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domenica 13 ottobre 2019

Vita divina, umana o diabolica?

Gesù spiega a Luisa come esistano tre tipi di vite ben diverse tra loro: quella divina, quella umana e quella diabolica. Le privazioni a cui Gesù sottoponeva Luisa fanno parte del suo essere vittima e hanno un solo fine: le anime e la loro salvezza. La vita nella Divina Volontà è un continuato "Gloria Patri". Libro di cielo, Volume 12, 3-15 Aprile e 1 Maggio 1920, 27 Giugno 2019

3 Aprile 1920 Tutta la Volontà di Dio nel creare l’uomo fu che in tutto facesse la sua Volontà, per poter sviluppare in lui la sua Vita

Figlia mia, tutta la mia Volontà nel creare l’uomo, fu che in tutto facesse la mia Volontà e come andava di mano in mano facendo questa mia Volontà, così venivo a completare la Vita mia in lui, in modo che, dopo ripetuti atti fatti nella mia Volontà, formando la mia Vita in lui, Io venivo da lui e, trovandolo simile a Me, trovando il sole della mia Vita che si era formato nell’anima, il sole della mia vita lo avrebbe assorbito in Me e, trasformandosi insieme, come due soli in uno, lo avrei portato nelle delizie del Cielo. Ora, se la creatura non fa la mia Volontà, oppure se ora la fa ed ora no, la mia Vita viene dimezzata con la vita umana e la Vita Divina non può completarsi; cogli atti umani viene oscurata, non riceve cibo abbondante per dare uno sviluppo che basti per poter formare una vita, perciò l’anima è in continua opposizione allo scopo della Creazione. Ma ahi! quanti vi sono che col vivere la vita del peccato, delle passioni, formano in loro la vita diabolica!” Gesù

Ci stanno tre tipi di vita che si possono fare: una vita divina o umana o diabolica. Vita divina è chi sta lontano dal peccato, vizi e passioni ed impedisce alla propria volontà umana di fare atti di vita autonomi e non connessi o fusi con quella divina / fa vita umana chi sta lontano dai peccati, vizi e passioni ma quest'altra cosa (atti fusi con la divina volontà e non dà alla propria volontà umana di uscire) non l'impedisce e quindi ora fa la Volontà di Dio e ora no. Ora oscura la volontà divina con atti umani e non riceve cibo spirituale e si entra in opposizione alla Divina Volontà. L'anima che vive nella DV fa vita divina, costantemente e non permette atti propri che siano meramente umani ma tutto gradualmente trasforma in divino. Una di queste tra la stiamo vivendo, o diabolica (compromessi con il peccato, con le passioni) e non siamo troppo frettolosi a dire io non la faccio. Basta essere preda del peccato volontario anche veniale che stiamo più nella vita diabolica che umana; mentre chi si sforza di stare con il Signore fa vita umana / cerca di non peccare ma si accorge di fare atti buoni a corrente alternata e non avverte questa fusione con la DV - non deve crearci patemi o problemi ma deve farci marcare il passo verso la meta. L'importante è andare avanti e procedere. Anche Luisa ogni tanto qualche microscopica piccola uscitina la faceva (quando si lamentava delle privazioni lo fa).

15 Aprile 1920 L’amore alle anime è causa delle pene di Gesù

"..Figlia, quetati, per chi vive nel mio Volere tutti i punti sono vie sicure per trovarmi, la mia Volontà riempie tutto, qualunque via prenda, non c’è timore che possa non trovarmi. Ah! figlia mia, sento il tuo stato penoso nel mio cuore; sento ripetermi la corrente del dolore che passava tra Me e la mia Mamma, Lei era crocifissa per le mie pene; Io ero crocifisso per le sue; ma la causa di tutto ciò, qual era? L’amore delle anime. Per amore di esse la mia cara Mamma tollerava tutte le mie pene e perfino la mia morte ed Io, per amor delle anime, tolleravo tutte le sue pene, fino a privarla di Me. Oh! quanto costò al mio ed al suo amore materno privare di me la mia inseparabile Mamma, ma l’amore delle anime trionfò su tutto. Ora, il tuo stato di vittima in cui ti sottoponesti, fu per l’amore delle anime e tu accettasti per amore di esse tutte le pene che si sono svolte nella tua vita, causa sono state le anime ed i tristi tempi che volgono, perciò la giustizia divina m’impedisce di stare in modo confidenziale con te, per far scorrere tempi più propizi, anziché procellosi e tenerti in terra. Sono le anime, se non fosse per amor loro, il tuo esilio sarebbe finito e tu non avresti il dolore di vederti priva di Me, né Io avrei il dolore di vederti così straziata per la mia privazione, perciò pazienza e fa’ che anche in te trionfi fino all’ultimo l’amore delle anime.” Gesù

Anime come quella di Luisa, dal Signore sono rese edotte di un dolore che è simile a quello che provano le anime purganti (solitamente non lo conosciamo) - è un dolore lancinante tra i maggiori che si possa provare sul pianeta Terra. La non conoscenza produce l'incoscienza, chi ha visto Gesù e si è sentito abbracciare da Lui (chi ha avuto esperienze sensibili) sente la lontananza di Gesù. Anche Gesù e la Madonna sentirono il dolore della privazione reciproca a causa della salvezza delle anime (vedi Le 24h Ore della passione) / il dolore della separazione di Gesù e della Madonna al momento della predicazione di Gesù. I maestri dello spirito (san Giovanni della Croce per esempio) dicono che un'anima che ha fatto un'esperienza profonda di Gesù piange perchè vuole morire perchè ha visto che la vita eterna è altra cosa rispetto alla vita terrena / noi non sapendolo siamo di conseguenza attaccati alla vita terrena nonostante non sia un granchè con tutte le miserie. Anche la fede non basta dire "andiamo con gioia" certo aiuta ma solo chi ha visto Gesù e capisce i dolori di Luisa. Noi non siamo consapevoli perchè non sappiamo cosa ha vissuto. Questo che Luisa ha vissuto è conseguenza del fatto che lei si è offerta come vittima. E' più dolorosa la crocifissione fatta da Gesù o che Lui ti priva della Sua presenza?

Gesù parla dei dolori che Lui e la Madonna hanno dovuto patire per la salvezza delle anime (San Giovanni Bosco aveva il motto: dammi le anime e toglimi tutto il resto) / un'aspetto comune della santità: la conversione dei peccatori, la riparazione dei peccati (temi ricorrenti sono presenti in grado sublime). La santità non è una cosa egoistica. Chi è egoista non è cristiano (Papa Francesco). E' come il desiderio di morire quando è santo non quando è motivato da malattie mentali o da altro.

1 Maggio 1920 La santità per chi vive nel Voler Divino, è il Gloria Patri continuato

Figlia mia, la santità di chi vive nel mio Volere, ha un solo punto, è il Gloria Patri continuato, col seguito del Sicut erat in principio ed nunc ed semper et in saecula saeculorum. Non c’è cosa che non dia gloria a Dio, al tutto completa, sempre stabile, sempre eguale, sempre regina, senza mai mutarsi. Questa Santità non è soggetta a rovesci, a perdite, è sempre regnare, sicché il suo fondo è il Gloria Patri, la sua prerogativa è il Sicut erat in principio, ecc.” Gesù

L'atto Unico di Dio lo viviamo come atto continuato, in qualunque stato....se è un respiro nella DV gli dà gloria. Respirare nella DV è atto divino che dà gloria a Dio, noi non ci pensiamo. Chi vive nella DV vive in alto non in modo elitario. Esempio: Una famiglia dove ci sono un sacco di guai: i bambini piccoli continuano a giocare, qualunque genitore normale se è possibile li lascia nell'ignoranza. Se c'è un figlio un pò più grande lo potrebbero mettere alla luce dei guai per farsi dare una mano o un consiglio. Vivere nella DV vuol dire farsi carico degli interessi e dei problemi di Gesù: le anime da salvare e se Gesù chiede dei prezzi un pò alti, che faccio? sono disposto? Noi possiamo metterci tutta quanta la buona volontà non è detto che sia qualche vacillamento quando arriva il momento. Ci possono essere delle bordate che possono farci vacillare ma basta riprendersi. Quale santo non si è sacrificato in pene? perchè le facevano? per convertire i peccatori e per consolare Gesù nascosto. Se la DV è la Santità delle Santità è chiaro che sono compresi i sacrifici. E' vero che ci sono grandi grazie, doni e consolazioni e cose mai viste (e vita felice) però ogni tanto Gesù ci dice che c'è dell'altro: croci. Un'alta prospettiva e un'obbiettivo di santità. Una grandissima misericordia ed amore per il prossimo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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