Gesù spiega a Luisa che l'atto più sublime, nobile, grande ed eroico che l'anima possa compiere è fare la Divina Volontà e operare nel Divin Volere. Effetti sublimi e meravigliosi di questo atto che nulla può eguagliare. La Divina Volontà rende felice l'anima anche in mezzo alle più grandi procelle, che non ne possono intaccare la pace profonda e la gioia costante. Libro di cielo, Volume 12, 25 Luglio - 6 Agosto 1917, 18 Aprile 2019
25 Luglio 1917 Gesù purifica l’anima per ammetterla a vivere nella sua Volontà
(Gesù) “Figlia mia, vieni nella mia Volontà per fare ciò che faccio Io e nel mio Volere potrai correre a bene di tutte le creature e nel sangue in cui nuotano potrai salvarle con la potenza del mio Volere, in modo che me le porterai lavate dal proprio sangue, col tocco della mia Volontà.”
Ed io(Luisa): “Vita mia, sono tanto cattiva, come posso fare ciò?”
E Gesù: “Tu devi sapere che l’atto più nobile, più sublime, più grande, più eroico è fare la mia Volontà ed operare nel mio Volere, quindi, a quest’atto che nessun altro potrà eguagliare, Io faccio pompa di tutto il mio amore e generosità e non appena l’anima si decide a farlo, Io, per darle l’onore di tenerla nel mio Volere, nel momento in cui i due voleri s’incontrano per fondersi l’uno nell’altro e farne uno solo, se è macchiata la purifico e se le spine della natura umana la involgono, le frantumo; e se qualche chiodo la trafigge, cioè il peccato, Io lo polverizzo, perché niente può entrare di male nella mia Volontà; anzi, tutti i miei attributi la investono e cambiano la debolezza in fortezza, l’ignoranza in sapienza, la miseria in ricchezza e così di tutto il resto. Negli altri atti rimane sempre qualche cosa di sé, ma in questi rimane spogliata di tutta se stessa ed Io la riempio tutta di Me.”
E Gesù: “Tu devi sapere che l’atto più nobile, più sublime, più grande, più eroico è fare la mia Volontà ed operare nel mio Volere,..."
Sempre questa doppia dimensione, fare la volontà e operare NEL Volere. Questa è l'attenzione costante che bisogna avere, bisogna avere sempre l'occhio su ciò che Dio ci chiede e moltiplicare, quanto più possiamo, i nostri atti NEL Divin Volere ricordandoci anche degli atti inconsci (guardare, camminare, il dormire, ecc...); per chi vive nella DV questi punti devono essere oggetto di esame di coscienza. Ho fatto delle uscite? zone d'ombra e se ho fatto gli atti? Qui Gesù parla del male in senso oggettivo ma ci sono le nostre mancanze (imperfezioni, ecc...) non si diventa impeccabili. In ogni caso dobbiamo prendere sul serio che fare ed operare nel DV è l'atto più sublime eroico che nessuno può eguagliare. Il peccato in senso stretto si trova sempre nella volontà, quanto più è voluto quanto più è grave. Se entra il peccato vuol dire che la decisione di entrare nella DV è una velleità, i peccati di ignoranza in questo senso la vita nella DV aumenta enormemente (se ben vissuta) la sensibilità della nostra coscienza. Non dobbiamo avere paura di entrare in noi stessi e riconoscere di aver mancato in qualche piccola cosa. La vita nella DV (senza orgoglio) porta se ben vissuta alla Santità delle Santità. La Santità in ascetica è vita di perfezione a cui noi dovremmo tendere. Gesù ci dà degli aiuti, perchè se la nostra decisione è reale e tu cammini con umiltà e apertura di cuore con disponibilità ad ascoltare il Signore, Gesù ci aiuta. Ci ripulisce interiormente, se ne fa carico Lui. San Giovanni della Croce dice che le ultime fasi della perfezione non sono raggiungibili normalmente se non ci mette mano Nostro Signore in modo straordinario. Nel nostro cuore ci dev'essere sempre una santa indifferenza agli stati d'animo e l'importanza ad ascoltare la voce del Signore. Quando si tratta di DV non si possono fare i giochetti, bisogna essere decisi, fermi e risoluti; non si può stare un pò dentro o fuori.
".. cambiano la debolezza in fortezza.." questo te ne rendi conto che la DV t'investe, per esempio che abbiamo fatto durante la Quaresima? Potevo fare di più? sono stato forte? Hai chiesto aiuto alla DV?
"..l’ignoranza in sapienza..." la capacità di vedere le cose con gli occhi di Dio
"..la miseria in ricchezza.." le nostre miserie rimangono ma vengono neutralizzate dalla divina ricchezza, dobbiamo sottoporre a verifica.
6 Agosto 1917 La Divina Volontà rende l’anima felice anche in mezzo alle più grandi procelle
“Figlia mia, sollevati, non ti abbattere troppo, la mia Volontà rende l’anima felice anche in mezzo alle più grandi procelle, anzi si solleva tanto in alto, che le procelle non la possono toccare, sebbene le veda e le senta. Il luogo dove ella dimora non è soggetto a tempeste, ma c’è sempre sole ridente e sereno, perché la sua origine è in Cielo, la sua nobiltà è divina, la sua santità è in Dio, dove è custodita da Dio stesso, perché geloso della santità di quest’anima che vive del mio Volere, la custodisco nel più intimo del cuore e dico: “Nessuno me la tocchi, perché il mio Volere è intangibile, è sacro e tutti devono far onore al mio Volere.” Gesù
Le più grandi procelle personali, ecclesiali, familiari e mondiali. Le tempeste possono provenire da dovunque e da chiunque. Quando questa tempesta investe l'anima agita la barca della nostra vita. Nella DV la barca si alza dalla superficie del mare si vedono le onde agitate e si sentono. L'anima non ne resta travolta, angosciata o turbata; queste non sono cose da niente; c'è gente che passa la vita a rodersi il fegato perchè vive le situazioni di sofferenza in maniera disordinata. Questa non è DV, l'intenzione può non essere cattiva ma il MODO in cui si vive e si interfaccia con questa cosa dev'essere un modo divino. Gesù dice che se amiamo coloro che ci amano, cosa facciamo di straordinario? Se dinanzi alle tempeste tu vedi che è cambiato il modo di relazionarsi con esse segno buono. Quindi se la DV comincia ad abitare in te di fronte alle tempeste tu te ne accorgi. Dio vede tutto ciò che accade nel mondo e ha tutto sotto controllo, non è che il Signore è indifferente ai nostri problemi; io opero per quanto è possibile a risolvere il problema ma non si resta mai travolti da nulla. Dio dice che se vivo nella DV nessuno mi può toccare, San Paolo dice che se Dio è con noi io sto tranquillo e se mi toccano è per permissione divina. O c'è o non c'è. Se non c'è dobbiamo lavorare o perchè operiamo poco o ci viviamo poco.
QUA IL VIDEO DELLA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento