Gesù prega il Padre perché in Luisa l'unione con la Divina Volontà diventi perfetta. Manifesta il suo dominio sul cuore di lei. Paragona la Divina Volontà con l'aria che si respira. Spiega Come solo con l'attenzione si arriva alla sempre più perfetta conoscenza dei Divini Voleri, si cambiano persone e cose, si ricevono doni sempre più grandi. Libro di Cielo, Volume 15*, 5 Gennaio 1923, Lunedì 7 Gennaio 2020
(*il brano si trova duplice sia nel 15° che nel 16° volume, ma il testo si trova in rete solo nel 16°)
21 Luglio 1923
Gesù prega che la sua Volontà sia una con la volontà dell’anima. La Divina Volontà dev’essere come l’aria che si respira
"..Vedi, l’attenzione è la via della conoscenza, la conoscenza cambia la persona e le cose e la dispone a ricevere grandi doni, sicché conoscendo tu che stai nella reggia della mia Volontà, riceverai sempre e prenderai tanto da poter dare a tutti i tuoi fratelli." Gesù
Fondamentale chiave di lettura e la della meditazione, insegnamento non nuovo. IL contesto di essa, la preghiera di Gesù all'inizio del brano:
Continuando il mio solito stato, sentivo che il mio adorabile Gesù nel mio interno pregava dicendo:
“Padre mio, ti prego che la nostra Volontà sia una con la volontà di questa piccola figlia del nostro Volere, essa è parto legittimo del nostro Volere; deh! Fa’ che per onore e decoro della nostra Volontà Eterna, nulla esca da lei che non sia parto del nostro Volere e che nulla conosca se non la nostra sola Volontà e, per ottenere ciò, ti offro tutti gli atti della mia Umanità fatti nella nostra adorabile Volontà.” Gesù
Che ci fa comprendere quanto Gesù desideri che la Divina Volontà regni nei cuori dei suoi figli. Preghiera fatta nel cuore di Luisa. Questa è la preghiera che fa Gesù e penso (dice il don) che non sia ardito immaginare che la stessa identica preghiera Gesù la faccia al Padre per tutti noi. Per ciascuno di noi. Attenzione. Approfondendo un pò il discorso che fa Gesù, cosa significa essere uno con la Volontà del nostro Creatore e giungere al punto che nulla esca che non la sola Volontà di Dio? Questa è una conoscenza molto importante a cui dobbiamo prestare attenzione nella quotidianità della vita.
"..e Gesù, uscendo dal mio interno, alzandosi in piedi ha poggiato le sue piante sulla parte del mio cuore.."
Gli orientali, per loro appoggiare le piante dei piedi su qualche posto significa averne la proprietà. Si capisce dall'esperienza di Mosè col roveto ardente. O lo scuotersi la polvere dai propri piedi. Noi occidentali non siamo attenti a questi particolari che però ci sono. Poggiare i piedi sul cuore vuole dire questo cuore è mio (di Gesù). Segue l'imbarazzo di Luisa di fronte agli abitatori del cielo chiamati come spettatori. Nella dv c'è la volontà di scomparire e la conoscenza del nostro nulla aumenta in maniera esponenziale.
E Gesù: “Ah! figlia mia, è il mio Volere che voglio che tutti conoscano e tutti additino come nuovo Cielo e mezzo di nuova rigenerazione e tu resterai come sepolta nella mia Volontà..."
Luisa (la sua vita e Gesù) non è una iper valorizzazione della singola persona fine a sè stessa, ma è un mostrare in lei ciò che Gesù ha fatto in una figlia d'Adamo e ciò che vuole fare con tutti. La particolarità che ha Luisa è che è stata la prima, il primo strumento scelto da Gesù per introdurre la vita della divina volontà nei figli d'Adamo. Quando l'esempio può essere edificante e non per farlo idolatrare, in qualche caso (ci pensa Nostro Signore) è lecito mostrarlo. Che poi ci sia qualche distorta comprensione (anzichè guardare il Donatore ma guardare la creatura ed idolatrarla) è un problema nostro e non di Dio. La Madonna vuole che, guardando Lei, si guardi alla Santissima Trinità. Anche la cooperazione della nostra volontà non potrebbe muoversi al bene senza l'aiuto della grazia di Dio.
".. La mia Volontà dev’essere come l’aria che si respira, che mentre non si vede, si sente, non si vede e dà la vita, penetra ovunque, anche nelle più intime fibre per dar vita ad ogni palpito del cuore, dovunque essa entri, nell’oscurità, nelle profondità, nei ripostigli più segreti e si costituisce vita di tutto, così la mia Volontà sarà più che aria in te, che uscendo da te si costituirà come vita di tutto, perciò sii più attenta e segui il Volere del tuo Gesù.." Gesù
Paragone dell'aria che ci fa capire molto bene la peculiarità di questa vita. Chi fa la DV agisce ad intermittenza (agisce ogni tanto) ma nella forma matura della vita nella volontà non agisce più così. Le capiremo sempre meglio quanto più faranno parte della nostra vita - santa Teresa d'Avila cercava di spiegare profondi concetti spirituali sulla preghiera ma diceva sempre che le sue parole erano limitate e solo vivendo certe esperienze le si capisce. La DV diventa un'ambiente che pervade tutto l'essere della persona. Uno status abbastanza abituale, un pò come la Grazia Santificante che è una condizione dell'anima che prende vita negli atti santi che per mezzo della grazia la persona compie. Come avviene quella trasformazione graduale che ci porta a percepire come l'aria che respiriamo?
".. perciò sii più attenta e segui il Volere del tuo Gesù, perché l’attenzione ti farà conoscere dove stai e che cosa fai;.." Gesù
Noi sappiamo che ci sono due livelli di contatto con la divina volontà: uno necessario che lo hanno tutti anche chi pensa di non averlo o non lo sa, perchè come sappiamo tutto quello che è la nostra vita e ci sta attorno è creato e viene mantenuto nell'essere da Dio. In questo senso chiunque, perfino i diavoli, stanno in contatto con la divina volontà e ne sono soggetti. I diavoli non possono sfuggire ad essa e appena essa fa un'atto d'impero, i diavoli sono bloccati. Questo deve sempre darci una grande serenità di fondo: tutto è immediatamente e senza nessuna possibilità di resistenza soggetto ai voleri divini. Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male perchè Tu sei con me (salmo). Questa non è santificante perchè i diavoli non sono santi. I grandi peccatori rimangono tali. Poi c'è un secondo livello: contatto con tutto ciò che la divina volontà dispone e permette nella nostra vita e momento per momento ci chiede di fare ed operare in lei per santificarci. E' qua la grande attenzione che dobbiamo fare e nel compiere gli atti nella dv (con gli atti attuali e di fusioni) e con la volontà continua che tutto ciò che facciano non solo giova a noi ma produce grazie in ogni luogo. Fare attenzione alla volontà di Dio istante per istante. Noi siamo un continuo agire e reagire, ma noi agiamo e reagiamo alle cose con volontà umana o con essa fusa con quella divina (per quanto è possibile e i limiti oggettivi e soggettivi che non sono uguali per tutti). Dove sto e che cosa sto facendo?
"..Supponi che una tale persona si trovi nella reggia di un re e non sappia che quell’abitazione appartiene al re, essa non ne farà alcun apprezzamento, se occorre andrà distratta, parlando, ridendo, né si disporrà a ricevere i doni del re; ma se sapesse che quella è la reggia del re, essa guarderebbe con attenzione le cose e le apprezzerebbe, andrebbe in punta di piedi, parlerebbe sottovoce, starebbe tutt’occhi per vedere se il re esce da qualche stanza e si metterebbe come in aspettativa di ricevere grandi doni dal re.." Gesù
Sembra di vedere (nel primo esempio negativo) a come la gente tratta oggi le Chiese, non si rende conto che è un luogo sacro quindi vanno in giro, non fanno genuflessione, ridono, parlano, nessuna riverenza al Santissimo ecc...quelli stanno in Chiesa anche se non se ne rendono conto. Così nella dv noi sappiamo che la presenza e l'attività di Dio nella nostra esistenza è un continuo ininterrotto (canto di Debora Vezzani, debora vezzani bambino mio) Gesù gioca con te ecc... quindi ecco la bellezza di questa vita: è veramente vita spirituale solida. Cosa mi sta chiedendo adesso Gesù? Cosa mi chiede oggi Gesù? Come affronto con Gesù questo problema? Questa necessità? E' un continuo. La spia che stiamo iniziando ad agire in maniera positiva è la pace nel cuore e la modalità differente con cui si affrontano le situazioni e questa attenzione che cresce. E questa disposizione, si cammina in punta di piedi. Non sono processi cervellotici ma mano mano che si entra dentro noi stessi ascoltando anche la coscienza, si tratta di cose molto rare anche tra i fedeli e le persone devote. La conoscenza cambia la persona e le dispone a ricevere grandi doni. Qual'è la reggia della dv? La vita quotidiana in cui viviamo. La mia giornata di oggi in tutto ciò che in essa accadrà e dove Dio è presente, mi parla e mi stimola. E io devo imparare a conoscere e a muovermi come Lui vuole. E questo diventa piano piano talmente tanto frequente da diventare abitudine. Non mi muovo e non mi determino o spingo e decido senza un confronto anche istantaneo con quello che percepisco essere la dv. La spia è la pace del cuore. Ogni volta che avvertiamo un turbamento dobbiamo vedere da dove arriva il turbamento e dobbiamo essere certi che esso, da ciò che è mosso o causato, - es: mi sono turbato perchè è arrivata una brutta notizia, la brutta notizia non ti deve turbare perchè essa è il toc toc che la divina volontà fa nella tua vita. Perchè vuole che tu soffra quella brutta notizia, e quindi per prima cosa ti prendi quella croce, poi con calma e tranquillità ci pensi e chiedi a Gesù come agire e quando arriva la pace su un problema è quando intercettiamo la divina volontà. Così facendo la vivremo come l'ha vissuta Gesù crocifisso riconoscendo in essa la divina volontà. Come cambierebbero i rapporti con il prossimo? Anzichè ribellarci, se reagissimo come Gesù e Maria le cose cambierebbero.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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