra che vuol vivere nella Dv e non della sua. Chi ha questo desiderio, il Signore ti metterà di fronte delle prove per dimostrargli che tu non stai chiaccherando ma lo vuoi sul serio. C'è differenza tra prova e tentazione. La prova è stata quella dell'Eden, come quella di Abramo e come quella di Maria Santissima. Le tentazioni vengono dal diavolo - ma sono permesse - per trascinarci al male, ma Dio le permette perchè se le vinciamo è una dimostrazione che tu vuoi stare dalla Sua parte e sarà dare un pestone a colui che ha la facoltà di tentare gli esseri umani. Se io potessi fare solo il bene e non avessi qualcuno che ogni tanto non mi tenta al male, quale merito ne avrei? Dio vuole che per darci doni (in questa e nell'altra vita), noi liberamente dobbiamo aderire col cuore a tutto ciò che dice Lui.
9 Aprile 1925 Col filo della sua Volontà Gesù lega l’anima. La Divina Volontà operante nella creatura ed i suoi atti operati in Essa, formano una nube di luce, che serve a Gesù e all’anima
"..Oh! come mi sentivo felice, dopo tante privazioni ed amarezze, nel grembo di Gesù, ma mi sentivo timida, senza volontà di voler nulla e di dire nulla, né con quella confidenza mia solita d’una volta che avevo con Gesù quando era con me. Gesù me ne faceva tante, mi stringeva forte a Sé da farmi soffrire, mi metteva la mano alla bocca quasi togliendomi il respiro, mi baciava ed io, nulla, non gli davo nessun ricambio, non avevo voglia di far nulla. La sua privazione mi aveva paralizzata e resa senza vita, però Gli permettevo di fare ciò che voleva, non mi opponevo in nulla, anche se mi avesse fatto morire non avrei fiatato..." Luisa
E in questo contesto c'è la scenetta del filo della dv.
"..E Lui prendendo in mano un filo, ha fatto passare quel filo intorno alla mia testa, davanti agli occhi, alle orecchie, alla bocca, al collo, insomma, a tutta la mia persona, fino ai piedi.." Luisa
Gesù ci spiega che lo stadio maturo della vita nel dv non facciamo più nulla fuori dalla dv.
"..Quindi mi son messa a fondermi nel suo Santissimo Volere ed il mio amabile Gesù è uscito dal mio interno e ha formato intorno a me una nube di luce poi Gesù ha poggiato le braccia su quella nube e ha guardato tutto il mondo; tutte le creature si sono fatte presenti al suo sguardo purissimo ed oh! quante offese da tutte le classi di persone ferivano il mio dolce Gesù! Quante trame! Quanti inganni e finzioni! Quante macchinazioni di rivoluzioni, erano pronte con incidenti improvvisi! E questo attirava i castighi, quindi città intere restavano distrutte..." Luisa
Quella nube di luce, Gesù spiega:
"..ma sai tu che cosa è questa nube di Luce? E’ la mia Volontà operante in te ed i tuoi atti operati in Essa; quanti più atti fai in Essa, tanto più grande si fa questa nube di luce che serve a Me di appoggio e per farmi guardare con quell’amore con cui la mia Volontà creò l’uomo, Essa mette un incanto alle mie amorose pupille e, facendomi presente tutto ciò che feci per il suo amore, mi fa nascere in cuore una Volontà compassionevole quindi finisco col compatire colui che tanto amo..." Gesù
Gesù aveva fatto vedere tutti i peccati del mondo e tutto questo provoca la Divina Giustizia ed attira i castighi divini e tutto ciò lo ferma gli atti nella dv. E' una sorta di scudo, come quando Abramo intercede presso Dio per Sodoma e Gomorra. Guarda, ci saranno 30 giusti, o forse 20.... il problema è che le due città sono state rase al suolo perchè non c'era nessuno che si costituisse da garante. Basterebbe una persona che vivesse nella dv per fermare i castighi. Questa nube di luce opera anche dentro di noi.
"..A te, poi, serve questa nube di luce in modo meraviglioso: Ti serve come luce a tutto l’essere tuo, ti si mette intorno e ti rende estranea la terra, non permette che entri in te alcun gusto di persone o di altro, anche innocente e mettendo anche a te un dolce incanto alle tue pupille, ti fa guardare le cose secondo la verità e come le guarda il tuo Gesù. Se ti vede debole, questa nube ti si serra intorno e ti dà la sua fortezza; se ti vede inoperosa, entra in te e si fa operante, anzi, gelosa al sommo con la sua luce, mentre è la sentinella perché tu nulla faccia senza di Essa ed Essa nulla faccia senza te.." Gesù
Famoso distacco che è un requisito fondamentale per poter vivere in pienezza la vita nella dv. Il distacco significa che tutte le cose che noi viviamo, anche quelle belle e belle da un punto di vista di ciò che la vita ci pone di fronte (persone gradevoli, diletti gradevoli e leciti ecc.....) va bene ma bisogna viverlo nella dv. Nessun gusto, cioè non ci dobbiamo attaccare, dobbiamo essere pronti che se Dio ci dicesse stop voglio che tu te ne privi immediatamente, e anche qua non a chiacchere ed è per questo che per fare qualche piccola esercitazione - specie nella quaresima o nel mese di maggio - è meglio rinunciare a qualche cosa che ci piace. Dicendogli: guarda Signore mio, ti faccio questo piccolo sacrificio e ti stia a significare qualora tu lo volessi è a tua disposizione non a chiacchere. Ma a fatti.
Le parole ok, ma solo quando comunicano il reale, realmente fondato sulle nostre autentiche determinazioni e dimostrato dai fatti della nostra vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Esperienze mistiche di Luisa in questi due brani, prima l'immagine del filo, poi del sole della dv che Luisa stessa vede uscire dal suo interno, e ci sono delle immagini che Gesù in parte spiega tenendo presente che quando vediamo queste cose dobbiamo sempre fare il passaggio mentale dallo straordinario all'ordinario, cioè pensare che analoghe cose accadono in maniera differente anche nelle anime che non godono questi straordinari favori. la frase di Gesù (primo brano) ".. Non senti in te questa mia Vita non fantastica, ma reale?.." è vera anche quando non abbiamo riscontri sensibili della verità e della realtà di questa vita.
15 Marzo 1925 La Divina Volontà ha il poter di formare la Vita di Gesù nella creatura
Ci troviamo sempre nella condizione di privazione di Gesù da parte di Luisa, da un brano all'altro passano quasi un mese, bisognerebbe avere un'idea cosa sia stare con Gesù sensibile. Però quasi un mese è abbastanza.
"..Ora, mentre mi abbandonavo nella sua Volontà, il mio amabile Gesù ha messo fuori una mano dal mio interno, tutta piena di luce, ma nella sua ci aveva anche la mia, ma tanto immedesimata nella sua, che a stento si scorgeva che invece di una erano due mani trasformate insieme.." Luisa
Ecco cosa vuol dire vivere nella dv (e non semplicemente fare la dv), da due si diventa una sola. Sembra di sentire l'eco di quelle parole che Dio pronunciò nella Genesi. Se noi mettiamo dietro l'uomo e la donna mettiamo Dio e l'anima, non carne corporeo ma in senso biblico (l'umanità nella sua dimensione ancora fragile e debole e in cammino) e più avanti:
"..Ed io: “Ah! mio Gesù, è vero che sento un’altra vita in me, che opera, che soffre, che si muove, che respira, che si distende in me, ma tanto, che io stessa non so dire ciò che mi succede, molte volte credo di dover morire, quando sento che quella vita in me s’impicciolisce, ritirandosi dalle braccia, dalla testa, poi io incomincio di nuovo a rivivere, ma molte volte non ti vedo; ti sento, ma non vedo la tua amabile presenza ed io temo e ho quasi paura di quella vita che sento in me e penso: chi potrà essere colui che ha tanta padronanza in me, tanto che io mi sento un cencio sotto il suo potere?.." Luisa
Immaginiamo cosa faremmo noi se sentissimo un'altra vita dentro di noi, sarebbe una cosa particolare. E' chiaro che sono percezioni straordinari della presenza di Gesù dentro l'anima di Luisa, non è una semplice l'inabitazione trinitaria attraverso la Grazia come dice la Chiesa (ecco perchè è importante vivere in grazia) ma qua c'è la Vita di Gesù e come facciamo a dare vita alla dv? Cercandola di fare sempre di più e fare sempre più atti (da quello che si capisce dagli scritti). Quando accade?
E Gesù: “Figlia mia, solo la mia Volontà ha questo potere di formarsi una Vita nella creatura, sempre che l’anima mi abbia dato, chissà quante volte prove certe che vuol vivere della mia Volontà, non della sua,..."
Prove certe. Questo è un rapporto me (o te) e Gesù vede in me (o in te) una persona che gli abbia dato prove certe e non chiacchere o pii desideri, velleità o auspici ecc.. ma fatti provati quando costa. La dv ci mette davanti delle cose dove dire fiat ti fa spaccare il cuore in mille pezzi.
"..perché ogni atto di volontà umana impedisce che si compia questa mia Vita;.." Gesù / ecco perchè vigilare sempre attenti sui nostri atti di volontà umana, nei contatti pastorali del don, quando si esorta qualche anime che sta in un momento di prova, si lamenta e si chiede di stare tranquilli e di abbandonarsi al Signore la risposta è: come faccio? Sono un'essere umano e come faccio? Se ci mettiamo in queste condizioni, questi atti di volontà umana stanno impedendo che nasca la vita divina in noi e succede che quelle cose di cui noi ci lamentiamo continueranno a farci soffrire, continueremo a stare male, ecc.. la volontà umana non produce altro che miserie, imperfezioni, debolezze, passioni, la paura è una passione dicono i maestri di spirito. La paura è una delle 11 passioni, una passione è una cosa dalla quale tu resti travolto, non è che dici: voglio avere paura, la paura ti nasce dall'interno e di fronte a qualcosa che temi ti fa star male e ti getta in quello stato di agitazione e turbazione. E come si vince? Se dovessi camminare in una valle oscura non avrei alcun timore perchè Tu sei con me...(salmo 23); la paura è di un qualcosa di reale e non di immaginario. Ma io credo che Dio esiste? provvede a Me? Ci credo che è Onnipotente? Ci credo che Dio è presente? Ci credo che Dio non mi farà accadere nulla che non sia disposta dalla sua Volontà? E se anche dovesse succedere quella cosa che temo è bene che succeda, che mi aiuterà a viverla e che porterà - assieme a qualche sofferenza - frutti di abbondantissima grazia e benedizioni?
E Gesù: “Figlia mia, solo la mia Volontà ha questo potere di formarsi una Vita nella creatura, sempre che l’anima mi abbia dato, chissà quante volte prove certe che vuol vivere della mia Volontà, non della sua,..."
Ti trovi in situazioni di questo genere (brutte e paurose ndr)? Gesù la vede la mia paura nel cuore e sa che sono preoccupato, lo vede ma vede anche come reagisco di fronte a queste cose. Se combatto confidando in Dio - lo so che Tu esisti e so che Tu mi ami, sei Tu l'Onnipotente ecc.. - cosa penserà Gesù? Oh, finalmente inizia a vedere qualche cosa di solido, vero e fondato. C'è qualcuno che inizia a fermare le pazzie dell'umana volontà e a fermarsi in Gesù. Sono cose che devono diventare reali e concreti.
Se e nella misura in cui l'anima Mi dimostra che vuol vivere nella Dv e non della sua. Chi ha questo desiderio, il Signore ti metterà di fronte delle prove per dimostrargli che tu non stai chiaccherando ma lo vuoi sul serio. C'è differenza tra prova e tentazione. La prova è stata quella dell'Eden, come quella di Abramo e come quella di Maria Santissima. Le tentazioni vengono dal diavolo - ma sono permesse - per trascinarci al male, ma Dio le permette perchè se le vinciamo è una dimostrazione che tu vuoi stare dalla Sua parte e sarà dare un pestone a colui che ha la facoltà di tentare gli esseri umani. Se io potessi fare solo il bene e non avessi qualcuno che ogni tanto non mi tenta al male, quale merito ne avrei? Dio vuole che per darci doni (in questa e nell'altra vita), noi liberamente dobbiamo aderire col cuore a tutto ciò che dice Lui.
9 Aprile 1925 Col filo della sua Volontà Gesù lega l’anima. La Divina Volontà operante nella creatura ed i suoi atti operati in Essa, formano una nube di luce, che serve a Gesù e all’anima
"..Oh! come mi sentivo felice, dopo tante privazioni ed amarezze, nel grembo di Gesù, ma mi sentivo timida, senza volontà di voler nulla e di dire nulla, né con quella confidenza mia solita d’una volta che avevo con Gesù quando era con me. Gesù me ne faceva tante, mi stringeva forte a Sé da farmi soffrire, mi metteva la mano alla bocca quasi togliendomi il respiro, mi baciava ed io, nulla, non gli davo nessun ricambio, non avevo voglia di far nulla. La sua privazione mi aveva paralizzata e resa senza vita, però Gli permettevo di fare ciò che voleva, non mi opponevo in nulla, anche se mi avesse fatto morire non avrei fiatato..." Luisa
E in questo contesto c'è la scenetta del filo della dv.
"..E Lui prendendo in mano un filo, ha fatto passare quel filo intorno alla mia testa, davanti agli occhi, alle orecchie, alla bocca, al collo, insomma, a tutta la mia persona, fino ai piedi.." Luisa
Gesù ci spiega che lo stadio maturo della vita nel dv non facciamo più nulla fuori dalla dv.
"..Quindi mi son messa a fondermi nel suo Santissimo Volere ed il mio amabile Gesù è uscito dal mio interno e ha formato intorno a me una nube di luce poi Gesù ha poggiato le braccia su quella nube e ha guardato tutto il mondo; tutte le creature si sono fatte presenti al suo sguardo purissimo ed oh! quante offese da tutte le classi di persone ferivano il mio dolce Gesù! Quante trame! Quanti inganni e finzioni! Quante macchinazioni di rivoluzioni, erano pronte con incidenti improvvisi! E questo attirava i castighi, quindi città intere restavano distrutte..." Luisa
Quella nube di luce, Gesù spiega:
"..ma sai tu che cosa è questa nube di Luce? E’ la mia Volontà operante in te ed i tuoi atti operati in Essa; quanti più atti fai in Essa, tanto più grande si fa questa nube di luce che serve a Me di appoggio e per farmi guardare con quell’amore con cui la mia Volontà creò l’uomo, Essa mette un incanto alle mie amorose pupille e, facendomi presente tutto ciò che feci per il suo amore, mi fa nascere in cuore una Volontà compassionevole quindi finisco col compatire colui che tanto amo..." Gesù
Gesù aveva fatto vedere tutti i peccati del mondo e tutto questo provoca la Divina Giustizia ed attira i castighi divini e tutto ciò lo ferma gli atti nella dv. E' una sorta di scudo, come quando Abramo intercede presso Dio per Sodoma e Gomorra. Guarda, ci saranno 30 giusti, o forse 20.... il problema è che le due città sono state rase al suolo perchè non c'era nessuno che si costituisse da garante. Basterebbe una persona che vivesse nella dv per fermare i castighi. Questa nube di luce opera anche dentro di noi.
"..A te, poi, serve questa nube di luce in modo meraviglioso: Ti serve come luce a tutto l’essere tuo, ti si mette intorno e ti rende estranea la terra, non permette che entri in te alcun gusto di persone o di altro, anche innocente e mettendo anche a te un dolce incanto alle tue pupille, ti fa guardare le cose secondo la verità e come le guarda il tuo Gesù. Se ti vede debole, questa nube ti si serra intorno e ti dà la sua fortezza; se ti vede inoperosa, entra in te e si fa operante, anzi, gelosa al sommo con la sua luce, mentre è la sentinella perché tu nulla faccia senza di Essa ed Essa nulla faccia senza te.." Gesù
Famoso distacco che è un requisito fondamentale per poter vivere in pienezza la vita nella dv. Il distacco significa che tutte le cose che noi viviamo, anche quelle belle e belle da un punto di vista di ciò che la vita ci pone di fronte (persone gradevoli, diletti gradevoli e leciti ecc.....) va bene ma bisogna viverlo nella dv. Nessun gusto, cioè non ci dobbiamo attaccare, dobbiamo essere pronti che se Dio ci dicesse stop voglio che tu te ne privi immediatamente, e anche qua non a chiacchere ed è per questo che per fare qualche piccola esercitazione - specie nella quaresima o nel mese di maggio - è meglio rinunciare a qualche cosa che ci piace. Dicendogli: guarda Signore mio, ti faccio questo piccolo sacrificio e ti stia a significare qualora tu lo volessi è a tua disposizione non a chiacchere. Ma a fatti.
Le parole ok, ma solo quando comunicano il reale, realmente fondato sulle nostre autentiche determinazioni e dimostrato dai fatti della nostra vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 20 gennaio 2021
Farsi attenti agli infiniti "ti amo" di Dio
Al desiderio di Luisa di conoscere e ricambiare tutti gli atti della Divina Volontà compiuti per amore e in favore delle creature Gesù risponde con una lezione in cui la esorta a farlo servendosi della sua Santissima Umanità. Parte fondamentale della nostra santificazione nel Divin Volere consiste in questa importantissima operazione spirituale. Libro di cielo volume 17, 8 Marzo 1925, 26 Maggio 2020
8 Marzo 1925 Tutto quello che Gesù fece, tanto per la gloria del Padre come per il bene delle creature, restò depositato nella Divina Volontà, che lo conserva tutto in atto con tutti i suoi effetti
Il brano di oggi ruota attorno al desiderio bello e santo (lo avessimo anche noi) di voler "...percorrere tutte le vie del Volere eterno, per poter trovare tutti gli atti di questa Volontà Suprema, usciti da Essa a bene di tutta l’umana famiglia, per poter mettere in ciascun atto della sua Volontà un atto della mia, per ricambiarlo col mio amore, con la mia gratitudine, col mio grazie per me e a nome di tutti i miei fratelli,.." Luisa
Questo come sappiamo è la descrizione di quello che è un giro nella divina volontà, i giri sono potenzialmente infiniti. Quanti sono gli atti di volontà divina a nostro beneficio? Il problema è che gli esseri umani, nella maggioranza dei casi, non sono attenti e quindi c'è chi pensa che non esista Dio, c'è chi lo bestemmia, c'è chi magari esista Dio ma ha per Lui una valanga di rimproveri perchè gli attribuisce la causa del male e delle ingiustizie del mondo e che il Signore non le rimuove, poi le litanie delle persone che si lamentano o ci litigano - non per i problemi del mondo - ma perchè non toglie i problemi personali (non mi fa trovare il lavoro, non riesco a trovare l'anima gemella, non guarisce quell'altra persona ecc...), purtroppo queste cose sono abbastanza generalizzate eppure la sapienza della Chiesa nella sua liturgia pubblica dice che Dio ha fatto tutto bene e la risposta dovrebbe essere la lode, il ringraziamento, l'adorazione, l'onore ecc... anche nella liturgia delle ore, le lodi mattutine si loda e si esalta e si benedice il Signore per tutto ciò che ha fatto per noi. Ottimo esercizio - per la vita nel dv su cui Gesù insiste - prendere coscienza di quanto Dio ci ha amato e lo si fa iniziando a considerare le opere fatte dal Signore nella Creazione, Redenzione e Santificazione. Tutte fatte per noi.
Le opere della Creazione vanno dal piccolo al grande al veicolo di Ti Amo di Dio verso di noi, dalle cose grandi come il Sole, il Cielo, la Luna, il Mare, gli animali ecc.... alle cose più piccole alla nostra portata a cui dobbiamo farci attenti (la complessa biologia del nostro corpo ad esempio), Dio ci dice il suo Ti Amo attraverso i nostri occhi grazie ai quali possiamo vedere. Se uno studiasse il nostro corpo come non ringraziare cosa Dio ha fatto per noi. Mangiamo tre volte al giorno? Nell'atto del mangiare ci sono tanti Ti Amo da accogliere, alcune cose sono ovvie, se io gusto una cosa piacevole non è la stessa cosa gustarla (magari abbondando la dose) per soddisfare il senso del gusto, è diverso fare la stessa operazione che quella cosa che mi piace mi piace è perchè Dio ha voluto che mi piacesse, Dio mi ha dato dei recettori (papille gustative) che consentono di cogliere i differenti sapori e la composizione chimica dei vari alimenti che è stata pre - ordinata da Dio a sollecitare le mie reazioni sulle papille gustative perchè io avessi una sensazione gradevole.
Anche se per molti umani che non prendono questa cosa come un piccolo Ti Amo di Dio, si potrebbe citare l'antico filosofo Epicuro: La felicità consiste nell'appagamento dei piaceri sensibili quindi mangiare, bere, dedicarsi ai piaceri venerei, dormire, televisione e basta. Una vita molto immersa nei piaceri sensibili.
