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lunedì 28 settembre 2020

Conoscere e possedere il regno della Divina Volontà

Gesù spiega perché non volle manifestare le conoscenze del Regno del Fiat quando era sulla terra. Spiega anche come Adamo abbia vissuto per un certo tempo nel Divin Volere e dopo il peccato sia stato incapace non solo di ricuperarlo, ma anche di parlarne. Conseguenze devastanti della sottrazione di Adamo al Volere Divino. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 19, 1 e 18 Luglio 1926; Volume 20, 17 Settembre 1926). Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", sesta puntata, Martedì 7 Agosto 2018

Oggi leggeremo tre brani dove l'oggetto sarà questo: 1) il perchè la Rivelazione della dv e della vita di Adamo è arrivata non subito e 2) sarà su un brano del 20° che ci rivela qualcosa di molto bello e di importante su come era Adamo prima del peccato e dopo del peccato, come mai Adamo non parlò della dv?

1 Luglio 1926 Non c’è santità senza la Volontà di Dio. La venuta di Gesù sulla terra servì per formare le vie, le scale, per giungere al Regno del suo Volere

"..Tutto doveva essere riempito delle conoscenze riguardanti la mia Volontà e se ciò non è, è segno che il Regno della mia Volontà non è conosciuto, quindi non posseduto. Mi sapresti forse tu dire qualche santo che ha detto che possedeva questo Regno e l’unità della luce del Voler Supremo? Certo che no, Io stesso poco parlai, se avessi voluto parlare in modo disteso sul Regno della mia Volontà per formarlo nell’uomo come lo possedeva Adamo innocente, essendo il punto più alto, il più immediato a Dio e che si avvicina di più alla somiglianza divina, essendo ancor fresca la caduta di Adamo, si sarebbero tutti scoraggiati e, voltandomi le spalle, avrebbero detto: “Se Adamo innocente non si fidò né ebbe la costanza di vivere nella santità di questo Regno, tanto che precipitò lui stesso e tutte le generazioni nelle miserie, nelle passioni ed in mali irreparabili, come possiamo noi, colpevoli, vivere in un Regno sì santo? Bello, sì, ma possiamo dire che non è per noi.” Non solo, ma essendo la mia Volontà il punto più alto, ci volevano le vie, i mezzi di trasporto, le scale, le vesti decenti, i cibi adatti, per poter dimorare in questo Regno; onde, la mia venuta sulla terra servì per formare tutto questo.." Gesù

Noi dobbiamo pensare bene questo: nessun Santo (e anche quelli grossi) ha posseduto il Regno della Dv, i santi hanno Fatto in maniera eroica la dv. Fino a Luisa nessun santo ha avuto rivelazioni come quelle vissute da lei. Questa cosa non poteva realizzarla Lui subito, perchè necessitava una maturazione dei cuori e dei tempi. Se Adamo senza le debolezze ha buttato alle ortiche una cosa del genere, noi che faremo? E' un regno santo ma non è per noi (direbbe la gente). Gesù dice che c'è voluto un tempo per preparare le vie, ecc... immagini di due millenni di Sacramenti, di preghiere di vario genere (il patrimonio spirituale della Chiesa non c'era ai tempi degli apostoli, il Rosario è stato rivelato nel 1200, la Via Crucis pare che sia la sia inventata San Francesco, la Coroncina alla Divina Misericordia non c'era, ecc...). I sacramenti sono stati originariamente 7, chi studia il Sacramento della Penitenza anticamente nei primi secoli, nei primi secoli era possibile usarla solo una volta e solo in caso di peccato molto grave. La penitenza come la conosciamo oggi, data subita con l'assoluzione ecc.. risale al 12° secolo. Il Sacramento c'è sempre stato, le definizione dogmatiche sulla Messa risalgono al concilio di Trento, ecc... tutti quanti i dogmi erano in nuce contenuti nella primissima Chiesa. E' chiaro che San Pietro e gli altri non avevano come dogma di fede l'Assunzione, ci credevano ma non era una verità di fede impugnabile. La Chiesa ha 21 concili di cui molti forti e dogmatici. La coscienza della Chiesa di oggi è diversa da quella degli antichi tempi ed alcune cose vanno crescendo nel corso del tempo. La coscienza morale della Chiesa cresce.

"..e se ciò non è, è segno che il Regno della mia Volontà non è conosciuto, quindi non posseduto..." Gesù

Nel volume 19 ci sono dei passaggi da meditare, la prima cosa da fare è conoscere ( capitolo 19 - 9 Aprile 1926 Differenza tra le virtù e la Divina Volontà, se uno leggesse questo brano e ci meditasse due mesi non sarebbe tempo sprecato. Conoscere non significa possedere. IL Papa ha messo in guardia dall'eresia della gnosi, conoscere non significa possedere. Se uno conosce delle dottrine elevate già per questo diventa santo e può stare tranquillo ---> errore. La conoscenza sulla dv serve se ci credi e se lo desideri e metti in pratica e ti muovi per viverci. La conversione nasce dalla predicazione del Vangelo, poi a quel punto se ci credi ti metti a vivere, scelgo di diventare cristiano e poi devo comportarmi da cristiano così come nella dv). Alcune cose che sono necessarie per entrare in questo regno, le abbiamo avute attraverso questi benedetti scritti.

18 Luglio 1926 Perché Nostro Signore nel venire sulla terra non manifestò il Regno del suo Volere

".. Ora, se avessi voluto manifestare il Regno della mia Volontà, tanto quando venni sulla terra, quanto prima che i beni della Redenzione fossero riconosciuti ed in gran parte posseduti dalle creature, i miei santi più grandi si sarebbero spaventati, tutti avrebbero pensato e detto: “Adamo innocente e santo non seppe vivere né perseverò in questo Regno di luce interminabile e di santità divina, come lo possiamo noi?” Gesù

"..Ed io: “Amor mio, eppure i miei timori non sono del tutto cessati e a volte mi spavento tanto, che temo di essere un secondo Adamo.” E Gesù: “Figlia mia, non temere, tu hai più aiuto di quanto ne aveva Adamo, hai l’aiuto d’un Dio Umanato e tutte le opere e pene sue per tua difesa, per tuo sostegno, per tuo corteggio, ciò che non aveva lui, perché dunque vuoi temere?.." Gesù

Noi non dobbiamo pensare che sia una cosa troppo alta, non è vero. Principio generale della fede cattolica: osservare i 10 è impossibile (qualcuno diceva in modo sbagliato), osservarli è possibile con l'aiuto della Grazia Santificante. Se Dio chiedesse delle cose impossibili, cosa le chiederebbe a fare? I comandamenti possono essere osservati, Gesù ha detto queste cose perchè possono essere vissute, Gesù afferma che solo pochi riceveranno questo dono perchè si metterranno nelle condizioni di poterlo vivere, perchè non è una cosa abbordabile facilmente. Mettere sotto i piedi la propria volontà umana senza dargli un respiro non è una cosa semplice perchè richiede grandi sacrifici e non tutti sono disposti a farlo perchè non guardano nel lungo periodo.

17 Settembre 1926 Come ogni cosa creata da Dio ha il suo posto e chi esce dalla Volontà di Dio ha il suo posto. Importanza del Regno del Fiat Divino

"..Invece l’uomo, col sottrarsi al nostro Volere, perdette il suo posto, rimase senza la casa nostra, esposto ai pericoli, quindi tutti lo possono toccare per fargli del male, gli stessi elementi sono superiori a lui perché posseggono una volontà suprema, mentre lui possiede una volontà umana degradata, che non sa dargli altro che miserie, debolezze e passioni.." Gesù

Adamo si sottrae alla dv e perde il suo posto e rimane senza la casa nostra. La dv definita la nostra abitazione, l'idea della casa - uno dentro di essa ci vive, si muove nella stanza, le conosce ed è il suo habitat. Gli animali (specie le belve) se ci prendono ci uccidono, questa è conseguenza diretta - la Chiesa afferma che il disordine del creato è stata causata dal peccato, il peccato originale ha influito in negativo sulla Creazione / Dio non è il Creatore del disordine della natura e non è il creatore del fatto che in natura gli animali si scannino fra di loro - cosa si specifica qua? Il Creato è rimasto nella dv da cui è uscito, l'uomo no. Per cui pur essendo il principe del creato (essere pensate ed intelligente) è inferiore al creato ed è in balia di una volontà degradata o perversa. Tutti fanno nel creato il loro lavoro così come è uscito dall'Altissimo.

"..E siccome ha perduto il suo principio, il suo posto, è rimasto senza ordine, disarmato con tutti e non gode pace neppure in se stesso.." Gesù

La stragrande maggioranza delle persone vive questo all'ordine del giorno. L'ordine interiore ed esteriore, dovunque...la mancanza di armonia a tutti i livelli, come sono le nostre relazioni interpersonali? Quante sono le persone che possono dire io vivo abitualmente in pace con me stesso, con Dio e con gli altri?

"..Sicché si può dire che è il solo essere ramingo in tutta la creazione per cui per diritto nulla gli tocca,.." Gesù

I raminghi sono quelli che vanno in giro disperati.

"..perché noi diamo tutto a chi vive nella nostra Volontà, perché sta in casa nostra, è uno della nostra famiglia; i rapporti, i vincoli di figliolanza che possiede col vivere in essa, gli danno il diritto di godere tutti i nostri beni. Invece chi non vive nella vita di essa ha spezzato tutti i vincoli, tutti i rapporti, perciò è considerato da noi cosa che non ci appartiene.." Gesù

Luisa "..Ond’io, nel sentire ciò, ho detto: Amor mio, Gesù, se queste conoscenze sulla tua adorabile Volontà, contengono tanta virtù perché non le manifestasti ad Adamo affinché le facesse conoscere ai posteri i quali avrebbero amato, apprezzato di più un tanto bene ed avrebbero disposto gli animi nella maniera in cui tu, Divin Riparatore, hai decretato di darci questo gran dono del Fiat Supremo?."

Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, Adamo finché stette nell’Eden terrestre, visse nel regno del Supremo Volere, conobbe, per quanto a creatura è possibile, tutte le conoscenze che appartenevano al regno che possedeva,..."

C'è stato un tempo in cui Adamo ha vissuto l'Eden terrestre

"..ma come uscì da esso il suo intelletto si oscurò, perdette la luce del regno suo e non trovò i vocaboli adatti, per manifestare le conoscenze che aveva acquistato sulla Suprema Volontà, perché mancava in lui quello stesso Volere Divino che gli avrebbe potuto porgere i vocaboli necessari per manifestare agli altri ciò che lui aveva conosciuto. Questo da parte sua, molto più che ogniqualvolta ricordava la sua sottrazione alla mia Volontà, il bene sommo che aveva perduto, aveva tale stretta di dolore da diventare taciturno perché rapito nel dolore della perdita di un regno sì grande e per i mali irreparabili che, per quanto Adamo potesse fare, non gli era dato di riparare; ma a porvi rimedio ci voleva quel Dio stesso che aveva offeso. Da parte del suo creatore non ebbe alcun ordine e perciò non gli dette capacità sufficiente per manifestarsi, perché a che pro manifestare una conoscenza se non gli avrebbe dato il bene che conteneva? Io faccio conoscere un bene solo quando lo voglio dare.." gesù

Adamo ha vissuto nel regno della divina volontà e poi è uscito e non è riuscito a spiegarlo. Chi parla della dv - faccia un pò di preghiere per parlarne di questo modo, Gesù usa anche un linguaggio tecnico, per noi non è semplice parlare questo linguaggio divino per noi viatori, possiamo captare qualcosa. Adamo era consapevole dell'irreversibilità (almeno temporanea) di ciò che aveva fatto, perdere una volontà divina a causa di un disordine della volontà umana necessitava necessariamente il soggetto offeso che vivendo con una volontà umana ridonasse la volontà perduta. Non c'era nulla da fare e questo gli dava un dolore immenso.

Dobbiamo fare attenzione: Adamo ha commesso dei mali almeno fino ad un certo momento irreparabili fino a quando non è arrivato Gesù, le conseguenze nefaste non sono riparabili. Chi entrerà nel regno della divina morirà per esempio, l'unica creatura che non è passata per la morte come la conosciamo noi è la Madonna. C'è un ripristino di alcune cose ma il regno della dv è un ritorno alle condizioni delle origini sì, promessa una felicità terrestre, una sorta di nuovo eden ma non è esattamente la stessa cosa. Adamo prima del peccato il dolore non lo conosceva, chi entrerà nella dv sarà felice anche nel dolore, il dolore non può scomparire. Un figlio del dv è chiamato a farsi carico del dolore altrui più degli altri, alcuni mali sono irreparabili. I peccati non dobbiamo fargli. Non è la stessa cosa fare un peccato o no.

E' chiaro che la cosa migliore è non fare peccati. Perchè se tu a una persona gli dai una coltellata sul braccio, sì che puoi dire che ci mettiamo i punti e la ferita si chiude ma è meglio non darla. Ogni atto cattivo, opposto alla dv produce delle conseguenze negative; il peccato originale ha avuto delle conseguenze collettive, il peccato personale produce danni a me e alcuni danni possono diventare irreparabili. Se io ammazzo una persona, quella persona (anche se mi pento) non risorge. Quando una persona fa una vita da dissoluta, per questa persona è possibile la conversione ma alcune volte si è fatto tanto male a sè stessi causando tante ferite interiore che, anche se si dovesse convertire, non sempre riuscirà ad avere una vita equilibrata. Ciò non dipende dal fatto che Dio non gli voglia bene. Noi non dobbiamo mai crogiolarsi sul dire "tanto Dio mi perdona", la divina misericordia non deve diventare una sorta di incentivo al male con la scusa che Dio mi perdona, perchè il male produce danni alcuni sono irreparabili. Ci sono altre conseguenze nefaste che possono ingenerare situazioni irreversibili, i matrimoni che si sfasciano sono figli di peccati, peccati, peccati e peccati. Una persona ha un limite di sopportazione, tu non puoi peccare contro il coniuge in continuazione, ad un certo punto esplode. Noi dobbiamo fare attenzione a darci una calmata, le nostre azioni hanno delle conseguenze. Ci sono delle azioni che sono irreparabili, ci sono dei momenti della nostra vita dove tu se imbrocchi la strada sbagliata addio... il don ha conosciuto situazioni di questo genere. Ponderazioni, discernimento, prudenza, calma, mettersi davanti al Signore, non fare scelte azzardate ecc...

Se tu hai un'alternativa tra una via sicura ed insicura, tu devi percorrere la via sicura. Perchè la via insicura è una via insicura. Noi abbiamo la grazia, per quanto riguarda la grazia, di poter seguire gli insegnamenti di Madre Chiesa certi. Se tu li segui e stai dentro stai tranquillo, se esci da questo recinto può darsi che le cose vadano bene o male. Il don pensa che bisogna avere un grande discernimento.

Adamo poteva pensarci prima, quando si vuole vivere nella dv io non mi muovo se non ho la certezza interiore fondata e confrontata (specie sulle cose a rischio) che quello sto facendo corrisponde ai divini voleri, perchè se esci lo fai a tuo rischio e pericolo.

Dio non permise che Adamo manifestasse la dv

".. Da parte del suo creatore non ebbe alcun ordine e perciò non gli dette capacità sufficiente per manifestarsi, perché a che pro manifestare una conoscenza se non gli avrebbe dato il bene che conteneva?.." Gesù

Dio ha manifestato questo dono nel momento in cui i figli della Chiesa hanno tutto quanto un patrimonio (spirituale, magisteriale, ecc...) accumulato tale da comprendere e di entrare e vivere la dv che ai tempi di Adamo non c'era.

Adamo ha pianto tutta la vita ma ha certato di vivere il resto della vita santa.

".. Ma anche se Adamo non parlò diffusamente sul regno della mia Volontà, insegnò tante cose importanti su ciò che lo riguardava, tanto è vero che nei primi tempi della storia del mondo, fino a Noè, le generazioni non ebbero bisogno di leggi, né ci furono idolatrie, (né diversità di lingue) ma tutti riconoscevano il vero Dio, (un solo linguaggio) perché ci tenevano di più alla mia Volontà. Invece quanto più si allontanarono da essa sorsero le idolatrie e peggiorarono i mali peggiori e perciò Iddio vide la necessità di dare le sue leggi come preservativo alle umane generazioni.." Gesù

"..E perciò chi fa la mia Volontà non ha bisogno di leggi, perché Essa è vita, è legge ed è tutto per l’uomo.." Gesù

Cos'è la legge? Una manifestazione della dv tale da creare uno spartiacque, se tu stai dentro i confini non esci in maniera grave dalla dv e non crei disordini, se tu esci è la fine. Il minimo indispensabile. Ma è chiaro che chi vuol fare la dv non deve peccare in modo volontario, il mondo della dv che porta ad una santità sublime perciò entrare in questa vita presuppone una scelta già fatta per la santità. Io voglio diventare santo senza avere troppa paura, è impegnativo, bello e difficile. Certamente fino a quando uno percorre la via delle virtù sentirà il peso, ma quando si vola col ali della dv tutto diventa dolce e leggero. Spia per comprendere se stiamo lavorando di braccia o se stiamo camminando sulle ali.

"..E perciò chi fa la mia Volontà non ha bisogno di leggi, perché Essa è vita, è legge ed è tutto per l’uomo.." Gesù

Vita e tutto. Vivere nella dv comporta una scelta di vita radicale, non è una moda, una sorta di elitè è una vita, la conoscenza è la prima cosa. La scelta è la seconda cosa e la pratica è la terza cosa. E diventa tutto per l'uomo. Parabola del tesoro nascosto nel campo e della perla preziosa. Tutto per avere la perla o tesoro. E' una vita che convoglia tutte le energie interiori della persona che tende a creare una connessione h24 nella persona. C'è bisogno di tutta l'energia della persona che deve essere convogliata verso questo scopo. Quando questo c'è è solo questione di tempo. Gesù vuole dare questo dono.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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