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sabato 16 marzo 2019

L'uomo vive male per colpa sua

L'uomo, piccolo atomo dinanzi alla potenza della Divina Volontà, osò uscire da essa e tentare di reprimerla. Il risultato fu solo un cumulo di miserie e una fosca caligine di tenebre. Adamo fu il vero capostipite dell'umanità, completamente creato da Dio (no evoluzionismo, o poligenismo). Non Dio si allontana dall'uomo, ma l'uomo da Dio e a causa di ciò lo concepisce (erroneamente) quanto meno come un "Dio lontano". Riferimenti: Libro di cielo, Volume 28, 18 Giugno, 24 Agosto, 9 e 30 Novembre 1930. Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", trentaduesima puntata, Mercoledì 6 Marzo 2019

Imparare a vivere nella DV vuol dire ( tra le altre cose) avere un rapporto profondo con Dio, com'è la nostra preghiera? è un solo un recitare o no? La vita nella DV è vita di amicizia profonda con il Signore e tende a rispristinare lo stato di amicizia tra il Creatore e la creatura.

18 Giugno 1930 Come tutte le cose create chiamano la creatura a compiere la Divina Volontà. Dio nel creare l'uomo lo mise nei suoi recinti Divini

"..Ora tu devi sapere che fu tanto il nostro amore nel creare l'uomo, che appena creato fu messo da noi nei nostri recinti divini e gli demmo, come piccolo atomo, la volontà umana immersa nell'immensità della Divina Volontà, per cui era connaturale per lui che, essendo piccolo atomo, dovesse vivere di Volontà Divina. La nostra Divinità gli diceva: Ti diamo la nostra Divina Volontà a tua disposizione affinché il tuo piccolo atomo della tua senta il bisogno di vivere della sua immensità, di crescere della sua santità, di abbellirsi con la sua bellezza, di servirsi della sua luce. Vedendosi piccolo, l’uomo si sentiva felice di vivere nei recinti del nostro Fiat, per vivere delle nostre qualità Divine e noi ci dilettavamo nel vedere questo piccolo atomo dell'umana volontà, vivere nei nostri interminabili recinti, a cura nostra, mentre sotto il nostro sguardo cresceva bello e grazioso, d'una beltà rara da rapirci e trovavamo in lui le nostre delizie. Ma fu breve la sua felicità e le nostre gioie per aver creato l'uomo; quest'atomo dell'umano volere, non volle vivere di Volontà Divina, ma di se stesso, si può dire che represse la nostra per vivere della sua, ma per quanto volesse uscire dalla nostra Volontà, non trovava neppure un piccolo spazio dove andarsene, perché non c'è punto dove Essa non si trovi, perciò per quanto non volle vivere del nostro, non aveva dove andare, quindi stava nel nostro Fiat Divino, ma viveva come se non ci fosse e volontariamente viveva delle sue miserie e delle tenebre che si formava lui stesso. Ecco perciò il nostro sospiro continuo, affinché non abbia più represso il nostro Volere, ma piuttosto reprima l'atomo del suo volere per vivere felice e santo e poter trovare in lui le nostre delizie" Gesù

L'immagine del piccolo atomo dà anche, plasticamente l'immagine, di una fondamentalissima disposizione dell'anima che l'Umiltà, la percezione della nostra estrema piccolezza di fronte al Signore. Essere umili non è giocare a fare gli umili, presentarsi come umili e caricando alcuni gesti tipo parlando male di sè stesso / l''umiltà è una disposizione profonda e si esprime sopratutto nel nostro rapporto con Dio. L'uomo si umilia davanti al Signore solo, è nel dialogo con Lui che l'uomo esprime il suo senso di piccolezza di fronte al Signore e senza umiltà non esiste vita divina. Chi vuol vivere nella DV deve rendersi conto che è un povero nulla senza atteggiarsi in modo strano. Gesù parla che l'umano volere che represse la Volontà Divina ed è vero che con la nostra volontà possiamo uscire dalla DV ma non c'è punto in cui la DV non ci sia, tutto quello che è è in quanto voluto da Dio. Tutti gli esseri umani vivono - in un certo senso nel Fiat Divino - il problema è che come se non ci fossero. Vivere nella DV vuol dire prendere coscienza che io sono avvolto dagli atti della DV intorno a me.

"..perciò per quanto non volle vivere del nostro, non aveva dove andare, quindi stava nel nostro Fiat Divino,ma viveva come se non ci fosse e volontariamente viveva delle sue miserie e delle tenebre che si formava lui stesso..."

Gli uomini campano male perchè vogliono campare male, non l'ha ordinato nessuno che l'uomo debba vivere male. Le tenebre le formiamo noi stessi, sono cose molto cui meditare e vedere se e quanto ci credo. Se io sto nelle tenebre, vuol dire che noi non stiamo in Dio; Dio è somma gioia, luce, ricchezza e se io sento il peso delle mie miserie io non sto nella DV.

24 Agosto 1930 Come la Divina Volontà prende tutte le forme per darsi alla creatura. La creazione dell'uomo, insediamento del centro dell'amore e del Fiat Divino.

"Figlia mia, la Creazione dell'uomo fu il centro dove il nostro Fiat ed il nostro Amore si insediarono per tenervi la loro sede perenne. Il nostro Essere Divino aveva tutto dentro di noi, il centro del nostro amore e lo svolgimento della vita del nostro Volere; col creare l'uomo volle formare il secondo centro del nostro amore, per fare che il nostro Fiat potesse svolgere le vite umane col suo impero e dominio, come faceva nel nostro Essere Supremo. Perciò tu devi sapere che, nel creare Adamo, tutte le creature venivano create in lui, tutte ci furono presenti, nessuna ci sfuggì, amavamo come lui ed in lui tutte le creature. E quando con tanto amore formammo la sua umanità, plasmandola e maneggiandola con le nostre mani creatrici, formando le ossa, stendendo i nervi, coprendoli di carne, formando tutte le armonie della vita umana, in Adamo venivano plasmate, maneggiate tutte le creature, in tutte formavamo le ossa, stendevamo i nervi e, coprendole di carne, lasciavamo il tocco delle nostre mani creatrice, l'impronta del nostro amore, la virtù vivificatrice del nostro Volere. Ed infondendo in Adamo l'anima, con la potenza del nostro alito onnipotente, venivano formate le anime in tutti i corpi, con la stessa potenza in cui veniva formata l'anima in Adamo. Vedi dunque che ogni creatura è una nuova Creazione, come se avessimo creato il nuovo Adamo, perché in ciascuna di esse vogliamo rinnovare il gran prodigio della Creazione, l'insediamento del centro del nostro amore, lo svolgimento della vita del nostro Fiat. Fu tanto l'eccesso del nostro amore nel crear l'uomo, che fino a tanto che verrà l'ultima creatura sulla terra, staremo in continuo atto di Creazione per dare a ciascuno ciò che fu dato al primo uomo creato, il nostro amore rigurgitante, il tocco delle nostre mani creatrice per la formazione di ciascuna di esse..."

Gesù parla della Creazione di Adamo affermando che la Trinità formava l'Umanità di Adamo (.. E quando con tanto amore formammo la sua umanità, plasmandola e maneggiandola con le nostre mani creatrici, formando le ossa, stendendo i nervi, coprendoli di carne, formando tutte le armonie della vita umana,..) la Creazione dell'uomo è atto Divino sia corporeo che spirituale e di conseguenza è da escludere da ogni teoria evoluzionistica. L'uomo non è l'evoluzione di un'animale, tesi inaccettabile in ogni caso. La seconda cosa che viene esclusa è il poligenismo quindi creando Adamo (Gesù sta dicendo) Gesù sta dicendo che sta maneggiando anche tutte le altre persone. Cosa dice il poligenismo? Teoria eretica secondo la quale la razza umana non deriverebbe da un solo capostipite ma da vari capostipiti che concorrono a formare la razza umana. Da Adamo sono venuti tutti i mali e tutti i beni e se è possibile tornare a vivere nella DV è possibile perchè Adamo c'è vissuto ; però tutto è possibile perchè abbiamo Adamo come capostipite. Tutti gli atti compiuti nel DV di Adamo sono ancora a nostra disposizione. Il poligenismo fu condannato da Pio XII

( Scrive Pio XII nell’Humani generis del 1950: «I fedeli non possono abbracciare [il poligenismo, perché inconciliabile] con quanto le fonti della Rivelazione e gli atti del Magistero della Chiesa ci insegnano circa il peccato originale, che proviene da un peccato veramente commesso da Adamo individualmente e personalmente, e che, trasmesso a tutti per generazione, è inerente in ciascun uomo come suo proprio»......https://www.ilcattolico.it/catechesi/apologetica/monogenismo-e-poligenismo.html)

9 Novembre 1930 Differenza tra l'amore creato e l'amore creante. Dote con cui Dio dotò la creatura. Esempio

"..Oltre a ciò devi aggiungere che il Creatore, nel creare l'uomo, lo dotò delle sue proprietà, quindi lo dotò del suo amore, della sua santità, della sua bontà, lo dotò d'intelligenza e di bellezza, insomma dotammo l'uomo di tutte le nostre qualità divine, gli demmo il libero arbitrio affinché potesse mettere a traffico la nostra dote, ingrandendola sempre più a seconda che più o meno cresceva, mettendo anche degli atti suoi nelle nostre stesse qualità divine, come compito di lavoro che riceveva per conservare ed ingrandire la dote da noi data. Perché la nostra sapienza infinita non volle mettere fuori l'opera delle nostre mani creatrici, parto nostro e figlio nostro, senza darci del nostro. Il nostro amore non sopporterebbe di metterlo fuori alla luce del giorno spogliato e senza proprietà, non sarebbe stata opera degna delle nostre mani creatrici. Se non gli avessimo dato nulla, il nostro amore non avrebbe sentito tanto la necessità d'amarlo, invece perché è nostro, ha del nostro e costò tanto al nostro amore, l'amiamo tanto, fino a metterci la mia vita. Le cose, quando non costano nulla e nulla si da, non si amano ed è proprio questo che mantiene sempre acceso, sempre vivo il rogo ardente del nostro amore: perché molto demmo e diamo tuttora alla creatura.."

