Gli atti fatti nella Divina Volontà formano musiche celesti per il Cielo. Libro di Cielo, Volume 34, 26 Febbraio 1937, Martedì 3 Ottobre 2023
26 Febbraio 1937
Che cosa è un atto in più che fa la creatura nella Divina Volontà? E’ l'armonia, la musica, è il travolgere Cieli e terra, è l'insediamento che essa forma di sé in Dio e di Dio in essa.
Questa meditazione attende la successiva, perchè la domanda che uno potrebbe portarsi dietro e che è sorta nel cuore del don è: ma come faccio a moltiplicarli? Com'è possibile formare questa vita del Fiat nella creatura? Prima Gesù ci parla della grandezza e bellezza di una cosa e poi ti dice come farlo. Stiamo sulla meditazione di oggi e sulle cose che Gesù ha detto.
Sento la piccola e povera anima mia circondata di Volontà Divina dentro e fuori di me, a destra ed a sinistra, scorre perfino sotto i miei piedi, dovunque corre per dirmi: son'io che formo la tua vita, che ti riscaldo col mio calore, che formo il tuo moto, il tuo respiro, riconosci che la tua vita è animata dalla mia ed io farò cose degne di me in te;...." Luisa
Qui partiamo sempre da un punto focale che riguarda la nostra attenzione e che continuamente dobbiamo richiamare, la nostra natura decaduta o la nostra tenda d'argilla caricata da molti pensieri....non dobbiamo caricarci di molti pensieri, ma inevitabilmente di queste cose non sono presenti in maniera cosciente ed operante in noi. Noi non ci pensiamo. Ci vorrebbero alcuni esercizi interiori ma il loro ambito è il monastero, l'esercizio della presenza di Dio, significa che le tue facoltà interne, intelletto, ecc.... sta concentrato sul fatto che Dio è prsente in tutti i miei atti e vede cosa faccio, e quindi si cerca di fare le cose per amor Suo, di stare lontani da qualsiasi minima imperfezione ecc... ma ci vuole un'ambiente adatto. Le sollecitazioni a cui oggi siamo esposti, il don lo vede. Oggi è oggettivamente difficile, senza una grazia straordinaria dell'Altissimo è difficile fare il contemplativo senza stare in monastero. Ci vuole un'ambiente oggettivo che te lo renda possibile. Luisa faceva una vita da reclusa dentro casa, dentro un letto e non faceva nulla salvo qualche lavoretto al tombolo, ecc... come fa una persona a fare una vita del genere? Non può una persona "normale" fare la stessa di vita di Luisa o di Maria Valtorta ecc...Se Maria Valtorta fosse rimasta in circolazione, come avrebbe fatto a stendere l'opera? Il don lo sa bene che le giornate di tutti sono una corsa contro il tempo e non possiamo perderci. Come si fa a stare concentrati su questa cosa?
Tutte le nostre azioni, aprire gli occhi, ecc... sono azioni animate dal Fiat, ogni essere è conservato nell'essere. Tutte cose di cui non ne siamo coscienti. Questa volta questa ordinaria incoscienza ti mette in difficoltà perchè ti fa pensare che siano cose eteree. Noi siamo molto legati alla nostra dimensione corporale e sensibile, il discorso cambia per ciò è spirituale ci vuole un contesto adeguato. Non dobbiamo farci venire la depressione ma è una situazione oggettiva. Una madre con 3/4 figli (esempio), anche se non avesse un lavoro fuori casa, dovrà fare la donna di casa e la moglie.
"Mia piccola figlia del mio Volere, il mio amore represso in me sente il bisogno di sfogarsi, altrimenti mi dà tali deliri, che mi sento soffocare dalle mie stesse fiamme...." Gesù
Gesù vuole che di queste cose ne prendiamo coscienza, aprendo le porte della nostra anima al suo amore. Tu non puoi non sentirti amato da Dio se ti muovi, respiri ecc... perchè se lo fai è perchè Gesù ti aiuta.
Iniziamo a blindare l'atto preventivo, l'atto della fusione, i giri, le Ore della Passione ecc... ci sono dei ganci per i quali si cerca di rimanere sul pezzo. Però fare queste cose (gli atti nel dv) significa fare un regalo al Cielo.
"...Un atto in più che fa la creatura nella mia Volontà, è un'armonia di più che getta tra il Cielo e la terra, è una nuova musica celeste che forma al suo Creatore, che la gradisce tanto, molto più che viene dalla terra, perché le cose del Cielo sono tutte nostre, nessuno può dire nella Patria Celeste che dà a noi, ma siamo noi che diamo a loro, che felicitiamo e beatifichiamo tutti, invece l'anima dalla terra può dire: “Do al mio Creatore” e Noi, sentendoci rapiti, diamo di nuovo la nostra Volontà, come vita operante in essa, affinché ci formi altre più belle e nuove musiche..." Gesù
In Paradiso non puoi dare nulla a Dio, ma qua sulla terra gli puoi dare qualcosa. Non è la stessa cosa essere un grande peccatore e una persona che sta in grazia. L'amore di Gesù sprigionato dalla divina volontà, ordinariamente non è conosciuto nè riconosciuto. Perchè per fare questo ci vuole la Fede e se non c'è la fede, questi discorsi sono astrusi. Anche gli atti involontari, se fatto l'atto preventivo, diventano divini. Anche il don non avverte cose strane quando celebra la Messa. Però gli effetti anche percepibili della celebrazione della Santa Comunione variano di giorno in giorno. Sono delle cose contingenti. Quello che conta nella nostra vita interiore è la nostra volontà. Se si fa l'atto preventivo la giornata parte bene anche se non vedo o sento nulla, ma nella certezza di fede
"..la creatura sente in sé come vita l'amore, la santità, la vita del suo Creatore e l'Eterno sente scorrere in sé il piccolo amore della creatura, che vivendo in sé, forma un solo amore ed una sola Volontà, ogni respiro, palpito e moto, sono ferite, frecce, dardi d'amore che dà a Colui che l'ha creata...." Gesù
Se tu non hai nulla da fare, puoi concentrari anche a pregare respirando, magari dici: Signore Gesù (inspiri) e dici: Ti amo buttando fuori il respiro. Sono cose bellissime però quanto spesso lo facciamo? --- La salvezza è l'atto preventivo, poi come sempre più atti facciamo meglio è. Poi il Signore, nella prossima meditazione, ci farà una meditazione sulle occasioni (La Creazione, primo mezzo di aiuto per formare la vita della Divina Volontà in Noi; secondo mezzo, Dio direttamente; terzo, le circostanze della vita.). Se uno sta vivendo un momento in cui sta soffrendo molto, la deve santificare. Ci sono momenti in cui il Signore ti mette - o lo fa con Volontà permissiva o intenzionale - in una situazione ed unendoti alla dv la santifichi. Gesù verso il termine di questo brano dice:
"..quando troviamo la creatura che si presta e non ci nega nulla, Noi non guardiamo alla sua piccolezza, ma guardiamo piuttosto a ciò che sappiamo e possiamo fare noi, che possiamo far tutto e facendo sfoggio del nostro amore e di tutto il nostro Essere Divino, investiamo la creatura e ci facciamo investire e facciamo cose grandi degne di Noi, ma con tale magnanimità, che tutti restano sorpresi e stupiti..." Gesù
Chiediamo al Signore che ci dia la grazia del bello che opera nella nostra esistenza, il giusto vive di fede. La vita di un cristiano è tutto quanto filtrato e letto dentro l'orizzonte della fede. Il giusto vive di fede. Tutto quello che noi facciamo e viviamo, per esempio: un cristiano appena si sveglia porge l'attenzione a Dio, e anche quando andiamo a dormire. Cosa facciamo al mattino appena svegli? Il lavoro lo facciamo per amore del Signore, qualunque sia. Viviamo tutto dentro l'orizzonte di fede, i momenti sacramentali, ecc... il giusto vive di fede.
"..Perciò sii attenta, non puoi darmi contento, amore, gloria maggiore che prestarmi i tuoi piccoli atti, il tuo piccolo amore, per far scendere la mia Volontà in essi, per fare operare la mia Volontà, è tanto il suo amore che sente il bisogno d'avere il suo campo d'azione nei piccoli atti della creatura." Gesù
Qua su questa terra noi possiamo dare qualcosa al Signore e nell'altro mondo riceveremo dal Signore. Qua possiamo fare molto per la gloria di Dio
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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