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domenica 31 maggio 2020

Ordine del Fiat e disordine dell'umana volontà

Il vuoto disordinato esistente prima della creazione e come Dio lo riordinò mirabilmente col suo fiat. Il vuoto disordinato dell'anima che non vive nella Divina Volontà e come esso può essere riordinato dal Divin Volere purché l'anima lo voglia e cominci a mettere ordine nella sua vita. Libro di Cielo, Volume 15, 2 Gennaio 1923,Venerdì 3 Gennaio 2020

19 Luglio 1923
Prodigi del Fiat Divino nel gran vuoto dell’anima - (Il brano sui libri in rete si trova nel 16° volume - un doppio)

"..“Figlia mia, vieni insieme con Me e guarda il gran vuoto che esiste tra il Cielo e la terra. Questo gran vuoto, prima che il mio Fiat si pronunziasse era orribile a vedersi, tutto era disordine, non si vedeva né divisione di terra né di acqua, né di monti, era un ammasso che metteva spavento; appena il mio Fiat si pronunziò, tutte le cose rotolarono, scuotendosi fra loro ed ognuna prese il suo posto, restarono tutte ordinate con l’impronta del mio Fiat Eterno e non possono spostarsi se il mio Fiat non vuole. La terra non fece più spavento, anzi, nel vedere la vastità dei mari, le sue acque non più fangose ma cristalline, il suo dolce mormorio, come se le acque fossero voci che zitte zitte parlano tra loro, le sue onde fragorose che a volte si alzano tanto che compaiono monti d’acqua e poi cadono nello stesso mare, quanta bellezza non contiene, quanto ordine e quanta attenzione non riscuote dalle creature? E poi, la terra tutta verdeggiante e fiorita, quanta varietà di bellezza non contiene? Eppure è nulla ancora, il vuoto non era riempito del tutto e come il mio Fiat aleggiò sulla terra, divisi le cose ed ordinai la terra, così, aleggiando su in alto, distesi i cieli, li ornai di stelle e per riempire il vuoto dell’oscurità creai il sole, che fugando le tenebre, riempì di luce questo gran vuoto e mise in risalto tutta la bellezza di tutto il creato. Onde, chi fu la causa di tanto bene? Il mio Fiat onnipotente, ma questo Fiat volle il vuoto per creare questa macchina dell’universo..." Gesù

Una meditazione che ci fa spaziare nel Fiat Creante che contrasta tante teorie della pseudo-scienza anche a riguardo della Creazione. Noi dobbiamo fare una scelta libera e volontaria e di campo. Si vuole credere facendo atti di fede alla pseudoscienza (se non capisco male al fatto che l'universo e la terra sia un prodotto del caso ndr) o fare un'atto di fede che si fonda sull'Onnipotenza e l'operatività Creativa di Dio. Il cosiddetto evoluzionismo non è scienza e questo non lo dice don Leonardo ma lo dice Antonino Zichichi. E' una ricostruzione ipotetica (l'evoluzionismo) anche se viene sbandierato come dogma di fede anche perchè ci sono alcune cose che non si spiega). O si crede a questo o alla Creazione. Chiusa parentesi.

Qui Gesù ci dice cosa c'era prima della Creazione, nei primissimi passaggi della Genesi. La Terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso. Gesù spiega: acque sporche e frammischiate ad altri elementi e le tenebre ricoprivano l'abisso. Dio pronuncia il Fiat e cosa succede? L'opera Creativa è un'ordinazione di questo caos primordiale di cui parla la scienza vera. E una volta fatto che l'Onnipotenza divina pronuncia il Fiat, cosa fa? Parola Chiave: mette ordine in tutto il creato e lo forma e plasma in modo che nulla possa smuoversi dallo statuto stabilito senza che Dio lo voglia. La conseguenza dell'ordine è la bellezza. Acque cristalline, terra verdeggiante, sole che fuga le tenebre, ecc.... 

"..ma questo Fiat volle il vuoto per creare questa macchina dell’universo.." Gesù

"...Ora figlia mia, vedi questo gran vuoto in cui creai tante cose? Eppure il vuoto dell’anima è ancora più grande, quello doveva servire per abitazione dell’uomo, il vuoto dell’anima doveva servire per abitazione d’un Dio. Non dovevo pronunziare per sei giorni il mio Fiat come nel creare l’universo, ma per quanti giorni contiene la vita dell’uomo e tante volte, per quante volte mettendo da parte il suo volere fa operare il mio, quindi, dovendo il mio Fiat fare più cose che non fece nella Creazione, ci voleva più spazio, ma sai tu chi mi dà campo libero a riempire questo gran vuoto dell’anima? Chi vive nel mio Volere..." Gesù

Attraverso il Battesimo (lo insegna la Chiesa) la persona acquisisce la grazia santificante e diventa abitazione della Santissima Trinità, non è uno scherzo, si parla in teologia di inabitazione Trinitaria - Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che un'anima in grazia è davvero un piccolo cielo. Perchè nel Cielo Empireo si trova il luogo dove abita la Santissima Trinità propriamente, però se la SS.Trnità per la grazia si trova nell'anima, l'anima è un piccolo cielo. Solo che mentre per quanto riguarda la Creazione è stato necessario solo il Volere Divino perchè la Creazione ubbidisse e si mettesse a posto, per l'anima non funziona così; perchè l'anima è stata creata libera.

Attenzione a questo passaggio delicato: questo vuoto è formato da chi vive nel divin volere. Che significa questa frase? Fare molta attenzione: noi siamo ontologicamente il nulla o il vuoto perchè il nostro essere (e lo sappiamo dalla Rivelazione) da Dio è stato creato e da Dio è mantenuto nell'essere e dal Signore riceviamo tutti i doni di natura e di grazia che devono essere custoditi ed apprezzati. Ora però cosa fa l'essere umano? riempe questo vuoto lo riempe (che è stato creato per essere riempito da Dio e dalla Divina Volontà) da una montagna di mille cose (beni materiali, beni morali, beni spirituali, lacci, vincoli, legami ed affetti che creano lacci, orrore, spavento, tenebre e disordini dentro di noi). E allora scegliere di vivere nel divin volere (perchè è una scelta che ha delle necessarie conseguenze) restituisce questo vuoto nell'anima a Dio e che cosa significa? Ogni pensiero, parole ed azioni è accompagnato dalla potenza del Fiat.. tutti i pensieri dalla potenza del fiat. Esempio: supponiamo che uno faccia un pensiero cattivo, - tipo pensiero di giudizio o mormorazione del prossimo - può essere quel pensiero essere accompagnato dalla potenza del fiat? No. O un pensiero di superbia, di invidia o impuro evidentemente no. Può una parola sgarbata (c'è una meditazione di parlare di cose solo necessarie), in una parolaccia, volgarità,imprecazione, in una parola di stizza, critica o insulto ecc...può essere accompagnato dalla potenza del fiat? No. Se io percuoto il prossimo non posso metterci la potenza del fiat, o se guido come un pazzo non posso metterci la potenza del fiat. Esempi per far capire. Noi dobbiamo ricordare che in questo mondo non avvengono magie - io non posso fare l'atto di consacrazione alla divina volontà ed essere sicuro che la potenza del fiat abbraccia tutti quanti i miei atti, pensieri ed azioni. Non funziona così. Noi sogniamo tutti la soluzione facile, un piccolo atto di volontà (una bella preghiera o una consacrazione e poi è finito tutto). Però quando un'anima ha cominciato ella stessa a fare tanti vuoti - una cosa difficile: il vuoto dei soldi, ciò a cui l'uomo si attacca e che alimenta una montagna di brutte cose (per esempio spese inutili, ecc...) dov'è quel gran vuoto che dice Gesù in cui scorre il suo Fiat per riempirlo di grazie? Chi fa la Divina Volontà e vive in essa, non è un processo inconscio ed automatico ma un processo voluto, conscio e volontario e che chiede ininterrottamente l'azione e la cooperazione per quanto è possibile della creatura. Perchè il fiat sia operante nella volontà della creatura - anche se nessuno può pensarlo di sè stesso e nè averne la certezza / siamo sempre cauti, nessuno si metta a fare discorsi stravaganti (non ci si può dire da soli: ah, ma io vivo nella dv). A vivere nella divina volontà è la nostra meta ma che uno realmente lo viva nessuno può saperlo con certezza neanche Luisa lo sapeva con certezza perchè molte volte esternava i suoi stupori o dubbi a Gesù perchè - Santa Madre Chiesa ci ricorda che nessuno può essere sicuro di stare in grazia di Dio, non dobbiamo farci venire l'angoscia ma le cose che accadono dentro di noi, un perfetto discernimento non possiamo farlo pechè non siamo in grado di farlo. Io posso sperare di essere in grazia di Dio se faccio un'esame di coscienza sulle cose oggettive che faccio e su quanto so sulla Volontà di Dio e non sulle mie fantasie soggettive. Io posso dire: Signore, mi sembra che troppo lontano da Te non ci sia se ci dovessi stare mandami la Luce. 

Noi non possiamo avere la certezza assoluta di vivere nella divina volontà, abbiamo tantissime spie e degli indizi che ci possono far pensare di essere sulla strada buona o che ci sia da lavorare. In ogni caso l'anima è stata fatta per questo: per essere ricolmata di questo fiat che dà all'anima una bellezza estremamente superiore a tutte le cose create. Però c'è un problema: nella stragrande maggioranza delle anime (come dice Gesù) c'è da piangere: 

"...Eppure c’è da piangere, quante anime con questi grandi vuoti in seno, sono peggiori del gran vuoto dell’universo prima che il mio Fiat fosse pronunciato? Non aleggiando in loro il mio Fiat, tutto è disordine, le tenebre sono tanto fitte che fanno orrore e spavento, c’è tutto un ammasso , nessuna cosa è al posto, l’opera della Creazione è scompigliata in loro, perché solo il mio Fiat è ordine, la volontà umana è disordine. Perciò, figlia del mio Volere, se vuoi l’ordine in te, fa’ che il mio Fiat sia la vita di tutto in te e mi darai il gran contento che il mio Fiat possa svolgersi, mettendo fuori i prodigi ed i beni che contiene.” Gesù

La volontà umana è disordine e la dv è ordine. Tutte le volte che vediamo un disordine sotto tutti i punti di vista (spirituale, materiale, morale, esistenziale, quando vediamo qualcosa di squilibrato, di sproporzionato e di non ordinato) rettifichiamo perchè lì il fiat non c'è. Esempi del don: la giornata ha 24h, l'ordine della giornata è il riflesso dell'ordine interiore. Che ci faccio con questo tempo? Se io durante una giornata lavoro 8 ore, dormo altre 8, ne mangio altre 2 e sto 3 ore davanti alla televisione in totale mi rimangono 3 ore di tempo. Che ci faccio? Una giornata equilibrata è una giornata in cui Dio si mette al primo posto, non significa passare 12h a pregare - nella dv non c'è azione che non sia compiuta nel dv volere ma è chiaro che io userò il tempo in maniera intelligente, non farò solo preghiere vocali. Mi prenderò per la Messa, preghiera profonda, meditazione ecc.. poi adempirò i miei doveri che ho. Nè troppo poco e anche la giusta alimentazione ecc... (ognuno poi mediti). Essendo il fiat ordine e la volontà umana disordine - noi dobbiamo fare ordine nella nostra vita e fuggire da ogni squilibrio che in coscienza noi percepiremmo in maniera estranea ai voleri divini. Quando si innesca questo processo l'anima spicca il volo e a quanto dice Gesù può arrivare a questo stato, cioè che ogni pensiero è accompagnato dalla potenza del fiat, le azioni, parole, ecc... 

"...I miei Fiat sono ripetutamente detti, ogni pensiero è accompagnato dalla potenza del mio Fiat ed oh! quante stelle ornano il cielo dell’intelligenza dell’anima; le sue azioni sono seguite dal mio Fiat ed oh! quanti soli sorgono in essa; le sue parole investite dal mio Fiat, sono più dolci del mormorio delle acque del mare, dove il mare delle mie grazie scorre per riempire questo gran vuoto ed il mio Fiat si diletta nel formare le onde che giungono al di là del cielo e vi discendono più cariche, per ingrandire il mare dell’anima. Il mio Fiat soffia sul suo cuore e forma con i suoi palpiti incendi d’amore; il mio Fiat non lascia nulla, investe ogni affetto, le tendenze, i desideri e vi forma le più belle fioriture.." Gesù

Questo lo possiamo sperare ma non possiamo esserne certi ma c'è bisogno della nostra volontà operante e cooperante con la grazia.

sabato 30 maggio 2020

Torna presto, Gesù! Non lasciarmi senza di te...

