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domenica 27 febbraio 2022

In pace nelle tempeste

Il diverso modo con cui Luisa vive le assenze di Gesù e il suo grande significato anche per noi. Comprendere la Divina Volontà durante le prove e vivere all'ombra della sua pace e felicità anche in esse. Libro di Cielo, Volume 23, 13 Gennaio 1928, Venerdì 23 Luglio 2021

13 Gennaio 1928 Iddio nel creare l’uomo accentrò tutto in lui e nella storia della Creazione ritorna all'assalto ed accentra in una di questa stirpe il primo atto della creazione, per formare il regno della sua Volontà.

Meditiamo questo brano per progredire nel nostro cammino. Nuovo contesto che inizia ad esserci familiare: è simile ma un pochino cambiato, rispetto ai volumi precedenti, Gesù spiega che è successo che ci è stata una variazione nel modo in cui Luisa reagiva ai periodi prolungati all'assenza di Gesù; soffriva per la consolazione sensibile, Luisa si sentiva felice, in pace e fusa con la dv e nel contesto odierno:

"..Oh! se mi potessi dolere come prima, io credo che il mio Sommo Bene Gesù non avrebbe tardato tanto a ritornare, ma non è ciò in mio potere, sono in balìa del Fiat Divino che non lascia alcun vuoto in me e vuole padroneggiare anche sul mio dolore della privazione di Gesù. Ora mentre nuotavo nei due mari: nel mare del dolore d'essere priva di Gesù e nel mare della luce del Voler Divino, tanto che pareva che uno si fondeva nell'altro e seguivo il mio giro in Esso, mi son soffermata alla Creazione dell'uomo, ed il mio dolce Gesù,.." Luisa

Pensiamo agli scenari peggiori - se Gesù ci desse per grazia questo dono - sofferenza fisica, una mancanza di un'affetto caro, proviamo ad immaginare uno scenario impressionante (anche se non ci vuole tanta fantasia - battuta del don); i più brutti, quelli che ti farebbero morire di paura o di crepacuore, di tristezza, di angoscia, ecc... di fronte a questo speriamo che Dio ci preservi da questa situazione e supponiamo che così non accada. Luisa ci sta dicendo: uno dei dolori che una persona può provare nella nostra vita è la privazione sensibile di Gesù - noi Gesù non lo vediamo e quindi non possiamo capire cosa dice Luisa. Se una persona entra in contatto diretto con Gesù - tipo la visione intellettuale della Santissima Trinità ecc.... diletti divini al di fuori della nostra immaginazione, la reazione di queste persone è che non ce la fanno...non è che sono depresse o hanno pensieri brutti ma hanno conosciuto (in relazione a quanto appreso dalla visione) quanto è miserevole questa vita terrena e quindi se ne vogliono andare; questo dolore è immenso. Non è che uno si rassegna a cuor leggero, non ce la fanno. Non è in loro potere. Ci sono racconti di persone che hanno pianto per questo motivo nella storia della Chiesa.

Qual'è la pena e la ragione per cui le anime soffronto (sia all'inferno) e in Purgatorio? La pena principale è la pena del danno. Il Danno è la privazione della Vista di Dio, anche noi abbiamo anche questo danno (chi ha visto Dio su questa terra?) e cosa succede? Non avendolo visto io non campo dal mattino alla sera piangendo aspettando l'ora di morire. Le anime del Purgatorio anche quelle che non hanno grossi peccati da purificare (non hanno le Pene del Senso che sono diverse da quelle del danno) soltanto per la privazione di Dio soffronto incredibilmente e perchè hanno questa sofferenza? Nel giudizio particolare hanno intravisto qualcosa della bellezza di Dio e quindi si sono accese e sanno però che per come stanno ridotte non sono in grado di sostenere tanta bellezza. Sanno quindi le anime del Purgatorio che, pur volendo conguingersi con il Signore, devono per forza stare in Purgatorio per purificarsi. Questo lo dicono fior di autori e teologici.

Chi vive una cosa simile a Luisa si fa il Purgatorio anticipato. Adesso (nel 1928) dopo 30 anni quasi, la stessa cosa si vive in maniera diversa. Capiamo quanto è importante in circostanze difficili - è un tempo molto duro quello che stiamo vivendo - chi non è arrivato pronto a questo tempo non riuscirà a reggere a rimanere nella Volontà di Dio e a prendere le decisioni giuste e a stare nella calma. La prova è importante perchè esce quello che siamo. Quando arriva la prova non c'è più tempo per cambiare o crescere, bisognava pensarci prima. Chi fa un'esame, se io mi siedo davanti al professore e non ho studiato non è che mi apro il libro 5 minuti prima ed imparo tutto a memoria. Dovevi farlo prima. Quello che vale per una prova d'esame terrena vale anche le prove della vita. Affrettiamoci a cercare questa unione con la dv perchè se gli scenari dovessero peggiorari che facciamo?

Fermo restando che non possiamo cambiare le circostanze, il modo che può cambiare è il modo in cui le viviamo. Il grande messaggio è: come mai io nelle prove nelle quali io dovrei impazzire resto tranquillo?

Poi Gesù riprende alcuni temi, di come nell'uomo è stato dato tutto nella Creazione, l'uomo l'ha perso ma Dio quel tutto glielo vuole ridare. Dio vorrebbe rivedere l'uomo re. Siamo noi che vogliamo vivere da straccioni ed accattoni e Dio si è rifatto con la Sovrana Regina - la Madonna tra le altre cose - la Madonna è stata brava a far sfogare il Signore, ha una montagna di cose belle e di beni da dare e a chi li dà? Li ha dati alla Madonna.

"..La foga del nostro amore forma onde altissime e ci fa vedere tutto amore e mettendo costei in queste onde, anche se la nostra onniveggenza vede tutto, mettiamo tutto da parte e, con questa, rinnoviamo il gran prodigio del primo atto della Creazione. Ciò facemmo con la Sovrana Regina, e poiché Lei non spezzò il nostro amore e conservò la vita del nostro Volere, ha il titolo ed il diritto di Regina. Oh! come il nostro amore gioisce, fa festa, nel vedere in Lei la prima Regina delle opere delle nostre mani creatrici..." Gesù

Il Signore tra la caduta di Adamo ed Eva e la Madonna ha dovuto trattenere tutti i suoi beni prima che arrivase la Madonna. Luisa è stata lei, poteva essere il don o anche io o te. Perchè Dio ha scelto lei? Le cause delle divine elezioni, il meno adatto a rendersene a conto è l'interessato. Però l'elezione di Luisa è funzionale alla nostra.

"..Ma il nostro amore non (fu) contento d'avere una sola Regina, né fu questa la nostra Volontà nella Creazione, ecco perciò il nostro amore, rigurgitando forte, forte e mettendo fuori le sue onde contenute, chiama Colei ed accentra in essa tutta l'opera della Creazione, piove su di lei come pioggia dirotta, straripa le sue qualità Divine, per avere la seconda figlia Regina, per farle formare le fondamenta del regno della nostra Volontà, e così poter avere il seguito dei nostri figli tutti re e regine...." Gesù

Buone notizie. Beato chi è arrivato pronto a questo tempo di prove e si sta orientando verso le vie giuste e riesce a discernere quello che Dio vuole da lui imparando a fare silenzio e discernimento. E ancora più beato chi inizia a sentire i riverberi della dv che consentono di vivere in maniera serena e pacifica e felice i piccoli medi e duri martiri a cui è sottoposta la vita.

"..Così faccio io quando si tratta di realizzare lo scopo della Creazione, qual è il regno della mia Volontà in mezzo alle creature, a colei che chiamo per prima non risparmio nulla, accentro tutto in lei, sapendo che il tutto sarà ereditato da coloro che la seguiranno." Gesù

Speriamo di esserci anche noi tra gli eredi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 26 febbraio 2022

Ingratitudini verso la Divina Volontà

Gesù mostra a Luisa l'orrenda ingratitudine di chi non dà alla Divina Volontà il diritto di abitare in casa propria, ossia nelle anime da Lei create. Dolore immenso ed incalcolabile si dà in questo modo alla Divina Volontà e si compie un affronto e una mostruosità di dimensioni incalcolabili, per le quali si meriterebbero, di per sé, le pene più dure e atroci. Libro di Cielo. Volume 23, 6 Gennaio 1928, Giovedì 22 Luglio 2021

6 Gennaio 1928 La Divina Volontà è immensa e nel mettere alla luce le creature le tiene in sé come tante piccole abitazioni. Ingratitudine di chi non la fa regnare. Armonia tra Dio e l'uomo; l’uomo doveva sempre ricevere da Dio per dargli sempre

Un contrasto grande tra le dolenti note provenienti da noi esseri umani e le piacevolissime note provenienti da Dio, i suoi disegni e da quello che sarebbero dovuti essere ma che purtroppo non sono.

Gesù ha voluto esordire con la ingratitudine orrenda delle creature, sembra quasi che formi una sorta d'inclusione - in esegesi si chiama così -

".. l'uomo è l'essere più vile e degradevole in tutta la Creazione (se si toglie dalla dv)" Una vita senza Dio, un'orrore.

Gesù dice che ogni anima in sè è un luogo dove dovrebbe abitare Dio e dovrebbe essere casa nostra. La Volontà di Dio dovrebbe essere casa nostra, così come abbiamo la nostra casa materiale, così come la Chiesa è casa nostra. Gli esseri umani mica fanno abitare la dv a casa sua, in senso assoluto non possiamo uscire dalla dv, possiamo separare la nostra volontà da essa. Io sto scrivendo o tu stai leggendo perchè la dv mi sta dando la possibilità di farlo, la dv non può non essere dove c'è la sua stessa opera creativa e di mantenimento nell'essere. Posso abitare a casa mia (dice la dv)? No.

"..Succede per la mia Volontà come potrebbe succedere se si volessero formare tante abitazioni nel mare, oppure nella luce del Sole e mentre il mare o la luce del Sole danno lo spazio per formare queste abitazioni, non si volesse far primeggiare né l'acqua, né la luce del Sole in queste abitazioni, né dare loro il campo di abitare e di tenere il primo posto di regime. Se il mare e la luce avessero ragione sentirebbero tale dolore, che il mare, colle sue onde, avrebbe investito queste abitazioni e, atterrandole, le avrebbe disfatte e sepolte nel suo seno; la luce del Sole le avrebbe incenerite col suo calore, per sgombrarsi di queste indegne ed ingrate abitazioni che gli negano l'ingresso...." Gesù

Gesù ci sta dicendo (è un'immagine) se la Dv non fosse ricca d'amore e di misericordia, Lui dovrebbe incenerire tutto quanto, perchè questi hanno la loro casa dentro di me e non la vogliamo. Non ci sono possibilità di sfuggire alla dv. E oltre all'ingratitudine delle persone che è il tema principale e dominante c'è anche il dolore della dv stessa per chi non la fa dominare.

"..invece la mia Volontà Divina ha dato vita e spazio a queste abitazioni delle creature in Essa, perché non c'è punto dove non si trovi, né vita che da Essa non esca, quindi il dolore della mia Volontà per chi non la fa dominare in lei è immenso ed incalcolabile, è un affronto sentire queste vite in se stessa palpitanti,..." Gesù

Ho il potere di dare un dolore grandissimo al Signore? Posso farlo (ahimè). Proviamo ad immaginarci.

".. formare lo stesso palpito e starsene fuori come estranea, come se non le appartenessero, e la mostruosità di coloro che non la fanno regnare è tanto grande, che meriterebbero l'ergastolo e la distruzione..." Gesù

Proviamo ad immaginarci, facciamo finta di essere Dio (si capisca): tu hai creato un'essere a tua immagine e somiglianza, riversandogli il tuo amore, creandolo in maniera unica, lo mantieni nell'essere, stai costantemente con lui nelle sue attività consapevoli ed inconsapevoli (palpito del cuore, circolazione del sangue e respiro i tre moti principali - nel nostro spirito: volontà, intelletto e memoria) e tu lo sbatti fuori come un'estraneo. Se noi andiamo ad una persona alla quale abbiamo fatto del bene e questa ci sbatte la porta in faccia...le persone fanno così con il Signore e la dv in continuazione. Una delle cose più brutte di oggi - segno brutto dei brutti tempi che stiamo vivendo - è l'indifferenza che offende. Il don vede delle persone che proprio non ci pensano proprio a Dio e non hanno nessun orizzonte soprannaturale. Meno male che Dio non si lascia trascinare come noi dalle reazioni più comprensibili che si potrebbero avere.

"..Figlia mia, il non fare la mia Volontà sembra alle creature cosa da nulla, invece è un male tanto grande ed una ingratitudine così nera, che non c'è altro male che gli somigli." Gesù

Ecco perchè se è vero molto difficile conoscere la volontà di Dio in tante circostanze e a volte è causa di sofferenze di quelle che vorrebbero farla ma non sanno raccapezzarsi e altre volte è un problema di discernimento. Certe situazioni limite non è facile percepire qual'è la dv. L'ultima spiaggia che abbiamo è dove la coscienza sembra trovare pace. Di per sè quando la nostra volontà esce ad occhi aperti da quella divina è un male tanto grando ed un'ingratitudine così nera, che non c'è altro male che gli somigli.

Nella seconda parte Luisa riflette: "...Dopo di ciò stavo seguendo il mio giro nel Fiat Divino e, giunto al punto quando Iddio creava l'uomo, pensavo tra me: perché gioì tanto nel crearlo, ciò che non fece in tutte le altre cose che creò?.."

E Gesù spiega: se io creo un'albero o un'animale, Lui dà semplicemente del Suo. Un'animale o pianta ha delle sue proprietà distinto per specie e per individuo. Ci possono essere tanti cani della stessa razza ma anche nel regno animale e vegetale c'è un'individualità che è la sua. Chi ha degli animali lo sa. Dio le cose in copia non le fa. Farle uguali è proprio dell'uomo. Dio non riceve nulla dalla creatura salvo la sua inconsapevole obbedienza, ogni creatura fa quello che Dio l'ha "programmata" di fare. Se un'ingegnere elettronico fa un congegno questo funziona, dà la soddisfazione alla persona e fa lo scopo per il quale è stato creato. Ma l'uomo no. L'uomo ha la volontà, un cuore per amare, ha l'intelligenza, ecc... Dio ha dato del suo alla grande, creando l'uomo Dio si è inventato qualcosa di meraviglioso.

"Figlia mia, nel creare tutta la Creazione con tanto ordine ed armonia noi demmo del nostro, senza che nulla dovessimo ricevere da essa, invece nel creare l'uomo, mentre demmo del nostro gli demmo la capacità di darci i nostri stessi doni come beni suoi, in modo che noi avremmo sempre dato tanto, avrebbe dovuto formarsi una gara tra lui e noi, noi a dare e lui a ricevere, lui a darci e noi a soprabbondarlo di più con i nostri doni...." Gesù

Da noi stessi non gli diamo nulla, se gli diamo qualcosa gli restituiamo malamente qualcosa di quello che abbiamo ricevuto. Forse possiamo dare di nostro - se abbiamo la grazia santificante e il nostro amore - il nostro amore e la nostra libera volontà. E che cosa sarebbe successo se fosse andato tutto come previsto? Sarebbe stato un continuo ricevere e dare, noi dovevamo sempre dare però Lui ci ridava quelle cose che noi stessi gli avevamo donato. Un'esempio sentito da Fra Pio: noi siamo come bambini, c'è il compleanno di papà e il bambino dice: ti compro l'ultimo modello di cellulare Apple da 2000€ e il papà ringrazia, e così il papà gli dà i soldi, lo compra e poi il bambino non è capace di fare il pacchetto. Il papà compra la carta da regalo, e una volta il papà aiuta il figlio e dato che il figlio non sa ancora scrivere, il papà scrive il biglietto. E poi arriva il compleanno in cui il figlio si presenta con il pacchetto regalo e il papà tutto contento lo apre pieno di gioia. E' proprio così, noi siamo così nei confronti di Dio. Dio vorrebbe trastullarsi così con noi.

"..Perciò tutta la nostra gioia e gloria si accentrò nell'uomo e, nel crearlo, mettemmo tra lui e noi armonia d'intelligenza, armonia di luce, armonia di parole, armonia d'opere e di passi, e nel cuore armonia d'amore, sicché da noi passavano in lui come tanti fili elettrici d'armonia in cui noi scendevamo in lui e lui saliva a noi. Ecco perciò gioimmo tanto nel creare l'uomo, ed il dolore che ci diede quando si sottrasse alla nostra Volontà fu tanto grande, perché ruppe tutte queste armonie, cambiò la nostra festa in dolore per noi e per lui, distrusse i nostri più alti disegni, deformò la nostra immagine che avevamo creato in lui. Perché solo la nostra Volontà Divina aveva virtù di mantenere bella l'opera nostra con tutte le armonie da noi volute, tolta questa, l'uomo è l'essere più vile e degradevole in tutta la Creazione..." Gesù

La vita sulla terra avrebbe dovuto essere un'anticamera del Paradiso. Tolta la dv guardiamoci in giro. Dio sa come rimettere a posto le cose, ma quello che ha combinato questa generazione sotto la pressione del diavolo è qualcosa di più che mostruoso. Dopo quasi 2000 anni Cristo aveva iniziato a regnare nei cuori è stata fatta una cosa allucinante: tu te ne devi andare. Quando nel mondo è arrivato Gesù, nel mondo c'erano i pagani, quelli che non ne avevano sentito parlare, erano completamente perduti e pensavano alla plularità di deii. Ma qua si è sputato sopra, si è sbattuta la porta in faccia con coscienza e scienza. E' terribile questa cosa. E tolta la dv diamoci un'occhiata in giro.

"..tolta questa, l'uomo è l'essere più vile e degradevole in tutta la Creazione..." e diamoci un'occhiata ai momenti della nostra vita nella quale abbiamo vissuto fuori dalla dv.

"..Perciò, figlia mia, se vuoi che tutti i tuoi sensi armonizzino con noi, non uscire mai dalla mia Volontà; se vuoi ricevere sempre dal tuo Creatore ed aprire le feste con noi, sia Essa sola la tua vita, il tuo tutto." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 25 febbraio 2022

Parole e silenzi

Gesù spiega a Luisa il perché dei suoi lunghi silenzi e i frutti che essi producono. Concetti fondamentali e imprescindibili per una corretta e autentica vita spirituale. Differenze tra i caratteri divini e umani. Libro di Cielo, Volume 23, 30 Dicembre 1927, Mercoledì 21 Luglio 2021

30 Dicembre 1927 Gesù fa vedere che semina nel campo dell'anima piccole luci. Cagione del silenzio di Gesù. Valore immenso delle manifestazioni sulla Divina Volontà. Caratteri Divini ed umani

I due punti principali su cui fermarci: 1) l'alternanza che caratterizza le operazioni divine tra la parola e il silenzio e la distinzione dei caratteri divini ed umani nell'agire. Ci troviamo in un mondo che ha bisogno di pazienza, luce, perseveranza e costanza per essere compreso - essendo un mondo divino ha bisogno di tempo.

Occasione contingente: Luisa nota non solo l'assenza ma anche il silenzio di Gesù e pensa che non è che smetterà di parlare?

"Figlia mia, tutto ciò che pensi adesso lo pensavi da quando stavi scrivendo il 16º Volume, e cioè che io avrei smesso di parlare della mia Volontà; ma io non facevo altro che seminare il campo dell'anima tua con tante gocce di luce, che germogliate e fecondate nel tuo campo, da piccole luci si son cambiate in Soli, questi Soli sono le tante manifestazioni sorprendenti che d'allora fin qua ti ho fatto conoscere sulla mia Volontà..." Gesù

Questa percezione che potremmo avere vale anche noi, è erronea, il silenzio di Dio non significa che il Signore cessa di comunicarsi, ma ci dà il tempo di riflettere, assimilare, digerire, iniziare a vivere e a mettere in pratica. Noi non è che stiamo sempre a mangiare, tu hai rifornito il tuo organismo della materia prima. Il cibo dev'essere assimilato e digerito e si fa nella nostra più totale incoscenza, qualcuno sa dire quando avvengono con certezza le operazioni di processione del cibo dentro il nostro organismo? Questa incosapevolezza è ciò che è il silenzio per le cose spirituali - ci sono molte cose che non funzionano e sono pericoli e tentazioni in cui cadono quasi tutti dai principianti e talvolta i proficenti. San Giovanni della croce parlava del rischio della gola spirituale: qualcuno trova qualcosa di bello ed inizia a prendersi delle overdosi, esempio: trovano un libro che gli piace e se lo divorano, poi ne vogliono un'altro, e un'altro...trovano un'autore interessante divorano i suoi libri senza pensarci, sentono il predicatore X e 100 miliardi di ore ad ascoltare cose sempre nuovi e poi......le vite non cambiano. Chi ha imparato a vivere santamente il silenzio ad adorazione e fa soltanto una montagna di preghiere vocali - rosario, coroncina alla divina Misericordia - va bene ma il motivo per cui Gesù si espone è perchè quelle pratiche di pietà che puoi fare dovunque le faccio in Chiesa o il silenzio? Ci sono alcune celebrazioni pubbliche della adorazione eucaristica dove c'è pochissimo silenzio. E' un continuo pregare, canti, ecc.. - rispetto per le varie forme - ma il don soffre in queste cose qua. Non si può fare un'ora di silenzio assoluto se è pubblica, però ci dev'essere un tempo di silenzo prolungato. Anche perchè le persone hanno modo di verificare il loro modo che hanno di rapportarsi con Gesù Eucarestia; ti stavi guardando l'orologio? Luisa non aveva capito i silenzi di Gesù, anzichè sentire 300 catechesi ascoltane una ma riascoltala....anzichè leggerne sempre nuovi libri, rileggiti quello che hai letto perchè la rilettura aiuterà la tua memoria ad assimiliare quelle cose. Noi purtroppo non siamo come Dio - Dio fa un'atto solo che vale più di quanta la creazione assieme - quando noi operiamo nella dv facciamo nostro il modo di agire di Dio. Dio la memoria non ce l'ha, sa tutto e si ricorda tutto nei nostri minini dettagli in tutto e per tutto. Dobbiamo ripensare a quello che abbiamo sentito dalla meditazione, che cosa mi è rimasto? La pratica continua lascia qualcosa...però quando c'è una cosa che ti colpisce, tu devi stampartela nel cuore e devi fare silenzio. E te la devi ripetere. Senza il silenzio, nelle cose di Dio, le cose di Dio ci scivolano addosso. Quando una persona è golosa non mangia per vivere ma vive per mangiare, per soddisfare gusti più diversi e diventa una balena. Anche nell'alimentazione c'è un'ordine, è un'atto che rientra nella dv, la gola è un vizio capitale, se tu hai messo 10 chili o hai un metabolismo sballato o devi riconoscere che hai fatto un sacco di peccati di gola e quelli non si devono fare. Il mangiare di per sè è una cosa per il nostro bene, non è peccato gustare un sapore, i sapori li ha creati Dio e Dio vuole essere ricambiato nell'assaporare i sapori. Ma se vai oltre quello diventa un male. Il problema è sempre la nostra volontà umana, non sono le cose in sè - la definizione classica di vizio o virtù diceva: la virtù è l'uso retto delle cose che Dio ci ha donato e ha creato per noi - il vizio è l'uso distorto e non conforme alla retta ragione (la Volontà di Dio) di quelle stesse cose che Dio ha creato per noi. La lussuria è un'uso della sessualità umana alieno al fine per il quale Dio l'ha creata nel regno animale. Se tu distorci il fine e la usi per altro pecchi. L'organo genitale fa quello per il quale è stato creato, sotto certi stimoli scatena certe reazioni, è la tua volontà che deve fare attenzione a come usa questa cosa. Parola e silenzio.

Il silenzio è importante per fare discernimento specie nei momenti difficili quando siamo sotto prova. Regola numero uno: mai agire d'impulso, prenditi un pò di tempo, stai in silenzio, frena i pensieri impulsivi e cerca di ascoltare la voce di Dio che se la cerchi si farà chiara. Il silenzio oggi non c'è più e molte persone si lamentano che confusa, frastornata, impaurita ecc... perchè i telegionarli e i mass media in generali sono tutti un frastuono, una persona riceve sollecitazioni, sberle o una valanga di fango e dopo alla fine le persone si sentono depresse. Non è che uno deve campare fuori dal mondo ma uno deve aprire le porte - in maniera intelligente non sentendo una sola campana, non è prudente ascoltare solo una persona - e prendere ciò che gli serve e basta. E discernere.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 24 febbraio 2022

Su chi volge lo sguardo Gesù?

Gesù quando nacque dalla Vergine Maria, volse lo sguardo su di Lei e su chi avrebbe fatto e posseduto la Divina Volontà. Il passo di Isaia 66,2: "Su chi volgerò lo sguardo?". Libro di Cielo, Volume 23, 25 Dicembre 1927, Martedì 20 Luglio 2021

25 Dicembre 1927 Gesù bambino appena nato fissa il suo sguardo alla Mamma sua ed in chi doveva possedere la sua Volontà. Iddio nella Creazione metteva la sua Volontà come materia prima

Brano abbastanza breve, il contesto è abbastanza consueto: privazione di Gesù da parte di Luisa e pensiero da parte di quest'ultima di stringerlo tra le sue braccia. E proprio mentre stava pensando questo ha visto una visione di Gesù con la Madonna e poi Gesù dice:

"Figlia mia, non appena uscii dal seno della mia Mamma io fissai i miei sguardi innanzitutto alla mia cara Mamma, né potei fare a meno di guardarla perché c'era in Lei la forza rapitrice della mia Volontà Divina ed il dolce incanto della bellezza e la luce fulgidissima del mio Fiat, che eclissandomi la pupilla, mi faceva restare fissato in Colei che possedeva in virtù di Esso la mia stessa vita; nel vedere la mia vita bilocata in Lei mi sentivo rapire e non potevo spostare il mio sguardo dalla Celeste Regina, perché la mia stessa forza Divina mi costringeva a fissarla. Fissai l'altro sguardo in chi doveva fare e possedere la mia Volontà, erano due anelli congiunti in uno: la Redenzione ed il Regno della mia Volontà Divina, inseparabili tutti e due..." Gesù

2Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie – oracolo del Signore. Su chi volgerò lo sguardo? Sull’umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi trema alla mia parola (Isaia 66,2)

L'umiltà - virtù estremamemte difficile, c'è stato qualcuno che dice che la superbia talvolta muore qualche minuto dopo il corpo, la più grande è la carità ma senza umiltà la carità non c'è. A cui sempre dobbiamo convertirci ed è molto difficile analizzarsi bene sul vizio della superbia perchè è un vizio spirituale - il più grande di tutti - la lussuria è un vizio carnale, si vedono gli atti, uno non può dire che non ha fatto quell'atto carnale - la superbia oltre a dar vita ad atteggiamenti che possono apparire normali può nascondersi del tutto, la stragrande maggioranza dei superbi o non sanno di esserlo o non vogliono ammetterlo. Lo spirito contrito è lo spirito di chi riconosce umilmente i propri errori e sbagli e anche qua se ci mettiamo in ascolto della Sacra Scrittura - quando si parla dei peccati si dice che sono più numerosi dei nostri capelli - a santa Faustina, Gesù disse: se tu conoscessi dal profondo l'abisso della tua miseria (senza contare poi i peccati) moriresti di dolore. Il Signore ci porta piano piano chi si lascia condurre - vedersi nel cuore profondamente è esperienza dolorosa e che porta dolorosissime sorprese, quando Dio ci sottopone a queste operazioni - Gesù ha dovuto faticare per spezzare la superbia degli Apostoli e l'operazione si è completata nel Venerdì Santo, gli apostoli sono scappati e Pietro ha rinnegato.

Su chi teme la Parola di Dio. Perchè il don dice queste cose? Su chi ha fissato Gesù lo sguardo appena nato? Sulla Madonna, la Madonna era umilissa, non aveva miserie e peccati personali su cui piangere - e su tutti quelli che avrebbero vissuto nella Dv. Gesù non guarda nient'altro. Ci sono delle vie maestre per entrare in questo mondo. Come facciamo ad attirare gli sguardi di Gesù e di Maria su di noi? Pensiamo a chi sta vivendo un momento di prova, non si sente questo granchè o nei quali la nostra umanità torna e i nostri difetti tornano a fare capolino - quello che san Paolo chiama l'uomo vecchio, l'uomo vecchio è come l'Arab fenice, ritorna appena meno te l'aspetti. Che cosa bisogna fare? Mi rendo conto di essere anni luce dalla dv sentendo qualche meditazione? Luisa ha scritto non per sè ma per qualcun'altro e questi altri sono poveri peccatori e miseri e quindi le parole di Isaia...la contrizione è una conseguenza dell'umiltà, rientrare dentro noi stessi e vedere in cosa pecchiamo, ecco perchè è importante la Confessione ma quanto è difficile celebrarlo in maniera fruttuosa e non come chiaccherata? Senza queste due cose si potrà vivere nella dv?

E chi teme la Parola di Dio, come facciamo a capire se stiamo facendo la nostra volontà o quella di Dio? Esempio: se io ce l'ho a morte con una persona, come faccio a capire che quella situazione non è volontà di Dio? Basta aprire il Vangelo, basta che dico il Padre Nostro...Gesù vuole che si perdoni. Se io ho un rinsentimento o c'è una situazione di lite come faccio a capire che devo riconciliarmi? Con la Parola di Dio. Non devo avere la paura della Parola di Dio ma il timore reverenziale, io nel cuore vivo questo e sento questo...ma la parola di Dio mi apre orizzonti alternativi e contrari, che faccio? L'umile chi ha il cuore contrito e teme la parola di Dio. Per noi comuni mortali e poveri peccatori ricordare queste parole è importante. Perchè non abbiamo il punto di partenza della Madonna, non siamo come Lei. Lei è come noi (nel senso che è una pura creatura che appartiene alla razza umana ma sta in una condizione che l'ha caratterizzata fin dal concepimento). Noi non possiamo fare una cosa del genere, perchè nessuno di noi aveva l'uso della ragione. Chi si ricorda il momento della propria gestazione? Ci crediamo che la Madonna aveva l'uso della ragione fin dal primo istante e si è presentata davanti al Trono di Dio per legare la sua volontà a quella divina non volendo più conoscerla?

Gesù vuole che tutti entrino in questo mondo. Gesù guarda solo ciò che gli appartiene. La Madonna amava più la Divina Volontà che l'Umanità del Figlio. La Madonna immediatamente abbracciava il Fiat e rimaneva nella gioia. Tutti le ascoltiamo volentieri ma come facciamo a metterle in pratica quando ci troviamo tanti nemici interni ed esterni? Noi siamo miseri, il nulla e peccatori. La Madonna si sentiva il nulla da sè stessa.

Infine Gesù dice una cosa molto semplice, se tu entri nella dv e la inizi a fare scoprirai..

"Figlia mia, quando la nostra Divinità formò la Creazione mise come materia prima in tutte le cose la Divina Volontà, e perciò tutte le cose ebbero la loro forma, solidità, ordine e bellezza, e tutto ciò che fa l'anima con questa materia prima della mia Volontà, scorrendo in Essa un atto vitale, dà a tutto ciò che fa la forma delle belle opere, tutte ordinate e solide, coll'impronta in ciascun opera della vita del Fiat Divino..." Gesù

Una persona atea può tranquillamente fare il bene, è una cosa buona dal punto di vista oggettivo però se non c'è la dv a mettere la materia prima cosa succede? Quelle poche cose buone sono sparpagliate e disordinate.

"..Invece chi non fa la mia Volontà e non la mette come materia prima nelle sue opere, forse farà molte cose, ma tutte disordinate, senza forma, senza bellezza, tutte sparpagliate, tanto che essa stessa non saprà raccapezzarle insieme. Succederebbe come se uno volesse fare il pane senza dell'acqua, potrebbe avere forse molta farina, ma mancando l'acqua, mancherebbe la vita per poter formare il pane. Un altro potrebbe avere molte pietre per fabbricare ma non ha la calce che riunisce e cementa le pietre insieme, quindi avrà un disordine di pietre ma mai un'abitazione. Tali sono le opere senza la materia prima della mia Volontà, ingombrano solo, danno fastidio, disturbo, e se fanno qualche bene è apparente, se si toccano si trovano fragili e vuote d'ogni bene." Gesù

Se non ci muoviamo dentro questo ambito e non cerchiamo di entrare nella dv la nostra vita rimarrà così (misera). Il don non vorrebbe scoraggiare qualcuno però c'è questa fatica che è la grande fatica nel nostro essere persone e di cui dobbiamo farci carico se vogliamo raggiungere questo obbiettivo e costruire belle case ed infornare pani per noi e per tutti.

Se una persona non vuole scrostarsi di dosso la superbia, manca la contrizione e manca l'umiltà e non ascolta la sua Parola. Dio la guarda da lontano ed attende che il suo cuore si apra per intervenire. Aiutaci Signore a non aver paura ad entrare in questo mondo divino e prendici per mano.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 23 febbraio 2022

I raggi del Fiat Divino

Luisa si chiede il senso della fatica di scrivere e Gesù glielo spiega primo parlandogli del valore intrinseco e comunque immenso delle opere che si fanno solo per Lui, poi parlandole dei raggi che dal Fiat contenuto negli scritti da lei vergati si spanderanno sui figli della Divina Volontà. Sacrifici per le opere grandi e uso santo della Creazione. Libro di Cielo, Volume 23, 22 Dicembre 1927, Lunedì 19 Luglio 2021

22 Dicembre 1927 Sacrifici di scrivere. Chi opera solo per Dio racchiude nel suo atto una vita Divina. Chi è eletto per una missione racchiude tutti i beni che devono ricevere gli altri. Tutti i redenti girano intorno alla Mamma Celeste. La Creazione specchio dell'uomo

L'occasione contingente è la considerazione di Luisa che fa la fatica di scrivere però si consola che questi scritti siano per qualcuno. E Gesù la tranquillizza. Luisa non stava semplicmente facendo un sacrificio, ma stava manifestando un grande disegno di Dio e il progetto di far regnare la dv nelle creature. E Gesù:

"Figlia diletta del mio Voler Divino, coraggio nell'andare avanti, niente è inutile di ciò che si fa per me, perché quando l'anima fa un atto solo per me, viene a racchiudere nel suo atto tutto me stesso e, racchiudendo me stesso, il suo atto acquista il valore d'una vita Divina, la quale è più che Sole ed il Sole per natura sua, primeggia su tutte le altre cose nel dar luce, calore ed effetti di beni innumerevoli a tutta la terra. Onde tutto ciò che si fa per me, per sua natura deve portare gli effetti del gran bene che la Vita Divina contiene..." Gesù

Questo è un principio generale nell'ascetica generale: molte volte ci scoraggiamo se ci mettiamo a fare qualcosa di buono e vediamo che quel qualcosa di buono non produce frutti e non ha un buon riscontro. Questo è umanamente comprensibile, tutte le persone reagirebbero in questo modo, si potrebbe pensare che sia fatica sprecata. Ci sono grandi Santi che organizzano un corso di esercizi spirituali e ci vanno solo una persona. Il grande Santo lo ha fatto per una persona come se fossero 50. Fatica sprecata uno potrebbe dire ma per Dio non è così. L'amore con il quale il Santo ha preparato gli esercizi e l'eroismo con cui è stata fatta l'opera - nonostante sia stata fatta per una sola persona - gli darà grandi meriti presso l'Altissimo di cui un giorno lo ricompenserà e gli arriveranno già una pioggia di grazie. Il bene che noi facciamo ordinariamente è sempre imperfetto ma dobbiamo pensare che se questo bene è fatto per Lui gli è gradito e molto. Viceversa, una cosa anche grande che magari ha successo e riesce umanamente bene ma non era stata fatta solo per Gesù, che valore avrà ai suoi occhi? Zero o quasi zero. E' materia di riflessione e di incoraggiamento per noi.

"..Oltre a ciò tu devi sapere, che tutte le conoscenze e le manifestazioni che ti faccio sulla mia Volontà e che tu scrivi sulla carta, non si partono da te, ma restano accentrate in te, come raggi nella sua sfera e questa sfera è la mia stessa Volontà Divina che regna in te, la quale si diletta con tanto amore di aggiungere sempre nuovi raggi, che fa delle sue conoscenze, in questa sfera, per fare che le creature possano trovare luce sufficiente per conoscerla ed attrattiva rapitrice per amarla...." Gesù

Poi Gesù riprende a spiegare che tutte le volte che compie un disegno particolare accentra tutte le grazie che occorrono in una sola persona (tipo la Madonna). Quell'uno da solo ha più di quello che tutti avranno assieme. La Madonna da sola ha di più rispetto a quanto hanno gli angeli e santi e tutto quello che hanno è passato prima attraverso la Regina. Principio noto nella sana teologia cattolica. Ogni volta che Luisa scriva, quella sfera della dv di luce si apre ed inizia a spandere in giro i raggi perchè siano presi dalle creature.

"..In questa sfera saranno racchiusi tutti i raggi per formare il regno del Voler Divino, tutti i raggi partendo da dentro una sola sfera, avranno uno scopo unico: formare il mio regno; ma ogni raggio avrà un ufficio distinto, un raggio racchiuderà la santità del mio Fiat Divino e porterà santità, un altro felicità e gioia ed investirà coloro che vorranno vivere in Esso di felicità e gioia, un altro raggio racchiuderà pace e rassoderà tutti nella pace, un altro fortezza, un altro luce e calore ed i figli del regno mio saranno forti, avranno luce per fare il bene e per fuggire il male, ed amore ardente per amare ciò che posseggono e così di tutti gli altri raggi che partiranno da dentro questa sfera..." Gesù

Qua Gesù sta parlando delle conoscenze, quindi attraverso la lettura, la comprensione e l'assimilazione di quello vediamo negli scritti, questi effetti dei raggi si dovranno produrre in noi. Se c'è un raggio che porta la santità....un pò santi dovremmo diventare. Un pò felici e gioiosi dovremmo essere felici per forza. La fortezza nelle tribolazioni, non dobbiamo confondere la mitezza, l'umiltà, ecc.. non con quelli atteggiamenti vili o imbelli o poco combattivi nel bene. Nelle gare vince chi arriva primo e non chi arriva secondo. I figli del Regno hanno luce per fuggire il male e fare il bene. Se noi non abbiamo la luce e non capisce cos'è Bene o Male in generale ma a capire nelle circostanze concrete in cui noi dobbiamo discernere la cosa giusta da farsi: cosa Dio vuole adesso da me in questa situazione? Noi dobbiamo imparare a fare discernimento, a mettersi davanti a Dio ed ad avere quell'atteggiamento pacato e fuggire dalle reazioni immediate. La luce si trova nella pace, calma e riflessione...prima mi calmo e poi inizia il discernimento. L'amore ardente per amare il Signore e i beni divini che Dio dona ai suoi figli.

Poi Gesù prosegue:

"..Ciò successe nell'Immacolata Regina, che fu eletta per Madre del Verbo Eterno e quindi Madre di tutti i redenti, tutto ciò che essi dovevano fare e tutto il bene che dovevano ricevere fu racchiuso e fissato, come dentro una sfera di Sole, nella Sovrana del Cielo, in modo che tutti i redenti si aggirano intorno al Sole della Mamma Celeste, in modo che Lei, più che Madre tenerissima, non fa altro che imboccare i suoi raggi ai figli suoi per nutrirli con la sua luce, con la sua santità, col suo amor materno; ma quanti raggi che spande non sono stati presi dalle creature, perché ingrate non si stringono tutti intorno a questa Madre Celeste? Dunque chi è eletto deve possedere di più di quello che dovrebbero possedere tutti gli altri insieme. Come tutti trovano luce nel Sole, in modo che tutte le creature non prendono tutta l'estensione della luce e l'intensità del calore, così successe della Mamma mia, sono tali e tanti i beni che Essa contiene, che più che Sole spande i benefici effetti dei suoi raggi vitali e vivificanti. Così sarà per chi è stata eletto per il regno della mia Volontà..." Gesù

La Madonna in un'altra apparizione (Rue de Bac) mostrò quante grazie vorrebbe fare (tante e grandi) ma ne fa poche e piccole perchè gliene chiedono poche e piccole.

Le grandi opere richiedono grandi sacrifici, non si può raggiungere un grande obiettivo senza aver fatto grandi sacrifici, lo vediamo nelle cose umane - uno non arriva a conseguire senza grandi sacrifici, lo studio universitario è impegnativo.

