Gesù spiega come nella creazione è rimasto il punto nero dell'umana volontà e che per essere distrutto e cancellato devono essere rifatti tanti atti nella Volontà Divina quanti sono stati quelli di volontà umana, che fungiranno, secondo il principio dell'agere contra, da contraccolpo e da contravveleno. Come fare ad applicare tutto questo nella nostra vita. Libro di Cielo, Volume 26, 12 Agosto 1929, Lunedì 28 Febbraio 2022 (Agere contra = Agire contro)
12 Agosto 1929
Magnificenza della Creazione. Il punto nero dell'umana volontà
Dietro a queste cose che Gesù ci ha detto c'è un principio ascetico di primaria importanza che vale non solo per la vita nella dv ma anche nella vita spirituale cristiana in generale. Se noi facciamo attenzione Gesù ha detto solo una cosa: come facciamo a cancellare il punto nero e a convertirlo in un punto luminoso?
Luisa "...Ma fra tanta luce ed incanto di bellezza, si vedeva un punto nero, che compariva così brutto, specie perché si trovava in mezzo a tante opere così belle, maestose e fulgide, questo punto nero destava terrore e compassione, perché sembrava che Dio non l'aveva creato nero di sua natura ma bello, anzi era prima un'opera delle più belle create dall'Ente Supremo..."
Bisogna fare una marea di atti divini fatti nella divina volontà. Si chiama in ascetica agere contra. Come Gesù ha spiegato, quando Dio fa una cosa quella cosa una volta che c'è non può cessare di essere, in un certo senso - capiamo bene - ogni atto fatto da noi, dal momento che tutto cio che è, si regge su quello che la dv opera in continuazione - io posso parlare perchè la dv mi regge. Un tizio può dire una parolaccia, ma questa cosa Dio non la vuole, se quella persona la dice l'ha fatta. Quella parolaccia pur essendo un'atto di per sè è - principio filosofico - un non- essere perchè il male non ha diritto di cittadinanza - tuttavia è stata detta, quella cosa sta là. 1) Si offende Dio 2) chi l'ha fatta ha scatenato una serie di mali e 3) si sono scandalizzate delle persone. E come si fa? Fare esattamente il contrario di ciò che si è fatto. Numero 1 ti metti la coda tra le gambe e vai a confessarti per chiedere perdono a Dio, 2) il male che ho provocato dentro di me devo togliermelo, devo chiedere perdono pubblicamente. Gli esseri umani a questo non ci pensano mai. Ogni nostra azione, in continuazione, ha delle conseguenze, se belle viva Dio, bisogna moltiplicarle senza problema ma se sono cattive allora sono guai grossi. E la mentalità diffusa oggi, la misericordia di Dio - tanto è immeritata e divina - dietro a questo schermo si vanno a giustificare le peggiori nefandezze senza neanche confessarsi tanto Dio ci perdona. E' un'eresia grossa quanto una casa. Ed è una forma mentis di una pericolosità estrema, la fede cattolica serve a salvare la nostra anima. Entrare in una mentalità di questo genere (peccare senza problema tanto c'è la misericordia senza pentirsi sul serio) significa rischiare la dannazione. Perchè non funziona così. Non prendere consapevolezza della serietà delle nostre azioni e della necessità di riparere il male provocato agendo al contrario, anche se non ci andasse in mezzo la salvezza, ma se uno non ha iniziato a lavorare per mettere qualche toppa, il purgatorio che farà se lo ricorderà fino al giudizio universale.
"...Gli atti fatti nel mio Volere saranno il contraccolpo a tutti gli atti umani fatti con l'umana volontà, questo contraccolpo restituirà la freschezza, la bellezza, l'ordine con cui fu creata l'umana volontà..." Gesù
Notare il termine: contraccolpo.
"..Perciò ci vogliono molti atti fatti dalla creatura nel nostro Divin Volere per preparare il contravveleno, la bellezza, la freschezza, l'atto opposto a tutto ciò che l'umana volontà ha fatto di male..." Gesù
Vogliamo fare un'operazione che fa capire: io o tu quanti atti di volontà umana hai fatto da quando sei nato fino ad oggi? Il contraccolpo sono lo stesso numero di atti nella dv, tali e quali. Per operare il contravveleno. I danni fatti dalla volontà umana devono essere riparati dai contraccolpi della volontà divina, negli atti fatti nella dv. Questo principio è fondamentale ed importantissimo, il punto nero non sarà tolto. Perchè Luisa ha passato una vita a non fare altro? Da Adamo in poi (e adesso non hanno ancora smesso), quanti atti di umana volontà saranno fatti? Gli atti di volontà umana non sono solo i peccati, il giovane ricco (quello a cui Gesù chiede di dare i soldi ai poveri per avere un tesoro in cielo e di seguirlo ndr) non si può dire che - strettamente parlando - non ha commesso un peccato ma certamente si è chiuso ad una perfezione che la volontà di Dio aveva pensato per lui. Un'imperfezione è un'atto di volontà umana. Gli atti che noi facciamo senza porne l'origine nella dv sono comunque atti di volontà umana, una buona azione non produce danni ma è comunque un'atto di volontà umana che davanti a Dio ha i suoi effetti ma limitati e davanti a Dio ha bisogno anch'esso di essere soprannaturalizzato. Gesù dice che i santi del Paradiso stanno aspettando gli atti fatti nella dv (lo dice Gesù negli scritti), gli atti dei grandi santi per quanto eroici ma se non sono stati portati nella dv o blindati con l'atto preventivo. Il Montfort scrive che - lui non sapeva queste cose - pensava che un'azione della Madonna vale più delle più grandi azioni dei santi che non possono avere la sua stessa purezza e faceva il celebre esempio del punto d'ago dato dalla Madonna che vale di più del martirio di san Lorenzo con la graticola. Gesù ci ha spiegato il segreto della Madonna. Gesù nei 30 anni di vita nascosta - anche questo dice negli scritti di libri di Cielo - Gesù sapeva che non c'è vita di essere umano che non sia stata rifatta da Gesù in ogni atto della sua esistenza. Lui sapeva di quali vite che stava rifacendo sarebbero finite all'inferno ma per quel principio che ci ha spiegato oggi - quella cosa uscita da Dio non può essere distrutta - la dannazione è l'orrore, il fallimento totale ma non è possibile che Dio abbia dato l'essere a qualcosa che sia un fallimento totale e quella vita Gesù l'ha rifatta, sostituendosi in maniera vicaria a quella persona, fosse un canto di lode alla Santissima Trinità. E questo lo ha fatto anche la Madonna e Luisa. Queste tre persone - Gesù, Dio fatto uomo, la creatura più santa che esista, la Corredentrice e la primogenita e l'apri pista. Il regno della dv piaccia o non piaccia ha come capostipite Luisa, questo Dio ha scelto e fatto. Quando operiamo nella dv noi sprigioniamo una potenza infinita che non sappiamo dove va a finire, ci mettiamo il nostro piccolo. Il don non crede che ciò che facciamo possa essere paragonabile a quello che hanno fatto Gesù, la Madonna o Luisa. Però per esempio è una cosa fondamentale per noi togliere questi punti neri. Il don tante volte ha fatto un cenno, ne parla anche Gesù, per rifare tutti i quanti nostri atti della nostra esistenza.
Io voglio distruggere tutti quanti punti neri che ho lasciato nella mia esistenza. Primo devo cercarne di prendere coscienza, esame generale, quanto meno i peccati, bisogna confessari e ricevere il perdono - quegli atti devono essere annientati. Non possono essere soprannaturalizzati gli atti cattivi. Esiste anche un testo - rivelazione privata - che si chiama il Diario di Teneramata che comprende tante luci per comprendere meglio il dono della divina volontà. Lì si spiega il principio dell'eternità creata, le opere di Dio una volta uscite fuori stanno sempre in atto di essere fatte.-
"Figlia mia, tutto ciò che fu fatto da noi nella Creazione sta sempre in atto di essere fatto, come se continuamente stessimo in atto di farla, è la nostra forza creatrice, che quando fa un'opera non si ritira mai, resta dentro come atto perenne di vita, vi forma il suo palpito continuo ed il suo respiro ininterrotto, perciò mentre fu fatto una volta vi resta dentro in atto di farla sempre. Quasi simbolo della natura umana che mentre una volta fu formata incominciando la vita col palpito e col respiro, per necessità di vivere deve respirare e palpitare continuamente, altrimenti cessa la vita. Siamo inseparabili dalle opere nostre e ci piacciono tanto che ci dilettiamo di farle continuamente, perciò si mantengono maestose, belle, fresche, come se lì per lì ricevessero principio di vita. Guardale come sono belle, sono le narratrici del nostro Essere Divino e la nostra perenne gloria...." Gesù
Non si possono eliminare, sono depositate in quella dimensione a noi irraggiungibile - noi possiamo rimanere solo nel presente - noi siamo legati all'istante presente ma però nel mio passato i miei peccati devono essere distrutti con il Sangue di Cristo. E' come il Signore degli Anelli, l'anello di Sauron lo si può distruggere solo nel monte Fato. I peccati bisogna confessarli tutti e metterci il sangue di Cristo altrimenti rimangono. Secondo step: il male prodotto da quei peccati io lo devo riparare, questo è il motivo della penitenza cristiana subordinato al pentimento. Gesù li ha riparati tutti ma l'applicazione dei meriti ai danni che hai fatto avviene una sola volta con il Battesimo in cui c'è l'applicazione integrale dei meriti da Lui acquisiti sia per quanto riguarda la colpa e la remissione delle pene. Terzo step: ci sono sempre gli atti di volontà umana che vanno rifatti - questa è la bellezza di rifarli - lo strafalcione del passato è come se fosse cancellato, è come se ci fosse sopra un sigillo con su scritto Misericordia come se non fosse accaduto, ma la cosa bella è che se tu rifai gli atti tu puoi dare vita a quell'istante in cui hai fatto quella sciochezza. Hai fatto un peccato impuro? Gesù ha rifatto quel momento (non cedere alla tentazione e nel dv), quell'atto lo devo andare a prendere e sovrapporlo a quell'atto cancellato dalla divina misericordia. Queste cose ci siamo dette vanno prese per il verso giusto: a nessuno è stato dato il permesso di peccare.
Il peccato è la morte assoluta, dobbiamo starci alla larga come la peste bubbonica. E' uno strumento di rimedio dopo la caduta. Se una persona fa questo processo, si può ragionevolmente sperare che non ci siano più punti neri nella propria vita. Tutto quello che si dice (rifare gli atti) è comunque valida per la via di santificazione ordinaria.
Per approfondire il discorso sul rifare gli atti, qua c'è un post)
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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