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domenica 12 febbraio 2023

Lontano da noi amarezza e oppressione

Gesù ammonisce Luisa di tenere lontana da sé amarezza e oppressione, per i grandi danni che causano nell'anima e che impacciano il cammino di crescita nella Divina Volontà Libro di Cielo, Volume 28, 20 Settembre 1930, Mercoledì 15 Giugno 2022

20 Settembre 1930 Le amarezze, il lento veleno del bene. La Divina Volontà, culla dell'anima. Gesù Amministratore Divino della sua Santissima Volontà .

La meditazioen di oggi riprende un pò quella di ieri prendendo in particolar modo l'amarezza e l'oppressione, quindi per focalizzare bene quello che Gesù sta dicendo dobbiamo fare uno sforzo mentale, si tratta di amarezza ed oppressione - pensiamo alla nostra vita.

Nel Vangelo secondo Matteo dice beati gli affliti o coloro che sono nel pianto (san Luca) perchè saranno consolati, c'è un dono mistico straordinario che si può chiedere senza pericolo - perchè non è vedere Gesù o la Madonna - ma avere il dono delle lacrime. Non ogni afflizione è negativa, quello che chiama qua afflizioni lo sono.

L'amarezza viene ordinariamente dal vivere o pensare a cose dolorose che fanno dispiacere e che fanno male fissando lo sguardo su di esse in maniera diretta contemplando solo loro ed uscendo dalla visione d'insieme, fermarsi sul fatto negativo, sul fatto che c'è quella situazione in quel momento e perdendo due elementi che potrebbero trasformare l'amarezza in fonte di santificazione: primo che quella cosa è permessa da Dio e che Dio attraverso quella cosa sta operando il bene anche per me, qualsiasi cosa si tratti e secondo la prospettiva verso il futuro. Adesso c'è questa situazione e il Signore vuole che io la viva ma questa situazione non si protrarrà per l'eternità a patto che io non mi danni dove le amarezze ed oppressioni (ed anche di peggio) sono eterne. Se uno esce da queste cose è chiaro che uno inizia a contemplare una cosa brutta, dolorosa e molto dolorosa e ferma in essa il pensiero esce - almeno in parte - dalla dv primo perchè fissarsi su quel pensiero..

"..Ma mentre facevo ciò mi sentivo una tale amarezza ed oppressione che mi facevano stentare nel compiere i miei atti nel Voler Divino..." Luisa sulle opressioni ed amarezze

Non ti viene da fare atti di santificazioni o gioie d'amore, se uno sta con la mente fissata in pensieri (negativi ndrf) o lasciandosi coinvolgere in situazioni del tutto negative uscendo dalla loro comprensione soprannaturale, non si possono fare atti divini e si possono compiere numerose mancanze in atti di virtù prima fra tutte la virtù teologale della Speranza, la virtù morale della Pazienza e la virtù dell'abbandono. Ad un certo punto dice di lasciar perdere e non farti avvelenare e turbare da queste amarezze ed oppressioni, abbandonati a Me (Gesù) e riposa nella culla della dv e non lasciare che queste cose ti turbino, ti tolgano pace, gioia, speranza...

".. Perciò coraggio, abbandonati nelle mie braccia ed Io farò sorgere dalla mia Divina Volontà altra luce più fulgida che assumerà forma di culla, Io ti cullerò in Essa, per comunicarti il mio riposo Divino e con la sua luce e col suo calore distruggerò il lento veleno delle tue amarezze, cambiandole in dolcezze ed in fonte di contenti..." Gesù

Un veleno lento, tu inizi a pensare a queste cose negative ed inizierai subito a fare meno bene perchè la tua mente sarà impegnata a contemplare queste cose negative che producono sofferenze e più continui e più alzi l'asticella del bene che non compi.

"..Molto più nella creatura che vuol tenere per vita la mia Divina Volontà, essendo una la mia con la sua volontà, mi sento versare la sua agonia nella mia Divina Persona..." Gesù

Quando si vive nella dv si coinvolge Gesù - è un grande mistero - due innamorati ed amanti se l'amante vede l'amato afflitto ed addolorato condividere con lui questo dolore e sofferenza, ma l'intimità che abbiamo con Gesù è ad intra (nel dv?) ed è un stare con Lui in un misterioso modo e si determinano poi una sorta di condizionamento reciproco - vissuto anche dai grandi mistici - se io sono abbattuto questo abbattimento riverbera su Gesù e quando la Madonna piange lacrime questo stato si ripercuote sulle persone, sono quei momenti in cui si avvertono improvvisi moti di dolore profondo analogo a quello di cui stiamo parlando che non hanno riscontri umani (es. ma perchè sono così addolorato adesso? Non mi è successo nulla, non ho problemi e pensieri che producano questo) ma quando questo accade (per anime che sono avanzate nel cammino verso la perfezione) si può piamente anche se prudentemente sospettare e presumere che dal Cielo ci tengano a parte dei loro dolori. Un'onore immenso. Così questo passaggio delicato ci consente di rivolgere uno sguardo alla lacrime sante e dolori santi.

Le Lacrime sante hanno un'intensità acutissima più delle lacrime che le persone piangono più per esprimere il loro dolore sordo che è successo qualcosa che causa un dolore profondo - che può essere un pianto dirotto e disperato - tutto questo non ha nulla di soprannaturale, pensiamo alle esequie, se possono essere comprensibili sotto certi aspetti ma non hanno nulla di meritorio. E' possibile versare qualche lacrima sulla morte di San Giuseppe, certamente la Madonna pianse ai piedi della croce, però quando il pianto è unito alla volontà di Dio non è mai un pianto disperato ma ha il suo perno non in quello che soffro io ma è di riflesso. Il punto focale o di origine è in ciò in qualche modo misterioso soffre Gesù. Quelle per le offese che vengono date le persone a Dio a causa dei peccati, un'applicazione particolare che si può chiedere è quella di piangere di lacrime di contrizione i nostri peccati - piccoli o grandi che siano stati - questa è una grazia immensa - è una delle cose più santificanti di tutti. I peccati non vanno solo confessati, riparati, espiati e neanche rifatti gli atti ma vanno anche pianti, di quel pianto santissimo con il dolore di aver offeso il Signore. Non c'è disperazione perchè si ha la consapevolezza del perdono dell'Altissimo che è salito sulla Croce ed è morto, ha pagato per noi e ha ricambiato tanta gratitudine però il dolore è acutissimo. Il dolore sui dolori di Gesù e Maria, la Madonna a Civitavecchia ha pianto di sangue umano che erano lacrime di sangue di sesso maschile, la Madonna sta piangendo le lacrime di Gesù - Dio mantiene tutto sotto il suo stretto controllo ecc... ma questo non significa che tutti i peccati mortali continui siano cose che a Dio lo facciano restare indifferente. Qui si entra in quelle aree misteriose dove dobbiamo fare un passo indietro perchè possiamo capire qualcosa ma entro certi limiti ma come accadono in Dio e come siano da Lui vissute non lo possiamo capire perfettamente, lo capiremo meglio di là. Poi ci sono le lacrime sante, qual'è il nuovo digiuno? Non solo il digiuno espiatorio, per chiedere grazie a Dio, ecc.. ma anche per esprimere il dolore per l'assenza del Signore. Luisa piange in continuazione per l'assenza di Gesù, è vero che Gesù poi la consola e la conforta e la cosa più importante è rimanere fusi nella dv ma il Signore è molto contento che qualcuno lo pianga per la sua lontanza come un'innamorato che è separato dalla persona amata. Le lacrime perchè stiamo ancora qua e non nella Patria, queste sono lacrime sante, quando si vivono si capisce benissimo perchè sono lacrime di nostalgia ma se la persona è contenta della vita che ha e resterebbe sul pianeta terra altri centinaia d'anni se questo fosse il divin volere.

Noi dobbiamo piangere queste lacrime, le lacrime umane (piango perchè ho perso il lavoro, perchè è morto qualcuno, perchè è accaduta una disgrazia, mi avveleno per un rovescio economico, ecc....) meglio di no. Se uno si sofferma e si lascia prendere da queste cose, Gesù ha spiegato che si esce dalla dv ed è molto meglio andarsi a mettere nella culla e non lasciare che pensieri negativi o sterili o umanamente negativi occupino la nostra mente, intasino la nostra memoria, rallentino la nostra operosità nelle opere buone, la nostra crescita delle virtù, ecc... è un pò questo il senso di ciò che il Signore ci trasmette. Niente ombre e nubi, non lasciamo penetrare mai le ombre dei pensieri negativi ed oppressivi e solo le lacrime sante ma sono un dono del Signore. Molte lacrime che le persone piangono - sostiene il don - sono lacrime umane non meritorie davanti all'Altissimo anzi foriere di impacci ed imbarazzi e problemi nella crescita. Bene invece - se il Signore ce la fa - di poter piangere per amor Suo, della sua Regina, della sua Causa ecc..., si può piangere su come stia ridotta la propria Chiesa. E' chiaro che c'è una lunga purificazione in atto e la Chiesa dovrà risorgere, lo vedremo da qualche parte se non andiamo dannati, da qualche parte la potremo vedere. Niente reazioni scomposti di fronte a queste cose che non sono gradite al Signore e se ci dà la grazia di versare tante lacrime sulla sua triste condizione in attesa che arrivino tempi migliori che tutti auspichiamo e sarà possibile vedere altro.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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