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sabato 27 febbraio 2021

Il cibo prelibato dell'anima

Strepitosa lezione di Gesù che mostra come la Divina Volontà sia il cibo prelibato dell'anima e che vivere di essa è tutto. Splendide e significative analogie e similutidini con l'alimento e la vita del corpo e con le malattie del sangue. Libro di cielo volume 18, 17 Ottobre 1925, 23 Giugno 2020

17 Ottobre 1925 La Sapienza Eterna ha stabilito che il cibo dell’anima dell’uomo sia la Volontà di Dio

Questo brano splende come un sole dentro il don e per meditarlo bene ci vorrebbe una giornata intera e voglia il Signore che entri nella nostra anima ciò che ci ha detto.

ANNOTAZIONE PREVIA: Gesù qua parla di cibo dell'anima, paragona la dv al cibo per l'anima e appunto usando la similitudine del corpo, come l'Omelia che Gesù fa nel Vangelo (capitolo 4) di san Giovanni:

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».... e Gesù tuona:"..4Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera..." e poi nel capitolo 6 Gesù parla dell'Eucarestia e qua Gesù in questo brano non nomina nemmeno l'Eucarestia, come mai?

Nessuno può dispensarsi di testa sua dall'Eucarestia, però qual'è la differenza sostanziale? Gesù le spiega le cose: se tu non fai l'Eucarestia nella divina volontà, quel cibo spirituale che ha il potenziale massimo santificante i frutti non li produce. Si capisca bene il discorso del don: non è importante fare la comunione, ma fare bene la comunione allora sì. Quando Gesù paragona la divina volontà ai sacramenti sottende la dottrina Cattolica che distingue le condizioni della loro validità, è lecito prenderlo con le dovute disposizioni, per amministrare e ricevere un sacramento è necessario lo stato di grazia (salvo la confessione e il Battesimo). Ma a che serve un sacramento? Non è un rito fine a sè stesso. I Sacramenti sono dati per diventare santi. I sacramenti sono i mezzi di santificazione ordinari, se tu ricevi i sacramenti tu devi diventare santo, e se non diventi santi non funzioni te. Non sono i sacramenti che non funzionano.

La parola di Dio, L'Eucarestia e la Divina Volontà, sono i cibi ordinari dell'anima ma qual'è il più importante? La Divina Volontà, che la sento a fare la Parola di Dio? Gesù dice che chi ascolta quelle parole e le mette in pratica è come un'uomo saggio che costruisce sulla roccia. I Sacramenti non sono fini a sè stessi e la volontà divina è fine a sè stessa, perchè si diventa santi toccandola.

Figlia mia, la mia Volontà è più che cibo; il cibo dà la forza al corpo, lo riscalda, aumenta il sangue, ravviva l’intelligenza se è affievolita, mette brio in tutte le membra e spinge la creatura a nuove opere e sacrifici; invece una persona che sta digiuna, non dando il cibo necessario al suo corpo è debole, fredda, povera di sangue, ha l’intelligenza affievolita, è spossata in tutte le membra, tutto questo la porta alla mestizia e la spinge a non far nulla, senza voglia di sacrificarsi in nulla...." Gesù

".. Il cibo della mia Volontà si dà ad ogni istante, ad ogni respiro, di notte, di giorno, in ogni cosa e quante volte si vuole, né c’è da temere, come con il cibo corporale, che, prendendone, faccia molto danno e produca anche le malattie,.."

Il cibo materiale preso in troppa quantità crea problemi. L'Eterna Sapienza ha stabilito che l'anima vivesse di questo (della dv), forse se Adamo non avesse peccato non ci sarebbe stato bisogno dell'Eucarestia, saremmo campati solo di divina volontà, non ci sarebbe stato bisogno della Bibbia.

"...Onde, avendo stabilito l’Eterna Sapienza che anche l’anima avesse il cibo, le fu assegnato come cibo prelibato la Volontà Suprema, sicché chi prende questo cibo è forte nell’operare il bene, è come inzuppato nell’amore verso il suo Dio, questo cibo aumenta il sangue divino per formare la crescita della Vita di Dio in essa, come sole riflette nella sua intelligenza per farle conoscere il suo Creatore e formarsi a sua somiglianza, mette il brio in tutta l’anima, per mettere in vigore tutte le virtù e la spinge a nuovi lavori e a sacrifici inauditi. Il cibo della mia Volontà si dà ad ogni istante, ad ogni respiro, di notte, di giorno, in ogni cosa e quante volte si vuole, né c’è da temere, come con il cibo corporale, che, prendendone, faccia molto danno e produca anche le malattie,..." Gesù

La Parola di Dio e i Sacramenti sono mezzi disposti dall'economia della Redenzione ma il fine è l'unione con la dv e se questo non funziona hai voglia di fare messe, comunioni (attenzione, si capisca bene); tutto questo deve stare dentro ad una cornice. Paragone con il biscotto inzuppato, non più croccante ma pieno di latte.

Gesù ci sta dicendo: Sei un'incendio di amore divino? Se forte nel fare il bene? Se la risposta è no, allora non ti stai nutrendo di divina volontà,

"..mette il brio in tutta l’anima, per mettere in vigore tutte le virtù e la spinge a nuovi lavori e a sacrifici inauditi.." Gesù

Se sei nella dv sei un vulcano. Se tu inizi a vivere nella dv, quella ti mette la quarta. Noi dobbiamo mangiare il cibo terreno ad orari determinati, e con la dv non c'è pericolo di indigestione o altri problemi. Si può stare sempre con la bocca aperta per mangiare questo cibo celeste.

"..per chi non lo prende affatto, si può dire che si dispone a morire eternamente; per chi si ciba di rado, è debole ed incostante nel bene, è freddo nell’amore, è povero di sangue divino, in modo che la Vita Divina cresce in esso come anemica, la luce nella sua intelligenza è tanto scarsa, che poco o nulla conosce del suo Creatore e, non conoscendolo, la sua somiglianza è lontana da lui per quanto è lontano dal cibo della sua Volontà; è senza brio nell’operare il bene, perché non ha cibo sufficiente e ora gli scappa la pazienza, ora la carità, ora il distacco di tutto, sicché le povere virtù vivono come strangolate senza il cibo sufficiente della mia Volontà. Ah! se si potesse vedere un’anima priva di questo cibo celeste, ci sarebbe da piangere, tante sono le miserie e le schifezze di cui è coperta. Ma c’è più da compatire se si vede una creatura digiuna del cibo corporale, perché molte volte le mancano i mezzi per comprarlo; invece, il cibo della mia Volontà si dà gratuitamente, quindi chi non lo prende merita la condanna e la condanna se la forma lei stessa, perché ha rigettato il cibo che gli dava la vita.” Gesù

Lo prendi di rado? Ecco le vite tipiche purtroppo di molti battezzati. Noi che opere compiamo? Le opere di satana non sono orrori, stragi ecc.. anche un piccolo peccato veniale è un'opera di satana in sè. Mancanza di carità, magari tratto male qualcuno. Magari non sono distaccato dalla stima altrui ecc.../ Gesù dice che è da compatire chi muore di fame perchè non ha i mezzi per comprarlo ma chi non fa la dv non è da compatire perchè la dv è gratis. Quando vuoi, quanto vuoi e dove vuoi. No limits.

"..quindi chi non lo prende merita la condanna e la condanna se la forma lei stessa, perché ha rigettato il cibo che gli dava la vita.” Gesù

E poi lezione sul sangue infetto. La dv è per l'anima il sangue, come il sangue per il corpo che è la vita per il corpo. E' sempre un problema del sangue che fa circolare tutto. Ma se il sangue s'ammala bisogna fare delle operazioni di purificazione quindi il Signore ci purifica.

Figlia mia, come il corpo contiene il sangue cattivo che infetta il buono ed è necessario applicare vescicanti, sanguisughe, salassi, per tirare il sangue cattivo, altrimenti passa pericolo che resti paralizzata per tutta la vita, così l’anima a cui manca il continuo cibo della mia Volontà,...." Gesù

Quindi qua si sta parlando non di un'anima cattivissima, ma è un'anima che sta camminando ma non è ancora tonica, ci sono ancora delle cose che non funzionano e per questo bisogna soffrire. Perchè la sanguisuga fa male, i salassi fanno male assai e i vescicanti anche. Nel Vangelo Gesù lascia ai suoi ministri il compito di dare la spiegazione e qua invece spiega:

"..contiene tanti umori cattivi ed è necessario applicare vescicanti d’umiliazioni per tirare l’umore cattivo della propria stima, morsicature di sanguisughe per tirare l’umore infetto della vanagloria del proprio io, repentini salassi per impedire e tirare il sangue cattivo dei piccoli legami che si va formando nel proprio cuore per le persone che avvicina nel fare il bene, altrimenti quegli umori crescerebbero tanto da infettare tutto ciò che fa, in modo da restare paralizzata nel bene per tutta la vita. Le punture giovano sempre, sono le sentinelle del cuore, che mantengono puro il sangue, cioè retta l’intenzione dell’anima nell’operare il bene. Perciò, se tutti operassero il bene per compiere solo la mia Volontà, le punture non sarebbero necessarie, perché Essa è salvaguardia di tutti gli umori cattivi. Sicché le punture sono anche pene di chi non prende il cibo sufficiente della mia Volontà.” Gesù

Che cos'è il vescicante? Sono le umiliazioni e servono a tirare via da me l'umore cattivo della propria stima; io devo chiedermi davanti a Dio: ma io cosa penso di me? Perchè fino a quando tu non penserai di essere meno di nulla, completamente graziato a destra e sinistra e se son fosse per questo io sarei un disastro assoluto. Nel segreto del cuore, Dio lo vede, se io non sono umile, ti arriveranno le umiliazioni e mettiti in ginocchio quando arriveranno di qualsiasi tipo.

La vanagloria, attribuire a sè stessi il bene che si compie e a volte Dio permette adirittura che si cada in qualche colpa perchè capiamo cosa succede se Dio ci abbandona o ci mette nella condizione di non poterla fare perchè vorremmo fare un'opera buona non con retta intenzione; perchè nel profondo del cuore non la facciamo per buoni fini ma per vantarci o primeggiare sul prossimo. I salassi, per eliminare i piccoli attacchi nemmeno verso le persone che ci fanno del bene. San Giovanni Battista è una funzione necessaria ma il profeta indicò Gesù e lui decise di diminuire per far crescere Gesù, non ci si deve attaccare a lui. San Giovanni Battista deve dirottare le persone verso il Cristo.

Se il Signore ci fa queste punture è perchè ne abbiamo bisogno, se non ne avremo bisogno tranquillo che queste non arriveranno. Quante botte ci manda Nostro Signore? Quante delusioni? Quante mortificazioni? Tanto più il tuo sangue spirituale è infetto. Con il sangue infetto non si diventa nè santi nè si vive nel dv.

Quando saremo liberi, le punture cesseranno ma adesso ce le prendiamo con calma. Ciò che ci fa soffrire nella nostra anima è una benedizione perchè serve alla nostra santificazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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