Non è la stessa cosa mettersi a tavola e ricordarci che in ogni portata differente c'è un Ti Amo di Dio che ha creato questa creatura perchè io ricessi questi ti amo e ricambiarlo, tutti mangiano ma non in questo modo. Tutti usciranno e godranno della luce del Sole, ma chi con il pensiero ringrazierà il Signore per sè e per tutti? Chi quando sente cantare un'uccellino riconosce in quel trillo una creazione di Dio? Chi, vedendo i fiori e profumi...sono tutti TI AMO di Dio, chi ha un'animale domestico e ti guarda come fa lui e fa una faccia X e manifesta la sua gioia, è un ti amo di Dio. Qui siamo fermi alle piccole sciocchezze, chi è che andrà al mare e bagnandosi in esso e godendo del refrigerio si immergerà tra le braccia del Signore ringraziandolo e ricambiandolo? Stessa cosa vale per le montagne.
Si fanno le stesse cose ma in maniera differente, la vita nella dv, è un'altra cosa ma non altre cose. Chi è sposato continua a fare il marito, la moglie, il padre o la madre. Cosa può provare un genitore quando vede il primo sorriso del figlio o ascolta la prima parola? Questa è una cosa oggettivamente bella ma quello è un Ti Amo di Dio. Quando si vivono queste cose nella dv si prende tanta di quella grazia e si dà tanta gioia a Dio perchè realmente Lui ha fatto queste cose per noi ma nessuno se ne accorge e lo ricambia.
Nell'opera della Redenzione - Gesù è diventato un simbolo della nostra tradizione, in Italia il sentire comune ritiene il cristianesimo come patrimonio culturale. Quante opere ha compiuto Gesù nella Redenzione? Ogni sillaba detta nel Vangelo è un Ti Amo di Dio, quanti sono i cattolici che leggono, meditano ed ascoltano il Vangelo? O vivono i momenti liturgici...ognuno dovrà chiedersi: cosa mi ha detto il Signore in questo lockdown? Tantissimi cattolici battezzati non sanno cosa sia la Cena Domini. Partecipare alle opere della Redenzione, stare in Chiesa arrivandoci puntuali, curare bene la confessione, gioire questo sacramento ecc... opere della Santificazione.
Se uno non si confessa da trent'anni - oltre a disobbedire alle leggi della Chiesa, almeno 30 peccati mortali; almeno una volta all'anno bisogna confessari e comunicarsi almeno a Pasqua. Aspettare di battezzare un bambino per 7/8 mesi senza battesimo, non è una cosa fatta bene. Altro segno di una mancanza di fede, è più importante la data del nostro battesimo che la nostra nascita. Vi ricordate la data del vostro battesimo? Se tu nel giorno del battesimo reciti il Credo hai l'indulgenza plenaria; c'è una montagna di Ti Amo infinti di Gesù, le indulgenze, il SS.Sacramento esposto nei Tabernacoli, opere spirituali da leggere, gli scritti e le opere dei santi...quanto tempo buttano i fedeli a vedere la tv? Un conto è vedere qualche spettacolo per rilassarsi ma poi per pregare non c'è tempo. Perchè Dio è apparso ad un santo e gli ha fatto scrivere ciò che gli ha detto? Perchè noi potessimo prendere i suoi insegnamenti e i suoi ti amo. Ci sono delle cose meravigliose che non si conoscono perchè non si ha tempo. Lavoro, divertimento, svaghi, ecc.. ma per andare a prendere i Ti Amo di Dio non hanno mai tempo. E' uno stile di vita e scelta di vita.
Noi dobbiamo andare a trovarli, Dio è felice se ci vede felici, gli esempi del don sono potenzialmente infiniti...potremmo farci natale a continuare. E' un'altro modo di vivere la vita questo qua.
"..Ora, se vuoi percorrere le vie dell’eterno Volere, entra dalla porta della mia Umanità, vi troverai la mia Divinità e la Divina Volontà ti farà presente, come in atto, tutto ciò che ha fatto, fa e farà, tanto nella Creazione come nella Redenzione e Santificazione e avrai il contento di poter baciare quegli atti e metterne il tuo piccolo atto d’amore, d’adorazione, di riconoscenza, li troverai tutti in atto di darsi a te e tu li amerai, prenderai i doni del tuo Padre Celeste; dono più grande non avrebbe potuto darti, cioè: i doni, i frutti, gli effetti del suo Volere, ma li prenderai a seconda che cooperi e che fai vivere la tua volontà sperduta nella mia.” Gesù
E ancora:
"..Però, tra il sole che splende nell’azzurro cielo e quello che contiene l’azzurro cielo della mia Umanità c’è gran differenza: in quello, per quanto l’occhio si affatica a guardare per riempirsi di luce, la sua circonferenza non si allarga, l’occhio rimane sempre quello che è; invece l’occhio dell’anima, quanto più si affatica a guardare, a cooperare, a conoscere, ad amare tutto ciò che ha fatto la mia Umanità, si allarga di più, riceve più luce, comprende di più e prende più beni, sicché sta in suo potere essere più ricca o povera, più piena di luce, di calore, o più fredda ed in tenebre..." Gesù
Questo dipende da noi, le opere stanno sempre in atto di essere prese, vissute e ricambiate. La scelta è la nostra. Cerchiamo di capire che la vita va avanti a seconda delle scelte che abbiamo fatto, scelte consapevoli o inconsapevoli, ma quello che accade nella nostra esistenza di bene o di male lo dobbiamo attribuire principalmente alle nostre scelte. Non andiamo a cercare responsabilità nel prossimo e meno che mai ad andare a chiedere conto all'Altissimo, la cui unica "colpa" è quella di non stancarsi mai di moltiplicare i suoi attestati di amore che però rimangono lettare morto fino a quando qualcuno non li accoglie, riconosce e ricambia per sè e per tutti.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
8 Marzo 1925 Tutto quello che Gesù fece, tanto per la gloria del Padre come per il bene delle creature, restò depositato nella Divina Volontà, che lo conserva tutto in atto con tutti i suoi effetti
Il brano di oggi ruota attorno al desiderio bello e santo (lo avessimo anche noi) di voler "...percorrere tutte le vie del Volere eterno, per poter trovare tutti gli atti di questa Volontà Suprema, usciti da Essa a bene di tutta l’umana famiglia, per poter mettere in ciascun atto della sua Volontà un atto della mia, per ricambiarlo col mio amore, con la mia gratitudine, col mio grazie per me e a nome di tutti i miei fratelli,.." Luisa
Questo come sappiamo è la descrizione di quello che è un giro nella divina volontà, i giri sono potenzialmente infiniti. Quanti sono gli atti di volontà divina a nostro beneficio? Il problema è che gli esseri umani, nella maggioranza dei casi, non sono attenti e quindi c'è chi pensa che non esista Dio, c'è chi lo bestemmia, c'è chi magari esista Dio ma ha per Lui una valanga di rimproveri perchè gli attribuisce la causa del male e delle ingiustizie del mondo e che il Signore non le rimuove, poi le litanie delle persone che si lamentano o ci litigano - non per i problemi del mondo - ma perchè non toglie i problemi personali (non mi fa trovare il lavoro, non riesco a trovare l'anima gemella, non guarisce quell'altra persona ecc...), purtroppo queste cose sono abbastanza generalizzate eppure la sapienza della Chiesa nella sua liturgia pubblica dice che Dio ha fatto tutto bene e la risposta dovrebbe essere la lode, il ringraziamento, l'adorazione, l'onore ecc... anche nella liturgia delle ore, le lodi mattutine si loda e si esalta e si benedice il Signore per tutto ciò che ha fatto per noi. Ottimo esercizio - per la vita nel dv su cui Gesù insiste - prendere coscienza di quanto Dio ci ha amato e lo si fa iniziando a considerare le opere fatte dal Signore nella Creazione, Redenzione e Santificazione. Tutte fatte per noi.
Le opere della Creazione vanno dal piccolo al grande al veicolo di Ti Amo di Dio verso di noi, dalle cose grandi come il Sole, il Cielo, la Luna, il Mare, gli animali ecc.... alle cose più piccole alla nostra portata a cui dobbiamo farci attenti (la complessa biologia del nostro corpo ad esempio), Dio ci dice il suo Ti Amo attraverso i nostri occhi grazie ai quali possiamo vedere. Se uno studiasse il nostro corpo come non ringraziare cosa Dio ha fatto per noi. Mangiamo tre volte al giorno? Nell'atto del mangiare ci sono tanti Ti Amo da accogliere, alcune cose sono ovvie, se io gusto una cosa piacevole non è la stessa cosa gustarla (magari abbondando la dose) per soddisfare il senso del gusto, è diverso fare la stessa operazione che quella cosa che mi piace mi piace è perchè Dio ha voluto che mi piacesse, Dio mi ha dato dei recettori (papille gustative) che consentono di cogliere i differenti sapori e la composizione chimica dei vari alimenti che è stata pre - ordinata da Dio a sollecitare le mie reazioni sulle papille gustative perchè io avessi una sensazione gradevole.
Anche se per molti umani che non prendono questa cosa come un piccolo Ti Amo di Dio, si potrebbe citare l'antico filosofo Epicuro: La felicità consiste nell'appagamento dei piaceri sensibili quindi mangiare, bere, dedicarsi ai piaceri venerei, dormire, televisione e basta. Una vita molto immersa nei piaceri sensibili.
Non è la stessa cosa mettersi a tavola e ricordarci che in ogni portata differente c'è un Ti Amo di Dio che ha creato questa creatura perchè io ricessi questi ti amo e ricambiarlo, tutti mangiano ma non in questo modo. Tutti usciranno e godranno della luce del Sole, ma chi con il pensiero ringrazierà il Signore per sè e per tutti? Chi quando sente cantare un'uccellino riconosce in quel trillo una creazione di Dio? Chi, vedendo i fiori e profumi...sono tutti TI AMO di Dio, chi ha un'animale domestico e ti guarda come fa lui e fa una faccia X e manifesta la sua gioia, è un ti amo di Dio. Qui siamo fermi alle piccole sciocchezze, chi è che andrà al mare e bagnandosi in esso e godendo del refrigerio si immergerà tra le braccia del Signore ringraziandolo e ricambiandolo? Stessa cosa vale per le montagne.
Si fanno le stesse cose ma in maniera differente, la vita nella dv, è un'altra cosa ma non altre cose. Chi è sposato continua a fare il marito, la moglie, il padre o la madre. Cosa può provare un genitore quando vede il primo sorriso del figlio o ascolta la prima parola? Questa è una cosa oggettivamente bella ma quello è un Ti Amo di Dio. Quando si vivono queste cose nella dv si prende tanta di quella grazia e si dà tanta gioia a Dio perchè realmente Lui ha fatto queste cose per noi ma nessuno se ne accorge e lo ricambia.
Nell'opera della Redenzione - Gesù è diventato un simbolo della nostra tradizione, in Italia il sentire comune ritiene il cristianesimo come patrimonio culturale. Quante opere ha compiuto Gesù nella Redenzione? Ogni sillaba detta nel Vangelo è un Ti Amo di Dio, quanti sono i cattolici che leggono, meditano ed ascoltano il Vangelo? O vivono i momenti liturgici...ognuno dovrà chiedersi: cosa mi ha detto il Signore in questo lockdown? Tantissimi cattolici battezzati non sanno cosa sia la Cena Domini. Partecipare alle opere della Redenzione, stare in Chiesa arrivandoci puntuali, curare bene la confessione, gioire questo sacramento ecc... opere della Santificazione.
Se uno non si confessa da trent'anni - oltre a disobbedire alle leggi della Chiesa, almeno 30 peccati mortali; almeno una volta all'anno bisogna confessari e comunicarsi almeno a Pasqua. Aspettare di battezzare un bambino per 7/8 mesi senza battesimo, non è una cosa fatta bene. Altro segno di una mancanza di fede, è più importante la data del nostro battesimo che la nostra nascita. Vi ricordate la data del vostro battesimo? Se tu nel giorno del battesimo reciti il Credo hai l'indulgenza plenaria; c'è una montagna di Ti Amo infinti di Gesù, le indulgenze, il SS.Sacramento esposto nei Tabernacoli, opere spirituali da leggere, gli scritti e le opere dei santi...quanto tempo buttano i fedeli a vedere la tv? Un conto è vedere qualche spettacolo per rilassarsi ma poi per pregare non c'è tempo. Perchè Dio è apparso ad un santo e gli ha fatto scrivere ciò che gli ha detto? Perchè noi potessimo prendere i suoi insegnamenti e i suoi ti amo. Ci sono delle cose meravigliose che non si conoscono perchè non si ha tempo. Lavoro, divertimento, svaghi, ecc.. ma per andare a prendere i Ti Amo di Dio non hanno mai tempo. E' uno stile di vita e scelta di vita.
Noi dobbiamo andare a trovarli, Dio è felice se ci vede felici, gli esempi del don sono potenzialmente infiniti...potremmo farci natale a continuare. E' un'altro modo di vivere la vita questo qua.
"..Ora, se vuoi percorrere le vie dell’eterno Volere, entra dalla porta della mia Umanità, vi troverai la mia Divinità e la Divina Volontà ti farà presente, come in atto, tutto ciò che ha fatto, fa e farà, tanto nella Creazione come nella Redenzione e Santificazione e avrai il contento di poter baciare quegli atti e metterne il tuo piccolo atto d’amore, d’adorazione, di riconoscenza, li troverai tutti in atto di darsi a te e tu li amerai, prenderai i doni del tuo Padre Celeste; dono più grande non avrebbe potuto darti, cioè: i doni, i frutti, gli effetti del suo Volere, ma li prenderai a seconda che cooperi e che fai vivere la tua volontà sperduta nella mia.” Gesù
E ancora:
"..Però, tra il sole che splende nell’azzurro cielo e quello che contiene l’azzurro cielo della mia Umanità c’è gran differenza: in quello, per quanto l’occhio si affatica a guardare per riempirsi di luce, la sua circonferenza non si allarga, l’occhio rimane sempre quello che è; invece l’occhio dell’anima, quanto più si affatica a guardare, a cooperare, a conoscere, ad amare tutto ciò che ha fatto la mia Umanità, si allarga di più, riceve più luce, comprende di più e prende più beni, sicché sta in suo potere essere più ricca o povera, più piena di luce, di calore, o più fredda ed in tenebre..." Gesù
Questo dipende da noi, le opere stanno sempre in atto di essere prese, vissute e ricambiate. La scelta è la nostra. Cerchiamo di capire che la vita va avanti a seconda delle scelte che abbiamo fatto, scelte consapevoli o inconsapevoli, ma quello che accade nella nostra esistenza di bene o di male lo dobbiamo attribuire principalmente alle nostre scelte. Non andiamo a cercare responsabilità nel prossimo e meno che mai ad andare a chiedere conto all'Altissimo, la cui unica "colpa" è quella di non stancarsi mai di moltiplicare i suoi attestati di amore che però rimangono lettare morto fino a quando qualcuno non li accoglie, riconosce e ricambia per sè e per tutti.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 17 gennaio 2021
Luce e vita
Lezione di Gesù sulla luce che Egli è e che ha e che vuole donare a tutti. La luce è la Verità, così come la sua grazia e la sua presenza è la vita che rende felice l'anima. Spiegazione delle immagini che Gesù usa e applicazioni concrete di esse. Libro di cielo volume 17, 1 Marzo 1925, 25 Maggio 2020
1 Marzo 1925 Come ogni atto in più di bene che facciamo è un filo di volontà umana che si lega alla corrente della Luce Eterna e rende più piena, più forte, più smagliante la luce nell’anima nostra
Tutto il tempo di Pasqua è stato costellato dal termine luce e questo testo ci mette in contatto con Cristo Luce (caposaldo del 4° Vangelo che intreccia in una sintesi unitaria quel tema della luce con quello della vita) e come qua ben Gesù spiega la luce ha un riferimento alla Verità e la vita è la felicità che deriva dalla presenza di Gesù.
Nella prima parte del brano Luisa si lamenta dell'assenza di Gesù e dice una cosa importante:
"..Oh come è vero che non sono le pene che rendono infelice la creatura, ma il bene voluto e non trovato!.." Luisa
"...Alla vista di Gesù mi son sentita risorgere da morte a vita; le sue parole: “La figlia mia, la figlia mia,” hanno cambiato in quell’atto la mia infelicità, perché stare con Gesù ed essere infelice è impossibile, tutt’al più si può stare con Gesù patendo nelle pene più atroci, ma infelice mai, anzi pare che l’infelicità, se c’è nell’anima, fugge alla presenza Gesù e dà luogo alla felicità che Gesù porta con Sé...." Luisa
Stare con Gesù ed essere infelici è impossibile. Molte volte Gesù prendeva Luisa e la inchiodava sulla croce (nei primi volumi) ma soffrire con Gesù non è soffrire alla maniera del mondo, soffrire con Gesù è essere felici soffrendo perchè Lui c'è. Questo primo punto di meditazione in cui dobbiamo interrogarci: cosa nella mia vita mi fa soffrire veramente? La mancanza di cosa? O la presenza di cosa o di male?
Per Luisa l'unica sua sofferenza è la non presenza o percezione di Gesù ("..Mi sentivo molto amareggiata per la perdita del mio dolce Gesù, oh! come rimpiango il mio passato! Quanto, la sua amabile presenza, rendeva felice la mia povera esistenza!...") non ci sono altre cose. Tutte le altre forme di male o di sofferenza che ci possono capitare sono un nulla o tollerabili a patto che Gesù sia presente. Luisa questo l'ha vissuto. Vale anche il contrario: non stare con Gesù ed essere felici è impossibile. 1) Quanto ci crediamo? 2)interroghiamoci seriamente nel nostro cuore e non possiamo raccontarci frottole, dobbiamo chiederci: è Gesù la mia felicità? E' Lui la mia unica aspirazione? Anelo a stare con Lui? Possiamo andare ad adorarlo nei Tabernacoli o possiamo stare con Lui nel segreto in camera nostra e stiamo con Gesù tanto quanto moltiplichiamo gli atti nella dv, ognuno dei quali è un'aumento di luce nella nostra anima. Prendere un suo un suo Ti Amo e ricambiarlo dal mattino alla sera è facile (dall'azzurro del cielo, dal sole, da qualche animale domestico, dall'acqua che ci accarezza quando ci laviamo o che beviamo ecc....); è un continuo. Ecco perchè Gesù ne parla come una vita nella dv e nell'atto di fusione si fa riferimento nello stare sempre insieme, vivere nella dv è questo: stare sempre insieme. E quando non c'è lo strazio straordinario di Luisa, in questo mondo tutto finisce e tutto sfugge e passa. Tendiamo verso la Patria, verso quel momento in cui usciti da questa piccola santa galera, sciolti da questo corpo staremo finalmente in beatitudine a patto che con la nostra vita terrena ci saremo dati da fare per raggiungere il più alto grado di gloria possibile. Che tanto di più ci farà godere di Gesù e della sua presenza beatificante e felicitante.
(Gesù appare a Luisa e...) "..Io ho notato che usciva da un fondo di luce e come Gesù stendeva le braccia, la luce si stendeva dietro di Lui, ma quella luce non era tutta piena, si vedeva il vuoto nella stessa luce, ma sebbene si vedesse il vuoto, non c’erano tenebre, come se si volesse altri fili di luce per rendere più pieno quel vuoto, più intensa, più forte, più smagliante quella stessa luce..." Luisa
E Gesù spiega:
Onde, riprendendo il suo dire mi ha detto: “Figlia mia, coraggio, non temere, non ci sono tenebre in te, perché il peccato è tenebra, il bene è luce..." Gesù
Il peccato è tenebra e il bene è luce e questo dobbiamo mettercelo bene in testa. Dio è Luce e in Lui non ci sono Tenebre (Vangelo di san Giovanni e lettere), la tenebra e il principe delle tenebre è il peccato. E basta che ci rappresentiamo la bellezza della luce del sole e cosa significa essere avvolti dalle tenebre: se camminassimo in una via oscura di notte da soli senza i nostri dispositivi moderni e senza torce. Avvolti dalle tenebre dove è facile inciampare e dove si è esposti a qualsiasi pericolo e ogni peccato produce questo, anche minimo. Il don riceve tantissimi messaggi e a volte ci sono delle domande che se uno ci riflettesse ci arriverebbe da solo: io voglio vivere nella dv ma qualche bugia e parolaccia la dico, ci sono problemi? Non sarebbero domandi da porsi. Per chi vive nella dv, non possiamo diventare ipso facto impeccabili e perfettissimi ma come insegnava sant'Agostino e come insegna la Chiesa, una persona che vive in grazia di Dio e che costudisce questa vita, se vuole può non peccare volontariamente perchè c'è la grazia. Il peccato in senso stretto è quello volontario, quando io faccio una cosa sapendo di andare contro la Legge di Dio. Non c'è nessuna possibilità di compatibilità tra il peccato volontario e la vita nella dv. Non c'è. Se siamo in una sitazione di compromesso, non solo nell'atto ma anche nelle scelte, per esempio io posso dire un'espressione volgare perchè sono vinto al momento da un'attacco di stizza, di ira (che è per definizione il peccato passionale per antonomasia) l'ira si accende e ci trascina a fare ciò che non vorremmo. Però è diversa la situazione, impariamo ad esaminarci, è diversa la situazione di chi ha deciso nel cuore - e questo Gesù lo sa - che io queste volgarità le voglio bandire: non piacciono a Gesù, producono tenebre e morte e quindi io le parolacce non le dico. E' diverso se dentro a questa realtà, a causa della mia debolezza perchè mi ha preso un momento di ira che mi ha preso alla sprovvista, io cado ed è molto diverso se io questa decisione non l'ho fatta e quindi cado molto più facilmente. Molto diverso.
Così è molto diverso tra cui ha scelto di vivere la purezza (anche nello stato matrimoniale) se la mia scelta è definita (mi trovo in una circostanza con i miei 5 minuti di ordinaria follia e cado e mi rialzo subito) ed è diverso se non avessi preso una risoluzione perchè in quel caso le cadute saranno più frequenti e fatte a cuor leggero. Su queste cose noi dobbiamo entrarci, il don spera e si auspica perchè se questo si realizzasse il suo ministero sacerdotale sarebbe utile - aiutare le persone a capire cosa stanno combinando ed ad entrare dentro di sè. Perchè lo sappiamo cosa stiamo combinando e se entriamo dentro noi stessi. Non c'è compatibilità tra le tenebre e la luce, tra il peccato e le opere buone. Sicuramente se una persona sta ancora impigliata in qualche peccato volontario, la divina volontà è ancora qualcosa che sta lontana da quella persona, senza nessun dubbio. Anche se hai fatto 10.000 atti, tu puoi montare 10.000 lampadine ma il peccato volontario fa saltare il contatore generale. Appena fai un peccato c'è un black-out e si interrompe questo circolo di luce; circolo di luce che si produce con gli atti nella dv a patto che si sia connessi e collegati con Gesù.
"..Quindi, quello che hai fatto è la luce che vedi, quello che ti resta da fare è il vuoto che vedi nella stessa luce; ed Io starò sempre in mezzo a questa luce, non solo per godermela, ma per legare i fili della volontà umana con la corrente della luce eterna, perché il principio, il fondo, la corrente della luce sono Io. Ma sai tu che cosa è la vera luce? La vera luce è la verità; la verità conosciuta, abbracciata, amata e messa in pratica dall’anima, è la vera luce, che si trasforma nella stessa luce e le fa mettere dentro e fuori nuovi e continui parti di luce. E questa verità forma la vera Vita di Dio nell’anima, perché Dio è verità e l’anima sta legata alla verità, anzi la possiede. Dio è luce e lei è legata alla luce e si alimenta di luce e di verità, però mentre Io alimento l’anima di verità e di luce, essa deve tenere aperta la corrente della sua volontà per ricevere la corrente della comunicazione divina, altrimenti può succedere come alla corrente elettrica, se manca la luce non basta la corrente elettrica, ma ci vogliono i preparativi per riceverla, ma nonostante ciò non a tutti arriva la stessa luce, ma a seconda le lampadine che si hanno: chi ne ha una, riceve una luce; chi ne ha dieci, riceve la luce per dieci. Se le lampadine contengono più fili elettrici, le lampade si vedono più piene di luce; se meno fili, anche se c’è il vuoto nel vetro, la luce è piccola e anche se da dove viene la corrente può dare più luce, non la riceve perché manca nelle lampadine la forza dell’elettricità per riceverla, perciò ci vuole la corrente celeste che vuol dare e la corrente umana per riceverla e a seconda che opererai, aggiungerai altri fili per rendere più completa la luce che voglio racchiudere in te.” Gesù
Una volta che uno sta in grazia ha l'impianto elettrico montato, poi io posso comprarmi le lampade da comodino e dipende da quanto mi piace la luce, ci sono tante anime a cui piace la luce del Sole e quella artificiale (cosa buona di per sè). Abbiamo il contatore attacco e Gesù dice: guarda quante lampadine monti e quanti fili metti.
".. ma a seconda le lampadine che si hanno: chi ne ha una, riceve una luce; chi ne ha dieci, riceve la luce per dieci. Se le lampadine contengono più fili elettrici, le lampade si vedono più piene di luce; se meno fili, anche se c’è il vuoto nel vetro,.." Gesù
La mia conoscenza di ciò che è vero, - per esempio la mia capacità di discernimento, per vivere nella dv io devo capire cosa Dio vuole da me in questa situazione e in frangente, è un problema di essere illuminati - gli atti che noi facciamo è un sole che si accende, significa che il grado di luce in cui mi trovo aumenta quindi discernere la volontà di Dio sarà un pò meno difficile. Focalizzare alcuni concetti per la vita cristiana e per la salvezza sarà più facile, quali sono le opere più perfette che Dio si aspetta che io compia? Sulle innumerevoli imperfezioni che ci portiamo indietro, - per i peccati, negligenze ed offese mie (si legge su una preghiera nel rito antico) - le negligente sono le imperfezioni, quando uno non fa una cosa non ritenendola importante o la fa per farla a cuor leggero ma le cose così non si fanno davanti a Dio e vale per una quantità sterminata di nostri atti, quando Gesù dice che la vita nella dv è la Santità delle Santità il portento dei portenti. Se uno è Santo quando raggiunge la perfezione cioè l'eroismo nelle virtù e una persona che vive nella dv come dovrà essere se la dv è la santità delle santità? La vita nella dv è la vita di Gesù e di Maria fatta nostra e vissuta da parte nostra.
Quindi (in fondo al testo) la luce che riceviamo non dipende solo dagli atti che moltiplichiamo, ma fa riferimento ai preparativi. Per avere la luce ci sono i preparativi per riceverla, quelle cose che la Chiesa chiama le disposizioni, quanto più ci disponiamo con la buona volontà e lavorando continuamente più la luce aumenta e meno cooperiamo con l'azione della grazia meno luce riceviamo. Più moltiplichiamo gli atti nella dv e più la luce aumenta ma è anche vero che aumenta quando più con la luce che arriva noi cooperiamo con la nostra capacità e quindi aumentiamo di potenza. Quanto è il contatore? 3kw? 6Kw? Potresti aumentare sempre di più.
Se ho un contatore da 3kw ed accendo contemporaneamente il forno, il phon, la lavatrice ecc... mi salta subito la corrente perchè non ce la fa. Però per avere tanta luce e per diventare perfettissimi non basta il contatore da 3kw - vita da buon cristiano - ma una vita da santo ha un contatore più potente e per la vita nella dv che contatore dovremmo avere? Se diamo al Signore carta bianca, sono pronto a tutto e fai qualunque cosa, - disposizione interiore, non è detto (in risposta a certe domande che arrivano al don di gente che non se la sente) che noi dovremmo realmente rinunciare a tutto, Gesù lo sa se volesse chiederti una cosa alla quale tu ci tieni tanto, tu saresti immediatamente pronto a dargliela o no. O faresti resistenza e noi lo sappiamo se è così o no.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
1 Marzo 1925 Come ogni atto in più di bene che facciamo è un filo di volontà umana che si lega alla corrente della Luce Eterna e rende più piena, più forte, più smagliante la luce nell’anima nostra
Tutto il tempo di Pasqua è stato costellato dal termine luce e questo testo ci mette in contatto con Cristo Luce (caposaldo del 4° Vangelo che intreccia in una sintesi unitaria quel tema della luce con quello della vita) e come qua ben Gesù spiega la luce ha un riferimento alla Verità e la vita è la felicità che deriva dalla presenza di Gesù.
Nella prima parte del brano Luisa si lamenta dell'assenza di Gesù e dice una cosa importante:
"..Oh come è vero che non sono le pene che rendono infelice la creatura, ma il bene voluto e non trovato!.." Luisa
"...Alla vista di Gesù mi son sentita risorgere da morte a vita; le sue parole: “La figlia mia, la figlia mia,” hanno cambiato in quell’atto la mia infelicità, perché stare con Gesù ed essere infelice è impossibile, tutt’al più si può stare con Gesù patendo nelle pene più atroci, ma infelice mai, anzi pare che l’infelicità, se c’è nell’anima, fugge alla presenza Gesù e dà luogo alla felicità che Gesù porta con Sé...." Luisa
Stare con Gesù ed essere infelici è impossibile. Molte volte Gesù prendeva Luisa e la inchiodava sulla croce (nei primi volumi) ma soffrire con Gesù non è soffrire alla maniera del mondo, soffrire con Gesù è essere felici soffrendo perchè Lui c'è. Questo primo punto di meditazione in cui dobbiamo interrogarci: cosa nella mia vita mi fa soffrire veramente? La mancanza di cosa? O la presenza di cosa o di male?
Per Luisa l'unica sua sofferenza è la non presenza o percezione di Gesù ("..Mi sentivo molto amareggiata per la perdita del mio dolce Gesù, oh! come rimpiango il mio passato! Quanto, la sua amabile presenza, rendeva felice la mia povera esistenza!...") non ci sono altre cose. Tutte le altre forme di male o di sofferenza che ci possono capitare sono un nulla o tollerabili a patto che Gesù sia presente. Luisa questo l'ha vissuto. Vale anche il contrario: non stare con Gesù ed essere felici è impossibile. 1) Quanto ci crediamo? 2)interroghiamoci seriamente nel nostro cuore e non possiamo raccontarci frottole, dobbiamo chiederci: è Gesù la mia felicità? E' Lui la mia unica aspirazione? Anelo a stare con Lui? Possiamo andare ad adorarlo nei Tabernacoli o possiamo stare con Lui nel segreto in camera nostra e stiamo con Gesù tanto quanto moltiplichiamo gli atti nella dv, ognuno dei quali è un'aumento di luce nella nostra anima. Prendere un suo un suo Ti Amo e ricambiarlo dal mattino alla sera è facile (dall'azzurro del cielo, dal sole, da qualche animale domestico, dall'acqua che ci accarezza quando ci laviamo o che beviamo ecc....); è un continuo. Ecco perchè Gesù ne parla come una vita nella dv e nell'atto di fusione si fa riferimento nello stare sempre insieme, vivere nella dv è questo: stare sempre insieme. E quando non c'è lo strazio straordinario di Luisa, in questo mondo tutto finisce e tutto sfugge e passa. Tendiamo verso la Patria, verso quel momento in cui usciti da questa piccola santa galera, sciolti da questo corpo staremo finalmente in beatitudine a patto che con la nostra vita terrena ci saremo dati da fare per raggiungere il più alto grado di gloria possibile. Che tanto di più ci farà godere di Gesù e della sua presenza beatificante e felicitante.
