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domenica 21 maggio 2023

L'incontro personale e profondo con Dio

Luisa prorompe di gioia nel constatare la gioia e la felicità divina che sente nel cuore. E Gesù coglie l'occasione per ribadire quanto Dio voglia la felicità della creatura e come questo non si possa realizzare al di fuori di un rapporto intimo e personale con Lui. Libro di Cielo, Volume 29, 20 Ottobre 1931, Lunedì 10 Ottobre 2022

20 Ottobre 1931 Incontri di passi tra Dio e la creatura. Dio ha formato la creatura come centro della Creazione.

Brano, con introduzione retorica trita e ritrita che inizia alla grande, con Luisa che esterna il suo scoppiare di gioia e di felicità...

"La mia piccola esistenza gira sempre nel Santo Volere Divino, sento che mi tira sempre più a sè ed ogni sua parola, luce o conoscenza di Esso è una nuova vita che mi infonde, una gioia insolita che provo ed una felicità senza fine, che non potendo più contenere perché sono troppo piccola, mi sento come se mi volesse scoppiare il cuore di gioia e di felicità divina...." Luisa

Dio è l'essere felice per antonomasia, pieno di gioia e fiumi incalcolabili di gioie e felicità divine che vorrebbe riversare su di noi. Che differenza c'è tra una felicità divina ed umana? Una felicità/gioia divina ha un'intensità, profondità e completezza che nessuna gioia umana possiede. Perchè coinvolge tutto il nostro essere, gli affetti, pensieri, intelletto, le passioni, lo stesso corpo ecc... in questo mondo purtroppo c'è la concupiscenza, siamo interdetti però di per sè la felicità divina coinvolge tutto. Tutto ciò che è divino dura in eterno e ha qualcosa di imperturbabile e non perdibile. In questo mondo posso avere tutte le gioie e felicità (terrene) ma sono fallaci, da un momento all'altro possono finire. Nessuno lo può negare. Le felicità sono nobili ed innalzano l'uomo, lo nobilitano e lo rendono migliore, più bello, nobile, elevato e santo ecc...e Luisa nel delirio di questa percezione dice:

"...Oh! Volontà Divina, fatti conoscere, possedere ed amare, affinché tutti siano felici, ma di una felicità Celeste, non terrestre..." Luisa

Fa schifo la felicità terrestre, fa vomitare. Le tre S Sesso, Soldi e Successo fanno venire il voltastomaco. Se qualcuno che ascolta queste meditazioni pensa ancora che se si potesse sfogare con il sesso senza peccare, qua sarebbe alta marea (nel senso il giochino acqua o fuochino o fuocherello o fuoco a seconda di quanto ci si avvicina all'obbettivo). Se uno pensa che tutto sommato i soldi servono per vivere ma se avessi un sacco di soldi sarebbe la svolta della vita...acqua...per amore del Signore siamo calunniati, disprezzati, chiaccherati, umiliati, disprezzati ecc... eh, però il giorno in cui uno riuscisse a stare su un bel piedistallo...acqua acqua. Nella misura queste cose hanno breccia nel cuore siamo lontani dalla dv, a noi non dovrebbero farci nè caldo nè freddo perchè pensiamo ad altro di molto più alto, puro e bello ecc... il don conosce persone che pregano 10 ore al giorno, che fa delle penitenze grosse molto di più di quanto si pensi...non sta tutto il giorno a fare il buontempone ecc.. una montagna di croci ma al tempo stesso una felicità profonda che è presente anche in queste cose e che non è contraria a queste cose. E tutte le felicità celesti vissute sulla terra sono solo pallide felicità e prodromi di ciò che ci attende nel cielo. Perchè tutto questo possa essere vissuto, questo non si può vivere se non si ha una relazione con Dio.

"...passo divino ad andargli incontro....prima l'incontro e tuffarsi....Appena succede l'incontro...." Gesù

Non c'è vita nella dv se questo incontro non c'è e non viene vissuto. Anche i cosidetti cattolici praticanti, quanti di loro vivono la Comunione Sacramentale come l'Incontro degli Incontri? Il don, quando deve dire ad una persona che fatta la comunione non deve subito uscire di Chiesa, vuol dire che quella non ha fatto nessun incontro perchè se l'hai incontrato non fai altro. E' sempre una sofferenza interromperlo, talvolta qualcuno se ne va con sacrificio perchè sa di avere poco tempo a fare il ringraziamento (deve prendere il figlio ecc...) e lo fa con sacrificio e non può stare a fare 3 ore di ringraziamento. Ma se non c'è tutta questa fretta, butta l'orologio...10 minuti? 15 minuti ecc... ma tanto è un piacere o no? Questa dimensione non è nè scontata nè sussistente a priori. E' una cosa che si impara a prima che si inizi a vivere ci vuole tempo, non è che arrivi e te la dà subito..te la devi conquistare. Non è che arrivi, prendi l'Ostia e senti la presenza di Gesù automaticamente, all'uomo umano (o carnale) non c'è la percezione. Sei tu che devi dirti che questa è un'Ostia consacrata e c'è Gesù quindi io non faccio il cafone con l'Altissimo. Sto buono, non mi viene in mente da dire, al massimo guardo il tabernacolo o prendi qualche libretto di preghiera. Fai quelle con il cuore e non a pappagallo con la testa per aria e persevera e dopodichè inizierai a vivere la dimensione dell'incontro. La dv non è una cosa astratta, etera o misticheggiante nel senso non bello del termine, è una pienezza di felicità che deriva da un rapporto intimo profondo da Colui che è la sorgente di ogni felicità. Bisogna fare i passi della creatura, tu ti devi muovere.

