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sabato 11 marzo 2023

La difficile arte del patire volontario

Luisa soffre immensamente per alcune vicissitudini ecclesiali. Gesù la sospende dal suo stato per volontà permissiva, riservandosi di punire chi ha dato causa a tali dolori. Sua lezione sul valore del patire volontario. Libro di Cielo, Volume 29, 17 Febbraio 1931, Mercoledì 13 Luglio 2022

17 Febbraio 1931 Imposizioni, lacrime amarissime; Gesù la consola rassicurandola che le concede la grazia di non farla cadere nelle sofferenze. Come il solo patire volontario costituisce la vera vittima .

Il brano che abbiamo ascoltato è sempre meraviglioso e formativo. Ci mostra alcune scene - ahimè - tristemente note nella storia della Chiesa, della mistica e della spiritualità. Quella poveraccia di Luisa alla quale decidono di mandargli un'altro prete per controllarla e fargli tutto ciò che vuole, analisi e visite che vuole, per rivoltarla perchè altrimenti chissà cosa succede. Dentro questa cornice si snoda il dialogo con Gesù. Il don ne ha sentite tante di storie, Sant'Uffizi, un Padre Pio che per tre anni è dovuto rimanere rinchiuso e non poteva confessare e non poteva dire Messa in pubblico...questi ce l'hanno l'Autorità ecclesiastica, ricevuta da Dio, ma guai a loro quando la usano in questo modo..Nostro Signore li lascia fare entro certi limiti..

".. ma ora che ti vogliono mettere di spalle al muro, mi mettono in condizione di far uso della mia Volontà permissiva, non voluta, sospendendoti dallo stato di vittima.Perciò non temere, d'ora in poi non ti comunicherò più le mie pene, non mi stenderò più in te, come quando tu restavi irrigidita e senza moto; quindi resterai libera, senza aver bisogno di nessuno...." Gesù

Il fenomeno dell'intorbidimento di Luisa che usciva solo con l'aiuto del sacerdote, volontario nell'offrirsi e più penoso nell'uscire da questo stato perchè se non viene il sacerdote non si esce da questo stato. Però se Gesù lo farà, sottinteso così imparano, conosceranno i rigori della sua giustizia ma non subito ma piano piano.

"..ma sappi che i flagelli pioveranno come pioggia dirotta, lo meritano, quando non vogliono le vittime come piace a me e nel modo voluto da me, giustamente meritano che siano colpiti severamente e non credere che lo farò oggi stesso, ma lascia che passi un poco di tempo e poi vedrai e sentirai quello che la mia giustizia ha preparato." Gesù

"..Ora tu devi sapere che lo stato di sofferenze in cui io ti mettevo riguardava la mia Umanità, la quale voleva continuare la sua vita di pene in te. Ora ti resta la cosa più importante, la mia Volontà; mi dai la parola che vivrai sempre in Essa? Che sarai la sacrificata, la vittima della mia Volontà e facendola dominare in te, non cederai un solo atto di vita alla tua volontà? Assicurami, figlia buona, che nulla ometterai di ciò che ti ho insegnato di fare e di seguire ciò che hai fatto finora nel mio Fiat. Questo è il punto culminante del tuo Gesù su di te, mettere in salvo i diritti della mia Volontà nell'anima tua. Perciò fa’ presto, dimmi che mi contenterai." Ed io: "Mio Gesù lo prometto, lo giuro, voglio seguire ciò che tu mi hai insegnato, però tu non mi devi lasciare, perché con te so far tutto, senza te non sono buona a nulla." Luisa

La cosa che chiede Gesù a Luisa è se rimane sempre nel fiat. Noi figli di Dio, noi non dovremmo giurare perchè quali sono le circostanze quando si può dire le bugie? Quando si mente, e noi le bugie non le diciamo mai e per nessun motivo e quando uno ha bisogno di confermare la parola data. Noi Figli di Dio se apriamo la bocca per dire: farò questa cosa, noi ci facciamo ammazzare ma quella cosa si fa e quindi non serve giurare. Basta la parola. Tutti di noi devono pensare di noi: parlo con quella persona? Quello non mente mai, si farà ammazzare ma quella cosa si farà. Questa dev'essere la fama che abbiamo in giro e la nostra risposta ad un'eventuale domanda è: chiedi in giro senza peccare di superbia. Se io sono sempre fedele alla parola data io posso dire chiedi in giro con il dovuto rispetto.

"Mia figlia buona, non piangere più, il mio Cuore non ne può più, le tue lacrime sono scese fin nel fondo di Esso e sento la tua amarezza così viva che me lo sento scoppiare; figlia mia, coraggio, tu sai che ti ho amata assai, assai ed ora questo amore mi fa violenza per contentarti, se finora ti ho tenuta sospesa dallo stato di sofferenza per qualche giorno,... " Gesù

Le lacrime piante da Luisa erano lacrime sante che hanno indotto il Signore a divenire ad una sua richiesta di tregua momentanea data per Volontà permissiva.

"..Perché tu devi sapere che non vi è cosa che più placa la mia giustizia e giunge a cambiare i più grandi castighi in rescritto di grazie, che il patire volontario e si possono chiamare vere vittime, non quelli che soffrono per necessità, per malattia, per infortunio, tutto il mondo infatti è pieno di queste sofferenze, ma quelli che volontariamente chiedono di patire quello che Io voglio e nel modo in cui voglio; queste sono le vittime che mi rassomigliano, il mio patire fu tutto volontario, nessuna pena avrebbero potuto darmi anche minima, se Io non lo avessi voluto...." Gesù

Chi offre patimenti che non sarebbe tenuta a sopportare. Malattie, infortuni, disgrazie ecc... se sopporti con amore è una cosa bella agli occhi del Signore ma se le rompono molti, ti viene una malattia? La sopporti e la offri...sta pieno il mondo di malati ma quelli che volontariamente si esibiscono a patire nel modo e quello che Gesù vuole,......le nostre offerte ad avviso del don dovrebbero essere duplici se vogliamo cambiare marcia sotto questo punto di vista: offerte e patimenti e volontari, le penitenze che ogni giorno (il don si augura) prendi ed offri al Signore, cose che non saresti tenuto...non c'è nessun obbligo, legge della Chiesa ecc... è una sofferenza, offerta che tu liberamente fai al Signore. L'altra è dire a Gesù: io sono qua, che croce vuoi mandarmi e in che modo? Eccomi e guardatemi che qua si apre una gamma potenzialmente infinita, i cuori delle anime vittime sono fasci di dolori acutissimi che conoscono solo i diretti interessati. Il Signore quando accetta queste offerte, le usa perchè attraverso queste offerte Lui continua la sua Passione - con tutti i meriti che essa produce - in queste anime, ma tutto questo si fa in maniera libera e non forzata. Nessuno ci obbliga, non ci sono imposizioni...vuoi farlo? Il Signroe ti aiuti e grande sarà la tua ricompensa, non vuoi farlo? Pazienza. Però ricordiamo le parola di Gesù:

"...Ecco perciò quasi sempre ti chiedevo quando dovevo farti cadere nelle sofferenze, se tu volontariamente accettavi, per avere il tuo patire volontario, non forzato; un patire forzato o per necessità non è un gran che innanzi a Dio, quello che innamora, rapisce e giunge a legare lo stesso Dio è il patire volontario...." Gesù

Può Gesù contare su di noi? Nel senso che questo mio figlio/a posso fargli qualsiasi cosa, accetta tutto? E io posso fargli conoscere il dolore nei modi più intimi ed intensi. Intimi tormenti, dolori che le creature non possono comprendere, il Signore può provarci in maniera fortissima con dolori interiori che causano certe situazioni e fatti.

"..Se tu sapessi come mi ferivi il cuore quando ti mettevi nelle mie mani come un'agnellina, affinché ti legassi e ti facessi quello che volevo,.." Gesù

Come il nostro grande Dio, come agnello condotto al macello. Buono, tranquillo ed abbandonato. E tutto questo perchè? E bisogna metterso in testa:

"..perché cose grandi volevo e voglio far di te, quanto più grandi sono i miei disegni tanto più formo una croce singolare e posso dire che non c'è stata mai nel mondo una croce simile a quella che con tanto amore il tuo Gesù aveva preparato per te..." Gesù

Chiunque sia chiamato a grandi cose dal Cielo, si metta bene in testa che dovrà passare per tanti croci che Dio solo lo sa. E croci singolari, sconosciute, che scaveranno con la forza del dolore dentro l'anima fino a dilaniarla. Non ci sono altre vie. Tuttavia facciano molta molta attenzione quelle creature che per quanta autorità abbiamo che si mettono a dettar legge a Gesù, che si mettono a contrariare Gesù..

"..Perciò il mio dolore è indescrivibile nel vedermi contrariato dalle creature, per quanta Autorità abbiano, nei modi che voglio tener con le anime, vogliono dettarmi le leggi come se loro sapessero più di me..." Gesù

Il don si è sempre chiesto, c'è un salmo che dice che un baratro è l'uomo e il suo cuore è un'abisso, il don l'ha potuto constatare in tantissime volte. Quel mistero immenso che è il mistero di un'altra persona, il don si è chesto: ma questi come fanno a fare queste cose? Come fanno dinnazi ad un'anima vittima, pura e santa ad assumere atteggiamenti persecutori, indagatori, sospettosi e far soffrire queste anime così delicate e tanto buone che non vorrebbero provocare dubbi in persone di Chiesa. Come fanno a far ciò si domanda il don. Sono una marea, il don ne ha conosciuto tante di apparizione mariane, alle apparizioni di Ghiaie di Bonate a quella povera ragazzina gli hanno fatto giurare il falso, un monsignore ha fatto questo. Ma cosa gli passa per quel cervello. Percui il don sente Gesù lamentarsi di questo, non sa che fare perchè non può essere una cosa del genere.

"..Perciò il mio dolore è grande e la mia giustizia vuol punire coloro che sono stati causa d'un tanto mio dolore." Gesù

Le bellissime opere di Dio che sempre devono passare per le vie crucis, vagliate ecc.. e quasi sempre va a finire a schifio, perchè quasi sempre non è vero niente e c'è quasi sempre una mono trattazione. Il don è stato a Civitavecchia e quella famiglia è stata scomunita per non si sa quanti anni, 10 o 15....non possono fare la comunione e non possono confessarsi. Ma come si può fare una cosa del genere? Forse anche queste cose rientreranno in quelle croci e sofferenze inaudite che il Signore permette ma queste fanno venire tanta tristezza come minimo e fa tanto male vedere tante cose. Al don fa male sentire Gesù questi lamenti. Vediamo il positivo che tutto questo concorre a forgiare la tempra delle anime vittime e c'è bisogno - oggi più che mai - di anime disposte a vivere tutto questo per collaborare con il Signore per la conversione delle persone e per collaborare all'avvento del Regno della Dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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