"..Figlia mia, prima che fosse creato l'uomo, volli creare prima tutta la Creazione, che doveva servire come specchio dell'uomo, specchiandosi nella quale, doveva poter come copiare in se stesso le opere del suo Creatore, doveva essere tale e tanta la copia che doveva fare in sé di tutta la Creazione, che si dovevano vedere nell'uomo, come specchio, tutti i riflessi di essa e nella Creazione tutti i riflessi di Lui, sicché l'una doveva specchiarsi nell'altro. Iddio amò l'uomo più che tutta la Creazione, perciò volle prima formargli lo specchio delle opere sue, dove rimirandosi, avrebbe copiato l'ordine, l'armonia, la luce, la fermezza delle opere di Colui che lo aveva creato..." Gesù

Chi gira e si specchia nella Creazione? Quasi nessuno. Chi ha la grazia di stare nelle zone di vacanza ha delle splendide occasioni per crescere in questa realtà. Noi Figli di Dio facciamo sì la vacanza ma non come ladri che godono dei beni altrui ma non ringraziano il Signore ma con questo spirito.

"..Ma, ingrato, l'uomo non guardò questo specchio per copiarlo, e perciò è disordinato, le sue opere sono senza armonia, stonato come uno che vuol suonare senza imparare la musica e che invece di dar piacere a chi ascolta dà fastidio e scontento, il bene che fa è senza luce e calore e perciò senza vita, ed incostante ad ogni soffiar di vento.." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 20 febbraio 2022

La Vergine possedeva il Regno del Fiat Divino

La Madonna possedeva il regno del Fiat altrimenti il Verbo non si sarebbe incarnato, perché non avrebbe trovato dimora degna di Lui. Gioie e felicità infinite del Fiat, unico Re in Paradiso, gioia di tutti i beati e che tale è anche per chi lo accoglie su questa terra. Libro di Cielo, 18 Dicembre 1927, Venerdì 16 Luglio 2021

18 Dicembre 1927 La Vergine possedeva il regno del Fiat Divino. Come si tuffarono le luci e potette concepire. Gesù dal velo della sua Umanità, come Sole che sorge, andava rintracciando tutte le creature. Ogni manifestazione Divina è un compromesso che fa Dio alle creature.

Meditazione sulla Divina Maria, il 16 luglio è la festa della Madonna del carmine, del monte carmelo - ha dato quel sacramentale lo scapolare del carmine, è molto più importante portare con fede e devozione un'oggetto benedetto, non sono cose senza nessun valore o segni di qualche superstizione sacra ma sono strumenti potentissimi di santificazione.

"..mai avrei potuto scendere dal Cielo se non avessi trovato in Lei la nostra stessa luce, la nostra stessa Volontà regnante in Lei, se ciò non fosse sarebbe scendere fin dal primo momento in casa estranea, invece io dovevo scendere in casa mia, dovevo trovare dove far scendere la mia luce, il mio Cielo, le mie gioie senza numero e la Sovrana Celeste, col possedere la mia Volontà Divina, mi preparò questo soggiorno, questo Cielo per niente dissimile dalla Patria Celeste; non è forse la mia Volontà che forma il Paradiso di tutti i beati?..." Gesù

Se la Madonna non avesse posseduto la Dv pur con tutti i suoi doni fuori dal comune, l'Incarnazione non si sarebbe compiuta. Nostro Signore in questi scritti ce lo dice in tutte le salse inimmaginabili. E questo dovrebbe farci capire quanto è importante il dono della divina volontà - che Gesù, per la verità - oggi illustra e spiega con un'immagine assai emblematica.

"..non è forse la mia Volontà che forma il Paradiso di tutti i beati?..." Gesù

In Paradiso i beati vivono di volontà divina, Sia Fatta la Tua Volontà - in Cielo - è il canto continuo e la risposta di lode ad ogni azione della Santissima Trinità che fa. La dv e la divina carità l'usa esiste ed opera con l'altra, la dv è l'amore e l'amore è veicolato dalla dv. Per questo si dice Sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in terra - sulla terra la stragrande maggioranza delle persone la dv non la si fa nè la si vive come in Cielo. Un giorno vivremo i contenti del Paradiso, noi siamo stati creati per vivere queste gioie. Quando vediamo alcune bellissime scene del Creato, gli animali e i loro atti, le cucciolate dei gattini, cani, ecc... come giocano, ecc.. piccole cose ma in Paradiso anche in senso nobile del termine - stiamo attenti a non farci idee storte - ma il Signore ci ha creato per giocare e divertirci. Non ci ha creato per soffrire - la sofferenza esiste sulla terra perchè esiste il peccato. Tutto quello che noi vediamo non avrebbe dovuto essere così. Nella sua Sapienza Dio ha tratto fuori dal male il bene e il bene è la Croce, ecco perchè noi soffriamo in questa vita terrena e perchè i Santi sono stati grandi maestri della Croce. I divertimenti terreni - anche i più grandi - non sono minimamente paragonabili al più piccolo divertimento celeste. Ecco perchè chi vive nella dv - anche in questo mondo nonostante la croce - però grandissime croci e grandissimi diletti fino al punto che le croci non tolgono la gioia e felicità nel cuore perchè la dv non sa fare questo.

Quante volte ricorre il termine felicità negli scritti di Cielo? Perchè Dio non sa fare altro che questo.

Gesù viene a fare di tutto ma scende a casa sua e la Vergine è stata casa divina perchè possedeva la Dv altrimenti Lui non sarebbe sceso.

".. il mio Cielo, le mie gioie senza numero e la Sovrana Celeste, col possedere la mia Volontà Divina,.." Gesù

Unite a grandi tribolazioni e croci, ci attendono gioie senza numero ci attendono in questo mondo e non è poco gustare la pienezza della gioie e felicità. Fuori ci può essere tutto quello che il diavolo e i suoi servi - con la Divina Permissione - fanno quello che Dio permette di fargli a loro scrono e compimento dei Suoi disegni ma nel cuore di un figlio della dv la luce, gioia e la pace rimane sempre. Possono fare tutti quanti i lockdown che gli pare ma gli eventi di per sè suscettibili nel causare paura, disperazione ed angoscia. Il don continua ripete sempre: la paura, disperazione ed angoscia non sono per i figli di Dio, i Figli di Dio non si angosciano, terrorizzano, non si disperano, ecc... sanno che dietro tutto quello che c'è, sono come cani arrabbiati che si fanno un pò di scorazzate nel limite di quel cortile nel quale sono stati liberati fino a quando Nostro Signore non si stuferà e quando i tempi necessari per la purificazione e tribolazione sono compiuti e adesso ci mettiamo punto e adesso è finita l'ora d'aria dei cani. Su questo non possiamo avere nessun dubbio. Negli scritti di Luisa si impara molto bene che le cose importanti tanto gli eventi che accadono quanto le nostre reazioni, noi non abbiamo la possibilità di cambiare gli eventi che sono fuori di noi, non ci possiamo fare nulla. Ma può cambiare come li viviamo, ci relazioniamo ed interfacciamo - con l'aiuto di Dio. Alle grandi prove non ci si può arrivare impreparati, non si improvvisa ciò dall'oggi al domani - non si passa dalla disperazione alla speranza eroica dall'oggi al domani. Passa dall'agitazione alla calma in un giorno ...no. Le prove mettono in luce quello che c'è nel cuore dell'uomo. Uno muore così come è vissuto. Il giusto muore serenissimo e non ha dubbi che sta per chiudere gli occhi sul pianeta terra dove tutto è transitorio e finalmente laddove è stato creato per andare. Noi siamo stati creati per godere e divertirci. Non per i beceri e bassi e schifosi (a volte) i divertimenti considerati grandi dai poveri figli degli uomini. Che nella dv vengono pregustate in questo mondo.

E la Madonna le ha vissute di riflesso.

"..Onde, come la luce del mio Fiat mi tirò nel suo seno e la luce del Verbo discese, le luci si tuffarono insieme e la Vergine pura, Regina e Madre, con poche gocce di sangue che fece scorrere dal suo Cuore ardente, formò il velo della mia Umanità intorno alla luce del Verbo e la racchiuse dentro. Ma la mia luce era immensa e mentre la mia Mamma Divina racchiuse la sua sfera nel Velo della mia Umanità che mi formò, non potette contenere i raggi, perché essi straripavano..." Gesù

Gesù è la Luce del mondo, la luce stessa non la si può contenere, non è come una lampadina.

"..Questi raggi dalla mia sfera battevano ogni cuore, picchiavano forte per dire: “Apritemi, prendete la vita che son venuto a portarvi”. Questo mio Sole non tramonta mai e continua ancora a fare la sua via spandendo i suoi raggi, picchiando e ripicchiando il cuore, la volontà, le menti delle creature per dare la mia Vita, ma quanti mi chiudono le porte e giungono a ridersi della mia luce? Ma è tanto il mio amore che, nonostante ciò, non mi ritiro, continuo il mio sorgere continuo, per dar vita alle creature." Gesù

Come nel libro dell'Apocalisse, Gesù sta alla porta e bussa, ma quanti non se lo filano proprio? Dio oggi semplicemente non c'è in tante vite - il grido blasfemo che ha riecheggiato nell'Europa apostata, ai tempi del paganesimo nessuno sapeva che esistesse Gesù poi si sono convertiti - ma oggi non solo abbiamo ripreso gli idoli del paganesimo ma oggi abbiamo legalizzato il male cercando di tappare la bocca a chi vuole chiamare male il male e bene il bene. Si vorrebbe chiamare bene il male. I pagani di una volta avevano un buon senso, certe cose brutte c'erano anche nel paganesimo di una volta ma erano vissute sottobosco e non sbandierate e tanto meno erano oggetto di leggi dello stato - nemmeno ci pensavo. Ed erano gente senza Dio, corrotte, persone spietate. L'esercito dei romani era una macchina da guerra che ti massacrava senza nessuna pietà. La crocifissione era una pena romana. Ma come fai a prendere un chiodo e trapassare la mano di un disgraziato rimandando tranquillo? Lo facevano ed erano pagani.

Apritemi, prendete la vita che son venuto a portarvi” Gesù continua a battere alle porte dei cuori a coloro che camminano senza problemi verso il burrone della dannazione pensando tranquillamente che i diavoli, inferno ecc.. siano leggende del Medioevo.

"Figlia mia, ogni profezia che facevo ai miei Profeti sulla mia venuta sulla terra, era come un compromesso che facevo alle creature, di venire in mezzo a loro ed i Profeti, manifestandole, disponevano i popoli a desiderare e volere un tanto bene ed essi, nel ricevere queste profezie, ricevevano il deposito del compromesso ed a seconda che andavo manifestando il tempo ed il luogo della mia nascita, così andavo aumentando la caparra del compromesso..." Gesù

Gesù usa il termine compromesso in senso lato, un compromesso cioè un contratto preliminare. Gesù dice che queste cose erano compromessi e Gesù ci ha messo la caparra e se Io (Gesù) faccio un contratto preliminare non sono come le persone, li onoro. E' stato promesso il regno della divina volontà? E un giorno arriverà il Regno della divina volontà - e il Signore sta distribuendo le caparre giorno dopo giorno.

".. Così sto facendo per il regno della mia Volontà, ogni manifestazione che faccio riguardante il mio Fiat Divino è un compromesso che faccio, ogni sua conoscenza è una caparra di più che aggiungo e, se faccio i miei compromessi, è segno che come venne il regno della Redenzione, così verrà il regno della mia Volontà..." Gesù

Ogni conoscenza è una caparra sulla divina volontà - in più che aggiunge. Chi ci mette il cuore, il tempo, l'entusiamo e ci prova ad entrare in questo mondo. Possiamo rallegrarci che per ogni meditazione abbiamo una caparra in più. Questo regno della dv dovrà venire nonostante le nostre miserie e debolezze.

".. Perciò richiedo da te somma attenzione e che nulla ti faccia sfuggire. Altrimenti ti faresti sfuggire un compromesso divino che porterebbe delle conseguenze." Gesù

Gesù a Luisa e a tutti noi. Liberi sì e sempre, ma la nostra è sempre una libertà responsabile, dell'uso cattivo della nostra libertà dobbiamo rispondere sempre davanti a Dio. Non è che si gioca con queste cose. Non spaventiamoci ma prendiamo la vita sul serio per impegnarci.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 19 febbraio 2022

Come si forma il Regno della Volontà Divina

La volontà umana è germe cattivo e tarato che guasta tutto. Le conoscenze sulla Divina Volontà gradualmente abbattono e fanno morire questo gene, per formare il germe santo della Divina Volontà regnante nelle generazioni. Importanza di ciò che Dio fa in ogni singola umana e conseguenze di questa verità. Libro di Cielo, Volume 23, 14 Dicembre 1927, Giovedì 15 Luglio 2021

14 Dicembre 1927 La volontà umana formò il germe cattivo, la Volontà Divina regnante nella creatura formerà il germe buono e santo. Iddio, nel dare un bene alla creatura, racchiude prima in una sola tutto il valore di quel bene e poi lo dà alle altre creature

Ci sono due parti ben distinte in questo brano. Quello che Luisa diceva nel 1927...a quasi un secolo di distanza sappiamo bene cosa si muove intorno.

"..Onde continuavo a pensare al Fiat Divino e dicevo tra me: ma come mai può venire questo regno del Voler Divino in mezzo alle creature se il peccato abbonda, nessuno si dà pensiero a volere questo regno, anzi pare che pensino a guerre, a rivoluzioni, a mettere sossopra tutto il mondo e pare che si rodano di rabbia perché non giungono del tutto ai loro perversi disegni, stando in agguato ad aspettare l'occasione, tutto questo non allontana la grazia d'un bene sì grande?.." Luisa nel 1927

Però oggi il Signore ci dice qualcosa, su come interfacciarsi in questa situazione per quanto seria e drammatica possa essere.

La prima parte - di nuovo - Gesù fa comprendere una realtà molto importante per chi desidera vivere nella dv: c'è un germe cattivo che ha tarlato, tarato ecc.. tutte le generazioni umane, questo tarlo è una continua sorgente di alimentazione del male. In continuazione. Nel cuore dell'uomo perchè sorga il male basta non fare nulla, peggiora di giorno in giorno, quando una persona ha un germe infettivo, se tu non fai nulla, vai a stare peggio. Gesù spiega la dinamica come farà il germe buono a farsi strada.

"..sicché ogni conoscenza che manifesto sul mio Fiat Divino è un colpo che do al voler umano, in modo che tutte le conoscenze sopra di Esso formeranno tante battiture per farlo morire e la luce e il calore di Esso lo polverizzeranno, bruceranno il germe cattivo e formeranno il germe buono e santo della mia Volontà nelle umane generazioni. E come vado manifestando le conoscenze sopra di Essa, così getto nell'anima tua il suo germe, preparo la terra e lo sviluppo del germe, e la luce e il calore del mio Volere Divino distende le sue ali di luce sul germe, più che una madre nasconde il suo parto nel proprio seno, per fecondarlo, moltiplicarlo e farlo crescere nel suo seno di luce..." Gesù

Ogni conoscenza o anche ogni meditazione che si fa sul Fiat Divino, è un colpo, un cazzotto, non sempre è sufficente mettere k.o. qualcuno ma centomila cazzotti lo stendono. Dobbiamo immaginare un pò così. questo processo non è istantaneo, è un'intinerario, è un cammino. Quanto lungo non lo si può a sapere a priori, perchè dentro ogni cammino ci sono delle variabili. Quanto dura un cammino? Ci sono i tempi di Dio che noi non possiamo conoscere e ci sono dei misteri - si potrebbe fare presto ma Dio non vuole, prova di questo è l'Esodo, 40 anni numero alto per raggiungere dall'Egitto alla Palestina. Ma c'era un'altra cosa: Israele non ha interagito bene con l'opera di Dio: lamenti, brontolamenti, brontolamenti contro Mosè, rimpianti dell'Egitto, ecc... - in parte ci sono i tempi di Dio, in parte ci sono stati i peccati e le incorrispondenze del popolo. E questo causa ritardi. Quindi bisogna avere sempre tanta pazienza - i Maestri di spirito dicono che quando vedo che non cammino bisogna farsi un profondo e sincero esame di coscienza perchè può darsi che Dio non ti dia alcune grazie perchè io sto corrispondendo male alle grazie che sto ricevendo. In ogni caso non sempre è semplice prendere coscienza di cosa stia accadendo in noi, da che cosa dipendano i nostri ritardi. Teniamo presente la presenza e continuiamo le nostre operazioni.

San Paolo (lettera ai Romani capitolo 8) diceva che faceva il male che non voleva e non il bene che voleva - se la sorgente è marcia, noi possiamo metterci tutta la volontà e l'impegno di questo mondo ma se non siam ciechi che se faccio qualcosa di buono è così piccolo, imperfetto e macchiato da tante cose (delle gratificazioni umane, tornaconto, ecc..) atto di virtù e poi ti senti risalire la passione X, sono esperienze normali. Solo chi vuole farsi cieco non vede. E' chiaro che tutto questo rallenta il nostro cammino e continua, fai un'altro atto nella dv, un'altro giro, un'altra meditazione ecc... - continuiamo a camminare e facciamo quello che possiamo il Signore premierà quando meno me lo aspetto. Le tante fatiche che uno ha affrontato riceveranno un giorno la corona meritata.

E poi c'è un'altra cosa molto importante:

"..Onde continuavo a pensare al Fiat Divino e dicevo tra me: ma come mai può venire questo regno del Voler Divino in mezzo alle creature se il peccato abbonda, nessuno si dà pensiero a volere questo regno, anzi pare che pensino a guerre, a rivoluzioni, a mettere sossopra tutto il mondo e pare che si rodano di rabbia perché non giungono del tutto ai loro perversi disegni, stando in agguato ad aspettare l'occasione, tutto questo non allontana la grazia d'un bene sì grande?..." Luisa

Se noi pronunciassimo queste parole adesso non ci sarebbe nessun problema. Diamoci un'occhiata attorno, c'è gente malvagia in giro, che sta coscientemente sta tramando per condurre l'umanità disastrose - non ci vuole la scienza infusa per capirlo e vederlo. E allora che facciamo? Uno potrebbe pensare che la dv non venga in questo mondo corrotto. Il sogno del mondo di oggi è: io voglio fare quello che mi pare senza aver nessun tipo di limitazione ed indicazione da parte di nessun agente soprannaturale o no. Ci penso io a costruire questo mondo. Ma non è la fine.

".. Ciò successe nella Redenzione, i mali non erano allontanati dalla terra, anzi più che mai abbondavano, ma siccome venne sulla terra la Sovrana Regina, la creatura che possedeva una Volontà Divina in Lei, che racchiudeva tutto il Valore del bene della Redenzione, non guardando gli altri, né i loro mali, guardai il valore di questa Celeste creatura, sufficiente ad impetrare la mia discesa sulla terra, ed in vista di Lei sola, che possedeva le nostre prerogative ed il valore d'una Volontà Divina ed infinita, diedi e formai il regno della Redenzione in mezzo alle creature. Perciò nel disporre il bene della Redenzione volli trovare nella Mamma mia tutto il valore di essa, volli mettere al sicuro nel suo Cuore Materno, tutti i beni che doveva racchiudere la mia venuta in mezzo alle creature, e poi concedetti il bene che la Sovrana del Cielo mi domandava..." Gesù

Prima della nascita di Gesù c'è stata la pace Augustea - il tempio di Giano era chiuso e pochi hanno capito che era un'evento disposto dall'Alto per annunciare l'arrivo del Principe della Pace - ma il mondo era un verminaio di ogni bruttura ma ci ha pensato la Madonna a mantenersi pura, santa a far scendere il Redentore. Analogo esempio Gesù lo fa con Luisa. A Gesù basta lei - ti stai disponendo a questo? Bene. E comprendiamo da questa cosa - qui c'è proprio una chiave operativa per capire come vivere i momenti buii e difficili: non abbandoniamoci a pensieri disfattisti ecc... Gesù ci sta dicendo: la situazione è seria, che dobbiamo fare? Santificati tu. Santificati e santifica diceva Padre Pio. E questo è il grande regalo che si può fare a noi stessi - perchè chi vive così è immune dai veleni del mondo - possiamo stare anche in un mondo pervertito ma se non abbiamo nessuna voglia di lasciarci pervertire noi vivremo in amicizia con Dio qualsiasi cosa accada nella nostra esistenza. Ma è anche il più grande regalo da fare a tutti, perchè se adesso c'è nel mondo qualche figlio/a della dv che ci prova a fare il possibile, dovunque la dv regna è un passaggio in più sul domino della dv sulla Chiesa e del mondo. Ed è questa l'unica cosa da fare perchè molte volte ci sono fenomeni più grandi di noi, non alla nostra portata e sui quali non abbiamo un margine d'incidenza.

Prima Gesù trova un singolo, poi alcuni singoli e poi troverà molti. E questo è un stile divino che è già stata fatta in altre situazioni.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 18 febbraio 2022

Si nasce più volte...

C'è la rinascita da acqua e da Spirito Santo e c'è la rigenerazione nella Divina Volontà. I giri nelle opere della Creazione e la gratitudine verso chi così tanto ci amato. La grandezza unica della Madonna dipese dal suo possedere la vita della Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 23, 8 Dicembre 1927

8 Dicembre 1927 Chi vive nel Voler Divino resta rigenerato in Esso e viene dotato dei beni suoi. La Vergine, piccola luce, diventò Sole in virtù del Voler Divino.

Focalizziamo alcuni punti:

"Figlia mia, tu devi sapere che tu sei nata non una volta, ma due volte; una volta come le altre creature, l'altra volta sei stata rigenerata nella mia Volontà, ed essendo parto suo, tutto ciò che ad Essa appartiene è tuo...." Gesù a Luisa

Noi abbiamo una nascita biologica, fondamento della nostra esistenza - ma più importante è la nostra nascita soprannaturale - molti ignorano la data del battesimo, molti nemmeno esprimono gratitudine di questo immenso dono ricevuto vivendo da cristiani, rimanendo vicino alla vita di grazia, molti vivono come se il tesoro spirituale che hanno non ci fosse - i battesimi sono uguali per tutti, bisogna vedere se la fede la coltivo, la faccio crescere, nutro, la esercito, la metto in pratica nelle scelte di vita. C'è poi una terza nascita - Gesù qua la chiama la seconda - ma è una nascita ulteriore. Il battesimo è un lavacro, ma cosa potrà essere rigenerati nella dv?

Questa spiegazione di Gesù è risposta ad un pensiero di Luisa. Negli scritti spesso Luisa si lamenta per la privazione di Gesù o pensa a qualcosa e arriva Gesù a parlare. Prende quel pensiero e lo elabora:

"..E come il padre e la madre dota(no) la figlia dei loro stessi beni, così il mio Volere Divino, come ti rigenerò, ti dotò delle sue proprietà Divine. Onde, chi non ama, chi non cerca di stare in mezzo alle sue proprietà? Chi non le visita spesso e forma il suo soggiorno in esse per godersele, amarle e non finire mai di decantare la gloria di Colui che l'ha dotata di tante vaste proprietà, che contengono tante svariate bellezze? Saresti troppo ingrata se essendo figlia del mio Volere Divino non facessi il tuo soggiorno nelle proprietà di chi ti ha generato. Sarebbe non amare chi con tanto amore ti ha partorita e non riconoscere le ricchezze di chi (ti) ha generato. Ecco perciò la necessità che tu senti di girare in tutta la Creazione, perché è roba tua e chi ti ha generato, col suo filo elettrico di luce e d'amore ti chiama a godere e ad amare ciò ch'è suo e tuo e gode di sentire ripetere i tuoi ripetuti ritornelli: “venga il regno del tuo Fiat sulla terra." Gesù

C'è un'aspetto nella vita cristiana molto spesso non evidenziato ed amplificato nella vita nella dv che è il godere delle cose belle che Dio ha fatto per noi. Le norme della buona educazione - spesso dimenticate - impongono che se qualcuno ti fa un regalo (per esempio un maglione) e sai se vai in una determinata zona dove sai che c'è quella persona, è un'atto di grande finezza metterti quel maglione. Perchè la persona la vede e tu gli devi dare l'impressione che lo stai godendo - se tu inviti a pranzo una persona e quello ti porta una bottiglia di vino e tu hai in cantina una bottiglia di vino migliore, si apre la bottiglia di vino dell'ospite perchè gli si dice grazie. Se qualcuno ti fa gli auguri si risponde grazie. Possibile che Nostro Signore deve prendersi da parte degli esseri umani le peggiori cafonate? Dio ha creato tutto per noi, quanti - in estate - santificano il tempo bello delle vacanze? Quanti ringraziano il Signore per il mare e il piacere che esso arreca? Stare sotto la luce del sole? Vivere l'esperienza piacevole di una passeggiata in spiaggia? Chi ringrazia dentro il suo cuore il Signore? Stessa cosa vale per le montagne...tutto intorno a noi è Vita ed è nostro dovere farci attenti a questi TI AMO e ricambiarlo nella dv per noi e per tutti. E Luisa faceva questo.

Andare in giro che significa? Prendevi la moto ed andavo a girare per la città a godermi la città o a trovare gli amici, Luisa faceva questi giri, non poteva recarsi materialmente - non occorre trovarsi materialmente - sono giri spirituali ma se uno ha la possibilità di farci una passeggiata. C'è un problema da parte di non poche anime (il don lo dice da sacerdote): farsi amare può diventare a volte molto difficile, accogliere le cose belle che gli altri ci mettono a nostra disposizione, noi ci pensiamo poco ma l'amore va inannzitutto accolto, riconosciuto e ricambiato con gratitudine. Dio ci chiedere di accogliere il suo amore (prima cosa) e dopo amarlo (seconda cosa). San Giovanni apostolo lo dice che non siamo stati noi ad amare Dio ma è Lui che ha amato noi, siamo noi che lo amiamo perchè Lui ci ha amato per primo.

Nella dv questa presa di coscienza d'amore di Dio (nella Creazione e Redenzione) è un processo progressivo, non è un processo mentale - so questa informazione e poi dico basta. Questo si articola in un processo interattiva, dove tu interagisci con Dio e lo ricambi nel segreto del cuore. Nessuno si accorge ma Dio le vede.

Poi nella seconda parte - questi scritti esaltano al massimo - ancora di più dei mariologi più spinti - non solo di Maria non sappiamo quasi nulla.

"..Perciò di Lei si dice il meno, e del più non si fa parola.Ciò significa che della mia Volontà poco o nulla conoscono, perciò sono quasi tutti muti per Essa." Gesù sulla Madonna

La mariologia dei privilegi che era in auge tanti decenni fa...era quella che considerava la grandezza della Madonna in base ai suoi privilegi - Immacolata concezione, maternità divina, la preservazione dal peccato originale ecc.... - ma in confronto alla sua grande dote (la divina volontà) è poco. La Madonna - assieme a Gesù dovevano sostituire la coppia Adamo ed Eva e condividevano lo stesso punto di partenza. Negli scritti di Luisa scopriamo che lo stato di giustizia originale di Adamo ed Eva non era soltanto tutti quei doni di grazia (scienza infusa, ecc...) ma c'era il grande dono della Divina Volontà perso dopo il peccato originale.

"..L'immacolato suo concepimento, per quanto bello e puro, era sempre piccola luce, non avrebbe avuto né potenza, né luce sufficiente per poter formare mari di luce e di santità, se il nostro Voler Divino non avesse investito la piccola luce per convertirla in sole, e la piccola luce, qual era la volontà della Sovrana Celeste, non si fosse contentata di sperdersi nel Sole del Fiat Divino per farsi da Esso dominare..." Gesù

La grandezza soprannaturale ed unica della Madonna dipende da questo, Gesù lo dice in continuazione. Cosa vuole la Madonna dai suoi figli? Che vivano come Lei? Le apparizioni mariane servono per portarci a questa vita. La Madonna propone un'alto ideale delle virtù - se una persona non è battezzata se la sogna la dv così se una persona non ha già intrapreso un percorso di santificazione serio come fa a raggiungere la santità delle santità? Vivere nella dv è la santità delle santità e presuppone una scuola di santità, le virtù, l'uso dei Sacramenti, una vita di grazia, quante volte la Madonna chiede preghiere, penitenze e sacrifici? Senza questo non ci arriverai a vivere nella dv. Prima Luisa chiamata alla santità e poi dopo lo Sposalizio con Gesù ed offerta come vittima e poi dopo la vita nella dv. Questo è un portare a pieno compimento una vita spirituale ma che parte dalla santità ordinaria, dalla santità delle virtù e bisogna fare attenzione e non fare compartimenti stagni nella lotta spirituale. Santa Teresa d'Avila diceva guai a chi raggiunge le vette della vita mistica (rapimenti spirituali, voli dello spirito, visioni intellettuali ecc..) guai a chi si azzarda a lasciare perdere quello che fanno tutti gli altri in modo ordinario (dire il rosario ecc...) perchè quello è un di più che non ti esime dal di meno e non ci sono dispense per nessuno.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 17 febbraio 2022

Nella Divina Volontà non entrano miserie e debolezze

Luisa comincia a non smaniare e deliberare più per le assenze sensibili di Gesù, pur provandone sempre acuto dolore. Gesù le spiega che le sue antiche reazioni erano debolezze residue della volontà umana, che non sono ammesse nella volontà divina, in cui esse non possono entrare, né vi possono entrare disturbi e amarezze. Fermo restando che la Croce è la nostra fedelissima compagna e amica di tutta la vita terrena. Libro di Cielo, Volume 23, 6 Dicembre 1927, 12 Luglio 2021

6 Dicembre 1927 Stato dell'anima. Nella Volontà Divina non entrano il dolore e le amarezze perché sono parti umani. Modo divino. La Volontà Divina ha la sua vita in mezzo alle creature e come esse la inceppano. Ogni atto fatto nella Divina Volontà è una firma divina che corre; esempio.

Brano che è la continuazione del brano precedente che è stato meditato (1 dicembre 1927). Gesù - nel brano precedente - parla di come la Madonna amava la Divina Volontà di più rispetto a Gesù e in questo brano Luisa racconta di come lei stia iniziando a vivere qualcosa di analogo. Sente sempre un dolore per la lontananza di Gesù ma nota delle differenze:

Continuo il mio abbandono nel Fiat Divino ed essendo totalmente priva del mio Sommo Bene Gesù, sentivo tale amarezza e dolore da non saperlo esprimere, ma nel medesimo tempo sentivo pace imperturbabile e la felicità della luce del Supremo Volere. Onde pensavo tra me: che cambiamento nella povera anima mia, prima se il benedetto Gesù per poco, anche per ore mi privava di Lui, io smaniavo, deliravo, piangevo, mi sentivo la più infelice delle creature. Ora tutto al contrario, son priva non per ore, ma per giorni e sebbene senta un dolore intenso, penetrante fin nelle midolle delle ossa, sono senza smania, senza delirio, senza poter piangere, come se non avessi più lacrime, tutta pacifica, impavida e felice. Dio santo, che mutamento! A pensare d'essere felice senza Gesù mi sento morire, ma la mia felicità non viene toccata, sento che la felicità lascia libero il dolore ed il dolore lascia libera la felicità, ognuno di essi fa il proprio corso, la propria via, ha il proprio posto, ma non si mischiano insieme.... " Luisa

Qui compare qualcosa di nuovo. Mentre prima Luisa Gesù faceva le sparizioni per qualche ora e poi sempre periodi più lunghi di lontananza. Sente dolore ma senza smania, dolore e delirio e come se non avesse più lacrime e sente il coraggio di affrontare questa sofferenza, e con questa sofferenza si sente felice. A meno che noi non abbiamo iniziamo a vivere qualcosa del genere (sentendo dolore intenso senza però chiedere che il dolore sia tolto al più presto ma essere felici allo stesso tempo) non lo capiremo bene. C'è questa novità.

E Gesù interviene e le dà una grande spiegazione. Prima vediamo la sua diagnosi (passo fondamentale da memorizzare) Gesù dà una chiave importantissima per i Libri di Cielo:

"..Sicché prima le tue smanie, le tue lacrime e i disturbi quando non mi vedevi per poco erano residui della tua volontà umana,.." Gesù

Smanie e piangevo per la nostalgia per Gesù e non è come quando uno piange perchè non può andare a vedere un film. Era santo l'oggetto, certo che hai perso Gesù, ma era una reazione umana. Ti appare Gesù se tu glielo chiedessi, ma come atto tuo, ma Lui non vorrebbe, che fai? Ecco cosa significa amare la dv - Luisa aveva Gesù - una delle cose più sante - il battesimo ti libera dalla colpa d'origine ma ti lascia le miserie e dobbiamo combattere tutta la vita il male dentro di noi, non ci toglie la misura in cui siamo caduti. E ce la toglie la dv la miseria interiore. La Dv distrugge le miserie, debolezze, miserie e passioni... senza battesimo non si può vivere nella dv, lo possono fare soltanto i battezzati (vivere nella dv, su questo non ci piove). La Chiesa insegna che anche chi non è battezzato per sua colpa - se conduce una vita retta secondo coscienza per quanto può capire - per i meriti di Cristo e per la mediazione della Cheisa - può raggiungere la salvezza. Un battezzato vive in grazia può sperare ragionevolmente di accedere alla salvezza.

La Comunione dura un quarto d'ora...molte volte questa presenza non viene valorizzata da molti fedeli, sembra che tu gli stia chiedendo un sacrificio enorme a stare seduti per un quarto d'ora dopo questa benedetta comunione e non scappare dalla Chiesa. Tu hai 15 minuti a cuore a cuore con Gesù - non è un modo di pensare - ma dopo un quarto d'ora la presenza di Gesù sparisce, ma se tu vivi nella dv hai la presenza nella h24 e se non puoi fare la comunione - per vari motivi che non dipendono da te - (lockdown, assenza di prete ecc..) ti fondi nella dv ecc.. e quando ci mettiamo in mente di fare le cose più belle (esempio: volevo andare in Terrasanta, a Lourdes, ecc...) e non si può. Non fa niente, se Dio non ha voluto, resta a casa perchè ci staranno altre grazie e forse di più se mi unisco alla dv. Sembrano cose buone, io sto a piangere perchè non vado in Pellegrinaggio non perchè non posso andare in vacanza in Sardegna. L'oggetto è buono ma sono debolezze. Se il pelleggrinaggio non si può fare vuol dire che Dio non vuole che tu ci vada e può volere che Dio non ci vada? E' una cosa buona ma può darsi in quel momento per te non sia buono. Noi non possiamo conoscere i voleri di Dio - se tu (esempio) per andare al pellegrinaggio fai il diavolo a quattro, ma dov'è la tua adesione alla dv? E' un residuo della tua umana volontà - molto meglio (dice il don) smaniare perchè non si va al Pellegrinaggio anzichè smaniare di andare in discoteca, capiamoci dice il don. Ma è ancora una spia che ancora alcuni residui di volontà umana vivono in te.

".. la mia non ammette queste debolezze e siccome Essa per natura non le possiede,.." Gesù

Di conseguenza se regnasse in te, diresti: non posso andare? Fiat. Pensiamo ad altro.

".. la mia non ammette queste debolezze e siccome Essa per natura non le possiede, dove regna qual Regina se domina il dolore, lo fa correre, ma non ammette che entri nella sua felicità con cui ha riempito la sua creatura, col regnare in lei, il dolore non troverebbe posto dove mettersi nel mare interminabile della felicità della mia Adorabile Volontà..." Gesù

Gesù non dice che non c'è dolore nella dv, chi vive nella dv non rinnega la santità ordinaria ma le porta oltre. La croce ce l'avremo sempre sul pianeta Terra, non esiste santità senza croce, ti fa sentire molto bene il dolore però esso non ti turba la gioia e felicità.

"Figlia del mio Volere, perché vuoi turbare la tua pace, la tua felicità? Sappi che dove regna la mia Volontà, Essa qual nobile Regina Divina, possiede gioie immense e felicità senza fine; il dolore, le lacrime, le amarezze, sono nate nel tempo, tutti parti della volontà umana, non sono nati nell'Eternità, né sono parti suoi, sono limitati e finiti, perciò non hanno potere d'entrare menomamente nel pelago delle felicità del mio Voler Divino..." Gesù

(il dolore, le lacrime, le amarezze,....per causa dell'assenza di Gesù), Gesù ci sta dando un criterio di discernimento: ogni volta che avverto un dolore, smanio o mi lamento per un bene spirituale del quale sono privato o che Dio non te lo dà, sappi che non stai agendo in modo divino.

"..Questo è il modo Divino, in questo stato si trovò la Regina del Cielo, la mia stessa Umanità e tutti i nostri dolori, furono troppi e di tutte le specie, non potettero scemare né penetrare nel colmo delle nostre interminabili gioie e felicità..." Gesù

Teniamo sempre presente questa lezione.

"..La mia Volontà Divina ha la sua vita e quando l'anima apre le porte della sua volontà per farla entrare e dominare, Essa entra nell'anima e svolge in lei la sua vita tutta Divina e, qual Regina, forma in essa la sua vita di luce, di pace, di santità, di felicità e la creatura sente come sue proprietà tutti i beni suoi e se sente il dolore, lo sente in modo divino, che non porta alcun danno a tutto ciò che la mia Volontà Divina le ha comunicato. Invece se non le si aprono le porte per farla entrare e dominare, la vita di Essa resta sospesa nella creatura, inceppata, senza svolgimento. Succede per il mio Fiat Divino come potrebbe succedere per una creatura che vuol portare tutti i beni ad un'altra e questa, con ingratitudine orrenda, le lega i piedi, le mani per non farla avvicinare, le chiude la bocca per non farla parlare, le benda gli occhi per non farsi guardare, in tal modo ridotta, come può farle il bene che vorrebbe farle, se le lega i piedi per non farla avvicinare, le mani per non ricevere il bene che le porta, la bocca per non farle dire ciò che le porta, gli occhi per non farsi allettare dai suoi sguardi ad aprirle le porte, qual dolore non sarebbe di questa portatrice di tanto bene? In questo stato vien messa la mia Volontà da parte delle creature, quando non aprono le porte della loro per farle svolgere la sua vita. Qual dolore figlia mia, qual dolore!" Gesù

Chi non gli apre le porte resterà sempre in quell'edificio pericolante.

"..cioè un diritto di santità, di luce, di grazia, di felicità e con questi diritti vincola l'anima e la rende posseditrice dei beni divini. Sicché ogni atto in più fatto nel mio Volere Divino è una firma che viene (e)seguita dal tuo Creatore, come se ti facesse scrittura che ti rende padrona della sua felicità, della sua luce, santità e grazia sua.." Gesù

Ed infine ogni atto fatto nella dv, anche un minimo atto attuale, la dv cede un diritto divino, Dio i diritti li rispetta. Quali diritti? Diritti di santità - diventerai un pò più santo, diritti di Luce, avrai un leggero miglior discernimento, diritto di grazia e diritto di felicità, ogni atto è una firma che ti rende un pò padrona della Sua santità, luce e grazia.

"..peserebbe sul nostro Cuore Paterno, ma siccome nel nostro Voler Divino non ci possono entrare pene ed infelicità,.." Gesù

Certo sul pianeta terra ci colpiranno ma senza turbare, bisogna viverlo per capirlo. Ripensiamo alle vicende di questi anni che ci stanno coinvolgendo: è una cartina di tornasole, che reazioni abbiamo avuto? Quanto siamo impauriti? Quanto siamo convinti che gli unici rimedi siano quelli umani? La prova - è qualche cosa di edificante - e fa uscire cosa c'è nel nostro cuore - come reagisci quando arrivano i guai? E su molte cose ci si può rendere conto di credevo che ed invece purtroppo è uscita da me una reazione sbagliata. Nessuna tragedia, rimbocchiamoci le maniche e riprendiamo a camminare. Il don è sicurissimo che Dio non manca di far capire le cose a chi si mette in condizione di volerlo ascoltare e possono essere amare sorprese - questa reazione potrebbe essere stata una reazione sbagliata - pensaci bene potrebbe dirci Gesù e se uno dovesse rendersi conto chiede perdono e riprende a camminare. Non succede nulla, prendiamo atto che siamo ancora in cammino, e vigiliamo sul futuro. La cosa consolante è che negli scritti di Luisa siamo nel 1927 - dopo 30 anni abbondanti di Luisa passati a stretto contatto con Gesù, Luisa aveva ancora residui di volontà umana (lo ha detto Gesù oggi). Non sono peccati mortali, sono finezze ma la vita nella dv è vita perfettissima.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 13 febbraio 2022

Al di sopra di tutto la Volontà di Dio

Gesù rivela come la Madonna amava la Divina Volontà addirittura più della santissima Umanità del Figlio Gesù e per questo offriva, con pace, fortezza ed eroismo ogni distacco che il Divin Volere le chiedeva da Lui. Un grandissimo esempio per tutti noi. Libro di Cielo, Voume 23, 1 Dicembre 1927, Venerdì 9 Luglio 2021

1 Dicembre 1927 Fortezza della Mamma Celeste nelle privazioni di Gesù, fortezza che deve avere la piccola figlia della sua Volontà. Potenza degli atti fatti nella Volontà Divina che sono lo sbocco di Dio

Molto breve questo scritto. Il suo contenuto è assolutamente fondante e determinante e straordinario. Fosse anche una breve meditazione, ciò che Gesù ci dice è di importanza capitale e fondamentale.

"Figlia mia, voglio da te la stessa fortezza d'animo della Sovrana Celeste, che giunse ad amare più la Divina Volontà che la stessa Umanità del suo Figlio Gesù. Quante volte il Voler Divino ci comandava di separarci ed io dovevo andare lontano da Lei e Lei doveva restare senza di me, senza seguirmi. Ed Essa restava con tale fortezza e pace da posporre al Fiat Divino il suo stesso Figlio,..." Gesù

Non solo (Gesù) ci mostra l'adesione della Madonna alla Divina Volontà in un particolare veramente impressionante ma anche la modalità della sua adesione. Luisa era fusa con la divina volontà ma è evidente che in questo brano c'è un'esortazione per portare alla massima adesione possibile Luisa che nel momento della sua vita non era ancora arrivata. Si può essere tranquillamente santi senza essere pefettissimi a modello della Madonna, ma qua ci fa comprendere come il Signore, se uno vuole vivere nel regno della Divina Volontà, Dio chiede una grande perfezione. Non ci deve questo intimorire o spaventare, se Luisa, dopo quasi 30 anni che viveva queste cose ha ancora bisogno di essere esortata, possiamo stare tranquilli anche noi. Non metterci seduti e crogiolarci ma bisogna prendere bene tante esortazioni e non riceverle in maniera sbagliata in modo da alimentare pensieri malsani di scoraggiamento, di depressione, di non essere adeguati e cose del genere perchè altrimenti inibiamo al Signore la possibilità di guidarci verso il meglio. Con tanta ammirazione di quello che ha fatto la Madonna e mettiamoci all'ascolto.

"Figlia mia, voglio da te la stessa fortezza d'animo della Sovrana Celeste, che giunse ad amare più la Divina Volontà che la stessa Umanità del suo Figlio Gesù..." Gesù

Scriviamoci questa frase dovunque, eppure anche la Madonna nell'episodio dello smarrimento di Gesù anche lei delicatamente riceve anche lei da Gesù la spinta alla perfezione. La Madonna non fa peccati nè imperfezioni ma c'è questo afflato continuo. La perfezione non è soltanto sacrificare le cose più care - per chi ne ha avuto contatto, il don ha detto infinite volte che noi non possiamo immaginarci cosa sia un contatto sensibile con Gesù, che godimento dà lo stare al contatto con l'Umanità di Gesù? - Chicche che al Signroe concede ai santi in questa vita e la Madonna ci ha vissuto assieme. Ma proprio l'essere vissuta con Gesù ed averlo potuto goderne è stata l'occasione - per la Madonna - di fare i sacrifici in assoluto più grandi, non solo quelli della privazioni ma Lei stava pure sotto la Croce. Perchè i mistici ci hanno sempre detto che non bisogna chiedere grazie straordinarie al Signore? Perchè grandi grazie chiamano grandi prove (Croci) e se tu hai avuto una grandissima grazia Dio si aspetta che tu affronti una grande prova e tu la superi. Da Dio non possiamo soltanto prendere.

"..La Sovrana Regina aveva ricevuto tutto dalla mia Volontà, la pienezza della grazia, la santità, la Sovranità su tutto, perfino la fecondità di poter dare la vita al Figlio suo, tutto le aveva dato e nulla le aveva negato, onde quando voleva che io mi allontanassi, con fortezza eroica ridava alla Volontà Divina ciò che aveva ricevuto..." Gesù

Quando Gesù chiede di allontanarsi, morirà di dolore la Madonna, è sopravvissuta al dolore - per grazia di Dio - ma quella cosa la deve fare e non soltanto la deve fare perchè la Madonna è grande non solo perchè l'ha fatta (queste cose le faceva anche Luisa..

Mi sentivo totalmente priva del mio Sommo Bene Gesù e per quanto lo chiedessi non mi riusciva di trovarlo. Onde mi sentivo torturata ed amareggiata in modo indicibile, le mie parole non hanno vocaboli per manifestare il mio dolore,...." quante volte Luisa manifesta il suo dolore per l'assenza di Gesù

Non solo la Madonna diceva Fiat alla separazione (e già questa è cosa grande) ma restava con tale fortezza e pace. Fortezza e pace.

".. I Cieli stupivano nel vedere la fortezza, l'eroismo di Colei che pur sapevano che mi amava più della sua stessa vita. Tale vorrei vedere la piccola figlia della mia Volontà Divina, forte, pacifica, e con eroismo ridare ad Essa il tuo Gesù, quando vuole che ne resti priva, non vorrei vederti abbattuta, mesta, ma con la fortezza della Mamma Celeste e, come per la Sovrana del Cielo la separazione era esternamente ed apparentemente, ma internamente il mio Volere Divino ci teneva fusi insieme ed inseparabili, così succederà di te, il mio Volere ti terrà fusa in me e faremo insieme gli stessi atti, senza mai separarci." Gesù

Ma io non ho mai visto Gesù e quindi questa meditazione non è per me (obiezione possibile), il don risponde: nì (si e no allo stesso tempo). Non hai mai visto Gesù? Ma il Signore può chiedere tante privazioni, ma avarai delle cose che ti stanno molto a cuore, degli affetti, delle persone che ti stanno molto a cuore, dei passatempi ecc... Se vuoi vivere nella dv - il don non è un profeta - ma ci dice (è da presumere) che ti ritroverai in situazioni dove il Signore ti chiederà il sacrificio delle cose più care e preziose - lo ha fatto sempre nella Sacra Scrittura - e quello sarà un test di come tu stai nella dv. E la reazione ti farà capire come stai nella dv: la ribellione è una della risposte, (no, il Signore questo non me lo può chiedere o questa cosa non me la chiederà mai perchè è troppo assurda - ma chi l'ha detto? ) vogliamo andare a fare chiacchere con Abramo nostro padre nella fede? C'è qualcosa di più assurdo di quello che gli ha chiesto? Il Sacrificio di Isacco. E Dio non gli ha detto che stava scherzando, è arrivato all'ultimo istante e Abramo aveva il coltello in mano e lo stava sacrificando. Vogliamo chiederlo alla Madonna se ci sono cose fuori dal mondo - Gesù a 12 anni sparisce dalla circolazione - esempio di pensiero: ma ti pare che il Figlio di Dio si allontani dal papà e dalla mamma? Guardiamo anche i comandamenti di Gesù che dice di non giudicare. Noi sappiamo che Gesù era il Figlio di Dio, ma se noi al tempo di Gesù fossimo stati degli spettatori avremmo potuto incontrare Gesù 12enne da solo e chiedergli: che fai qua da solo? Dove stanno tuo padre e madre? E se Gesù ci avesse detto: sono venuto qua di nascosto senza avvertirgli perchè avevo da fare - proviamo a fare questo pensiero: ma noi cosa avremmo potuto pensare? Ma che razza di figlio è così? Magari qualcuno potrebbe malignare sulla mamma e sul papà. E' un comportamento di Gesù apparentemente sconcertante. La nostra volontà umana inizierebbe a dire: se vuoi stare tre giorni, lo dici ai Genitori. Ma Gesù non lo ha fatto e non l'ha fatto perchè quella cosa andava fatta così come è stata fatta.

Il don parla per prima a sè: il Signore sa come metterci in senso buono, sono suoi atti d'amore ma la nostra umanità le percepisce come delle durissime prove. Se le potessimo vedere con gli occhi suoi le vedremmo come atti d'amore però la nostra umanità li percepisce come cose terrificanti.

Come reagisci di fronte a ciò? Ti ribelli? Ti lamenti? Ti rassegni obtorto collo (cioè malvolentieri, con riluttanza) fai quello che devi fare - meglio far questo che ribellarsi - e poi ci sono i gradi superiori: lo accetti di buon grado (già questo è qualcosa), lo accetti pienamente rassegnato e sereno (e già questo è di più) e lo accetti senza battere ciglio rallegrandoti perchè anche se la cosa ti fa soffrire vedi la divina volontà. Dobbiamo arrivare qua. Il don, dalle conoscenze che ha, dalle cose che ha visto dentro e fuori di sè, sicuro che Nostro Signore è molto bravo a fare queste cose. Sembrano torture, Luisa si sentiva mancare la terra sotto i piedi e/o il respiro, noi non possiamo immaginarci ma come si sentiva la Madonna (esempio...quando Gesù uscì per iniziare la missione pubblica...negli scritti di Valtorta la Madonna sapeva benissimo che quello era l'inizio della fine, usciva di casa per non rientrare mai più stabilmente in casa - magari è tornato per brevi momenti - però la vita di Nazareth con Gesù stabile era un capitolo chiuso e questo voleva dirsi privarsi di tante gioie e diletti soprannaturali che noi non possiamo immaginarci). Aderire in questo modo non significa non soffrire, ma fortezza eroica e pace eroica. Questo Dio vuole e questo si fa. La Divina Volontà prima di tutto. San Paolo dice che al di sopra di tutto la Carità. Potremmo fare il nostro il motto: al di sopra di tutto la divina volontà.

"Figlia mia, voglio da te la stessa fortezza d'animo della Sovrana Celeste, che giunse ad amare più la Divina Volontà che la stessa Umanità del suo Figlio Gesù..." Gesù

Ed è in queste cose che la Divina Maria è veramente grande, rapisce i nostri sguardi interiori in maniera assoluta, non ci può esser che un'oceano di ammirazione e venerazione per queste cose e chiedere aiuto.

Tutto abbiamo ricevuto dalla dv e tutto dobbiamo rendergli.

"..Tale vorrei vedere la piccola figlia della mia Volontà Divina, forte, pacifica, e con eroismo ridare ad Essa il tuo Gesù, quando vuole che ne resti priva, non vorrei vederti abbattuta, mesta, ma con la fortezza della Mamma Celeste e, come per la Sovrana del Cielo la separazione era esternamente ed apparentemente, ma internamente il mio Volere Divino ci teneva fusi insieme ed inseparabili, così succederà di te,.." Gesù

Luisa non si ribellava alle perdite sensibili di Gesù, però si intristiva infinitamente, chi non la comprenderebbe eppure Gesù voleva vederla forte, pacifica ed eroica. Non abbattuta o mesta.

E noi come ci comportiamo? Non è una cosa da nulla è una cosa importante, molto di più di quello che noi pensiamo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 12 febbraio 2022

Ciò che è necessario per ottenere il regno della Divina Volontà

Gesù spiega a Luisa le condizioni essenziali perché il Regno del Divin Volere venga sulla terra: che sia posseduto dalle persone e che regni nei loro cuori; e che chi già vive in esso lo impetri e lo supplichi per tutti. L'analogia con la Madonna e i patriarchi profeti dell'Antico Testamento. Libro di Cielo, Volume 23, 27 Novembre 1927, Giovedì 8 Luglio 2021

27 Novembre 1927 Chi si fa dominare dalla Volontà Divina, in virtù di Essa, riceve in sé la fecondità Divina e può generare negli altri il bene che possiede. Ciò ch'è necessario per ottenere il regno della Divina Volontà: primo muovere Dio, secondo possedere come vita la Divina Volontà.

Iniziamo a focalizzare alcuni aspetti della prima parte. Una singolare considerazione di Luisa causata dal suo doloroso stato: dice che gli vuole più il Volere Divino che Gesù perchè mentre il primo non la lascia mai, il secondo purtroppo va e viene. In questo status di Luise e che fa una lode alla dv, Gesù dice una cosa, si mette sulla scia dell'esaltazione della dv fatta da Luisa:

"Figlia mia, chi si fa dominare dal mio Voler Divino, in virtù di Esso riceve la virtù della fecondità Divina e con questa fecondità può generare negli altri ciò che essa possiede, con questa fecondità Divina l'anima forma la più bella e lunga generazione, che le porterà la gloria, il corteggio d'aver generato tanti parti nei suoi stessi atti, ..." Gesù e la seconda parte del brano è il presupposto di possedere questo regno

Gesù spiega come di consueto gli effetti:

"..vedrà uscire da lei la generazione dei figli della luce, della felicità, della santità Divina..." Gesù

Figli della luce, della Santità divina. Possedere tutti i beni

"..E’ luce e genera luce, è santa e genera la santità, è forte e genera la fortezza, possiede tutti i beni e genera pace, gioia e felicità. Se tu sapessi qual bene porterà a te e poi a tutti il germe fecondo di questo Volere sì Santo che sa e può generare ad ogni istante tutti i beni che possiede!.." Gesù

Sarebbe bello mettersi a contare quante volte ritorna la parola gioia, felicità nei 36 volumi. Cosa è necessario per ottenere questo regno? Due cose: 1) La creatura lo deve chiedere, però dice Gesù:

"..Ciò successe nella Redenzione, il peccato allagava la terra, lo stesso popolo, chiamato popolo di Dio, era il più piccolo popolo, e anche se sembrava che si occupava di Dio lo faceva in modo superficiale, ma non possedevano in loro la vita di quel Redentore che domandavano, si può dire che si occupavano come si occupano oggi la Chiesa, le persone sacre e i religiosi col recitare il Pater noster, ma senza avere in loro la pienezza della vita della mia Volontà che domandano nel Pater Noster, quindi la domanda finisce in parole, non nei fatti..." Gesù Tutti lo chiedono con il Padre Nostro ma la domanda finisce in parole, lo chiediamo ma non ci rendiamo lontanamente conto di ciò che chiediamo. E quindi anche se il Signore vuole che sia recitato il Padre Nostro, ci sono voluti 2000 anni per ottenere la Redenzione e se non fosse scesa una creatura che possedeva la Divina Volontà - tante volte Gesù lo afferma negli scritti - non veniva. Queste considerazioni aprono degli squarci di contemplazione che di riflessione sui disegni misteriosi di Dio, sui tempi di Dio che non sono certamente secondo i nostri. A noi le attese sembrano molto lunghe, ma per le opere di Dio (quelle più grandi) sono abbastanza significative. Ecco perchè nella vita cristiana sono importanti le virtù della costanza e della perseveranza, perchè se non si va avanti e si lasciano le cose a metà, le grandi opere che Dio vuole fare con noi non le vedremo realizzate.

"..E l'altra cosa necessaria (è) che la creatura che lo cerca e prega Iddio a dare un tanto bene possegga in sé la vita del regno che chiede per le altre creature. Chi lo possiede conoscerà l'importanza e non risparmierà sacrifici per impetrare agli altri il bene che possiede, conoscerà i segreti, le vie che deve tenere, si renderà importuna per vincere lo stesso Dio..." Gesù

Se uno non si rende conto della grandezza della cosa la può anche chiedere a Nostro Signore ma la chiede così, se uno si rende conto di quello che chiede non la chiede così, un conto è sapere di cosa stiamo parlando e un conto è non saperlo. Noi cosa possiamo fare per l'avvento della Divina Volontà? Viverlo per primi per comprenderne la grandezza e poi pregare perchè venga, perchè se non si raggiunge il numero di preghiere stabilite da Dio sarà debole, scarso da un punto di vista quantitativo e qualitativo.

Ecco perchè sono così importanti le conoscenze, il don rifletteva anche per la fede: perchè non si serve Dio? Perchè non lo si ama e non lo si ama perchè non lo si conosce. Perchè la dv non regna sulla Terra? Perchè le persone non fanno affatto la dv e non la fanno perchè amano la propria e non conoscono la dv. Già quando fosse radicata in noi la convinzione profonda che io devo temere tutto dalla mia volontà umana - anche se sembra una cosa bella ed appetibile assecondarla - invece è una cosa da cui guardarsi, purtroppo.

Nella parte finale:

"..C'è gran differenza figlia mia, fra chi domanda e possiede e chi domanda e non possiede la vita Divina, la prima domanda con diritto, la seconda a titolo di elemosina, e a chi chiede a titolo di elemosina si danno i soldi, al più le lire, ma non regni interi. Chi chiede con diritto possiede, è già padrona, Regina e chi è Regina può dare il regno ed essendo regina ha il suo impero Divino presso Dio per impetrare il regno alle creature. Così succederà per il regno della mia Volontà, perciò ti raccomando tanto, sii attenta, fa’ che Essa formi la pienezza della sua Vita in te. Così potrai muovere Dio e quando si muove Dio non c'è chi lo resista..." Gesù

E si comprende l'opera terrena di Maria Santissima, non soltanto la Madonna ha fatto scendere Gesù dal Cielo - nel libro la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà ci sono dei passaggi sconvolgenti, sembra che Dio non resista alla Madonna, non resista all'amore di Lei verso Lui. E' un impressione solo del don? ma ci sono passaggi eloquenti al riguardo. Come la Madonna lo ebbe per sè, è per Lei che lo abbiamo avuto, con il suo consenso, con la sua mediazione e preghiera. La differenza tra Maria e tutti i giusti dell'Antico Testamento....Gesù ha fatto un'accostamento analogico. La Madonna viene 2000 anni dopo la chiamata di Abramo ed ottiene la Redenzione, e si inizia a distribuire il Regno della Redenzione. Sono similitudini forti. Luisa viene 2000 anni dopo Gesù sulla Terra, dopo 2000 anni che, volenti o nolenti, anche se è preghiera di parola come dice Gesù, stanno invocando il Regno della Divina Volontà. Il regno della dv è questo: Sia Fatta la Volontà di Dio come in Cielo così in terra. Il Padre Nostro. A quanto Gesù dice la Volontà divina regnante dopo Gesù e Maria si è avuta con Luisa e questo fatto è l'inizio. Come sarà adesso? Possiamo presumere che ci sia qualcosa di analogo. Gli apostoli hanno diffuso il Vangelo dopo l'Ascensione di Gesù e Luisa ha lasciato questi scritti - alcuni che li leggono ne parlano e mano mano che qusti saranno accolti, i germi del regno della dv saranno presenti nelle anime e mano mano la dv regnerà nelle anime - questo è quello che - ad avviso del don - si può comprendere stia accadendo. Fermo restando che poi Dio è libero di fare tutto quello che vuole. Ordinariamente agisce in questo modo. Prende uno e attraverso quell'uno diffonde il messaggio in giro per il mondo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 11 febbraio 2022

Dare sempre il primato alla Divina Volontà

Nella Divina Volontà, che deve avere il primato in tutto, l'unione con Gesù è perpetua e imperdibile. L'unica cosa necessaria da chiedere è il regno del Fiat supremo che porterà distruzione del peccato, santità divina e liberazioni da tutti i mali spirituali e corporali. Libro di Cielo, Volume 23, 23 Novembre 1927, Mercoledì 7 Luglio 2021

23 Novembre 1927 Quando l'anima non dà il primato alla Divina Volontà Essa sta pericolante e come soffocata in mezzo alle creature. Quando l'anima prega che venga il regno della Divina Volontà, tutto il Cielo fa eco alla sua preghiera

In questi scritti non è raro incontrare parole memorabili o che gettano luci forti. Sentire un passaggio come quello conclusivo di oggi è veramente edificante.

"...Nessuno ha avuto questa potenza, nessuno ha chiesto finora il regno del Fiat con tale potenza ed impero, al più c’è stato chi ha chiesto la gloria di Dio, chi la salvezza delle anime, chi la riparazione di tante offese, tutte cose che si riferiscono alle opere esterne di Dio, invece il chiedere il regno del Voler Divino riguarda le sue opere interne, gli atti più intimi di Dio, è la distruzione del peccato, non è la sola salvezza, ma la santità divina nelle creature, è la liberazione di tutti i mali spirituali e corporali, è il trasportare la terra in Cielo per poter far discendere il Cielo in terra. Perciò il chiedere il regno della mia Volontà Divina è la cosa più grande, più perfetta, più santa e perciò tutti, riverenti, rispondono al tuo eco e risuona nella Patria Celeste la bella armonia: “Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra." Gesù

"..la liberazione di tutti i mali spirituali e corporali..." Gesù

Chiedere il regno del Fiat e cercare di vivere in esso. Sono provocazioni nel senso che di fronte a questo ognuno di noi deve chiedersi: è davvero così? Ci credo che è così? Facciamo attenzione, Gesù dice di tutti i mali non quelli più gravi, facciamo un'elenco di quali possono essere? Di tutti. Il don è contattato da persone che dicono di vivere nella divina volontà e che il don (non è lui che lo dice) dice che non si dovrebbero chiedere altre cose se non che venga il Regno della dv, ma posso pregare per X o Y? Non è reato pregare per un'intenzione particolare...ma fare questa domanda significa non aver capito cosa dice Gesù.

"..al più c’è stato chi ha chiesto la gloria di Dio, chi la salvezza delle anime,.." queste due cose sono roba grossa, sono le cose più sante e cose gradite al Cielo e super gradite al Signore. La riparazione di tante offese...è una cosa grande da offrire al Signore, eppure in relazione al chiedere il Regno del dv Gesù le relativizza. Il più contiene il meno. La richiesta più grande per X,Y e Z è Fiat Voluntas Tua..ma Tizio è disoccupato e ha bisogno di un lavoro e fa la fame. Ma siamo sicuri che la Volontà di Dio sia quella di fargli trovare un lavoro? Magari è diversa da ciò che pensiamo. La povertà è male assoluto secondo noi da evitare da tutti i costi? La Famiglia di Nazareth era poverissima, secondo le rivelazioni private prendendevano quello che gli davano in elemosina e stavano a bocca asciutta più volte. Liberissimi di crederci ma Nostro Signore Gesù non va a scegliersi il primo che capita per dargli la Madonna. Si capisca bene quello che il don dice: chiedere che uno trovi lavoro è una cosa buona, ma quando si entra in una certa ottica si capisce che se non trovo lavoro non avvenga che uno smetta di pregare perchè non viene realizzato, è umanamente comprensbile ma non c'è nulla di divino e soprannaturale.

Luisa è che continua a lamentarsi perchè Gesù non c'era, il suo grande travaglio. Gesù si era sottratto con la sua presenza sensibile ma poi gli dice: stai tranquilla, perchè lei vive nella dv. Quando viviamo nella dv stiamo sempre assieme con Gesù.

"... Invece nella mia piccola figlia, la mia Volontà Divina sta al sicuro, non soffre pericolo nei suoi sguardi, perché in tutte le cose create guarda i veli che nascondono la mia Volontà ed essa squarcia i veli e la trova regnante in tutta la Creazione, la bacia, l'adora, l'ama e segue i suoi stessi atti mettendosi a suo corteggio, non soffre pericolo nelle tue parole, nelle tue opere, in tutto, perché le dai l'atto primo negli atti tuoi; col darle l'atto primo le si danno gli onori Divini, la si stima re di tutto e l'anima, riceve come cose che le appartengono, i beni del suo Creatore...." Gesù

Se io dico una parolaccia o volgarità (esempio), Gesù potrebbe dire che la sua Volontà non soffre pericolo nelle mie parole? Rispondiamo nel cuore. Se faccio uno sguardo impuro..dove sta la dv? Dobbiamo sempre ricordare che Luisa la santità ordinaria ce l'aveva già. C'è la dv nel tuo vestirti? Non è una cosa da niente? Non è una cosa così....c'è la dv nel modo in cui frequenti le pubbliche spiaggie. Al don arrivano contatti di persone che ci sono arrivate da sole. Magari al 90% delle cose che faccio il Signore non soffre pericolo nelle azioni che faccio, ma nel restante 10 (esempio)? Si sta nella dv con una grande attenzione per compiere gli atti nella dv, per andarla a trovare e ci dev'essere anche la dimensione oggettiva - esempio: io non posso dire vieni dv nella parolaccia che sto per dire a questa persona - sarebbe una bestemmia. Quant'è importante la coscienza? E' lì che Dio parla. Una persona che si sente a disagio in spiaggia cosa sta dicendo la coscienza/Dio? Figlia mia, non voglio che tu stia conciata così, inventati qualcosa. Non è detto che uno un debba andare in spiaggia, trova un modo sobrio e dignitoso in modo che la tua coscienza non ti rimproveri più e se qualcuno ti prende in giro leggiti il Vangelo...di cosa ti scandalizzi se qualcuno ti mette alla berlina perchè tu non segui il gregge in senso negativo. Gesù ha il suo gregge e c'è anche il gregge di caproni che seguono il pensiero dominante del così fan tutti. Chi si azzarda a pensare diversamente viene emarginato. Noi dobbiamo piacere Dio non gli uomini, certamente non mettersi a fare le guerre inutili, non provocare il prossimo ecc... ma io delle cose che faccio rispondo a Dio non all'opinione pubblica. Se io capisco che una cosa la devo fare o no mi regolo di conseguenza e sono capace di difendere le mie scelte.

"..Nessuno ha avuto questa potenza, nessuno ha chiesto finora il regno del Fiat con tale potenza ed impero,.." Gesù

Gesù dice che quando chiedi il Regno del Fiat divino, tu arrivi in Paradiso e ti trascini dietro questa preghiera, in Cielo esiste solo la parola Fiat Voluntas tua. Per forza quando facciamo questa preghiera tutti gli abitatori del Cielo sono con noi e se chiedessimo solo questo va benissimo.

".. invece il chiedere il regno del Voler Divino riguarda le sue opere interne, gli atti più intimi di Dio, è la distruzione del peccato, non è la sola salvezza, ma la santità divina nelle creature, è la liberazione di tutti i mali spirituali e corporali, è il trasportare la terra in Cielo per poter far discendere il Cielo in terra..." Gesù

Santità divina, non è soltanto scampare dall'inferno ma santità divina. I mali spirituali rassegna: la depressione, la solitudine, mancanza di discernimento, la paura nella quale la maggioranza delle persone vivono terrorizzati - i giochi non vengono fatte dalle circostanze del momento o altro ma non contano nulla i disegni di satana, io vivo senza paura - il senso della lontananza di Dio, il non senso della vita quel vuoto profondo dove campa un sacco di gente - specie persone dello spettacolo che se ne vantano e un sacco di gente ad idolatrarli pure nonostante siano persone come altre - certi testi canzoni sono un'inno alla disperazione. I mali corporali: le malattie, i disagi, le grandi cose, i grandi flagelli... è la liberazione. Per cui se non siamo liberati da tutte queste cose: o il regno della dv non regna in noi (ed è la cosa più probabile) o Nostro Signore nonostante la dv regni in me mi chiede il sacrificio di vivere quel disagio. Ma se no altrimenti queste cose non possono esistere più - per come lo intende il don.

"..è il trasportare la terra in Cielo per poter far discendere il Cielo in terra.."

"..Perciò il chiedere il regno della mia Volontà Divina è la cosa più grande, più perfetta, più santa e perciò tutti, riverenti, rispondono al tuo eco e risuona nella Patria Celeste la bella armonia: “Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI