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sabato 5 ottobre 2024

La più grande fortuna che possa capitare

Il regno della Divina Volontà sulla terra è decretato dalla Santissima Trinità, vivere in esso è la sorte più felice e la fortuna più grande. Libro di Cielo, Volume 35, 21 Dicembre 1937, Giovedì 14 Dicembre 2023

21 Dicembre 1937

Come il regno della Divina Volontà sulla terra è decretato nel Concistoro della Trinità adorabile. Il nuovo alito di Dio con cui sarà ripristinata la creatura. Differenza tra vite e opere
.

La parte portante di questo brano sono le esclamazioni con cui dà il la al pezzo di oggi.

"..e pensavo tra me: “Che sorte felice vivere in Esso, fortuna più grande non ci può essere né in Cielo né in terra...." Luisa

Questa frase potrebbe richiedere da sola una lunga meditazione. Gustare un buon cibo è una cosa bella e concreta, specialmente le cose che coinvolgono i sensi ci lasciano delle risonanze non indifferenti: gustate e vedete quanto è buono il Signore. Noi dovremmo dire sempre: non vedo l'ora di vedere il Signore. Che sorte felice vivere nel dv, ma abbiamo noi detto questa cosa senza l'imbeccata di Luisa nella nostra preghiera personale? Il don non può affermare di vivere nel divin volere però si sente contento. E alla luce di questo una persona dovrebbe capire che fortuna c'è in questi scritti. Il fatto di esercitare il sacerdozio - dice il don senza scatenare l'invidia del prossimo o desideri malsani - al don gli sembra un sogno perpetuo ad occhi aperti giorno dopo giorno. E poi all'età di 46 anni ti arriva questa botta celeste degli scritti di Luisa. Che all'inizio ti lascia un pò frastornato, una sorta di mistica ebrezza. Il don dice che San Bosco affermava che su 100 che ne chiama, 70 dicono di no. E al don fa tristezza. Il don non può saperlo ma alcuni ministri di Dio tutto sembrano che felici di esserlo - almeno, questo traspare. Il don capisce che le disgrazie connesse all'umana volontà possono portare a questa sciagura. La storia del peccato è tutto così: sono successe solo pazzie, come andarsi a rovinare la vita, come privarsi di delizie. L'essere umano è veramente un mistero. C'è chi pensa e si scandalizza che in tutto l'Universo siamo noi, come esseri intelligenti (salvo Angeli) e appena pensa agli alieni pensa alle creature grigi. Ci sono infinite galasse, noi non potremmo uscire dalla nostra galassia anche se andassimo alla velocità della Luce (300.000 km/s) per tutta la vita. Ma ci rendiamo conto che roba che è? E quante altre Galassie ce ne stanno? Se ci fossero creature in qualche modo simili a noi non avranno la possibilità di fare viaggi interstellari - Dio avrà messo delle distanze di sicurezza tra noi e loro - se ci fossero. Immaginiamo che ci fossero e noi fossimo i campioni d'idiozia e ci fossimo condannati alla rovina. E questo perchè? Per quale grande motivo? Follia allo stato puro. Chi è che sarebbe così deficente ed avesse 800 trilioni di euro e firmerebbe un'assegno per cedere in toto tutti questi soldi ad una persona ignota? Questo siamo noi.

E Luisa dice: com'è possibile che un bene così grande che venga sulla Terra? Ci sono un sacco di peccati. I piccoli concistori terreni dove ci stanno delle persone che lo Spirito Santo a volte ispira -- ma c'è un Concistoro divino della Santissima Trinità per cui questa cosa è decretata, se Dio si mette una cosa in testa lo farà.

E Gesù risponde a Luisa:

Figlia mia buona, è decretato nel Concistoro della Trinità Sacrosanta, che la mia Divina Volontà avrà il suo regno sulla terra e faremo quanti prodigi ci vorranno ; non risparmieremo nulla per avere ciò che Noi vogliamo. Ma Noi nell’operare usiamo sempre i modi più semplici, ma potenti, tanto da travolgere Cieli e terra e tutte le creature nell’atto che vogliamo. Tu devi sapere che nella Creazione, per infondere la vita all’uomo, non ci volle che il nostro alito onnipotente; ma quanti prodigi in quell’alito! Creammo l’anima dotandola con le tre potenze, vera immagine della nostra Trinità adorabile. Con l’anima ebbe il palpito, il respiro, la circolazione del sangue, il moto, il calore, la parola, la vista. Che cosa ci volle per fare tutti questi prodigi nell’uomo? L’atto più semplice nostro, armato della nostra Potenza, cioè il nostro alito e della corsa del nostro Amore che, non potendo essere contenuto, correva, correva verso di lui, fino a farne il più gran prodigio di tutta l’Opera Creatrice....." Gesù

Ci crediamo che l'uomo è stato creato direttamente da Dio? Il don non gli piace pensare che discendiamo dagli scimmioni. L'alito, come dice il libro della Genesi, qua Gesù sposa la visione di Sant'Agostino: l'immagine della Trinità nelle tre potenze dell'Uomo. Poi però...

"..Ora figlia mia, per l’uomo, col non vivere nel nostro Voler Divino, le tre potenze sono state oscurate e la nostra Immagine adorabile è stata deformata in lui, in modo che ha perduto il primo palpito d’Amore di Dio nel suo, il respiro divino nel suo respiro umano, o meglio, non l’ha perduto, non lo sente, quindi non sente la circolazione della Vita Divina, il moto del bene, il calore dell’Amore Supremo, la parola di Dio nella sua, la vista da poter guardare il suo Creatore. Tutto è rimasto oscurato, affievolito e forse anche deformato...." Gesù

E quindi se io inizio a vivere nella dv inizierò a sentire il calore dell'amore di Dio, che la parola di Dio parla nella mia ecc.. e questa affermazione fa da premessa alla conclusione. E quindi come si fa a fare il ripristino dell'uomo?

"..Ora, che cosa ci vuole per ripristinare quest’uomo? Ritorneremo di nuovo ad alitarlo con più forte e crescente amore, lo aliteremo nel fondo dell’anima, lo fiateremo più forte nel centro della sua volontà ribelle, ma tanto forte da scuotergli i mali di cui è avvinto; le sue passioni resteranno atterrate e atterrite innanzi alla Potenza del nostro alito, si sentiranno bruciare dal nostro fuoco divino e la volontà umana sentirà la Vita palpitante del suo Creatore, essa, come velo, lo nasconderà in sé e ritornerà ad essere la portatrice del suo Creatore. Oh come si sentirà felice! Col nostro alito lo ripristineremo, lo risaneremo, faremo come una madre tenerissima, che avendo il suo figlio storpio, per mezzo di alito, di fiati, di soffio, si versa sul figlio suo e allora smette di fiatarlo quando lo ha risanato e reso bello come lei lo voleva...." Gesù

"..La potenza del nostro alito non lo lascerà; cesseremo di soffiare su di lui solo quando lo vedremo ritornare nelle nostre braccia paterne, bello come Noi lo vogliamo e allora sentiremo che il figlio ha riconosciuto la nostra paterna bontà e che tanto lo amiamo.Vedi dunque che ci vuole per far venire a regnare la nostra Volontà sulla terra: La potenza del nostro alito onnipotente, con esso rinnoveremo la nostra Vita in lui. Tutte le verità che ho manifestato, i grandi prodigi del vivere nel mio Volere, saranno le proprietà più belle, più grandi, di cui gli farò dono..." Gesù

Parola di Gesù. Farà così. Noi non ce ne restermo con le braccia conserte, non dobbiamo aspettare di essere alitati. Intanto noi riceviamo questi doni per poter iniziare a vivere le primizie di Cielo, guardando la situazione che ci sta attorno, pensiamo fermamente che Dio la sistemerà. In Inglese To Fix, la mette a posto.

Nell'ultima parte del brano, gli atti fatti nella dv sono vita. E gli altri non fatti nel dv? Sono opere circoscritte nel tempo e nello spazio - hanno il loro valore ma iniziano e finiscono ma non hanno la capacità di perennizzarsi e quindi non possono perennizzare l'azione e gli effetti. E(per le opere fatte fuori dal divin volere) possono anche essere rette e sante, Gesù le paragona ai frutti, fiori, ecc... ma se non sono rette e sante anzitutto possono formare il disonore della persona. Il peccatore quando capisce di essere tale percepisce la confusione e questo è un dolore salutare - non bisogna disperarsi ma chiedersi: come ho fatto a fare queste azioni così balorde? Ringraziamo Dio che facciamo sempre in tempo a confessare le nostre cattive azioni e a cambiar vita. Le opere balorde possono portare anche alla dannazione. Mica si scherza.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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