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domenica 4 luglio 2021

Come in Cielo, così in terra

Gesù spiega a Luisa la differenza tra il fare la Divina Volontà e vivere in essa, ossia possederla e farla regnare in noi. E le fa notare come ciò sia contenuto già nel Padre: con le parole "sia fatta la tua Volontà" si chiede a Dio che tutti la facciano, con le parole "come in Cielo così in terra" che essa sia fra gli uomini mortali così come è in Paradiso, dove dai beati è totalmente posseduta ed è la fonte inesauribile della loro eterna e imperitura beatitudine. Libro di cielo volume 20, 15 Ottobre 1926, 18 Novembre 2020

15 Ottobre 1926 La creatura avrà tanta felicità in cielo per quanta Volontà Divina avrà racchiuso in terra

Il brano è uno di quelli fondamentali, perchè Gesù dà una grandissima spiegazione e chiara della differenza che sussiste nel fare la dv e vivere in essa. Tra il sottoporsi ai comandi della dv e possederla. Questo è un concetto fondamentale che con l'aiuto dello Spirito Santo dobbiamo entrare, solo chi possiede la dv raggiunge la felicità anche qua in terra. La felicità viene dal possesso non dall'esecuzione di un comando.

Figlia mia, sia fatta la tua Volontà che io insegnai a pregare nel Pater Noster significa, che tutti dovevano pregare che almeno facessero la Volontà di Dio e questo è di tutti i cristiani e di tutti i tempi, né un uomo si può dire cristiano se non si dispone a fare la Volontà del suo Padre Celeste. Ma tu non hai pensato all’altra postilla che viene immediatamente dopo: “come in cielo così in terra”. Il come in cielo così in terra, significa vivere nel Voler Divino, significa pregare che venga il regno della mia Volontà sulla terra per vivere in Esso. Nel cielo non solo fanno la mia Volontà, ma vivono in Essa, la posseggono come cosa e regno proprio e se la facessero e non la possedessero non sarebbe piena la loro felicità; perché la vera felicità incomincia dal fondo dell’anima. Fare la Volontà di Dio non significa possederla, ma sottoporsi ai suoi comandi. Invece vivere in Essa è possesso. Quindi nelle parole del Pater Noster, “sia fatta la Volontà tua”, sta la preghiera, che tutti facciano la Volontà Suprema e nel “come in cielo così in terra” che l’uomo ritorni in quella Volontà, da dove uscì, per riacquistare la sua felicità, i beni perduti ed il possesso del suo regno (divino)”. Gesù

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"..che tutti dovevano pregare che almeno facessero la Volontà di Dio e questo è di tutti i cristiani e di tutti i tempi, né un uomo si può dire cristiano se non si dispone a fare la Volontà del suo Padre Celeste..." Gesù

Oggi diremmo che è il minimo indispensabile, non si entra in Paradiso se non si fa la dv. Osservanza dei 10 comandamenti, la via obbligata è l'osservanza dei comandamenti di Dio se si vuole entrare in Paradiso.

Obiezione di Luisa e Gesù spiega:

In Paradiso si è immersi nella dv, alcune cose che Dio ci chiede nella vita terrena per la nostra condizione di viatori, ci possono sembrare difficili ed ostiche - perchè pochi osservano i 10 comandamenti? Perchè alcune cose richiedono sacrificio, bisogna privarsi di piaceri e soddisfazioni immediati e quindi si preferisce non osservarli per un piacere o soddisfazione immediata. In Paradiso un'eventualità del genere non esiste proprio, perchè là c'è il vivere in maniera assoluta il fatto che tutto quello che esce dalla bocca di Dio è Santità e Felicità assoluta per cui (ad un abitante del Cielo) non passa neanche per l'anticamera del cervello di fare altro perchè - a differenza del pianeta Terra - si vede che è follia allo stato puro (disobbedire ad una richiesta di Dio ndr).

Nella dv la fede non ci sarà tolta, ci darà un'anticipo, il combattimento non cesserà ma però come dice Luisa cambierà più di qualcosa, la dv non sarà un termine di riferimento esterno autorevole a cui piegarmi ed obbedirmi, ma - nella misura in cui essa regnerà in me - io inizierò a sentirne la perfetta felicità non nel senso gaudio profondo ma Gesù lo spiega tante volte e diventerà quasi connaturale muoversi in essa e diventerà innaturale a fare la mia volontà se poco poco in qualche si sarà usciti dalla dv per fare la nostra. Come si fa ad entrare nella dv o meglio a farla regnare in noi o possederla? Il possesso della dv è un possesso d'amore, qualcosa di analogo al possesso totale che due coniugi hanno l'uno dell'altro.

(Uno dei tanti motivi per cui prima del matrimonio si custodisce la verginità è questo, ad avviso del don è uno degli argomenti più convincenti - una persona può dire alla propria sposa/sposo: solo tu mi possiedi totalmente e sono tutto tuo? Lo può dire alla condizione che non abbia avuto rapporti pre- matrimoniali. Esiste la conversione nella vita, la possibilità di sbagliare - queste parole non devono suonare come un peso o condanna verso chi avesse sbagliato - si può sempre rimediare ma nessuno può negare che per dire: tu solo/sola mi possiedi totalmente è necessario essere rimasti vergini).

C'è un possesso analogo che Dio è tutto nostro come se esistesse solo per me. Noi siamo tutti suoi senza voler appartenere a nessu'altro. Come si fa?

Tutto parte da un giro che Luisa sta facendo:

mio Gesù, la tua Volontà abbraccia e racchiude tutto ed io a nome della prima creatura uscita dalle tue mani creatrici fino all’ultima che sarà creata intendo riparare tutte le opposizioni fatte dalle volontà umane alla tua e prendere in me tutti gli atti della tua adorabile Volontà che le creature hanno respinto, per ricambiarli tutti in amore, in adorazione, in modo che non ci sia atto tuo, al quale non corrisponda un atto mio, perché trovando in ogni tuo atto il piccolo atto mio, come bilocato nei tuoi, tu resti soddisfatto e venga a regnare come in trionfo sulla terra. Non è forse sugli atti umani che il tuo Fiat eterno vuol trovare l’appoggio per dominare? Perciò in ogni tuo atto ti offro il mio come terreno per farti distendere il tuo regno...." Luisa

Si entra nella dv, in questo mare immenso all'interno del quale non esistono confini di spazio e di tempo e in un nanosecondo si abbraccia tutto. Si ripara prendendo le opposizioni prendendo gli atti positivi compiuti da Gesù e dalla Madonna. Questo vale non solo per le disobbedienze, anche un assecondare un'ispirazione che viene dal Cielo, è un piccolo respingimento della volontà di Dio. Uscire dalla Volontà di Dio non è solo fenomeno che accade quando pecchiamo, ma anche quando noi facciamo di testa nostra (faccio una cosa lecita ma Dio non vuole che io la faccio). Qui non c'è peccato ma sto uscendo dalla dv. Dio ti manda un'ispirazione - un bel digiuno - ti viene questo pensiero e ti lambisce un'attimo la mente e facciamo finta a pensare ad altro. E' successo che un'ispirazione divina non l'hai messo in pratica e quindi ho perso alcune grazie per me e quelle che il Signore avrebbe accordato a quelle persone in conseguenza di quel sacrificio a cui tu accettandolo lo avresti offerto. Andare a prendere tutte le opposizioni, non si finirebbe mai...anche godere dei beni creati, della stessa vita del sole, ecc... senza rivolgere il pensiero a Dio e ricambiarlo con un Ti amo è un lasciare un ricambio alla dv, anche il mangiare senza mettere il nostro Ti Amo contraccambiando l'amore di Dio...è lasciare sola la dv ecc... Si vive nella dv a moltiplicare questi atti - riparare ed amare per noi e per tutti - e questo produce due effetti: 1) Il regno della dv in noi, mano a mano questa cose si fanno, la dv stende il suo Regno nella nostra anima.

"..il mio regno è in mezzo ai figli miei e proprio nell’intimo dei loro atti. Per quanto la creatura prende della mia Volontà così io stendo il mio regno in essa ed essa stende il suo regno nella mia Volontà,..." Gesù

Non ci deve venire l'angoscia e il patema, perchè altrimenti esce ancora peggio dalla dv, mano a mano con calma perchè non è che dall'oggi al domani cambia ma con il tempo. Se ti viene un buon pensiero, non metteri a pensare ad altro e fare finta di niente; perchè lo devi mettere subito con calma.

"..Ora figlia mia, di tutto ciò che la mia Volontà ha stabilito di dare alle creature, di tutti gli atti suoi finora hanno preso poco, hanno conosciuto poco, perché il suo regno non solo non è stato conosciuto, ma neppure posseduto, quindi in cielo non può dare tutta la sua gloria completa, né tutte le gioie e le felicità che possiede, perché si trova in mezzo a figli incapaci e di piccola statura..." Gesù

Il nostro cuore si deve dilatare, deve capace di ottenere questa valanga di grazia e di felicità e lo si fa moltiplicando questi atti, questo in maniera placida, pacata e serena. Non facciamoci venire l'ansia da prestazione. Perchè venga il Regno di Dio c'è bisogno di persone che lo invochino direttamente oltre che a operare e vivere nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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