La Madonna possedeva il regno del Fiat altrimenti il Verbo non si sarebbe incarnato, perché non avrebbe trovato dimora degna di Lui. Gioie e felicità infinite del Fiat, unico Re in Paradiso, gioia di tutti i beati e che tale è anche per chi lo accoglie su questa terra. Libro di Cielo, 18 Dicembre 1927, Venerdì 16 Luglio 2021
18 Dicembre 1927
La Vergine possedeva il regno del Fiat Divino. Come si tuffarono le luci e potette concepire. Gesù dal velo della sua Umanità, come Sole che sorge, andava rintracciando tutte le creature. Ogni manifestazione Divina è un compromesso che fa Dio alle creature.
Meditazione sulla Divina Maria, il 16 luglio è la festa della Madonna del carmine, del monte carmelo - ha dato quel sacramentale lo scapolare del carmine, è molto più importante portare con fede e devozione un'oggetto benedetto, non sono cose senza nessun valore o segni di qualche superstizione sacra ma sono strumenti potentissimi di santificazione.
"..mai avrei potuto scendere dal Cielo se non avessi trovato in Lei la nostra stessa luce, la nostra stessa Volontà regnante in Lei, se ciò non fosse sarebbe scendere fin dal primo momento in casa estranea, invece io dovevo scendere in casa mia, dovevo trovare dove far scendere la mia luce, il mio Cielo, le mie gioie senza numero e la Sovrana Celeste, col possedere la mia Volontà Divina, mi preparò questo soggiorno, questo Cielo per niente dissimile dalla Patria Celeste; non è forse la mia Volontà che forma il Paradiso di tutti i beati?..." Gesù
Se la Madonna non avesse posseduto la Dv pur con tutti i suoi doni fuori dal comune, l'Incarnazione non si sarebbe compiuta. Nostro Signore in questi scritti ce lo dice in tutte le salse inimmaginabili. E questo dovrebbe farci capire quanto è importante il dono della divina volontà - che Gesù, per la verità - oggi illustra e spiega con un'immagine assai emblematica.
"..non è forse la mia Volontà che forma il Paradiso di tutti i beati?..." Gesù
In Paradiso i beati vivono di volontà divina, Sia Fatta la Tua Volontà - in Cielo - è il canto continuo e la risposta di lode ad ogni azione della Santissima Trinità che fa. La dv e la divina carità l'usa esiste ed opera con l'altra, la dv è l'amore e l'amore è veicolato dalla dv. Per questo si dice Sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in terra - sulla terra la stragrande maggioranza delle persone la dv non la si fa nè la si vive come in Cielo. Un giorno vivremo i contenti del Paradiso, noi siamo stati creati per vivere queste gioie. Quando vediamo alcune bellissime scene del Creato, gli animali e i loro atti, le cucciolate dei gattini, cani, ecc... come giocano, ecc.. piccole cose ma in Paradiso anche in senso nobile del termine - stiamo attenti a non farci idee storte - ma il Signore ci ha creato per giocare e divertirci. Non ci ha creato per soffrire - la sofferenza esiste sulla terra perchè esiste il peccato. Tutto quello che noi vediamo non avrebbe dovuto essere così. Nella sua Sapienza Dio ha tratto fuori dal male il bene e il bene è la Croce, ecco perchè noi soffriamo in questa vita terrena e perchè i Santi sono stati grandi maestri della Croce. I divertimenti terreni - anche i più grandi - non sono minimamente paragonabili al più piccolo divertimento celeste. Ecco perchè chi vive nella dv - anche in questo mondo nonostante la croce - però grandissime croci e grandissimi diletti fino al punto che le croci non tolgono la gioia e felicità nel cuore perchè la dv non sa fare questo.
Quante volte ricorre il termine felicità negli scritti di Cielo? Perchè Dio non sa fare altro che questo.
Gesù viene a fare di tutto ma scende a casa sua e la Vergine è stata casa divina perchè possedeva la Dv altrimenti Lui non sarebbe sceso.
".. il mio Cielo, le mie gioie senza numero e la Sovrana Celeste, col possedere la mia Volontà Divina,.." Gesù
Unite a grandi tribolazioni e croci, ci attendono gioie senza numero ci attendono in questo mondo e non è poco gustare la pienezza della gioie e felicità. Fuori ci può essere tutto quello che il diavolo e i suoi servi - con la Divina Permissione - fanno quello che Dio permette di fargli a loro scrono e compimento dei Suoi disegni ma nel cuore di un figlio della dv la luce, gioia e la pace rimane sempre. Possono fare tutti quanti i lockdown che gli pare ma gli eventi di per sè suscettibili nel causare paura, disperazione ed angoscia. Il don continua ripete sempre: la paura, disperazione ed angoscia non sono per i figli di Dio, i Figli di Dio non si angosciano, terrorizzano, non si disperano, ecc... sanno che dietro tutto quello che c'è, sono come cani arrabbiati che si fanno un pò di scorazzate nel limite di quel cortile nel quale sono stati liberati fino a quando Nostro Signore non si stuferà e quando i tempi necessari per la purificazione e tribolazione sono compiuti e adesso ci mettiamo punto e adesso è finita l'ora d'aria dei cani. Su questo non possiamo avere nessun dubbio. Negli scritti di Luisa si impara molto bene che le cose importanti tanto gli eventi che accadono quanto le nostre reazioni, noi non abbiamo la possibilità di cambiare gli eventi che sono fuori di noi, non ci possiamo fare nulla. Ma può cambiare come li viviamo, ci relazioniamo ed interfacciamo - con l'aiuto di Dio. Alle grandi prove non ci si può arrivare impreparati, non si improvvisa ciò dall'oggi al domani - non si passa dalla disperazione alla speranza eroica dall'oggi al domani. Passa dall'agitazione alla calma in un giorno ...no. Le prove mettono in luce quello che c'è nel cuore dell'uomo. Uno muore così come è vissuto. Il giusto muore serenissimo e non ha dubbi che sta per chiudere gli occhi sul pianeta terra dove tutto è transitorio e finalmente laddove è stato creato per andare. Noi siamo stati creati per godere e divertirci. Non per i beceri e bassi e schifosi (a volte) i divertimenti considerati grandi dai poveri figli degli uomini. Che nella dv vengono pregustate in questo mondo.
E la Madonna le ha vissute di riflesso.
"..Onde, come la luce del mio Fiat mi tirò nel suo seno e la luce del Verbo discese, le luci si tuffarono insieme e la Vergine pura, Regina e Madre, con poche gocce di sangue che fece scorrere dal suo Cuore ardente, formò il velo della mia Umanità intorno alla luce del Verbo e la racchiuse dentro. Ma la mia luce era immensa e mentre la mia Mamma Divina racchiuse la sua sfera nel Velo della mia Umanità che mi formò, non potette contenere i raggi, perché essi straripavano..." Gesù
Gesù è la Luce del mondo, la luce stessa non la si può contenere, non è come una lampadina.
"..Questi raggi dalla mia sfera battevano ogni cuore, picchiavano forte per dire: “Apritemi, prendete la vita che son venuto a portarvi”. Questo mio Sole non tramonta mai e continua ancora a fare la sua via spandendo i suoi raggi, picchiando e ripicchiando il cuore, la volontà, le menti delle creature per dare la mia Vita, ma quanti mi chiudono le porte e giungono a ridersi della mia luce? Ma è tanto il mio amore che, nonostante ciò, non mi ritiro, continuo il mio sorgere continuo, per dar vita alle creature." Gesù
Come nel libro dell'Apocalisse, Gesù sta alla porta e bussa, ma quanti non se lo filano proprio? Dio oggi semplicemente non c'è in tante vite - il grido blasfemo che ha riecheggiato nell'Europa apostata, ai tempi del paganesimo nessuno sapeva che esistesse Gesù poi si sono convertiti - ma oggi non solo abbiamo ripreso gli idoli del paganesimo ma oggi abbiamo legalizzato il male cercando di tappare la bocca a chi vuole chiamare male il male e bene il bene. Si vorrebbe chiamare bene il male. I pagani di una volta avevano un buon senso, certe cose brutte c'erano anche nel paganesimo di una volta ma erano vissute sottobosco e non sbandierate e tanto meno erano oggetto di leggi dello stato - nemmeno ci pensavo. Ed erano gente senza Dio, corrotte, persone spietate. L'esercito dei romani era una macchina da guerra che ti massacrava senza nessuna pietà. La crocifissione era una pena romana. Ma come fai a prendere un chiodo e trapassare la mano di un disgraziato rimandando tranquillo? Lo facevano ed erano pagani.
“Apritemi, prendete la vita che son venuto a portarvi” Gesù continua a battere alle porte dei cuori a coloro che camminano senza problemi verso il burrone della dannazione pensando tranquillamente che i diavoli, inferno ecc.. siano leggende del Medioevo.
"Figlia mia, ogni profezia che facevo ai miei Profeti sulla mia venuta sulla terra, era come un compromesso che facevo alle creature, di venire in mezzo a loro ed i Profeti, manifestandole, disponevano i popoli a desiderare e volere un tanto bene ed essi, nel ricevere queste profezie, ricevevano il deposito del compromesso ed a seconda che andavo manifestando il tempo ed il luogo della mia nascita, così andavo aumentando la caparra del compromesso..." Gesù
Gesù usa il termine compromesso in senso lato, un compromesso cioè un contratto preliminare. Gesù dice che queste cose erano compromessi e Gesù ci ha messo la caparra e se Io (Gesù) faccio un contratto preliminare non sono come le persone, li onoro. E' stato promesso il regno della divina volontà? E un giorno arriverà il Regno della divina volontà - e il Signore sta distribuendo le caparre giorno dopo giorno.
".. Così sto facendo per il regno della mia Volontà, ogni manifestazione che faccio riguardante il mio Fiat Divino è un compromesso che faccio, ogni sua conoscenza è una caparra di più che aggiungo e, se faccio i miei compromessi, è segno che come venne il regno della Redenzione, così verrà il regno della mia Volontà..." Gesù
Ogni conoscenza è una caparra sulla divina volontà - in più che aggiunge. Chi ci mette il cuore, il tempo, l'entusiamo e ci prova ad entrare in questo mondo. Possiamo rallegrarci che per ogni meditazione abbiamo una caparra in più. Questo regno della dv dovrà venire nonostante le nostre miserie e debolezze.
".. Perciò richiedo da te somma attenzione e che nulla ti faccia sfuggire. Altrimenti ti faresti sfuggire un compromesso divino che porterebbe delle conseguenze." Gesù
Gesù a Luisa e a tutti noi. Liberi sì e sempre, ma la nostra è sempre una libertà responsabile, dell'uso cattivo della nostra libertà dobbiamo rispondere sempre davanti a Dio. Non è che si gioca con queste cose. Non spaventiamoci ma prendiamo la vita sul serio per impegnarci.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento