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sabato 4 febbraio 2023

Estasi per noi o estasi per Gesù?

Gesù spiega la differenza che intercorre tra quando visitava sensibilmente Luisa mandandola in estasi e quello che accade entrando, tuffandosi e operando nella Divina Volontà. Si rende felice il Creatore stesso e in un certo modo, misterioso ma reale, si fa vivere a Lui il godimento dell'essere rapito dal contemplare la potenza della Sua Volontà operante nella creatura. Libro di Cielo, Volume 28, 24 Luglio 1930, Martedì 7 Giugno 2022

24 Luglio 1930 Come la Divina Volontà è in continua attitudine nel nostro Essere Divino. Prodigio di quando opera nella creatura; gradimento di Dio .

Mentre il don leggeva questo brano gli sono venute in mente due idee: qua stiamo in un mondo o orizzonte di altissima spiritualità e allo stato puro e secondo (può sembrare una follia ma al don sembra evidente leggendo ciò che dice Gesù) è che succede il contrario di quando la creatura riceve grazie straordinarie.

Il contesto di questa meditazione è che Luisa era stata svezzata, prima Gesù andava spesso da lei e le provocava felicità incredibile ma poi l'ha quasi del tutto abbandonata.

"Il mio povero cuore si trova tra due potenze insormontabili: il Fiat Divino ed il dolore della privazione del mio dolce Gesù, ambedue potenti sul mio povero cuore. Mentre sento tutta l'amarezza d'essere priva di Colui che formava tutta la felicità della mia povera esistenza, ora mancandomi, la felicità si è convertita in intensa amarezza ed il Volere Divino, soggiogandomi, mi assorbe nella sua Divina Volontà per trasmutarla in Essa...." Luisa

Chi ha vissuto cose del genere lo sa benissimo, trovarsene privo, per quanto possa stare nella dv, Luisa stava felice nel dv ma gli mancava la felicità di stare con Gesù ed è così. Ma Gesù ricorda a Luisa (nei vari scritti) che le apparizione erano propedeutiche al suo vivere nel dv in modo perfetto. Ma qua Gesù sembra dire qualcosa di più e il don lo dice balbettando e con timore perchè è quello che al don sembra abbastanza chiaro dallo scritto di oggi ma sembra una cosa un pò strana e sconvolgente. E cioè che se noi entriamo nella dv, dal punto di vista appagamento sensibile c'è una felicità soffusa e diffusa, una profondissima tranquillità e senso di gioia ma sono qualità spiritualità ma non sono baci di Gesù ecc.. questi sono diletti che sono più coinvolgenti della nostra umanità ma se entri nella dv queste cose non ci sono - questi baci ecc... e grandi godimenti sono cose straordinarie e grandi godimenti vuol dire anche grandissime croci, nessuno si faccia sogni - i maestri di spirito hanno insegnato che nessuno si azzardi a chiedere grazie straordinarie perchè assieme ad esse arrivano croci straordinarie e tu sei così sicuro che la grande croce te la sai prendere e portare? Se grandi grazie non le hai ricevute non prenderai grandi croci ma proporzionate a ciò che puoi portare, per questo i maestri di spirito prima dicono che chiedere cose grandi è una grave mancanza all'umiltà perchè noi dovremmo ritenerci indegni di tutto; e qualunque grazia ci dia il Signore dobbiamo metterci in ginocchio e ringraziare il Signore per quella grazia anche immeritata. Poi ci dovremmo esporre (se chiediamo grandi grazie ndr) alla possibilità di dover sopportare grandi sofferenze e chi ce l'ha detto che tu ce la faccia? A chi molto fu dato, molto sarà richiesto e da questa legge non c'è possibilità di scampare. Ogni grandi grazia accompagnata che non è accompagnata da croci è sospetta perchè sarebbe sospetta.

Non va in estasi la creatura ma va in estasi Dio.

"..Mentre opera, siccome essa non può né chiuderla né abbracciarla tutta perché finita, non ha capacità di chiudere l'immenso e l'infinito, ma prende quanto più può contenere fino a straripare fuori e, mentre straripa, si vede la creatura sotto una pioggia di luce di varie e rare bellezze dentro e fuori, il nostro Essere Divino ne prende tanto diletto che ci sentiamo rapire, perché vediamo che la piccolezza umana, in virtù del nostro Fiat che la riempie, viene trasmutata nelle bellezze delle nostre qualità Divine, le quali hanno tale forza da rapirci e farci godere nella creatura le nostre pure gioie e le nostre felicità indicibili..." Gesù

Non è che il portare a rapimento il Signore va a nostra gloria, non è roba nostra è semplicemente che dentro di Dio c'è la stessa sorgente di felicità che è la divina volontà. Però misteriosamente ma realmente questa dv produce degli effetti che noi non possiamo vedere - ecco perchè circa le grazie straordinarie perchè in esse la creatura gode immensamente e si rende conto che Dio è presente e delle cose che Dio gli sta donando ma qua non si accorge di nulla da un punto di vista di appagamento immediato o sensibile e anzi avverte la mancanza delle grandi consolazioni che un tempo aveva - se Luisa ne avverte la mancanza vuol dire che non si avvertono. Io chiamo la dv o faccio un giro il don non sente nulla, non sono cose che producono al momento reazioni immediate, percepibili e dilettevoli ma per Dio che lo vede e vede una bellezza mai vista nella sua creatura e ne gode di riflesso (gloria accidentale).

"..Ora tu devi sapere che ogniqualvolta la creatura chiama il mio Volere come vita operante in lei e si tuffa per rimanervi sommersa,.." Gesù -- quando uno si tuffa nel mare per qualche istante il nostro corpo resta sommerso dall'acqua, dalla riva non si vede più nulla, tuffarsi nella dv, "...è tanto il nostro gradimento che tutto l'Essere nostro concorre e vi mettiamo tal valore per quanto valore contiene il nostro Essere Divino; molto più che il nostro Fiat Divino ha il suo primo atto di vita nell'atto della creatura, lei non è stata che concorrente, quindi come atto nostro mettiamo tutto il peso della nostra vita Divina..." Gesù

Dio sta lì con tutte le Tre Persone della Santissima Trinità a seguire e ad incoraggire, perfezionare questo atto e poi Gesù spiega che la creatura non fa quasi nulla, ci ha messo la sua buona volontà e nient'altro.

"..il nostro Essere Divino ne prende tanto diletto che ci sentiamo rapire, perché vediamo che la piccolezza umana, in virtù del nostro Fiat che la riempie, viene trasmutata nelle bellezze delle nostre qualità Divine, le quali hanno tale forza da rapirci e farci godere nella creatura le nostre pure gioie e le nostre felicità indicibili..." Gesù

Ecco il rapimento, è quel fenomeno spirituale straordinario per la quale la persona perde i sensi e la parte superiore dell'anima della persona esce da sè lasciando la creatura che sembra morta e la sua anima sta godendo le delizie ineffabile. Ma qua il rapimento lo vive Nostro Signore, il don dice queste cose con tanto timore ma c'è scritto questo e lo dice Gesù e il don mai si azzarderebbe a dire una cosa del genere. Non dipende da noi, siamo semplici strumenti e concorrenti - abbiamo di per sè mancanze, negligenze ecc.. però se faccio un'atto nella dv il discorso cambia. La creatura non gode nell'immediato - ma gli effetti poi li sente in senso generale, quel benessere che si percepisce, però nell'immeditao non c'è un godimento. Ma nella vita mistica ordinaria ci sono ma qua non ci sono e gode Dio. La dv è la fonte della beatitudine di Dio stesso e del Paradiso, in Paradiso c'è il Fiat sorgente di ogni beatitudine e non c'è nient'altro. Il don capisce che Dio ci parla di cose che non sono alla nostra portata ed ecco perchè Gesù moltiplica gli esempi, allegorie, analogie ecc.. perchè non ci possiamo rendere conto perchè in questa terra noi possiamo entrare in contatto con la dv solo in maniera spirituale (?) con un'atto fatto dalla nostra libertà sulla base della pura fede (io credo che se faccio questa cosa realizzo quest'altra cosa perchè l'ha detto Gesù); la dv si inibisce in qualche modo di farci sentire, perchè se lo sentissimo nell'immediato moriremmo all'istante di gioia. Il rapimento è un godimento immenso ma è un godimento che la Divinità calibra sulla base della nostra condizione mortale, terrena e di viatori perchè nessuno può vedere Dio in questo mondo e rimanere vivo perchè la beatitudine che produce il contatto diretto con Dio non è possibile viverla in questa dimensione. Moriremmo all'istante. Tutte le operazioni che il Signore fa in questo mondo sono tutte quante rigorosamente calibrate, noi non la potremmo reggere la dv o si manifesta quasi nulla - ci chiama con la fede a collaborare con Lei astendosi dal farci percepire qualsiasi cosa immediata. Qual'è il segno della presenza di Dio? L'albero si riconosce dai frutti. Un'albero cattivo non può produrre frutti buoni e viceversa, quando ti sembra che un'albero è buono ma avverti frutti cattivi non avere dubbi non è un'albero cattivo. Amore, gioia e pace sono i primi tre frutti della presenza dello Spirito Santo. Vuoi sapere se stia nella Volontà di Dio? Com'è il tuo amore verso l'Altissimo? Non soltanto l'amore affettivo - perchè questa non sembre dipende da noi - c'è la dimensione spirituale, ci pensi a Dio? Lo ami? Lo vuoi servire? Quanto spendi la tua vita per Dio? Questo è il buon segno. E poi l'amore del prossimo. La gioia, quando diventa uan disposizione stabile nella nostra anima si confonde con la felicità e il terzo è la pace profonda e la quiete e calma che solo sporadicamente è turbata da situazioni e fatti, ma quando una persona inizia ad entrare in questo mondo - ma non è che dall'oggi al domani inizia a vivere l'assoluta indifferenza a tutto - questo ci vuole tempo...però se una persona sta costantemente nel turbamento, nell'agitazione e nella preoccupazione questo non è un buon segno. Perchè lo Spirito di Dio non porta questo ma la dv quando si comunica a noi. Noi per entrare in essa - oltre che a farla, non puoi fare deliberatamente cose che tu sai essere peccati o cose a Dio non gradite - chi vive nella dv non si accontenta del minimo ma se si accorge che una cosa non è gradita a Dio e coinvolge un mio comportamento volontario io non posso stare a guardare. Se non prendo provvedimenti (smettere di fare quella cosa poco gradita a Dio) io sto manifestando che non mi interessa vivere nel dv al 100%. Poi ci sono gli atti da fare (dall'atto preventivo, atti attuale, atti di fusione e il don raccomanda almeno durante la giornata un'atto di fusione fatto bene esteso, le piccole fusioni nella giornata, i giri, da quanto ti lavi, mangi, cammini, ecc.. qualsiasi cosa) e se fai tutte quante queste cose, tu vivi in un mondo, il primo giudice sei tu. E' vero che l'antico proverbio che vale sia in campo giuridico che spirituale: nessuno è giudice in casa propria - noi non possiamo porci come giudici delle cose che viviamo. Un giorno può essere un caso, due e tre anche ma se poi mi accorgo che la mia vita da quando ho iniziato a frequentare questo mondo è cambiata e le mie reazioni sono cambiate (in linea di massima), certo c'è sempre la possibilità di cadere, di uscire un poco dalla dv o il Cielo non voglia scoppi un temporale. Non facciamo catalogazioni troppo rigide, non si acquisce la vita nel dv di botto e fino a quando siamo in questo mondo non c'è mai la certezza di perseverare fino alla fine, possiamo perdere tutto dall'oggi al domani però la differenza si vede e la prima persona che la vede è il diretto interessato. Ma un'uomo di Dio se ha la possibilità di osservarti e vedere - non è infallibile ecc.. - ma se è una persona che ha una minima esperienza e vita interiore lo percepisce se tu stai in grazia di Dio. Noi ci raccontiamo un sacco di menzogne a noi stessi ma l'uomo di Dio esperto sa leggere al di là delle apparenze e non ci vuole tanto. E quando una persona vuole far capire che vive nella dv al suo padre spirituale, se il don è degno di questo nome, basta che ti guarda in faccia e ti parla in 30 secondi se in linea di massima ci siamo. Tu devi osservare quello che accade: se vivo l'amore per il Signore e per il prossimo, se vivo la gioia, la pace la vivo ecc... stai sicuramente sulla buona strada. Ma non possiamo domandarci a che punto stiamo. Non ti preoccupare, fai che giorno dopo giorno questa cosa cresce e più cresciamo queste cose ne sentiremo di più e più faremo contento l'Altissimo.

Pensate a questo periodo così brutto dove ci sono in giro problematiche grosse che ci fanno soffrire e non possiamo farci più di tanto, neanche la persona più santa potrebbe farci qualcosa. Ma ci ricordiamo qualche meditazione di giorni fa? Gesù diceva che se fai gli atti nella dv è come se tu mi rinchiudessi in una torre, tutto il male che le persone fanno Gesù non lo vede più. Quanti oltraggi si fanno contro l'Eucarestia? Oggi Gesù dice che va in estasi e che gode nel vedere queste cose, una persona che ama Dio e ch evuole renderlo insensibile a tutti gli orrori che si vedono...ti pare poco? Al don no. E le consolazioni per me? Rinuncia, tanto se il Signore vorrà farti contento in qualche modo lo farà...ma è più importante che sia più contento Lui? Proviamo pensare: è più importante mandare in estasi Dio o tu/me? Una persona che ama il Signore non ci pensa neanche un'istante.

Una volta a Santa Margherita Maria Alacoque gli apparve Gesù sotto le sembianze dell'Uomo flagellato (Ecce Homo) sfigurato, scarnificato, pieno di sputi ecc... uno di fronte al quale ci si copre la faccia dice il profeta Isaia e nell'altra parte c'era Gesù risorto, bellissimo e glorioso. E la Santa si è fiondata sull'Ecce Homo e ha detto: voglio patire con Te. Sei contento tu (rivolto a Dio)? Bene, godi tu, io ho tutta l'eternità per la visione beatifica. Dall'altra parte andremo in estasi solo noi. Quindi approfittiamo di ciò che Gesù ci dice.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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