Questo brano ripone di nuovo l'immagine vera e cattolica di Dio. Chi è Dio? E' colui che dà nella maniera massima possibile in tutti i modi possibili. Lo fece in maniera splendida e strepitosa dotando i nostri progenitori di tutto e di più e continua per quanto è possibile. Attenzione a come immaginiamo il Signore, San Giovanni dice che Dio è Amore, Dio ti ama infinitamente e il nostro primo grande problema è consentire al Signore di darti tutte le grazie che vorrebbe darti adesso in questa vita, quando noi non percepiamo l'amore di Dio e le sue grazie dipende da noi. Cos'è il digiuno e che serve? serve a distaccarci dai piaceri piccoli ed effimeri di questo mondo perchè quelli del Cielo sono più grandi e se io non avverto l'amore di Dio vuol dire che nel cuore c'è qualche idolo che prende il posto del Signore. Gli atei non esistono, perchè ogni essere umano ha il proprio dio, uno può non volere il Signore Gesù ma non si illuda di non avere idoli nel cuore. Chi è il nostro dio verso il quale spendiamo tempo ed energie?

Se tu non avverti dentro di tè l'operosità attiva dipende dal fatto che l'amore di Dio non ti arriva perchè c'è qualche ostacolo. Dai a Dio la possibilità di darti l'amore. Il dono della DV cos'è? E' una vita divina che ti viene data e che ti rende felice. La paura di Dio non ha ragione di esistere anche se ci rendiamo conto di aver fatto un sacco di peccati. Chi entra in questo mondo conosce l'amore di Dio, non come discorso ma come percepito. Chi c'è al centro del mio cuore? Gesù dice che la sua parola non trova posto nei suoi contemporanei e questo perchè dipende dal recettore.

30 Novembre 1930 Causa per cui Dio non è conosciuto ed amato: perché pensano che sia il Dio lontano dalle creature, mentre è l'inseparabile. La Divina Volontà attira l'anima ed essa attira in sé il Fiat Divino

(scrive Luisa)Stavo facendo il mio giro nella Creazione, per seguire gli atti che fa il Fiat Divino nelle cose create e, giunta nell'Eden, mi è sembrato che il mio amabile Gesù mi aspettasse per potermi comunicare l'amore, la bontà, la santità, la potenza e tutto ciò che fece nel crearlo, riversandosi tutto nell'uomo fino a riempirlo tutto di sé e delle sue qualità Divine, in maniera tale da farle traboccare. Diede all’uomo il compito, come il suo onore più alto , di servirsi del suo amore, della sua bontà, santità e potenza, per svolgere la sua vita negli stessi beni di Colui che lo aveva creato. Io mi sentivo come inzuppata dalle qualità Divine ed il mio dolce Gesù mi ha detto: "Figlia mia, l'uomo fu creato per essere inseparabile da Dio e se non è conosciuto ed amato è appunto perché si pensa che Dio sia l'Essere lontano dall'uomo, come se non avessimo a che fare, né lui con noi, né Dio con lui. Il crederlo lontano fa separare Dio dall'uomo e tutto ciò che ebbi nel crearlo, le nostre stesse qualità Divine, restano affievolite, soffocate e, per molti, come se non avessero vita. Mentre la nostra Divinità non è lontana ma vicina,..."

Dio vuole questo, tutto è a nostra disposizione. Catechesi sul Dio lontano ammesso che ci sia, non ci pensano le persone che tu che stai leggendo o ascoltando, Dio vuole che tu lo accolga, lo riceva e riceva anche la montagna di beni che ha con sè tra cui il dono del DV.

"..Nessuno; e noi siamo costretti a ripetere: Siamo con loro, dentro di loro e pare che non ci conoscano e mentre il loro amore, la loro volontà, col non amarci è lontano da noi, dicono che noi siamo lontani da loro. Ecco perciò la causa per cui taluni che hanno letto le mie intimità con te, sono giunti perfino a dubitarne, è proprio questo, perché pensano che sia il Dio lontano e, poiché lontani, non potevano svolgersi tante intimità tra me e te..."

Santa Teresa dice che Dio è dentro di noi sul trono del nostro cuore e nessuno pensa che il Signore sia così vicino. Siamo noi che abbandoniamo il Signore, siamo noi che ci allontaniamo da Lui. Gesù dice che è dentro l'uomo però in tutti gli atti suoi siamo attori e spettatori, molte cose Dio in noi le fa (tipo conservandoci nell'essere, stiamo leggendo perchè Lui lo permette, parliamo perchè ce lo rende possibile), sta come spettatore perchè vuole che gli spalanchiamo le porte per accoglierlo anche nella pratica.Ecco perchè la vita nella DV è vita interiore, dov'è il Regno di Dio? dentro di noi. Dio siede dentro di noi in modo oggettivo ma non ci può "dominare" se non gli diamo il consenso. Il libero arbitrio è quella cosa che la SS.TRINITA' rispetta sopra ogni cosa.

QUA IL LINK AL VIDEO DELLA CATECHESI

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