(Gesù appare a Luisa e...) "..Io ho notato che usciva da un fondo di luce e come Gesù stendeva le braccia, la luce si stendeva dietro di Lui, ma quella luce non era tutta piena, si vedeva il vuoto nella stessa luce, ma sebbene si vedesse il vuoto, non c’erano tenebre, come se si volesse altri fili di luce per rendere più pieno quel vuoto, più intensa, più forte, più smagliante quella stessa luce..." Luisa
E Gesù spiega:
Onde, riprendendo il suo dire mi ha detto: “Figlia mia, coraggio, non temere, non ci sono tenebre in te, perché il peccato è tenebra, il bene è luce..." Gesù
Il peccato è tenebra e il bene è luce e questo dobbiamo mettercelo bene in testa. Dio è Luce e in Lui non ci sono Tenebre (Vangelo di san Giovanni e lettere), la tenebra e il principe delle tenebre è il peccato. E basta che ci rappresentiamo la bellezza della luce del sole e cosa significa essere avvolti dalle tenebre: se camminassimo in una via oscura di notte da soli senza i nostri dispositivi moderni e senza torce. Avvolti dalle tenebre dove è facile inciampare e dove si è esposti a qualsiasi pericolo e ogni peccato produce questo, anche minimo. Il don riceve tantissimi messaggi e a volte ci sono delle domande che se uno ci riflettesse ci arriverebbe da solo: io voglio vivere nella dv ma qualche bugia e parolaccia la dico, ci sono problemi? Non sarebbero domandi da porsi. Per chi vive nella dv, non possiamo diventare ipso facto impeccabili e perfettissimi ma come insegnava sant'Agostino e come insegna la Chiesa, una persona che vive in grazia di Dio e che costudisce questa vita, se vuole può non peccare volontariamente perchè c'è la grazia. Il peccato in senso stretto è quello volontario, quando io faccio una cosa sapendo di andare contro la Legge di Dio. Non c'è nessuna possibilità di compatibilità tra il peccato volontario e la vita nella dv. Non c'è. Se siamo in una sitazione di compromesso, non solo nell'atto ma anche nelle scelte, per esempio io posso dire un'espressione volgare perchè sono vinto al momento da un'attacco di stizza, di ira (che è per definizione il peccato passionale per antonomasia) l'ira si accende e ci trascina a fare ciò che non vorremmo. Però è diversa la situazione, impariamo ad esaminarci, è diversa la situazione di chi ha deciso nel cuore - e questo Gesù lo sa - che io queste volgarità le voglio bandire: non piacciono a Gesù, producono tenebre e morte e quindi io le parolacce non le dico. E' diverso se dentro a questa realtà, a causa della mia debolezza perchè mi ha preso un momento di ira che mi ha preso alla sprovvista, io cado ed è molto diverso se io questa decisione non l'ho fatta e quindi cado molto più facilmente. Molto diverso.
Così è molto diverso tra cui ha scelto di vivere la purezza (anche nello stato matrimoniale) se la mia scelta è definita (mi trovo in una circostanza con i miei 5 minuti di ordinaria follia e cado e mi rialzo subito) ed è diverso se non avessi preso una risoluzione perchè in quel caso le cadute saranno più frequenti e fatte a cuor leggero. Su queste cose noi dobbiamo entrarci, il don spera e si auspica perchè se questo si realizzasse il suo ministero sacerdotale sarebbe utile - aiutare le persone a capire cosa stanno combinando ed ad entrare dentro di sè. Perchè lo sappiamo cosa stiamo combinando e se entriamo dentro noi stessi. Non c'è compatibilità tra le tenebre e la luce, tra il peccato e le opere buone. Sicuramente se una persona sta ancora impigliata in qualche peccato volontario, la divina volontà è ancora qualcosa che sta lontana da quella persona, senza nessun dubbio. Anche se hai fatto 10.000 atti, tu puoi montare 10.000 lampadine ma il peccato volontario fa saltare il contatore generale. Appena fai un peccato c'è un black-out e si interrompe questo circolo di luce; circolo di luce che si produce con gli atti nella dv a patto che si sia connessi e collegati con Gesù.
"..Quindi, quello che hai fatto è la luce che vedi, quello che ti resta da fare è il vuoto che vedi nella stessa luce; ed Io starò sempre in mezzo a questa luce, non solo per godermela, ma per legare i fili della volontà umana con la corrente della luce eterna, perché il principio, il fondo, la corrente della luce sono Io. Ma sai tu che cosa è la vera luce? La vera luce è la verità; la verità conosciuta, abbracciata, amata e messa in pratica dall’anima, è la vera luce, che si trasforma nella stessa luce e le fa mettere dentro e fuori nuovi e continui parti di luce. E questa verità forma la vera Vita di Dio nell’anima, perché Dio è verità e l’anima sta legata alla verità, anzi la possiede. Dio è luce e lei è legata alla luce e si alimenta di luce e di verità, però mentre Io alimento l’anima di verità e di luce, essa deve tenere aperta la corrente della sua volontà per ricevere la corrente della comunicazione divina, altrimenti può succedere come alla corrente elettrica, se manca la luce non basta la corrente elettrica, ma ci vogliono i preparativi per riceverla, ma nonostante ciò non a tutti arriva la stessa luce, ma a seconda le lampadine che si hanno: chi ne ha una, riceve una luce; chi ne ha dieci, riceve la luce per dieci. Se le lampadine contengono più fili elettrici, le lampade si vedono più piene di luce; se meno fili, anche se c’è il vuoto nel vetro, la luce è piccola e anche se da dove viene la corrente può dare più luce, non la riceve perché manca nelle lampadine la forza dell’elettricità per riceverla, perciò ci vuole la corrente celeste che vuol dare e la corrente umana per riceverla e a seconda che opererai, aggiungerai altri fili per rendere più completa la luce che voglio racchiudere in te.” Gesù
Una volta che uno sta in grazia ha l'impianto elettrico montato, poi io posso comprarmi le lampade da comodino e dipende da quanto mi piace la luce, ci sono tante anime a cui piace la luce del Sole e quella artificiale (cosa buona di per sè). Abbiamo il contatore attacco e Gesù dice: guarda quante lampadine monti e quanti fili metti.
".. ma a seconda le lampadine che si hanno: chi ne ha una, riceve una luce; chi ne ha dieci, riceve la luce per dieci. Se le lampadine contengono più fili elettrici, le lampade si vedono più piene di luce; se meno fili, anche se c’è il vuoto nel vetro,.." Gesù
La mia conoscenza di ciò che è vero, - per esempio la mia capacità di discernimento, per vivere nella dv io devo capire cosa Dio vuole da me in questa situazione e in frangente, è un problema di essere illuminati - gli atti che noi facciamo è un sole che si accende, significa che il grado di luce in cui mi trovo aumenta quindi discernere la volontà di Dio sarà un pò meno difficile. Focalizzare alcuni concetti per la vita cristiana e per la salvezza sarà più facile, quali sono le opere più perfette che Dio si aspetta che io compia? Sulle innumerevoli imperfezioni che ci portiamo indietro, - per i peccati, negligenze ed offese mie (si legge su una preghiera nel rito antico) - le negligente sono le imperfezioni, quando uno non fa una cosa non ritenendola importante o la fa per farla a cuor leggero ma le cose così non si fanno davanti a Dio e vale per una quantità sterminata di nostri atti, quando Gesù dice che la vita nella dv è la Santità delle Santità il portento dei portenti. Se uno è Santo quando raggiunge la perfezione cioè l'eroismo nelle virtù e una persona che vive nella dv come dovrà essere se la dv è la santità delle santità? La vita nella dv è la vita di Gesù e di Maria fatta nostra e vissuta da parte nostra.
Quindi (in fondo al testo) la luce che riceviamo non dipende solo dagli atti che moltiplichiamo, ma fa riferimento ai preparativi. Per avere la luce ci sono i preparativi per riceverla, quelle cose che la Chiesa chiama le disposizioni, quanto più ci disponiamo con la buona volontà e lavorando continuamente più la luce aumenta e meno cooperiamo con l'azione della grazia meno luce riceviamo. Più moltiplichiamo gli atti nella dv e più la luce aumenta ma è anche vero che aumenta quando più con la luce che arriva noi cooperiamo con la nostra capacità e quindi aumentiamo di potenza. Quanto è il contatore? 3kw? 6Kw? Potresti aumentare sempre di più.
Se ho un contatore da 3kw ed accendo contemporaneamente il forno, il phon, la lavatrice ecc... mi salta subito la corrente perchè non ce la fa. Però per avere tanta luce e per diventare perfettissimi non basta il contatore da 3kw - vita da buon cristiano - ma una vita da santo ha un contatore più potente e per la vita nella dv che contatore dovremmo avere? Se diamo al Signore carta bianca, sono pronto a tutto e fai qualunque cosa, - disposizione interiore, non è detto (in risposta a certe domande che arrivano al don di gente che non se la sente) che noi dovremmo realmente rinunciare a tutto, Gesù lo sa se volesse chiederti una cosa alla quale tu ci tieni tanto, tu saresti immediatamente pronto a dargliela o no. O faresti resistenza e noi lo sappiamo se è così o no.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 16 gennaio 2021
Vie di comunicazione con la Divina Volontà
Luisa prega il Signore che sempre e in tutto faccia solo la sua Divina Volontà. Gesù si rallegra assai e le spiega che questa era la sua unica preghiera sulla terra. Le parla delle "vie di comunicazione" che l'Altissimo creò nell'uomo e per l'uomo perché entrasse in contatto continuo con la Divina Volontà (cosa che, purtroppo, non fece e non fa quasi mai). Il segno che si usano bene queste vie di comunicazione è un ardente desiderio del Cielo fin da ora che siamo ancora sulla terra. Libro di cielo volume 17, 22 Febbraio 1925, 23 Maggio 2020
22 Febbraio 1925 Come Iddio nel creare l’uomo fece tante vie per facilitargli l’entrata nella sua Volontà e quindi nella Patria Celeste
Meditare questo brano in modo approfondito richiederebbe una lunghissima meditazione e ci si potrebbe fare un ritiro di un giorno o più - aldilà del discorso fatto da Gesù comprensibili, in alcuni dettagli apre potenzialmente delle vie di riflessione che porterebbero molto lontano.
Stavo pensando al Santo Voler Divino e pregavo il mio amabile Gesù, che per sua bontà mi desse la grazia che in tutto compissi la sua Santissima Volontà e dicevo: “Tu che ami e vuoi che questa si faccia, aiutami, assistimi ed imbocca in ogni istante questo tuo Volere in me, affinché nessun’altra cosa possa avere vita in me.” preghiera di Luisa
Quando la nostra preghiera diventerà come questa (e non fatta solo con le labbra ma con il cuore) avendo un'espressione di ciò che vogliamo e quando qualche cosa si frappone allo spirito di questa preghiera facciamo attenzione a sbattarla via dalla nostra anima.
“Figlia mia, come mi ferisce il cuore la preghiera di chi cerca solo il mio Volere! Sento l’eco della mia preghiera che feci stando Io sulla terra; tutte le mie preghiere si riducevano ad un punto solo, che la Volontà del Padre mio, tanto su di Me quanto su tutte le creature si compisse...." Gesù
Però poi molte persone chiedono al don: ma se tizio mi chiede di pregare se Caio ha una malattia (esempio), perchè X deve trovare lavoro, e Y deve trovare moglie ecc... la posso fare questa preghiera? Cosa rispondere di fronte a queste cose?
Già porsi queste domande significa non aver capito bene ciò che Gesù dice, perchè sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in terra è il cuore del Padre Nostro e della preghiera cristiana, non è importante che X guarisca dalla malattia, è importante che si faccia la divina volontà e se passa attraverso quella malattia Fiat! In quel caso la preghiera corretta (ma noi non la possiamo sapere queste cose - cioè che la dv passa attraverso la malattia ndr) è dammi la grazia di vivere santamente questa malattia e di offrirla santamente e non conoscendo i divini misteri non possiamo chiedere la gaurigione. Se il fatto che Y resti senza lavoro magari gli fa bene per delle cose interiori (che ne sappiamo?) pregare in continuazione perchè trovi lavoro è umana volontà, di per sè è buona - la Chiesa dice che noi possiamo chiedere cose buone al Signore, però la cosa migliore è che si faccia la Sua Volontà, non avere intenzioni di preghiera. Questa è la perfezione. Ho un desiderio che però può diventare martellante e formare la mia volontà (voglio questa cosa a tutti i costi), è una cosa buona, lecita e anche santa (magari) ma questa è l'umana volontà che (come già visto nelle meditazioni precedenti) magari ti spinge a desiderare una cosa che per te adesso o sempre Dio non la vuole da te, tu non la devi cercare e se la cerchi stai facendo l'umana volontà...
"..Sicché ogni atto di volontà umana è una sbarra che mette alla mia, è un cancello che forma per impedire l’unione dei nostri voleri e la comunicazione dei beni tra il Cielo e la terra viene interrotta..." Gesù
Ecco perchè voglia il Signore farci comprendere queste cose, quando uno ha compreso queste cose non fa più le domande.
".. tanto su di Me quanto su tutte le creature si compisse. Fu il più grande onore per Me e per il Celeste Padre, che in tutto feci la sua Santissima Volontà..." Gesù
Dopo 33 anni di vita ininterrotta fusione con il Padre, Gesù riaprì tutte le vie di comunicazione. Oggi abbiamo delle grandi vie di comunicazioni, autostrade a 6 corsie e tutte le cose ultramoderne come anche la rete. Questo linguaggio oggi è facilmente comprensibile, ma come comunichiamo con il Creatore e viceversa?
"..Tu devi sapere che la Divinità nel creare l’uomo, formò tante vie di comunicazione tra il Creatore e la creatura: via erano le tre potenze dell’anima: l’intelligenza, via per comprendere la mia Volontà; la memoria, via per ricordarsene continuamente; la volontà, in mezzo a queste due vie, formava la terza via per involarsi nella Volontà del suo Creatore. L’intelligenza e la memoria erano il sostegno, la difesa, la forza della via della volontà, perché non potesse traballare né a destra né a sinistra; via l’occhio, perché potesse guardare le bellezze, le ricchezze che ci sono nella mia Volontà; via l’udito, perché potesse sentire le chiamate, le armonie che ci sono in Essa; via la parola, in cui potesse ricevere il continuo sbocco della mia parola Fiat ed i beni che il mio Fiat contiene; via le mani, elevando le quali nelle sue opere nella mia Volontà, giungerebbe a unificare le sue opere alle opere del suo Creatore; via i piedi, per seguire i passi del mio Volere; via il cuore, i desideri, gli affetti, per riempirsi dell’amore della mia Volontà e riposarsi in Essa; vedi dunque quante vie ci sono nella creatura per venire nella mia Volontà, purché lo voglia. Tutte le vie erano aperte tra Dio e l’uomo e, in virtù della nostra Volontà, i nostri beni erano suoi; del resto era nostro figlio, immagine nostra, opera uscita dalle nostre mani e dall’alito bruciante del nostro seno..." Gesù
Tramite le vie di comunicazioni spirituali tipo l'intelligenza. Tu comunichi con l'Altissimo quando cerchi di comprendere la divina volontà e non l'umana, tutte le volte in cui cerchi o ti interroghi (cosa mi sta chiedendo adesso il Signore? Cosa desidera che io faccia?), l'intelligenza ci è stata data per questo. Quando una persona vuole veramente comprendere la dv e non quel processo dove la persona spera che la dv non sia altro che la ratifica della propria umana volontà quindi cerca tutte le giustificazioni anche sante per essere giustificato nella propria. La Memoria, a chi pensiamo noi dalla mattina alla sera? (al tuo Nome e al Tuo ricordo si volge tutto il mio desiderio..dice un salmo); Dio lo sa quanto pensi a Lui e lo sa quanto te nel cuore sei attaccato alla vita terrena - ma se io muoio lascio i miei figli da soli? (esempio)- intendiamoci bene: è divina volontà che un genitori si prenda cura dei propri figli, li educhi santamente, religiosamente i propri figli e dopo di chè li faccia studiare ecc.... ma se un genitore, il Signore lo chiamasse, la fede ci dice che sì sarebbe una sofferenza grande ma se questo Dio volesse da questa sofferenza verranno fuori tanti benefici altrimenti il Signore non lo permetterebbe. Santa Rita da Cascia amava di più Gesù o figli? Aveva più a cuore l'anima dei figli o l'affetto dei figli (che per carità a volte è carente anche questo); santa Rita piuttosto che vedere che i figli si vendicassero ha chiesto al Signore che se li prendesse e Dio se li è presi. Non conosceva gli scritti di Luisa e altre meditazioni. Cosa ci ricordiamo? I ricordi accendono i nostri desideri, cosa ti piacerebbe tanto avere? (sinceramente).
La nostra volontà è alimentata dalla nostra intelligenza e memoria e contornato da aspirazioni e desideri e così si determina e si unisce alla volontà di Dio o esce?
Cosa ne facciamo degli occhi? Gli occhi sono fatti per guardare santamente il creato e le creature, le piante si vedono, le persone si vedono ecc.. ma con che occhio le guardo? Udito esterno ed interno, quante ispirazioni ci manda Dio la maggior parte ignorante e la minoranza di quelle che vengono percepite e la maggioranza di esse viene disattesa. Chi ascolta una catechesi non deve pensare alla persona che la sta facendo, perchè Dio usa tutti gli strumenti (anche quelli più inadeguati) e misteriosamente attraverso quel mezzo opera Dio che attraverso quella voce esteriore vuol parlare al tuo cuore. Cosa sentono le mie orecchie? Chi tura le proprie orecchie per non ascoltare tutto il male di cui siamo circondati? E' necessario ascoltare tutto l'immondezzaio che ci circonda dal mattino alla sera? C'è gente che si angoscia ascoltando tutto il peggio che c'è in giro, è una cosa giusta?
L'uso che ne facciamo della parola.....molte parole sono sbocacciate, il parlare contemporaneo è maleducato, irrispettoso ecc... il don riceve un sacco di mail con scritte volgari, gente che da del tu ad un sacerdote mai visto (ma tu che fai in questa situazione?) senza mai aver visto o conosciuto il don, il don capisce che non si rende conto di ciò che viene scritto. Le mani, piedi, ecc... qui se uno volesse meditare bene facciamo notte.
Cosa ci facciamo con queste vie? Con chi comunichiamo con queste vie? Con la dv, con l'umana volontà o con il diavolo (che è la stessa cosa con la seconda)? Le scelte che facciamo sono le nostre.
"..Ma la volontà umana, ingrata, non volle godere dei diritti che Noi gli demmo sui nostri beni e, non volendo fare la nostra Volontà, fece la sua e facendo la sua, mise le sbarre, i cancelli a queste vie e si restrinse nel misero cerchio della sua volontà, si allontanò dalla nostra ed andò errante nell’esilio delle sue passioni, delle sue debolezze, sotto un cielo tenebroso, carico di tempeste e di tuoni; povero figlio in mezzo a tanti mali voluti da lui stesso!..." Gesù
La gente che si lamenta che sta male, una persona adulta non può stare sempre a dire che sta male e cercando continuamente consolazioni, conforti e palliativi, si farà una grandissima domanda: ma perchè sto male? E se la farà bene, nel 95% dei casi (e il don si tiene basso) dirà che questi mali che vive li ha voluti lei/lui stesso. E allora accadrà la conversione, perchè queste vie usate male saranno usate meglio.
Qual'è il segno che noi siamo sintonizzati bene?
"..Un segno che l’anima sta in queste vie e ama la sua Patria Celeste, è quando, mettendosi in via nella nostra Volontà, fa le sue visitine..." Gesù
Noi facciamo qualche visitina al Paradiso? Nella nostra preghiera profonda - e il Signore questo lo vede - esprimiamo i nostri aneliti o desiderio del cielo e se fosse per noi partiremmo subito o abbiamo paura di morire e di soffrire? Come faccio a sapere se sto nella dv? Tanto quanto pensi al Paradiso e quanto frequentemente nel Paradiso ci vai (con la preghiera); quando si impara a pregare nella dv molto bene, io posso fare un giro nella dv in Paradiso.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
22 Febbraio 1925 Come Iddio nel creare l’uomo fece tante vie per facilitargli l’entrata nella sua Volontà e quindi nella Patria Celeste
Meditare questo brano in modo approfondito richiederebbe una lunghissima meditazione e ci si potrebbe fare un ritiro di un giorno o più - aldilà del discorso fatto da Gesù comprensibili, in alcuni dettagli apre potenzialmente delle vie di riflessione che porterebbero molto lontano.
