Pagine

giovedì 19 maggio 2022

A chi o a che pensiamo?

Gesù lamenta l'ingratitudine umana, che invece di prepararsi alle visite della Divina Volontà, pensa ad tutt'altro quando non precipita nel baratro del peccato. Il germe cattivo dell'umano volere. Libro di Cielo, Volume 24, 26 Agosto 1928, Venerdì 29 Ottobre 2021

26 Agosto 1928 La Divina Volontà è più che Madre, come cresce insieme e forma la sua vita. Il lampo dell'operato in Essa. Il ritorno dell'alito di Gesù per far regnare la Divina Volontà

"..Ma l'ingratitudine umana è sempre quella, invece di prepararsi, pensano a tutt'altro e precipitano nel peccato." Gesù (alla fine del brano)

Ci sono tre cose sulle quali possiamo riflettere soltanto con questa frase: dalla mattina alla sera a cosa pensiamo? Sicuramente nella dv c'è un desiderio, cioè Dio vuole che pensiamo sempre e solo a Lui, non nel senso essere concentrati su di Lui in senso assoluto però tante volte ci siamo detti che in ogni nostro pensiero, palpito ecc.. ci dovrebbe essere lo sfondo dove Dio o Gesù o la Madonna non si perde mai di vista - ognuno un punto particolare. A che pensiamo? Qualsiasi cosa noi facciamo, san Massimiliamo Kolbe quando parlava della Madonna voleva che Ella diventasse il suo chiodo fisso. I pensieri e gli affetti formano una cosa sola, noi pensiamo a ciò che ci piace e quindi se il nostro pensiero è pieno di tante cose e Dio non c'è - come faccio a rimediare se mi rendo conto se ho il cuore lontano da Lui? Dio ci ha creato per conoscerlo, amarlo e servirlo. Se non lo amiamo non lo conosciamo abbastanza, mettiamoci in condizione di conoscerlo di più, la Fede viene attraverso l'ascolto della predicazione. Come lo impieghi il tempo? La televisione dev'essere spenta, abbiamo la rete e meno male - sebbene ci sia un'immensa quantità di male e sporcizia - ci sono anche meditazioni sante ecc.. Quello che vediamo ed ascoltiamo e quello che leggiamo, ci sono un sacco di libri di Cielo, ci sono tante cose meravigliose da leggere. Non abbiamo altri modi di conoscere il Signore. Ascoltiamo, guardiamo e leggiamo. Poi vedi come ci penserai solo a Lui. Una volta conosciuto Dio parte l'amore, e poi parte la preghiera profonda e poi diventa facile vivere nella dv e diventa facile fare ciò che Gesù dice anche in questa meditazione (atti nel divin volere, girare nella creazione ecc..) tutto questo diventa quasi spontaneo. Certo abbiamo la pesantezza della condizione umana, ogni giorno dobbiamo rinnovare tutto della nostra fede, abbracciare la croce del giorno, pregare tutti i giorni ecc.. però quando il pensiero è ben nutrito e il cuore s'accende, si vedrà che è abbastanza fattibile fare atti nella dv. Il problema è sempre l'uso che ne facciamo delle cose , magari mettiti un promemoria - per fare atti spirituali nel dv - nei gadget che possiedi. Se siamo concentrati saremo sempre preparati. Il don è sempre in contatto con le persone, c'è chi è agitato del futuro, c'è chi vuole sapere quando accadranno alcune profezie ecc... ma il don dice: non hanno importanza queste cose. Come dice Gesù stai pronto, se stai in grazia di Dio e stai lontano dal peccato - quanta gente brancola nel peccato mortale, si pensi al disastro sempre peggiore del sesto comandamento, quanti matrimoni disordinati ecc.. qua si commettono peccati mortali. Noi dobbiamo stare lontani dal peccato, tendere a pensare solo a Gesù e Maria ed essere pronti perchè qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa accada chi è amico di Gesù e Maria non si deve preoccupare perchè vive nella gioia e nella speranza che chi comanda è L'Altissimo e sa che anche le cose non gradevoli alle quali andremo incontro ne usciremo fuori alla grande perchè sono necessarie. I figli di Dio, se già l'hanno percorso il cammino della purificazione, non hanno tante cose da fare.

"Piccola figlia del mio Volere, il mio alito, fiatandoti, ti rinnova e con la sua potenza vivificatrice distrugge in te l'infezione del germe dell'umano volere e vivifica il germe del mio Fiat Divino. Quest'alito è il principio della vita umana della creatura, la quale come si allontanò dal mio Volere, perdette il mio alito ed anche se le restò la vita, non sentì più la forza vivificatrice del mio alito che, vivificandola, la manteneva bella, fresca, a somiglianza del suo Creatore. Sicché l'uomo senza il mio alito, rimase come quel fiore che non avendo più pioggia, vento e Sole si scolorisce, appassisce e, declinando il suo capo, tende a morire. Ora per riabilitare il regno del mio Volere Divino in mezzo alle creature, è necessario che ritorni il mio alito continuo in mezzo a loro, che soffiando su di loro più che vento faccia entrare in essi il Sole della mia Volontà, che col suo calore distruggerà il germe cattivo dell'umano volere e ritornerà bello e fresco come era stato creato ed il fiore, raddrizzando il suo stelo, sotto la pioggia della mia grazia, rialzerà il suo capo, si vivificherà, si colorirà e tenderà alla vita del mio Volere, non più alla morte...." Gesù

Noi abbiamo dentro di noi quel germe cattivo, bellissima l'immagine di Gesù che alita su Luisa, il gesto dell'alitare - se si conosce la Bibbia - si pensa al libro della Genesi alla creazione di Adamo. L'alito con cui Dio plasmò l'uomo è quello con cui gli infuse l'anima spirituale, la parte superiore della nostra anima - noi siamo spiriti incarnati. Quindi significa rinnovare la creazione. In quell'alito ci fu la vita della Divina Volontà che entrò nell'uomo. E' fondamentale per noi vivere all'ombra di questo alito e come si vive? Luisa ha ricevuto l'alito di Gesù in maniera straordinaria, in maniera ordinaria si riceve con Sacramenti, Sacramenti, Sacramenti e preghiera, preghiera e preghiera. Noi non possiamo osservare i comandamenti senza la grazia e la grazia la prendo con i Sacramenti e la preghiera. Quindi questo germe cattivo è tenuto a bada già dai sacramenti e della preghiera e la dv la neutralizza. Ecco perchè la confessione va fatta frequentemente e fatta bene, se non dovessimo essere grandi peccatori (ed è tutto da dimostrare - molte persone non ne sono consapevoli o non lo riconoscono come peccato) - il don fa un discorso sul peccato che produce la morte e il male e quindi dobbiamo stare lontano da esso coome la peste bubbonica. Dobbiamo quindi prenderci cura della grazia. Utilizziamo e bene gli strumenti che il Signore ci ha dato riconoscendo la loro assoluta importanza. La vita nella dv ha come punto fermo la ricezione dei sacramenti facendo sprigionare la loro massima efficacia.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento