Gesù spiega a Luisa il perché la chiama la "neonata nel Divin Volere". La esorta a non perdere tempo, perché ogni attimo di tempo peso è perdita di beni e felicità qui e in Paradiso. Verificarci sull'uso che facciamo del tempo. Libro di cielo volume 19, 23 e 28 Febbraio 1926, 21 Luglio 2020
23 Febbraio 1926
Gesù chiama Luisa “la piccola neonata” per fare che rinasca sempre nel suo Santo Volere a nuova bellezza, a nuova santità, a nuova luce, a nuova somiglianza col suo Creatore
Dentro di noi c'è la lotta tra la pianticella della dvina volontà che ha bisogno di tante cure e la pianta della nostra volontà umana - stiamo dentro questo contesto, contesto dal quale Luisa è stata tolta e ha ricevuto questo nome: la neonata della divina volontà.
"..Neonata significa stare in atto di nascere e siccome tu devi rinascere in ogni tuo atto nel mio Volere,.." Gesù
E quindi di fatto sei neonata nasci in continuazione se realmente fai questo e poi c'è un'altra significazione:
"..Ma ciò non è tutto, alla neonata della mia Volontà era necessario, conveniente, decoroso per lei e per la nostra stessa Volontà, che si unisse a quell’atto solo dell’Eterno che non ha successione di atti e siccome quest’atto solo dà all’Essere Divino tutta la grandezza, la magnificenza, l’immensità, l’eternità, la potenza, insomma, racchiude tutto per poter far uscire da quest’atto solo tutto ciò che vuole, così la nostra piccola neonata nella nostra Volontà, unendosi all’atto solo dell’Eterno,.." Gesù
Dio è Atto Puro (teologia classica da Aristotele a san Tommaso d'Aquino) ma che significa in concreto? Un concetto di questo genere richiede una cultura filosofica e non si può spiegarlo in un tot. di minuti perchè è abbastanza elaborato. Essere neonata nella dv significa anche partecipare a questa unicità dell'atto unico di Dio, questa partecipazione assume le forme dell'Atto Continuo, in Dio c'è un'atto solo, atto pure in Dio non c'è un passaggio da un desiderio di qualche cosa e il possesso, tra una possibilità e il farla, l'Eternità Increata di Dio che vive nella sua dimensione di piena felicità, consiste nel possesso pieno e simultaneo di una vita perfettamente beata e senza fine. Dove tutto è in atto, tutto è nuovo ma sempre eternamente presente. Per noi esseri umani questi concetti sono trascendenti, possiamo intuirli ma non possiamo assolutamente rappresentarceli. Se il comprendessimo saremmo dio. Entrare nella dv vuol dire entrare in contatto di quest'atto solo e quindi nella creatura assume la forma dell'atto continuato e quindi si rinasce continuamente a nuova luce, santità, bellezza ecc... e il Creatore sente di riflesso ciò che gli doveva dare la creatura. Il Creatore ha creato la Creazione perchè tutto ciò che in essa, godesse della sua felicità. In particolare le creature intelligenti (angeli ed uomini). Gli uomini hanno la potenza di poter entrare in questo pelago di queste felicità o rimanere avvinghiati nelle loro debolezze.
".. E mentre fa un solo atto deve rinascere continuamente, ma rinascere a che cosa? A nuova bellezza, a nuova santità, a nuova luce, a nuova somiglianza col suo Creatore;.." Gesù
Gesù poi dice: la santa Messa è stata celebrata sul Calvario (immolazione cruenta di Gesù), quell'atto però è stato anticipato da Gesù nell'ultima cena e prolungato nel tempo in tutte le messe celebrate dove quello che è successo è sempre in atto.
"..Vedi, anch’Io nacqui una volta, ma quella nascita mi fa nascere continuamente, rinasco in ogni ostia consacrata, rinasco ogni qualvolta la creatura ritorna alla mia Grazia, la prima nascita mi diede il campo a farmi rinascere sempre. Così sono le opere divine, fatte una volta, resta l’atto continuato senza mai finire..." Gesù
28 Febbraio 1926
Ogniqualvolta l’anima si occupa di se stessa, perde un atto nella Volontà Divina. Che significa perdere quest’atto
E' chiaro che questi brani vanno presi come ci troviamo oggi. Stare nel dv senza mai uscirne (come accadeva a Luisa ndr), il don sinceramente può augurarselo di essere vicino ma pensa che sia una cosa grande. Gesù ci fa comprendere che vivere nella dv sia un punto d'arrivo, il don non crede che ci sia una bacchetta magica (nelle cose dello spirito e nelle cose umane non accade mai).
"..molto più che l’anima per vivere nella mia Volontà, prima viene spogliata delle vesti del vecchio Adamo colpevole e viene rivestita delle vesti dell’Adamo novello e santo, la sua veste è la luce della stessa Volontà Suprema,.." Gesù
Ciò - ad avviso del don - noi dobbiamo ritenere per esempio è non perdere tempo.
"..“Figlia mia, non perdere il tempo, perché ogniqualvolta ti occupi di te è un atto che perdi nella mia Volontà e se sapessi che significa perdere nella mia Volontà un solo atto!.." Gesù
Perdere tempo non è soltanto dissiparsi in cose non utili.(consiglio propedeutico per la santità) La santificazione del tempo è un'obbiettivo importantissimo perchè la nostra vita si svolge nel tempo, nell'attimo che scorre e non possiamo fermare. Nell'attimo presente io scrivo una pagina della mia vita eterna, se faccio una cosa buona - se faccio quello che Dio vuole - quella cosa rimarrà per sempre e se ho fatto una cosa cattiva ho diffuso il male. Se spreco il tempo o non giova un granchè sciupo il tempo. Lo sciupio del tempo è un problema serio anche per noi esseri umani, il don condivide la fatica di tutti ma la santa amministrazione del tempo, tutti i santi l'hanno raccomandata: imparare a santificare e ben impiegare i tempi che il Signore ci concede in questa vita. Sant'Alfonso Maria de Liguori fece voto di non perdere tempo. Quando uno dice che non ha tempo di andare a Messa, il tempo c'è, tutti abbiamo 24h ma dobbiamo vedere cosa facciamo, come lo organizziamo e quali siano le nostre priorità. Allo stato attuale come passo la mia giornata? Come lo impiego? E da oggi come posso cambiarlo? Le cose che facciamo nel tempo sono quelle che attirano o fanno stare concentrata la nostra attenzione, le cose in cui impiego più tempo sono quelle a cui penso maggiormente e anche quando non sto occupato in esse ci penso anche se non me ne sto occupando.
La persona che vuole vivere nella dv, senza farsi venire le ansie - dobbiamo rimanere in salute e il don dice come ci maltrattiamo o usiamo il nostro corpo? Noi non siamo autorizzati a maltrattare il nostro corpo, gli eccessi alimentari, il troppo lavoro o troppo dormire, le alimentazioni sballate, il nostro corpo (atto della divina volontà)...la moda del piercing ecc.. un figlio o figlia della dv che maturi bene alcune cose sta attento a tante cose. L'idolatria del corpo fa perdere un sacco di tempo.
Come lo impieghi il tempo? A cosa pensi dal mattino alla sera? Anche se non possiamo stare sempre in Chiesa, le mie risorse affettive dove sono polarizzate? Se tu ami Gesù/Madonna li desideri. O pensi ad una persona, c'è qualche persona alla quale pensi dal mattino alla sera? Vuol dire che sei molto legato a quella persona e molte energie verranno spese per quella persona. Chi ha un'hobby..quanto tempo ed energie sono convogliate in quelle passioni?
"..“Figlia mia, non perdere il tempo, perché ogniqualvolta ti occupi di te è un atto che perdi nella mia Volontà e se sapessi che significa perdere nella mia Volontà un solo atto!.." Gesù
"..Tu perdi un atto divino, quell’atto che abbraccia tutto e tutti e che contiene tutti i beni che ci sono in Cielo ed in terra,....E non solo ci perdi tu il tempo, ma dovendoti Io rappacificarti e rialzarti dai tuoi timori per metterti in via nella mia Volontà, costringi Me ad occuparmi di cose che non riguardano il Supremo Volere e lo stesso angelo tuo che ti sta vicino ne resta digiuno,.." Gesù
Anche il nostro angelo custode ne risente se noi stiamo facendo una cosa santa o un peccato. Non è la stessa cosa se sto facendo un'atto nella dv o no. Il mondo della dv è il mondo della responsabilità e creatività personale, noi vorremmo ricette preparate, nella vita interiore ci stanno delle cose coordinate ma le grandi scelte di base sono cose che vanno maturate. Se mi rendo conto che sto dissipando le mie energie in cose inutili, come Luisa, dico: ci mettiamo punto e da oggi in poi non voglio che la mia vita vada avanti così / chiediamo aiuto umilmente a Dio e piano piano iniziamo a cambiare. Se non interveniamo mai non si cambia in automatico. Speriamo di perdere presto le fattezze umane ed assumere le fattezze divine e questo dipenderà da come usaremo le nostre risorse e tempo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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