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sabato 28 marzo 2020

Fiat felicitante e operante

Gesù mostra a Luisa il suo dolore per la situazione disastrosa dell'uomo. Le rivela la consolazione che riceve dal suo amore e dalle sue offerte, che ricalcano la sua vita terrena e la grande importanza del permettere al Fiat di operare immensi benefici moltiplicandosi nei suoi atti. Il Fiat felicita i beati del cielo. Libro di Cielo, Volume 14, 19 Maggio 1922, Martedì 22 Ottobre 2019

19 Maggio 1922 Il Divin Volere nel Cielo è felicitante, ma nella terra è operante e moltiplica la sua Vita, i suoi beni, nell’atto della creatura

Brano molto serio sul quale dovremmo meditare contiene degli insegnamenti sulla differenza sostanziale e strutturale nel vivere la DV in Cielo o su questo mondo.

C'è una situazione drammatica (siamo nel 1922) che Gesù constata con dolore, la cosa grave sono le offese e i mali che si moltiplicano, il dilagare del male produce dolore, bruttezza, sofferenza, morte, violenza, angoscia, disperazione, tristezza e tutto il male in senso ampio che noi facciamo disgraziatamente esperienza non ha nessun'altra causa che la libera volontà dell'uomo che devasta e distrugge e questo causa un dolore immenso a Gesù. Una sorta di rifiuto, Dio è bellezza, bontà, amore, ordine, armonia infinita ecc.. e i suoi occhi che vedono orrori di ogni genere lì dove Lui aveva operato perfettamente - nessuno può immaginare cosa pensi o provi il Signore - diciamo che non lo lascia indifferente. Gesù inorridisce nel vedere questo spettacolo.

Ah! figlia mia, è giunto a tanto l’uomo che non posso guardarlo se non con orrore e se lo guardo è solo attraverso te, perché trovando in te tutte le tenerezze della mia Umanità, le mie preghiere, sento un trasporto di guardarlo con compassione e, per amor tuo, risparmierò le loro vite. L’uomo ha bisogno di purghe forti, altrimenti non si ricrede e perciò travolgerò tutto per rinnovare tutto, farò cose impreviste, castighi nuovi, di cui l’uomo non potrà trovare la cagione e questo per confonderlo, ma tu non temere, per amor tuo risparmierò qualche cosa. Sento in te, come sentivo nella mia Umanità, la corrente delle comunicazioni con tutte le creature e perciò mi è duro non darti e non contentarti in nulla.” Gesù

Gesù dice che guarda la razza umana attraverso Luisa, perchè ci trova quello che manca ("..perché trovando in te tutte le tenerezze della mia Umanità, le mie preghiere, sento un trasporto di guardarlo con compassione..").

Amor mio e vita mia, vedi quanto soffrono i tuoi e miei cari fratelli, non vuoi usar pietà? Quanto volentieri soffrirei tutto per far che loro fossero risparmiati! Vedi, questo è un dovere che m’impone lo stato di vittima, la tua imitazione; non soffristi tutto per noi? E come vuoi che non soffra per risparmiare loro e che imiti Te, mentre Tu tanto soffristi?” Luisa

Gesù gradisce questa cosa detta da Luisa e fa comprendere quanto sia importante (principio generale - spirituale, ascetico e conseguenza di una visione soprannaturale della Comunione dei Santi) -- dinnanzi al dilagare del male abbiamo l'unica risposta data da Dio fatta da Gesù - Cosa è venuto a fare Gesù sulla terra? A pagare Lui. Noi sappiamo che i mali non sono cessati ma certamente sono piovuti una serie di infiniti benefici e il fatto che siano stati percepiti in misura limitata da chi doveva accoglierli - se Gesù non avesse fatto quello che ha fatto, in ogni caso anche il più il Santo non avrebbe potuto salvarsi. La Salvezza di Gesù è veramente effettiva e quando viene comunicata è realmente produttiva. Per questo i sacerdoti devono predicare e battezzare le persone perchè non è la stessa cosa accogliere il dono della Fede e farsi battezzare o no.

Fermo restando la portata unica e primaria di quello che Gesù ha fatto / è che chiaro anche che Gesù ha stabilito uno stile o modus operandi che è normativo per tutti: vuoi interagire e fare del bene con lo stile di Gesù? Segui le sue orme, i più "bravi o più generosi" si offrono come vittime come Luisa. Ci penso io, pago io per loro - non faccio soffrire il prossimo, mi prendo io i mali del prossimo. Questa è la cosa più importante e gradita che si possa fare agli occhi del Signore - i momenti più difficili e i momenti di prova personali ma internazionali, questa rimane sempre la vita maestra. A questo si aggiunge (per le anime che vivono nella DV - teniamo sempre il percorso che Luisa ha compiuto per Volontà Gesù - non possiamo prendere la vita di Luisa ad litteram però ma la sostanza di ciò che esso descrive ed esprime sì). Luisa è stata prima sposa, poi vittima e figlia della DV - il don è convintissimo che dice la Vita nella Divina Volontà vada oltre al Matrimonio Mistico e allo stato di Vittima. L'imitazione di Cristo. Cristo patì per noi lasciandoci un'esempio perchè ne seguissimo le orme (san Pietro).

Dentro questo orizzonte (sequela di Cristo) si innesta l'opera nella dv che va oltre e Gesù fa degli esempi peculiari.

Operare nel DV significa vivere in un'orizzonte d'amore e di immolazione e fare nostri gli interessi ed intenzioni di Gesù (e di Dio - Cristo operava per la massima gloria del Padre, per la riparazione dei peccati e per la conversione dei peccatori). Non c'erano altre finalità. Questa è la vita nella DV; uno può ribattere che non è sposo (mistico? ndr) e non è vittima. Nella preghiera sempre pià profonda e personale si impara a vivere un'amore affettivo verso Gesù che non è sentimentalismo sterile (non posso dire Gesù ti amo ecc.. e poi faccio il diavolo a quattro) ma è esperienza autentica e profonda di amore. Gesù non vorrebbe conoscere altro canale: solo quell'amore.

E poi anime disposte a soffrire - anche gli Apostoli avevano dei problemi sui discorsi della Croce di Gesù; non facciamo domande e meno ne parliamo meglio è. Però nessuno pensi che la DV sia una scorciatoia o un modo per oltrepassare e non attraversare il cammino della croce che è inevitabile.

Un'atto di amore fatto a Gesù nella DV ha delle conseguenze sull'intera umanità. Un digiuno fatto nella DV (e chiamando la dv nel farlo) è evidente ha un peso specifico superiore a un qualsiasi altro digiuno perchè ci ha messo quest'intenzione. Soffre un pò chi fa il digiuno con o senza la dv, ma il merito di fare un digiuno nella dv è estremamente maggiore rispetto a chi non la chiama.

".E se nel Cielo i beati godono di tutta la beatitudine che contiene il mio Volere, vivono in Esso come nel proprio centro, ma non lo moltiplicano, essendo fissati in loro i loro meriti, tu sei più felice di loro, potendo moltiplicare la mia Vita, il mio Volere, i miei beni; in loro il mio Volere è felicitante, in te è operante e chiedo i tuoi atti per moltiplicarmi. Quando tu operi sto con ansia a guardare se operi nel mio Volere per ricevere il contento di vedermi moltiplicato nel tuo atto, quanto dovresti essere attenta e non farti sfuggire nulla!”" Gesù

I beati godono della dv e anche anche degli atti compiuti in essa dai viatori ma non li possono moltiplicare perchè le anime in Cielo non possono più meritare. Oggi giorno ci sono dei discorsi erronei sulla bontà di Dio che dice che tutti andrebbero in Paradiso, ogni atto che qui noi facciamo è qualificato come buono o cattivo, è gloria più o in meno, è grazia più o grazia in meno - non è la stessa cosa fare un'atto di virtù o in meno. Non dobbiamo farci prendere dall'ansia che una persona sia angustiata se non riesce ad arrivare al top ma è un dato di fatto. Se Luisa opera nella DV, questa vita produce una felicità in questo mondo ma moltiplica il dv dovunque e lo spande dovunque. Nei beati il Dv è felicitante (dice Gesù) ma negli atti di Lusia il DV è operante e chiede atti per moltiplicare il dv.

Amare e riparare Gesù è un bene per l'umanità, soffrire ed unire le nostre preghiere e sofferenze è bene più grande ancora ma il massimo che possiamo fare è moltiplicare la potenza nella dv attraverso gli atti dovunque. Non è detto che gli effetti prodotti siano visibili o entusiasmanti, Gesù al termine della sua vita terrena non ha lasciato granchè di apparente successo ed era Gesù. Non è stato un grande successo però molte delle cose che succedono operando nel DV non le vedremo in questa vita ma se Dio lo vuole nell'altra.

Sposo - vittima - operare nel dv; un conto però è vivere questo in maniera piena e straordinaria e un conto viverla in maniera analogica ed ordinaria però la road map, il cammino da fare è strutturato in queste coordinate.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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