"Figlia mia, per ogni atto che fai nella mia Divina Volontà, tanti passi fai verso Dio e Dio fa i suoi passi verso di te. Il passo della creatura è la chiamata che muove il passo divino ad andargli incontro e siccome non ci facciamo mai vincere né superare dagli atti suoi, se lei fa un passo, noi ne facciamo cinque, dieci, perché il nostro amore, essendo più grande del suo, affretta, moltiplica i passi per fare prima l'incontro e tuffarsi l'uno nell'altro....." Gesù

Qualcuno ha mai chiesto a Gesù di incarnarsi e di morire in croce per noi? Quante grazie ci arrivano a noi inaspettatamente? Sono passi che fa l'Altissimo verso di noi, ma noi facciamo qualche passo verso di Lui? La grammatica di relazione con Dio è l'Amore che non si regge solo su un termine, due amanti si amano e non è possibile che uno stia come uno stoccafisso. Quello non è amore. Tu prova a fare un passo...tu nei fai uno, e Dio ne fa 5. Ti pare che Dio si faccia vincere in amore? La Madonna (nel libro la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà) faceva gare d'amore con Dio, diceva vediamo chi ama di più e pare che Nostro Signore ci stava a questo gioco. E ogni tanto ammetteva che qualche volta vinceva la Madonna, pare ammetterlo e il don non vorrebbe essersi sbagliato.

"... affretta, moltiplica i passi per fare prima l'incontro e tuffarsi l'uno nell'altro....." Gesù

Ci dovrebbe essere un momento della giornata in cui non ci dovrei essere per nessuno, dovrei essere come morto/a per il resto del mondo. E' vero che per il don è facile, ma ci possono essere solo 5 minuti ma prima di gettare la spugna pensiamoci un pò. Magari ci sono delle difficoltà oggettiva ma gli sembra di poter dire che se qualcuno ci tiene sul serio il tempo lo trova. Se a me piace (esempio) andare al cinema, ogni tanto il tempo per andarci lo faccio uscire; è chiaro che ci possono essere situazioni estreme. E se questo non c'è te lo scordi di vivere la dv sulla terra e ti scordi quell'anticipazione di felicità celeste che il Signore dà alle persone.

"...vogliamo la nostra creatura, vogliamo darle qualcosa di nostro, vogliamo che ci somigli, vogliamo renderla felice e perciò battiamo il passo per chiamarla..." Gesù

Qua Gesù parla al plurale,

"..e chi sta nella nostra Volontà oh! come sente il dolce calpestio dei nostri passi e corre per venire a noi, per ricevere i frutti dei nostri passi..." Gesù

Noi lo sappiamo riconoscere Nostro Signore quando arriva? I maestri di spirito dicono che non si entra facilmente in preghiera profonda, perchè a volte è il Signore che ci chiama quando ci pare e noi ci disponiamo con i nostri atti interiori ma c'è qualche momento - attimo di secondo - che avverte che c'è un cambiamento; è come se sentisse il dolce calpestio dei suoi passi in senso figurato. Tutto questo perchè lo scopo della Creazione è l'amore. Fa tanto dispiacere vedere le anime vittime della volontà umana, quando una persona è triste, infelice, che è frustata sempre dominata da passioni becere, basse e piccine, depressa, che ha la lamentosi, la brontolosi, sta sempre a parlare male di tutto e di più, ecc...che vita sta facendo? E' ubriaca di volontà umana, come gli alcolizzati. Sono anime che sembrano i Gollum della situazione (senza voler giudicare poi la persona in quanto tale), fanno pena perchè stanno male ma fanno rabbia perchè uno potrebbe dire: ma te l'ha ordinato il medico di campare così? A volte si tratta di qualche anima devota che qualche cosa l'ha percepita però non si risolve di mettersi davanti al Signore e di voler cambiare. Non è che dall'oggi al domani si cambia. Però se uno ha una risoluzione ferma devi combattere e quando arrivano i pensieri balordi devi imparare a respingerli e riconoscerli e a dargli un nome e se qualcuno ti aiuta a dargli un nome, succede talvolta che qualcuno cerchi di convincere il padre spirituale che tutto quello che pensa è giusto, buono e che ha ragione. Ma in questo caso che senso avrebbe? Se tu vuoi un'aiuto può darsi che il don aiuti, è un'arte che richiede competenza da parte chi si imbarca in questa cosa altrimenti fa un sacco di danni e tanti, aiuti soprannaturali.

Siamo noi gli artefici della nostra vita, quando la Chiesa ci mette in bocca (a Messa) per mia colpa, mia colpa, mia massima colpa...non è che te lo fa dire solo per metterti in bocca qualcosa perchè se tu non stai bene la colpa è la tua - il don non lo vuole dire in senso distruttivo o psicologico ecc... - Dio vorrebbe farci vivere da persone felici ma se questo non lo vivi da chi dipende? Dalle circostanze? Non siamo nessuno, ma chi ha avuto di sentirsi 29 volumi di meditazione di Luisa non è una persona alle prime armi.

"..Molto più che il vizio predominante di questo secolo, l'idolo di molti è l'umano volere, anche nello stesso bene che fanno, perciò si vede che dal bene, escono molti difetti e peccati, ciò indica che la fonte da cui era animato non era pura ma viziosa, perché il vero bene sa produrre frutti buoni e da questo si conosce se è vero o falso il bene che si fa..." Gesù

Si vede lontano un miglio e quindi difetti e peccati e tanti. Perchè la volontà umana è la disgrazia più grande, la prigione più brutta, è la torturatrice senza meriti, ecc....

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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