Le grandi pene di amore che Luisa viveva nei tempi di assenza di Gesù: il loro significato e la loro motivazione profonda.Importanza di santificare i momenti in cui Gesù non ci fa percepire la sua presenza. Libro di Cielo, Volume 15, 21 Dicembre 1922, Giovedì 2 Gennaio 2020

21 Dicembre 1922
Privazione di Gesù e pene dell’anima

"Mi sentivo tutta afflitta per la privazione del mio adorabile Gesù, anzi mi sentivo torturata, il mio povero cuore agonizzava e si dibatteva tra la vita e la morte e mentre pareva che morisse, una forza occulta lo faceva risorgere per continuare la sua amarissima agonia. Oh! privazione del mio Gesù, quanto sei spietata e crudele, la stessa morte sarebbe un bel nulla in confronto a te; del resto, la morte non fa altro che portare all’eterna vita, invece la privazione fa fuggire la stessa vita...." Luisa

Brano bellissimo e molto profondo all'aldilà dello scritto anche se sembra un'esperienza personale di Luisa. Noi dobbiamo sempre pensare che negli scritti di Cielo, quando stiamo di fronte a questi fenomeni, essi non sono stati scritti senza motivo. Luisa tante volte esternò a Gesù la sua riluttanza nello scrivere queste esperienze personali ma Gesù la riprendeva dicendola che se gliele faceva scrivere c'era un motivo, perchè la gente potesse comprendere alcune cose e possano allettarsi nel senso lasciarsi attirare da altre e comprendere alcuni prodigi della vita del suo Volere. 

Cosa succede in questo brano? Luisa sta vivendo le pene d'amore (come dice il titolo), privazione della presenza straordinaria di Gesù e tante volte si è spiegato perchè chi ha vissuto cose come quelle di Luisa è sempre un'arma a doppio taglio: quando Dio sceglie un'anima per queste cose, quest'anima avrà dei grossi surplus di croci sotto due punti di vista: primo perchè grazie così grandi in sè stesse richiedono per ovvie ragioni di giustizia croci più grandi, perchè chi molto ha avuto molto deve dare e secondo la più grande delle croci è, una volta che uno ha vissuto e toccato il cielo con un dito, rimanerne privato. Non importa che l'anima lo riviva, --- Luisa non era sicura che Gesù tornasse dopo essersi fatto vedere, non ne poteva essere sicura --- / In ogni caso (basta leggere gli scritti di Santa Teresa e di coloro che sanno di cosa parlano) dicono che una cosa di questo genere rappresenta una pena inimmaginabile per quanto sia grande. Luisa si trova in questa situazione (morte, amarissima agonia, ecc....), qua Luisa si sente morire l'anima, un'anima che ha vissuto queste cose (esperienze straordinarie ndr) vive la pena del danno che la vivono in Purgatorio. Noi adesso non ci rendiamo conto perchè noi non vediamo Dio. Siamo in tempi di morta fede ed empietà trionfante (diceva Barto Longo circa 200 anni fa nell'ottocento), però queste anime vivono un purgatorio anticipato ed allucinante. 

"..Ma tutto ciò era nulla ancora, la mia povera anima mentre voleva la mia vita, il mio tutto, lasciava il mio corpo per trovarlo almeno fuori di me, ma invano, anzi mi trovavo in una immensità, di cui non si scorgeva il termine della profondità, della grandezza, dell’altezza; fissavo i miei sguardi ovunque in quel gran vuoto, sperando di poterlo vedere almeno da lontano per prendere il volo e gettarmi nelle sue braccia, ma tutto era inutile, temevo di precipitare in quel gran vuoto e senza Gesù, dove sarei andata? Che ne sarebbe stato di me? Tremavo, gridavo, piangevo, ma senza pietà, avrei voluto ritornare nel mio corpo, ma una forza occulta me lo impediva...." Luisa

Che succede? Gesù la porta fuori di sè (estasi) e generalmente quando accade perchè Dio attrae l'anima per parlare o donarle il Suo amore ecc.. invece qua si trova in un luogo e non vede l'amore di Dio. Fino a quando noi rimaniamo nel corpo, se Gesù non scende dal cielo non lo possiamo vedere ma se non lo vediamo quando siamo fuori dal nostro corpo...dove lo andiamo a cercare? Quando facciamo la meditazione, il primo grande sforzo è di entrare nella situazione descritta - qualunque essa sia. Immaginiamoci di vivere la situazione di Luisa.

".. Questa pena getta tale spavento, timori, crepacuore, che potrei chiamarla pena d’inferno, povere anime senza Dio, come fanno? Qual pena sarà per loro la perdita di Dio? Ah! mio Gesù, non permettere che nessuno, nessuno ti perda..." Luisa

Cuore di questa meditazione. E anche nessuno ti perda. Queste frasi ci fanno comprendere diverse cose: il motivo per il quale Gesù fa vivere alle anime elette l'esperienza della separazione. Cioè fa loro vivere la situazione che vivono le anime lontane da Dio con la differenza che coloro che si chiamano comunemente i poveri peccatori stanno andando verso il precipizio senza averne la minima percezione anzi conducendo una vita spensierata, il Signore fa vivere quest'esperienza alle anime elette perchè attraverso questo desiderio di vedere Dio, queste anime riparino tutte le indifferenze e di follia in cui vivono le persone di Dioe attirino su di esse la grazia delle conversione. Questa è una pena terrificante e Luisa la capisce.

Nell'inferno c'è la pena del danno e le pene del senso, l'inferno è il luogo dell'orrore. Gli amici di Gesù evidentemente non devono avere la psicosi dell'inferno perchè Gesù è venuto sulla terra per salvarci e non vuole che noi andiamo all'inferno. Gli amici di Gesù devono sapere che esiste l'inferno, devono vigilare perchè nessuno può sentirsi al sicuro e possiamo cadere - questo è un'aspetto del timore di Dio. Ma la parte più nobile del timore di Dio è temere di offenderlo perchè Egli mi ama immensamente. In cosa c'è anche questa cosa. San Paolo dice che chi crede di stare in piede, badi a non cadere. Noi non temiamo i demoni perchè siamo superbi o arroganti ma perchè confidiamo in Colui che ci preserverà e ci proteggerà e confidiamo in Colei che non permetterà che le anime che la invocano cadano nelle grinfie infernali. Coloro che non sono amici di Gesù dovrebbero pensare all'esito nefasto della loro esistenza, il diavolo cerca di minimizzare la credenza in lui e nell'inferno facendo girare l'idea del dio bonaccione e tutti vanno in paradiso come se andare all'inferno fosse responsabilità dell'Altissimo e non della creatura. I santi parlavano in modo esplicito del peccato, dell'inferno e delle sue pene. Se non ti tira l'amore di Gesù a convertirti, allora vediamo se funziona l'altra molla: sta attento alle conseguenze a cui vai incontro con i tuoi ripetuti atti.

L'esperienza di Luisa attira la conversione di queste anime però c'è un'altro aspetto che è proprio delle anime amanti che ripara l'indifferenza di un sacco di gente. Dobbiamo cercare di metterci, per quanto possibile, nel cuore di Gesù Cristo. Noi non possiamo pensare che Dio sia meno sensibile dell'ultimo degli esseri umani, se tu avessi fatto qualcosa di strepitoso per una comunità di persone, che ti sia costato tanto e non dico un grazie ma proprio zero totale, assoluto. Cose se non avessi fatto nulla anzi se posso te ne dico peste e corna. Noi come resteremmo? Quante volte, nella storia della Chiesa, ad anime canonizzate - non si tratta di presunti visionari - è apparso Gesù lamentando la perdita delle anime (per Lui è un dolore), lavorare per la conversione dei peccatori e ripararLO. Per me non è tutto inutile ed io apprezzo ciò che hai fatto e lo riconosco - almeno questo dobbiamo dirglielo nella nostra preghiera personale. La nostra preghiera di fronte a Gesù Eucarestia deve essere una cosa del genere, lo straordinario ha una sua decodificazione ordinaria: abbiamo la grazia santificante, chi ascolta queste meditazioni avrà conosciuto qualche momento di grazia, di fervore e di consolazione? Gesù li manda a tutti i suoi amici. Quanto noi apprezziamo queste cose e quanto ne siamo grati e Gesù è contento se uno Lo invoca o ne reclama la Presenza - sempre aderendo alla sua Volontà - Gesù è contento se gli offriamo il nostro momento di aridità in riparazione di coloro che ci vivono notte e giorno e per questa mia sofferenza che ti offro fà sentire il tuo richiamo alle anime. Lavori che non sono appariscenti. Le sa Gesù e l'anima. Poi quando questa cosa la facciamo nella DV che effetti produco? Se io fondo il mio stato di sofferenza nella dv, la portata di questo atto diventa immensa ed universale e al tempo stesso posso portare il richiamo d'amore di Gesù nelle anime di ogni uomo e di ogni tempo. Sono cose molto mariane perchè interiori. Tutti i più grandi misteri più grandi che Dio ha fatto sono stati fatti nel silenzio. E questo dobbiamo ricordarlo anche noi.

E se tu fai questo, un giorno (in Paradiso) Gesù ci dirà: per quell'offerta che hai fatto, io mi sono tolto ai tuoi occhi proprio per darti la possibilità di desiderarmi e tu hai accolto questo momento e me l'hai offerto...guarda ci sono 4 anime (esempio) la cui conversione è stata aiutata dal tuo gesto che ha attirato la Grazia per la conversione. Quel quasi nulla tuo ha concorso alla concorso alla salvezza delle anime. Non dobbiamo temere poi che Gesù ci abbia abbandonato anche nei momenti di aridità.

(Luisa)"..Ora stando in questo stato sì doloroso, mi son trovata in me stessa ed il mio dolce Gesù, stendendomi un braccio, mi ha cinto il collo, poi si è fatto vedere mentre aveva nelle sue braccia una piccola bambina, d’una piccolezza estrema. La bambina agonizzava e mentre pareva che morisse, Gesù ora l’alitava, ora le dava un piccolo sorso, or se la stringeva al suo cuore e la povera piccolina ritornava di nuovo all’agonia ma né moriva, né usciva dallo stato morente. Gesù però era tutto attenzione, la vigilava, l’assisteva, la sosteneva, non perdeva alcun movimento di questa bimba morente. Io mi sentivo come ripercuotermi nel fondo del mio cuore tutte le pene di quella povera piccina e Gesù, guardandomi, mi ha detto:“Figlia mia, questa piccola bimba è l’anima tua. Vedi quanto ti amo, con quanta cura ti assisto? Ti mantengo in vita coi sorsi della mia Volontà, il mio Volere t’impicciolisce, ti fa morire e risorgere; ma non temere, non ti lascerò mai, le mie braccia ti terranno sempre stretta al mio seno.”

Quando noi non percepiamo la presenza di Gesù lungi da noi dal pensare che Lui non ci sia, ci toglie solo la percezione sensibile per questi fini ma mai dobbiamo dubitare della sua presenza e quello che ci fa vivere oggi è quello che è il meglio per la mia anima e per il bene di tutti.

venerdì 29 maggio 2020

Dio ci vuol legare con le dolci catene dell'amore

Gesù spiega come il suo concepimento fu opera della Santissima preparata dalla vita nella Divina Volontà della sua santissima Madre. Egli si rinchiuse nel grembo di Lei per legare con le catene dolci del suo amore ogni creatura a sé, per farsi da lei riamare. Insieme con la vita umana di Gesù, ognuno di noi restò concepito in Lui attraverso la potenza del Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 15, 16 Dicembre 1922, Martedì 31 Dicembre 2019

16 Dicembre 1922 (18 Luglio 1923 - il brano si trova anche nel sedicesimo volume)
Sul Concepimento del Verbo Eterno 

"..E’ vero che si dice che il Verbo restò concepito, ma il mio Celeste Padre e lo Spirito Santo erano inseparabili da Me; è vero che Io ebbi la parte agente, ma loro ebbero la parte concorrente. Immaginati due riflettori, di cui uno riflette nell’altro lo stesso soggetto, questi soggetti sono tre, quello di mezzo prende la parte operante, sofferente, supplicante, gli altri due stanno insieme, vi concorrono e sono spettatori, sicché potrei dire che dei due riflettori, uno era la Trinità Sacrosanta, l’altro la mia cara Mamma..." Gesù

Questa meditazione, fatta dopo aver celebrato il Natale, ci fa comprendere che del prodigio dell'Incarnazione noi non ne abbiamo compreso una lontanissima acca. E' evidente che il mistero dell'Incarnazione e tutti i divini misteri sono sempre tali, nel senso che per quanto la Rivelazione e la sana dottrina della Chiesa ce li possa presentare sono sempre misteri. Un mistero non è una cosa oscura e talmente evanescente da essere ignota ma sono cose che avendo a che fare con Dio, che per quanto siano conoscibili non può da noi essere pienamente compreso, dovremmo essere persone divini. Le immagini che usa Gesù in questo scritto - che servono a darci qualche piccola luce - possono essere comprese fino ad un certo punto. 

La nostra mente non può comprendere il mistero della Santissima Trinità. Non c'è nessun'operazione fatta da Dio che non coinvolga anche le altre Tre persone della Santissima Trinità. E anche la Redenzione è stata fatta così, ha operato Gesù ma c'erano anche il Padre e lo Spirito Santo (vedi scritto sopra).

Prima però occorre vedere un dato che Gesù ha evidenziato negli scritti di Luisa perchè a quanto sembra prima non si è capita. Non era sufficiente l'immacolato concepimento di Maria ovvero l'assenza del peccato nella Madonna - condizione necessaria ma non ancora sufficiente.

"..Lei, nel breve corso della sua vita, vivendo sempre nel mio Volere mi preparò nel suo verginale seno il piccolo terreno divino, dove Io, Verbo Eterno, avrei dovuto vestirmi d’umana carne, perché mai sarei sceso in un terreno umano e la Trinità riflettendosi in Lei restò concepita. Onde quella stessa Trinità, mentre restava in Cielo, restò concepita nel seno di questa nobile Regina..." Gesù

Questa affermazione è una di quelle classiche da meditare e da ricordare. Una cosa meramente umana di fronte all'Immensità di Dio, sarebbe come un micron* di atomo nei confronti dell'Universo e ancora il paragone non sarebbe sufficientemente adeguato. Quindi anche se quell'infinitesima particella sarebbe perfettissima, ecc.. non potrebbe contenere l'infinito. E quindi cosa ha suscitato il Verbo? Cercava un'ambiente divino e lo si trova quando la divina volontà ha messo la sua Vita nell'anima. Quando pensiamo a queste cose, dobbiamo pensare al Vangelo: tutti abbiamo la vocazione ad essere madri di Gesù ( «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 50 perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».....San Matteo 12 o San Luca Luca 8,19-21 e Marco 3,31-34).

(*= Il micromètro; simbolo: µm è un'unità di misura derivata del Sistema Internazionale. Corrisponde a un milionesimo di metro - Wikipedia)

Quindi cosa è successo nell'Incarnazione? IL Verbo è andato a prendere carne e vita nel grembo di Maria Santissima prima di venire alla luce. E questo significa che il Verbo prenderà vita dentro di te tanto quanto dentro di te troverà la vita della Divina Volontà. Ecco perchè è così importante fare la Divina Volontà e vivere in essa. La nostra intimità con Gesù, crescita con Gesù, la nostra comprensione con Gesù, la comprensione del Suo Cuore, dei suoi pensieri, della sua anima ecc... è proporzionale a come e quanto impariamo a vivere nei divini voleri in tutto. 

Quando si dice di rinunciare alla volontà umana, ci sono tanti modi di operare e di pensare che però piano piano dobbiamo riconoscerli come umani ed abbandonarli. Nel Vangelo Gesù ci dà qualche indicazione: pensiamo all'affanno per la vita, alla preoccupazione, al darsi pensiero (Vangelo di Matteo o episodio di Marta e Maria). Santa Teresa d'Avila diceva (a proposito della preghiera profonda) che ci provava a spiegarle ma certe cose le può comprendere solo chi ne ha fatto esperienza. Si capisce quanto è brutto di vivere all'umana quando per grazia di Dio, in qualche circostanza,  ci si è liberati dalle gabbie umane e si è incominciato a pensare e anche a progettare in maniera divina. Si capisce che Gesù come mai dice: venite a Me e troverete riposo. C'è proprio un senso di serenità e leggerezza e pace profonda e gioia imperturbabile (non significa non avere prove ma viverle in modo diverso). Dovrei stare disperato per questa situazione ed invece no. Questo è l'incanto del vivere nel divin volere. Poi Gesù torna di nuovo a volgere lo sguardo sul Concepimento.

".. Il mio concepimento fu tale e tanto, che la grande ruota dell’eternità restò colpita ed estatica nel vedere gli innumerevoli eccessi del mio amore e tutti i prodigi uniti insieme; tutta la mole dell’Universo restò scossa nel vedere Colui che dà vita a tutto rinchiudersi, restringersi, impicciolirsi, rinchiudere tutto, per fare che cosa? Per prendere le vite di tutti e far rinascere tutti.” Gesù

"...Per prendere le vite di tutti e far rinascere tutti.” Gesù

Punto che ci deve far sentire - in sponda - peggio, sotto certi aspetti nella misura in cui ci fossimo (come molti sono) ingrati, ignari, indifferenti di fronte a queste cose che si possono contemplare e non comprendere. Appena il Verbo va a rinchiudersi, (il Verbo che è Eterno ed Immenso) in una creata e piccolissima umanità, per fare cosa? Appena creata l'Umanità microscopica, l'immensità della Volontà di Gesù...Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo, ora , ieri e sempre e raggiunge tutto e lo fa in maniera istantanea. Questa immensità prende tutte le creature passate, presenti e future in un'istante e cosa ha fatto?

"... Non appena la potenza divina formò questa piccolissima Umanità, tanto piccola che poteva paragonarsi alla grossezza d’una nocciola, ma con le membra tutte proporzionate e formate ed il Verbo restò concepito in Essa, l’immensità della mia Volontà, racchiudendo tutte le creature passate, presenti e future, concepì in Essa tutte le vite delle creature e come cresceva la mia, così crescevano loro in Me, sicché mentre apparentemente sembravo solo, visto col microscopio della mia Volontà si vedevano concepite tutte le creature; succedeva di Me come quando si vedono acque cristalline, che mentre appaiono chiare, viste col microscopio, quanti microbi non si vedono?.." Gesù

Il Verbo si è fatto Carne e non solo. L'immagine dell'acqua e del microscopio è quello che è successo in Gesù, ha concepito nella dv tutte le creature per dar loro la Vita cioè la pienezza di vita perchè tu avessi una vita meravigliosa anche sulla terra. E qual'è la vita meravigliosa?

"... qui non si tratta di formare una vita, ma di rinchiudere la Vita che dà vita a tutti; non di allargarmi, ma di restringermi per potermi concepire, non per ricevere, ma per dare, chi ha creato tutto si è dovuto rinchiudere in una creata e piccolissima Umanità. Queste sono opere solo d’un Dio e d’un Dio che ama, che a qualunque costo vuol legare col suo amore la creatura per farsi amare..." Gesù

Dio è Amore dice san Giovanni, uno potrebbe dire: che razza di vita facciamo - la vita è una sola. Ma non ci crede quasi nessuno. Il Vangelo di san Giovanni dice che questa è la vita eterna: che conoscano Te l'unico vero Dio e Colui che hai mandato Gesù Cristo. 

Attenzione! Nel Vangelo di san Giovanni conoscere non è una conoscenza teorica o astratta ma è la conoscenza di un'innamorato. Come si è detto nella scuola di preghiera. Non è parlare dell'amore di Dio ma si sente che cose vere ma non esperienze vissute. Non sono frutto di un'esperienza o percezione personale. Io lo sento e lo percepisco, ne godo per quanto è possibile e lo vivo in questo mondo. Questo Gesù lo ha già fatto per noi nell'atto stesso in cui si è incarnato. E come mai moltissime persone..zero assoluto? Il solito problema: col suo amore Gesù vuole farsi amare, non è imposta nè è automatico. Perchè se fosse automatico non sarebbe un legame d'amore - Dio vuole che appena tu hai una percezione minima anche di amore di quanto Dio ti ami, tu ti metta in moto a rispondere ed intessere un dialogo e percorso d'amore che ti porta sempre più meglio a vivere quello che Dio ti dà e a ricambiarlo. Al termine col colloquio con la samaritana (san Giovanni capitolo 4 - versetto dal 39 al 42). La fede nasce da un'annuncio (vedi tempo d'avvento), la figura del Battista, tu non ti metti in contatto con l'amore di Dio se qualcuno non te lo dice. Gesù ci sta dicendo: Guarda che tu sei stato concepito in un'atto di amore eterno nel mio stesso concepimento, per conoscere l'amore che Io ho per te e per ricambiarlo, e perchè tra te e Me possa essere e nascere e crescere un rapporto d'amore fondato sul Mio e sulla tua risposta nella tua più assoluta libertà. Io ci credo (esempio) e lo incomincio a vivere. La grande opere compiuta nell'Incarnazione ed ecco perchè la Chiesa nella sua sapienza ci fa dire l'Angelus (che si dovrebbe recitare tre volte al giorno, al mattino, a mezzogiorno e alla sera). Che cos'è? Un rievocare il mistero dell'Incarnazione. E, quando lo pregheremo, ricorderemo grazia questa meditazione che io e te siamo stati integralmente concepiti in un'atto d'amore con un pensiero esplicito fatto dal Verbo incarnato nella Divina Volontà nell'atto stesso dell'Incarnazione e ciò ha già operato in me una rinascita finalizzata ad operare, riconoscere, accogliere e ricambiare l'amore che Gesù ha per me e che lo ha spinto a decretare l'Incarnazione per noi uomini e per la nostra salvezza.

lunedì 25 maggio 2020

Le tre colonne nell'anima: Gesù, Maria e... tu!

Luisa si accorge di un lavoro che Gesù sta facendo nella sua anima, consistente nell'edificazione di tre misteriose colonne. Gesù quando lavora non parla e prima opera e poi parla. Alla fine spiega:l'anima per essere santa (e ancor più per vivere nel Divin Volere) ha bisogno della Santissima Umanità di Gesù (prima colonna), di Maria Santissima (seconda colonna) e della sua buona volontà cooperante con l'azione del Cielo (terza colonna). Libro di Cielo, Volume 15, 2 Dicembre 1922, Lunedì 30 Dicembre 2019

02 Dicembre 1922 Gesù mette nell'anima di Luisa tre colonne per appoggiarsi

Questo brano va compreso, come spesso accade, Gesù, usa delle immagini e un parlare attraverso simbologie (qua ci sono tre colonne) costruite nell'anima di Luisa. Queste tre colonne sono certamente riprodotte nell'anima di chiunque desideri vivere nella dv, non è una cosa solo personale di Luisa a suo uso personale e privato altrimenti non sarebbe stato scritto questo brano. Dobbiamo pensare che Gesù voleva che Luisa scrivesse anche esperienze molto personali ad edificazioni di tutti perchè queste cose devono essere uno specchio (comprendere ciò che il Signore vuole e può fare con ciascuno di noi se ci disponiamo al suo lavoro) e dall'altro fornire degli allettamenti. Si tratta di entrare in questo mondo ricevendone continue sollecitazioni ed attrattive da parte del Signore. Dio non opera in noi senza la nostra libera volontà. Dinnanzi anche ai doni più grandi, essi devono essere riconosciuti come tali, accolto e valorizzato dalla creatura perchè altrimenti per la creatura rimane inefficace.

Considerazione del don (tra serio e faceto):

"Figlia mia, sto lavorando, allargando, preparando, e quando Io lavoro non ho voglia di parlare;.." Gesù

Se tutti imitassero Gesù (ricordo dei tempi del don quando lavorava e vedeva i dipendenti chiacchieroni), camperemmo tutti meglio - importanza dell'attenzione che dobbiamo dedicare all'istante presente perchè quando non si fanno le cose con attenzione non si fanno le cose con perfezione. Principio ascetico generale che dice: sii sempre attento e concentrato nell'attimo presente dove la dv ti chiama ad operare.

"..primo voglio operare e poi parlare.." Gesù

Questo lo dicono anche i Vangeli, nel Vangelo di san Marco nei primi capitoli Gesù viene descritto nel fare ed insegnare. Prima Gesù fa e poi parla. Anche i francescani e i domenicani erano mendicanti aventi come carisma l'annuncio del vangelo. San Francesco d'Assisi diceva sempre che si predica prima col la vita e poi con la Parola perchè non tutti la possibilità di predicare, però la predica della vita possono farla tutti. Se facessimo grandi prediche di vita renderemmo credibili il Vangelo ed otterremmo conversioni. Non si porta in Chiesa con richieste verbali ma se riempiremo, chi non viene, di amore e di attenzioni (conseguenze della nostra vita cristiana) li smuoveremo. Prima operare e poi parlare.

"..è tanta la mia potenza della mia Volontà che agisce in te, che ti stritola se non fai ciò che voglio, tanto che dopo una ripugnanza sei costretta a correre nelle mie braccia per dirmi: 'Gesù, Ti prego di farmi fare ciò che vuoi.." Gesù

Chi incomincia a vivere nella dv capisce quest'espressione perchè l'ha vissuta. Entrate perfettamente nella volontà di Dio e stiamo lontano che ad essa si oppone è un cammino graduale, perchè la perfezione è una meta ma non è perfettamente raggiungibile in questo mondo, per costituzione nostra. Però quando facciamo qualche uscita un pò più consistente dalla divina volontà la coscienza rimorde assai - appena c'è il dolore grande e senza bisogno si corre tra le braccia di Gesù chiedendo aiuto e perdono. Più si è dentro a questo mondo, più la coscienza si raffina e aumenta anche la coscienza del fatto che se io mi discosto da ciò che Dio vuole io vado a star male oltre che a dispiacere Gesù. E nessuno è così folle da voler fare danni a sè stessi.

Tre colonne, cosa sono? Le due più forti ed alte sono la Santissima Umanità di Gesù e la Madonna. La terza colonna ha come materiale gli atti fatti nel DV e quando compaiono le corone, quella di mezzo è fatta a metà da parte della Madonna e di Gesù. Che cosa significano queste cose?

In sintesi: la Santissima Umanità di Gesù e la Madonna (come già lo sappiamo), sono i luoghi dove Dio ha regnato al 100%, nessuno di loro due non hanno fatto un passo fuori dalla dv. Gesù aveva la dv per natura e la Madonna aveva la differenza di due specie: la Madonna era una pura creatura e il dono della divina volontà lo possiede per grazia dall'istante del suo concepimento. Tutti i mali dell'Umanità derivano dal dare vita ad atti di umana volontà propria, che siano contrari (e questo è il peccato) o comunque al di fuori di quella divina. E compreso ciò la Madonna ha giurato di usare sempre la divina volontà. Non c'è vita nella dv - ma non c'è neanche vita cristiana - se noi non abbiamo come punto di riferimento continuo e costante la Santissima Umanità di Cristo che è da imitare e la vita della Madonna che è da imitare. L'imitazione di Cristo e di Maria sono sempre stati il contenuto basilare e fondamentale della vita cristiana e non c'è vita cristiana senza di essi. E senza un'autentica devozione alla Madonna perchè loro sono i nostri modelli perfettissimi. Tu dici: non basterebbe Gesù? No, ma perchè Gesù ha voluto - attraverso la Madonna uguale a noi come creatura - la nostra vita interiore si svolge e si attua in continuo riferimento tra loro due. E la nostra corona sarà formata per metà da Gesù e per metà dalla Madonna, si pensi ad alcune immagini classiche della spiritualità cristiana (il sogno di don Bosco con le due colonne - reperibile in rete il racconto). Cosa ci dice ciò? Noi non riusciremo a vivere nella dv senza un rapporto personale, autentico e profondo con Gesù e Maria. La corona è composta metà da quella di Gesù e di Maria, una vita cristiana elevata di cosa è fatta? Il don ha letto un libro dove c'erano scritti degli esorcismi e un diavolo affermava: noi non possiamo fare forme rilevanti di male soltanto a chi va a Messa tutti i giorni, fa la comunione tutti i giorni e tutti i giorni recita il rosario intero. Mezza corona Gesù e la Madonna, ci servono tutti e due. La Comunione non è una magia, non posso scappare dalla Chiesa dopo la comunione ma sprigiona la sua efficacia se dentro di me una bella accoglienza e ricambio d'amore. Queste cose non ci vengono poste come un laccio (sono costretto ad andare a Messa....), per forza non bisogna fare nulla ed è evidente che si ci fossero delle difficoltà oggettive o insormontabili si fa quello che si può. Però è anche vero che per fare una vita impegnata occorre un certo impegno, è possibile con una buona organizzazione del tempo.

Perchè Gesù abbia più materiale, sono gli atti nella dv (atto preventivo, di fusione, attuale, i giri....) che vanno moltiplicati quanto più possibili. Non è sufficiente fare questo per vivere nella divina volontà ma è necessario - perchè quanti più atti noi forniamo a Gesù come materiale da lavorare tanto più Lui completerà questa colonna in noi (la vita nella dv). La vita nella dv c'è nella creatura nella misura in cui essa la desidera, l'accoglie e si dispone ad impiantarla in sè stessa.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 24 maggio 2020

Nessuno può nascondersi da Maria

Gesù parla nuovamente dell'immacolato concepimento di Maria svelandone nuovi prodigi e portenti. La Madonna ricevette dalla Divina Volontà vivente e operante in Lei una capacità di amare Dio infinita. Dio stesso la amava di amore infinito e non amarla sarebbe stato per Dio stesso un martirio. Ella è presente, per la potenza della Divina Volontà operante in Lei, in tutte le opere della Creazione, per cui è impossibile nascondersi dal suo sguardo e dal suo amore. Ella ha sempre amato Dio per tutti e ovviamente più di tutti, riparando per tutti (Volume 35, 8 Dicembre 1937). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 21 Dicembre 2019

8 Dicembre 1937 Fiat!!! Il Concepimento della Regina. La sua corsa d’Amore, perché dove si trovava il suo Creatore si trovava Lei per amarlo. Come restava concepita in ciascuna cosa creata e veniva costituita Regina del cielo, del sole e di tutto

La catechesi viene detta il 21 dicembre in preparazione al Natale. Questo scritto è meraviglioso sia per comprendere dell'altezza inarrivabile della Madonna.

"...La Celeste Regina fa come il sole, che se qualcuno non vuole la sua luce, la luce s’impone e dice: O mi vuoi o non mi vuoi, devo fare il mio corso, devo darti luce; però mentre qualcuno si può nascondere dalla luce del sole, dalla Sovrana Signora invece non si può nascondere nessuno..." Gesù

Frase molto bella e molto forte e consequenziale ad alcuni passaggi che Gesù spiega. L'essenza di ogni meditazione è una riflessione su alcuni testi adatti perchè se ne traggano delle sollecitazioni per il nostro cammino di santificazione, che è quello di imparare di vivere nella dv e crescere in questa vita.

"“Figlia mia benedetta, oh quante altre cose ho da dire sul Concepimento di questa Celeste Creatura! Era una Vita che creavamo, non un’opera; dall’opera alla vita c’è gran differenza; e poi Vita Divina e umana, in cui ci doveva essere sommo accordo di santità, d’amore, di potenza e l’una doveva poter pareggiare con l’altra..." Gesù

Qua Gesù spiega che la Madonna non è un'opera di Dio ma una Vita divina ed umana. Essenzialmente umana perchè è una creatura ma per grazia totalmente divinizzata e questo processo di santificazione richiese il prodigio di una catena di miracoli.

".. Furono tali i prodigi che facemmo nel creare questa Vita, che dovemmo fare il prodigio più grande e una catena di miracoli per fare che questa Vita potesse contenere i beni che in Lei depositammo..." Gesù

E già questo lascia a bocca aperta. Dev'essere qualcosa di immenso che colpisce lo sguardo del nostro cuore e lo sappiamo benissimo che, dopo essere stata concepita senza macchia d'origine, la Madonna lega la sua volontà a quella del Creatore ed inizia la sua vita operante.

".. Questa Santa Creatura, concepita senza macchia d’origine, sentiva la Vita del suo Creatore, la sua Volontà operante, la quale non faceva altro che far sorgere nuovi mari d’amore ed oh! come ci amava, ci sentiva dentro di Sé e fuori di Sé ed oh! come correva per potersi trovare dovunque e dappertutto, dove c’era la Vita del suo Creatore..." Gesù

E' una vita divina ed umana in cui è piantata il famoso dell'albero della vita la vita nella dv. Una vita, come dice il termine stesso, ha una vitalità intrinseca, se viene concepita una vita quella vita ha dentro di sè una forza propria per crescere, svilupparsi e diventare adulta. Come anche un seme di una pianta, una volta che ha attecchito è fatta. Questa vita diventa produttiva dentro un'anima, e qual'è il grande effetto produttivo principale che ha prodotto in Maria Santissima?

"...la quale non faceva altro che far sorgere nuovi mari d’amore ed oh! come ci amava,..." Gesù

Ci sentiva dentro di sè e fuori di sè.

"..Per Lei sarebbe stato il più duro e crudele martirio, se non avesse potuto trovarsi dappertutto per amarci. La nostra Volontà la metteva in volo e la nostra Vita, mentre stava in Sé, si faceva trovare dappertutto per farsi amare e per godersi Colei che tanto amava ed era riamata..." Gesù

Per mettere i suoi Ti Amo a Dio dovunque. Cosa meditiamo? Tanto quando la vita nella DV incomincia ad entrare nella mia anima, altrettanto nel mio cuore necessariamente nasce e cresce in misura esponenziale tanto più questa vita si radica in noi, l'amore verso Gesù. E se sento poco amore verso Gesù c'è poca vita nella dv dentro di me. La Dv non è altro che il "motore" che fa circolare quell'essenza divina - che è appunto l'amore tra le Tre Persone della Santissima Trinità -. Se tu ami Gesù, non c'è bisogno che tu ti metti a pensare. L'amore è l'amore. Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, la dove è il tuo tesoro là è il tuo cuore (Vangelo). Chi è il tuo tesoro? E noi lo sappiamo benissimo.

Se sono innamorato, non è che ci devo stare a pensare anzi non penso ad altro. C'è tutta quanta la sua convergenza della sua volontà, aspettative, ecc.. nella persona amata. Non vedo l'ora di stare alla sua presenza e di farla felice.... o ci sta non ci sta. Non dobbiamo prendere queste considerazioni come un'esortazione morale, siccome non ami Gesù fai modo di amarlo, ok, ma nel contesto di questa meditazione questa riflessione serve a farti comprendere che la Madonna aveva questa capacità infinita di amare il Signore. Era la sua vita di amare il Signore. Certo che non potremmo arrivare alle altezze della Madonna ma la quintessenza della vita nella dv è questo, Gesù non è un'estraneo o un soggetto su cui riflettere ma il soggetto del nostro cuore. Cuore della vita della santità.

"..perché il non amarla sarebbe stato per Noi il più grande martirio,.." Gesù

Cosa ci fa comprendere questa frase? Che insieme ad un grande amore per Gesù, quale altro amore sorge? La Dv ha un grandissimo amore e si chiama Maria. Chi non ha ama la Madonna è sommamente dissimile dalla Volontà Divina. Proprio perchè ami la Madonna ami Gesù, non sono cose che stanno in opposizione. La seconda spia per noi è: cosa provo per la Madonna? Se per me è un'illustre sconosciuta o marginale è un problema. Gesù dice che se uno non vuole il sole, si tappa in casa, chiude le finestre e dice: io a te non ti voglio. In teoria sarebbe possibile. Sarebbe una follia possibile. Ma nessuno si può nascondere dalla Madonna perchè la Sovrana Signora è rimasta concepita negli elementi (è un mistero, sono espressioni che vanno capite).

"..quindi, come correva per rintracciare fuori la nostra Vita che possedeva dentro, perché un bene non è mai completo se non si possiede dentro e fuori, quindi, come correva così restava concepita nel Cielo, nelle sfere celesti, in cui le stelle le facevano corona e la inneggiavano e declamavano come loro Regina e acquistava i diritti di Regina su tutte le sfere celesti. La nostra Immensità l’aspettava nel sole ed Essa correva e restava concepita nel sole il quale, facendosi diadema al suo capo adorabile, la investiva di luce e la decantava Regina della luce. La nostra Immensità e Potenza l’aspettava nel vento, nell’aria, nel mare ed Essa correva, correva, non facendo mai sosta alla sua corsa e restava concepita nel vento, nell’aria, nel mare e acquistava i diritti di Regina su tutto. Sicché la Sovrana Signora fa scorrere la sua Potenza, il suo Amore, la sua Maternità, nel Cielo, nel sole, nel vento, nel mare, perfino nell’aria che tutti respirano, sicché dovunque e dappertutto ed in tutti restò concepita; dove vi era la nostra Potenza ed Immensità erigeva il suo trono per amarci e amare tutti. Questo fu il più grande miracolo che fece il nostro Amore potente: bilocarla, moltiplicarla in tutte le cose e in tutti gli esseri creati, perché la trovassimo in tutti e dappertutto.." Gesù

La Madonna girava negli elementi in modo talmente perfetto e divina che restava a sua volta "concepita" nelle cose create. Gli atei e i bestemmiatori possono fare tutto quello che vogliono ma dalla dv non possono uscire e non ci escono neanche i demoni e dannati. Tu puoi odiare la Madonna fino alla fine ecc.. però non puoi sfuggire dall'amore di Maria. Non si può.

Terza spia: la Madonna dice: dove c'è il mio Creatore ci sono io per amarti. Un punto fondamentale della dv è il desiderio di amare Gesù per tutti. Esempio: sento una cosa brutta, mi attivo per combattere il male nel modo giusto (esempio firmare la petizione, ecc...), però chi di noi di fronte a questo si sente trafiggere il cuore e oltre allo sdegno dice a Gesù: Gesù, non guardare quella cosa, metto il mio Ti Amo in giro in tutta quanta la creazione ecc.. anche nei cuori sciagurati ecc.. guarda soltanto me. Questo è quello che faceva la Madonna. Se questa cosa non produce l'effetto di cambiare le cose però produce altri effetti; magari non ferma la cosa brutta di per sè - non è detto che lo faccia - ma dà al Signore un ricambio di riparazione e di amore molto gradito a Lui e questo lo si può fare sempre e dovunque. Io non posso impedire la distribuzione di tante cose brutte o impedire i mali a cui assistiamo...possiamo avere tutte le ragioni di questo mondo ecc.... (sdegno non è una passione da assecondare, il dilagare del male nella mente del diavolo - oltre a scatenare il male - tutto quel male ha come compito di farci scoraggiare, sdegnare ed arrabbiare e sono cose che danno soddisfazione al maligno perchè si sente potente). La reazione ad avviso del don, è un dolore da esternare al Signore cercando di ripararlo per tutti ma non dobbiamo dare la soddisfazione al diavolo di vederci turbate. Non assecondiamo mai e non cooperiamo mai al male. Faremo quanto possiamo per combatterle ma non calcoliamo proprio il diavolo. Quando non possiamo agire fisicamente possiamo fare, giriamo e questa è cosa molto molto mariana.

"..Noi non sappiamo dire parole se non facciamo i fatti..." Gesù

Questo sarebbe una buona massima da tenere e custodire, Dio parla poco e fa molti fatti noi purtroppo facciamo l'incontrario. E chiaramente non è un modo di vivere la dv.

MEDITAZIONE SULLA DV DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 23 maggio 2020

Gesù mette nell'anima di Luisa tre colonne per appoggiarsi

02 Dicembre 1922 Gesù mette nell'anima di Luisa tre colonne per appoggiarsi

Mi sentivo molto afflitta per la privazione del mio adorabile Gesù, e se Si fa vedere è tutto taciturno. Onde, questa mattina Si faceva vedere nel mio interno in mezzo a due colonne, e ne stava formando una terza in mezzo a queste; ed ora Si poggiava ad una, ed ora all'altra, ed ora alla colonna di mezzo che stava innalzando. Quindi, sorpresa, Gli ho detto: "Amor mio e Vita mia, quando avete messo queste colonne nel mio interno? Adesso state più comodo,se siete stanco potete poggiarvi". E Lui, senza darmi retta, continuava ad innalzare la colonna e taceva. Ond'io: "Ma dimmi, perchè non mi parli?" Che c'è? Dove Ti ho offeso? Forse [è per] la mia ripugnanza nel non voler far conoscere le Verità che mi dici, che per punirmi Ti fa tacere? Ma io Te lo promisi che non lo farò più. E ricordati che restammo in pace" E Gesù, guardandomi e dando un forte respiro, mi ha detto: "Figlia mia, sto lavorando, allargando, preparando, e quando Io lavoro non ho voglia di parlare; primo voglio operare e poi parlare. Delle tue ripugnanze non Mi curo, perchè è tanta la mia potenza della mia Volontà che agisce in te, che ti stritola se non fai ciò che voglio, tanto che dopo una ripugnanza sei costretta a correre nelle mie braccia per dirmi: 'Gesù, Ti prego di farmi fare ciò che vuoi, lo vuoi Tu lo voglio io', e non Mi lasci se non vedi che il tuo ed il mio Volere formano uno solo. Onde, il mio silenzio è lavoro. E per fare che il lavoro che sto facendo in te sia più bello, più sicuro, più stabile, l'ho messo in mezzo a due colonne più forti, più alte, le quali, una è la mia Umanità e l'altra è la mia Mamma, dove solo posso poggiarmi. Ma non Mi bastano due appoggi, ne voglio un terzo; ma se non Me lo formo, come posso averlo? ecco perciò la necessità del mio lavoro. Tu Mi presterai i materiali, quali sono tutti i tuoi atti fatti nel mio Volere; quanto più ne farai più materiali Mi presterai, ed Io Mi affaticherò nel formarlo e poi Mi riposerò e ti parlerò. Tutto ciò che Io feci e quello che fece la mia cara Mamma sarà connesso insieme in questa terza colonna. Unico mio scopo, che sia lavorato con un Volere Eterno, che solo può farmi d'appoggio e che questo Volere sia conosciuto; ci metterò tanta Grazia che non solo Mi darà riposo, ma Mi servirà di cattedra, di voce per insegnare coi modi più allettanti, insinuanti e convincenti, che significa vivere nel mio Volere, onde non più come esiliato stia in mezzo ai miei figli, ma che Vi regni come nel suo proprio trono. Perciò, lasciami fare e seguimi" Onde, dopo è ritornato di nuovo e continuava a farsi vedere nel mio interno che stava tutto intento al lavoro, ed in silenzio ci guardavamo; ho alzato gli occhi e vedevo ad una colonna messa in cima la testa di Nostro Signore ed all'altra quella della Regina Celeste, ambedue coronate; alla terza colonna che stava formando, stava preparata da metterci in cima la mia testa, e la corona che doveva coronarla usciva metà dalla corona di Nostro Signore e metà da quella della Vergine Santissima, che unendosi insieme queste due metà [ne] formavano una sola. Io sono restata meravigliata e incantata, ed il mio dolce Gesù mi ha detto: "Figlia mia, hai visto quanto Mi conviene lavorare per formarmi il terzo appoggio, e come tu devi affrettare i materiali per farmi lavorare, ed a qual'altezza devi giungere per compiere il lavoro del mio Volere in te e qual corona deve cingere la tua fronte. Perciò non perdere un minuto di tempo ed il tuo volo nel mio Volere sia continuo".

Per controllare il testo ci sono le foto qua sotto del libro

Gesù tutto operò e soffrì nella sua Volontà

01 Dicembre 1922 Gesù tutto operò e soffrì nella sua Volontà

Stavo pensando alla Passione del mio dolce Gesù e mi sentivo quelle pene a me vicino, come se allora allora le soffrisse; e [Gesù] guardandomi, mi ha detto: "Figlia mia, Io soffrii tutte le pene nella mia Volontà, e come le soffrii aprivano tante vie nella mia Volontà per giungere a ciascuna creatura. Se non avessi sofferto nella mia Volontà, che involge tutto, le mie pene non sarebbero giunte fino a te ed a ciascuno, sarebbero restate con la mia Umanità. Anzi, con averle sofferte nella mia Volontà, non solo aprivano tante vie per andare da loro, ma ne aprivano tante altre per far entrare le creature fino a Me ed unirsi con quelle pene, e darmi ciascuna le pene che, con le loro offese Mi dovevano dare in tutto i corso dei secoli. E mentre Io ero sotto la tempesta dei colpi, la mia Volontà mi portava ciascuna creatura a colpirmi; sicchè non furono soli [i carnefici] quelli che Mi flagellarono, ma le creature di tutti i tempi, che con le loro offese avrebbero concorso alla barbara flagellazione. E così in tutte le altre pene. La mia Volontà Mi portava tutti, nessuno mancava all'appello, tutti erano a Me presenti, nessuno Mi sfuggì; perciò le mie pene furono, oh, quanto più dure, più molteplici di quelle che si videro! Onde se vuoi che le offerte delle mie pene, la tua compassione e riparazione, le tue piccole pene, non solo giungano fino a Me, ma facciano le stesse vie delle mie, fà che tutto entri nel mio Volere,e tutte le generazioni [ne] riceveranno gli effetti. E non solo le mie pene, ma anche le mie parole, perchè dette nella mia Volontà giungevano a tutti; come, per esempio, quando Pilato Mi domandò se Io fossi Re, Io risposi: 'Il mio Regno non è di questo mondo; se di questo mondo fosse, milioni di legioni di Angeli Mi difenderebbero'; e Pilato, nel vedermi sì povero, umiliato, disprezzato, si meravigliò e disse più marcato: 'Come, Re sei Tu?',ed Io con fermezza risposi a lui ed a tutti quelli che si trovano al suo posto: 'Re Io sono, e son venuto nel mondo ad insegnare la Verità. E la Verità è che non sono i posti, i regni, le dignità, il diritto del comando, che fanno regnare l'uomo, che lo nobilitano, che lo innalzano su tutti; anzi queste cose sono schiavitù, miserie, che lo fanno servire a vili passioni, a uomini ingiusti, commettendo anch'egli tanti atti d'ingiustizia che lo snobilitano, lo gettano nel fango e gli attirano l'odio dei suoi dipendenti. Sicchè le ricchezze sono schiavitù, i posti sono spade con cui molti restano uccisi o feriti. Il vero regnare è la virtù, lo spogliamento di tutto, il sacrificarsi per tutti, il sottoporsi a tutti; e questo è il vero regnare, che vincola tutti e si fa amare per tutti. Onde il mio Regno non avrà mai fine, ed il tuo è vicino a perire'. E queste parole, nella mia Volontà le facevo giungere all'orecchio di tutti quelli che si trovano in posti di autorità, per far loro conoscere il grande pericolo in cui si trovano, e per mettere in guardia coloro che aspirano ai posti, alle dignità, al comando".

Per controllare il testo le foto sono qua sotto:

Inderogabili leggi di vita

Gesù spiega a Luisa alcune leggi inderogabili di crescita che riguardano la nostra vita, in particolare la dimensione fondamentale del tempo. Per tutte le cose ci vuole il tempo. Così la rivelazione della Divina Volontà è stata fatta dopo molto tempo perché così era giusto e opportuno. Immagine dell'albero. Il tempo applicato alla vita della Chiesa e di ogni anima. Libro di Cielo, Volume 15, 28 Novembre 1922, Giovedì 19 Dicembre 2019

28 Novembre 1922 La Divina Volontà è principio, mezzo e fine d'ogni virtù, e dev'essere corona di tutto e compimento della gloria di Dio da parte della creatura

(I testi non sono presenti in rete, per leggerli guardate questo articolo)

Lezione di Gesù molto importante perchè coinvolge anche la Santa Chiesa e torna a farci riflettere sulla nostra dimensione fondamentale della vita umana che è fortemente condizionata dal mistero del tempo e dalle sue inesorabili leggi. Gesù fa il paragone con l'albero - parabole del granello di senapa nel Vangelo e altre parabole che fanno riferimento all'albero e ai suoi frutti - e attraverso di quest'immagine Gesù ci fa comprendere il mistero del tempo, perchè anche le cose divine che il Signore ci dona giungano a maturazione. Questo è evidente nella storia dei singoli e nella storia della Chiesa. San Giovanni Secondo parlava un pò della mitizzazzione della Chiesa delle origini, molti pensano che la Chiesa degli apostoli sia migliore e oggi no. Questo non è vero, perchè senza nulla togliere alle grandi cose dei primi secoli, dopo 2000 anni la Chiesa è più matura, nei primi secoli non c'erano i 21 concili, non c'erano i 266 Papi con gli interventi magistrali, non c'erano le svariate testimonianze dei santi per edificare il prossimo, ecc... noi questo dobbiamo tenerlo presente.

La vita umana quando è ben vissuta, ogni età ha la sua bellezza ma è evidente che certi aspetti (entusiasmi giovanili con la spregiudicatezza dell'età,...) è evidente che è temperata dalla persona adulta, se la persona adulta non ha rinnegato ciò che era ma magari li ha cambiati o limati. San Alfonso Maria da ha detto che ha cambiato idea su alcune cose, dire ho sbagliato è un'atto di maturazione. Il giorno della nostra morte dovremmo dire: tutto ho compiuto nei confronti di Dio. La missione che mi avevi dato (cercando di fare del mio meglio) l'ho compiuta. Gesù ha concluso la sua vita terrena così. E solo nella dv si può dire "Tutto è compiuto", non soltanto prendere atto delle nostre mancanze (abbagli, sbagli, ecc...) - esperienza personale del don: quando ha compiuto 30 anni ha smesso di sentirsi un ragazzino, aveva una percezione profonda di esso, sapeva di essere un'uomo giovane ma non maturo.

Da cosa dipendono tutte queste cose? Dal tempo. partiamo dallo zigote e un'ottantenne non è altro che (dal punto di vista biologico) l'ultima fase dello sviluppo di quello zigote. Oggi io sono tutto ciò che era scritto nella cellula madre (dello zigote) e questa legge del tempo è fondamentale. Quando si scopre la dimensione del tempo, ci vuole il tempo. Perchè la dv nel 2000? Ci voleva tempo. La nomina del re è l'ultima cosa. Come ci dicono gli evangelisti, gli stessi apostoli e discepoli all'inizio non ci capivano quasi nulla. Il tempo, che tra l'altro è sempre puoi galantuomo. Le più durature riforme da un punto di vista istituzionale umano non sono quelle compiute nella violenza ma quelle che attraverso il tempo e permettono l'introduzione di una tale norma nelle persone e questo vale anche per chi vuole fare il male.

Come si fa a far penetrare una cosa nella società? Una pressione sempre maggiore, gesti eclatanti sempre di più e a poco a poco quella cosa viene normalizzato. E quando una cosa entra così è difficile farla uscire. Le nostre vite non vanno verso il meglio, che servivano 36 volumi? Questa roba prima che incominci a diventare vita della nostra vita - se sono 3 anni che cerca di vivere questa vita ha un'albero di 3 anni - mica che è diventata una quercia. Quando ci sono le grandi impennate sono quasi tutti fuochi di paglia. Adesso, da circa 100 anni sono in circolazione questi scritti, Luisa ha scritto per quarant'anni. Però questo significa che diffidiamo sempre delle soluzioni veloci. Non esiste una pillola che in 3 giorni ti faccia perdere peso. La virtù più grande è la carità, la virtù più gradita al Cielo è l'Umiltà e la più importante - proprio per la nostra soggezione al tempo - la costanza e perseveranza. Dio detesta (AT) gli animi incostanti (non una cosa personale) ma detesta la situazione che dà luogo un'anima incostanze perchè un'anima incostante non farà passi avanti. La DV ci ha messo tempo perchè sia manifestata e ci vuole tempo perchè sia capita, digerita, assimilata e alla fine vissuta. Atto preventivo tutte le mattine, cerchiamo di fare le cose più semplici. Non scoraggiamoci, abbiamo dei tempi di maturazioni strutturali che la grazia rispetta. Ordinariamente Dio stesso rispetta le leggi che Lui ha creato e che Lui si è sottomesso (Gesù).

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

La Divina Volontà è principio, mezzo e fine d'ogni virtù, e dev'essere corona di tutto e compimento della gloria di Dio da parte della creatura

28 Novembre 1922

La Divina Volontà è principio, mezzo e fine d'ogni virtù, e dev'essere corona di tutto e compimento della gloria di Dio da parte della creatura

Stavo pregando fondendomi tutta nella Santissima Volontà di Dio, e con qualche dubbio nella mente di tutto ciò che il mio dolce Gesù mi va dicendo su questo Santissimo Volere; e Lui; stringendomi a Sè, con una luce che mi gettava nella mente mi ha detto:"Figlia mia, la mia Volontà è principio, mezzo e fine d'ogni virtù; senza il germe della mia Volontà non si può dare il nome di vera virtù. Essa è come il germe alla pianta, che dopo che ha sprofondato le sue radici sotto terra, quanto più profonde sono tanto più alto vi forma l'albero che il germe contiene. Sicchè prima c'è il germe, questo vi forma le radici, le radici hanno la forza di far sprigionare da sotto terra la pianta, e come si sprofondano le radici così vi formano i rami, i quali vanno crescendo tanto alti da formare una bella corona, e questa formerà la gloria dell'albero, che scaricando abbondanti frutti formerà l'utile e la gloria di colui che ne gettò il germe.Questa è l'immagine della mia Chiesa. Il germe è la mia Volontà, in cui nacque e crebbe; ma per crescere l'albero ci vuole il tempo, e per dare il frutto in alcuni alberi ci vuole la lunghezza dei secoli, quanto più è preziosa la pianta, tanto più tempo ci vuole. Così l'albero della mia Volontà, che essendo il più prezioso, il più nobile e divino, il più alto, ci voleva il tempo per crescere e far conoscere i suoi frutti. Sicchè la Chiesa ha conosciuto il germe, e non c'è santità senza di esso; poi ha conosciuto i rami, ma sempre intorno a quest'albero si è girato; ora deve conoscere i frutti per nutrirsi e goderseli, e questo sarà tutta la mia gloria e la mia corona, e di tutte le virtù e di tutta la Chiesa.Ora, qual'è la tua meraviglia, che invece di manifestare prima i frutti del mio Volere, li ho manifestati a te dopo tanti secoli? Se l'albero non si era formato ancora, come potevo far conoscere i frutti? Tutte le cose vanno così. Se si deve fare un re, non s'incorona il re se prima non si forma il regno, l'esercito, i ministri, la reggia; all'ultimo si incorona. E se si volesse coronare il re senza formare il regno, l'esercito, eccetera, sarebbe un re da burla. Ora la mia Volontà doveva essere corona di tutto e compimento della mia gloria da parte della creatura, perchè solo nella mia Volontà si può dire: "Tutto ho compiuto"; ed Io, trovando in essa compiuto tutto ciò che voglio, non solo le faccio conoscere i frutti, ma la nutrisco e la faccio giungere a tale altezza, da sorpassare tutti. Ecco, perciò amo tanto ed ho tanto interesse che i frutti, gli effetti, i beni immensi che ci sono nel mio Volere ed il gran bene che l'anima ricevere col vivere in Esso siano conosciuti. Se non si conoscono, come si possono desiderare? Molto meno possono nutrirsene. E se Io non facessi conoscere il vivere nel mio Volere, che cosa significa, i valori che contiene, mancherebbe la corona alla Creazione, alle virtù e la mia opera sarebbe un'opera scoronata.Vedi dunque quanto è necessario che tutto ciò che ti ho detto sul mio Volere esca fuori e sia conosciuto; ed anche [vedi] la ragione per cui tanto ti sprono, e come a te sempre ti faccio uscire dall'ordine degli altri, e se faccio conoscere questi e le grazie ad essi fatte dopo la morte, a te invece permetto, anche vivente, che ciò che ti ho detto sul mio Volere sia conosciuto. Se non si conosce non sarà apprezzato nè amato! La conoscenza sarà come concime all'albero, che farà stagionare i frutti, dei quali ben maturati si nutriranno le creature. Quale sarà il mio ed il tuo contento?"

venerdì 22 maggio 2020

Sono io la causa dei dolori di Gesù

Gesù spiega a Luisa come e perché noi siamo veramente (e non simbolicamente) la causa dei dolori sofferti da Gesù nella sua Passione. Gesù spiega il suo dialogo con Ponzio Pilato: il vero regnare è solo la virtù, e spogliarsi di tutto, rinunciare a tutto, sacrificarsi per tutto e sottoporsi a tutti è cosa assai migliore del primeggiare e comandare. Libro di Cielo, Volume 15, 1 Dicembre 1922,Venerdì 20 Dicembre 2019 (Per leggere i testi ci sono le immagini in fondo perchè non sono stati trovati in rete ndr)

01 Dicembre 1922 Gesù tutto operò e soffrì nella sua Volontà

Qua Gesù parla delle sue pene della sua Passione, tra cui dialogo con Ponzio Pilato gettando una luce profonda e straordinaria. Ci fa penetrare dentro misteri che tutti noi (il popolo di Dio) ha sempre in qualche mondo percepito. Canto popolare lungo la via Crucis che dice "chi ti ha ridotto in questo modo? chi ti ha crocifisso le mani.... sono stati i miei peccati". Poi bisogna vedere quanti di noi hanno interiorizzato questa cosa...chi piange lacrime di profondo dolore? Alcune ore della Passione aiutano a compiere questo gesto, sentirmi io responsabile della passione e morte di Gesù, non con angoscia, ma con quel santo dolore di aver contribuito io ai suoi dolori. Questo è proporzionale alla consapevolezza di essere la causa diretta delle sofferenze e della morte di Gesù e quanto più questa coscienza entra nel nostro cuore diventa più facile compatire le pene del Signore. Non è cosa da devozione da quattro soldi e un pò emotiva, questa è un gesto religioso nel senso buono del termine e graditissimo al Signore. Chi scendeva dal Calvario battendosi il petto (dicono i Vangeli).

L'aspetto nuovo è spiegarci come è stato possibile una cosa del genere: io non ho dato nessun colpo al Signore, io sto nel 2019, la crocefissione è stata 2000 anni fa e Gesù lo spiega. Le pene di Gesù sono state sofferte nella sua Volontà e significa due cose: 1) che se non le avesse sofferte nella dv non sarebbero state pene universalmente salvifiche, ecco perchè (la teologia lo ha sempre saputo) ed ecco perchè era necessario che il Salvatore fosse Dio stesso, gli atti di un'uomo sarebbero stati limitati e non avrebbero potuto assorbire ogni male. I frutti di redenzione raggiungono ogni uomo di ogni tempo. 2) Per far entrare le creature in essa ed unirsi alle pene di Gesù - doppio percorso d'entrata. Possibilità di unire le nostre piccole pene con quelle di Gesù (fuse con quelle di Gesù) a loro volta acquisiscano questa dimensione universale e a giovare per il bene di tutto e poi c'è quella negativa e di darmi le pene che con le loro offese mi dovevano dare nel corso dei secoli. La Dv ha raccolto ogni offesa e peccato delle persone e le ha portate in quel momento storico preciso e le ha concentrare così. E a scanso di ogni dubbio o perplessità Gesù lo specifica "la mia volontà mi portava tutti, nessuno mi sfuggì" . Ecco la grande opera compiuta dal nostro Salvatore, che chiede una commossa gratitudine e almeno un ricambio in termine d'amore.

Dopo questo Gesù esorta Luisa ad usare un canale di pene, e con le nostre pene possiamo unirle e fonderle con le sue.E tutte le generazioni ne riceveranno gli effetti. Capiamo quanto sia produttivo di bene portare tutto nella dv anche se a livello sensibile non ne abbiamo riscontro. Tutto quello che noi viviamo nella nostra vita di fede, tutto ciò che io (e tu) sto/stai facendo, si scrive a caratteri indelebili sul libro della vita che è diverso di persona in persona. Ma io non ne sono consapevole, cosa accade nei sacramenti? Cosa accade quando vado a Messa? Cosa succede nell'anima di un bambino appena battezzato? Il giusto vive di fede, ma io non ho nessun dubbio che la Messa sia la Rinnovazione del Sacrificio e che questo generi un'immensa quantità di bene. Gesù ha rivelato delle cose a Luisa, sta a noi decidere se crederci o meno.

Nel vangelo di san Giovanni esiste un solo peccato: non credere in Gesù. Se io veramente ci credessi, che se ho l'allergia (se io chiamo la dv nei miei starnuti....) se noi credessimo che questo gesto attraverso quest'operazione questo gesto beneficia e si unisce alle sofferenze di Gesù e diventa strumento di redenzione universale, se uno ci credesse farebbe tanta attenzione. Chi non va a Messa (al di là del peccato) vuol dire che si dubita di ciò che accade e si dubita di ciò che Gesù ha inventato. Chi interiorizza questo si sente portato ad andare a messa tutti i giorni. Dipende solo da una fede profonda.

Ultima parte. Gesù dice: io sono venuto nel mondo ad insegnare la Verità. La cosa più bella di questo mondo è essere spogliati di tutto, il vero regnare è la virtù. I figli di Dio (comprese le autorità ecclesiastiche), dover governare sul prossimo - cosa a cui tanti aspirano , brezza del sentirsi importanti - che io comando è solo una situazione di pericolo perchè se mi sbaglio io risponderò dei miei errori. Se il Signore ti chiama e ti eleva, bisogna prendersi questa responsabilità e pregare Dio che non ci faccia fare danni ma guai a chi ci aspira. Ai posti, regni e comandare, tutte queste cose non sono nobilitazioni dell'uomo (dice Gesù) ma sono miserie. Quando una persona ha autorità dovrebbe fare estrema attenzione. Un giudice se non sta attento può rovinare una persona innocente. Noi dobbiamo confrontarci con queste cose: le ricchezze sono schiavitù, se il Signore ci dà qualcosa (grano salis) la preoccupazione che dovremmo avere è non accumulare per sè ma andare incontro agli altri. Ci sono delle parabole nel Vangelo. Quando abbiamo il necessario per vivere (bisogna capirle con grano salis) e sfuggire dal lusso. Così come Gesù dice di mettersi all'ultimo posto stando tranquilli che se dovremo occupare il primo posto ci pensa Lui.

Gesù ha sofferto perchè non perchè è stato costretto ma perchè ha voluto. Gesù in qualunque momento avrebbe potuto liberarsi in un'istante. Gesù non si è fatto mettere addosso le mani quando hanno provato a farlo cadere burrone. Gesù dev'essere il nostro specchio fedele per il nostro modo d'agire.



MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 21 maggio 2020

Gesù si dona solo a chi è ben disposto

Gesù spiega a Luisa perché dinanzi ad Erode osservò il più rigoroso silenzio e non lo degnò nemmeno di uno sguardo. Era anima del tutto perversa e totalmente indisposta verso di Lui. Così Egli fa quando trova cuori di questo genere e dal suo esempio anche noi dobbiamo imparare a non dare le cose santi ai cani né gettare le perle davanti ai porci. Libro di Cielo Volume 14, 24 Novembre 1922, Mercoledì 18 Dicembre 2019

24 Novembre 1922 Effetti della parola e sguardo di Gesù. Gesù la rimprovera per voler lasciare nascoste queste verità

Stavo pensando al mio dolce Gesù quando fu presentato ad Erode e dicevo tra me: “Com’è possibile che Gesù, tanto buono, non si benignò di dirgli una parola e dargli uno sguardo? Chissà forse quel perfido cuore, alla potenza del suo sguardo si sarebbe potuto convertire.” E Gesù, facendosi vedere, mi ha detto: “Figlia mia, era tanta la sua perversità ed indisposizione d’animo, che non meritò che lo guardassi e gli dicessi una parola; e se ciò avessi fatto si sarebbe reso maggiormente colpevole, perché ogni mia parola, o sguardo, sono vincoli di più che si formano tra Me e la creatura. Ogni parola è un’unione maggiore, una strettezza di più; e come l’anima si sente guardata, la grazia incomincia il suo lavorio...."

Questo brano riprende all'inizio un particolare della passione di Gesù. E su questo c'è una concordia universale e anche le testimonianza dei vangeli: nessuna parola tra Gesù ed Erode mentre con gli altri sì. Quello che Gesù dice è un pensiero già formulato da vari autori nei confronti di Erode.

Silenzio motivato da un tasso elevatissimo di perversione e di un tasso elevatissimo di indisposizione d'animo. Questo è un punto su cui dobbiamo e possiamo riflettere, sia per comprendere sul perchè molti non sentano la voce di Dio e si sentano abbandonati, sono in pochi a chiedersi: ma non è che io non la sento perchè mi sono messo nell'impossibilità di sentirla? Non è che ho chiuso tutte le porte per non ascoltarlo?

Gesù è anche un'esempio: non date le cose sante ai cani e le perle ai porci. Il motivo per cui Gesù parlava in parabole (stando a ciò che hanno detto gli antichi commentatori cioè ai tempi della Patristica cattolica), nel Vangelo Gesù diceva: a voi è dato di comprendere agli altri solo in parabole. Quando una persona non ha ancora compiuto scelte di campo, non ha ancora deciso di ascoltare Gesù e sta ancora nel novero della folla - sta lontana ma non si sa nella folla che gente si trova. Se ci stanno cuori come Erode o ci stanno cuori smarriti cioè di persone che se ricevessero una mano tesa, una luce o una corda si aggrapperebbero e comincerebbero un cammino di resurrezione personale. O anime deluse o anime in attesa di un'input, così le parabole non vanno a toccare i tesori del regno di Dio, ma la persona che cerca un gancio inizia a riflettere e se fa questo la luce della grazia arriva e l'aiuterà nella conversione. Per noi è molto difficile ma ci sono molti segnali esterni (ovviamente il giudizio spetta solo a Nostro Signore) che ci possono aiutare come sta un'anima. Perchè è importante maturare questo? Perchè tutte le persone che si avvicinano al Signore, avvertono il desiderio di coinvolgere in questa cosa bella, la molla dell'evangelizzazione parte dal voler proporre la cosa bella che ho ricevuto. Cosa buona tranne però quando però vedessimo che ci sono delle persone che appaiono completamente chiuse, indisposte o arrotolate senza alcun minimo cenno, in vizi orribili (senza però condannare - perchè se la Grazia di Dio non ci avesse preservato noi ed io avremmo fatto di peggio). Però ci sono dei lati oggettivi: se ci troviamo a parlare con una persona ed esce un discorso qualificato, noi lo vediamo se appena esce quel discorso la persona inizia a fare polemica, ad essere aggressivo ed attaccare non mostrando nessuno spiraglio. In quel caso Gesù dice di stare in silenzio e di pregare per quella persona perchè parlare - in quella situazione contingente - non produrrebbe nessuna cosa buona - ma renderebbe la persona maggiormente colpevole perchè quella persona va respingendo una parola che il Signore gli sta offrendo. Quindi carica ulteriormente la coscienza di una grazia sprecata e quindi è meglio stare zitti e dato che noi non possiamo vedere i cuori. Gesù solo sa quali sono i cuori incontrovertibili,e talmente ostinati. Gesù ha trattato Giuda come tutti gli altri, come se potesse illudersi (mistero da noi insondabile) nella speranza (essendo Dio sapeva già come sarebbe finita) che questa persona si potesse convertire, quindi gli ha dato tutte le chanche possibili pur sapendo in quanto Dio che sarebbe stato inutile. Ma allora perchè Dio l'ha fatto?

Quando c'è un'opera di Dio noi non possiamo mai giudicarla e il perchè a Dio non si chiede ( Per capirlo Volume 8 - 30 Gennaio 1909 La storia del perché -- in fondo alla pagina). Il Signore non è tenuto a dare giustificazioni, caso mai il contrario. Ci sarà un giorno - il Giudizio Universale - apparirà per tutti i dannati è che quello si è dannato solo per colpa sua (e si vedrà). E si vedrà tutto ciò che Dio avrà fatto per lui e nessuno potrà a dire a Dio: perchè hai omesso questa cosa per salvarmi? Ma anche nel giudizio particolare, noi vedremo nella Verità che la dannazione della persona è solo colpa della persona. Perchè questo è di nuovo la volontà umana in contrasto con quella divina.

"..Se lo sguardo o la parola è stato dolce, benigna, l’anima dice: come era bella, penetrante, soave, melodiosa, come non amarlo? Se poi è stato uno sguardo o parola maestosa, sfolgorante di luce, dice: che maestà, che grandezza, che luce penetrante, come mi sento piccola, come son misera, quante tenebre in me innanzi a quella luce sì sfolgorante. Se ti volessi dire la potenza, la grazia, il bene che porta la mia parola o sguardo, quanti libri ti farei scrivere..." Gesù

Gesù, con le persone che non sono pervertite (invischiate nei peggiori peccati) ma quando trova un'anima disposta che cammina verso il bene - con Luisa l'ha fatto in maniera straordinaria - basta sintonizzarsi sulle giuste frequenze. Trovare bene l'antenna e hai voglia quanto parla, a pochissimi riserva qualche cosa visibile ma nell'intimo del cuore Gesù dà tanto a chi ben si dispone. Ciascuno di noi deve imparare a vivere. Argomento ricorrente: non c'è vita nella dv senza un rapporto personale e proprio da esprimersi anche in contesti di preghiera profonda con Gesù.

"..Ora, vedi dunque quanti beni ti ho fatto nel guardarti tante volte, nel tenerti con Me in familiari conversazioni, non sono state solo parole, ma discorsi completi, da ciò puoi comprendere che le unioni tra Me e te, le relazioni, i vincoli, le strettezze, sono innumerevoli. Io ho fatto con te come un maestro, che con gli altri che vogliono qualche suo indirizzo dice qualche parola, ma coi propri discepoli volendo fare altrettanti maestri simili a lui, sta con loro tutto il giorno, parla a lungo, sta sempre loro vicino ed ora porta un argomento ed ora una similitudine per farsi più comprendere, né li lascia mai soli per timore che, distraendosi, facciano andare al vento le sue fatiche, se occorre toglie le ore al suo riposo per ammaestrarli; nulla risparmia, né fatiche, né stenti, né sudori, per ottenere l’intento che i suoi discepoli diventino maestri. Così ho fatto Io per te, nulla ho risparmiato, con gli altri ho tenuto le sole parole, con te discorsi, ammaestramenti a lungo, similitudini, di notte, di giorno, a tutte le ore; quante grazie non ti ho fatto? Quanto amore fino a non saper stare senza te?.." Gesù

E Gesù carica Luisa delle grazie ricevute. Luisa era un'anima che stava in presenza abituale con Gesù, vincoli, relazioni ed atti d'amore. Qual'era la condizione fondamentale: era una tabula rasa, una porta spalancate e Luisa era fermamente decisa a fare quello che Gesù gli avrebbe insegnato. Non è che Dio fa le elité ristrette, Gesù ha dato il mandato di ammaestrare tutte le genti (ai discepoli), Lui vorrebbe che tutti diventassero Suoi discepoli (per quanto sta in Lui); il fatto che ce ne siano pochi di autentici discepoli è sempre per qualche falla o mancanza da parte nostra. Gesù, se non trova un terreno fecondo dove depositare i suoi insegnamenti o un punto d'appoggio per non sprecare le grazie, le grazie non ce le dà. Nostro Signore le grazie non le dà a chi le sprecherebbe. Se non trova in noi le opportune disposizioni, certe grazie non ce le dà.

Erode è un caso limite che però - caso della chiusura assoluta alla grazia - però anche noi avremo tante più grazie dal Signore quanto più saremo disposti. Nel Vangelo: a chi ha sarà dato, cosa fai tu nei confronti di Gesù? Cosa gli chiedi? Quali offerte gli fai? Gesù sta aggiungendo al gesto ascetico del digiuno (nell'AT il digiuno storna il castigo divino su Ninive - libro di Giona, i farisei digiunavano) - oltre ai temi tipici: l'impetrazione di qualche grazia da parte di Dio, una riparazione per i peccati, la riparazione dei propri peccati ecc.. che sono motivazioni religiose --- Gesù ci ha aggiunto un'altro motivo: io ci tengo talmente tanto a Te che preferisco stare con te piuttosto che mangiare. A Messa ci vado ma io posso stare un giorno senza mangiare. E ti pare che se fai un'offerta a Gesù Lui cosa farà? Te la ripagherà profumatamente e più ne farai più ti ripagherà. Gesù, nei nostri confronti, ha fatto tutte le follie d'amore immaginabili...quindi Lui si aspetta che noi abbiamo una reazione di fronte a questo (gratitudine, volontà ecc...) certo che i nostri atti saremmo piccoli ed umani.

Le grazie che il Signore ci dona possiamo e dobbiamo trafficarle e non trattenerle solo per noi e non avere quelle forme di egoismo o accidia spirituale e quando è opportuno condividerle con i nostri fratelli ben disposti perchè tutti possano essere in grado di conoscere l'amore di Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

martedì 19 maggio 2020

Come si entra nel Divin Volere

Come si entra nella Divina Volontà. Gesù spiega gli effetti portentosi dell'operare, pregare e agire nell'ambiente divino della sua Volontà. L'ombra della volontà umana, che oscura la luce del Sole divino e genera quattro specie di nefasti mali. Riferimenti: Volume 15, 21 Giugno 1923. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", ventiquattresima puntata, Martedì 17 Dicembre 2019

21 Giugno 1923 Differenza tra chi prega ed agisce nel Divin Volere, avendo in sé conoscenza di ciò che fa e chi s’incontra in Esso perché la Divina Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto

Brano molto formativo. Il termine tecnico qua usato è entrare nella dv. Ci sono tutta una serie di espressioni che sono tra loro simili (fondersi, entrare, perdersi, ecc...); oggi il testo è polarizzato sull'entrare nella dv e il testo è bello perchè ci mostra come Luisa entrava nella dv. Ogni tanto è bello confrontarsi perchè così uno riesce a capirci qualcosa (si tratta di operazioni interiori).

Stavo facendo la mia solita adorazione al crocifisso mio bene e stavo dicendogli: “Entro nel tuo Volere, anzi, dammi la tua mano e mettimi Tu stesso nell’immensità della tua Volontà, affinché nulla faccia che non sia effetto del tuo Santissimo Volere.”.... Luisa

Che cos'è quest'entrata nella dv? E' un atto che con la mia volontà io chiedo al Signore faccia questo. Io esprimo la mia volontà di fare quest'operazione. Noi dobbiamo pensare che la nostra volontà e anche le azioni anche dei pensieri espressi e voluti da essa determinano un cambiamento nel nostro essere. Chi è devoto della Madonna e ha letto gli scritti del Montfort (il trattato della Vera Devozione)- fare le cose per mezzo di Maria - ma come? Per unirsi alle intenzioni di Maria basta dire: Io rinuncio a me stesso e mi dono tutto a te -- in questo modo (nell'azione che sto facendo) mi sono spogliato delle mie intenzioni e mi sono rivestito con quelle perfettissime della Madonna. Come si fa a consacrarsi alla Madonna? Si prende un momento di tempo e si esprime la volontà di consacrargli la vita. San Luigi in quel contesto che - Dio non voglia - se una persona si offrisse al diavolo quello lo fa subito. Gli atti di esercizio della nostra volontà sono presi molto sul serio sia da Dio che dal diavolo. Nell'istante in cui faccio un'offerta la diavolo probabilmente non cambierà nulla di sensibile ma da quel momento in poi son guai.

Poi Luisa dice: "...Ora, mentre dicevo ciò, pensavo tra me: “Come, la Volontà Divina è dappertutto, già mi trovo in Essa ed io dico entro nel tuo Volere?”...Luisa

Io nel volere di Dio ci sto comunque ed è vero. In Lui ci muoviamo ed esistiamo (dice san Paolo). Sia chi sta leggendo ecc.. se si gira intorno vede la dv dovunque. Non è panteismo, la dv sta dovunque ma non vuol dire che le creature si confondo con Dio ma sono un prodotto della Sua Volontà ma rimangono distinte da Lui. Dovunque ti giri (anche le cose che non vedi) sono composte da atomi e la materia è stata creata dall'Altissimo, anche le combinazioni degli elementi sono atomi...e sono tutti conservati nell'essere. Il mio poter parlare, muovermi, leggere, ecc... non c'è niente che noi facciamo che non sia dentro la divina volontà. Gli atei, i bestemmiatori ecc... non hanno scampo, non è possibile uscire in questo senso dalla dv e quando saranno morti ne avranno l'evidenza. Quando saremo morti tutto ciò che crediamo per fede ci apparirà evidente, su questa terra c'è merito a crederci ma dopo no.

C'è un'abisso a muoversi dentro la dv per forza che non avendo in sè conoscenza di ciò che fa ed operarci/ pregare in essa. Un'atto di quel genere compiuto avendo conoscenza di ciò che fa - ecco perchè Gesù raccomanda sempre la conoscenza che è fondamentale - perchè entro nella dv? Primo per trasformare i miei atti umani limitati temporali e circoscritto e per trasformarli in atti eterni, immensi, ecc.. e così produco meriti e beni infiniti. Entrando nella dv che si trova dovunque - in ogni tempo ed in ogni luogo - io muovendomi in questo mondo io lo posso spandere e portare dovunque diventando un fabbricatore universale di bene e non fa niente che io non sia consapevole. Con questa cognizione di causa è ovvio che c'è un'abisso infinito.

"..Ora, è vero che la mia Volontà sta dappertutto, ma l’ombra della volontà umana non fa sentire la vivezza della luce, il calore e tutto il bene che contiene; invece, col voler entrare nella mia Volontà, l’anima depone la sua e toglie l’ombra del suo volere e la mia Volontà fa splendere la sua vivida luce, la investe, la trasforma nella stessa luce e l’anima, inabissata nel mio Volere Eterno, mi dice: “Grazie, oh! Santo Volere Supremo per la tua luce, per tutti i beni che fai col riempire Cielo e terra del tuo Eterno Volere; per tutti voglio renderti il contraccambio del bene che fai.” Ed Io sento tale onore, gloria e compiacimento, che nessun altro gli è eguale. Figlia mia, quanti mali fa l’ombra della propria volontà: raffredda l’anima, produce l’ozio, il sonno, l’intorpidimento. Diversamente è chi vive nella luce del mio Volere.” Gesù

Lo starci nella dv non annulla i germi negativi della volontà umana che impedisce alla divina volontà di operare per bene. Mentre se uno entra nella dv, annientando l'ombra, e tutto lo splendore che la dv diventa propria della persona e tutto il bene prodotto dalla persona si spande dovunque.

Al contrario l'ombra della volontà umana che se noi non lo squarciano con quest'atto volontario, questo telo rimane sempre disteso e produce solo mali. Quali mali? Qua Gesù ne elenca quattro: raffredda l'anima, l'ozio, il sonno e l'intorpidimento. Quando ci sentiamo freddi - poco amore a Gesù e alla Madonna - è impossibile entrare nella dv e non avere un cuore che si infiammo d'amore per loro due; e questo calore si spande nei rapporti verso il prossimo. Quello che qua Gesù cerca di farci capire, non è un discorso principalmente morale (devi amare il prossimo) ma se tu hai incominciato a vivere la dv e a farla vivere in te, insieme ad un'amore ardente verso Gesù e Maria incomincerai ad avere un pochino di amore che si fa percepire nei confronti del prossimo. Non tratterai male nessuno, non mortificherai nessuno, avrai sorrisi e parole gentili e di conforto per le persone che ti stanno attorno. Esame: Parlo male del prossimo? Sono freddo? Giudico il prossimo? La vita nella dv è poca - me ne infischio dei problemi del prossimo? Dv poca. Questo non per intristirci, fondersi nella dv è un modo in cui noi diciamo a Dio "guarda che io sto anni luce da quella che è la tua Volontà, falla scendere dentro di me perchè io vivendo nella dv io possa viverci e farla".

Produce l'ozio: L'ozio è una cosa bruttissima, la dv è l'anti-ozio. Chi vive in essa è un ciclone di produttività benefica. Non fa cose disordinate ecc.. ma la sua sana produttività equilibrata è immensa.Gesù dice che il Padre suo opera sempre. Dio è un produttore continuo ed infaticabile, è una sorgente infinita di bene, bene e bene. Una persona che vive come suo amico non è che si ferma ad un certo punto - non esiste. E proprio questa consapevolezza (perchè si opera dentro questo principio di potenza infinita) uno viene sollecitato a fare di più. Ci mettiamo il nostro poco ma se lo mettiamo nella dv diventa una bomba.

Il sonno: Vegliate dice Gesù nell'avvento che è il contrario del sonno. Cosa rappresenta? Padre Pio diceva che il sonno è tempo perso. Chi vive nella dv dorme tanto o poco? Lo stretto indispensabile ma non è che sta tutto il giorno con gli occhi stralunati ma conclude. Nella dv si dorme per riposarsi, prima di metterti a dormire, fonditi nella dv perchè tu porterai il sonno. Riposarsi non significa dormire (Gesù dice: venuti tutti voi che siete affaticati ed oppressi e io vi darò riposo). Il sonno è l'inoperosità ed una vita vissuta nelle tenebre del male e del peccato. La Vigilanza è alimentata dalla preghiera, dalla vita di Grazia. Chi dorme non piglia pesci. Quando dormiamo non possiamo operare, ma quando siamo coscienti sappiamo farlo. Alimentiamo questa cosa con la preghiera profonda.

(11 Settembre 1922 Lo scopo primiero di tutto quello che Dio ha fatto nella Creazione e nella Redenzione, è che la creatura viva nel Divin Volere. Solo nel Divin Volere c’è vero riposo - qua il link alla catechesi)

Non si può vivere nella dv senza una vita di preghiera profonda,ma occorre anche conoscere ciò che Dio vuole ed imparare a fare discernimento nelle scelte della giornata: come faccio io a comprendere ciò che Dio vuole? Perchè ogni qualvolta dò vita ad un'atto di volontà umana - anche quando non fosse peccato - un'atto di volontà diverso da quello che Dio vorrebbe in questo istante, comunque l'ombra di produce non però la cancrena del peccato. Il tasso di felicità di gioia, pace e di amore diminuisce ad ogni atto di volontà umana.

L'intorpidimento: l'essere intorpiditi, una cosa molto brutta, il don lo legge come l'arenarsi e non camminare, non crescere e non andare avanti e non proseguire. Già la vita cristiana di per sè tende verso un progresso che va dal male al bene, dal bene al meglio, dal meglio all'ottimo ecc... c'è questo arco e se noi rimaniamo sempre uguali non stiamo camminando. E' possibile cambiare veramente? E' possibile che io possa cambiare veramente? E' possibile diventare un'altra persona? Superare certe situazioni di debolezza, criticità e miseria? Chi ci sta provando a vivere nella dv, ognuno ci sta provando con percorsi differenti e in molti ci provano come possono. Noi per verificare i cambiamenti dobbiamo per prima cosa avere un rapporto sincero ed oggettivo con noi stessi; perchè se io sono cambiato io mi sentirò cambiato. Non mi devo fare film mentali...lo senti e basta. Ti senti cambiato. Senti che c'è qualcosa in te che prima non c'era e la prova di questo è se qualcuno mi dice che sono cambiato. Io non devo dipendere dal giudizio altrui ma gli altri mi vedono in modo oggettivo. Se mi penso di essere cambiato ma nessuno mi dice nulla è probabile che io mi sbagli. I test classici che propongono i maestri di spirito (san Ignazio di Loyola diceva: un'anima ha cominciato a fare realmente progressi nella vita interiore quando incomincia a manifestare cambiamenti sul difetto o vizio dominante). Eri un superbo? Evidenziavi le cose cattive degli altri? Eri arrogante? Queste cose stanno cambiano o sono sempre uguali? Se tu avevi una bocca che era una fogna, questo stile non è uno stile divino. Non è possibile stare nella dv e non avere una repulsione per essa. La gola, non è possibile avere questo difetto nella dv.

Molto spesso il nostro difetto dominante lo vedono tutti tranne noi. La volontà umana ci fa rimanere incagliati dentro le nostre dinamiche distruttive ed umane. Nelle nostre piccinerie. Invidie, gelosie, compiacenze, ecc.... la volontà umana determina questo. Ma questo avviene perchè non si vuole cambiare. La Dv ci porta necessariamente verso le vette verso la santità, ci vuole tempo. Ma i cambiamenti si devono notare per forza altrimenti stiamo costruendo anche con la dv quel particolare fenomeno chiamato Illusione Spirituale. Pensi di stare camminando ma in realtà è tutto uguale a prima o forse peggio perchè i difetti sono come l'età: peggiorano se non si ci si mette mano.

Chi vive alla luce del dv è continuamente camminante ecc...il cambiamento per noi esseri umani è sempre una cosa buona (a patto che sia un miglioramento). Se si vive nella dv sicuramente passi in avanti non sarà difficile scorgerli. Una spia: ripensiamo a nostre dinamiche del nostro passato e se noi diciamo: io non le rifarei più è un segno buono che stiamo camminando nella giusta direzione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI