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venerdì 17 settembre 2021

Il dramma dello spreco delle Grazie

Gesù mostra a Luisa le meraviglie di ciò che accadde subito dopo la sua nascita e lamenta la chiusura di quasi tutti i cuori a tutte le immense grazie che era venuto a portare quella notte agli uomini. La Madonna le prese tutte per sé, le accolse per tutti con gratitudine e le ricambiò. Le grazie di Dio si possono sprecare a livello soggettivo, ma a livello oggettivo tutte quelle che un'anima rifiuta vengono da Dio destinate ad altri. Guardarsi dal sciupare, sprecare o, peggio, respingere le innumerevoli grazie del Cielo. Libro di cielo volume 20, 25 Dicembre 1926, 9 Gennaio 2021

25 Dicembre 1926 Come il Bambino si fece vedere appena nato dalla sua Mamma. Luce che tramandava il Bambino mentre dava il saluto a tutti della sua venuta sulla terra. Differenza tra la grotta e la prigionia della Passione

Gesù torna sui particolari della sua nascita e sui soliti (mancata accoglienza da parte nostra) però in questa meditazione avremo modo di contemplare alcune grandezze di Maria Santissima.

Il tutto parte da una visione proposta da Gesù e Luisa vede la bellezza del bambinello appena nato

"..Figlia mia, vuoi tu vedere come Mi vide la mia inseparabile Mamma quando uscii dal seno Materno? Guardami e vedi.” Io l’ho guardato e l’ho visto piccolo Bambinello, di una bellezza rara e rapitrice, ho visto che da tutta la sua piccola Umanità, dagli occhi, dalla bocca, dalle mani e dai piedi uscivano raggi fulgidissimi di luce, che non solo involgevano Lui ma si allungavano tanto da poter ferire ogni cuore di creatura come per dare il primo saluto della sua venuta sulla terra...."

".. Il primo picchio per bussare ai cuori, per farsi aprire e chiedere un ricetto in loro, quel picchio era dolce ma penetrante, però siccome era picchio di luce non faceva strepito, ma si faceva sentire forte più di qualunque rumore. Sicché in quella notte tutti sentirono una cosa insolita nei loro cuori, ma pochissimi furono quelli che aprirono i loro cuori per dargli un piccolo alloggio..." Luisa

Gesù spiega che fece il primo picchio (toc toc) sulle porte dei cuori delle persone e l'aspetto doloroso del rifiuto dell'amore di Gesù da parte delle persone. Gesù dice che quando Lui nacque tutti sentirono una cosa insolita nei propri cuori, noi dobbiamo sempre ricordare che - salvo esperienze straordinarie - Dio non si fa vedere in maniera sensibile ma ci sono quelle ispirazioni profonde (sembra un pensiero tuo ma non lo è ) ed occorre raffinare le antenne altrimenti rischiamo di non accorgecene. Prima di accogliere Gesù dobbiamo riconoscerlo, ci sono delle tappe: tu non puoi accogliere chi non riconosci e per riconoscerlo occorre avere discernimento, imparare a percepire la Sua presenza. Dovremmo averlo capito (dopo un sacco di volumi) qual'è il segno distintivo che sta arrivando Gesù e che sta bussando? E' quella pace profonda che si sente, a cui bisogna familiarizzare, di profondo interiore benessere e di assenza di turbamento e di disturbo e cose del genere (agitazioni, ira, rabbia, angoscia, disperazione ecc...) queste sono spie della presenza del nemico.

Chiuse le porte dell'albergo e chiuse le porte dei cuori ma c'era qualcuno che ricambiava per tutti e non rendeva vane le grazie del Signore. Dio, se fa una grazia, noi possiamo sprecarla, il don ha avuto modo di dirlo in qualche meditazione passata sui libri di Cielo e riguarda anche il don, si chiama l'intervento delle grazie sprecate. Non sprechiamo le cose di questo mondo, non si sprecano i vestiti, cibo, energia ecc... lo spreco è una condotta non gradita a Dio. Quando avviene in modo palese è biasimata anche dalle persone, lo spreco è sempre una cosa negativa, quando poi si spreca la Grazia di Dio o perdersi una grazia, non vado a Messa questa domenica...che gli fa? (esempio) al di là dell'aspetto grave - oltre al peccato ci sono tante grazie che tu hai perso mancando a quella Messa. Non disperiamoci. Se noi perseveriamo nel perdere grazie su grazie, verrà un giorno che ce ne pentiremo al 100%. Un'opera santa o penitanza in più ci fa crescere nella grazie e nei meriti davanti a Dio. Grande disgrazia lo sprecare grazie e pochi piangono su di essa. Gesù dice: Voi le sprecate ma Dio non potrebbe tollerare lo spreco di grazie e prima di dare delle grazie Gesù deve trovare qualcuno che se le prenda per sè e per tutti e le ricambi per sè e per tutti.

"...Perciò vedi come è necessario che quando la Maestà Suprema decide di fare alle creature un bene grande che può servire come bene universale, scegliamo una creatura a cui diamo tanta grazia da poter ricevere tutto in sé quel bene che dovrebbero ricevere tutti gli altri, in modo che se gli altri non lo ricevono in tutto o in parte, l’opera nostra non rimane sospesa e senza il suo frutto; ma l’anima eletta riceve in sé tutto quel bene e l’opera nostra riceve il ricambio del frutto, sicché la Mamma mia fu non solo la depositaria della mia vita, ma di tutti gli atti miei..." Gesù

Può capitare anche a noi, se corrispondiamo bene alle grazie che il Signore ci dona, possiamo pensare che andremo a prendercene qualcuna in più rifiutata da qualche nostro sciagurato fratello o sorella; le grazie di Dio possono essere sprecate soggettivamente dai destinatari ma oggettivamente vengono re investite. Quando noi facciamo dire una messa per un'anima defunta - esempio - se Dio non voglia quell'anima non dovesse essere salva, allora arriva ad un'altra anima. Le grazie non vanno oggettivamente sprecate. La Madonna è Colei che le grazie se le è prese tutti quante.

"...Quindi in tutti gli atti miei, prima vedevo se potevo depositarli in Lei e poi li facevo. Onde in Lei depositai le mie lacrime, i miei vagiti, il freddo e le pene che pativo ed Essa faceva l’eco a tutti gli atti miei e, con incessanti ringraziamenti, riceveva tutto, c’era una gara tra Madre e Figlio, Io a dare e Lei a ricevere..." Gesù

E ovviamente ricambiava tutto. Non pensiamo che queste cose siano esclusive della Madonna, la Madonna le ha vissute ad un livello non alla nostra portata ma il concetto vale anche per noi. Gesù cosa ha detto nel Vangelo? A chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che crede di avere. Cioè il talento sprecato da X lo darà ad un'altra persona, ecco a chi non spreca le grazie, Gesù gliene dà altre, grazie chiama grazia. Ogni grazia che accogliamo, ne chiama un'altra. E così è la dinamica della nostra crescita. Se io la spreco, la rifiuto ecc.. perdo occasioni di crescita. La Madonna ne ha fatto il pieno. Il concetto fondamentale rimane: A chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che crede di avere.

(Luisa) "...perciò pensavo: “quale poté essere più infelice e dolorosa la prigione della notte della sua Passione o la grotta di Betlemme?” Ed il mio dolce Bambino ha soggiunto: “Figlia mia non c’è da paragonarsi l’infelicità della Prigione della mia Passione, con la grotta di Betlemme, nella grotta avevo vicino la mia Mamma, anima e corpo, era insieme con Me quindi avevo tutte le gioie della mia cara Mamma e Lei aveva tutte le gioie di me, figlio suo, che formavano il nostro Paradiso, se le gioie di una Madre che possiede il figlio sono grandi, le gioie di possedere una Madre sono ancora più grandi, io trovavo tutto in Lei e Lei trovava tutto in Me. Poi c’era il mio caro Padre S. Giuseppe che mi faceva da Padre ed io sentivo tutte le sue gioie che sentiva per causa mia. Invece nella mia Passione le nostre gioie furono tutte interrotte, perché dovevamo dare luogo al dolore e sentivamo tra Madre e Figlio il grande dolore della vicina separazione almeno sensibile che doveva succedere con la mia morte; nella grotta le bestie mi riconobbero e, onorandomi, cercavano di riscaldarmi col loro fiato, nella prigione neppure gli uomini mi riconobbero e, per insultarmi, mi coprirono di sputi e di obbrobri, perciò non c’è da paragonare l’una, all’altra”.

Non facciamoci angosciare delle grazie sprecate del passato, concentriamoci sul presente e sul futuro mettendo un punto sullo spreco delle grazie.

MEDDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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