Pagine

giovedì 23 febbraio 2023

Leggi di vita nella Divina Volontà

Gesù spiega il mtoivo della grandezza infinita degli atti di amore, dei baci, abbracci e tenerezze che la Sovrana Regina usava verso la Santissima Umanità di Gesù Bambino. Potenza e forza del "ti amo" e leggi di crescita (o di decrescita) della vita della Divina Volontà in noi. Libro di Cielo, Volume 28, 18 Ottobre 1930, Martedì 21 Giugno 2022

18 Ottobre 1930 Valore dei baci e degli abbracci della Vergine a Gesù bambino, perché possedendo la Divina Volontà tutti i suoi atti si rendevano infiniti ed immensi per Gesù. Risurrezione degli atti fatti nel Divin Volere. Effetti del ti amo.

Testo abbastanza corposo ed articolato. La prima parte riguarda la Madonna, e l'ultima parte - da dove il don vuole iniziare - è una delle cose più importanti in assoluto.

Luisa temeva che la sua cantilena di TI AMO a Gesù possa alla fine stufarlo, magari ci viene anche a noi, ed è male che ci venga. Molte persone chiedono al don come si faccia a vivere nella dv, come se ci fossero magie e le persone vanno ordinariamente in cerca di magie (come uscire da una situazione di botto es), si vorrebbe la soluzione immediata. Non ci sono magie in ogni aspetto della nostra vita, Dio qualche volta un miracolo lo fa ma è un'eccezione ma non possiamo pretendere che Dio faccia miracoli sotto pretesa e comando.

"..E siccome la mia Divina Volontà non ha termine, così quanti più atti si fanno in Essa, tanto più cresce la sua vita Divina nella creatura. E mentre questa risorge e cresce, l'umana volontà riceve la morte da questi stessi atti fatti nel mio Volere Divino, non trova alimenti per alimentarsi e si sente morire per ogni atto fatto nella mia Divina Volontà..." Gesù

ma vale anche il verso opposto:

"..Ma quale dolore! Quante volte la creatura fa la sua volontà nei suoi atti, tante volte fa morire la Mia nell'atto suo. Oh com'è raccapricciante vedere che un voler finito mette fuori del suo atto un Volere infinito, che vuol darle vita di luce, di bellezza, di santità!"

Se non ce lo mettiamo in testa e in pratica non ci muoveremo di un passo e molto presubilmente torneremo indietro. Nell'ascetica si dice che non c'è una via di mezzo. Non c'è una terza via, Gesù ha detto che chi non è con Lui è contro di Lui. Esempio del don: ma io non voglio essere contro nè con, cosa sono queste fazioni? Ma Gesù ha detto altro. Ci sono i figli del Regno e di Satana sul pianeta terra e non ci sono altri figli - senza fare pazzie e con grano salis, qualsiasi persona che ti trovi davanti è o un figlio/a del Regno o figlio/a di Satana. Senza scampo, chiunque sia. E sappiamo bene che non è detto che se si è battezzati, figli della Chiesa si è figli del Regno. Hanno le carte in regola per diventare un figlio di Dio (un battezzato e magari un figlio della Chiesa cioè un sacerdote) ma bisogna vedere se quella carte si usano. Quindi più atti si fanno, meglio è, senza fanatismi o pazzie ma se uno va a letto senza aver fatto un'atto nella dv lo hai fatto nella tua. Anche la qualificazione degli atti alla sera nell'esame di coscienza, o sono atti buoni e santi quindi meritori, indifferenti (per chi vive nella dv gli atti indifferenti diventano divini) o sono cattivi o imperfetti, sono buoni ma sono imperfetti. E poi Gesù rincara.

"...Onde continuavo i miei atti nel Voler Divino col mio solito ritornello “ti amo”, ti amo, in tutto ciò che ha fatto per amore nostro. Ma mentre facevo ciò, pensavo tra me: Gesù benedetto sarà stanco della mia cantilena “ti amo, ti amo”, quindi a che pro dirla? Ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, il vero amore accompagnato anche dalle parole ti amo, non mi porta mai stanchezza, perché essendo Io un complesso d'amore ed un atto continuato d'amore, mai cesso d'amare, quando trovo il mio amore nella creatura, trovo me stesso....." Gesù

Pensiamo a Suor Consolata Betrone, l'apostola dell'atto di amore, passava giornate intere a dire Gesù ti Amo e Gesù e Maria vi amo, salvate anime. Che pensiamo noi di questa cosa? Gesù dice che un'amore continuato - non tutti hanno questo dono e capacità di ripetere sempre questo - questo può diventare il canto di ogni nostro atto quando viviamo al loro cospetto, quando c'è l'intenzione di piacergli. Per chi e perchè sto facendo una cosa? Lo so che la sto facendo sotto i suoi occhi? Sono sicuro che sia la Sua Volontà o è la mia? O sto nascondendo la mia volontà sotto la scusa di quella divina? E la volontà umana talvolta sfodera la sua maestria. Gesù dice ai farisei che sono veramente abili nell'eludere la legge di Dio per seguire leggi umane, loro pensavano che seguendo una norma fatta da loro di servire Dio meglio. Quelli che stavano in buona fede, alcuni erano propri convinti di andare a lavare le stoviglie, si dovevano lavare fino al polso ecc... Il don lo vede in sè e fuori di sè e rimane sconcertato e prega il Signore che lo salvi. Perchè l'abilità nostra su questo è incredibile e manco un master negli USA ci renderebbe così bravi a fare questi escamotage. Il don ne ha visti tanti in questi due anni. Facciamo attenzione e questo non ci può aiutare nessuno se non il nostro cuore retto e coscienza retta dovendo imparare a distinguere la propria coscienza dalla propria volontà umana, spiegarlo è difficile dice il don, farlo è molto facile. Perchè quando tu assecondi profondamente ciò che senti giusto e vero la pace che senti nel cuore e le cose benedette del Signore possono trovare contrasti esterni, ci sono alcune opere di Dio che fanno esplodere il finimondo però anche accadono queste cose, se tu stai sostanzialmente nella volontà di Dio, la tempesta è fuori, soffri ma dentro stai tranquillo, la gioia e pace non te la leva nessuno. Il don ne sa qualcosa. Non dobbiamo mai essere troppo sicuri di noi stessi, non possiamo mai chiudere le porte. Se una persona indurisce la propria cervice e si impunta, Dio la lascia stare perchè non sfonda le teste dure. Vuoi tenerti la tua testa dura? Vuoi tenerti le tue convinzioni? Vuoi tenerti le tue illusioni? Vuoi tenerti il pensiero che stai facendo bene o male? Per adesso Dio ti lascia fare con la testa dura ma se ti ammorbidisci il Signore torna.

Nei giorni scorsi abbiamo visto la fermezza, la fedeltà e la perseveranza e l'amore ininterrotto della Madonna.

"Figlia del mio Volere, il valore degli atti della mia Mamma Celeste, fu grande perché uscivano dal seno immenso della mia Volontà Divina, di cui Lei possedeva il regno, la vita; non vi era moto, atto, respiro e palpito che non fosse pieno di Voler Supremo fino a sboccarne fuori, i suoi baci amorosi che mi dava, uscivano dalla sorgente di Esso, i suoi casti abbracci, con cui abbracciava la mia infantile Umanità, il suo latte purissimo con cui mi nutriva; contenevano l'immensità, Io, succhiando al suo seno Verginale, succhiavo al seno immenso del mio Fiat ed in quel latte succhiavo le sue gioie infinite, le sue dolcezze ineffabili, il cibo, la sostanza, la crescita infantile della mia Umanità, dall'immenso abisso della mia Divina Volontà...." Gesù

La Madonna è diventata mamma senza nessuna mortificazioni delle nostre mamme, nè travagli, nè atti carnali, il bambino esce sozzo, ecc.. essendo una vera mamma. E poi con che cuore con la sua femmilità perfetta, la Madonna è la quintessenza della meravigliosità assoluta che la donna è. L'uomo e la donna sono due bellezze complementari. Nessuno di noi può immaginere quanto godeva.

"..Se la Sovrana Regina non avesse avuto una Volontà Divina in suo potere Io non mi sarei contentato dei suoi baci, del suo amore, dei suoi abbracci e del suo latte, tutt’al più si sarebbe contentata la mia Umanità; ma la mia Divinità, Io Verbo del Padre, che avevo l'infinito, l'immenso in mio potere, volevo baci infiniti, abbracci immensi, latte pieno di gioie e dolcezze Divine e così solo restai appagato perché la mia Mamma, possedendo la mia Volontà Divina, mi poteva dare baci, abbracci, amore e tutti i suoi atti che davano di infinito..." Gesù

Ogni minimo atto della Madonna era pieno di volontà divina e figuriamoci quegli atti che sono atti a trasmettere l'amore (tipo i baci, gli abbracci, allattare un bambino al seno ecc..)

"...il suo latte purissimo con cui mi nutriva; contenevano l'immensità, Io, succhiando al suo seno Verginale, succhiavo al seno immenso del mio Fiat ed in quel latte succhiavo le sue gioie infinite, le sue dolcezze ineffabili, il cibo, la sostanza, la crescita infantile della mia Umanità, dall'immenso abisso della mia Divina Volontà. Sicché nei suoi baci io sentivo il bacio eterno del mio Volere che quando fa un atto non cessa mai di farlo, nei suoi abbracci sentivo un'immensità Divina che mi abbracciava e nel suo latte mi nutriva divinamente ed umanamente e mi ridava le mie gioie celesti ed i contenti del mio Voler Divino che la teneva tutta riempita...." Gesù

Beati quei santi che sono stati anch'essi allattati dalla Madonna, veramente Gesù era nelle gioie. Mentre noi la personalità di Maria è unica, in tutte queste cose c'era la dv ma c'era la personalità della Madonna che è unica. Nessuno di noi può e non deve nemmeno riproporre una personalità della Madonna perchè abbiamo la nostra.

"..Ora tu devi sapere, che tutti gli atti che si fanno nella mia Divina Volontà, sono inseparabili da Essa, si può dire formano una sola cosa, atto e volontà, si può chiamare luce la volontà e l'atto calore, che sono inseparabili l'una dall'altro. Onde tutti quelli che possederanno come vita il mio Fiat, avranno in potere tutti gli atti della Mamma Celeste e Lei intanto aveva in potere tutti gli atti loro, in modo che nei suoi baci ed abbracci Io mi sentivo baciato ed abbracciato da tutti quelli che dovevano vivere nella mia Volontà ed in essi mi sento ribaciare ed abbracciare dalla mia Mamma, tutto è in comune ed in perfetto accordo nel mio Volere, ogni atto umano scende dal suo seno e con la sua potenza lo fa risalire nel centro donde è uscito. Quindi sii attenta e non ti far sfuggire nulla che non entri nella mia Divina Volontà, se vuoi darmi tutto e ricevere tutto." Gesù

Quanti santi passavo il tempo abbracciando il crocifisso, baciando il crocifisso, stavano ai piedi della Madonna ecc... per dare un bacio a Gesù basta un movimento dell'anima, però essendo esseri umani abbiamo una modalità di comunicazione che è anche la nostra corporeità, con il Signore possiamo sfogarci in privato e facendo questo nella dv Gesù dice una cosa grossa.

".. Onde tutti quelli che possederanno come vita il mio Fiat, avranno in potere tutti gli atti della Mamma Celeste e Lei intanto aveva in potere tutti gli atti loro, in modo che nei suoi baci ed abbracci Io mi sentivo baciato ed abbracciato da tutti quelli che dovevano vivere nella mia Volontà ed in essi mi sento ribaciare ed abbracciare dalla mia Mamma,.." Gesù

Se tu prendi un crocifisso (esempio) tipo prima di andare a dormire e appena sveglio e baci le 5 piaghe (e magari anche alle tre del pomeriggio) - se lo faccio nella dv, Gesù risente la Madonna baciarlo. Nostro Signore ci lascia così, io sento, prendo atto e poi...se fosse vero al 100% vorrebbe dire che io/tu che leggi posso farti risentire - nella dv questo è un'altro discorso- non è una cosa tua, non dipende da te ma dipende da questo punto di contatto che abbiamo con Lei. Capiamo cosa significhi? Atti di questo genere quali effetti di santità producono in noi e quanti colpi danno alla nostra volontà umana, quanto bene fanno alla Chiesa e al Mondo e quanto accelerano l'avvento del Regno ecc... diamoci da fare nella dv anche noi. Sono tante le cose da fare in questi tempi ma certamente sono le più principali e che mai devono essere perse di vista o trascurate.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 19 febbraio 2023

I grandi progetti di Dio su di noi

Gesù spiega a Luisa il timore e e l'amore e la loro grande differenza. Le spiega come Dio stesso abbia dato alla creatura la possibilità di gareggiare con Lui. Da sempre i nostri atti e le nostre opere sono state da Dio pensate, preparate e predisposte. Libro di Cielo, Volume 28, 12 Ottobre 1930, 20 Giugno 2022

12 Ottobre 1930 Il timore è il flagello del povero nulla. Amore che Dio nutre per la creatura fino a metterla a gara con Lui. Come Iddio stabiliva tutti gli atti che dovevano fare tutte le creature.

Come dice il titolo stesso di questa meditazione abbiamo tre ambiti di riflessione: il timore, l'amore e questo grande mistero di Dio che stabiliva tutti gli atti che dovevano fare tutte le creature. Questi temi hanno riferimenti molto espliciti e chiari nella Sacra Scrittura. San Giovanni dice che l'amore perfetto vince il timore e chi teme non è perfetto nell'amore.

Prima lettera di san Giovanni: (16E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. 17In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. 18Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.)

Nel Vangelo di san Giovanni c'è più che un prodromo della vita nella dv, in quanto Gesù dice di rimanere Lui in noi e viceversa. Nell'analisi logica quando si analizza quest'espressione si usa il complemento di stato in luogo, uno stato in un luogo. E' come quando uno entra in monastero, i monaci entrano in un monastero e lì ci rimangono fino alla morte. La vita nella dv è una cosa analoga, è una cosa stabile, va avanti a tempo indeterminato e come situazione perpetua, costante ed ordinaria quando si è raggiunto questo stato.

("..18Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore...") Prima lettera di Giovanni

"Figlia mia, non temere, il timore è il flagello del povero nulla, in modo che (il) nulla battuto dalle fruste del timore, si sente mancare e perde la vita..." Gesù a Luisa

Certo, il timore che sente Luisa è un pò sui generis...

Sono sempre nella mia cara e santa eredità del Fiat Divino, sento l'estremo bisogno di non uscirne giammai, perché il piccolo atomo della mia esistenza sente la sua nullità e come nulla, non è buono a far nulla, se il Voler Divino, giocandolo, non lo riempie del suo tutto, facendogli fare ciò che Esso vuole.Ed Oh come sento il bisogno che il Voler Divino mi tenga nella sua vita ed io stia sempre in Esso! Ora sentivo di non poter vivere senza il Fiat Divino, ero tutta timore ed il mio dolce Gesù, con una bontà indicibile, mi ha detto:......Luisa

Luisa sta tanto bene dentro la dv e ha il timore che questo sogno finisca e si ritrovi fuori. E Gesù facendo una glossa da quello che abbiamo ascoltato da San Giovanni le risponde.

"..Invece l'amore è lo slancio del nulla nel Tutto che lo riempie di vita divina, per cui il nulla sente la vera vita che non è soggetta a mancare ma sempre a vivere..." Gesù

Una volta che siamo dentro questo mondo, non se ne esce a meno che non impazziamo, il discorso è questo: S. Margherita Maria Alacoque (la meditazione è caduta nell'ottava del Corpus Domini) scrive in una delle sue bellissime preghiere: io temo tutto dalle mie miserie ed imperfezioni ma spero tutto dalla Tua bontà. L'unico timore che possiamo conservare - assieme al timore di Dio - qua si parla di timore inteso come sinonimo di paura, il timore di Dio è un'altra cosa, di dispiacere al Signore anche nel minimo. C'è un'altro timore santo da coltivare, il timore di san Filippo Neri (Signore, tiemmi la mano sulla testa perchè altrimenti mi faccio turco..) cioè che viene dalla consapevolezza del nostro nulla. Il nulla più il peccato. Le prime cose da dire al Signore al mattino è che noi siamo nulla, purtroppo io e tu siamo responsabili della morte di Gesù e per cui se Dio volesse stare alla stretta giustizia per quanto riguarda la Giustizia io non merito altro che l'inferno. Sono da me stesso (preghiera) incapace di alcuna compiere utile alla salvezza da mè stesso. Il concetto espresso da queste invocazioni deve starci nel nostro cuore e deve diventare una condizione del nostro cuore vista da Dio perchè a parole possiamo dirlo ma magari dentro di noi potremmo non esserne così convinti - mica sono un vizioso ecc... ma se facciamo così siamo fuori strada. I grandi Santi, pur non essendo grandi peccatori in atto lo si ritenevano al 4000 per cento peccatori in potenza, se non faccio peccati mortali (pensiero del Santo) è perchè il Signore mi aiuta e io ci metto pochissimo del mio. Però so bene che se Dio ritira un pò di mano io faccio di tutto, con 5 minuti sono capace di buttare all'aria 30 anni di vita buona.

Questo timore è figlio dell'amore perfettissimo. Dio ci ha creati come una cosa meravigliosa ma purtroppo in questo mondo siamo in stato di interdizione, non possiamo sapere cosa sarà quando la dv regnerà. Possiamo sperare che le cose vadano un pochino meglio. Ad avviso del don non è mai prudente, anche se fossimo confermati in grazia, perchè nessuno può averne la certezza - Dio ciò l'ha rivelata a pochissime anime perchè è una cosa pericolosa perchè una persona potrebbe crogiolarsi e pensare di essere diventata impeccabile e quindi cessare lo sforzo ascetico. E' sempre preferibile, nella vita spirituale, optare per le vie più prudenti, sempre questa considerazione attuale di chi sono io in questa condizione se Dio non mi tiene a bada, in piedi, tonico ed efficente.

"..Ora tu devi sapere che è tanto l'amore che nutre il nostro Essere Divino verso la creatura, che le diamo del nostro, per metterla in condizione di poter fare a gara col suo Creatore. Ecco perciò le diamo la nostra Volontà, il nostro amore e la nostra stessa Vita, affinché la faccia tutta sua, per riempire il vuoto del suo nulla e così potermi dare Volontà per Volontà, amore per amore, vita per vita e noi, anche se queste cose le abbiamo date noi, le accettiamo come se fossero sue, godendo che la creatura possa farci la gara, essa a darci e noi a ricevere, per darle di nuovo ciò che ci ha dato, affinché abbia sempre da darci. .." Gesù

Nella meditazione precedente abbiamo parlato delle gare d'amore che la Madonna faceva con il Signore e adesso ci dice che Lui stesso ci dà una possibilità di competere con Lui. Noi siamo di fronte all'Altissimo, una pulce in paragone con l'Universo ancora la proporzione non è sufficente. Può una pulce mettersi a fare a gara con le Galassie? No.

"..così potermi dare Volontà per Volontà,.." Gesù

E quindi attraverso questo dono fatto da Dio stesso possiamo ricambiare l'amore di Dio mettendoci del nostro, io faccio funzionare la dv in me come me. La dv non spersonalizza una persona ma ne esalta le peculiarità personali. I miei atti d'amore verso Dio (dice il don) sono più piccoli di quelli fatti da una pulce nei confronti di chi è più grande dell'Universo, però quella pulce Dio ha un'occhio particolare e dà la possibilità di rimanere sè stessa e di dare a Dio un'amore quello che si merita.

Lettera agli Efesini - 2..."...10Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo..." San Paolo

Cosa dice Gesù a Luisa?

"Figlia mia, il nostro Sommo Volere nel creare l'uomo, stabilì già tutti gli atti che avrebbero dovuto fare tutte le creature e si costituì vita di tutti questi atti..." Gesù

Questo non dobbiamo dimenticarlo mai. Chiariamo questa cosa. Qui siamo sempre volando su vette altissime e il don, più tempo passa, più capisce che di Dio e del suo mondo possiamo solo balbettare solo qualche sillaba quindi occorre essere sempre molto cauti, accorti, moderati nel parlare senza sparare troppo grosso come se fossimo diventati grandi esperti. Da quello che è dato comprendere, dalla Rivelazione e dalle specificazioni dte a Luisa si capisce che: noi siamo pensati in Cristo (san Paolo) da prima della Creazione del Cosmo, chiunque stia ascoltando o leggendo queste meditazioni, io e te siamo stati pensati dalla Santissima Trinità in relazione a quello che sarebbe stato il mio necessario rapporto con Cristo Nostro Creatore e Redentore, non abbiamo una vita concepibile in modo indipendente da Gesù, sia che lo sappiamo e che non lo sappiamo, sia che lo crediamo o no e sia che lo vogliamo o no sotto certi punti di vista. Siamo nati in un preciso momento storico perchè il Signore voleva che noi nascessimo in questo periodo momento storico in questo contesto e a contatto con queste persone. Anche le relazioni spirituali che si determinano, questo si vede bene anche nel libro di TeneraAmata, è perchè il rapporto spirituale che c'è tra il sacerdote X e l'anima Y è stato stabilito dal Signore; cioè se c'è un rapporto stabilito dal Signore tu anima Y sarai aiutata da quello che dice il sacerdote X ma non perchè il sacerdote X sia chissà cosa ma perchè c'è questo legame divino stabilito dall'Alto. Perciò se il don non facesse ciò che deve fare, così capiamo alcune cose, le persone che il Signore misteriosamente gli affida non riceveranno le grazie e i doni. E cosa sono queste? Sono alcune delle opere buone - che messe nelle mani del sottoscritto don diventano dei mezzi pastrocchi - queste sono state pensate da Dio. In un certo senso sono già scritte - in un certo senso. Ma attenzione, non vuol dire che esista quello che i pagani chiamano il destino...sono state scritte (esempio di un'ipotetico discorso) sicuramente le farò tutte quante come sono state scritte. Se questo fosse saremmo tutti Santi perchè Dio non scrive nelle cose che scrive per noi, miserie, peccati, imperfezioni o strafalcioni. Li facciamo noi. E per questo che nell'Apocalisse si parla del libro della Vita e dei libri che vengono aperti. Però anche la tematica del rifare gli atti nella dv, nella mente di Dio - è una cosa trascendente ma da quello che si capisce dal combinato disposto di quello che ci viene dalla Rivelazione e dagli scritti di Luisa - minuto dopo minuto la nostra vita è già stata tutta progettata e scritta nella mente di Dio. Però bisogna vedere se quello che io realmente faccio corrisponde a quello che Dio ha progettato. Il cardinal Petrocchi esprimeva il concetto con un'immagine, immaginiamo di posare le nostre due mani una attaccata all'altra, se uno congiunge le mani come se stesse pregando congiungendole perfettamente coincidenti, sono in perfetta coincidenza, questa è la vita della Madonna, poi ci possono essere livelli di incongruenza e si vede qualche non coincidenza (vita di alcuni grandissimi santi tipo Padre Pio) e poi ci sono sempre più sempre di più punti di non coincidenza e bisogna vedere quanti ce ne sono, meno abbiamo fatto ciò che Dio voleva, meno siamo diventati Santi, meno felici in questa terra e meno andremo in alto andremo in gloria. Se le mani fossero staccate vorrebbe dire che la mia vita è stata tutta un'altra cosa rispetto a ciò che Dio aveva pensato per me e questa è la condizione che vivono le anime che se ne vanno all'inferno. Da un lato questo ci dà una consolazione perchè le nostre opere buone sono già state predisposte perchè noi le praticassimo, le dobbiamo scoprire ed attimo dopo attimo dobbiamo metterle in pratica. Ma se io nella mia vita ho fatto degli strafalcioni sicuramente non ho collimato con il disegno di Dio. In questi casi Dio vuole che ci pentiamo e confessiamo i nostri peccati con sincero pentimento, poi facciamo penitenza per essi. Terzo che siano riparati. E tutto questo ci mette in condizione e quarto, noi possiamo con un'esercizio spirituale chiedere al Signore di fare nostri quegli atti che Lui aveva già predisposto per noi che noi avremmo dovuto fare e che non abbiamo fatto. E' chiaro che da oggi in poi cercherò di fare la dv, operando in essa, amando nella dv ecc... e di rimanere aderente al disegno di Dio.

"..Sicché non vi è atto umano che non abbia il suo posto nella nostra Divina Volontà e quando la creatura compie ciascun atto suo, Essa esce in campo d'azione nell'atto umano della creatura, quindi entra nell'atto di ciascuna di esse, tutta la potenza e la santità d'una Divina Volontà. Ciascun atto entrò nell'ordine di tutta la Creazione prendendo ciascuno il suo posto, quasi come accade per le stelle che ciascuna ha il suo posto sotto l'azzurro del Cielo. E siccome tutto fu ordinato e formato dal nostro Fiat Divino nella Creazione, tutto il genere umano con tutti gli atti, quando la creatura fa un atto, viene mosso tutto l'ordine della Creazione ed il nostro Volere si trova in atto come se allora stesse creando tutta la Creazione, perché in Esso tutto è in atto e l'atto della creatura entra nel suo atto e, prendendo il suo posto stabilito da Dio, fa rinnovare gli effetti di tutta la Creazione e l'atto umano entra nella corsa di tutte le cose create e ha il suo posto distinto ed è sempre in moto nel moto divino, per adorare ed amare il suo Creatore. Perciò l'operare della creatura nella nostra Divina Volontà si può chiamare il campo fecondo e divino della nostra stessa Volontà nel piccolo campicello della creatura." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 18 febbraio 2023

Fermezza, fedeltà e irremovibilità nel bene

Gesù mostra la vera grandezza della Madonna e la propone come modello e esempio. Ella fu sempre fedelissima, non si tirò mai indietro dinanzi a qualunque sacrificio, ardentissima nell'amore e sempre al suo posto. Libro di Cielo, Volume 28, 7 Ottobre 1930, Venerdì 17 Giugno 2022

7 Ottobre 1930 Come la Redenzione si deve alla fedeltà della Vergine Santissima. La fedeltà, dolce catena che rapisce Iddio. L'Agricoltore Celeste. La necessità del seme per poter diffondere le opere Divine.

Non è un caso che il Signore lasciato queste parole meravigliose il 7 ottobre (1930) che è la Festa della Madonna delle Vittorie o Vittoria, oggi si chiama la Vergine del Santo Rosario. Vittoria della battaglia di Lepanto e c'era anche il duca di Sermoneta in onore della Madonna. E qua il Signore ci ha dato l'identikit della Madonna, l'amore, la dolcezza, ecc.. della Madonna sono inconcepibili ma non è tutto qua la vita della Madonna. Oggi il Signore ci parla della triade meravigliosa della fermezza, fedeltà e irremovibilità nel bene e queste cose dovrebbero essere anche nostre caratteristiche. Nella meditazione precedente il Signore dice che le cose grosse non le mette in un terreno che non è stato lavorato, ci dobbiamo mettere del nostro, lungi dal noi pensare che Dio faccia tutto o da concezioni della vita cristiana in termini quietistici...faccio solo qualche atto e poi ci pensa il Signore.

Vuoi entrare veramente nel regno della Divina Volontà? Se questo vuoi, mettiti davanti al Signore e dì io per te, qualunque cosa.

"Figlia mia, si deve la Redenzione alla fedeltà della Vergine Regina. Oh, se non avessi trovato questa Eccelsa creatura che nulla mi negò, né mai si diede indietro a qualunque sacrificio!..." Gesù sulla Madonna

Anche su cose che mi costano e quando facciamo queste dichiarazioni dobbiamo esserne fedeli, un'altra rara virtù: la fedeltà. Una virtù nobile e cavalleresca (nel senso buono), la fedeltà alla parola data, nel custodire un segreto, la fedeltà ad un'ideale fino alla morte, ecc... Gesù la definisce una virtù divina eppure sembra una virtù umana. Io sono capace di andare davanti al Signore e dirgli - compresi i sacrifici di Isacco per chi ha figli - il don ha visto il dolore lancinante di qualche mamma - noi siamo pronti ad andare davanti al Signore a dirgli questo? Se lo siamo e glielo possiamo dire in verità e davanti a Dio non si può mentire, se non è vero Dio lo sa, ma se sei pronto a qualsiasi a cosa senza tirarsi indietro. Tradire, mollare, e nessuno che mano all'aratro è adatto al Regno dei Cieli. Ci possono essere contrarietà ecc...