Stavo pensando al Santo Voler Divino e pregavo il mio amabile Gesù, che per sua bontà mi desse la grazia che in tutto compissi la sua Santissima Volontà e dicevo: “Tu che ami e vuoi che questa si faccia, aiutami, assistimi ed imbocca in ogni istante questo tuo Volere in me, affinché nessun’altra cosa possa avere vita in me.” preghiera di Luisa
Quando la nostra preghiera diventerà come questa (e non fatta solo con le labbra ma con il cuore) avendo un'espressione di ciò che vogliamo e quando qualche cosa si frappone allo spirito di questa preghiera facciamo attenzione a sbattarla via dalla nostra anima.
“Figlia mia, come mi ferisce il cuore la preghiera di chi cerca solo il mio Volere! Sento l’eco della mia preghiera che feci stando Io sulla terra; tutte le mie preghiere si riducevano ad un punto solo, che la Volontà del Padre mio, tanto su di Me quanto su tutte le creature si compisse...." Gesù
Però poi molte persone chiedono al don: ma se tizio mi chiede di pregare se Caio ha una malattia (esempio), perchè X deve trovare lavoro, e Y deve trovare moglie ecc... la posso fare questa preghiera? Cosa rispondere di fronte a queste cose?
Già porsi queste domande significa non aver capito bene ciò che Gesù dice, perchè sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in terra è il cuore del Padre Nostro e della preghiera cristiana, non è importante che X guarisca dalla malattia, è importante che si faccia la divina volontà e se passa attraverso quella malattia Fiat! In quel caso la preghiera corretta (ma noi non la possiamo sapere queste cose - cioè che la dv passa attraverso la malattia ndr) è dammi la grazia di vivere santamente questa malattia e di offrirla santamente e non conoscendo i divini misteri non possiamo chiedere la gaurigione. Se il fatto che Y resti senza lavoro magari gli fa bene per delle cose interiori (che ne sappiamo?) pregare in continuazione perchè trovi lavoro è umana volontà, di per sè è buona - la Chiesa dice che noi possiamo chiedere cose buone al Signore, però la cosa migliore è che si faccia la Sua Volontà, non avere intenzioni di preghiera. Questa è la perfezione. Ho un desiderio che però può diventare martellante e formare la mia volontà (voglio questa cosa a tutti i costi), è una cosa buona, lecita e anche santa (magari) ma questa è l'umana volontà che (come già visto nelle meditazioni precedenti) magari ti spinge a desiderare una cosa che per te adesso o sempre Dio non la vuole da te, tu non la devi cercare e se la cerchi stai facendo l'umana volontà...
"..Sicché ogni atto di volontà umana è una sbarra che mette alla mia, è un cancello che forma per impedire l’unione dei nostri voleri e la comunicazione dei beni tra il Cielo e la terra viene interrotta..." Gesù
Ecco perchè voglia il Signore farci comprendere queste cose, quando uno ha compreso queste cose non fa più le domande.
".. tanto su di Me quanto su tutte le creature si compisse. Fu il più grande onore per Me e per il Celeste Padre, che in tutto feci la sua Santissima Volontà..." Gesù
Dopo 33 anni di vita ininterrotta fusione con il Padre, Gesù riaprì tutte le vie di comunicazione. Oggi abbiamo delle grandi vie di comunicazioni, autostrade a 6 corsie e tutte le cose ultramoderne come anche la rete. Questo linguaggio oggi è facilmente comprensibile, ma come comunichiamo con il Creatore e viceversa?
"..Tu devi sapere che la Divinità nel creare l’uomo, formò tante vie di comunicazione tra il Creatore e la creatura: via erano le tre potenze dell’anima: l’intelligenza, via per comprendere la mia Volontà; la memoria, via per ricordarsene continuamente; la volontà, in mezzo a queste due vie, formava la terza via per involarsi nella Volontà del suo Creatore. L’intelligenza e la memoria erano il sostegno, la difesa, la forza della via della volontà, perché non potesse traballare né a destra né a sinistra; via l’occhio, perché potesse guardare le bellezze, le ricchezze che ci sono nella mia Volontà; via l’udito, perché potesse sentire le chiamate, le armonie che ci sono in Essa; via la parola, in cui potesse ricevere il continuo sbocco della mia parola Fiat ed i beni che il mio Fiat contiene; via le mani, elevando le quali nelle sue opere nella mia Volontà, giungerebbe a unificare le sue opere alle opere del suo Creatore; via i piedi, per seguire i passi del mio Volere; via il cuore, i desideri, gli affetti, per riempirsi dell’amore della mia Volontà e riposarsi in Essa; vedi dunque quante vie ci sono nella creatura per venire nella mia Volontà, purché lo voglia. Tutte le vie erano aperte tra Dio e l’uomo e, in virtù della nostra Volontà, i nostri beni erano suoi; del resto era nostro figlio, immagine nostra, opera uscita dalle nostre mani e dall’alito bruciante del nostro seno..." Gesù
Tramite le vie di comunicazioni spirituali tipo l'intelligenza. Tu comunichi con l'Altissimo quando cerchi di comprendere la divina volontà e non l'umana, tutte le volte in cui cerchi o ti interroghi (cosa mi sta chiedendo adesso il Signore? Cosa desidera che io faccia?), l'intelligenza ci è stata data per questo. Quando una persona vuole veramente comprendere la dv e non quel processo dove la persona spera che la dv non sia altro che la ratifica della propria umana volontà quindi cerca tutte le giustificazioni anche sante per essere giustificato nella propria. La Memoria, a chi pensiamo noi dalla mattina alla sera? (al tuo Nome e al Tuo ricordo si volge tutto il mio desiderio..dice un salmo); Dio lo sa quanto pensi a Lui e lo sa quanto te nel cuore sei attaccato alla vita terrena - ma se io muoio lascio i miei figli da soli? (esempio)- intendiamoci bene: è divina volontà che un genitori si prenda cura dei propri figli, li educhi santamente, religiosamente i propri figli e dopo di chè li faccia studiare ecc.... ma se un genitore, il Signore lo chiamasse, la fede ci dice che sì sarebbe una sofferenza grande ma se questo Dio volesse da questa sofferenza verranno fuori tanti benefici altrimenti il Signore non lo permetterebbe. Santa Rita da Cascia amava di più Gesù o figli? Aveva più a cuore l'anima dei figli o l'affetto dei figli (che per carità a volte è carente anche questo); santa Rita piuttosto che vedere che i figli si vendicassero ha chiesto al Signore che se li prendesse e Dio se li è presi. Non conosceva gli scritti di Luisa e altre meditazioni. Cosa ci ricordiamo? I ricordi accendono i nostri desideri, cosa ti piacerebbe tanto avere? (sinceramente).
La nostra volontà è alimentata dalla nostra intelligenza e memoria e contornato da aspirazioni e desideri e così si determina e si unisce alla volontà di Dio o esce?
Cosa ne facciamo degli occhi? Gli occhi sono fatti per guardare santamente il creato e le creature, le piante si vedono, le persone si vedono ecc.. ma con che occhio le guardo? Udito esterno ed interno, quante ispirazioni ci manda Dio la maggior parte ignorante e la minoranza di quelle che vengono percepite e la maggioranza di esse viene disattesa. Chi ascolta una catechesi non deve pensare alla persona che la sta facendo, perchè Dio usa tutti gli strumenti (anche quelli più inadeguati) e misteriosamente attraverso quel mezzo opera Dio che attraverso quella voce esteriore vuol parlare al tuo cuore. Cosa sentono le mie orecchie? Chi tura le proprie orecchie per non ascoltare tutto il male di cui siamo circondati? E' necessario ascoltare tutto l'immondezzaio che ci circonda dal mattino alla sera? C'è gente che si angoscia ascoltando tutto il peggio che c'è in giro, è una cosa giusta?
L'uso che ne facciamo della parola.....molte parole sono sbocacciate, il parlare contemporaneo è maleducato, irrispettoso ecc... il don riceve un sacco di mail con scritte volgari, gente che da del tu ad un sacerdote mai visto (ma tu che fai in questa situazione?) senza mai aver visto o conosciuto il don, il don capisce che non si rende conto di ciò che viene scritto. Le mani, piedi, ecc... qui se uno volesse meditare bene facciamo notte.
Cosa ci facciamo con queste vie? Con chi comunichiamo con queste vie? Con la dv, con l'umana volontà o con il diavolo (che è la stessa cosa con la seconda)? Le scelte che facciamo sono le nostre.
"..Ma la volontà umana, ingrata, non volle godere dei diritti che Noi gli demmo sui nostri beni e, non volendo fare la nostra Volontà, fece la sua e facendo la sua, mise le sbarre, i cancelli a queste vie e si restrinse nel misero cerchio della sua volontà, si allontanò dalla nostra ed andò errante nell’esilio delle sue passioni, delle sue debolezze, sotto un cielo tenebroso, carico di tempeste e di tuoni; povero figlio in mezzo a tanti mali voluti da lui stesso!..." Gesù
La gente che si lamenta che sta male, una persona adulta non può stare sempre a dire che sta male e cercando continuamente consolazioni, conforti e palliativi, si farà una grandissima domanda: ma perchè sto male? E se la farà bene, nel 95% dei casi (e il don si tiene basso) dirà che questi mali che vive li ha voluti lei/lui stesso. E allora accadrà la conversione, perchè queste vie usate male saranno usate meglio.
Qual'è il segno che noi siamo sintonizzati bene?
"..Un segno che l’anima sta in queste vie e ama la sua Patria Celeste, è quando, mettendosi in via nella nostra Volontà, fa le sue visitine..." Gesù
Noi facciamo qualche visitina al Paradiso? Nella nostra preghiera profonda - e il Signore questo lo vede - esprimiamo i nostri aneliti o desiderio del cielo e se fosse per noi partiremmo subito o abbiamo paura di morire e di soffrire? Come faccio a sapere se sto nella dv? Tanto quanto pensi al Paradiso e quanto frequentemente nel Paradiso ci vai (con la preghiera); quando si impara a pregare nella dv molto bene, io posso fare un giro nella dv in Paradiso.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI