Gesù spiega come anche l'umanità abbia diritto al regno del Divin Volere. Requisitoria di Gesù contro la prudenza umana e l'infingardia. Dolci lamenti su chi lo lascia esecrabilmente solo, senza cercarlo, senza volerlo e senza amarlo. Volume 24, 23 Agosto 1928, Giovedì 28 Ottobre 2021
23 Agosto 1928
Certezza del regno del Fiat Divino sulla terra. Diritti di Dio e della creatura. Il nuovo Vangelo: le verità del Fiat Divino. La prudenza umana fa fallire le opere più belle. Solitudine di Gesù e chi gli faceva compagnia.
Gli spunti di meditazione in questo brano sarebbero molti. Vediamo un pò dove ci porta il Signore.
Gesù ricorda una cosa: che il Regno della dv verrà perchè ci sono due diritti: quello di Dio, di fare quello che vuole, però se poi pensassimo al diritto dell'Umanità al Regno della dv rimarremmo sconvolti perchè dopo il peccato originale l'unico diritto nostro sarebbe quello di andare all'inferno. Gesù dice che Dio aveva dotato Adamo della dv e prima del peccato originale, possiamo intendere che c'è stato un tempo cospicuo in cui Adamo è vissuto nella dv e ha fatto degli atti.
"Figlia mia, come mai dubiti? Non sai tu che ci sono i diritti di Dio per dare questo regno e i diritti dell'umanità per riceverlo? Perché Iddio nel creare l'uomo, dando la sua Volontà all'uomo come eredità, dava questi diritti che regnasse la sua Divina Volontà sulla terra come regnava in Cielo, tanto è vero che la vita del primo uomo ebbe inizio nel Fiat, per cui coll'aver fatto i suoi primi atti in Esso, metteva i suoi pegni, i suoi lavori nell'eredità Divina, tanto che tutt'ora esistono questi pegni ed atti nella mia Volontà, sono incancellabili e se l'uomo uscì da Essa, i suoi atti restarono e questo costituisce un diritto per l’umanità di rientrare di nuovo nel regno perduto, perché noi non guardiamo l'uomo in se stesso, ma guardiamo tutta l'umana famiglia come se fosse una sola e se uno esce e si distacca, resta sempre l'umanità, la quale può ricevere ciò che perdette l’uomo che uscì dal Volere Divino..." Gesù
Quanti anni ha vissuto Adamo nel Fiat? Ipotizziamo 20 anni, con tutti questi atti..La Chiesa insegna nella sua dottrina che per quanto riguarda gli atti umani, se io faccio un'atto in Grazia di Dio quell'atto è meritorio. Se io la Grazia di Dio la perdo, è un guaio sotto certi punti di vista, ma se un'atto diventa divino è indistruttibile e rimane. Non perde la forza. Gli atti di Adamo innocenti sono pegni che chiamano la dv sulla terra ed ecco perchè anche l'umanità ha diritti perchè gli atti del Primo Uomo ( e anche gli atti di Gesù e Maria) stanno reclamando davanti al Trono di Dio questo regno. Quando verrà non si sa.
"..Se tu sapessi che significa fare anche un atto solo in Essa! Il suo valore è incalcolabile.." Gesù
Attenzione a non distorcere mai ciò che dicono gli scritti. Non è che se si fa un'atto nella dv una persona non andrà all'inferno. Gesù sta dicendo che se tu fai un'atto nella dv quello rimane ed ha un valore incalcolabile e non sta dicendo che un'atto fatto nel dv ti mette al sicuro di raggiungere la salvezza.
Nella seconda del brano Gesù sembra lamentarsi (la vicenda non è ben chiara al don) che alcune persone incaricate della pubblicazione degli scritti non volevano metterci la faccia. E questa Gesù la chiama prudenza umana e di questa prudenza umana Gesù è molto offeso.
".. Ah! quante opere divine l'umana prudenza ha fatto fallire in mezzo alle creature, tanto che sono giunti come infingardi a ritirarsi dalle opere più sante.." Gesù
Nel corso della storia molte opere divine sono fallite per umana prudenza, non la prudenza che ha come origine l'esercizio della prima virtù cardinale. Ma quella prudenza che fa dire alla persona: cosa mi conviene? Quale rischio mi voglio evitare? Quale pericolo voglio evitare a titolo personale? Sulla base di questi parametri: non voglio fastidi, rogne, ecc... scelgo ciò che mi conviene. Quindi in questo caso queste persone non si sono esposte.
"Figlia mia, come mi sento dolente, avrebbero dovuto sentirsi onorati e pieni di vanto e gloria di farsi conoscere chi sono coloro che hanno questo grande onore di pubblicare le verità sulla mia Santa Volontà, onore e gloria più grande non potevo dar loro, di chiamarli ad un ufficio sì alto, invece vogliono nascondersi..." Gesù
"..Come nella Redenzione gli Evangelisti si tennero onorati, di far conoscere chi erano coloro che mettevano fuori il Vangelo, perché fossero conosciuti da tutto il mondo e con gloria vi segnarono il loro nome, tanto che nel predicare il Vangelo, prima si fa nome di chi lo scrisse e poi si dice il Vangelo, così voglio che si faccia sulle verità della mia Volontà, che tutti sappiano chi sono coloro che hanno portato tanto bene nel mondo..." Gesù
Certo che non bisogna fare i pavoni, ma se io faccio una cosa per amore di Dio, so che il Signore mi ha aiuta ma l'ho fatta io. Non ho paura a metterci la faccia e ce la metto volentieri. Su questo si aprono per molti ampi spazi di meditazione e di preghiera personale. Una cosa non molto semplice, nell'esercizio delle virtù, è individuare la vera virtù dalla falsa virtù - la prudenza umana può diventare viltà e tradimento. Può diventare pusillaminità e viltà. La fortezza usata in maniera squilibrata diventa temerarietà, magari uno si espone a dei rischi non voluti da Dio o lo zelo eccessivo tipo quello di Giacomo e Giovanni che invocarono il fuoco dal cielo. Non si può fulminare chi respinge Gesù.
Infine Luisa gira e trova Gesù (quante volte ci abbiamo pensato), però nell'opera del vangelo di Valtorta ci sono delle scene descritte sulla vita di Gesù, quando uno legge quegli scritti c'è proprio la percezione che è andata proprio come è stato descritto dalla Valtorta. Il don ritiene che Maria Valtorta e Luisa Piccarreta che hanno avuto un cammino ecclesiale oltremodo travagliato. Il don ritiene che dopo il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria gli scritti di queste due donne saranno portati dentro la Chiesa in palmo di mano. Perchè non adoperare questi strumenti se contribuiscono ad accrescere l'amore verso Dio?
Pensiamo a Gesù che piange e prega da solo per la nostra salvezza.
"Figlia mia, grazie, in ogni atto mio ti aspetto sempre per dire: la piccola figlia del mio Volere non mi ha lasciato mai solo. Tu devi sapere che molto mi pesava la mia solitudine, perché Colui che era venuto per tutti ed a cercare tutti, doveva essere desiderato da tutti e per ciascuno di essi sentivo al vivo la pena della solitudine in cui mi lasciavano e col mio sguardo indagatore andavo indagando se qualcuno mi cercasse ed amasse la mia compagnia e molte volte invano avevo questo conforto..." Gesù
Quante volte negli scritti (e nelle ore della Passione) Gesù fa riferimento alla solitudine? Molti fedeli si lamentano con il don perchè trovano le chiese sempre chiuse e si lamentano perchè non sanno dove andare a pregare. Uno può fare un'atto eroico come Domenico Savio, dicono al don di posti dove fanno le adorazioni perpetue e per motivi tecnici rimane da solo Gesù esposto nell'eucarestia. Fa male vedere Gesù da solo. Queste persone che lasciano solo Gesù nella loro vita terrena, lo vedranno nel loro giudizio particolare cosa avrà fatto Gesù per loro; gli mostrerà cosa ha sofferto per loro. Un pensiero? Non sei buono di darmi 5 minuti di preghiera al giorno?
"..Però devi sapere che in tanta solitudine in cui mi lasciavano le creature non restavo mai solo, avevo la compagnia degli Angeli, quella della mia Mamma, perché sebbene lontana, la mia Volontà Divina portava intorno a me il suo palpito e tutti gli atti suoi in corteggio che mi facevano compagnia e poi, fin d'allora, mi portava la neonata del mio Fiat con tutto il drappello dei figli del regno mio per mia compagnia. Perché per il mio Voler Divino tutti i tempi sono i suoi e ha virtù di ridarli ad un punto solo, per averli in tutti i tempi in atto continuo senza mai cessare...." Gesù
E altra cosa bella della dv, com'è possibile fare compagnia a Gesù adesso dopo 2000 anni fa? Nella dv i tempi sono un punto solo. Io adesso faccio un'atto d'amore a Gesù e io posso essere sicuro che se faccio questo atto nella dv quella notte che Gesù ha passato da solo ha sentito la mia compagnia. E quando saremo morti Gesù ci dirà grazie.
"Figlia mia, grazie, in ogni atto mio ti aspetto sempre per dire: la piccola figlia del mio Volere non mi ha lasciato mai solo..." Gesù
Adesso in questo mondo non si vedono tante cose ma dall'altra parte se ne vedranno altre e si faranno molti distingui che qua il Signore nella sua Provvidenza ritiene prematuro fare ma saranno fatti.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento