Pagine

domenica 31 marzo 2024

La volontà umana getta nell'abisso di tutti i mali

Chi vive nella volontà umana si forma il proprio straziante Purgatorio, inceppa i beni preparati da Gesù, crea un Purgatorio all'amore di Gesù, si chiude a ricevere l'amore dalle cose create, si priva del Sangue di Gesù, rende inefficace le sue pene e non gode dei benefici della sua morte. Libro di Cielo, Volume 33, 7 Ottobre 1935, Giovedì 13 Luglio 2023

7 Ottobre 1935 Chi non vive di Volontà di Dio forma il suo Purgatorio vivente sulla terra ed in prigione. L’amor Divino. Una tempesta impetuosa, scene strazianti.

N.1: Chi vive di volontà umana si forma il Purgatorio più straziante. Le informazioni che ci vengono dal Magistero della Chiesa e da Santi che hanno approfondito questa materia e che lo hanno visto...il Purgatorio non è un sala d'aspetto normale. La tradizione della Chiesa ecc.. ha sempre ritenuto che la più piccola sofferenza in Purgatorio non è paragonabile alla più massima delle pene che si possono vivere in terra. Tra l'altro là il tempo passa più lentamente, per cui un'ora ti sembrano 2 anni ecc... / meno male che il Purgatorio esiste perchè altrimenti non entreremmo in Purgatorio. Cerchiamo di vivere in modo da starci il meno possibile e di patire il meno possibile perchè la quantità delle pene e l'intensità delle pene dipendendo dal numero delle nostre mancanze ecc.. Ma se uno non vive nel Fiat, tu ti formi da solo il tuo purgatorio vivente. Una delle cose meno menzionato nei libri di Cielo è il diavolo, Gesù qua - il don spera che le persone che ascoltano queste meditazioni vadando al succo del messaggio: tutto dipende dalla nostra volontà umana. Mettiamocelo bene in testa. Tutto quello che noi viviamo e la nostra qualità di vita dipende da ciò che abbiamo scelto e voluto fare. Nostro Signore ha pronte un'autotreno di grazia, per Dio tutte le giornate sono meravigliose anche quando siamo visitati dalla sofferenza e dalla croce. I diavoli (ne danno testimonianza autorevoli ministri di Dio) - dicono che ogni tanto va a fare le difese di sè stesso: io vi tento e basta, quello è il mio lavoro. Ma se l'uomo non gli dà la volontà, il diavolo potrà scatenarmi qualche persecuzione ecc.... con la permissione divina ma la cosa importante di Giobbe è che non peccò e non attribuì a Dio nulla d'ingiusto. O la nostra volontà sceglie di sottomettersi a quella divina e sceglie di farla e di viverla o si forma il Purgatorio più straziante - più doloroso sotto alcuni certi punti di vista di quello che faremo dopo la morte. Gesù rincara la dose dicendo che rimanda a Lui tutti i beni preparati per noi.

"... chi non vive in Esso, non solo esso stesso si forma il suo Purgatorio vivente, ma inceppa tutti i miei beni preparati per lui, Me li chiude nel mio Cuore e, facendomi spasimare, forma il Purgatorio al mio amore, Mi sopprime le mie fiamme senza il sollievo di poter comunicare il mio respiro, la mia vita, quindi sento il mio respiro soffocato, la mia Vita inceppata, senza il bene di potermi comunicare alla creatura..." Gesù (chi non vive nel Fiat, quando Gesù dice chi non vive in Esso)

"..La Creazione serve proprio a questo, a far vivere la creatura di mia Volontà ma essa non vivendo, soffoca questa mia vita nelle cose create, perciò la mia venuta sulla terra servì a dare alla creatura la vita di Essa..." Gesù

Quante volte ci siamo detti che la Creazione è un continuo ti amo per allietarti la vita terrena, per quanto siamo segnati dalla miseria, dal peccato, dalla morte e dalla debolezza. Nostro Signore non è contento di addolorarci con tante cose. Quello che Lui vorrebbe, che anche in questa situazione è che tu almeno in questa situazione tu navighi nel Suo Amore.

"..come Mi sento felice perché hai capito che non puoi vivere senza il mio Fiat, chi non vive in Esso, non solo esso stesso si forma il suo Purgatorio vivente, ma inceppa tutti i miei beni preparati per lui, Me li chiude nel mio Cuore e, facendomi spasimare, forma il Purgatorio al mio amore, Mi sopprime le mie fiamme senza il sollievo di poter comunicare il mio respiro, la mia vita, quindi sento il mio respiro soffocato, la mia Vita inceppata, senza il bene di potermi comunicare alla creatura...." Gesù

Noi formiamo il Purgatorio a Gesù. Avete visto quando un marchingegno s'inceppa? Sta inceppato e non fa quello che deve fare e non si riesce a far funzionare quel meccanismo. Non si può far nulla.

"...Ora tu devi sapere che non vi è cosa da me fatta in cui non vi sia il mio scopo primario di farla vivere di mia Volontà..." Gesù

Chi fa la propria volontà si forma il Purgatorio, forma il Purgatorio a Gesù, gli rimanda i suoi beni e non prende la vita divina che Gesù ha seminato nelle creature.

"..Anzi tu devi sapere che appena l’anima decide di voler vivere nel mio Volere, la mia SS. Umanità prende posto in essa, il mio Sangue, come pioggia dirotta, piove su di lei, le mie pene, come muro inespugnabile, la circondano, la fortificano, l’abbelliscono in modo mirabile tanto da rapire questa mia Volontà Divina a vivere in essa, la mia stessa morte forma la resurrezione continua dell’anima a vivere in Essa..." Gesù

La pioggia a dirotto ti inzuppa talmente tanto che non rimane un millimetro quadrato di parte del corpo che non sia asciutta. Il sangue di Gesù, vi ricordate il sangue degli agnelli sacrificali della Pasqua ebraica? Che ci fa il diavolo se arriva da noi? Altro che le mura di Gerico, si divena belli. I Figli di Dio sono belle persone, la cui presenza è gradevole. Un Figlio di Dio non può essere antipatico, se due persone se sono così si amano e si piacciono - non nel senso comune ma è bello stare insieme, è bello frequentarle. Dove sta Dio,...Dio è gradevolissimo. E' il diavolo che è cafone, volgare ecc..... chi dice tante parolacce dovrebbe assistere ad un'esorcismo e ascoltare quante parolacce dice il diavolo e così forse la pianta. Ma non è roba da Figli di Dio. L'amore è la quintessenza della vita nella dv, la dv è il motore dell'amore che è l'Essenza di Dio.

"..la mia stessa morte forma la resurrezione continua dell’anima a vivere in Essa..." Gesù

Noi viviamo in continua resurrezione, in che senso? Gesù è morto perchè in noi risorgesse la vita santa. Il commento all'ultima ora della Passione, dice che adesso tutti possono risorgere nel divin volere e potranno dire che la mia notte è finita. E' un pò come se iniziassimo a vivere al Polo Nord o Sud dove ci sono 6 mesi in cui il Sole non cala mai all'orizzonte. Facciamo che ci stanno 12 mesi di luce. (capite il senso spirituale). E se la creatura non si decide a vivere nel divin volere? Si forma il suo Purgatorio, forma il Purgatorio a Gesù, inceppa i beni preparati per lei e non riceve la vita della Creazione e poi si perde il diluvio di Sangue, non ha le pene di Gesù come difesa e quindi siamo dei bersagli - e ritrovarsi disarmati contro i demoni che ci vogliono all'inferno, non è una cosa bella. Perchè l'umano volere forma il crollo alle opere di Gesù e rende impossibile la resurrezione nel divin volere. Bastano i 7 guai a chi vive di volontà umana?

"..Ora, fino a tanto che non si decide a vivere in Essa, il mio Sangue non piove, perché non ha che rigenerare in Divino, le mie pene non formano il muro di difesa, perché l’umano volere forma il crollo continuo alle mie opere e rende come impotente la mia morte, perché possa risorgere del tutto nel mio Volere. Ora se l’anima non vive di Essa, la mia Vita, le mie pene, il mio Sangue, stanno alla porta dell’umano volere, aspettando con pazienza invitta per entrare, assalirla da tutte le parti, per darle la grazia di vivere del mio Volere e, non entrando, tutto resta soffocato in Me, il mio Sangue, le mie pene, la mia Vita ed oh, come soffro nel vedere che non Mi dà la libertà di darle il bene che voglio, il mio amore Mi tortura, le mie pene, le mie piaghe, il mio sangue, le mie opere, come tante voci pietose Mi dicono continuamente: “questa creatura Ci inceppa, Ci rende inutili e come senza vita per essa, perché non vuol vivere di Volontà Divina. Figlia mia, com’è doloroso voler fare il bene, poterlo fare e non farlo»! Gesù

Un povere prete qualsiasi (esperienza di don Leonardo ma che è generalizzata) ha dato la vita al Signore perchè per mezzo del suo ministero tutti potessero ricevere la vita di Gesù attraverso i sacramenti. Ma poi vedi che non gliene importa quasi niente a nessuno. Tu quindi hai un patrimonio enorme di grazie da amministare e non puoi darle perchè non puoi costringere il prossimo a prenderle. Alcuni preti dopo iniziano a perdersi un pò - se non hanno una struttura psicologica adeguata e spirituale - si dicono: e io che ci sto a fare qua? E trovano altro. Il don non sta giustificando queste persone però dobbiamo sempre capire che ci sono delle dinamiche perverse stimolate dal diavolo che però - nel giudizio particolare quel prete che si è sentito inutile e ha fatto dell'altro il Signore lo farà correre e anche di più - però domanda: la comunità presso cui il sacerdote è andato e che lo ha fatto sentire inutile magari mettendo in giro delle chiacchere false - il don ha conosciuto delle situazioni in cui i sacerdoti sono stati ritrovati a piangere sulla scrivania dell'ufficio parrocchiale chiedendosi: ma io che gli ho fatto a questa gente? In chiesa non ci viene nessuno e quelli che stanno fuori parlano male di me. Nel giudizio particolare le persone che hanno portato il sacerdote a questo stato d'animo (su cui il diavolo ha lavorato) - il sacerdote dev'essere forte e non farsi travolgere da queste cose, deve avere una vita spirituale solida.....ma la gente che ha fatto quelle cose lì, fa nulla? Il don non crede proprio.

"..Figlia mia, com’è doloroso voler fare il bene, poterlo fare e non farlo»!..." Gesù

A volte il sacerdote conosce alcune anime, il problema è che un sacerdote non può mai forzare la libertà e non deve. Un sacerdote che sa come vanno le cose e che ha una vista lunga, vede alcune cose, l'anima non le vede ma il sacerdote sì. Il sacerdote saprebbe come aiutare l'anima e a risolvere alcune questioni e a prendere il volo verso la santità. A condizione che l'anima ascolti, parli, si docile e a patto che l'anima non faccia il cavallo indomabile. Perchè altrimenti è doloroso poter fare il bene ma non poterlo fare. Il don ha visto anime rifiutare in tanti modi l'aiuto che poteva dargli e poi trovarsi smarrite per vie dolorose non vicine alla volontà di Dio. (eufemismo). Un sacerdote non si deve mai attaccare a nessuno, ma la carità pastolare, rende il sacerdote profondamente sensibile alla sorte di un'anima. E quindi quando si vede un'anima che si poteva aiutare - che si è certi che si sarebbe potuto dare quel consiglio per non fargli fare quella fine che ha fatto - è una sofferenza molto grande.

"..Figlia mia, com’è doloroso voler fare il bene, poterlo fare e non farlo»!..." Gesù

Il don capisce un pochino dei dolori. Perchè

(inizia a parlare Luisa) "...Dopo ciò, continuavo il mio abbandono nel Voler Divino, il quale mi ha trasportata fuori di me stessa ed oh com’era raccapricciante guardare la terra! Io avrei voluto ritirarmi in me stessa per non vedere nulla, ma il mio dolce Gesù, come se volesse che vedessi scene così strazianti, mi ha fermata e mi ha detto: «Figlia mia, com’è doloroso vedere tanta perfidia umana, una nazione che inganna l’altra e trascinano a vicenda i poveri popoli nello strazio e nel fuoco, poveri figli miei! Tu devi sapere che la tempesta sarà tanto forte che succederà come quando un vento impetuoso trasporta con la sua forza pietre, terra, alberi, in modo che la terra resta sgombrata da tutto, tanto che con più facilità si possono mettere nuove piante. Così questa tempesta servirà a purificare i popoli ed a far sorgere il giorno sereno della pace e dell’unione fraterna..." Gesù

Perchè venga il Regno della Divina Volontà occorrerà una grande purificazione generale. E in questa prospettiva noi non dobbiamo mai dimenticare di leggere molte situazioni attuali e che verranno. Da quello che si capisce da questi scritti è che ci saranno dei passaggi dolorosi, perchè la tempesta scuote tutto. La terra resta sgombrata di tutti. Gli inconvertibili e i demoni incarnati - non sappiamo chi sino - se ne devono andare e Nostro Signore troverà un modo che non sarà indolore ma sarà necessario.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento