La Divina Maria racconta gli episodi immediatamente successivi alla nascita di Gesù e come, per Divina Volontà, si separò dal suo amatissimo Figlio deponendolo nella mangiatoia e lasciando che, dopo san Giuseppe, anche altri lo adorassero e si intrattenessero con Lui. La Divina Volontà è esigente e chiede, a chi in Essa vuole vivere, il sacrificio di tutto, comprese le cose sante, i desideri santi e i progetti santi. La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, ventiduesima meditazione. Cenacolo mariano di Sabato 14 Settembre 2019
22° GIORNO
La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà. Il piccolo Re Gesù è nato. Gli Angeli Lo additano e chiamano i pastori ad adorarlo. Cielo e terra esultano, ed il Sole del Verbo Eterno, facendo il suo corso, dirada la notte del peccato e dà principio al pieno giorno della Grazia. Dimora in Betlemme.
Cosa ci ha detto lo Spirito Santo nell'ascolto di questo brano?
"..Figlia mia, la Divina Volontà è esigente e vuole tutto, anche il sacrificio delle cose più sante e, a seconda [del]le circostanze il grande sacrificio di privarsi dello stesso Gesù; ma questo [è] per distendere maggiormente il suo Regno e per moltiplicare la vita dello stesso Gesù, perché quando la creatura per amor suo si priva di Lui, è tale e tanto [il suo] eroismo ed il sacrificio, che tiene virtù di produrre una vita novella di Gesù, per poter formare un'altra abitazione a Gesù. Perciò, figlia cara, sii attenta, e sotto qualunque pretesto non negare mai nulla alla Divina Volontà.."
Tutto quanto culmina nella parte finale dove la Madonna spiega quanto sia esigente la Divina Volontà (Gesù Crocefisso è un'immagine viva). Questo brano è distinto in tre parti: evento della nascita di Gesù e del suo significato simbolico e reale che l'hanno accompagnato.
"..Ora, figlia del mio Cuore, mentre starai tutta intenta a vagheggiare il pargoletto Gesù, prestami attenzione ed ascoltami: tu devi sapere che era mezzanotte quando il piccolo re neonato uscì dal mio seno materno. Ma la notte si cambiò in giorno; Colui che era Padrone della luce metteva in fuga la notte dell'umana volontà, la notte del peccato, la notte di tutti i mali; e per segno di ciò che faceva nell'ordine delle anime col solito suo Fiat Onnipotente, la mezzanotte si cambiò in giorno fulgidissimo; tutte le cose create correvano per inneggiare in quella piccola Umanità il loro Creatore..."
Gesù è nato a mezzanotte, non ha un'orario flessibile la messa di mezzanotte. La messa di natale non si tocca. Mezzanotte è la notte profonda, il punto massimo della notte, l'ora dell'impero delle tenebre e quindi la scelta di Gesù non è casuale: è Venuto per rendere mezzanotte mezzogiorno. Ci sono altre fonti che dicono che la notte si cambiò in giorno anche nel punto di vista materiale: la grotta fu inondata di luce. La notte rappresenta l'umana volontà, il peccato e tutti i mali. Gesù con questo gesto dice: io sono la Luce del Mondo e ti farò uscire dalla notte della tua umana volontà (staccata dalla Sua), dalla notte del Peccato e da tutti i mali che esso genera. Noi sappiamo dalla Chiesa che tutti i mali che conosciamo sono tutti generati dal male morale del peccato dell'uomo. E quindi la mezzanotte si cambia in mezzogiorno. Poi ci sono una serie di segni cosmici.
"..Il sole correva per dare i suoi primi baci di luce al Bambinello Gesù e riscaldarlo col suo calore; il vento imperante con le sue ondate, purificava l'aria di quella stalla e col suo dolce gemito Gli diceva: “Ti amo”; i cieli si scuotevano fin dalle fondamenta; la terra esultava e fremeva fin nell'abisso; il mare tumultuava con le sue onde altissime; insomma, tutte le cose create riconobbero che il loro Creatore già stava in mezzo a loro, e tutte facevano a gara ad inneggiarlo. Gli stessi Angeli, formando luce nell'aria, con voci melodiose da potersi sentire da tutti, dicevano: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà! Già è nato il Celeste Bambino nella grotta di Betlemme, avvolto in poveri pannicelli”...
La Creazione lo riconosce come Creatore ma la razza umana ci fa la figura peggiore, la creazione irrazione come sempre ha superato le creature ragionevoli che siamo noi. Da un punto di vista rivelato i cataclismi e brutti fenomeni fisici (terremoti, tsunami, pioggie impazzite ecc..) da un punto di vista profondo sono legate al nostro peccato ma non possiamo stabilire i nessi di causa ma sappiamo che qualunque fenomeno disordinato sicuramente è stato innescato dal peccato (e dal proliferare di esso) del genere umano.
Poi c'è la rispota di Maria Santissima e di San Giuseppe.
"..Onde, figlia mia cara, continua ad ascoltarmi. Come io lo ricevetti nelle mie braccia e Gli diedi il mio primo bacio, sentii il bisogno d'amore di dare del mio al mio Figlio Bambino e, porgendogli il mio seno, Gli diedi latte abbondante, latte formato dallo stesso Fiat Divino nella mia persona per alimentare il piccolo Re Gesù. Ma chi può dirti ciò che io provavo nel far ciò, e i mari di grazia, d'amore, di santità che mi dava il Figlio mio per contraccambiarmi? Quindi lo involsi in poveri ma nitidi pannicelli e lo adagiai nella mangiatoia. Questa era la sua Volontà ed io non potevo far a meno di eseguirla. Ma prima di fare ciò feci parte al caro San Giuseppe, dandolo nelle sue braccia; ed oh, come gioì, se lo strinse al cuore, ed il dolce Bambinello versò nell'anima sua torrenti di Grazia. Quindi insieme con San Giuseppe aggiustammo un po' di fieno nella mangiatoia e, distaccandolo dalle mie braccia materne, lo posi a giacere dentro di essa. E la Mamma tua, rapita dalla beltà dell'Infante Divino, se ne stava la maggior parte [del tempo] genuflessa innanzi a Lui; mettevo in moto tutti i miei mari d'amore, che il Voler Divino aveva formato in me, per amarlo, adorarlo e ringraziarlo.."
Primo bacio e latte abbondante della Madonna ed accenna ciò che provava nel tenere Gesù in braccio, cosa prova una donna ad abbracciare suo figlio appena nato? Nella Madonna accadeva qualcosa del genere ma all'ennesima potenza. Gesù e Maria sono gli sposi mistici per antonomasia. La Madonna capisce che è Volontà di Dio e deve metterlo nella mangiatoia e privarsi di questa gioia. Ed accetta questo. Noi non lo capiamo, che sarà mai? Vuol dire che noi non abbiamo mai avuto un momento intenso con il Signore e poi quando esso viene a finire andiamo in crisi (alcuni Santi hanno sperimentato questo e ci si accorge come il rapporto con Dio valga di più).
Qual'è la rinuncia più grande che si possa fare e che possiamo noi fare? Quale sarebbe il sacrificio più grande che Gesù potrebbe chiedermi? E io cosa direi? Fiat con il rischio di morire all'istante? La Divina Volontà è esigente e vuole tutto.
"..Figlia mia, la Divina Volontà è esigente e vuole tutto, anche il sacrificio delle cose più sante e, a seconda [del]le circostanze il grande sacrificio di privarsi dello stesso Gesù;.."
Molti pensano che non sia un grande sacrificio, ma chi vive nella DV deve giungere ad amare Gesù e deve arrivare al punto di privarsi di Lui. Perchè attraverso questa rinuncia (di Gesù) tu possa riparare a tutte le indifferenze e delle freddezze del mondo intero. Questo è per distendere maggiormente il Regno della Divina Volontà in noi. Attraverso la mia rinuncia qualcuno incontrerà Gesù / capite tutte le implicazioni che ci stanno dietro? C'è una domanda di background: quanto oggi io ami Gesù? quanto ci tengo? e se non lo amo ancora abbastanza Gesù vuol dire che c'è qualcun'altro nel mio cuore ed ecco perchè nei primi volumi di Cielo Gesù parla del distacco - è un processo che dipende anche da quanto noi cooperiamo in questo. Vivere nella DV vuol dire che a Dio non si nega niente; se voi leggete tutti i grandissimi maestri di spirito dicono la stessa cosa: se tu vuoi Dio è che tutto, devi essere pronto a sacrificare tutto. Vivere nella DV comporta questa perfezione e non si può banalizzare la vita nella DV a qualche piccolo atto, c'è un lavorio interiore e fondamentale che ci porta ad essere spogliati da tutto (la devi volere), è la tua volontà che deve essere pronta - siamo sempre liberi, la Madonna ha messo Lei il bambino nella mangiatoia in modo libero.
Ci deve essere proprio una situazione di tutto. Noi siamo impressionati dalle ricchezze, del giovane ricco che deve lasciare tutto ecc... già queste fanno paura (lo spogliarsi di tutto); costa di più rinunciare alle proprie idee, schemi mentali e siamo più attaccati ad esso e il top? la rinuncia alle cose sante SE Gesù te le toglie. C'è stato un tempo in cui la Madonna lo teneva in braccio ma poi lo doveva lasciare, prima della Passione e della predicazione la Madonna ha dovuto dare il suo beneplacito. La nostra umana volontà è esercita in maniera perfettissima nella DV.
Il Regno della DV (in certo senso) è l'esaltazione somma della volontà umana, perchè se tu non ti muovi, Dio ti lascia dove stai. Non ti forza. Non ci sarebbe nessun merito da parte nostra, Dio non vuole schiavi forzati, gli schiavi li vuole soltanto il diavolo, Dio ha i figli e un figlio non agisce mai se non per convinzione personale con volontà. I beni materiali sono qualcosa, i beni affettivi sono di più, più grandi sono i beni intellettuali e ancora sopra i beni spirituali.
Totus Tuus, quando si fa la consacrazione, nell'atto della Consacrazione è tutto già compreso. Questa consacrazione (se vissuta bene) è propedeutica per entrare nella DV, se faccio un gesto deve avere una corrispondenza, la Madonna manda delle sante ispirazioni e non mi manda i ladri in casa a prendersi i beni; tocca poi a me corrispondere alle sue ispirazioni.
".. Perciò, figlia cara, sii attenta, e sotto qualunque pretesto non negare mai nulla alla Divina Volontà.."
Un giorno non si può andare a Messa per delle circostanze? Non posso muovermi per aiutare una persona che sta male, che faccio? Chi è stato in cina in carcere e non ha potuto celebrare la Messa? E' diventato santo ma a quali condizioni? Soffrire ed offrire questa rinuncia. Se tu fai il diavolo a quattro perchè non puoi fare la cosa più santa che vorresti fare ecc... Nella fabbrica dei pretesti e delle scuse siamo maestri. A questo punto bisogna arrivarci, può darsi che il Signore non ci richieda di fare effettivamente tali sacrifici ma nel cuore dobbiamo essere pronti; ad Abramo lo ha fermato, ma fino al monte col coltello ci devi andare poi ti potrà fermare. Non si tratta di fare atti di crudeltà ma se vuoi davvero vivere nella DV il Signore ti ci porterà ed aiuterà.
L'anima
Mamma santa, le tue belle lezioni mi confondono; ma se vuoi che le metta in pratica, non mi lasciare sola, affinché quando mi vedi soccombere sotto il peso enorme delle privazioni divine, mi stringa al tuo materno Cuore, ed io sentirò la forza di non negar mai nulla alla Divina Volontà.
Giaculatoria
Mamma Santa, versa le lacrime di Gesù nel cuor mio, affinché disponga in me il trionfo della Volontà di Dio.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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