Pagine

domenica 9 febbraio 2020

L'unico scopo della Creazione

Gesù spiega a Luisa che l'unico scopo della creazione dell'uomo era lo scambio dei voleri divini e umani, perché Dio si divertisse e l'uomo fosse felice. Luisa esprime la sua santa paura di fare in qualche cosa la sua volontà umana in luogo di quella Divina. Libro di Cielo, Volume 13, 27-28 Dicembre 1921, Lunedì 16 Settembre 2019

27 Dicembre 1921 L’anima che vive nella Divina Volontà, mette in vigore lo scopo della Creazione ed in ogni cosa che fa, è uno sbocco di Gesù che le viene

Gesù parla di nuovo dello scopo della Creazione, qui impariamo a divertirci con Gesù (non è peccato - ci sono divertimenti illeciti o è peccato quando si pensa SOLO a divertirsi - in Paradiso sarà solo divertimento - in questo mondo non siamo in Paradiso però anche il desiderio che noi abbiamo di divertirsi ci fa comprendere il motivo per cui siamo stati creati: divertirsi e godere nel Paradiso e dobbiamo pensarci quando il Signore ci concede di vivere qualcosa di bello - oltre a ringraziarlo, dobbiamo farli nella DV in modo che non offendano il Signore e anche essi si vivano come un'atto di volontà divina e come un piccolo anticipo dei celesti divertimenti).

I celesti diletti sarebbero dovuti incominciare in questo mondo (Sacra Scrittura in primis) ma così non è stato perchè l'uomo ha perso il dono della divina volontà. L'unico scopo della Creazione (non c'è altro motivo per cui l'uomo è stato creato e tutto quello che è stato creato per l'uomo e l'uomo è stato creato per Dio come essere intelligente della creazione sensibile, siamo stati creati per Dio).

".. Oh! come ci divertiamo! Era questo l’unico scopo della creazione dell’uomo, con lo scambio dei nostri voleri, lui con Noi e Noi con lui, volevamo formarci il nostro divertimento ed insieme rendere in tutto felice l’uomo. Rotta dall’uomo l’unione col nostro Volere, incominciarono le nostre amarezze e la sua infelicità, sicché lo scopo della Creazione fallì..." Gesù

Dio non si diverte più per colpa nostra. Qui c'è scritto così. Anche Dio si diletta con la Creatura (libro della Sapienza - ..ponevo le Mie delizie tra i figli dell'uomo cioè mi divertivo). Nel prologo di questo scritto spiega perchè.

Figlia mia, ogniqualvolta l’anima entra nel mio Volere, viene a specchiarsi nello specchio della mia Divinità e, specchiandosi, riceve i lineamenti divini e questi lineamenti la vincolano alla Divinità e trovando in essa la loro fisionomia, la riconoscono per una della loro famiglia, le danno il posto in mezzo a loro, la ammettono ai loro segreti e riconoscendo in essa come centro di vita il loro Volere, l’ammettono a quel punto eterno e l’arricchiscono di tutto ciò che l’eternità contiene. Oh! come è bello vedere questa nostra piccola immagine inondata di tutto ciò che l’eternità contiene, essa, come piccola, si sente sperduta, affogata, non potendo contenerle in sé, ma l’amore, lo svolgimento della Vita del nostro Volere in lei, la spinge a rispecchiarsi in Noi e le nostre onde eterne la fanno continuare, come una macchina che non cessa mai il moto. Oh! come ci divertiamo!.." Gesù

Cosa significa essere ammessi ai segreti di Dio? Le anime che vivono nell'amicizia di Dio diventano le grandi confidenti. Pensiamo ai segreti nelle apparizioni e a volte certe cose non sono state rivelate. Il destinatario di questo dono celeste ha goduto di questo segreto punto e basta e dei santi canonizzati non possiamo con certezza che siamo proprio vissuti nel divin volere anche se hanno fatto con perfezione il Divin Volere. E perchè questo rapporto rimanga tale occorre che nell'uomo ci sia la vita nel divin volere nella persona perchè la Trinità trovi nella persona uno specchio. E diventa una vita incessante di amore reciproco tra i due e Gesù chiude dicendo Oh, come ci divertiamo!

".. Ora, chi risarcisce questo nostro fallimento, chi mette in vigore le rendite della Creazione? L’anima che vive nel nostro Volere, lei lascia indietro tutte le generazioni e come se fosse la prima da Noi creata, si mette in ordine nello scopo con cui creammo l’uomo, il nostro Volere ed il suo fanno uno solo e, operando col Voler Divino, la nostra Volontà agisce nel voler umano ed ecco che incominciano le nostre rendite divine nella volontà umana, lo scopo della Creazione è già in vigore e siccome la Volontà nostra ha modi infiniti, purché trovi un’anima che si presti a fare agire il nostro Volere, subito viene a rifarsi del fallimento di tutte le altre volontà umane, ecco perché l’amiamo tanto, da superare tutto l’amore di tutte le altre creature insieme. Lei alla nostra Volontà conculcata, disprezzata nelle altre creature, ha reso il decoro, l’onore, la gloria, il regime, la vita e come non dobbiamo dare tutto a lei?” Gesù

Con la rottura dalla divina volontà sono successe due cose: infelicità umana e anche le amarezze di Dio perchè lo scopo della Creazione andò fallito. Scopo unico della Creazione era questo, lo scambio dei voleri. Rotta questa cosa è fine dei divertimenti per Dio ed infelicità dell'uomo - Dio "non si rassegna", i nostri fallimenti umani sono talvolta irreversibili altre volte ci sono delle cose che possono essere perdonate ma non siamo in grado di riscattare ma Dio no. I divertimenti perfettissimi il Signore se li è presi con la Madonna, non si può passare attraverso questo mondo con tutte rose senza spine ma le rose hanno le spine, ma oltre a contemplare l'Addolorata (che ha dovuto soffrire per la nostra salvezza) possiamo contemplare quello che possiamo sperare di riprendere a vivere sulla terra il divin volere. Speriamo ci siano altre persone che risarciscono il Signore del fallimento - ci rendiamo conto che se un giorno moriamo il Signore ci dice: Grazie perchè mi sono divertito con te? Chiediamoci anche se un pò di felicità con la F maiuscola l'abbiamo gustata, non possiamo sapere se Gesù s'è divertito; possiamo sognarlo se vogliamo essere arditi possiamo sperarlo ma questo sarà tanto più lecitamente sperabile tanto più cercheremo di vivere nel divin volere.

"..ecco perché l’amiamo tanto, da superare tutto l’amore di tutte le altre creature insieme. Lei alla nostra Volontà conculcata, disprezzata nelle altre creature, ha reso il decoro, l’onore, la gloria, il regime, la vita e come non dobbiamo dare tutto a lei?” Gesù

Ecco perchè dobbiamo supplicare il Signore di non vivere di volontà nostra - vorrebbe dire dare gioia al Signore, risarcirlo per gli altri e vivere una vita Felice perchè questa cosa in moltissime anime Gesù non la vede. Nella messa di ieri (del 15 settembre ndr) della Parabola della pecorella smarrita: ogni anima è unica quindi con ogni anima il Signore vorrebbe prendersi un divertimento del tutto particolare quindi se non se lo è goduto (l'anima X che vive nella DV nella sua singolarità individua - dà al Signore un godimento particolare) quindi quel divertimento non ce l'avrà. Chi vive nella DV non soltanto fa divertire Gesù e trova la propria felicità ma risarcisce il Signore di tutte quelle anime che disprezzando questo dono gli hanno tolto il piacere di divertirsi con quell'anima. Questi scritti evidenziano la santa singolarità individua di ogni anima (anche nel vangelo viene detto), se io cerco una pecorella lasciando le 99 da parte vuol dire che quella pecorella smarrita ha un valore molto alto e se io cerco una moneta perduta lasciando le altre 9 da parte vuol dire che quella moneta ha un valore intrinseco e dev'essere cercata.

Nelle Ore della Passione Gesù si lamenta della tragedia della perdite delle anime e ognuna per esse Gesù ha un'amore speciale. Chi sono io per aiutare Gesù? sono una persona insignificante ma sono unico ed irripetibile e posso dare al Signore la mia nota unica.

28 Dicembre 1921 Timori. Gesù le dà la pace. Luisa vuole che Gesù faccia la sua volontà

Oggi impariamo da questi scritti un santo timore (il santo timore di Dio è un dono dello Spirito Santo - timore di offendere Dio non per le conseguenze ma per la carità; se voglio tanto bene ad una persona mi dispiacerebbe offenderla - questo è il timor di Dio / qui si aggiunge una piccola caratteristica il timore) di uscire dalla Divina Volontà o indurre Gesù a fare la nostra. Il timore di Luisa - momento di debolezza - ha chiesto di Gesù di fare qualcosa

"..“Figlia mia, coraggio, non temere, sono Io tutto per te; vedi come sono belle le mie mani imperlate dalle lacrime di chi teme di non fare il mio Volere, neppure una è andata per terra, ora senti e quietati, Io farò ciò che vuoi tu, ma non perché lo vuoi tu, ma come se lo volessi Io, non ne sei contenta?.." Gesù

Poi però il contesto più profondo è inquietante: Gesù sospende Luisa dal suo stato e le toglie qualche croce perchè il corso della Giustizia non sia trattenuto. Ecco perchè arriva poi la Madonna arriva a chiedere aiuto a Luisa e questo ci fa comprendere tante cose (il valore, offerte e le penitenze fatte nella DV in ordine alla mitigazione dei cosidetti castighi (cioè il male che noi provochiamo ci cade addosso a noi ndr).

Punto di meditazione: c'è venuta un pò di paura di fare di testa nostra? Il giorno in cui ci sorgesse questo timore canteremmo il Magnificat, è una disposizione che dobbiamo auspicare, cooperare e chiederla. Appena si esce dalla divina volontà si scatenano i guai quanto più è rilevante l'uscita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento