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venerdì 10 marzo 2023

Amare Dio "alla divina"

La vita nella Divina Volontà è vita di amore immenso, in cui la creatura impara e può amare Dio con lo stesso amore che Dio ha per sé. Libro di Cielo, Volume 29, 15 Febbraio 1931, Martedì 12 Luglio 2022

15 Febbraio 1931 Come la vita Divina ha bisogno di alimenti per crescere nella creatura. La creatura col suo amore forma in Dio stesso la sua vita Divina. Come l'amor Divino ha il germe di generare vita continua .

Tantissime volte che abbiamo meditato su un punto focale e chiave nella vita nel dv, che oggi in questo brano Gesù riprende che è vita d'amore di Dio in primis ed anzitutto, siamo ancora in questa settimana (quando viene tenuta la meditazione) dove nel Vangelo c'era la parabola del buon samaritano. Ma la parabola del buon samaritano è generata dalla domanda di una persona che chiede a Gesù quale sia il primo comandamento

("...In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.... ecc.. Dal Vangelo secondo Luca Lc 10,25-37)

E all'obiezione dello scriba, Gesù parla del buon samaritano. Noi pensiamo che suddetta parabola sia un'invito di Gesù a compiere opere di pietà e di misericordia verso il prossimo e non rimanere indifferenti e farci carico di chi soffre - c'è anche questo insegnamento - perchè la parabola in realtà riguarda l'amore di Dio e riguarda la motivazione profonda perchè il Signore ci chiede di amarlo con tutto il cuore e le forze, perchè è Lui che ci ha amato per primo. L'esegesi patristica che era molto attenta al senso profondo delle cose, dice che il buon samaritano è Gesù e l'uomo che cade mezzo morto che cade in mano ai briganti mentre scende da Gerusalemme (la città santa nel punto più alto) mentre a va a Gerico (città che si trova nel punto più basso della terra, si trova vicino a dove si trovavano le città di Sodoma e Gomorra e luogo mondano, dove c'era la presenza dei nemici di Israele) siamo io, te ed ogni essere umano che a causa del peccato originale è decaduto dalla condizione celeste - la giustizia originale con il dono della divina volontà e si è ridotto mezzo morto, abbiamo perso un sacco di doni e i doni naturali sono rimasti indeboliti e guastati - e chi è che è sceso come un'estraneo tra la sua gente? E' il Signore che ci viene a raccogliere, ci fascia, ci cura e poi ci porta alla locanda - cioè ci affida alla Chiesa per rimetterci in piedi e restituirci la salute e vita che abbiamo perso. Ecco perchè anche noi dobbiamo fare lo stesso. ecco perchè siamo gravemente obbligati ad amare il Signore, perchè Dio ha fatto questo senza che nessuno glielo chiedesse. Purtroppo non tutti ne beneficerammo ma Gesù vorrebbe che si salvassero tutti. Tutto questo per dire che Gesù ci dice che la vita nella dv è una vita di amore perfettissimo e quello che l'anima impara ed esercita inizia a stancarsi a desiderare di sentirsi amata da Dio, il don può garantire che carezze, consolazioni e doni dall'alto saranno certamente garantiti ma occorre anche riflettere anche sull'altro aspetto ossia non cercare principalmente grazie e consolazioni ma inventarsi modi con cui i nostri ricambi d'amore nella dv giunga a Gesù. L'anima che vive in questo mondo desidera queste cose e che viva queste cose e tanto più le desidera, si adopera, lo brama ecc.. e quanto più vede - per quel poco che conosce - in ben poche epoche storiche....si vedono tante cose brutte nei confronti di Nostro Signore, mancanze di riguardo, delicatezza ed amore ecc.. e una persona che ama Gesù si addolora (dolore santo che rientra nelle beatitudini). La reazione umana rimane ferma talora allo sdegno: come si permettono di fare queste cose? Ci vengono pensieri ai discepoli che volevano che cadesse fuoco dal cielo. C'è l'altro sistema: moltiplicare i Ti amo:

"..Onde seguivo il mio abbandono nel Fiat Divino e non sapendo fare altro, andavo dicendo il mio piccolo ti amo negli atti divini, non solo ma dicevo tra me: Mio Gesù, Amor mio, il mio ti amo scorra nel tuo palpito, nel tuo respiro, sulla tua lingua, nella tua voce, perfino nelle più piccole particelle della tua adorabile persona. ..." Luisa

E qua possiamo e dobbiamo scatenare la fantasia, personalmente il don crede che il momento migliore per fare questi giri d'amore che hanno come effetto di rinchiudere Gesù in una sorta di torre (tra i brani del 28° capitolo) d'amore blindata e non potesse almeno per qualche tempo atossicarsi di cosa combiamo e questo perchè c'è qualcuno che lo sta bombardando di atti d'amore nella dv. Se si pare a maneggiare la dv, le invenzioni sono potenzialmente infinite. Esempio: durante la comunione, quante ostie vanno a finire in bocche dove non dovrebbero andare a finire? Gente che non sta in grazia di Dio, ministri e fedeli o quanti mani che sarebbero meglio che non lo toccassero perchè non sono mani consacrate o le comunioni al gel idro-alcolico, il don sa per certo di fedeli che si sono fatti le comunioni sentendo il sapore del gel dentro l'ostia e sono rimasti scandalizzati e nella loro semplicità si sono chiesti: ma Gesù è contento di questa roba? Pensiamo alle ostie che cadono per terra, che vengono trafugate e che vengono portate per essere trattate malissimo? Lasciamo Gesù da solo o iniziamo ad inventarci giri su giri, fondendomi nella dv in un'attimo posso mettere un ti amo reale ed istantaneo su tutti gli atomi e molecole delle sostanze idro alcoliche - Gesù sarà stato contento di sentirsi il gel nell'ostia? Il sacerdote e noi non possiamo farci nulla, ma possiamo farci qualcosa. Io (mi fondo nel dv e ) metto il mio Ti Amo in tutte queste quante molecole in modo tale che insieme a questa cosa brutta senti il mio ti amo impresso e avverti un pò meno dolore. Da quello che il don pare abbia capito crede che questa cosa sia una cosa gradita al Signore, quanti frammenti di ostia cascano per terra? Come facciamo a trovare quei frammenti di ostia? Si può mettere il ti amo negli atomi del pavimento? O sugli atomi di quelle calzature che calpesteranno l'ostia? Perchè si crei una specie di schermo tra l'ostia e il piede (gesto involontario). Quando si scende negli atomi, in un cm2 vuol dire trilioni di amo e non ci metto solo il mio ti amo e nella dv abbraccia tutto, quando io faccio un ti amo così nel mio ti amo nel dv (se ci mettiamo l'intenzione è meglio), c'è il ti amo della Creazione, della Santissima Trinità, c'è il Ti amo di Maria, di Luisa, dei santi ecc... capiamo cosa possiamo fare?

"..Nella mia Volontà l'umano cessa, resta annullato e la creatura ha sempre da prendere, le proprietà Divine stanno a sua disposizione. Oh! se tutti sapessero che significa vivere nel mio Voler Divino, il gran bene che ne deriva e nel modo più semplice!" Gesù

e poi..

"..Questa vita col suo amore è unita alla nostra Volontà, e siccome è Essa che le somministra la potenza, la creatura può giungere a formare la stessa vita divina tutta d'amore in Dio, questa vita è il trionfo di Dio ed il trionfo della creatura e, in atto di trionfo, prendiamo questa vita divina che la creatura ha formato in noi stessi e la diamo a bene di tutte le creature, come prezioso regalo che la piccola figlia del nostro Volere fa a tutti e con ansia aspettiamo che col suo amore venga a formare altre vite divine nel nostro Essere Supremo..." Gesù

".."Figlia mia buona, coraggio, né temere che Io ti possa abbandonare, sento la mia vita in te e se Io ti abbandonassi, questa mia Vita in te rimarrebbe senza cibo per farla crescere, senza luce per felicitarla, mancherebbe il reale corteggio alla mia Vita Divina che Io stesso ho formato in te. Perché tu devi sapere che la mia Vita in me stesso non ha bisogno di nulla, né di crescere, né soggetta a decrescere; ma la mia vita che vado formando nella creatura per farla crescere, ha bisogno di alimenti divini per crescere in modo che a poco a poco la mia Vita Divina riempie tutta la creatura..." Gesù

La vita nella dv in Gesù non ha bisogno di crescita o di decrescita, ma in noi (lo sappiamo benissimo) la vita della dv dev'essere alimentata e deve crescere con la vita di preghiera e grazia ma anche con l'esercizio di questi atti d'amore divino che dobbiamo piano piano imparare e ci sono infiniti esempi. Impariamo a stancare la nostra fantasia in queste operazione anzichè presso a sciocchezze. Solo un'anima che pensa a queste cose è chiaro che inizia a vivere bene il primo comandamento. Impariamo a sorprendere Gesù inventandoci qualcosa. Inventarci qualche cosa che nessuno ha mai detto o fatto nessuno, è difficile conoscerlo ma considerando che ognuno di noi è una persona irripetibile e Gesù vuole essere amato da te con le tue personali caratterische peculiari e personali, che è poi quello che accadrà in Paradiso, ti ama Gesù in modo unico, ma dev'essere viceversa dal punto di vista del ritorno. Il modo in cui una persona cerca di amare Gesù è diverso e queste non sono perdite di tempo. Quando si fanno questi atti nella dv a Gesù arrivano eccome e producono effetti impressionanti. Ce ne renderemo conto quando saremo in Cielo ma diamoci ora il più possibile da fare per circondare Gesù (nel dv) del nostro povero ma immenso amore.

"..Se tu sapessi com'è commovente quest'atto della creatura che col suo amore dà Dio a Dio, oh!.."

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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