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sabato 30 novembre 2019

La “macchina” della Divina Volontà

Gesù spiega magistralmente come tutto ciò che è necessariamente deve vivere e "fare i conti" con la Divina Volontà perché essa è il principio della vita e della sua sussistenza nell'essere. L'immagine meravigliosa della "macchina della Divina Volontà", ossia l'anima che vive nel mare infinito del Divin Volere e col motore della sua volontà umana compie continuamente atti che fanno piovere flutti di grazia su tutto e su tutti fino ad arrivare al cielo. Libro di Cielo, volume 13, 26 Luglio e 9 Agosto 1921, Mercoledì 7 Agosto 2019

26 Luglio 1921 Il Voler Divino è più che vita dell’anima

"..“Figlia mia, se il sole è il re dell’universo, se con la sua luce simboleggia la mia Maestà e col suo calore il mio amore e la mia giustizia, perché quando trova la terra che non vuol prestarsi alla fecondità, col suo alito bruciante la fa disseccare e la rende sterile; l’acqua si può dire regina della terra, che simboleggia la mia Volontà, non c’è punto dove non entri, né c’è creatura che possa stare senza di Lei; forse senza del sole si può vivere, ma senza dell’acqua nessuno, essa entra in tutto, perfino nelle vene, nelle viscere umane, come nelle profonde viscere della terra; essa in muto silenzio fa il suo corso continuato, si può dire che l’acqua non solo è regina, ma è come l’anima della terra, senza dell’acqua la terra sarebbe come un corpo morto.." Gesù

In questi due scritti ci sono degli insegnamenti importanti. Il primo è edificante e ci fa capire una cosa fondamentale: ci sono delle cose nella vita che sono delle realtà oggettive non cambiabili di cui semplicemente prendere atto. In questo paragrafo Gesù riprende le immagini del sole e dell'acqua. Il Sole è la Maestà divina e il calore rappresenta l'Amore e la Giustizia divina, c'è un calore bello positivo non torrido e gradevole ma se incominciamo andare a 40 gradi il calore è insopportabile è l'immagine della sua giustizia. La famosa frase "uh, che caldo" (imperfezioni cerchiamo di evitarle) e bisognerebbe pensare: sono gli effetti della divina giustizia che si riversa su coloro che si chiudono al suo amore. E già questo principio ci porta oltre. Gesù ci parla dell'acqua - senza acqua non c'è la vita e anche negli altri pianeti cercano la vita seguendo le traccie d'acqua - e questo ci fa capire una cosa fondamentale: noi non ci possiamo sottrarre dalla divina volontà. Posso odiare l'acqua ma se non bevo e non mi lavo muoio. Non ne possiamo farne a meno. Non esiste essere umano che possa fare a meno dell'acqua. Dato oggettivo assoluto. O l'acqua o la morte.

la DV è la stessa cosa, io che sto scrivendo e tu che stai leggendo ecc... è la DV che mi mantiene nell'essere, che fa battere il mio/tuo cuore, l'aria che sto respirando è la DV che me la mantiene nell'essere ecc... noi siamo circondati e la cosa bella (nella DV) è aprire gli occhi, l'uomo non è consapevole di vivere di divina volontà. Io non posso vivere se il mio sangue non scorre nelle mie vene (sangue opera della divina volontà) - io posso odiare il Signore e fare tutto quello che mi pare ma sono sempre dentro la DV e attenzione: se continui così fino alla fine la DV che ordinariamente è amore (se tu perseveri nella ribellione) diventa giustizia. I conti con la DV si dovranno fare per forza. Che con la morte finisce tutto lo dovremmo tutti sapere e sono tanti gli uomini che ci hanno riflettuto, se uno ci pensa bene è una cosa profondamente ripugnante alla nostra ragione ma se uno conosce bene la Rivelazione (non mi dà la certezza assoluta) ma se mi formo bene; quindi ho una visione globale appare ragionevole, devi fare atti di fede ma fare il contrario è molto più irragionevole.

".. Così è della mia Volontà, essendo vita di tutto, le creature, o la terranno con loro con amore, o con odio, ma loro malgrado saranno costrette a far scorrere il mio Volere in loro, come il sangue nelle vene e chi volesse sottrarsi al mio Volere sarebbe come voler suicidare l’anima propria; ma il mio Volere neppure li lascerebbe, su di loro seguirebbe il corso della giustizia, non avendo potuto seguire su di loro il corso dei beni che contiene il mio Volere. Se gli uomini sapessero che significa fare o non fare la mia Volontà, tutti tremerebbero di spavento al solo pensiero di sottrarsi per un solo istante al mio Volere.” Gesù

Qui i conti ce li devono fare tutti. Io posso fare quello che mi pare. Il più stupido dell'universo (satana) cosa ha concluso? è riuscito a prevalere su Dio? L'unica cosa che ha tratto è la sua vita d'inferno e nella quale cerca di coinvolgere gli altri perchè lui pensa di far e la guerra a Dio ma più persone coinvolge più soffre - perchè se ogni beato o santo in cielo è un'aumento di gioia per tutti, ogni dannato è un'aumento di dolore per tutti. Il don non capisce come si fa ad essere così sciocchi? come si fa o pensare di competere con Dio? la DV è cosa con cui i conti bisogna farli con forza. Se io l'accolgo ecc.. la DV diventa amabile e mi ubriaca di cose belle anche in questo mondo.

".. Se gli uomini sapessero che significa fare o non fare la mia Volontà, tutti tremerebbero di spavento al solo pensiero di sottrarsi per un solo istante al mio Volere.” Gesù

Gesù non parla del Volere come principio della sua Volontà che abbiamo visto, qui parla di Fare la sua Volontà. Il suo Volere si propone come maestro a noi lasciando a noi la libertà di farlo o no / se noi ci rendessimo conto della follia del non fare la Divina Volontà - uscire dalla Divina Volontà facendo il male è una pazzia, sarebbe come se una persona incominciasse a mutilarsi di brutto. Anche in questa vita è follia (e non parliamo dell'altra) e la grande menzogna del diavolo è aver convinto che il male non è follia, è vita, felicità, gioia ecc... che è falso, lui è il padre della menzogna. Tutte le persone che fanno guerre e battaglie per riconoscere come civili cose che agli occhi di Dio sono abomini, saranno convintissimi di avere la libertà ma non è così. Perchè se quella cosa diventa legge non è che la vita diventerà più bella ma diventerà un'inferno - il punto fondamentale è cercare in qualche modo di far riflettere le persone senza imporre. Se ti sbagli nelle valutazioni le conseguenze sono devastanti non solo nel dopo ma anche qua.

9 Agosto 1921 Effetti degli atti fatti nel Divin Volere

Continuando il mio solito stato, mi son trovata fuori di me stessa, in mezzo ad un vastissimo mare, ho visto una macchina e come si muoveva il motore, così l’acqua zampillava da tutte le parti della macchina e queste ondate di acqua, elevandosi fin al cielo, zampillavano su tutti i santi e gli angeli e, giungendo fino al trono dell’Eterno, si riversavano con impeto ai suoi piedi e poi scendevano di nuovo nel fondo dello stesso mare.

Altra immagine. Con questo motore che zampilla acqua da tutte le aperti e spruzza anche i santi e arriva al Trono dell'Eterno e torna allo stesso mare.

Il mare è la mia Volontà; la macchina è l’anima che vive nel mio Volere; il motore è la volontà umana che opera nel Divin Volere.." Gesù

L'anima che vive nel Volere di Gesù, che ha fatto la decisione di vivere nel DV e scelta che si rinnova ogni giorno - io, per quanto sta in me la mia volontà non la voglio conoscere più- perchè non sono malsano di mente perchè se un giorno riuscissi a starci dentro H24 io diventerò la persona più felice dell'universo. Amerai il prossimo tuo come te stesso, amare noi stessi e la nostra anima è un dovere di fronte a Dio - è l'amore disordinato,l'amor proprio e l' egoismo che è peccato. Io devo avere un'amore santo di me e io devo essere felice. Devo forse volere di stare male? La tematica della mortificazione, penitenza e croce ma questi argomenti non sono un fine ma sono sempre il rimedio del peccato ma non ci sarebbe dovuta essere - di per sè star male è innaturale e in Paradiso non staremo male - è una situazione legata al nostro stato di viatori conseguenza del peccato. Attenzione a fare certe penitenze corporali perchè le sferzate di per sè si danno agli animali disobbedienti noi non siamo animali, noi facciamo la penitenza per amor di Cristo, per compatire Gesù e per riparare i nostri peccati nostri e per il prossimo. Se uno estrapola da questo contesto la penitenza snatura tutto.

Chi ha scelto e la volontà umana che mette in moto la macchina che pesca quest'acqua che raggiunge tutti e tutto e poi ritorna nel mare.

"..Ogniqualvolta l’anima fa le sue intenzioni speciali nel mio Volere, il motore mette in moto la macchina e siccome la mia Volontà è vita dei beati, come è pur vita della macchina, non è meraviglia che la mia Volontà, che zampilla da questa macchina, entri in Cielo e rifulga di luce, di gloria, zampillando su tutti, fino al mio trono e poi scenda di nuovo nel mare della mia Volontà in terra a bene dei viatori. La mia Volontà è dappertutto e gli atti fatti nella mia Volontà corrono ovunque e in Cielo e in terra; corrono al passato, perché la mia Volontà esisteva; al presente, perché nulla ha perduto della sua attività; al futuro, perché eternamente esisterà. Come son belli gli atti nella mia Volontà! Siccome la mia Volontà contiene sempre nuovi contenti, così questi atti sono i nuovi contenti degli stessi beati, sono i suppletivi degli atti dei santi che non sono stati fatti nel mio Volere, sono le nuove grazie di tutte le creature.” Gesù

In Paradiso si vive di Divina Volontà è palese, il Paradiso è la casa della DV e questi atti fanno bene anche a tutti (la massima forma di bene che facciamo a tutti). Tanti santi che sono vissuti nel passato che hanno fatto atti eroici - cioè atto di una persona animata dalla grazia di Dio ma comunque un'atto finito e limitato e per quanto santo almeno un pò imperfetto - invece se un'atto lo faccio nella DV, io rimango umano ma quell'atto viene ad acquisire le caratteristiche di un'essere divino (non limitato - eterno, infinito ed immenso). Capiamo alcune dinamiche, il motore è la volontà umana che opera nel divin volere.

"..Onde dopo son rimasta tutta afflitta, perché non avevo visto il mio dolce Gesù; e Lui, muovendosi nel mio interno, mi ha stretto nelle sue braccia dicendomi: “Figlia mia, perché sei così afflitta, non sono Io stesso il mare?” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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