Gesù torna sulla differenza tra essere re e essere servi e sull'atto unico del Fiat Supremo. Il valore immenso delle croci come purificazioni per entrare nel Regno e per maturare. Libro di Cielo, Volume 23, 6 Novembre 1927, Mercoledì 30 Giugno 2021
6 Novembre 1927
Chi vive nella Divina Volontà non scende dalla sua origine e gli è dovuto lo stato di regina; invece chi vive fuori di Essa vive nello stato di servo. Il regno della Redenzione porta effetti differenti all'uno e all'altro . In ogni verità corre dentro una vita Divina.
Gesù da un lato ricorda il grande mistero per noi - così trascendente e così incomprensibile dell'atto unico del Fiat Supremo, il rapporto tra la Redenzione e il regno della dv e poi sui processi di maturazione in forza della croce il Signore attua nelle anime e si devono compiere prima di una vita autentica nel dv.
Gesù ci ha ricordato che in Dio non esiste un prima o poi e tutti gli atti sgorganti dal dv sono tutti quanti fusi assieme in quell'atto solo e Gesù spiega che gli atti che le creature faranno in essa viene a partecipare del primato della dv. La dv è un'atto solo - di qualunque atto fatto in essa - non è facile capirlo a livello pratico ed esistenziale - sono verità non perfettamente alla nostra portata.
"Figlia mia, chi vive nella mia Divina Volontà non scende dalla sua origine, e siccome tutto fu creato per chi doveva vivere in Essa, tutti i beni della Creazione che sono più estesi dei beni della Redenzione sono suoi. Perché a chi si mantiene nello stato d'origine, col vivere nel Fiat Supremo, è dovuto lo stato di regina e, come la regina terrena, conviene che possieda, molto più la regina che abita nel regio palazzo del nostro Volere, conviene che possieda regni, Soli, Cieli, mari, e che lo stesso Re faccia vita insieme con lei, felicitando la sua regina, e lei felicitando il suo Re. Ecco perciò che i beni della Creazione dovevano essere più estesi, altrimenti come poteva essere stato di regina, se non aveva dominio e regni da dominare?..." Gesù
Gesù spiega ancora che la differenza tra chi vive nella dv e chi è fuori, chi vive dentro ha lo status di Regina perchè condivide la potenza e la regalità divina e chi vive fuori di essa ha lo status di servo - che è un grande status, il primo stato riconosciuto dalla Chiesa è Servo di Dio o Serva di Dio. Per noi servire Dio è un grandissimo onore, piegare le ginocchia a Dio è un'onore e i parroci vedono molte persone che non piegano le ginocchia al Signore ma davanti ad altre cose (anche se non ci sono gesti esteriori). In questa terra siamo liberi di non inginocchiarsi, c'è chi lo ritiene una cosa umiliante ma noi ci gloriamo di umilarci davanti a Gesù e per quanto possiamo umiliarci non potremmo mai raggiungere le umiliazioni di Gesù.
Poi Gesù parla del valore della croce e dell'opera della Redenzione.
"Figlia mia, la croce maturò il regno della redenzione, lo completò e si mise a custodia di tutti i redenti, in modo che se la creatura si fa custodire dalla croce, riceve in sé gli effetti che contiene un frutto maturato, che contiene gusto, dolcezza ed umore vitale e fa sentire tutto il bene della redenzione, in modo che essa matura insieme col frutto della croce e si dispone a ritornare nel regno della mia Volontà, perché la croce maturò anche il regno della mia Volontà. Difatti chi ha disposto te a farti vivere in Essa? Non è stata forse la croce di tanti anni che ti maturò come un bel frutto, ti tolse tutti i gusti acerbi che contiene la terra, tutti gli attacchi delle creature, te li convertì in dolcezze divine e si mise a guardia, affinché nulla entrasse in te che non fosse santo e che non desse di Cielo...." Gesù
Il fine ultimo della Redenzione era vedere le persone felici nel dv, beneficiando dei copiosi frutti fatti da Gesù poi Gesù ricorda a Luisa prima di portarla dentro questo regno l'ha purificata con la Croce (i primi 10 volumi, prima sposa e vittima e poi figlia della divina volontà). Sposa significa che non si vive in questo regno senza aver prima interiorizzato un profondo amore per Gesù, Luisa è anche vittima - quando ci si prospetta la tribolazione e sofferenza diventiamo un pò preoccupati ma dobbiamo superare - Luisa doveva maturare e secondo perchè Gesù attraverso questi sistemi doveva staccarla dalla terra, dagli attacchi delle creature e da tutto ciò che non era santo. Noi dobbiamo ricordare alcune cose importanti: l'immagine del frutto è una cosa importante, quante volte nei Vangeli Gesù parla dei frutti nelle parabole. Il frutto sgorga da una pianta e richiede un lavoro, la pianta ce la mette madre natura e il lavoro ce lo mettiamo noi, giorno e giorno, minuto dopo minuto, ecc.. la grazia divina seminata in noi con i Sacramenti che dobbiamo riceverli sempre più e meglio - vita di preghiera - producono una graduale crescita della nostra persona e quando arriva il tempo (ecco perchè non dobbiamo scoraggiarsi - meglio domandarsi perchè i frutti non ci sono che essere superbi - meglio "peccare" per eccesso di umiltà che superbia dice il don - occorre avere pazienza, non scoraggiarsi mai ed andare avanti. Gesù vuole piano piano portarci ad una sempre maggiore perfezione e c'è il fattore tempo. Tutte quante le cose che riguardano la santificazione riguardano tempi, tempi da non trascorrere nell'ozio ma nel nostro continuo lavorio su noi stessi assecondando le ispirazioni della grazia. La nostra natura ferità è refrattaria al lavoro su sè stessi, a riconscere i nostri attaccamenti, acquisire alcune virtù ecc... non è una cosa da dare per scontata e dentro questo il Signore ci fa maturare attraverso ciò che non vorremmo avere: le innumerevoli croci dalle più piccole (una piccola mortificazione quotidiana alle grandi croci) - Gesù ci sta facendo un cambio di marcia nella santità però spesso la creatura vanifica perchè tutto cerca che la croce e da essa sfugge come se fosse la peste bubbonica. E se si sta in questo atteggiamento si rende vano molto del lavoro che da parte del Cielo si cerca di fare su noi stessi. Non è un caso che Gesù abbia detto che chi vuole venire dietro di Lui rinneghi sè stesso, prenda la sua croce ogni giorno e lo segua. Non ci può essere vita nella dv senza aver raggiunto un certo grado di purificazione e di perfezione - Gesù qua lo afferma. Come possiamo vivere nella dv se ancora cerchiamo ancora troppe gratificazioni nelle cose di questo mondo? E purtroppo nessuno si trova in zona franca - se facciamo un'esame di coscienza, prima di iniziare è partito il processo di autogiustificazione per conservare lo status quo. In linea di massima sbagliano gli altri e non io. Da questo dobbiamo guardarci ed invocare il Signore che ci aiuti e ci liberi dai nemici interni. E questo processo si deve compiere perchè altrimenti non si può vivere pienamente nella dv.
Dio è il Santificatore ma occorre anche la nostra collaborazione attiva.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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