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venerdì 6 agosto 2021

I primati di chi vive nel Divin Volere

Piccola catechesi di Gesù sulla morte improvvisa. Necessità di una sua retta comprensione. I primati di chi vive nel Divin Volere: precedere in ogni atto santo tutte le altre creature. "Non conoscere il peccato" e "non conoscere cosa sia un atto di volontà propria". Libro di cielo volume 20, 21 Novembre 1926, 18 Dicembre 2020

21 Novembre 1926 Tenerezza di Gesù per il punto di morte. Come chi vive nel Voler Divino ha il primato in tutto

Gesù ci parla di due cose: della morte improvvisa e in relazione all'impossibilità di ricevere i sacramenti e poi del primato che comporta il vivere nel divin volere. Ci fa capire indirettamente - chi vuole essere santamente superbo, chi ama di più il Signore? - questa santa battaglia la combattevano anche la Madonna con Dio (a quanto dicono gli scritti). Gesù vuole il nostro amore, il resto lo guarda poco.

Una sorella di Luisa morta improvvisamente. Premessa: (preoccupazione pastorale del don), non bisogna mai cedere a nessuno dei due estremi che sono pericolosi alla salvezza dell'anima: esserne terrorrizzati pensando di trovarsi di fronte ad un Giudice rigorosissimo e spietato e del Giudizio particolare e poi c'è il problema contrario - che nel nostro contesto culturale è più diffuso: che quando moriamo tutto quello che hai fatto va tutto bene lo stesso e si entra in Paradiso lo stesso. Il brano di oggi, se non rettamente interpretato, può favorire questo secondo errato modo di vedere (si salvano tutti indipendentemente da ciò che si è fatto in vita ndr); premesso che il don sarebbe contentissimo se così fosse (se si andasse tutti in Paradiso) sarebbe il primo a festeggiare. Ma dopo 2000 anni di storia di Chiesa ci dicono di non crogiolarsi su sè stessi. Gesù ci parla di alcune cose meravigliose che Lui compie al momento della morte e possiamo sperare che queste cose Lui le faccia sempre.

La sorella di Luisa, secondo noi, sarà stata una persona che viveva lontana da Dio? Bestemmiava? Non metteva mai piede in Chiesa? Non parlava mai con la sorella? Non pregava mai? Non si ricordava mai del Signore? Era acida? Insultava il prossimo? Non si confessava mai? ecc... in un contesto storico del 1926 e conoscendo Luisa si può pensare che fosse una brava cristiana, forse santa no ma una brava cristiana, un'amica di Gesù. Questi discorsi che Gesù ha fatto....

"...Sai, il mio Volere, nel rapirla dalla terra improvvisamente, me l’ha fatta circondare della tenerezza della mia umanità, il mio cuore umano e divino ha messo in campo d’azione le mie fibre più tenere, in modo che i suoi difetti, le sue debolezze, le sue passioni sono state guardate e pesate con tale finezza di tenerezza infinita e divina; e quando io metto in campo la mia tenerezza non posso fare a meno d’aver compassione e di farla passare in buon porto, come trionfo della tenerezza del tuo Gesù..." Gesù

Noi possiamo pensare ragionevolmente che questo trattamento sia riservato da Gesù ai suoi amici, a chi è vissuto in comunione con Lui. La morte improvvisa - a quei tempi era molto diffusa - il rovescio della medaglia (della morte improvvisa) non avvengono quando la morte è annunciata.

"..la morte improvvisa serve per non far mettere in campo l’azione diabolica, le sue tentazioni, i timori che con tanta arte getta nei moribondi, perché se lo sente rapire senza poterlo né tentare e né seguire.." Gesù

Il diavolo quando vede la persona morente fa i suoi ultimi assalti per cercare di portarsi l'anima all'inferno e questo è un problema ma se muore all'improvviso il diavolo non fa tempo ad organizzarsi. Perchè allora si dice la preghiera salvami dalla morte improvvisa? Perchè non tutti hanno cuore di tenersi in grazia di Dio - se io ho saltato una messa domenicale senza giusta causa non è bello presentarsi così di fronte al Signore. Se io vado a messa tutti i giorni, mi confesso ogni settimana, dico il Rosario tutti i giorni (esempio tanto per capirci) e mi prende un coccolone, è chiaro che se muoio improvvisamente, posso pensare che il Signore mi sbatte all'inferno perchè non ho preso l'olio santo e il Viatico? No. Una persona che sono vent'anni che non mette piede in chiesa e compie peccati mortali e odia il prossimo...se ti prende la morte improvvisa...quello sta in stato di peccato mortale o si confessa o deve fare un'atto di pentimento perfetto ma se gli piglia la morte improvvisa non ha tempo per fare tutto questo. Rallegriamoci nel vedere Gesù nell'accompagnare al trapasso i suoi figli, Gesù viene come un ladro per chi non lo conosce ma viene come un'amico per chi lo frequenta (finalmente sei arrivato!). Nel 1926 il 90% dei cattolici andava alla Messa alla domenica e oggi l'80-90% dei cattolici non va a messa. Stiamo quindi attenti che la divina Misericordia, anzichè essere un'aiuto, diventa un problema perchè porta le persone non al pentimento e alla vita santa ma a crogiolarsi nei propri peccati perchè tanto Dio mi perdona.

I primi della classe:

Quello che spiega Gesù è molto semplice: la dv tiene il primato su tutto, la divina volontà tutto ha creato e tutto mantiene nell'essere e tutto anima dal di dentro (vedasi le catechesi precedenti). Quando noi ci troviamo uniti con la dv, noi partecipiamo con il suo essere all'origine atto primo anzitutto nell'amore. La cosa primaria della dv è amare, quindi se io amo nella dv (ecco perchè si dice Gesù ti Amo nella Tua Volontà - atto di unione), non soltanto immediatamente si raggiunge la massima intensità e perfezione possibile dell'amore ma anche tutti quanti gli atti dell'amore che fanno le creature - lo fanno perchè vivono nella dv - diventano proprietà di chi coscientemente ha amato e pregato Gesù nella dv.

Figlia mia, chi vive nel mio Volere ha il primato su tutto e su tutti gli atti delle creature, ha innanzi al Creatore il suo atto primo nell’amore, sicché se le altre creature amano, l’anima che vive nel mio Volere si trova ad essere la prima ad amare, gli altri vengono chi nel secondo posto, chi nel terzo, chi nel quarto a seconda l’intensità del loro amore; se le altre creature mi adorano, mi glorificano, mi pregano, l’anima che vive nel mio Volere è la prima ad adorarmi, a glorificarmi, a pregarmi. E questo è connaturale, perché la mia Volontà è vita ed atto primo di tutte le creature, quindi chi vive in essa si trova nel suo atto primo ed è la prima sopra tutte le creature, innanzi a Dio a fare tutti i loro atti ed a fare tutti gli atti che loro non fanno...." Gesù

Poi panegirico sulla Madonna:

"..Sicché la Sovrana del Cielo che non diede mai vita al suo Volere, ma ebbe la sua vita tutta nel Mio, ha, come diritto, il primato..." Gesù

Gesù non aveva conosciuto peccato...la Madonna non ha conosciuto uomo..la Madonna che cosa sia stare con un'uomo (nel senso del rapporto) non lo sa, come una persona ignorante o come una vergine non lo sa. Chi è vergine non sa cosa sia un rapporto sessuale perchè non l'ha mai fatto. E' una santa ignoranza. Don Fabio Rosini diceva che Gesù non sa cosa sia chiaccherare (peccato di mormorazione o di maldicenza), una parolaccia Gesù non sa cosa sia. E' proprio ignoranza. Strillare o rimproverare Gesù non sa cosa sia. Anche senza stare senza pregare...Gesù non aveva conosciuto peccato. Valgono anche per la Madonna. La Madonna non sa cosa significhi fare una cosa di testa propria, senza connessi divini, senza avere la certezza morale che quello si sta facendo è consono con i divini voleri. Qua andiamo oltre il peccato. Era tanta e tale la sua cura, negli scritti della Mistica Città di Dio della Venerabile Maria d'Agreda, sappiamo che la Madonna faceva umili lavori di casa unita con la dv facendoli diventare divini, la sua vita era comune e normale. E' stata nel tempio con le altre bambine, la sua vita terrena e la sua vita spirituale interna erano armonizzate, non ha vissuto una vita separata dal mondo reale, una sorta di nicchia al di fuori, Maria bambina nel tempo aveva le preghiere comuni ecc...con la massima perfezione possibile. La Madonna spazzava per terra, cuarva le piante, ecc... in questo senso la Madonna era una persona normale in maniera intimamente straordinaria. Nella Mistica Città di Dio della Venerabile Maria d'Agreda dice che per Lei per dare maggiore valore e per essere certa che anche negli atti più comuni e doverosi (spazzare per terra per esempio) - spazzare per terra è volontà di Dio per chi deve stare dietro alla casa, anche per gli uomini - la Madonna chiedeva a san Giuseppe l'obbedienza. La Madonna considerava san Giuseppe il suo capo e chiedeva a lui l'ordine di spazzare per terra, e alla fine san Giuseppe cedeva. Questa era la vita di Colei che non ha conosciuto il suo volere.

Noi tutti abbiamo la laurea honoris causa di aver fatto la propria volontà, ma quella laurea bisogna prendersela e mettersela sotto i piedi. Chi la supera la Madonna? Solo l'Umanità di Gesù Cristo. Allora noi nella nostra preghiera dobbiamo chiedere due cose: non conoscere il peccato ma non come un sacco di gente che è convinta di non fare peccati, perchè non ne sono consapevoli, un conto è non farli e un conto è non saperli riconoscere. Generalmente il cammino passa attraverso di quanti peccati ho fatto e si inizia a camminare passando per la confessione generale e si giunge quanto meno a non commettere nessun peccato volontario, perchè poi quelli che dipendono da reazioni semi deliberate, difetti radicati e da altre miserie purtroppo ci vuole tempo e grazia straordinaria. L'ultimo traguardo è non conoscere più il nostro volere. Questo è un'allenamento continuo e dobbiamo sfruttare tutto e quando qualcosa mortifica la nostra volontà - quando saremo nella pace più assoluta qualsiasi cosa accada, inconveniente, seccatura, ecc.. già quando si potrà contrariare la nostra volontà in tutto e rimarremo nella gioia ed impassibili ci siamo. Questo è il segreto della felicità.

Santa Caterina da Siena, nel dialogo da parte di Gesù, dice: dì all'uomo che l'unica causa di ogni sua preoccupazioni ed ansia è la sua volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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