"..il suo amore ardente e forte senza mai fermarsi, sempre al suo posto tutta del suo Creatore, senza mai spostarsi per qualunque cosa o incidente poté vedere da parte di Dio e da parte delle creature,.." Gesù sulla Madonna

Gli incidenti o le avversità della vita.

"Figlia mia, si deve la Redenzione alla fedeltà della Vergine Regina..." Gesù inizia in maniera apodittica. Fedeltà per prima cosa alla parola data. La Madonna appena concepita si è presentata davanti al Trono dell'Altissimo e ha ceduto la sua volontà umana e questo ha fatto. Non ci ha ripensato e non ha cambiato direzione. E Dio l'ha presa sul serio.

"..Oh, se non avessi trovato questa Eccelsa creatura che nulla mi negò,.." Gesù

L'Altissimo è una persona molto seria, (espressione umana dal don per farci capire), Lui non si prende nulla di te, ma se tu gielo offri poi le cose te le chiede. Se tu ti offri, qualche cosa te la chiede Nostro Signore. Vedete la bellezza della nostra libertà? Non siamo tenuti ad offrirgli qualcosa, siamo tenuti ad osservare i 10 comandamenti e fare una buona vita da cattolici e il resto è tutta quanta libertà. Ma se poi mi offro il Signore viene. Leggendo la Mistica Città di Dio di Maria D'Agreda, si vede che la prima richiesta che Dio fece alla Madonna - se uno si prende gli scritti di Roschini(?) che ha raccolto ciò che la Valtorta ha scritto sulla Madonna, gli scritti di Luisa su la Vergine Maria e il Regno della Divina Volontà e gli scritti di Maria d'Agreda - le glorie di Maria sono espressioni dell'amore umano, ma queste sono rivelazioni con la quale la Madonna ci fa conoscere qualcosa della sua vita. Proviamoci a fare un quadro con le rivelazioni. La prima cosa che Dio ha chiesto alla Madonna è - quando entrata nel tempio - il sacrificio dell'aridità spirituale, la rinuncia alle consolazioni e presenze sensibili - noi che siamo poveri mortali con miserie, se il Signore ci lascia un pò aridi costa un pò ma per la Madonna era la morte assoluta. E non si è tirata indietro. Ha avuto l'Annunciazione e Lei ha saputo benissimo quale fosse la sorte del Figlio? Ma ci rendiamo conto cosa significa essere presenti a vedere in quel modo barbaro suo Figlio? Se noi vedessimo il vero film della Passione di Gesù, quello vero, a noi ci prenderebbe un'infarto. Luisa - negli scritti delle Ore della Passione - ha visto qualcosa e non ce la faceva a sopportare ciò che vedeva - ma la, c'era Lei. Gesù era la ragione dell'esistenza della Madonna e l'ha visto morire in quel modo senza lanciare maledizioni, ecc... mantenendo la fede.

"..Oh, se non avessi trovato questa Eccelsa creatura che nulla mi negò,.." Gesù

Il don augura a chiunque ascolti questa meditazione di poter giungere a questo, per quanto sta in me, se dovessero essere troppo forti le richieste dammi la forza ma poi bisogna essere fedeli.

"..La sua fermezza nel chiedere la Redenzione senza mai esitare,..." Gesù

Sempre, senza mai stancarsi. Il diavolo - negli esorcismi - sbeffeggia gli umani - dicendo: si stancano subito i mortali. Fanno qualche botta da santo ma dura poco. IL diavolo ci aspetta sempre per vedere se abbiamo gli attributi, se siamo fedeli e se resistiamo e se rimaniamo in piedi. E non ci stanchiamo nè di offrire sacrifici al Signore sempre più impegnativi e in alto.

"...la sua fedeltà senza mai stancarsi, il suo amore ardente e forte senza mai fermarsi.." Gesù

I voli che la Madonna faceva, la carità ardentissima di Maria, la Madonna faceva gare d'amore con Dio (La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà).

"..sempre al suo posto..." Gesù

Dove Dio ci ha messo, senza muoverci o smuoverci,

"..tutta del suo Creatore..." Gesù

E' un'onore fare la Consacrazione Totus Tuus, ma poi dobbiamo viverla. Il mio cuore è tutto tuo. Il nostro cuore deve stare soltanto da una parte anche se avessimo 50 figli e avessimo un coniuge stupendo, il nostro cuore deve stare sempre nel Cielo.

"..senza mai spostarsi per qualunque cosa o incidente poté vedere da parte di Dio e da parte delle creature,.." Gesù

"..acquistò tale ascendenza, tale dominio presso il suo Creatore, che si rese degna di far scendere il Verbo Divino sulla terra..." Gesù

Tra noi e Dio c'è un'abisso e non possiamo capirlo perfettamente ma se noi siamo a Sua Immagine e somiglianza, dovremo avere qualcosa che c'è anche in Lui. Se Gesù dice che Maria ha un'ascendente su Dio e secondo il nostro modo di parlare, noi possiamo in qualche modo captare l'attezione o l'amore dell'Altissimo.

".. La sua fedeltà fu la dolce catena che mi avvinse e mi rapì dal Cielo in terra..." Gesù

Noi con il battesimo siamo chiamati Fedeli di Cristo e solo a Lui contro tutto e tutti.

"..La fermezza, la fedeltà, l'irremovibilità nel bene e nel chiedere il bene conosciuto, si possono chiamare virtù divine, non umane e perciò sarebbe negare a noi stessi ciò che la creatura ci chiede..." Gesù

Un'anima incostante, non spera di ottenere niente dall'Altissimo. Fedeltà...se tu dai una parola, noi cristiani non dobbiamo giurare perchè noi cristiani non diciamo le bugie. Se dò una parola io mi faccio ammazzare piuttosto che non rispettare ciò che ho detto.

"..non sarebbe decoroso affidare le nostre opere Divine ad anime incostanti e non disposte ad affrontare qualunque sacrificio per noi,.." Gesù

Noi siamo tenuti ad offrire sacrifici a Dio, siamo noi che dobbiamo scegliere quali. Se vogliamo vivere nella dv, a costo di qualsiasi sacrificio. Fisico, morale, spirituale, psichico ed affettivo.

"..il sacrificio della creatura è la difesa delle nostre opere ed è come metterle in punto sicuro..." Gesù

Quanti sacrifici offri al Signore ogni giorno? Nessuno? E' un guaio molto grosso, perchè noi dobbiamo essere pronti a offrire sacrifici al Signore e perchè non siamo chiacchere, fatti un'elenco. Sceglie, offerte libere e spontanee e pronti se arriva Lui e ne chiede qualcun'altro.

"..come sarebbe stato inutile sperare la Redenzione se la Celeste Regina non mi avesse concepito come frutto delle sue viscere Materne, frutto della sua fedeltà, della sua fermezza e del suo sacrificio..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 16 febbraio 2023

Per ricevere da Dio bisogna mettersi nelle debite disposizioni

Gesù spiega come chi vive nella Divina Volontà trasudi luce mentre la volontà umana è tenebre. Nessuno riceve grazie da Dio se non si disponde a riceverle preparando il terreno della sua anima. La Madonna ne fu esempio emblematico. Libro di Cielo, Volume 28, 30 Settembre 1930, Giovedì 16 Giugno 2022

30 Settembre 1930 L'Eden, campo di luce. Differenza tra chi opera nella Divina Volontà e chi opera nell'umano volere. Il piccolo terreno della creatura e il seminatore Celeste.

Insegnamenti di Gesù sia per chi vuole vivere nella dv e anche per chi vive nella grazia ordinaria, alcune cose che Gesù ha detto non è difficile comprendere l'estensione alla vita della grazia ordinaria. Ci sono 2/3 parti.

La vita Dio la dona a tutti, la possibilità di salvarsi Dio la dona a tutti, sono universali. La vita viene donata a tutti, la conservazione nell'essere non cessa mai anche a chi fallisce l'esistenza e si danna, i demoni sono ancora vivi perchè Dio li conserva nell'essere. Se cessasse quest'operazione divina i demoni scomparirebbero nel nulla, Dio non annienta nulla di ciò che ha creato. E se quello che Dio ha creato si corrompe è colpa di quell'essere e Dio non c'entra nulla. Queste due operazioni (creazione e mantenimento nell'essere) sono uguali per tutte, la terza (la salvezza) no. Accusare Dio della propria dannazione è una bestemmia, tutti i perduti lo hanno fatto per la loro volontà maledetta cattiva e proterva. Dio vuole che tutte le persone si salvino, per gli angeli il discorso è già chiuso. A chiunque Dio dà la possibilità di raggiungere la salvezza, anche ai non battezzati anche se per loro è più difficile - ma se seguono la loro coscienza e per i meriti di Cristo - il don quando celebra una Messa la applica per l'intenzione X, ecc.. e anche per tutti i vivi e defunti e anche se non lo sanno beneficiano di queste cose. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e per questo Gesù ha ordinato di annunciare il Vangelo per farsi battezzare, ecc.. e la via straordinaria vale solo per coloro che il Vangelo non l'hanno sentito o si trovano in circostanze tali da rendere impossibile una loro adesione alla fede. Doni e grazie, benedizioni, grazie di ogni genere, ecc.. di Madonna ce n'è 1 non 500.000. In parte perchè Dio ha deciso di creare una persona particolare Ma attenzione, la Madonna ha iniziato subito a preparare il terreno per la discesa del Verbo.

"Figlia mia, tutti gli atti buoni e santi dei Profeti, dei Patriarchi e del popolo antico, formarono il terreno dove l'Ente Supremo seminò il seme per far germogliare la vita della Celeste bambina Maria, perché il suo germe fu preso dalla stirpe umana. La Vergine, tenendo in sé la vita operante della Divina Volontà ampliò questo terreno coi suoi atti, lo fecondò, lo divinizzò, fece scorrere in esso, più che pioggia benefica e ristoratrice, la santità delle sue virtù, il calore del suo amore e, dardeggiandolo con la luce del Sole della Divina Volontà che possedeva come sua propria, preparò il terreno per far germogliare il Celeste Salvatore e la nostra Divinità aprì il Cielo e fece piovere il Giusto, il Santo, il Verbo, in questo germoglio e così venne formata la mia Vita Divina ed umana per formare la Redenzione del genere umano...." Gesù

La Madonna ha compiuto un volo nella santità incredibile, è l'esempio di come si corrisponde alla grazia. C'è un terreno e c'è un lavoro da farci, perchè Gesù che è intelligente, la più grande parabola è la parabola del seminatore? Perchè sulla strada, su un cuore duro che appartiene volontariamente a Satana e non dà segni di conversione e non si apre neanche una crepa hai voglia a buttare seni. Il diavolo porta via quello che è stato seminato. I terreni mal disposti sono mal disposti per colpa nostra, chi è incostante lo è per colpa sua, chi manca di perseveranza, di costanza, ecc... chi non ha radice. Quante volte ci siamo detti che la costanza e la perseveranza sono le virtù più importanti? La costanza e perseveranza fanno parte della virtù della Fortezza, senza di esse non si va da nessuna parte. Io oggi posso sentirmi alla grande, pieno di vita, faccio 50 rosari ma che li faccio oggi e poi smetto, qualcosa mi verrà ma non produrranno frutti di santificazione se a questo non segue nulla. Piuttosto che farne 50 fanne un pò di meno al giorno (esempio). Le spine, sono quelli che pensano ai soldi, agli affanni del mondo, che sono imprigionati dentro la volontà umana, che stanno presso ai piaceri, e alle cose che valgono zero o virgola. Ma che ci mette Dio in quei cuori? Quale divina volontà, quale missione o quale grazia Dio può dare ad un cuore pieno di spine? Dio non dà le grazie a chi non è capace di apprezzarle. Il dono delle lacrime sante, quel dono il Signore non li dà al primo che passa ma a chi li ha chiesti con tutto il cuore e chi si è predisposto a riceverli. Non possiamo decidere da soli di amare Dio ma abbiamo ricevuto quei doni che se non sono stati soffocati dai peccati mortali possono crescere.

".. La Divinità per operare prima si vuole mettere d'accordo coll'anima, dopo che ci siamo accordati insieme e vediamo che essa vuol ricevere quel bene, fino a pregarci e a formarci il terreno dove deporlo, allora, con tutto amore, lo diamo..." Gesù

Nessuno riceve nulla dal Signore se non lo chiede e non si dispone a prenderlo e a custodirlo. Maria custodiva le cose che riceveva nel suo cuore (Vangelo).

"..Altrimenti sarebbe esporre all'inutilità le opere nostre." Gesù

Quando uno riceve un dono e se ne rende disgraziatissimamente indegno, Dio glielo toglie e lo dà a chi lo sa fare fruttificare e su queste cose non si transige. Vale per la DV e per la vita di grazia ordinaria. Gesù mette un'analogia (negli scritti di Luisa) tra la vita di grazia nelle virtù e quella nella dv, se tu non ripeti gli atti in continuazione non c'è crescita nè delle virtù e nella dv. E se tu non ti impegni e ti crogioli potrà succedere che Dio ti toglierà il dono e lo darà a qualcun'altro.

"..Tutti gli atti di chi opera in Essa sono legati al principio della luce dove fu formata la sua vita ed ebbe il suo primo atto di vita, la luce tiene in custodia questa vita, la difende e nulla di estraneo fa entrare nella sua luce, per formare uno dei portenti che solo la luce sa formare. Invece chi scende da questa luce, entra nell'oscuro carcere della sua volontà e, nel fare i suoi atti, attinge tenebre ed attinge tante tenebre (per) quanti atti forma, per formarsi una proprietà tutta di tenebre, tutta sua propria. Le tenebre non sanno custodire, né difendere colui che vive in esse e, se fa qualche atto buono è sempre tenebroso, perché è legato da tenebre e siccome le tenebre non hanno virtù di saper difendere, entrano cose estranee alle stesse tenebre, entrano le molestie delle debolezze, i nemici delle passioni, i ladri agguerriti che precipitano la creatura nel peccato e giungono a precipitarla nelle tenebre eterne dove non c'è speranza di luce. Che differenza tra chi vive nella luce della mia Divina Volontà e chi vive come imprigionata nella sua umana volontà!" Gesù

Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre, il Fiat Lux, il primo atto creativo, la Luce Increata che crea la Luce creata. Luce è radiosità, bellezza, una persona che vive nella luce la si vede subito, vedere Gesù - anche chi non sapeva chi fosse (e anche chi incontrava la Madonna), non sapeva chi fossero - ma la loro presenza, tu percepivi che stavi di fronte a qualcosa di bello per lo sguardo, l'atteggiamento, il sorriso, lo sguardo ecc... questa cosa traspare. La Madonna cercava di celare la sua santità nella sua vita terrena ma in qualche circostanza doveva frequentare qualcuno e qualcuno s'accorgeva che c'era qualcosa di bello. Il Sole non viene oscurato mai, noi sappiamo che quello che noi chiamiamo notte sappiamo è dovuto dal fatto che la Terra si gira su sè stessa e quindi a quei raggi del Sole fa ombra. Nessuno può toccare Dio. Quando un'anima entra nella dv è Strike, il male non entra, il diavolo non entra, ecc.. il diavolo non può far nulla a Dio, ha fatto del male a Gesù e Maria ma solo perchè dovevano soffrire e compiere l'umana Redenzione, di per sè il diavolo, solo che vedeva la Madonna la lontano scappava - scritti di Maria d'Agreda - perchè non poteva sopportare la santità della Madonna.

Nelle tenebre i ladri vanno a rubare di notte, anche se si fa qualcosa di buono è una cosa tenebrosa, sono gli atti buoni di quelle persone che non stanno in grazia di Dio, non necessariamente fanno tutto sbagliato, fanno anche delle cose positive ma non hanno quella bellezza e radiosità di quelle fatte da un'amico di Dio.

"..Le tenebre non sanno custodire, né difendere colui che vive in esse e, se fa qualche atto buono è sempre tenebroso, perché è legato da tenebre e siccome le tenebre non hanno virtù di saper difendere, entrano cose estranee alle stesse tenebre, entrano le molestie delle debolezze, i nemici delle passioni, i ladri agguerriti che precipitano la creatura nel peccato e giungono a precipitarla nelle tenebre eterne dove non c'è speranza di luce..." Gesù

I ladri agguerriti (cioè i demoni). Il don ha trovato una che stava quasi in reggiseno in Chiesa. Se uno sta nella luce ci sputa contro le tentazioni. Qui dentro non ci stanno debolezze, passioni e i diavoli scappano a gambe levate. I diavoli sono l'opposizione alla volontà divina, e il macello che stanno facendo sul pianeta terra dipende dal fatto che le volontà umane si stanno consegnando nelle loro mani e gli lasciano operare. Ma se ci fossero tanti Figli di Dio e Figlie di Dio degni di questo nome, i diavoli scapperebbero, in un'esorcismo a Padre Bamonte, i diavoli hanno confessato che se noi fossimo uniti alla Madonna per loro sarebbe la fine. Non avrebbe nessun potere il diavolo se i Figli di Dio vivessero da tali, e se poi vivessero nella dv i giochi sarebbero finiti. Doni, grazie e benedizioni di Dio stra abbondano nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 12 febbraio 2023

Lontano da noi amarezza e oppressione

Gesù ammonisce Luisa di tenere lontana da sé amarezza e oppressione, per i grandi danni che causano nell'anima e che impacciano il cammino di crescita nella Divina Volontà Libro di Cielo, Volume 28, 20 Settembre 1930, Mercoledì 15 Giugno 2022

20 Settembre 1930 Le amarezze, il lento veleno del bene. La Divina Volontà, culla dell'anima. Gesù Amministratore Divino della sua Santissima Volontà .

La meditazioen di oggi riprende un pò quella di ieri prendendo in particolar modo l'amarezza e l'oppressione, quindi per focalizzare bene quello che Gesù sta dicendo dobbiamo fare uno sforzo mentale, si tratta di amarezza ed oppressione - pensiamo alla nostra vita.

Nel Vangelo secondo Matteo dice beati gli affliti o coloro che sono nel pianto (san Luca) perchè saranno consolati, c'è un dono mistico straordinario che si può chiedere senza pericolo - perchè non è vedere Gesù o la Madonna - ma avere il dono delle lacrime. Non ogni afflizione è negativa, quello che chiama qua afflizioni lo sono.

L'amarezza viene ordinariamente dal vivere o pensare a cose dolorose che fanno dispiacere e che fanno male fissando lo sguardo su di esse in maniera diretta contemplando solo loro ed uscendo dalla visione d'insieme, fermarsi sul fatto negativo, sul fatto che c'è quella situazione in quel momento e perdendo due elementi che potrebbero trasformare l'amarezza in fonte di santificazione: primo che quella cosa è permessa da Dio e che Dio attraverso quella cosa sta operando il bene anche per me, qualsiasi cosa si tratti e secondo la prospettiva verso il futuro. Adesso c'è questa situazione e il Signore vuole che io la viva ma questa situazione non si protrarrà per l'eternità a patto che io non mi danni dove le amarezze ed oppressioni (ed anche di peggio) sono eterne. Se uno esce da queste cose è chiaro che uno inizia a contemplare una cosa brutta, dolorosa e molto dolorosa e ferma in essa il pensiero esce - almeno in parte - dalla dv primo perchè fissarsi su quel pensiero..

"..Ma mentre facevo ciò mi sentivo una tale amarezza ed oppressione che mi facevano stentare nel compiere i miei atti nel Voler Divino..." Luisa sulle opressioni ed amarezze

Non ti viene da fare atti di santificazioni o gioie d'amore, se uno sta con la mente fissata in pensieri (negativi ndrf) o lasciandosi coinvolgere in situazioni del tutto negative uscendo dalla loro comprensione soprannaturale, non si possono fare atti divini e si possono compiere numerose mancanze in atti di virtù prima fra tutte la virtù teologale della Speranza, la virtù morale della Pazienza e la virtù dell'abbandono. Ad un certo punto dice di lasciar perdere e non farti avvelenare e turbare da queste amarezze ed oppressioni, abbandonati a Me (Gesù) e riposa nella culla della dv e non lasciare che queste cose ti turbino, ti tolgano pace, gioia, speranza...

".. Perciò coraggio, abbandonati nelle mie braccia ed Io farò sorgere dalla mia Divina Volontà altra luce più fulgida che assumerà forma di culla, Io ti cullerò in Essa, per comunicarti il mio riposo Divino e con la sua luce e col suo calore distruggerò il lento veleno delle tue amarezze, cambiandole in dolcezze ed in fonte di contenti..." Gesù

Un veleno lento, tu inizi a pensare a queste cose negative ed inizierai subito a fare meno bene perchè la tua mente sarà impegnata a contemplare queste cose negative che producono sofferenze e più continui e più alzi l'asticella del bene che non compi.

"..Molto più nella creatura che vuol tenere per vita la mia Divina Volontà, essendo una la mia con la sua volontà, mi sento versare la sua agonia nella mia Divina Persona..." Gesù

Quando si vive nella dv si coinvolge Gesù - è un grande mistero - due innamorati ed amanti se l'amante vede l'amato afflitto ed addolorato condividere con lui questo dolore e sofferenza, ma l'intimità che abbiamo con Gesù è ad intra (nel dv?) ed è un stare con Lui in un misterioso modo e si determinano poi una sorta di condizionamento reciproco - vissuto anche dai grandi mistici - se io sono abbattuto questo abbattimento riverbera su Gesù e quando la Madonna piange lacrime questo stato si ripercuote sulle persone, sono quei momenti in cui si avvertono improvvisi moti di dolore profondo analogo a quello di cui stiamo parlando che non hanno riscontri umani (es. ma perchè sono così addolorato adesso? Non mi è successo nulla, non ho problemi e pensieri che producano questo) ma quando questo accade (per anime che sono avanzate nel cammino verso la perfezione) si può piamente anche se prudentemente sospettare e presumere che dal Cielo ci tengano a parte dei loro dolori. Un'onore immenso. Così questo passaggio delicato ci consente di rivolgere uno sguardo alla lacrime sante e dolori santi.

Le Lacrime sante hanno un'intensità acutissima più delle lacrime che le persone piangono più per esprimere il loro dolore sordo che è successo qualcosa che causa un dolore profondo - che può essere un pianto dirotto e disperato - tutto questo non ha nulla di soprannaturale, pensiamo alle esequie, se possono essere comprensibili sotto certi aspetti ma non hanno nulla di meritorio. E' possibile versare qualche lacrima sulla morte di San Giuseppe, certamente la Madonna pianse ai piedi della croce, però quando il pianto è unito alla volontà di Dio non è mai un pianto disperato ma ha il suo perno non in quello che soffro io ma è di riflesso. Il punto focale o di origine è in ciò in qualche modo misterioso soffre Gesù. Quelle per le offese che vengono date le persone a Dio a causa dei peccati, un'applicazione particolare che si può chiedere è quella di piangere di lacrime di contrizione i nostri peccati - piccoli o grandi che siano stati - questa è una grazia immensa - è una delle cose più santificanti di tutti. I peccati non vanno solo confessati, riparati, espiati e neanche rifatti gli atti ma vanno anche pianti, di quel pianto santissimo con il dolore di aver offeso il Signore. Non c'è disperazione perchè si ha la consapevolezza del perdono dell'Altissimo che è salito sulla Croce ed è morto, ha pagato per noi e ha ricambiato tanta gratitudine però il dolore è acutissimo. Il dolore sui dolori di Gesù e Maria, la Madonna a Civitavecchia ha pianto di sangue umano che erano lacrime di sangue di sesso maschile, la Madonna sta piangendo le lacrime di Gesù - Dio mantiene tutto sotto il suo stretto controllo ecc... ma questo non significa che tutti i peccati mortali continui siano cose che a Dio lo facciano restare indifferente. Qui si entra in quelle aree misteriose dove dobbiamo fare un passo indietro perchè possiamo capire qualcosa ma entro certi limiti ma come accadono in Dio e come siano da Lui vissute non lo possiamo capire perfettamente, lo capiremo meglio di là. Poi ci sono le lacrime sante, qual'è il nuovo digiuno? Non solo il digiuno espiatorio, per chiedere grazie a Dio, ecc.. ma anche per esprimere il dolore per l'assenza del Signore. Luisa piange in continuazione per l'assenza di Gesù, è vero che Gesù poi la consola e la conforta e la cosa più importante è rimanere fusi nella dv ma il Signore è molto contento che qualcuno lo pianga per la sua lontanza come un'innamorato che è separato dalla persona amata. Le lacrime perchè stiamo ancora qua e non nella Patria, queste sono lacrime sante, quando si vivono si capisce benissimo perchè sono lacrime di nostalgia ma se la persona è contenta della vita che ha e resterebbe sul pianeta terra altri centinaia d'anni se questo fosse il divin volere.

Noi dobbiamo piangere queste lacrime, le lacrime umane (piango perchè ho perso il lavoro, perchè è morto qualcuno, perchè è accaduta una disgrazia, mi avveleno per un rovescio economico, ecc....) meglio di no. Se uno si sofferma e si lascia prendere da queste cose, Gesù ha spiegato che si esce dalla dv ed è molto meglio andarsi a mettere nella culla e non lasciare che pensieri negativi o sterili o umanamente negativi occupino la nostra mente, intasino la nostra memoria, rallentino la nostra operosità nelle opere buone, la nostra crescita delle virtù, ecc... è un pò questo il senso di ciò che il Signore ci trasmette. Niente ombre e nubi, non lasciamo penetrare mai le ombre dei pensieri negativi ed oppressivi e solo le lacrime sante ma sono un dono del Signore. Molte lacrime che le persone piangono - sostiene il don - sono lacrime umane non meritorie davanti all'Altissimo anzi foriere di impacci ed imbarazzi e problemi nella crescita. Bene invece - se il Signore ce la fa - di poter piangere per amor Suo, della sua Regina, della sua Causa ecc..., si può piangere su come stia ridotta la propria Chiesa. E' chiaro che c'è una lunga purificazione in atto e la Chiesa dovrà risorgere, lo vedremo da qualche parte se non andiamo dannati, da qualche parte la potremo vedere. Niente reazioni scomposti di fronte a queste cose che non sono gradite al Signore e se ci dà la grazia di versare tante lacrime sulla sua triste condizione in attesa che arrivino tempi migliori che tutti auspichiamo e sarà possibile vedere altro.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 11 febbraio 2023

Importanza delle croci e delle avversità della vita

Lezione di Gesù sull'amore che la Divina Volontà dona ai suoi figli non solo attraverso tutte le cose create, ma anche attraverso gli "incidenti", le avversità, le croci e le mortificazioni della vita, che sono indispensabili per raggiungere il porto del Paradiso. Libro di Cielo, Volume 28, 29 Agosto 1930, 14 Giugno 2022

29 Agosto 1930 Come le cose create sono pregne della Divina Volontà. Le croci formano la via che conduce al Cielo .

Brano distinto in due parti abbastanza ben determinate e differenti l'una dall'altra.

Nella prima parte Gesù riprende il teme del darsi della dv alla creatura in tanti modo distinti per quante cose la Dv ha creato. Noi dobbiamo pregare il Signore che ci dia la grazia, come già sappiamo, di riconoscere il fatto in sè e in generale e percepire per quanto possibile inondati di amore divino - tutto ciò che Dio ha fatto è amore allo stato puro. Anche le croci sono atti d'amore un pò più difficili da comprendere - segnati dal fatto che in questa terra è presente la brutta dimensione del peccato. Il peccato è la causa delle croci, dobbiamo quindi accettarle, accoglierle e al tempo stesso offrirle con amore è rimedio al peccato. Gesù ci ha fatto capire che prendere le croci con pazienza ed amore ed offrirle a Dio per distruggere il peccato. Gesù ha lasciato che si rovesciasse su di Lui tutta la marea infinita e il mare di male provocato dal peccato originale e dal primo all'ultimo peccato che si farà ed offendolo ed in cambio ci ha restituito la Redenzione. Nella Creazione, questo amore divino assume dei tratti più belli che piano piano dobbiamo imparare - con l'aiuto di Dio - ad accogliere e riconoscere e con queste operazioni spirituali la vita dv entra in noi.

"..Voleva darsi in ogni istante senza interruzione per darsi a sorsi, a sorsi, per formare la sua vita e stendere il suo regno in ciascun'anima, perciò tu vedi che non c'è cosa dove il mio Fiat non vuol darsi e si può dire che ogni cosa creata forma il suo trono d'amore, dove fa scendere la sua misericordia, le sue grazie e via per comunicare la sua vita divina..." Gesù

Comunicare la vita divina attraverso l'amore sparso da Dio in tutte le cose create che sono distinti particolari effusioni o manifestazioni dell'unico amore divino.

"..Sicché ogni cosa creata è una chiamata che fa alla creatura per ricevere il dono che la mia Divina Volontà vuol farle, ogni cosa creata è un nuovo amore che vuole imboccarle ed un atto verso e dentro la creatura..." Gesù

E ogni volta che Gesù fa queste esortazioni termina sempre con le dolenti note dove si vede la mancanza e l'ingratitudine da parte delle creature.

"..Ma ahimè, quante ingratitudini da parte di esse! La mia Divina Volontà le abbraccia, se le stringe al suo seno con le sue braccia di luce ed esse sfuggono dalla sua luce senza restituirle l'abbraccio e senza guardare chi è che l'ama tanto..." Gesù

Il mese di Giugno (nel quale cade la meditazione) è il mese del Sacro Cuore e dell'Eucarestia (Corpus Domini) che sono due misteri intricati l'uno all'altro e che sono la manifestazione somma dell'amore divino e soprattutto nell'Eucarestia le ingratitudini ed indifferenze sono difficilmente numerabili e quindi voglia il Signore darci la grazia di essere generosi nell'accogliere questi doni (e qua dipende da noi), valorizzare all'Eucarestia vuol dire partecipare alla Santa Messa, fare bene quante più comunioni possibili, trascorrere quanto più si può in adorazione, ecc... fermo restando le possibilità reali di ciascuna persona e che problemi ha. Magari 5 minuti di una persona che non ha tempo (perchè ha figli ed è sposato) possono essere un'atto eroico che valgono le 2 ore di chi invece ha più tempo a disposizione.

Nella seconda parte Gesù scende da lezioni elevate e ricolloca la Divina Volontà negli incidenti (li chiama così Luisa) nelle croci, abbandoni e mortificazioni delle creature. Gli abbandono delle creature, si può verificare a vari livelli - dalle cose più gravi, un coniuge abbandonato dall'altro coniuge, orribili figli, di figli che sono abbandonati dai genitori o ad un livello meno grave gli abbandoni delle persone care alle quali teniamo e vogliamo bene; gli amici per esempio o le persone con cui abbiamo condiviso un tratto della nostra esistenza. Per i sacerdoti l'abbandono delle anime con cui hanno avuto a che fare e che hanno cercato di prendersi cura. Spesso si crea - quando c'è un sacerdote degno di questo nome - un rapporto di paternità spirituale, è chiaro ed evidente che noi poveri preti di sbagli ed errori ne possiamo commettere a go go (dice il don) solo che delle volte si tratta di errori e sbagli non di cose perpetrate in mala fede e vale in tutti i rapporti interpersonali. Dovremmo essere tutti - lo dice anche Gesù nel Vangelo - provare a diventare buoni e comprensivi nei confronti del prossimo dandogli la buona fede, si possono commettere degli errori oggettivi - quanti giudizi nei confronti del prossimo - chi di noi è così perfetto da non commettere mai errori? Il don dice che chi è genitore sa che si commettono più errori con i primi figli - generalmente - con quelli che vengono dopo. Che c'è una cosa che nessuno ti può insegnare e che è l'esperienza e che vale anche per i ministri di Dio. Un giovane prete non ha neanche idea di cosa si troverà impreparato e potrà essere mal recepito ecc... e poi succede che nessuno nasce santo, dal momento che noi esseri umani, abbiamo reazioni scomposte quando si verificano problemi, ci sono abbandoni ecc.. bisogna auspicare che almeno a livello interiore queste cose siano sanate. Gli abbandoni delle creature fa tanto male.

Poi ci sono gli imprevisti, le situazioni avverse e le mortificazioni e spesso le subiamo con la buona fede di chi ci mortifica e altre volte veniamo mortificati volontariamente e qua esempi si possono fare dai matrimoni difficili ecc.. e poi ci stanno le croci. Che possono essere di vario tipo (lutti, malattie, le sofferenze spirituali, fa più male una croce interna che esterna...)

"Figlia mia, le croci, gli incidenti, le mortificazioni, gli atti, gli abbandoni delle creature, tutto ciò che si può soffrire per amor mio, non sono altro che pietrucce che segnano la via che conduce al Cielo...." Gesù

Due situazioni specularmente opposte, alcune pensano che vivere nella dv sia una sorta di bypass e tutto quello che abbiamo imparato in 2000 anni di storia (della Chiesa ndr) compreso anche l'ascetica - passare per la porta stretta, chi vuol venire dietro di me rinneghi sè stesso, prenda la propria croce ogni giornie mi segua,..) sembra che si debba mettere nel dimenticatoio ma non è vero. Il don pensa che se le persone imparassero a contare fino a 10 prima di formulare giudizi, le persone - il giudizio su un'opera così complessa - il don che ha già fatto una 3° rilettura non è che se gli ricorda tutti quanti e se si va a sentire una meditazione precedente di un'anno fa, il don è sicuro che non si ricorderebbe quasi nulla perchè la nostra mente è limitata. Ti ricordi tutto ciò che dicono tutti i brani del 36° volumi? Ci può essere un giudizio complessivo ma se tu inizi a formulare giudizi e critiche ti può capitare che uno ti faccia vedere una cosa diversa rispetto a quello che stai formulando, è semplicemente che tu quel passo non te lo ricordavo. Chi può citarti a memoria un brano qualsiasi?

Qua Gesù parla dell'importanza di soffrire le croci in unione con la divina volontà perchè abbracciare una croce nella dv, non soltanto che si deve fare ma è sommamente più fruttuosa e meritoria si una croce affrontata con la nostra volontà umana alla quale si piega e si dispone a soffrire quella cosa che di per sè non è una cosa gradevole.

"..Sicché al punto della morte, la creatura vedrà che tutto ciò che ha sofferto, le è servito per formarsi la strada, che ha segnato con modi incancellabili e con pietre irremovibili la diritta via che porta alla Patria Celeste..." Gesù

Non si entra in Paradiso senza croci. E' chiaro che nostra natura rifugge le croci ma è proprio della Sapienza ritornare sulle cose che ci hanno fatto soffrire e ripercorrerle in tutto e comprendere che ciò sono state pietre che ci hanno formato la via che ci porta in Paradiso.

"..E se la creatura ha sofferto tutto ciò che la mia provvidenza ha disposto di far soffrire per compiere la mia Divina Volontà, per ricevere non la pena ma un atto della sua vita Divina, formerà tanti Soli per quanti atti ha fatto e per quante pene ha sofferto, in modo che si vedrà la sua strada a destra ed a sinistra segnata da Soli, che prendendola ed investendola con la loro luce la condurranno nelle celeste regioni..." Gesù

Abbracciare una croce - Gesù ci sta dicendo significa ricevere non la pena ma un atto della sua vita Divina, per cui non è soltanto la croce che ti rassegni, ma nella dv formerà tanti soli. I soli più splendenti e grandi continuano ad essere dipendenti dalle croci e sofferenze che abbiamo abbracciato per amore di Dio nella divina volontà. E la stessa cosa vale per le mortificazioni volontarie, che cosa sarà un gesto di mortificazione - digiuno, penitenza, ecc..- offerta nella dv? Unendo quell'atto alla dv? Domanda retorica: se un'atto viene fatto nella dv diventa divino, ha un valore eterno, infinito ed immenso e un'atto di mortificazione che peso avrà?

"..Perciò i tanti incidenti della vita sono necessari, perché servono per formare la strada e tracciare la via del Cielo; se non si formano le strade riesce difficile andare da un paese all'altro, molto più riesce difficile giungere all'Eterna gloria." Gesù

Ecco perchè il Signore non ci risparmia le croci. Se non fosse accaduto il peccato originale non sarebbe sorta la Croce, non avremmo conosciuto la sofferenza e la sofferenza non sarebbe stata necessaria. Ma avendo conosciuto noi il peccato, la sofferenza assunta, accettata ed offerta con amore è il rimedio al peccato. E quindi il Signore non ce le toglie le croci, sarebbe la fine per noi, noi non potremmo stare nella condizione di natura decaduta senza croci, non ci andremmo mai in Paradiso. Dobbiamo entrarci con fede soprannaturale.

"..Perciò i tanti incidenti della vita sono necessari, perché servono per formare la strada e tracciare la via del Cielo; se non si formano le strade riesce difficile andare da un paese all'altro, molto più riesce difficile giungere all'Eterna gloria." Gesù

Speriamo che il Signore abbia contribuito a chiarire tanti possibili equivoci e dubbi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 9 febbraio 2023

Oltre i veli e le apparenze

Gesù spiega come la Divina Volontà sia nascosta dietro innumerevoli veli ed apparenze. Necessità di imparare a riconoscerli per poterne prendere la vita. Libro di Cielo, Volume 28, 24 Agosto 1930, Lunedì 13 Giugno 2022

24 Agosto 1930 Come la Divina Volontà prende tutte le forme per darsi alla creatura. La creazione dell'uomo, insediamento del centro dell'amore e del Fiat Divino .

Brano non molto lungo ma illuminante. E' diviso in due parti, nel primo ci si riallaccia alle meditazioni precedenti prendendo qualche sfumatura nuova, nella prima parte al don gli è riaffiorata una reminiscenza di 35 anni fa circa, e pensa al fascino che ebbe per Platone. Fu un'illuminazione per il don ascoltare ciò che ha detto: Platone pensava che tutte le cose che esistono nel mondo, sono ombre o simulacri cioè tutto quello che noi vediamo è apparenza, cioè la Verità delle cose si trova oltre ciò che appare e noi non la possiamo cogliere immediatamente. Questa intuizione - sebbene di un pagano - ha qualcosa...

".. La mia Divina Volontà si abbassa a tutto ed è tanto il suo amore, che si costituisce vita di tutto ciò che può servire alla creatura, e giunge a prendere forma di aria per farsi respirare,.." Gesù

Se Gesù dice questo è così. Ma che significa? La realtà di ciò che l'aria è io non la vedo e non la comprendo e non l'apprendo. Tutti respirano ma quanti se la immaginano una cosa del genere, che la dv prende forma di aria per farmi respirare? O che prende forma di cibo per farci mangiare?

"..di cibo per alimentarla, di acqua per dissetarla, insomma non vi è cosa di cui la creatura si serve senza che il mio Volere non corra insieme per darsi incessantemente alla creatura,.." Gesù

Come abbiamo noi l'accesso alla sostanza delle cose? Ecco perchè dobbiamo ringraziare il Signore fino al Giudizio Universale, attraverso la Fede, cioè la conoscenza di cose nascoste agli occhi delle persone che non sono visibili e quello che si vede è il contrario di quello che è. Ciò che appare chiaro ai miei sensi o alle conoscenze umane è il contrario di quello che è. Per esempio nell'Eucarestia e anche negli altri sacramenti. Uno dei motivi che la gente non li frequentano è perchè non ci crede, e se li battezzano è per fare baldoria. Se ci fosse la fede, una mamma partorisce un bambino dopodichè lo porta subito al fonte battesimale e non aspetta che arrivi il giorno del matrimonio del figlio. Il don riferisce di alcuni commenti che ha sentito (il prete ti ha fatto la doccia...) chi pensa ciò pensa che il battesimo sia una messa in scena, non pensa che sia sceso lo Spirito Santo, che gli sia stata tolta la Macchia Originale, che quel bambino/a non è più schiavo di satana ecc.. ha le sette virtù, ecc... è rivestita di grazia, è il piccolo cielo sulla terra. Se ci credesse non si farebbero battute così sciocche. Tutto quello che noi viviamo è tutto quanto nascosto. Le forme esteriori che accompagnano la vita della Chiesa sono degli aiuti proprio per cercare di fare i passaggi di fede. Un prete porta l'abito sacro perchè non appartiene a tutti gli altri, è certamente un'essere umano ma non è come tutti gli altri, è un consacrato del Signore e come tale deve farsi riconoscere ed essere rispettato. Pensiamo alla solennità che la Chiesa adopera quando si tratta dell'Eucarestia, spesso non si insegna a trattare bene l'Eucarestia. Interiorizzare questo fatto, che tutto quello che noi vediamo è apparenza, non è che è falso, cio che vediamo è reale e vero. Tra Verità e realtà c'è distinzione, la realtà è ciò che appare così com'è, la verità è quella cosa che appare è profondamente. E che spesso e volentieri è tutt'altro che ciò che appare. Perchè la dv si nasconde dentro l'aria per darmi il respiro. La Fede è una forma di conoscenza, tu hai un'informazione che non potresti avere se qualcuno non te l'avesse detta. Chi avrebbe potuto immaginare che Dio si è fatto uomo? Un'informazione che faccio mia e poi vivo di conseguenza, e di conseguenza mi riuscirà spontaneo il moto dell'ispirazione ed espirazione e facendolo mia..

"..affinché se non la riconosce in un modo, la riconosce nell'altro, se non le fa breccia una forma, le fa breccia l'altra per ricevere almeno uno sguardo, un sorriso di compiacimento, un invito per farla scendere nell'anima sua a regnare, un grazie di riconoscenza alle tante follie d'amore..." Gesù

"..Ahi, quante volte la mia Divina Volontà rimane senza che la creatura le faccia alcuna attenzione; qual dolore, come resta trafitta! Ma nonostante ciò, non si arresta, continua incessantemente e con la sua fermezza tutta Divina a far scorrere la sua vita Divina in tutte le cose create per porgere sotto il velo di esse, la sua vita a tutti,..." Gesù

In questo mondo è tutto velato e la Rivelazione vuol dire che Dio alza il velo per un'attimo, vedi quello che c'è sotto e dopdichè il velo ricala un'altra volta. Fino a quando stiamo qua, i veli sono tutti calati solo che a differenza di prima che nessuno sapeva, adesso lo sappiamo. Noi dobbiamo andare sotto il velo per prendere la vita.

"..aspettando con pazienza invincibile chi la deve riconoscere e ricevere per formare la sua vita nelle apparenze e nella forma umana e così regnare completamente in tutte le cose da noi create." Gesù

Il don leggeva con molta gioia un testo difficilissimo, l'autore usa un linguaggio così erudito e raffinato ed usa delle parole obsolete e complicate. C'è un passaggio e ci sono alcune questioni, la vicenda del divorzio su come è stata affrontata male nella Chiesa e qua cosa succede? Se ne esce un patriarca orientale che dice: il divorzio non si può - perchè c'è un sacramento ma umanamente parlando... cosa vogliano fare? Non si potrebbe però...attenzione a quando si fa così perchè si fa entrare dentro di tutto. Ma cos'è questo discorso? Per noi, umanamente parlando non esiste. Il fatto che l'uomo e la sua libertà sia condizionata da vari fattori, conferisce concretezza alla sua libertà ma tu non sei mai costretto a peccare. Mai. Ma quando tu mi dici umanamente parlando questo è tutto annullato, questo umanamente parlando è tipico degli illuministi che cercavo di contraddire i loro avversari parlando in questo modo: la religione dice questo, ma noi siamo uomini, però noi siamo uomini. Chi crede una religione soprannaturale non può mai parlare solo umanamente. Non ci sono sentimenti umani nè ci sono giudizi buoni, cattivi ed umani. L'umano no. Siccome la verità è troppo impegnativa l'abbasso. Ogni giudizio è vero o falso e tutto il pensare e volere umanamente non ha ragione di esistere, la religione non conosce un mondo medio tra il vero e il falso. Certo che se tu vieni abbandonato dal coniuge è una croce e subisci un'ingiustizia ma noi seguiamo una fede soprannaturale. Come si affronta soprannaturalmente? Gesù ti mette di fronte una croce così grande e ti chiede di abbracciarla. Punto. Non c'è altro da dire, perchè l'umana debolezza non può giustificare il chiudere un'occhio e rifarsi una vita. Se tu rimani semplicemente nell'umano dietro il velo non ci giungi mai.

La vita nella dv è proprio questo qua. Tutto questo che Gesù fa nei 36 volumi è un rivelazione continua, ti dice cose che prima non conoscevi. Ecco perchè parla delle conoscenze di fede, perchè una volta che tu le apprendi vivi di conseguenza. Una persona che apprende queste cose non potrà mai dire che non si sente amato da Dio, a volte si sente se Lui ti dà anche la percezione sensibile del suo amore - a chi si dispone a riceverlo - ma quando non si sente più nulla, non si può dire che Dio non mi ama più perchè questo amore ce l'hai di fronte in continuazione. Stai respirando? Stai mangiando? Stai bevendo? Stai camminando? Stai ecc...? Dio ti sta amando. E quando saremo morti, quando potremo bene queste operazioni in atto, adesso noi non vediamo un tubo - sappiamo queste cose, ecco perchè la vita nella dv è una cosa interiore, ecco perchè è così importante diventare persone interiori che parlano poco e pensano bene.

Nella seconda parte della Creazione. 1) Qua, Gesù parla della Creazione di Adamo parla con lo stesso linguaggio della Genesi (l'uomo che viene plasmato ndr)

"..E quando con tanto amore formammo la sua umanità, plasmandola e maneggiandola con le nostre mani creatrici, formando le ossa, stendendo i nervi, coprendoli di carne, formando tutte le armonie della vita umana, in Adamo venivano plasmate, maneggiate tutte le creature, in tutte formavamo le ossa, stendevamo i nervi e, coprendole di carne, lasciavamo il tocco delle nostre mani creatrice, l'impronta del nostro amore, la virtù vivificatrice del nostro Volere..." Gesù

Qua Gesù usa questo linguaggio, siamo nel 1930, però il fatto che usi un vocabolario del genere fa comprendere - ad avviso del don - che la plasmazione e la creazione del primo uomo non è un'operazione genetica ma è un'azione plasmativa di Dio. Forma le ossa, stende i nervi, ecc.. è un linguaggio...simbolico? perchè la scienza non era ancora arrivata a certe cose?

"..Ed infondendo in Adamo l'anima, con la potenza del nostro alito onnipotente, venivano formate le anime in tutti i corpi, con la stessa potenza in cui veniva formata l'anima in Adamo..." Gesù

Poi gli altri esseri umani nascono in modo normale salvo l'anima che viene messa da Dio nell'atto stesso in cui c'è il concepimento, in un nanosecondo Dio crea ed infone l'anima. Gesù parla di questa cosa per rievocare l'eccesso d'amore fatto per Adamo che si riproduce ogni volta che Lui crea un'anima nuova.

"..Fiat. Fu tanto l'eccesso del nostro amore nel crear l'uomo, che fino a tanto che verrà l'ultima creatura sulla terra, staremo in continuo atto di Creazione per dare a ciascuno ciò che fu dato al primo uomo creato, il nostro amore rigurgitante, il tocco delle nostre mani creatrice per la formazione di ciascuna di esse..." Gesù

Il fatto stesso che si siano state queste rivelazioni ci danno la possibilità di riprendere la vita che Adamo viveva nella dv ne è una dimostrazione e chiediamo aiuto al Signore di custodire queste conoscenze e di metterle in pratica squarciando i veli.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 8 febbraio 2023

Solo Divina Volontà, solo interessi di Dio, solo gloria di Dio

Stupenda lezione di Gesù sulla grandezza della Madonna, l'Unica che non uscì mai dal Sole Divino, che non conobbe altro che la Divina Volontà e che visse solo di questa luce fulgidissima, senza mai conoscere le tenebre della volontà umana. Libro di Cielo, Volume 28, 15 Agosto 1930, Venerdì 10 Giugno 2022

15 Agosto 1930 Come la vita della Sovrana Regina fu formata nel Sole Divino.

Brano molto breve ma molto intenso. Un brano che davvero sintetizza in poche battute la straordinaria grandezza e ricchezza della Madonna. Una vita unica, come spiega Gesù che mai c'è stata e mai ci sarà, è l'unica che abbia fatto - come Gesù spiega - la vita nel Sole dell'Ente Supremo. Neanche Luisa ha fatto una cosa del genere pur con la sua vocazione singolare. Luisa era sicuramente un'anima santa, il don ha molti dubbi che abbia commesso un peccato mortale nella sua vita, dai suoi scritti emergono imperfezioni ecc... ma la vita della Madonna è stata su un'altro pianeta. Oggi il Signore - in occasione del 15 di Agosto ci riporta a questa grande contemplazione.

"Figlia mia, la gloria, la grandezza, la potenza della mia Mamma Celeste nella Patria nostra è insuperabile e sai perché? La sua vita in terra fu fatta nel nostro Sole Divino, non uscì mai da dentro l'abitazione del suo Creatore, non conobbe altro che la nostra sola Volontà, non amò altro che i nostri interessi, non chiese altro che la nostra gloria...." Gesù

Colei che si è messa all'ultimo posto, che è stata la più umile e che si è saziata (come il Figlio) di umiliazioni di ogni genere, adesso risplende di una gloria indefettibile e l'inferno trema di fronte a Lei. All'inferno stanno preoccupati anche adesso, anche se sono impegnati a moltiplicare le loro sozzerie e schifezze nel mondo e dentro la nostra amata Chiesa; nel corso della storia dentro la Chiesa ci sono sempre stati peccatori, fino a quando siamo su questa terra ci sono peccatori e santi (in quanto la parte umana) ma la Chiesa è la Sposa di Cristo. Il Santo esprime l'essenza della Chiesa un peccatore no anche se è battezzato. Ma alla fine, quando ci sarà la Gerusalemme Celeste ci saranno solo i Salvati e i Santi, i peccatori impenitenti non faranno parte di questa Chiesa anche se qua non possiamo sapere chi ne farà parte o no. Magari un peccatore di oggi si pentirà prima di morte, non lo sappiamo. Possiamo giudicare i comportamenti e le cose oggettive, poi non bisogna giudicare la persona, ma questo è un'altro discorso. Qua ci sono oltre ai peccati e scandali, delle idee, programmi pastorali ed obbettivi che non hanno nulla a che fare con ciò che la Chiesa dovrebbe essere. Che potrebbe essere un'esortazione per le anime pie, nessuno a causa di questo ceda mai alla tentazione di lasciare la Chiesa ecc.. cosa mi chiede la Volontà di Dio in questa realtà? Di soffrire nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa consumandomi nella preghiera e sacrifici e dando il buon esempio - mai dare appoggio a certe idee e se ho la possibilità di dire lo dico anche in faccia senza nessuna paura ma si rimane sempre a casa nostra. Dietro tutto questo occorre sempre vedere una mano permissiva dell'Altissimo che ci sta facendo cadere sempre più in basso mai i diavoli sono terrorizzati perchè sanno che Dio userà la Madonna e i suoi fedeli figli - gli Apostoli degli ultimi tempi, i figli della dv, ecc.. - per schiacciare la testa al diavolo quando sarà ora. Noi dobbiamo avere pazienza. In Dio la vittoria è già arrivata, per noi che viviamo nel tempo ci sembra che la notte non finisca mai e che diventi sempre più buio. E non fa niente, chi vive nella dv, i Figli di Maria, ecc.. vive in mezzo a questo senza essere intaccato. La potenza della Madonna è insuperabile e l'inferno la teme, loro non sanno quando la Madonna entrerà in azione e Dio lo sa e noi dobbiamo stare pronti a scendere al suo fianco.Noi dobbiamo stare pronti perchè appena la Madonna darà il segnale a fare ciò che Lei ci dirà di fare. A rimboccarci le maniche per ricostruire e fare quello che ci chiederà di fare e se nel frattempo saremo passati a miglior vita pregheremo per chi avrà l'incarico. Questa situazione che vediamo non può andare avanti in eterno noi non sappiamo quando finirà la notte. Nessuno può sapere ed immaginarsi come e quando la Madonna agirà. Non crogiolamoci sulle profezie, è prudente prendere atto di alcune profezie che sembrano attendibili ma stare attenti a profezie che danno date o anni, Dio non ci rivela mai il futuro nel dettaglio. Solo a pochissimi santi è stato rivelato il giorno della loro morte, quella grazia non sarebbe pericolosa. Se noi sapessimo la nostra data della nostra morte potremmo fare un sacco di errori. Anche ai testimoni di Geova è successo di sbagliare date.

Tutto questo per dire che in questo tempo di travaglio ci arrivano segnali forti dal Cielo (le lacriminazioni della Madonna) che esprime il dolore grandissimo del Cielo. Il Cielo non è contento di ciò che accade ed è un'invito ad asciugare le lacrime di sangue e di soffrire con la Madonna. La vita della Madonna dice di Gesù non uscì dalla Divina Volontà. Pensiamo all'esilio in Egitto, pensiamo che la Madonna sapeva quanto sarebbe durato? Il don ha dei dubbi, molte cose - le si leggono da altri scritti Mariani - Dio non gliele faceva conoscere perchè altrimenti la Madonna non avrebbe avuto modo di esercitare le sue straordinarie virtù. Se sai già tutto, dov'è l'abbandono, la fede, la speranza, il continuare a fare la Volontà di Dio anche quando non capisci ecc...? Il don è nato nel 1971 e non nel medioevo e perchè io /te sono nato in questo tempo? Perchè Dio ha pensato per me questo tempo, queste sofferenze, questa situazione e santificandomi in questa situazione.

Gesù dice di non abbandonare mai questa abitazione (della dv) e mai tornare nelle tenebre della volontà umana, discorso che il don sente fare: noi siamo umani, se tu intendi che appartieni al genere umano questa è acqua fresca ma la vocazione battesimale e per chi vuole vivere nella dv, noi non possiamo ragionare come ragionano le persone e non dobbiamo farlo per nessun motivo. Nella dv sono importantissimi i giri, fusioni, atto preventivo ecc.. ma la dv deve penetrare nella nostra anima come acqua una spugna.

"..non uscì mai da dentro l'abitazione del suo Creatore, non conobbe altro che la nostra sola Volontà, non amò altro che i nostri interessi, non chiese altro che la nostra gloria.." Gesù parlando della Madonna

Che cosa chiediamo noi al Signore? La Madonna chiedeva la gloria di Dio in tutto. Gli interessi personali della Madonna non esistevano, fissava il suo bersaglio negli interessi di Dio e quando suonava l'ora della sofferenza Lei accettava così come accettava l'ora delle letizie. La Madonna ha vissuto letizie ecc.. ma anche dolori immensi. Pensiamo che si sia separata da Gesù senza problemi? O abbia sofferto enormemente? Non è peccato soffrire ma come soffriva? Lo offriva. Quando si vedono o sentono certe cose ci si spacca il cuore o no? Ci pensiamo mai che il Signore vuole che io soffra questa cosa e la offra? Soffriamo insieme con Gesù. Perchè se Dio volesse il basta lo avrebbe già detto, lo può dire in qualsiasi momento. Se ancora il basta Dio non l'ha detto e la Madonna non è scesa in campo non è ancora l'ora della azione e che facciamo? Stiamo buoni, accettiamo questo travaglio e siamo oppressi e la offriamo. Siamo oppressi, afflitti ma lieti, perchè quando dentro di noi c'è la dv quello che c'è fuori non ci fa nè caldo nè freddo ecco perchè il Totus Tuus è una cosa propedeutica. Vivere nella dv o essere uno schiavo di Maria (Totus Tuus), uno schiavo è una persona che rinuncia alla nostra libertà, se tu apprendi che una cosa che la Madonna la gradisce tu quella cosa la fai, ti costa? La fai. Pazienza. La Madonna vuole che i suoi vadano a messa tutti i giorni, questo è evidentissimo, la Madonna vuole che si reciti il Rosario tutt'intero, questo è evidentissimo, la Madonna vuole che i suoi figli facciano penitenza e seriamente, la Madonna vuole che si confessiono bene e spesso, vuole un certo stile di vita, alla Madonna non piace il fumo e la tv, non piacciono le donne vestite da uomo, ecc... la Madonna non ha preso in vita sua la Comunione in mano *. Ma se lei non l'ha mai fatta cosa significherà? Il fatto che una cosa sia lecita non vuol dire che sia gradita a Dio. Certo che se non hai queste conoscenze alcune cose non le puoi sapere ma questa è la vita di una persona mariana e poi facciamo anche i giri, atti attuali, ecc.. La cosa principale

"..non uscì mai da dentro l'abitazione del suo Creatore, non conobbe altro che la nostra sola Volontà, non amò altro che i nostri interessi, non chiese altro che la nostra gloria.." Gesù parlando della Madonna

Perchè San Luigi chiama la Madonna la Divina Maria ma dovrebbe anche chiamare il divino Francesco, il divino Mario, la divina Caterina ecc.. perchè tutto quello che fanno non è umano ma tutto divino. Si diventa Dio per partecipazione, la Madonna è talmente divinizzata che è diventata tutta divina rimanendo essere umano. Si potrebbe dire divino... perchè vive in modo degno della vocazione ricevuta e si potrebbe dire anche di me e di te. Questa era la vita pensata per ogni essere umano.

"..Ma l'uomo, ingrato, abbandonò la nostra abitazione, rifiutò i nostri beni e si contentò di andare ramingo vivendo nelle tenebre della sua volontà umana." Gesù

La Chiesa è casa nostra, la Chiesa non è casa di chi la sto occupando con le idee sue cercando di cambiarla. E' quello che se ne deve andare, qualcun'altro è abusivo e non noi. Non si abbandona l'abitazione del padre, nè la Chiesa e l'abitazione della dv. I concili non si toccano. I dogmi non si toccano e rimangono.

*ci sono le rivelazione della Venerabile Maria d'Agreda

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 6 febbraio 2023

Una dolce tempesta d'amore

Gesù spiega come sia necessario non abbattersi mai per non cadere nello sconforto e come sia sempre Lui dietro il dolore e le necessità. Il suo amore circonda e tempesta incessantemente ogni creatura e solo chi lo ricambia vivendo nella Divina Volontà riceve da Lui grazie, doni e carismi divini da far stupire cielo e terra. Libro di Cielo, Volume 28, 12 Agosto 1930, Giovedì' 9 Giugno 2022

12 Agosto 1930 Come lo sconforto raddoppia il peso delle pene. In qual modo Gesù ci visita. Come il primo agente in Dio è l'amore e la Divina Volontà è la vita .

Non sarà facile meditare questi passaggi perchè sono tante cose meravigliose, sono 3 o 4 argomenti che Gesù tratta.

Luisa avverte le pene, - sappiamo oramai che le visite di Gesù si sono dilatate (già visto nelle meditazioni precedenti) e qua Luisa era sotto pene amarissime e Gesù le fa una lezione su come si affrontano le pene amarisse e cosa sono in realtà le pene amarissime dalle quali la stragrande maggioranza delle persone fuggono come la pesta bubbonica e tutto dovrebbero fare piuttosto che fuggirle, ma non lo dovrebbero fare. La Santa Veronica Giuliani elaborò la dottrina del puro patire, se una persona che legge non è una donna o uomo di fede penserà che la Santa sia impazzita. E' una di quelle che aveva veramente capito tutto.

"Figlia mia, non ti abbattere, perché l'abbattimento chiama lo sconforto, il quale raddoppia il peso delle pene, tanto che la povera creatura, con questo peso raddoppiato appena può trascinarsi nella via che deve percorrere, mentre il mio Voler vuole che non ti trascini ma che voli nella sua luce interminabile...." Gesù

Mai l'abbattersi, il demoralizzarsi, il piangersi addosso, il dire povero me, e andare a rimugionare sulle cose - secondo noi - brutte che ci sono accadute per caricarsi e piangersi addosso, e Gesù dice che l'abbattimento chiama lo sconforto che è lo step successivo, che vuol dire rimanere soli con le nostre pene, desolati, senza consolazione e senza speranza. A quel punto la vita diventa un trascinarsi o tirare avanti (tirare a campare - espressione figlia della volontà umana). Immaginiamo una persona che si trascina, va avanti a forza d'inerzia ed un'aquila che vola. Questo per quanto riguarda le reazioni riguardo alle tribolazioni, dobbiamo stare attenti alle nostre reazioni. Il modo in cui noi reagiamo agli eventi è un'indice molto significativo di come la vita della dv inizia a strutturarsi e a radicarsi in noi. Ma poi non basta, chi c'è dietro il dolore?

"..E poi il dolore, nel quale faccio le mie visitine, sono Io il velo è il dolore, ma dentro c'è la mia persona che, nascosta nel velo del dolore, visita la creatura. Le necessità sono Io e, nascosto in esse, faccio le più belle visite per farmi aiuto delle necessità che dispongo; non è col solo farmi vedere che visito le creature ma in tanti modi, tanto che si può dire che in ogni incontro, in ogni circostanza, sia nelle cose grandi che nelle piccole che succedono, è una visita che mi dispongo a fare alla creatura, per darle ciò che le necessita..." Gesù

Il dolore è un velo e dietro c'è Gesù che visita la creatura. Anche qua, il don spera - il discorso della montagna - quando si legge il Vangelo e si sta in piedi, si esprime che si è pronto all'azione, perchè se una cosa l'ha detta il Signore, basta. Di fronte alle parole di Gesù (es. se dici pazzo ad una persona te ne vai all'inferno...) noi dobbiamo farci strappare le viscere piuttosto che continuare a fare certe cose. L'ha detto Gesù. Quando sentiamo dire "parola del Signore", in ebraico è il nome proprio di Dio, parola del Signore di Colui tutto è che pondera ogni minima virgola e che tutto sa. Gli scritti di Luisa sono una rivelazione privata, ma il problema è sempre questo qua: o uno si accosta a questi libri pensando che non siano pie meditazioni di una santa donna, in questo caso uno le prende per quello che sono; ma se io credo che sia Gesù che parla le cose cambiano. Una volta che uno conosce questa verità, uno soffre come prima ma è tutto trasformato. Chi di noi ha il timer sempre attivo - non sappiamo quanto ci stia ancora - e chi di noi non vede l'ora di andare in Paradiso? Fermo restando che la nostra vita terrena è un dono che accettiamo e che lo usiamo per la Gloria di Dio fino a quando a Lui piacerà. Ma desiderare con tutto noi stessi che sia oggi stesso il giorno della nostra morte non solo non è peccato ma è un'atto gradito a Dio e meritorio - atto della virtù della Speranza che non vede l'ora di centrare il bersaglio.

Gesù nel testo qua sopra dice: io visito Gesù dice che è Lui che nascosto nelle necessità fa le sue visite per farmi aiuto delle necessità dispongo. Gesù con la necesità crea un bisogno in te perchè Gesù stesso vuole sovvenire a quel bisogno. Per far comprendere alla creatura di quanto Lui si prende cura di me e te, tu non devi preoccuparti di nulla e non devi avere paura di niente. Quante persone hanno compiuto azioni sotto l'impulso - il don non giudica le persone ma parla in modo oggettivo - che non avrebbero voluto fare perchè spinte delle necessità. Ma adesso che andremo avanti nel discorso avanati nel capitolo 6 di san Matteo? Non darsi pensiero delle cose terrene? Il don non dice di mettersi con le braccia conserte, ma se tu ti trovi in una necessità non perchè fai l'ozioso ma perchè le circostanze mi portano in queste situazione e per uscirne devo fare una cosa contro la mia coscienza, che faccio? Non sarà forse il caso di pregarci e pensarci su? Se tu ti metti volontariamente a campare sulle spalle del prossimo Dio non ti manderà nulla come provvidenza perchè Dio ha ordinato alle persone di guadagnarsi con il sudore della fronte ma...se tu ti trovi senza lavoro perchè non ce l'hai o me l'hanno tolto ingiustamente o mi trovo disoccupato pensi che Dio non ti aiuterà? Se io mi trovo in una necessità assoluta e sono amico di Dio e muoio di fame, dall'altra parte cosa dirò a Dio? Sono stato fondamentalista? Io avrei pensato che tu mi avresti aiutaro - periodo ipotetico dell'impossibilità - dietro una necessità che hai, è Gesù che ti sta mettendo perchè si impari che il primo a dare una mano sarà Gesù non te (volontà umana quando penso che devo essere io a capire come uscirne). L'uomo di oggi sta costruendo un mondo senza Dio, quindi se ci ritroviamo di fronte a un problema chi ce lo risolve? Le nostre forze e basta. Noi figli di Dio dovremmo vedere le cose con un'altra ottica.

L'amore è l'essenza di Dio e la dv è il motore di Dio.

"..Molto più che in tutto ciò che abbiamo fatto per le creature, il primo agente, il primo atto è stato l'amore e siccome il nostro amore sarebbe stato come fuoco senza luce senza la nostra Volontà ed essa sarebbe stata come luce senza calore senza il nostro amore, perciò quello che ha dato vita al nostro amore è stato il Fiat..." Gesù

E' la Divina Volontà che fa circolare l'amore di Gesù e quando una persona vive nel dv, si ritroverà ubriacata di amore divino. Immagina che tu ti possa immergerti nell'Oceano andando sul fondale nel punto più basso, è ancora poco. Il paragono sarebbe ancora poco. Chi vuole trovare la vita deve entrare nella dv.

"..Ecco perciò chi vuol trovare la vera vita deve venire in Essa, nella quale troverà la pienezza del nostro amore e l'anima acquisterà le prerogative del nostro amore, che sono: amore fecondo, amore che sorge, amore che tutto abbraccia, amore che tutto muove in amore, amore insuperabile e senza termine, amore che tutto ama e conquista..." Gesù

Amore fecondo, quindi una prodruttrice di opere buone a iosa, non vuol dire chissà cosa grandi ma anche giri, amore che tutto in amore, amore insuperabile (come la Madonna).

"..Perciò quando ti sento correre da una cosa creata all'altra, per mettere il tuo ti amo su ciascun atto di (Essa) per investire tutto col tuo ti amo, Io sento il dolce suono del tuo amore nel nostro e ti amo di più." Gesù

Questo lo dice anche a noi. Dopodichè Gesù continua a dirci qualcosa:

"Figlia mia, è tanto il nostro amore verso le creature, che in ogni atto che fa, corre il nostro a amarla ed il nostro Volere corre a formare la vita dell'atto suo. Sicché in ogni pensiero che forma nella sua mente è un atto d'amore che le mandiamo e la nostra Volontà si presta a formare la vita del suo pensiero; in ogni parola che pronuncia, in ogni palpito del suo cuore, in ogni passo che muove sono tanti atti del nostro amore che corrono verso di lei mentre il nostro Fiat si presta a formare la vita della sua parola, il palpito del suo cuore, il passo dei suoi piedi..." Gesù

Gli atti d'amore di Gesù sono per tutti anche per i non battezzati. Batte il nostro cuore? Tu non te ne accorgi ma ci sono atti d'amore divini che vengono in te. Cammini? Ci sono atti d'amore che ti stanno raggiungendo? Parli? (speriamo bene e non sbocacciato ecc.) atti d'amore che arrivano.

"..Perciò la creatura è impastata dal nostro amore, vive sotto la dolce tempesta dell'amore nostro, su di essa pende il nostro amore incessante che l'ama tanto ed il nostro corre in modo rapido a dare la vita a ciascun atto suo, fosse anche il più piccolo..." Gesù

Qual'è la differenza tra chi vive nel divin volere e chi ne è fuori? Chi vive nella dv inizia a conoscerla e riconoscerla e la fa sua fino al momento che (speriamo) la percepisca. Se io fossi capace di percepire che in ogni pensiero che faccio c'è un'atto d'amore divino - e che c'è da un punto di vista oggettivo - solo che io non me ne accorgo e lo percepisco, ma cose significa essere ubriacati d'amore? Una caterva di atti d'amore divino sono già incessantemente in atto in ciò che facciamo, siamo e in ciò che ci circonda ed è per questo che Gesù esclama:

"..Oh se le creature sapessero quanto l'amiamo! Come siamo inclinati verso di loro ad amarli sempre, sempre, che non ci facciamo sfuggire neppure un loro pensiero senza che le mandiamo un nostro amore speciale e distinto..." Gesù

L'amore di Dio ha delle sfaccettature, delicatezze e sfumature infinite. C'è un'amore speciale e distinto per quel pensiero, quanti pensieri faremo dal mattino alla sera? Se lo sai come fai a non amare Dio? Nel mese di Giugno (rivelazioni del Sacro Cuore) Gesù si è lamentato che le persone non lo amano, si è messo la mano sul petto e si è tirato fuori il cuore. Ma ci rendiamo conto? Anche a Santa Veronica Giuliani Gesù le prendeva il cuore, se lo fondeva con il Suo e glielo ridava e altre volte facevano il cambio. Basta leggere il diaro ma non metaforicamente. Chi sta operando è il Padre Eterno, Lui sa come toglierti il cuore e a lasciarti vivo. Gesù si è lamentato che riceve da noi ingratitudine, freddezze, monnezza, ecc.. ma noi l'amiamo Gesù con calore o stiamo davanti a Lui come cuore di pietra? Come si partecipa alla Messa, al ringraziamento?

"..Il nostro amore scende continuamente verso le creature ed il loro piccolo amore non si benigna di salire verso il suo Creatore. Che dolore figlia mia, amare e non essere amato! Ecco perciò il motivo, per cui quando trovo una creatura che mi ama, mi sento armonizzare il suo amore col mio e come scende il mio amore verso di essa, così il suo amore sale verso di me, Io l'abbondo tanto di grazie, di favori e di carismi divini, da far stupire Cieli e terra." Gesù

Se Gesù trova una creatura che l'ama, l'abbonda di carismi e grazie da far stupire Cielo e terra - se tu ed io non abbiamo ancora ricevuto tali carismi e grazie da far stupire Cielo e Terra (non si dicono queste cose) ma se lo si sapesse si stupirebbero Cieli e Terra, se non c'è nulla di tutto questo qua dobbiamo crescere nell'amore. Il nostro amore potrebbe essere come la brina e al meriggio è già sciolta. Nella dv bisogna vivere il primo comandamento. Solo la Madonna è riuscita ad adempiere alla perfezione al Primo Comandamento.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 5 febbraio 2023

Il lavoro interiore e spirituale è indispensabile

In questo mondo tutto è velato e le cose spirituali non fanno affatto eccezione, anzi! Gesù spiega che chi non fa la fatica di voler conoscere, accogliere, usando bene l'intelletto con costanza e perseveranza. Chi non fa questo lavoro, perde grazie che andranno a chi le sa far fruttare. Libro di Cielo, Volume 28, 2 Agosto 1930, Mercoledì 8 Luglio 2022

2 Agosto 1930 Come tutte le cose create sono velate, solo in Cielo tutto è svelato. Condizioni e lavoro necessari per conoscere le verità.

Brano molto importante ed edificante, leggendo sono cose che il don dice da anni e che il don da subito intuito che le regole della dv sono le stesse regole evangeliche e regole della vita non fanno eccezzione. Gesù ha fatto un'esegesi approfondita di qualche passaggio misterioroso del Vangelo ad alcuni.

"..Altrimenti resteranno ciechi ed Io ripeterò loro il detto del Vangelo: Avete occhi e non vedete, orecchie e non ascoltate, lingua e siete muti..." Gesù / e poi ha parlato in modo implicito della parabola dei talenti nel Vangelo:

("..Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha..." San Matteo 25)

"..Ed io nel mio dolore son costretto a ripetere ciò che dissi nel Vangelo e lo faccio coi fatti: tolgo a coloro che non hanno o hanno qualche piccola cosa dei miei beni e li lascio nella squallida miseria, perché questi, non volendoli e non amandoli, li terranno senza stimarli e senza frutto e darò in maniera più abbondante a quelli che hanno, perché questi li terranno come preziosi tesori che fruttificheranno sempre più." Gesù a Luisa

E qual'è il problema? Cosa fanno quelli che hanno i talenti? Lavorano e si impegnano perchè tutto quello che noi abbiamo intorno, tutto ci attesta che Nostro Signore ha tutto velato (numero 1) e numero 2 ha tutto donato noi non nello stato di cosa realizzata e compiuta ma nello stato di potenzialità, noi possiamo farci qualcosa altrimenti non accade nulla. Questa è una regola da mettersi bene in testa. Non esiste e non si fa nulla di buono nella nostra vita senza lavoro, è chiaro che nelle cose spirituali è diverso, non è il lavoro del manovale (con rispetto del manovale) ma è lavoro. E questa legge che Dio ha deciso, e nessuno può opporsi a questa decisione. Sant'Agostino dice che Dio ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te, tu ci devi mettere del tuo. Il don ha sempre molto timore quando sente la radice remota di queste stupidaggini quando sente dire (dal protestantesimo): tu non fare nulla che ci pensa a tutto Dio o usano in modo ambiguo alcune frasi. O i cultori dei concetti strampalati di misericordia che servono solamente a mandare un vagone di anime all'inferno o quanto meno a fargli rischiare l'inferno come se Gesù avesse autorizzato a qualcuno a crogiolarsi sulla misericordia o lo avesse dispensato dal lavoro santo. I comandamenti nessuno li può dispensare nè autorità umane nè le autorità ecclesiastiche. Non ci sono dispense per i comandamenti o leggi naturali.

"Figlia mia, tutte le cose quaggiù, tanto nell'ordine soprannaturale quanto nell'ordine naturale, sono tutte velate, solo nel Cielo sono svelate, perché nella Patria Celeste non esistono veli, ma si vedono le cose come sono in se stesse; sicché lassù l'intelletto non deve lavorare per comprenderlo perché da se stesse si mostrano qual sono e se lavoro c'è da fare nel beato soggiorno, se pure si può chiamare lavoro, è quello di godere e felicitarsi nelle cose che svelatamente si vedono...." Gesù

In Paradiso l'intelletto non fatica più a comprendere le cose ma qua sì, qua dobbiamo lavorare per prima cosa d'intelletto. Oggi c'è un'abdicazione all'uso dell'intelletto, di quello che Dio fa nella tua vita tu non ne capisci nulla se non fai funzionare l'intelletto, devi fare discernimento cioè far funzionare l'intelletto, anche se non capiamo preghiamo ma lo fatica lo dobbiamo fare. Qua non vediamo nulla. Cosa c'è di più velato dell'Eucarestia? Cosa c'è di più ingannevole dell'Eucarestia (capiamo bene), san Tommaso d'Aquino diceva che non c'è altra cosa sulla quale i sensi s'ingannano quanto l'Eucarestia perchè se la mangi e non disattivi i messaggi che ti arrivano dai 5 sensi sei morto e non capirai nulla. Credere nella presenza di Gesù nell'Ostia presuppone la fede e la conoscenza del mistero che è un'operazione anche intellettuale. La fede è una forma di conoscenza soprannaturale che deriva dall'acquisizione del tuo intelletto di alcune verità e pur riconoscendone la trascendenza e il fatto che non le posso pienamente comprendere mi fido perchè ha la sua fonte in Dio. Se io vengo a sapere - o dai sacerdoti o dalle fonti che si trovano in rete - e prova a capirci qualcosa, ma sempre velata, ogni tanto il Signore alza qualche velo ma in parte. L'Eucarestia è lo stesso Gesù che è in Cielo che si trova attraverso le specie eucaristiche.

Tutte le cose che Gesù rivela sono tutte velate. Chiunque ascolta gli scritti, ed inizia a meditare inizia ad applciare l'intelletto e a pensarci ed ad interrogarsi perchè se non fai questa operazione non capisci nulla. Non ne capiranno nulla.

"..Io stesso, Verbo del Padre, avevo il velo della mia Umanità, tutte le mie parole, il mio Vangelo sotto forme d'esempi e di similitudini, mi comprendeva solo chi si avvicinava ad ascoltarmi con la fede nel cuore, coll'umiltà e col voler conoscere le verità che Io manifestavo loro, per metterle in pratica; col far ciò rompevano il velo che nascondevano le mie verità e trovavano il bene che c'era in esse. Con la fede, coll'umiltà e col voler conoscere le mie verità, facevano un lavoro e con questo lavoro rompevano il velo e trovavano le mie verità quali sono in se stesse e quindi restavano legati a me e col bene che contenevano le mie verità. Altri che non facevano questo lavoro, toccavano il velo delle mie verità, non il frutto che c'era dentro, perciò restavano digiuni, non capivano nulla e, voltandomi le spalle, si partivano da me..." Gesù

Anche i contemporanei di Gesù hanno dovuto far ciò, chi non faceva questo lavoro restava digiuno e se ne andava. Ma anche il Verbo Incarnato, tu di Gesù vedevi l'Umanità ma ricordiamoci come Pietro è diventato Papa, dire che una persona che tu ti vedi davanti e non ha nessuna differenza visibile...dire che questa è il Figlio di Dio è una cosa grossa, è una contraddizione di termini. Dio è Eterno, un'essere umano inizia a vivere nel tempo, Dio è infinto e un'essere umano è limitato, ecc.... Gesù queste cose le viveva ma era tutto velato. Pensiamo a Betlemme, un bambino, un neonato che i Re Magi si sono messi in ginocchio. Nessuno potrebbe arrivare ad una cosa del genere. Perchè la gente non va a Messa o si partecipa (nella maggioranza dei casi) facendo baldoria, dilagano le comunioni sacrileghe e non gliene importa nulla a nessuno, gli scempi continui che Gesù subisce nell'Eucarestia. Ma da cosa dipende ciò? E' che non ci credono e non ci credono spesso e volentieri perchè non hanno applicato l'intelletto e non si sono informati. Molti dicono: non me lo ha mai detto nessuno, però se un parrocchiano non va mai a Messa e non si va ad informare in rete potrebbe dire: io che Gesù è nell'Eucarestia io non l'ho mai sentito. Ma quando morirà, Dio gli dirà: potevi andare in Chiesa che c'era un parroco che ti avrebbe fatto la testa come un pallone, tu non l'hai mai sentito perchè non ti sei messo in condizione di conoscerle.

".. mi comprendeva solo chi si avvicinava ad ascoltarmi con la fede nel cuore, coll'umiltà e col voler conoscere le verità che Io manifestavo loro, per metterle in pratica;.." Gesù

Noi stiamo di fronte ad opere divine, delle quali non comprendiamo quasi nulla anche di quelle create. Le opere di Dio sono tutte grandissimi misteri dalle quali ci si avvicina con estrema umiltà, con estrema cautela, le persone che sentenziano e che giudicano le opere di Dio...ma che dici? Volerle conoscerle...ma quante persone volontariamente ignorano certe cose.....quante persone dicono: questa cosa non la voglio sapere? Se è una maldicenza sul prossimo questo è un'atto di virtù ma se è una cosa necessaria di cose importanti o utili dire questo (non lo voglio sapere) è una colpa grave perchè è un rifiuto di un'aiuto che Dio ti manda. Molta gente è in un mare di guai - il don è parroco da anni e sa di cosa parla e ne ha sentite una montagna - molte vite distrutte sono ovviamente distrutte perchè con quelle premesse tu non potevi avere nient'altro che una vita distrutta.

"..Ecco la ragione per cui alcuni leggono le verità sulla mia Divina Volontà e fanno vedere che non comprendono ciò che leggono, anzi si confondono, perché manca la vera volontà di volerle conoscere; si può dire che manca il lavoro per conoscerle e senza lavoro non si acquista nulla, né meritano un tanto bene ed Io, con giustizia, nego loro ciò che abbondantemente do agli umili che sospirano il gran bene della luce delle mie verità..." Gesù

"..Ed io nel mio dolore son costretto a ripetere ciò che dissi nel Vangelo e lo faccio coi fatti: tolgo a coloro che non hanno o hanno qualche piccola cosa dei miei beni e li lascio nella squallida miseria, perché questi, non volendoli e non amandoli, li terranno senza stimarli e senza frutto.." Gesù

Queste persone dovranno pagarla per aver disprezzato beni così tanto grandi e belle da parte dell'Altissimo, è la sua Giustizia. Non ti interessano queste cose? Vuoi fare la tua volontà? Vuoi fare come ti pare? Gesù è sempre un gran signore, non approva ciò che fai (rifiuti le sue Verità ndr) ma siccome mi ha dato il libero arbitrio questo vuoi e questo ti tieni? Hai rifiutato dono così grandi? Prendo atto - io te li ho dati - li prende e li dò a qualcun'altro che sta già con zelo, amore ed entusiasmo li sta facendo fruttificare. Di fronte ai doni di Dio, noi dobbiamo metterci del nostro, il lavoro, sforzarsi di leggere i volumi e anche ascoltare le meditazioni ecc... se tu vuoi conoscere questo mondo, Gesù ha fatto tribolare una cristiana per 40 anni, noi non ci mettiamo 40 anni per leggerci tutti i volumi ma un'anno o qualcosa, altrimenti rimaniamo fuori... il problema è nostro. Se noi non vogliamo fare la fatica di andarci a prendere doni e grazie e di fare la fatica di lavorarci un pò, all'Altissimo questo dispiace perchè vorrebbe vederci felici. Ma il peggio è per noi.

"..Così sono le mie verità che io con tanto amore ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà; per fare che risplendano come soli svelati, qual sono, devono fare il loro lavoro, la via per toccarle è la fede, devono desiderarle, volerle conoscere, pregare ed umiliare il loro intelletto per aprirlo, per fare entrare in loro il bene e la vita delle mie verità; se faranno ciò, romperanno il velo e le troveranno più che fulgido Sole..." Gesù

Circa le verità sulla dv, per prima cosa ci vuole la fede. Ci credi che è Gesù che parla? Se tu entri in questa vita - dice Gesù - tu riceverai grazie mai udite, avrai la pienezza della felicità e ti puoi aspettare di tutto e di più. Ma ci credi che parla Gesù? E' una rivelazione privata tribolata e contrastata anche dentro la Chiesa stessa, così è sempre stato, perchè dentro la Chiesa terrena - in questa terra è la stessa e non è la stessa - perchè qua i membri della Chiesa sono imperfetti, satana tenta i membri della Chiesa ed alcuni li vince, non è che se siamo dentro la Chiesa siamo protetti. Non è detto affatto. Se una cosa viene da Dio, nonostante tutti quanti i ritardi e travagli, presto o tardi, la Verità trionferà ma questo non ci deve stupire. Poi bisogna desiderarle di conoscerle, Dio il desiderio lo vuole, e poi devo pregare per entrare in questo mondo che non è alla mia portata ed umiliare il mio intelletto - il don parla di molte mail che fanno ragionamento astrusi - bisogna stare tranquilli, applica l'intelletto moderatamente sulle cose che il Signore ti rivela senza la pretesa di capire subito tutto perchè altrimenti Dio si allontana. L'esagerazione o andare ad aprire porte di curiosità mai. Pregare ed umiliare l'intelletto, stare al posto nostro. Accogli ciò che il Signore mi dona o propone e come puoi rifletterci sopra e quello che non capisci lo affidi al Signore e lo capirai più avanti. Chi l'ha detto che bisogna capire tutto? E poi fare entrare bene la vita delle sue verità, nutrirsi in continuazione e in continuazione e se ciò si farà si romperà il velo e la luce inizierà a brillare.

Molti vorrebbero convincere il prossimo sulla preziosità di questi scritti, ma come si fa? Tu inizia a dare la tua testimonianza e prega, non le puoi convincere se hanno il cuore duro, dai testimonianza con la vita e prega e al resto ci pensa Nostro Signore.

"..Ecco la ragione per cui alcuni leggono le verità sulla mia Divina Volontà e fanno vedere che non comprendono ciò che leggono, anzi si confondono, perché manca la vera volontà di volerle conoscere; si può dire che manca il lavoro per conoscerle e senza lavoro non si acquista nulla, né meritano un tanto bene ed Io, con giustizia, nego loro ciò che abbondantemente do agli umili che sospirano il gran bene della luce delle mie verità." Gesù

Noi non possiamo calpestare le grazie di Dio, esiste la Giustizia, o lasciarle lì senza stimarle perchè Gesù è giusto. La Giustizia di Dio esiste eccome, non permette che le sue verità vengano messe sotto i piedi così, le toglie e le dà a qualcun'altro e dice: restatene con la tua povera e squallida vita e restane con la tua vita miserabile, l'hai voluta te. Giustizia è dare a ciascuno il suo. Questo è quello che ti meriti perchè l'hai scelto te e questo è quello che Dio ti dà.

"...Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti..." san Matteo 25

L'infingardo, l'ignavia, cioè gli oziosi e fannulloni quelli che non hanno voluto lavorare specie nelle cose più importanti. La fannulloneria nelle cose sante, non sia mai per noi, su questa terra abbiamo da lavorare per il sostentamento della nostra vita e dei famigliari e anche per i lavori più santi che servono a crescere nella santità e nella dv perchè la dv diventi la nostra vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI