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domenica 14 febbraio 2021

Non immobilizzare la Grazia di Dio

Gesù spiega il perché ha reso immobile Luisa: molte creature respingono da sé la Grazia di Dio, lasciandola immobile ed impossibilitata ad agire per la nostra salvezza. Anche anime religiose e pie fanno questo. L'anima che vive nella Divina Volontà fa il pieno di Grazia di Dio e la rende perfettamente operativa. Libro di cielo volume 17, 9 e 25 Luglio 1925, 12 Giugno 2020

9 Luglio 1925 Il patire insieme con Gesù serve di busso continuo, col quale Gesù picchia alle porte dell’anima e l’anima picchia alle porte della sua

Figlia mia, non vuoi persuaderti che quando la mia giustizia vuole, per giusta ragione, castigare le genti, Io sono costretto a nascondermi da te, perché tu non sei altro che una piccola particella che vincola tutte le altre particelle delle altre creature e quando sto in modo familiare con te e come in festa e colpisco le altre particelle vincolate a te, la mia giustizia si trova in contrasto e si sente distogliere dal colpire le altre particelle. Quindi, in questi scorsi giorni ci sono stati castighi nel mondo ed Io mi son tenuto da te nascosto, ma in te sempre.” Gesù

La privazione di Gesù motivata dalla necessità di mettere in atto alcuni provvedimenti di giustizia sempre a beneficio degli uomini - tema antichissimo degli scritti che ricorre sempre dai primi volumi - quando Gesù voleva castigare in senso biblico (ossia provocare la conversione con le maniere forti), parafrasarlo così il concetto di castigo divino che è da ben comprendere e non pensare che non sia così o che la giustizia divina non esista.

Quando però Gesù stava innanzi a Luisa, la sua giustizia era come "legata" primo perchè Luisa si offriva a soffrire al posto dei suoi fratelli, forma di carità straordinaria tipica delle anime vittime o succedeva la stessa cosa quando s'intrattenevano in dolci colloqui come in questo brano. Tutti quanti siamo legati con fili invisibili gli uni con gli altri e i legami (quando uno si offre come vittima) il legame diventa più intenso. Però i castighi sono necessari, Dio sa cosa è necessario agli uomini e fa quello che si deve fare, Luisa ha fatto questa esperienza, noi dobbiamo sempre pregare sempre, comunque e dovunque ma dobbiamo sempre ricordare e rallegriamoci che se la Divina Volontà decide una cosa che sa essere necessaria e che sia bene, non c'è preghiera che tenga e noi non sappiamo cosa sia meglio per noi ma Dio lo sa. Questo durissimo martirio è da un lato connesso a questi castighi. E passiamo al secondo brano:

20 Luglio 1925 Immobilità della Grazia nelle anime per l’ingratitudine umana

Qual'è il grande problema della razza umana? Perchè la razza umana si espone ai possibili intervento correttivi divini per certi versi costringe Nostro Signore ad usare dei metodi forti per il loro bene? Perchè rifiutano la grazia di Dio. Per Dio - possiamo fare una piccola considerazione a livello personale o a livello ecclesiale (non confondiamo i piani): Dio ha una sola mira: agire per la salvezza eterna delle nostre anime. Da quella dipende non 30- 60 anni di vita ma l'eternità, le persone sono delle sciocche o sconsiderati - al don capita di leggere di persone abbastanza famose della vita mondana o dello spettacolo che fanno comprendere la ristrezza di vedute: una persona deve chiedersi: le grandi domande bisogna porsele. Siccome questo non accade, capiamo anche un pochettino alcune dinamiche: nelle mente di Dio qualche cosa che ti costringa a riflettere sulla caducità della vita terrena - qua non abbiamo niente di stabile e di sicuro (ed è la verità) e non ci servirebbe nessun castigo nè terremoto per renderci conto di una cosa talmnente ovvia. Ma se qua non ho una cosa stabile, devo mettermi in cammino per vedere se questa città stabile esiste e se Dio non è solo l'oppio dei popoli?

A Dio interessa che noi stiamo in grazia di Dio, come insegna la Chiesa, si salva chi muore stando in grazia di Dio. Si danna chi muore in stato di peccato mortale senza aver compiuto neanche un minimo atto di pentimento. Questo era è e sempre sarà così. Oggigiorno c'è l'andazzo che qualsiasi sia stata la vita terrena uno va in Cielo. Chi dice queste cose e peggio chi le lascia credere alle persone offende Dio e fa sbudellare dalle risate il maligno; perchè il diavolo gongola se si può portare qualcuno dalle parti sue e noi dovremmo contrastarne l'azione.

C'è una frase fondamentale di Gesù che getta una luce sull'irrigidimento di Luisa

Prima Gesù blocca Luisa:

Trovandomi nel solito stato, dopo aver passato privazioni amarissime del mio dolce Gesù, finalmente si è fatto vedere e senza dirmi neppure una parola mi ha messo in una posizione dolorosa, in una perfetta immobilità, sentivo la vita e non avevo moto, sentivo il respiro e non potevo respirare, tutta la mia povera persona non aveva un piccolo moto e mentre sentivo dolermi, non ero capace di contorcermi per il dolore che sentivo, ma ero costretta dalla presenza di Gesù e dalla sua Santissima Volontà a restare immobile....Luisa

Il muoversi mentre si sta male è uno sfogo da parte nostra e una richiesta (come Gesù spiega) neanche troppo implicita d'aiuto

Figlia mia, hai visto come è doloroso lo stato d’immobilità? E’ lo stato più duro, perché anche a sentire acerbi dolori, il moto è sollievo, è segno di vita; i contorcimenti sono voci mute che chiedono aiuto e scuotono i circostanti per la compassione..." Gesù

e poi Gesù spiega:

"... ma sai tu perché ti ho messo in questo stato d’immobilità? Per farti comprendere lo stato in cui si trova la mia grazia e avere da te una riparazione.." Gesù

La Grazia che per definizione è divino movimento teso a rinnovare, rigenerare e santificare e riempire le anime si trova immobile. Respingere la grazia è un delitto di proporzioni inimmaginabili.

"..La mia grazia è luce e come luce naturalmente si spande e le creature non fanno altro che sprigionare tenebre e mentre la mia luce vuole entrare in loro, le tenebre che spandono paralizzano la mia luce e la rendono immobile e senza vita per le creature. La mia grazia è amore e contiene la virtù di poter tutti accendere, ma la creatura amando altro rende come morto per sé quest’amore e la mia grazia sente il più straziante dolore per lo stato d'immobilità in cui la mettono le creature..." Gesù

La Luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l'hanno accolta (Vangelo di san Giovanni); che cosa succede ? Che le creature tutto amano tranne la grazia di Dio, hanno perso e disperso i loro cuori in mezzo ad una montagna di altri amori e la grazia se ne resta sola ed immobile. Fino a qua uno potrebbe dire: ma questo non riguarda me. Attenzione, perchè Gesù riprende un tema a Lui molto caro e da Lui affrontato più volte negli scritti che serve proprio a fugare pensieri di chi pensa che queste cose siano dette per i grandi peccatori e non per sè:

"... Oh in quali strette dolorosissime si trova la mia grazia! E questo non solo da parte di quelli che apertamente si dicono cattivi, ma anche da parte di quelli che si dicono religiosi, anime pie.." Gesù

Tema ricorrentissimo negli scritti, e che cosa intende Gesù? Che al posto della Sua Grazia:

"..questo si verifica per cose da nulla, per una cosa che non va a loro genio, per un capriccio, per un vilissimo attaccamento o perché non trovano le soddisfazioni della propria volontà nelle stesse cose sante; .." Gesù

Che non è altro che la quintessenza o espressione comune della volontà umana. Gesù spiega per cose da nulla pospongono la grazia, per un capriccio o perchè non trovano la soddisfazione anche nelle cose sante. Qua ognuno deve poi interiorizzare. Esempio: si esce dalla divina volontà con poco, una cosa che non mi va a genio, mi lamento, mormoro o peggio ancora inizio ad inveire o a mortificare quel qualcuno che è la causa di quella cosa che non mi va a genio - esempio feriale: un caro marito che torna a casa, la moglia non ha cucinato bene e il marito va su tutte le furie, magari il marito è credente cattolico e praticante. Non pensiamo sempre a chissà quali cose strane, Gesù allude a situazioni reali / quando noi siamo attaccati morbosamente a qualcosa, troppo e non ce ne vogliamo distaccare - chi è attacco ai soldi e viene a sapere che c'è una situazione di reale necessità e non scuse neanche mezzo centesimo perchè è attacco ai soldi. Per un capriccio, uno si mette in testa un qualcosa che deve soddisfare e guai (fosse anche una cosa molto piccola) tipo: oggi pomeriggio esco per lo shopping ma poi un figlio sta male o un'amico mi chiama e manifesta che avrebbe bisogno di parlarmi e uno va in bestia vorrebbe fare shopping. O anche nelle stesse cose sante. Mi vado a confessare, vorrei farmi mezz'ora di confessione, il sacerdote ascolta la confessione ma quando vede che inizio ad uscire dalla confessione sacramentale e sto iniziano a sfogarmi dei miei problemi vuol concludere e qualcuno può arrabbiarsi. Fare sempre attenzione alle nostre situazioni. A volte il sacerdote ha fretta ma altre volte il sacerdote si accorge che si sta cercando la volontà umana nella stessa cosa santa e per quanto sta in lui cerca di fermare questa cosa. Impariamo tutti a sentire le nostre risonanze interiori e diamogli un contenuto, perchè Dio fa così: ci sollecita perchè noi accogliamo queste provocazioni e se qualcuna ci colpisce nel segno, se io mi perdo in cose da nulla, inseguo in maniera disordinata un capriccio e mi lascio coinvolgere da qualche attacco o voglio che le cose (anche sante) siano fatte come dico, quando dico io, come voglio io, come penso io ecc...

La Chiesa insegna che il peccato mortale la grazia la fa perdere, il peccato veniale la grazia la fa diminuire, l'imperfezione - alcune cose che abbiamo detto non sono peccati in senso stretto ma sono imperfezioni -/ gli esseri umani fanno caso quasi zero alle imperfezioni,/ - se uno legge un manuale d'ascetica, non perdo la grazia nè la diminuisco la grazia che ho, ma non ricevo una grazia nuova. Blocco la crescita della grazia in me. Perdo qualche grazia che potrei avere, ecco l'immobilismo della grazia. Non l'ho cacciata ma le impedisco di entrare nella mia anima per crescere.

la vita nella dv è vita di pienezza di grazia, la Madonna fu salutata piena di grazia, un'imperfezione volontaria è un problema per chi vive nella dv, perchè la vita nella dv è la vita tendente alla perfezione non per fare il superman o l'elitario perchè nessuno deve sentirsi perfetto anche se è suo dovere tendere alla perfezione - deve stare sempre nella valle santa dell'umiltà, però non può rimanere imprigionato così altrimenti questo determina una vita tiepida che non è la vita nella dv. Noi dovremmo ogni giorno aumentare la grazia che è presente in noi.

La gloria che avremo in Paradiso non è uguale per tutti, perchè è proporzionata ai meriti e i meriti sono tanto più grandi quanto maggiore è la grazia di Dio in me. Maggiore è la grazia che ho e maggiori sono le opere sante che io farò; se in me la grazia non cresce, opere grandi non ne farò. Ecco perchè Gesù dice:

"...ma sai tu chi è la confortatrice, la indivisibile compagna, la rapitrice che rapisce il moto e la vita della mia grazia, anzi accelera sempre più il suo moto e neppure un istante la rende immobile? Chi vive nella mia Volontà; poiché Essa regna è sempre in moto la mia grazia, è sempre in festa, ha sempre da fare, non resta mai corrucciata, inoperosa. L’anima in cui regna il mio Volere è la beniamina della mia grazia, è la sua piccola segretaria dove depone i segreti dei suoi dolori e delle sue gioie, le affida tutto, perché la mia Volontà ha posto sufficiente per ricevere il deposito che contiene la mia grazia, perché essa non è altro che il parto continuo della mia Volontà Suprema.” Gesù

Altrove Gesù negli scritti dice che chi vive nella dv prende il massimo dei frutti dai Sacramenti, la confessione/ comunione è una grande confessione/comunione di chi vive nella dv e viceversa molte confessioni e comunioni fatte malamente sono brutte confessioni e comunioni, fanno pochissimo bene e se fatte proprio malamente fanno più male che bene. Pur essendo di per sè strumenti che trasmettono la grazia.

Prendiamo i dovuti ripari caso mai ci rendessimo conto che qualcosa non vada bene.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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